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Step 1 - N° 44

Il Pensiero - Pensare Positivo per non pensare negativo (3 parte)

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Il Pensiero è l'ostacolo che ogni uomo dovrà superare se vorrà trovare Se stesso. 

Il pensiero è perlopiù influenzato dall'esterno e dagli altri, infatti pochi sono i pensieri che sono realmente tuoi. Fra questi, i più pericolosi sono quelli negativi o anche detti pessimistici, che ti buttano giù come un peso morto legato ai tuoi fianchi, sempre pronti a farti cadere. Eliminare tutti i pensieri in una sola volta è impossibile, ma si può abituare la propria mente a pensare positivo, anziché lasciarla libera di buttarci giù in qualunque momento come fosse un grande masso pronto a farci crollare nell'abisso più profondo. Il pensiero negativo è il peggior nemico dell'evoluzione spirituale, motivo per il quale bisogna imparare a istruirlo. 

Inizialmente potresti sottovalutare l'idea di pensare positivo, perché ritieni che non faccia per te e che tu abbia delle buone ragioni per essere "realista", al quale ti approcci come se fosse sinonimo di "pessimista". Pensi che, il pensare positivo, sia una di quelle tecniche comportamentali che vanno tanto di moda per sembrare splendidi davanti agli altri, ma che non cambierebbe alcunché nella tua vita reale. Potresti ritenere che pensare positivo sia un modo come un altro per illudersi che qualcosa di bello possa accadere, mentre la vita ti porta sempre brutte notizie. Seguire un percorso spirituale non significa dover cambiare il proprio pensiero per adattarlo a quello che viene insegnato al suo interno; quindi non significa cambiare ciò che sei o ciò che pensi. Seguire un percorso spirituale significa aprire la propria mente alla comprensione di tutto quello che ci circonda, perché possiamo vederlo e comprenderlo con vedute più ampie. Perciò un buon percorso spirituale non ti chiede di cambiare te stesso o ciò che pensi, ma di capire se ciò che pensi è veramente ciò che sei, oppure se hai seguito l'inclinazione pessimistica a cui tutti siamo sottoposti. Di conseguenza un vero percorso spirituale ti cambia, non perché vada contro il tuo volere, ma perché ti offre l'opportunità di decidere chi vuoi essere, anziché subire ciò che sei dovuto diventare per farti accettare dagli altri. 

Iniziare a praticare il pensiero positivo è ben più complesso di quanto sembri, perché non c'è nessuno che possa entrare nella tua mente per consigliarti, dirti cosa stai sbagliando o come migliorare ciò che pensi; ci devi riuscire da solo. Però posso spiegarti le motivazioni per le quali dovresti iniziare il percorso del pensiero positivo, in quanto porterà molti più benefici all'evoluzione delle tue doti sensoriali e alla tua vita di tutti i giorni. La spiritualità non è una vita a sé, ma è un'aggiunta alla tua vita personale che potrà migliorartela verso ogni ambito. Di sicuro hai iniziato questo percorso per evolvere il tuo Sesto senso, per scoprire le verità oltre questa dimensione e provare nuove esperienze, ma quando comincerai a mettere in pratica le tecniche più seriamente, in primo luogo la Meditazione, ti renderai conto che questa porta molti più benefici di quanto inizialmente pensassi. Perché la meditazione non si riduce a farti avere qualche esperienza extra-sensoriale, ma ti migliora la vita quotidiana, la salute fisica, la capacità di relazionarti con gli altri, aumentando dai più piccoli ai più grandi successi personali senza che tu capisca da dove viene tutta questa fortuna. Con il tempo, inizierai a vedere la spiritualità come qualcosa che va ben oltre la semplice attività curiosa aggiunta alla tua routine, ma la vedrai come un gesto necessario per stare bene e iniziare al meglio la giornata; un po' come l'atto di sgranchirsi le ossa appena sveglio. Verrà tutto molto più spontaneo. Per il momento devi metterti a confronto con il Low, con i mille pensieri e ostacoli che ti getta davanti agli occhi per farti distrarre dalla tua evoluzione, ma se sceglierai di ascoltare te stesso, anziché i pensieri che insistono a farti mollare, riuscirai a raggiungere questo livello di appartenenza. La spiritualità non sarà più un hobby, ma una parte di te che da sempre sentivi mancare e che finalmente sei riuscito a trovare. 

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L'atto di pensare positivo è definibile come una tecnica, perché esso va allenato durante il giorno e preso alla lettera. Esso non equivale alla Meditazione, perché durante la pratica meditativa devi imparare a restare in non pensiero; durante il resto del giorno, però, bisogna istruire il proprio pensiero affinché diventi quantomeno positivo, anziché un nemico forte che continua a martellarti e buttarti giù per ogni cosa. Pensare positivo non è facile perché ti ritrovi ad avere sempre buone ragioni per pensare negativo, per credere di non farcela, per avere dubbi su te stesso o sulle tue capacità, o per temere che qualcosa possa andare storto "come sempre"; in qualunque ambito della tua vita. Quindi si tratta di un vero e proprio percorso di pratica, in cui ogni giorno dovresti cercare di direzionare il tuo pensiero verso il lato più positivo, anziché cascare nel tranello e affliggerti del male mentale; come sei abituato a fare e nemmeno più ti rendi conto di ciò, per quanto è impresso nelle tue abitudini. Pensare positivo non è solo un modo per essere più felici durante il giorno – che non è poco – ma aiuta a concretizzare eventi positivi nella tua vita. Anche se ora è tutto nuovo per te, tutto ciò che ci circonda è fatto e messo in moto dall'energia, ciò significa che il tuo pensiero – che è un tipo di energia – può influenzare il mondo che ti circonda. Non si tratta solo delle tue azioni giornaliere, che possono influire sulla vita degli altri, ma anche dei tuoi pensieri. Forse ora provi difficoltà a credere che il tuo pensiero possa essere capace di creare, sostenendo che il pensiero sia soltanto un pensiero. Eppure, probabilmente, sei il primo a credere nel malocchio, temendo che una persona molto invidiosa possa pensarti con malizia e, con il solo pensiero cattivo, possa influenzare negativamente la tua vita e portarti sfortuna; farti capitare un incidente, e così via. Perché ritieni che solo le persone invidiose possano creare attraverso il loro pensiero? Ciò significa che le persone invidiose hanno una marcia in più, tanto da riuscire a materializzare il loro desiderio con un semplicissimo pensiero? No, ovviamente; tutti noi creiamo con la nostra mente, però lo facciamo con incoscienza per cui non siamo capaci di creare a comando e non siamo allenati per controllare le nostre emozioni. Così facendo creiamo sia eventi negativi che positivi, ma soprattutto quelli negativi, perché abbiamo la brutta abitudine di pensare molto più negativo rispetto invece a quanto dovremmo pensare positivo. 

Per mezzo di questo percorso spirituale imparerai a creare gli eventi con il tuo volere, ma prima di insegnarti queste tecniche devi imparare a migliorare il tuo pensiero positivo. Per imparare a creare con il pensiero, devi prima allenarti a capire quali sono i tuoi desideri da quelli che invece ti vengono imposti. Quindi imparerai ad utilizzare l’intento, ovvero un pensiero così veloce che non ha il tempo di associare un’immagine o una parola; io lo definisco un sentimento mentale, perché nasce dal petto ma è più forte del pensiero. Prima di arrivare a ciò bisogna lavorare per migliorare il proprio pensiero, affinché sia sempre più positivo e meno negativo. Le tre tecniche fondamentali per iniziare al meglio il percorso spirituale sono: la Meditazione, la Protezione e il Pensiero Positivo. Naturalmente ci sono molte più tecniche che insegno e sono tutte molto importanti, ma queste tre tecniche formano la base concreta su cui creare il tuo percorso di Risveglio; sono come i pilastri principali che non dovrai mollare mai, altrimenti tutto il resto crollerà. È normale, specie agli inizi, credere che il pensiero positivo non sia poi così importante, ma con l’esperienza pratica, specialmente con la Meditazione, ti renderai conto di quanto invece sia necessario mantenere una mente positiva anche durante il giorno, e non soltanto durante la sessione meditativa. Tutto ciò che influenza la nostra mente tenta di farci pensare negativamente, con un retrogusto continuo di pessimismo. Anziché pensare che andrà tutto bene, penseremo sempre che potrebbe accadere qualcosa per cui la nostra giornata, il nostro progetto o il nostro futuro, possa andare male. Il punto è che non c’è un vero motivo per pensarlo, però noi vogliamo comunque insistere che debba essere così. Quasi ci stupiamo quando un progetto fila liscio senza intoppi, come se fossimo talmente abituati ai problemi che la loro assenza inizia a farceli mancare. 

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Anche in questo caso, sarebbe impossibile combattere contro i pensieri negativi con la forza, perché alla fine troverebbero la parola giusta per metterti a tacere e averla vinta su di te. Invece, puoi abituarli piano piano a prendere una piega sempre più ottimista, finché non avrai raggiunto il controllo. Dopo aver imparato a pensare positivo, capirai quanto sia importante pensare anche di meno durante il giorno, ma ci arriveremo in seguito. Cerca di convertire ogni pensiero in qualcosa di più positivo, che non significa irrazionale, bensì essere razionalmente positivi. Se domani hai un esame e non hai studiato niente e sai già che sarà un esame molto difficile, tanto che sia impossibile superarlo, è inutile passare la giornata a soffrire pur sapendo che un solo giorno non ti basterebbe per studiare tutto; quindi perché decidi di sprecare questo giorno a stare in ansia e ossessionarti sul domani? Sai già che non lo passerai e non è la fine, non è l’ultima occasione, e se lo fosse avresti dovuto pensarci prima; ora non hai motivo di disperare, piuttosto preparati per la prossima data. Piuttosto che passare la giornata a stare male mentalmente, accetta di non essere pronto per domani e pensa che hai l’opportunità di prepararti molto meglio per la prossima data. È una scocciatura, è una rottura, ma ci dovevi pensare prima; ora invece è tardi e non è necessario buttare all’aria anche quest’ultima giornata, perché potresti invece usarla per portarti avanti con altre materie o per la prossima data dello stesso esame. Come vedi pensare positivo non significa essere irrazionali, illudendoti di poter superare l’esame senza aver combinato nulla per farlo e poi, ovviamente, andare lì, venire bocciato, e vederti crollare il mondo addosso. Però attraverso il pensiero positivo puoi dare una ragione alla tua giornata: non passerai l’esame di domani ma sfrutterai la giornata di oggi per fare qualcosa di produttivo, anziché studiare all’ultimo momento per un esame fallito in partenza. Che cosa vorresti dimostrare? Perché studiare per un esame già fallito? Se sei perfettamente consapevole che sia impossibile superarlo con una sola giornata di studio, allora non sprecare tempo e passa al prossimo. 

Invece, se hai studiato ma temi comunque di non essere preparato abbastanza e quindi hai paura di non farcela, converti le tue paure e la tua ansia in un pensiero positivo: provaci. Pensare subito che ci riuscirai per certo e che andrà tutto bene, è sicuramente molto complicato all’inizio; però puoi scegliere di non pensare negativo, ovvero di smettere di martellarti con i pensieri ossessivi e concentrarti a fare altro. Se domani hai l’esame allora continua a prepararti, e se sei stanco di studiare, fai altro, purché non ti fermi a pensare negativo: altrimenti sarà la tua rovina. Piuttosto che stare fermo, sdraiato sul letto a ossessionarti sul risultato di domani, fai qualunque altra cosa ma non pensare negativo: altrimenti creerai l’evento per domani perché vada peggio di quanto sarebbe dovuto andare! Controlla il tuo pensiero, pensa positivo o quantomeno non passare il tempo a pensare negativo. Il pensiero crea, quindi se continui a pensare negativo, stai alimentando gli eventi negativi che potrebbero accadere per farti andare storto l’esame; invece, se smetti di pensare negativo, prima di tutto smetti di alimentare lo stress e tutto ciò che ne segue, dopodiché potrai iniziare a pensare un po' più positivo. Domani avrai l’esame, non è il primo e non è l’ultimo ostacolo che dovrai superare, non durerà un giorno intero ma solamente pochi minuti. Perché stressarti un intero giorno o un’intera settimana per un evento che durerà solo pochi minuti? Perché decidere di stare male, di soffrire, di entrare in panico, per qualcosa che accadrà solo domani e per pochissimo tempo? Silenzia la tua mente, scegli di non cadere nella trappola dell’angoscia, dello stress e dell’ansia, perché sono devastanti per la tua salute fisica e mentale. Hai studiato? Fine, se puoi studiare ancora fallo, se non riesci perché troppo stanco allora è inutile pensarci; se non sei davvero stanco allora studia, se sei troppo stanco e sarebbe inutile studiare ancora allora smetti di pensarci. Libera la tua mente! 

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Siamo troppo abituati a punire noi stessi e credere che se non facciamo il nostro dovere allora dobbiamo sentirci in colpa e trattarci male. Hai studiato per l’esame e temi che questo possa andare male ma non hai più le forze di studiare ancora, ti senti in colpa e ti punisci, pensando che se non puoi studiare allora non devi fare nient’altro, come se fossi in punizione. Non sei più un bambino e non sei il tuo genitore: smettila di punire te stesso come facevano quando eri piccolino. Sei abbastanza grande per capire se hai voglia di studiare oppure no: se proprio non riesci a studiare, che senso ha rimanere a letto a fare niente, pensando e ossessionandoti sull’esame di domani? Non hai motivo di punirti: punisciti solamente se sai di poter studiare ma sei troppo pigro per farlo, perché questo è un altro discorso. Però, se sei perfettamente consapevole che più di così non puoi fare, che hai già fatto tutto il possibile e che non puoi fare oltre, allora fai qualcos’altro; purché non ti fermi a fare un bel niente. Inutile dire che se farai qualcos’altro, come andare in palestra o a fare due passi al parco, non dimenticherai tutto ciò che hai studiato come per magia, ritrovandoti domani a non superare l’esame a causa della passeggiata fatta il giorno prima. Se non lo superi è perché non hai studiato bene in tutto il tempo che avevi a disposizione, non di certo per la passeggiata del giorno prima. Ma cosa credi, che se chiudi il libro e rimani tutto il giorno sdraiato a letto ad ossessionarti, ti manterrà la mente lucida e domani supererai l’esame grazie a questo? I nostri genitori ci hanno abituato a restare in casa per punizione: “Studia altrimenti non esci!”. Questo significa che, se non studi, non puoi uscire. Credere però che, pur avendo studiato, pur essendoti impegnato tanto, ti debba punire ugualmente – come facevano quand’eri piccolo! – solo per paura di non aver fatto abbastanza, possa cambiare qualcosa, ti sbagli di grosso. Se resti a casa ad ossessionarti e senza aprire il libro, o se esci di casa o fai qualcos’altro, non cambia le sorti dell’esame di domani. Anzi, di sicuro ti renderà meno teso e ansioso rispetto a passare la serata ad ossessionarti. 

Con l’esempio dell’esame, voglio farti capire la differenza fra agire e pensare. Se puoi cambiare un evento, per esempio studiando di più per l’esame di domani, allora resta in casa e studia, perché il sacrificio di oggi ti porterà a non doverti sacrificare durante i prossimi mesi; in quanto se domani supererai l’esame non dovrai trascinartelo ad una prossima data. Però, se hai già studiato e sai che non puoi fare più nulla di quanto hai già fatto, e non hai nessuna intenzione di studiare ancora, allora non rimanere fermo a pensarci; ma fai qualcos’altro, qualunque cosa pur di non stare fermo a pensare negativo. Questo vale per ogni singola situazione della nostra vita, e non soltanto per gli esami! Se hai paura di qualcosa, se ti spaventa un evento o sei in ansia per una riunione, fai il possibile per arrivarci preparato. Se hai già fatto tutto quello che potevi, allora smettila di pensarci e occupati di altro. Perché restare fissato a pensare a quell’evento ti fa male mentalmente, fisicamente, e inoltre il tuo pensiero negativo creerà maggiori ostacoli per quella giornata. Ergo smetti di pensare, piuttosto occupati di altro. Il primo passo per imparare a pensare positivo è quello di smettere di pensare negativo; specialmente quando non ce ne sarebbe davvero bisogno ma ti ostini a passare le ore, o peggio ancora, le intere giornate, nel vero senso della parola, ad ossessionarti su un evento che ti spaventa. Diminuisci i tuoi pensieri negativi e gli eventi futuri inizieranno a migliorare, diventando sempre più positivi. Dopodiché passeremo al cambiare l’approccio mentale verso gli eventi, pensando a loro con una consapevolezza molto più positiva. 

Fine pagina 4 su 4. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

1230 commenti
  • Giusy - 08:53 24/06/24

    Ogni giorno mi impegno a evitare i pensieri negativi. Quando c'è un periodo impegnativo o importante ahimè i pensieri arrivano ma cerco di trovare un pensiero che opposto al negativo. Cercando sempre di vedere il bello. Sono cresciuta con un pensiero fisso in testa che la felicità per me non esisteva. Sin da piccola con i problemi di salute della mia mamma a cui mi sentivo in colpa e pensavo che era colpa mia che si era ammalata e poi quando mi capitava qualcosa di bello durava pochissimo e poi svaniva e li mi dicevo tra me e me che la felicità non era per me'. Adesso costruisco ogni giorno la mia felicità coltivando sempre le cose belle non è facile perché se per qualche motivo salto una protezione o meditazione inizia ad arrivare qualche disturbo. Alche mi metto calma e mi prendo un po' di tempo per meditare praticare una tecnica di pulizia e poi torna tutto sereno.

  • robertag - 22:14 22/06/24

    Mi sto allenando ad abbandonare i pensieri negativi ad oggi non lo trovo didficile in quanto ho sperimentato che è inutile pensare a ciò che di negativo possa capitare, quando avverrà lo affronterò, solo allora saprò di che si tratta, prima è solo una perdita di tempo, solo suppisizioni, e poi la maggior parte delle volte, tutto va bene! Inoltre ho scoperto che di fronte ad un problema che non so come risolvere, se lo lascio per un pò da parte senza insistere a cercare una soluzione... La soluzione arriva da sola, inattesa e molto efficace. Ciò mi permette di non stressarmi, non subire paure, tutto si risolve e se cosi non è allora è il momento di accogliere e di imparare la lezione. Grazie.

  • falcon_1691 - 15:29 21/06/24

    Con la meditazione sto facendo passi da gigante nel pensiero. Ecco chi ero io: trovavo la soluzione ad un problema e contemporaneamente trovavo un problema alla soluzione trovata. Ora non posso dire di essere improvvisamente diventata ottimista ma per lo meno sento che mi viene naturale sdrammatizzare e lasciarmi scivolare addosso un po' di più le ansie ed i problemi che prima mi assillavano. Sempre saputo che il malocchio esiste, l’ha provato la mia famiglia sulla sua pelle e anche a caro prezzo, ma non so perché ho sempre pensato che attecchissero solo i pensieri negativi. Mi accorgo ora che è una vera stupidaggine, perché non dovrebbero funzionare anche i positivi allo stesso modo? Credenze ed abitudini ormai talmente consolidate in noi che le diamo per scontate senza nemmeno tentare di ragionarci su. Meditando ci riempiamo di prana, che è energia positiva, quindi anche al di fuori della pratica la positività resta in noi e ci rende tutto più semplice. Devo dire che con ACD sto riscoprendo me stessa, sento che in profondità sono una persona diversa da quella che sono sempre stata, mi sto apprezzando ogni giorno di più, al contrario di prima che mi denigravo ad ogni occasione. Quindi grazie veramente per darmi questa opportunità di migliorare me stessa e conseguentemente anche la mia vita!

  • paolino - 20:15 18/06/24

    L'importanza del pensiero positivo, non come ho sempre pensato io che ci si doveva adattare a qualsiasi circostanza per cercare di vederla più bella possibile, ma comprendere chi si vuole realmente essere, e con la spiritualità che ci accompagna nella vita di tutti i giorni affinchè il percorso sia solo deciso da noi!. Con la meditazione, la protezione e il pensiero positivo , perchè il pensiero crea, ed è più facile cadere in quello negativo, ma allora dobbiamo sempre circondarci di cose brutte' pensando che solo quelle potranno verificarsi? certo che no , anzichè ossessionarci con problemi quotidiani, diminuirli sempre più fino a farli migliorare e con il tempo capire la grossa differenza che si prova a gestire i nostri pensieri !

  • lararock - 12:09 01/06/24

    Ringrazio per gli esempi del trasformare i pensieri negativi in positivi e produttivi. Per fortuna, anche se sull'intento sono al momento una frana totale, almeno parto bene con il pensiero positivo. Sono sempre stata ottimista , chiaramente di pensieri negativi ci sono ma la capacità di trasformarli è essenziale per poi passare ad un completo pensiero positivo e poter essere consapevoli che dai pensieri si può plasmare la nostra vita.

  • caiocaio Medaglia per aver completato lo Step 1 per la 2ª volta - 11:29 01/06/24

    Grazie alla meditazione praticata tutti i singoli giorni sento che è cambiato molto, anche se non percepisco tantissimo l'energia dentro di me, la sento molto espansa nella casa, anche senza che mi sia concentrato su di essa in modo particolare, sento come funziona l'energia su le altre persone e come si è più "inconsciamente felici" e spensierati. Il pensare positivo viene con la pratica, ci vuole impegno, soprattutto se si è abituati a stare dentro ai pensieri ossessivi e negativi ma è importante comprendere che essere positivi non è soltanto credere di esserlo e fingere che vada tutto bene, come moltissimi fanno. Essere positivo significa essere positivo, appunto, e non farsi vedere buono e sorridente perché si sta mentendo soprattutto a sé stessi.

  • Iris - 22:53 28/05/24

    Molto bello il pensiero iniziale.. Be, a volte mi faccio prendere troppo dallo stress e dall’angoscia, affollando la mente, e stando male forse inutilmente ; altre invece mi pare di essere quasi ottimista da non interpretare male le frasi o comportamenti altrui, quando invece dovrei farlo (perché magari ci sono messaggi negativi più o meno velati) ma non li vedo perché sono tra le nuvole e non me ne accorgo..

  • Spica - 20:14 28/05/24

    Grazie ottimi consigli lo terrò presente da ora in poi per quando dovrò sostenere un esame.

  • maria-paola Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 7 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 8 - 17:05 28/05/24

    Questo articolo è fantastico. Pratico, quando ci riesco, il pensiero Positivo da un pò di anni. Ho passato molti anni bui, in cui il mio pensiero era avvolto solo da negatività da problemi insormontabili e dai cui non riuscivo a uscire. Poi un giorno ho letto del Pensiero Positivo e ho pensato che dovevo cambiare, che non potevo più andare avanti in quel modo. Ho incominciato a cambiare il mio modo di pensare anche se continuavo ad essere travolta da negatività e problemi. Beh, ci è voluto un pò di tempo ma le cose sono radicalmente cambiate in positivo. Ora qualsiasi difficoltà si ponga sul mio cammino io l'affronto con il pensiero positivo, certo ogni tanto la mia mente cede ma mi rimetto subito in riga e scaccio i pensieri negativi e funziona perchè il pensiero è energia.

  • FeBo - 12:32 28/05/24

    Quest'articolo è ricco di spunti e di rflessioni importantissime che dovremmo ricordare ogni giorno e non perdere mai di vista! Mi trovo daccordissimo con Angel quando afferma che non siamo abituati a ritenere che il nostro pensiero sia in grado di generare eventi positivi o negativi ma siamo portati a credere che il malocchio esista; è ovvio che questo genera un controsenso, in quanto se il malocchio esiste allora il pensiero deve essere per forza in grado di generare degli eventi. Personalmente ho sempre creduto nel malocchio, forse perchè credo di avere avuto in famiglia dei fatti che dimostrino la sua esistenza, ma ho sempre ritenuto che la facoltà di inviare energia negativa fosse solamente relegata a particolari persone che avessero, già dalla nascita, un dono, se dono vogliamo chiamarlo ovviamente! Quindi, ora, sento di essere fermamente convinta che, in realtà, questa facoltà sia un dono di tutti, che anche la persona più lontana da te se possiede un intento forte di farti del male, può fartelo e solo tu puoi decidere di proteggerti ogni giorno; nessun altro lo farà per te. Devo dire che il pensare positivo mi rimane tutt'ora abbastanza difficile, in quanto è radicato quasi più del continuo pensare che abbiamo nella testa e come dice Angel nell'articolo, il pensare negativo "aiuta" la gente a confondersi con altra gente e a "condividere" le proprie esperienze: è molto più difficile, infatti, confrontarsi con gente che non la pensa come te piuttosto che seguire i pensieri della massa e diventare così una pedina come tutti gli altri. Ti fa semplicemente sentire come gli altri, quindi a tuo agio! L'evoluzione sicuramente mette a dura prova chi la vuole raggiungere, in quanto è un salto quantico che la maggiorparte della gente non capirà perchè non è pronta e forse non lo sarà mai! Quando penserai positivo ci sarà sempre qualcuno che vorrà minarlo, questo accadrà sempre, la lucidità sta nel ritenere di essere nel giusto e di non abbattersi se non si ha la comprensione e il consenso degli altri. Grazie infinite per questo documento, lo rileggerò ogni qualvolta ne avrò bisogno!!!

  • Francesca67 - 01:00 23/05/24

    Bellissimo reminder su quanto sia importante pensare positivamente. Il pensiero positivo è qualcosa che pratico da anni e forse è una delle poche cose cheni ha dato la possibilità di provarne i benefici per esperienza diretta. Ho avuto modo di vedere concretamente il cambiamento nella mia vita e nella mia realtà da quando ho iniziato a indirizzare consciamente i miei pensieri. Adesso appena arriva un pensiero negativo lo riconosco subito e lo trasformo senza esitazione perchè veramente anche nelle situazioni più disastrose e drammatiche non ha senso crogiolarsi nella negatività, perchè in quel modo comunque non miglioriamo la nostra situazione, anzi......

  • jedi70 Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 7 - 01:56 22/05/24

    Mi è piaciuto molto questo articolo in cui si parla del tanto famoso pensiero positivo, tanto famoso quanto distorto e concettualmente frainteso: per questo mi trovo in totale accordo con quanto qui descritto, dal momento che è chiaro come per pensiero positivo non si intenda mettersi un ptosciuttone sugli occhi e sorridere impassibili, mentre magari tutto il resto intorno a noi sta andando a rotoli! Pensare in maniera positiva significa essenzialmente riconoscere la situazione per ciò che è, senza idealizzazioni, senza ricami vari volti ad abbellire situazioni critiche e poco edificanti: pensare positivo specie in questi casi, significa non di certo ignorare il problema, fingendo che non ci sia, ma riconoscerlo, studiarlo se necessario e focalizzarsi sulla soluzione! In questo modo, e vivendo secondo questa prospettiva, la vita stessa cambia, non viviamo più nell'ansia, nel panico, rimuginando dal momento che i problemi non esistono più, ma esistono tante sfide per cui dobbiamo ingegnarci di risolverle. E anche quando non c'è verso di poterlo fare, come quando si incorre nel lutto, nella malattia, ci si può sforzare di pensare alla reincarnazione, al potersi rincontrare ancora in un'altra dimensione e sempre con la serenità rispetto a tutto ciò che si è potuto realizzare in questa vita. Il mio è chiaramente solo un esempio, e spero che nessuno si senta offeso da quella che può percepire come leggerezza, io sto solo dicendo come mi sono comportato, come ho cercato di pensare quando mi sono trovato a vivere situazioni irrimediabili. E non senza sforzo, perlomeno in quelle più difficili, dal momento che come anche scritto in questo articolo, i nostri pensieri sono per la maggior parte del tempo influenzati dall'esterno, dal low frequency specie quello artificiale, come ben sappiamo per ostacolarci nel nostro cammino spirituale. La meditazione in non pensiero resta l'unica arma per poterci difendere da tutto questo, la protezione per non disperdere la nostra energia e il pensiero positivo quindi, che ci mantiene in uno stato energetico migliore rispetto a quello in cui si sprofonda pensando ai problemi, lamentadosi, rattristandosi per situazioni per cui molto spesso non c'è un soluzione, perché non si possono cambiare, e allora no resta altro che essere noi a crearne una, a creare una via di fuga smettendo di pensare negativo e tagliando tutti i fili che ci tengono a una frequenza bassa.

  • KouteiMar Medaglia per aver completato lo Step 1 - 00:55 21/05/24

    Trovo molto sottile la differenza tra pensiero positivo e pensiero incosciente nel mio caso, probabilmente non ho ancora capito cosa significa veramente positivo, perché mi capita spesso di avere pensieri apparentemente piacevoli che però mi portano all'incoscienza più totale, e di certo non è positivo. Innegabile comunque che pensare negativo sia peggio. Sarebbe sicuramente più efficace riuscire a non pensare di certo, ma bisogna passare per gradi, quindi devo prima impegnarmi a capire come pensare positivo senza cadere nell'incoscienza. Credo di aver superato il problema di essere pessimisti, ma non ho ancora raggiunto l'ottimismo nella mia testa. Mi pongo l'obiettivo di migliorare e provo ad impegnarmi aspettandomi buoni risultati, oppure sono spesso felice e cortese in presenza di altri, ma questo in effetti non è essere ottimisti o praticare davvero il pensiero positivo. Devo cambiare la mia mentalità, e devo mantenerla in ogni singolo momento della giornata.

  • reina - 17:54 20/05/24

    Oggi me ne sono capitate di tutti i colori; tra cui ho bucato la ruota della macchina! Pensare positivo non è semplice, in quel momento ho proprio detto: "Caspita, ci mancava pure questa, sommata ad altre"...e mi succede sempre qlc alla macchina il giorno dopo che faccio una Costellazione! Dopo aver sentito la rabbia di questi piccoli incidenti, cerco di trasformare questa rabbia, mandarla alla luce, generare un insegnamento che mi aiuti a stare più attenta la prossima volta.

  • tykest - 16:25 20/05/24

    Non vedo il commento fatto prima rifaccio....allora i fondamentali dati da accademia per l'evoluzione sono tre, meditazione, protezione, pensiero positivo... mentre le prime due sono tecniche per cui basta applicarsi, per il pensiero positivo è tutt'altra cosa, in quanto non è così facile la cosa, intanto perché il pensiero negativo ci dà molta stabilità perché se poi la cosa pensata negativamente va bene è doppia gioia, se va come pensata non si cade dall'alto era già in preventivo, insomma non ci sono sorprese....inoltre spesso questa modalità fondata sul pensiero negativo si determina a causa di condizioni critiche determinatesi spesso in età infantile per difficoltà relazionali coi genitori in cui ci si sente senza via d'uscita, poi ovviamente dipende da persona a persona e per fare un esempio c'è chi per andare dal dentista non si fa' grossi problemi e chi la vive come una condizione intollerabile...sempre la stessa situazione ma vissuta in modo diametralmente diverso...inoltre non in tutte le questioni siamo negativi ad esempio io se devo cercare un parcheggio ho sempre la massima fiducia di trovarlo... è lo trovo facilmente tutte le volte, improvvisamente giro per una strada e proprio in quel momento qualcuno se ne va lasciandomi il posto e magari dietro vedi la fila di disgraziati come te alla ricerca, ma li oltre il pensiero positivo c'è un intento, una fiducia, una sicurezza, un qualcosa che non è solo pensiero positivo, tutti aggettivi che definiscono una condizione che non è facile emulare per tutte le altre situazioni di vita, sono pienamente d'accordo sulla necessità di un cambio di passo ma per il momento cercherò almeno di non pensare negativamente....never mind come dicono gli inglesi, quel che trovo di positivo per il momento è che le pratiche meditative determinano già di per sé maggiore ottimismo e serenità!