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Step 3 - N° 1

Essere Coscienti – Diventare vigile (2 parte)


 


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Nella scorsa lezione ti ho consigliato di respirare prana 3 volte al giorno, per aiutarti a prendere meglio coscienza nell’arco della tua giornata. Probabilmente ora potresti renderti conto di essertene dimenticato, forse già dal secondo o terzo giorno che avevi iniziato a farlo. Tenere costanza, come dicevo, non è affatto semplice, però ho speranza che se tu stai proseguendo la lettura di questi articoli è probabilmente perché ti interessa prendere coscienza, quindi il mio desiderio è quello di insegnarti passo dopo passo come riuscirci. Essere coscienti significa rimanere in guardia da quello che sta succedendo dentro e intorno a te, e non credere che sia così semplice. Continuamente ci ritroviamo in mezzo a situazioni che vengono influenzate a catena, quindi una viene influenzata per poi crearne un’altra e così via, e ti ritrovi in mezzo a situazioni che si muovono intorno a te e che continuano a crearsi una dopo l’altra per farti andare storto qualcosa. La coscienza, unita a tutte le tecniche che ti sto insegnando, ti permetterà di interrompere questa catena prima che arrivi alla fine, così da non permettergli di averne già prestabilita. Agire prima che le situazioni peggiorino è molto meglio che aspettare di vedere quanto peggiorano, per poi agire. Noi siamo abituati infatti ad aspettare il momento peggiore, dicendo a noi stessi “Beh, spera che non succeda quella cosa, altrimenti mi arrabbio!”, ma nel mentre rimaniamo fermi ad aspettare che quella cosa succeda, quasi per dire “avevo ragione”, nel frattempo non ci rendiamo conto che avere ragione in quel caso è una pessima notizia. Essere coscienti ci permette di innescare dentro di noi una voce che ci permetterà di avere risposte immediate, che ci spingerà ad agire anche quando crediamo che non avremmo potuto fare niente. È come una voce che dentro di te ti dice: “Hey, ma che fai??? Non vedi che sta succedendo questa cosa? Fermala subito! Per fermarla devi fare così!” e all’improvviso ti ritrovi a spalancare gli occhi e dire “Ma come ho fatto a non pensarci prima? Come facevo a starmene fermo impalato?” 

Noi dovremmo “arrabbiarci” prima che succeda quella situazione spiacevole: ovviamente non dobbiamo arrabbiarci per davvero, ma dobbiamo seguire quell’istinto forte che ci spinge ad agire, un po’ come quando siamo arrabbiati e veniamo spinti ad avere una forza interiore più determinata a reagire. Quando sei in pericolo, sei molto più motivato a svolgere il tuo lavoro il più velocemente possibile e meglio di quanto faresti quando sei calmo e rilassato; questo non è un bene, perché si tratta di un’abitudine apatica che rallenta la nostra evoluzione personale. Noi invece dovremmo avere quella grinta e quella forza mentale di compiere ogni azione anche nei momenti più calmi, per assicurarci di avere sempre un ottimo scorrere della nostra vita. In parole semplici, dovremmo agire prima che il danno succeda, non dopo; dovremmo “arrabbiarci” o meglio stimolarci ad andare forte contro gli ostacoli già prima che quelli diventino veramente troppo forti per noi. Aspettare ci rovina, ci fa arrivare al peggio, ma dobbiamo sempre reagire prima che sia troppo tardi. Ecco cosa ci porta la presa di coscienza: essere reattivi immediatamente, senza bisogno di perdere tempo e aspettare che la situazione peggiori; dobbiamo agire subito. Questo ovviamente vale in ogni ambito e non solo riguardo i guai catastrofici, ma anche per eventi banali che però, nel loro piccolo, ci fanno un minimo soffrire o rimanere in pensiero. Qualunque cosa ci faccia anche leggermente male, è comunque da prendere in considerazione e bisogna decidere di eliminarla dalla nostra vita. Questo è prendere coscienza: capire cosa ci fa male, perché ce ne sta facendo, perché glielo stiamo permettendo, perché non decidiamo di cessare subito quel dolore e quindi, agire per farlo cessare in modo definitivo. La coscienza ci porta all’azione, non ci porta solo a parlare dentro la nostra testa senza però raggiungere nessun nuovo traguardo. La coscienza ci dà la possibilità di agire in modo giusto, ovvero compiendo azioni che per certo ci porteranno a risultati buoni, e mai a farci dire “che cavolo ho fatto!”. 

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Prendere coscienza significa essere presenti: tutti credono di riuscirci, perché non è facile capire cos’è la presa di coscienza, e sebbene io stia provando a spiegartelo, non credere che sia tutto qui. Passerà almeno qualche anno di puro allenamento perché tu riesca ad essere davvero molto più cosciente, per ora subisci le emozioni e i pensieri: non li decidi, li subisci. Essere cosciente ti permette di sapere esattamente come devi reagire a precise situazioni. È inutile negarlo, durante le nostre giornate succedono numerosissime situazioni che ci portano via energie, possiamo definirli come piccoli problemini, che però sommati ci fanno perdere positività, ci rendono un po’ più spenti, stanchi, scarichi. Questo perché in pratica, reagiamo alle situazioni convinti di sapere come fare, nel frattempo però subiamo tutte le emozioni, pensieri e situazioni che ci accadono. Noi non reagiamo con tutta calma e con distacco totale, non reagiamo come se fossimo al di fuori del problema rendendoci conto che tutto ciò che ci circonda è falso: noi reagiamo pensando che sia tutto vero e che, se anche fosse tutto falso, comunque noi dovremmo subire i problemi perché ci appartengono. Ecco qual è il problema della teoria: che non ti porterà mai a cambiare la tua vita. 

La presa di coscienza non è facile, perché si crede che sia qualcosa di teorico, come se leggere un documento possa renderti cosciente; sì è vero, ti aiuta a prendere coscienza mentre lo leggi, perché ti rendi conto di non essere cosciente quanto credevi di essere; ma questo non è tutto, perché bisogna sentirsi coscienti sempre e non solo quell’unica volta in cui leggi un testo che ti piace. È tremendamente difficile diventare coscienti durante i momenti difficili, perché questi ti travolgono e ti fanno credere che sia giusto che tu soffra, che tu debba soffrire perché è il tuo dovere, quasi facendoti sentire in colpa se tu non provassi sofferenza come qualcuno o qualcosa intorno a te ti impone di fare. La pratica, ti permette di farti le domande giuste al momento giusto. Non è una qualsiasi domanda a portarti le risposte di cui hai bisogno, ma le domande giuste, perché se continui con quelle sbagliate, esse continueranno a confonderti e creare in te ansia e desolazione, sconforto e solitudine. La presa di coscienza ti permette di porti domande mentre stai subendo dolore e di chiederti: “Quella persona che mi sta urlando contro adesso, è importante per me?”, e la stessa presa di coscienza ti permette di rispondere correttamente alla tua domanda: “No, è una persona che non conosco, si autodefinisce il mio capo perché lavoro per lui, ma nella realtà, al di fuori di quella porta, lui non è nessuno per me, non ci tengo a lui, non lo stimo, non lo amo, il suo pensiero verso di me non conta nulla!”; dunque, la tua presa di coscienza ti permette di comprendere: “allora perché ti importa di quello che dice? Ora ti sta dicendo che sei un incapace\fallito\inutile, perché gli credi? Perché ti importa di quello che dice, se non ti importa della sua persona?” e a quel punto ti rendi conto che ha ragione: perché, se non ti importa di una persona, quando essa espone il suo pensiero, questo improvvisamente diventa sacro per te? Senza la presa di coscienza, probabilmente avresti sofferto molto per le sue parole, proprio come hai sempre fatto, perché di certo avresti detto “che mi frega di lui? non è nessuno per me!” ma dentro di te avresti provato sofferenza, avresti continuato a pensare a quelle parole che rimbombano nella tua testa, e quasi avresti creduto alle sue parole, provando tristezza dentro di te, forse avresti anche pianto. Prendere coscienza ti permette di distaccare quello che non è tuo facendoti capire che non hai alcun motivo di appropriartene, non è qualcosa di buono che dovresti tenere nella tua vita. La coscienza ti permette di distaccare i dolori e amplificare le situazioni che ti creano o potrebbero creare piacere, felicità, serenità. Pensa ad esempio a quei momenti in cui sei circondato da amici o alla persona che ami: momenti che, quando ci pensi, ti rendono felice perché ti riempiono la vita e ti fanno dire “vorrei tanto che fosse durato per sempre… vorrei che oggi fosse ancora quel giorno, così da potermi divertire così tanto”, il punto è che quei giorni probabilmente non te li sei goduti davvero al meglio. 

Pensa a quei momenti in cui ti trovi con un amico che vedi sì e no una volta ogni 2-3 mesi, e quando siete lì a parlare, e poi c’è un attimo di silenzio, tu prendi il telefono per vedere cosa succede nei vari social network. Questo il più delle volte è perdere coscienza, perché stai dimenticando il presente che stai vivendo, per immergerti in una dimensione isolata dove in pratica ci sei tu e il mondo del social network, ma il tuo amico non esiste più, è come se fosse scomparso dal tuo mondo. 

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Peggio ancora accade quando lui ti sta parlando e tu nel mentre messaggi o chatti al cellulare, completamente incosciente, convinto anche di starlo ascoltando solo perché ti ricordi le parole che ha detto, eppure sei completamente concentrato sul cellulare. Sentire le parole che dice non è un dono, infatti puoi scrivere al telefono e nel mentre ascoltare quello che lui dice, contemporaneamente, ma in quel momento tu sei del tutto incosciente. Bisogna riconoscere la differenza tra vedere e ascoltare quello che ci circonda, dall’essere coscienti di quello che sta accadendo davvero intorno a noi. Essere coscienti è un esercizio molto difficile, è come se dovessi riaprire gli occhi ogni volta che le palpebre si chiudono, e ti garantisco che la coscienza si “addormenta” molto più spesso di quanto immagini, in pratica, siamo perennemente addormentati. Non è facile capire cosa significa perché non lo hai quasi mai fatto, o comunque non sei diventato cosciente a livelli altissimi, perciò non puoi immaginarlo; ma prendere coscienza significa diventare qualcosa che tu non avresti mai nemmeno sognato di essere. In fondo, tu hai un pensiero del tuo futuro, o meglio un livello o una vibrazione che più o meno non cambierai, vedi il tuo futuro un po’ piatto, come reazione alle azioni che hai svolto sinora: se hai studiato per un indirizzo, lavorerai in quel mestiere, se stai svolgendo un mestiere, vedi la tua vita per sempre in quel mestiere, o comunque qualcosa di molto simile; non vedi te stesso in un ambito completamente diverso, perché credi che non ti sentiresti a tuo agio. Questo perché non sai controllare le situazioni intorno a te ma quelle accadono e basta, tu le subisci e questo ti può rendere sofferente, è tutto qui. 

Inizi a prendere coscienza quando, grazie alla pratica, ti rendi conto di stare subendo anziché stare decidendo della tua vita; diventi cosciente quando inizi a mettere in pratica i fatti, anziché subirli. È troppo facile credere che la coscienza arriverà, pian piano, meditando. La meditazione è una tecnica, ma la coscienza è un’altra, quindi meditare con coscienza può esserti di grande aiuto, ma se pratichi coscienza anche durante l’intera giornata, lo diventerai molto di più. Il punto è che ci vuole pratica, non sarà il tempo che trascorre a portarti ad un livello più alto. Ad esempio, ricordati della prima lezione sulla coscienza che hai letto: da quell’articolo a quello di oggi, è passato un po' di tempo; questo ti ha fatto evolvere sulla presa di coscienza? No, perché non ti sei allenato, non hai praticato coscienza come ti avevo consigliato. Non hai commesso nessun peccato, semplicemente non hai cambiato nulla nella tua vita quando invece avresti potuto farlo. Il cambiamento avviene quando noi decidiamo di farlo avvenire, altrimenti subiamo il cambiamento, che in genere non porta a nulla di buono. Se di continuo ti sto ripetendo che non è facile, significa che devi comprendere l’importanza del fatto che il Low e ciò che ti circonda si stanno impegnando senza sosta a farti rimanere incosciente, riabbassandoti subito quando provi ad alzarti. Ci sono tantissime persone che meditano, ma la maggior parte sono incoscienti, perché credono che basti meditare incoscientemente, per evolversi. Non è così. L’evoluzione è l’insieme dei tasselli, non è sedersi in un divano e aspettare mezz’ora ascoltando un mix musicale che dovrebbe rilassarti. Eppure, la maggior parte degli “spirituali” fanno così, ed è quasi certo che anche tu lo faccia. Non è grave, devi solo capire il motivo per cui vuoi arrivare in alto, perché così sarà molto più facile darti forza per impegnarti ad arrivarci. 

Potrebbe risultare quasi inconcepibile pensare di poter decidere della propria vita, poter prendere il comando di tutto ciò che accade intorno a noi, perché ci viene da pensare che sia impossibile e che, anche se non lo fosse, sarebbe quasi brutto, perché altrimenti sarebbe troppo facile. Questo non è affatto un pensiero nostro. Mi fa pensare a quella strana teoria in cui alcuni strani soggetti credono, che una persona buona debba stare assieme ad una persona negativa proprio per equilibrarla portando pazienza per le sue cattiverie, e amarla dato che è una persona negativa che non fa altro che ferire gli altri, proprio perché la prima è una persona buona e con questo deve sopportare senza lamentarsi. Questo, a parer mio, non è affatto un ragionamento sano di mente. 

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Ritengo infatti che una persona buona, debba stare assieme ad un’altra persona buona, proprio perché è buona merita il meglio, non il peggio. La persona negativa, è negativa perché continua a fare del male alle altre persone, quindi non merita assolutamente che qualcuno soffra e si sacrifichi per rendere la sua vita migliore mentre lei continua a rovinare quella degli altri. Qui non si tratta di provare pietà verso quella persona negativa, si tratta di avere buon senso verso quella persona buona che non merita affatto una vita dolorosa. A questo punto, sono convinta che sia giusto pensare che se possiamo migliorare la nostra vita, dobbiamo farlo, non dobbiamo subire ingiustizie e sofferenze solo perché noi stessi decidiamo che debba essere così. 

Se non potessimo farlo, se non potessimo cambiare la nostra vita, allora dovremmo metterci il cuore in pace… ma se abbiamo la possibilità di cambiare almeno qualcosa nella nostra vita in meglio, facciamolo, perché gli eventi positivi non fanno altro che renderci persone migliori, perché ci aiutano ad essere felici, ci aiutano ad essere soddisfatti, motivati, ottimisti, e questo come una catena scatena in noi una bontà che ci permette di essere ancora più generosi e gentili con gli altri di quanto già lo fossimo prima, perché sentiremo di doverlo fare. Allora dobbiamo accettare che gli eventi positivi possono accadere anche a noi, non devieranno strada se noi li inglobiamo nella nostra vita. Essere coscienti ci permette di non venire influenzati da chi vuole vederci morire di dolore, e ciò ci permetterà di capire che il pensiero “troppo facile non è bello” o addirittura “una vita senza problemi è noiosa”, non è qualcosa che proviene dal nostro interno, ma da qualcosa che vuole che noi stiamo male. Attraverso le tecniche e la presa di coscienza, unite assieme, possiamo modificare gli eventi della nostra vita e renderli più positivi, eliminando i problemi che ci fanno soffrire. Poter vivere la vita serenamente non è qualcosa di noioso, invece, avere continuamente motivi per piangere e stringersi il cuore pensando che sarebbe meglio morire, questo sì che diventa noioso. È giusto che nella vita si conoscano tutti i sentimenti e che delle volte si soffra un po’, ma questo è davvero esagerato; continuare una vita dove esistono più problemi e sofferenze che momenti di pace e serenità, questo è davvero troppo. Questa non è vita, è pura violenza psicologica e fisica che qualcuno o qualcosa sta continuando a buttarci contro e noi scegliamo di subire senza alcuna reazione. Questa è incoscienza, e noi dobbiamo permetterci di riconoscerla, così da sentirci finalmente in pace. Non è giusto soffrire, quindi perché continui a permettertelo? Perché non ti permetti di sentirti finalmente in pace, vivendo la tua vita con serenità, con tante soddisfazioni, con la felicità di svegliarti la mattina anziché chiederti perché dovresti alzarti anche oggi e vedere una vita che non ti piace? 

Ora che stai leggendo, probabilmente sei a casa tua, comodo, forse in un momento di silenzio, perciò non afferri il significato di prendere coscienza nei momenti difficili. Prova invece, nel momento preciso in cui qualcuno ti sta rimproverando, ti sta dando una brutta notizia, ti sta giudicando, ti sta impedendo di realizzare i tuoi obiettivi, a prendere coscienza dell’attimo e dire “Eccomi, sono presente proprio mentre sta accadendo…”; non dopo quando sarai a casa con calma ripensando a quel momento; sii cosciente proprio nel momento esatto in cui sta succedendo, perché sarà così che potrai cambiarlo. Allora, nel momento esatto in cui quello strano sentimento negativo sta entrando dentro di te, ferma il tempo, senti il preciso istante e rallentalo, fissa negli occhi quella persona o quella situazione che vorrebbe entrare negativamente in te e bloccala all’esterno: non permettere al dolore di entrare. Potrebbe dirti o farti qualunque cosa, che il dolore non deve entrare in te. Tieni il controllo mentale, sii cosciente nel momento, istante, millesimo di secondo dopo millesimo di secondo, non abbassare la tua coscienza, presta attenzione ad ogni suo sguardo, ad ogni suo accenno del viso, fissa i suoi occhi e ripeti a te stesso “Tu non puoi farmi del male. IO sono cosciente”. 

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Non deve diventare un mantra, deve semplicemente farti ricordare di essere presente in quel precisissimo istante, e poi, quando sarai capace di farlo, eliminerai le parole dalla tua mente perché sarai cosciente senza parole, lo sarai ad intento, lo sarai nell’immediato, ancor più veloce di quanto potresti pronunciare le parole. Noterai che sarà il suo sguardo ad abbassarsi, noterai che sarà lui a demotivarsi, a rendersi conto che non ha più potere su di te. Qualunque persona o situazione, si renderà conto che non potrà più sottometterti, e tu potrai accorgerti che quella sensazione piacevole e piena di forza ti ha permesso di non subire la sottomissione per l’ennesima volta. Questo è prendere coscienza: permetterti di cambiare la situazione nel momento presente, non dopo chissà quando e se succederà. Prendere questi insegnamenti come buone basi per aumentare il proprio autocontrollo, ti porterà ad essere una persona sicura di sé che saprà agire quando è necessario e fermarsi a riflettere quando la situazione lo richiederà; se prendessi queste parole per aumentare il tuo ego e il tuo desiderio di sottomettere gli altri, non saresti più la vittima, ma il problema degli altri, il che porterebbe loro a soffrire. Non devi permettere di essere la sofferenza degli altri, però allo stesso tempo non devi soffrire a causa loro, impegnandoti affinché non accada più un’occasione in cui dovresti prendere una delle due scelte. Prevenire è meglio che curare, e se leggessi a fondo questo semplice insegnamento che ci tramandiamo, e lo ascoltassi con coscienza, comprenderesti che la soluzione giusta è agire quando il problema ancora non è reale, prima che questo effettivamente lo diventi. In fondo, il problema non esiste sinché non è creato fisicamente, non è concreto, e noi possiamo diventare coscienti per eliminarlo ancor prima che esso lo diventi. 

Questa è la prima motivazione per la quale è importante diventare coscienti, poi, con l’esperienza pratica, ti renderai conto che ci saranno molti più motivi che ti faranno dire “ah, se in quel momento fossi stato cosciente…” e questo dovrà stimolarti ad esserlo, non il contrario. Praticare la coscienza è difficile, mantenere la costanza sembrerà impossibile, eppure è solo un’abitudine da prendere nella propria routine, poi la svolgerai con molta più serenità. Rimani in guardia dentro e fuori, sii cosciente di quello che ti passa per la testa, prendi il controllo dei tuoi pensieri e poi, contemporaneamente, sii presente in ogni situazione che accade, non lasciare che il tuo corpo sia lì senza la tua mente; sii presente in ogni luogo in cui si trova il tuo corpo fisico, non essere altrove. Seguilo, vedi dove ti porta, senti cosa ti fa provare, riconosci le vie che il tuo corpo percorre, sii presente insieme a lui con la tua coscienza. Per questo, durante la giornata, per 3 volte al giorno, ripeti a mente “sono presente” o “sono cosciente”. Poi respira prana, respirala con coscienza, non farlo con abitudine e svogliatezza, senti il controllo nella tua mente e decidi di essere vigile, con gli occhi spalancati, per osservare tutto quello che succede. Non renderlo un mantra, non renderla una cantilena come fosse una preghiera che ripeti a memoria senza capire il significato di quello che stai dicendo. Usa le parole che più ti si addicono e datti il comando di diventare cosciente non appena pronunci quelle parole, reagisci a quelle parole come fossero il telecomando che accende la tua lucidità e ti rende vigile. Poi imparerai a farlo senza parole. Segui il tuo corpo con la mente, sii presente in quello che fai e in ogni cosa che dici alle altre persone, non parlare senza sapere quello che stai dicendo, non agire senza sapere cosa sta facendo il tuo corpo in questo momento. Impara a diventare cosciente, poi, saprai farlo senza parole. Hai solo bisogno del via, poi partirai come un razzo. Datti la possibilità di essere superiore a quello che ritenevi di essere. Per 3 volte al giorno, riconosci te stesso, renditi cosciente di cosa stai facendo proprio in quel momento e respira prana. Poi, prova a trattenere la coscienza attiva il più a lungo possibile. Non disperare se risulterà stancante e difficile, non preoccuparti, abbi fiducia in te. 

Fine pagina 5 su 5. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta. 

728 commenti
  • ioSuON0 Medaglia per aver completato lo Step 1 - 23:18 20/11/24

    L'articolo é molto bello e motivante, diventare cosciente é difficile, concordo pienamente che é una necessità perché finché non iniziamo ad esserlo continueremo a brancolare nel buio. É una cosa che prova a fare già da un po' di tempo e nonostante tutto é facilissimo ritornare incosciente, le distrazioni sono sempre dietro l'angolo. Però quei brevi momenti in cui si riesce a tenere gli occhi aperti la realtà sembra diventare più vivida e luminosa, e le cose che abbiamo di fronte tutti i giorni sembra quasi di non averle mai viste ma di starle ad osservare per la prima volta.

  • andreius - 22:32 18/11/24

    Questo articolo e' meraviglioso, perche' effettivamente essere coscienti durante il giorno e respirare prana aiuta a distaccarci dalle influenze molto meglio di tutte le altre tecniche. Le altre tecniche, come il taglio fili e la meditazione servono per rimuovere la pesantezza e la manipolazione del low, ma semplicemente per praticare nei momenti in cui ci sediamo a gambe incrociate e solo in minima parte per liberarci dalle influenze nell'arco della nostra giornata. Mentre se rimaniamo coscienti e respiriamo prana anche quando andiamo in giro con gli occhi aperti tutte le influenze che di solito subiamo nella vita low si alleggeriscono anche di molto. Questa e' un ottima ricetta contro l'apatia, perche' automaticamente, quando respiriamo prana durante il giorno, diventiamo piu' attivi e ci muoviamo di piu'. Liberandoci dai programmi energetici che ci impantanano impedendoci di muoverci. Inoltre ci aiuta a essere indipendenti dalle altre persone e a distaccarci dai loro comportamenti che non ci piacciono. Un articolo molto importante.

  • deb Medaglia per aver completato lo Step 1 - 07:02 18/11/24

    Siamo abituati a diventare coscienti dopo che è già successo qualcosa di negativo come anche nelle situazioni positive ci rendiamo conto che erano tali dopo che sono già finite. Mi sto impegnando tanto ad essere cosciente nel Low ma durante eventi negativi faccio ancora fatica o meglio mi dimentico di bloccarli prima che accadono e mi rendo conto solo quando stanno già accadendo. Questo articolo è importante e pieno di motivazione per prendere in mano la propria vita e cambiarla realmente. Una cosa che ho notato, a differenza di quando ho iniziato, è che sono sicuramente molto più lucida e il mio modo di ragionare e pensare si sta impostando nella maniera corretta solo che serve ancora tanto allenamento e pazienza. Grazie🩵

  • Saram - 04:18 18/11/24

    Prevenire è meglio che curare. Dovrei appendere in casa un cartello con questo detto che è molto più significativo di ciò che sembra in superficie (anzi, lo appendo davvero). Questo documento sembra scritto per me. Sin da quando sono piccola lascio scorrere le cose sinché non sono così difficili da recuperare che alla fine poi continuo a rimandare perché l’idea di affrontarle mi schiaccia. La vita va a rotoli e tu sei lì a guardarla come un’ebete sperando che quando il colpo arriverà non sarà troppo duro. Invece bisognerebbe risolvere e mantenere le situazioni di vita quando ancora si è tranquilli e lavorare perché vadano ancora meglio. È facile dirlo ma è una vita che sbaglio ed è il momento di crescere una volta per tutte ora senza rimandare soprattutto perché ora ho gli strumenti per farlo davvero. A scuola ero quella brava che non si applica, quella che aspettava due giorni prima per fare i compiti delle vacanze o il giorno prima di un’interrogazione per studiare. Sempre a recuperare i danni fatti e per questo sono sempre andata avanti (a volte indietro) con estrema lentezza rispetto a ciò che potevo fare. I primi due anni di pratica in acd pensavo di aver risolto questo mio problema perché ero molto costante ma ho realizzato che lo ero perché avevo estrema urgenza di farlo. Ora mi impegno ma in modo disordinato e con degli ostacoli che mi metto davanti da sola e sto cercando di ritornare al ritmo e ai risultati di prima (anzi meglio). So benissimo cosa devo fare x tirarmi fuori,devo solo farlo. Tutti i giorni e per un periodo abbastanza lungo. Le circostanze cambiano ma se non cambia il nostro essere coscienti, i risultati rimangono gli stessi.

  • dolores - 18:57 16/11/24

    È qualche giorno che mi viene spontaneo respirare prana e quando lo faccio è come se riprendessi coscienza, in un certo senso ora mi rendo conto di quanto tempo durante la giornata abbiamo gli occhi aperti ma non siamo presenti e ora con i cellulari e i compiuter ancora più assenti, noi che pratichiamo almeno ci rendiamo conto e cerchiamo di allontanare quando possiamo la tecnologia e ora cercherò di impostare la mia routine più presente

  • Roby - 16:11 16/11/24

    Per me non è facile essere coscienti tutto il giorno, però mi ci sto' impegnando perché vedo che raggiungendo un tonale più alto le difficoltà giornaliere che devo affrontare in un certo qual modo mi si presentano più positive sia sul piano mentale che fisico. Anche sul fatto di arrabbiarmi per qualcosa che mi avrebbe rovinato la giornata adesso cerco di ragionarci con calma,mentre prima non lo facevo.

  • SuelGi Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 - 22:09 14/11/24

    non è la prima volta che leggo questo articolo, e ammetto che non è facile tenere un livello di tonale alto tenere un livello di pratiche costante e stare coscienti, ma io so che se da oggi comincio ad impegnarmi di più e nei momenti in cui mi si presentano delle scelte invece di prendere quelle che so che mi porterebbero a un tonale più basso respiro e decido la via migliore potrò sbloccare una nuova versione di me potrò raggiungere una vita più felice serena priva di dolori più ricca e piacevole e soprattutto potrò davvero aiutare l’umanità. Tutto quello che ho scritto resterà solo un bel messaggio se io non metto in atto quindi decido da oggi di cambiare e impegnarmi di più grazie per la motivazione

  • Steph - 22:07 12/11/24

    Essere coscienti non è così facile come si potrebbe pensare, al contrario ho notato che lo vorrei essere di più ma finora non ci riesco molto al di fuori della pratica, ma devo allenarmi anche in questa tecnica, è fondamentale per progredire. La presa di coscienza ci permette di allontanare i dolori e aumentare i momenti di positività e da quando ho iniziato questo percorso ho notato come le cose siano cambiate ed è stimolante sapere che noi possiamo cambiare gli eventi ed aiutare noi stessi e gli altri mediante le tecniche che pratichiamo in ACD. Sarebbe veramente bello essere cosciente e non subire gli eventi ma riuscire a modificarli in modo che siano favorevoli per noi. Bisogna sempre rimanere in guardia ed essere presente con la nostra mente e con il nostro corpo ed osservare tutto quello che ci accade.

  • bcpr6es - 16:16 05/11/24

    La lettura di questo articolo mi ha fatto scendere le lacrime e una forza reattiva dentro di me. Grazie

  • Gianlu idro Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 - 18:52 01/11/24

    La lettura delle tue parole spinge sempre alla reazione, a reagire di fronte alle avversità della vita e a far sì che questa migliori, attraverso le tecniche psichiche. Essere coscienti è alla base di tutto, permette di poter prendere controllo delle proprie emozioni, dei propri pensieri e quindi piano piano della propria vita. E non è per niente facile fare tutto ciò. Bisogna impegnarsi in questa tecnica che è alla base di tutto. È controproducente meditare ma poi rimanere incoscienti per tutto il tempo al di fuori della meditazione, così sarà impossibile anche solo pensare di potersi Risvegliare o prendere controllo della propria vita. Grazie Angel, mi hai ridato una grande motivazione per essere cosciente durante le mie giornate.

  • Lunargentata Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 - 22:39 27/10/24

    Articolo arrivato nel momento perfetto, avevo praticamente bisogno di questo documento! È proprio vero, ultimamente mi sono accorta che devo assolutamente migliorare e prendere coscienza, agire prima che sia tardi, per non perdere tempo e non soffrire! Utile farsi domande per prendere coscienza e distaccare da situazioni inutili. Sicuramente fa tantissimo prendere coscienza durante il giorno, allenarsi e farlo ogni giorno, migliorando la nostra vita, dato che ne abbiamo la possibilità! Proprio ultimamente sono riuscita a fermare dei pensieri che si volevano insinuare nella mia mente per farmi soffrire, in effetti la situazione già sta cambiando parecchio e sicuramente farà ancora di più iniziare prendendo coscienza per tre volte al giorno, ogni giorno! Grazie mille dei consigli!

  • Luca.r - 12:33 18/10/24

    Non so se ho iniziato questa mia abitudine perché ho letto questo documento anni fa, magari è stata una mia intuizione, ma quando mi perdo tra i pensieri o quando mi accorgo di essere in modalità automatica, ripeto il nome di una persona (che ha segnato la mia vita)e subito ritorno in me, come se fosse un pizzicotto che mi dice sveglia, ormai sono anni che io faccio, non credo di aver letto questo documento prima eppure molte di queste cose le sapevo era come se le avessi sempre sapute e fatte. Non ho i arroganza di credere di essere coscente sempre ma boh e come se piano piano il mondo stia diventando sempre più leggibile

  • Salomon - 19:53 07/10/24

    Che bel documento🤩 riuscire ad essere cosciente bei momenti difficili è complicato , lo stato di lucidità è sempre un po’ temporaneo … seguirò i riferimenti e consigli .. grazie 🤗

  • Fuoco fatuo - 09:49 05/10/24

    Come spesso mi accade le osservazioni fatte sullo step precedente vengono poi trattate in quello successivo😅,coincidenza?? Rimango sempre piacevolmente sorpresa..restare in coscienza è la parte forse più importante per entrare in quella serenità che ti fa affrontare meglio tutto il resto.. grazie e sempre grazie❣️

  • aliceregina - 20:58 02/09/24

    Ho attivato il cuore segnalibro per questa lezione importantissima che ora intendo riascoltare un altro paio di volte. Per troppi anni ho letto libri che parlavano della "presenza" (ovvero essere coscienti nel momento presente) e che la spiegavano con termini astratti e poco pratici poco pragmatici... Anzi, ora che ci penso meglio, a volte ho letto su come mettere in pratica la coscienza nel momento presente, altre volte mi è stato anche spiegato a parole e avevo compreso ogni cosa... ma in questo momento inoltre mi viene il dubbio: non è che magari sia proprio il Low che anche se, in un certo momento, uno capisce come applicare la teoria, poi successivamente, confonde le idee per rendere questa teoria impraticabile? Beh, comunque l'articolo di Angel su come mettere in pratica la consapevolezza nel momento presente, mi è risultato chiarissimo! Penso che sia doveroso ascoltarlo più volte quindi, proprio per non farsi confondere le idee dal Low. In ogni caso, ultimamente, proprio quando si verificano situazioni spiacevoli o conflittuali, ho imparato ad affrontare la situazione in stato di presenza, ovvero, prima di reagire, sto in ascolto di me stessa, percependo quali sensazioni mi trasmette quella situazione o con le parole che mi vengono dette, cerco di calibrare la reazione, o talvolta non reagisco affatto, sto in ascolto semplicemente