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Step 1 - N° 24

Il Pensiero - Il non pensiero durante la Pratica (2 parte)

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La prima e la più diffusa difficoltà della Meditazione è l’incapacità di mantenere il non pensiero, ostacolo che porta molte persone ad arrendersi sin dalla prima sessione di pratica. Durante questo percorso ti sto insegnando la Meditazione in silenzio mentale, perché tu possa comprendere quanto sia importante il non pensiero durante la pratica. Le domande sono tante e sempre le stesse: 
“Come faccio a mantenere il non pensiero? Come faccio a non pensare durante tutta la Meditazione?” Innanzitutto, il non pensiero deve essere allenato quotidianamente, altrimenti non migliorerà mai da solo. La Meditazione è la tecnica migliore e più efficace per abituare la mente al silenzio mentale, perché tu possa decidere quando debba esserci il silenzio senza passare la vita a subire i tuoi pensieri. Perseguire il silenzio mentale, specialmente durante la pratica, è fondamentale per l’evoluzione delle proprie sensorie: senza non pensiero non potresti sviluppare il tuo sesto senso, comprendere ciò che la tua Anima ha da svelarti, né capiresti cos’è Dio e come comunicare con Esso. Il pensiero più comune è credere che non si possa comunicare con la propria Anima o con Dio, se non a parole; invece, è proprio il pensiero continuo che ci allontana dalla consapevolezza dell’Anima e della vera e pura comunicazione con Dio, che non avviene con le parole, ma con una connessione più profonda: più psichica. 

Il pensiero è il nemico numero uno del Risveglio Spirituale: potresti pensare che sia un’esagerazione, che i nemici peggiori siano le entità negative, gli oscuri, eppure questi agiscono proprio sul pensiero, perché questo è la miglior arma per far cedere le gambe di una persona; è esattamente il metodo più utilizzato per far cadere chiunque nel tranello dell’anti-spiritualità. Il pensiero, specialmente quello continuo, è l’aggancio che il Low utilizza per tenerci fermi ad una vibrazione bassa, così da assicurarsi che abbiamo ben altro a cui pensare che all’evoluzione spirituale. Il Low sfrutta il nostro pensiero per distrarci, facendoci pensare a qualunque cosa durante il giorno pur di non lasciarci liberi di pensare alla nostra presa di Coscienza. 
È giusto dire che siamo bombardati dai pensieri, perché ogni giorno, in qualunque momento, abbiamo mille cose a cui pensare, e finiamo per non avere tempo di riflettere sul nostro percorso spirituale e su come darci da fare per avvicinarci di più al risveglio totale delle nostre capacità extra-sensoriali, oltre che a come ottenere le risposte a tutte le nostre domande sulla vita e sulla nostra esistenza. Perché esistiamo? Perché siamo presenti in questa vita? Non abbiamo tempo per cercare risposte, ma abbiamo tutto il tempo che vogliamo per spenderlo davanti alla TV o per uscire con gli amici a bere e parlare del niente. 

Il Low sa molto bene come fregarci, non è di certo nato ieri; noi invece, a confronto siamo decisamente più ingenui. Così ci lasciamo abbindolare dai pensieri quotidiani che non hanno un altro scopo se non quello di allontanarci dall’unico vero pensiero che ci aiuterebbe a scoprire chi siamo: la spiritualità. Certo è che solamente pensare alla spiritualità non ci permetterebbe di Risvegliarci, in quanto per riuscirci bisogna praticare, e nessun libro e nessuna lezione teorica potrà mai sostituire la pratica; questo perché ogni lezione serve a farti riflettere su chi sei e per quale ragione tu sia qui, ma è la pratica meditativa che ti fa ottenere, nel profondo, la risposta ad ogni singola domanda, anche a quelle che non ti eri ancora posto. Prima di praticare costantemente la meditazione, nemmeno io avevo idea di quanto fosse importante il non pensiero, perché lo sottovalutavo pensando che non potesse girare tutto intorno a lui: possibile che la semplice azione di pensare possa allontanarmi così tanto dalla mia evoluzione? Perché mai, l’atto più naturale del mondo che è quello di pensare, dovrebbe allontanarmi dall’evoluzione spirituale? La ragione è molto più complessa di quanto sembri, e l’ho compresa solo dopo aver iniziato a praticare, perché prima non avevo i mezzi e le capacità per riuscirci. 

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Il pensiero è fortemente manipolato, spesso indotto da intelligenze molto più furbe di noi che sanno bene come fare e come non farsi scoprire. Vedi il Low: esso è capace di farci pensare quello che vuole, e credendo che siano nostri pensieri, li ascolteremo. Per cui il problema non è la facoltà di pensare, ma sono tutti quei pensieri che non riconosciamo come esterni ma che purtroppo non sono nostri, e che ci vengono imposti senza che nessuno si accorga di nulla: perché sono solo pensieri, i soli e unici capaci di modellare la nostra vita a loro piacimento, facendoci pure illudere che siano nostre decisioni personali. 

I pensieri sono un grande ostacolo alla nostra evoluzione e riconoscerli è molto complicato: non potremmo provare a combatterli di petto, perché vincerebbero loro! Perciò la soluzione è quella di abbassare tutti i pensieri, affinché le sensorie, o per meglio dire il nostro Sesto Senso, risalti e si faccia sentire. Esso non parla a parole, per cui sarà più semplice riconoscerlo se abbassiamo tutti gli altri pensieri, di cui l’enorme maggioranza sono solo perditempo creati dal Low con lo scopo di allontanarci dall’evoluzione. Il Sesto senso, ovvero il mezzo con cui il nostro Sé superiore riesce ad agire in questo piano fisico, non comunica parlando, ma si fa sentire attraverso percezioni e sensazioni, da non confondere però con i pensieri e i sentimenti che possono essere influenzati dall’esterno per farci credere qualcosa che non è, facendoci sbagliare pista. Ti sarà già capitato di aver avuto delle percezioni, ad esempio su alcune persone che hai sentito negative per te, senza che abbiano fatto nulla di male per fartelo pensare; di seguito poi si sono dimostrate esattamente come avevi percepito: ovvero negative o con brutte intenzioni verso i tuoi confronti. Ciononostante, chissà quante volte ti sarà capitato di fare fatica a riconoscere se quella sensazione fosse giusta o solo un brutto giudizio iniziale, perciò non lo hai ascoltato e più tardi ti sei pentito. Tutto questo è accaduto perché il sesto senso è molto debole, in quanto non lo hai mai allenato in vita tua; inoltre, il pensiero è molto alto, perché non hai mai svolto una seria pratica di silenzio mentale, ecco perché le sensazioni vere e dettate dal sesto senso sono così difficili da riconoscere e facili da confondere con i pensieri indotti. 

Per sviluppare il sesto senso e addestrare il silenzio mentale bisogna seguire la pratica della Meditazione, l’unica tecnica in assoluto che possa evolverti spiritualmente e allo stesso tempo abbassare l’influenza del Low su di te. Se ci fosse un’altra soluzione, una più facile e veloce, l’avremmo già messa in atto subito, tutti quanti, così saremmo già fuori dal Low e del tutto liberi dal Matrix. Invece siamo qui, dove la maggioranza delle persone si frega, pensando di non avere bisogno di praticare la meditazione perché i loro pensieri sono “già tutti evoluti”, senza rendersi conto che sono proprio questi i pensieri del Low che li fanno cadere nel tranello. Capire e accettare che il proprio pensiero sia stato deciso dal Low è davvero difficile; ti viene chiesto di andare contro il tuo stesso pensiero, come potrebbe essere semplice? Però se rimani in silenzio, per un po’ di tempo tutti i giorni, ti rendi conto come qualcosa di più “tuo”, di più vero e di più positivo, accresce dentro di te e ti fa sentire bene, calma le tue ansie, i tuoi pensieri e le tue ossessioni e inizia a dare una forma migliore alla tua vita. All’inizio non lo capisci, accade qualcosa di buono ma pensi che sia solo un caso, eppure più continui a meditare e più eventi positivi accadono durante il giorno, da quelli più piccoli ma continui a quelli più grandi che lasciano il segno. 

Ogni qualvolta praticherai, seppure non riuscirai a mantenere il non pensiero perfetto, ti renderai conto di quanto ti faccia stare bene meditare, tanto che non vorrai smettere. Nel contempo, inizierai a fare caso di quanto sia insistente il Low, imprimendoti pensieri (tra i più assurdi), pur di farti smettere di praticare o farti andare storta anche questa sessione. Perché tanto impegno per impedirti di rimanere in silenzio mentale per una sola mezz’oretta, quando in un’intera giornata di 24 ore ti ha completamente in pugno? Perché, se decidi di rimanere in silenzio, qualcosa o qualcuno deve obbligarti a pensare? 

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Eppure, solo se deciderai di praticare ti renderai conto di quanto sia vero che qualcosa, contro la tua volontà, tenta di farti pensare anche quando vorresti una piccola pausa. Il fatto è che se non hai nulla a cui pensare, ti metterà davanti qualunque genere di fantasia o immaginazione che ti distragga, impedendoti di rimanere concentrato sulla meditazione. Se non mediti non te ne puoi rendere conto, perciò credi che tutto questo non sia reale; invece, se inizi a praticare la meditazione in silenzio mentale, ti rendi conto di come sbucano fuori pensieri che non hai mai avuto prima, al solo scopo di occupare la tua mente e distrarti dall’obiettivo della meditazione: quello di far tacere i pensieri per alzare il volume del tuo sesto senso. 

Solo meditando ti puoi rendere conto di quanto il pensiero sia manipolato da qualcosa o qualcuno di cui non ti eri mai accorto prima ma del quale, grazie alla meditazione, oggi puoi diventarne cosciente. Tutto questo perché, mentre cercherai di meditare, anche non credendo ciecamente all’esistenza del Low, se solo proverai a mantenere il non pensiero per troppo tempo inizieranno a comparire pensieri e fantasie che non avevi mai fatto prima, tutto pur di distrarti. Per quale ragione non hai il diritto di rimanere, anche un solo minuto, in assoluto silenzio? Infatti, qui non si tratta di ore, ma si tratta di restare un solo minuto completamente in silenzio: provaci e capirai la difficoltà. È normale: anche un solo minuto di assoluto silenzio ti porterà ad alzare il volume del tuo sesto senso, figurati quanto può fare restando un’intera sessione di meditazione completa in non pensiero. Potrebbe sembrare tanto, eppure si tratta di una sola mezz’ora al giorno: che sarà mai? Per il Low, invece, si tratta di un enorme ostacolo, perché se tu restassi in meditazione per un’intera mezz’ora ogni giorno, prendendola come sana abitudine quotidiana, per lui risulterà molto più complicato influenzare la tua vita e le tue decisioni. Ecco perché s’impegna a farti scegliere di fare tutt’altro che meditare, di farti perdere tempo con questioni futili pur di non avere tempo di sederti una sola mezz’ora al giorno a meditare, ma di farti avere sempre tempo per la TV, per chattare o guardarti le serie dei telefilm su internet. Praticando ti rendi conto di quanto sia importante farlo, purtroppo invece se non pratichi non capirai mai le ragioni per cui andrebbe fatto, non conoscendo i benefici che ha da offrirti. Il Low si impegna per non farti iniziare la meditazione, consapevole che se la praticassi costantemente evolveresti il tuo sesto senso a tal punto che per lui diventerebbe poi impossibile mantenerti sotto il suo controllo. Questa è la ragione per cui il primo passo da compiere è imparare il non pensiero durante la pratica della Meditazione, affinché il volume del Low si abbassi e si alzi quello delle tue capacità psichiche. 

La difficoltà c’è e ci sarà per svariato tempo: non aspettarti che dall’oggi al domani imparerai l’assoluto non pensiero che duri 24 ore, solo per aver pensato di volerlo fare! Però puoi veramente migliorarlo tanto, attraverso la pratica giornaliera e costante, imparando a scegliere quando rimanere in silenzio mentale e per quanto tempo farlo. Il silenzio mentale è utilissimo, perché impari a decidere cosa pensare e quando pensarci, focalizzando tutta la tua attenzione su un unico punto anziché distrarti su mille problemi a cui non vorresti dare energie, ma che invece te ne rubano contro la tua volontà. Vedi quando vuoi lavorare su un progetto ma hai mille preoccupazioni che ti assalgono, facendoti perdere un sacco di tempo e impedendoti di capire come continuarlo; oppure quando sei alla ricerca di un’ispirazione creativa, ma non ci riesci perché sei troppo offuscato da altri vari pensieri; oppure quando vorresti studiare per un esame, ma non riesci a capire ciò che stai leggendo perché nel mentre sei ansioso o hai altro per la testa. Il silenzio mentale non serve solo a silenziare, ma anche ad insegnarti come, quando e a cosa pensare, per tua decisione personale, anziché subire i mille pensieri che si infilano nella tua mente e ti impediscono di fare altro. Saper controllare i propri pensieri è incredibilmente funzionale, perché riuscirai a concentrarti su quello che ti interessa davvero, senza perdere tantissimo tempo che invece potresti utilizzare per fare altro. 

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Come per l’ispirazione artistica: essa viene da sola perché non sai controllarla, ma quanto sarebbe bello se questa venisse ogni volta che lo decidi? Magari in grandi quantità, giusta e mirata verso l’obiettivo che volevi raggiungere, anziché girarci intorno e venirti sempre nel momento più sbagliato e inopportuno. Quante volte ti è arrivata l’ispirazione proprio mentre non avevi carta e penna davanti, o mentre stavi lavorando e non potevi di certo fermarti a segnare l’idea? O peggio ancora alle 04.00 di notte, obbligandoti a scegliere se dormire o se alzarti per scriverti l’idea. Questo è solo uno dei tantissimi motivi per il quale imparare ad addomesticare il proprio pensiero è tanto importante. Il silenzio mentale durante la meditazione ti permette di diventare più focalizzato durante la tua vita personale, sentimentale e lavorativa. Il silenzio mentale ti rende più attento, cosciente, più lucido e attivo: chiunque desidera avere al proprio fianco un partner che sia attento e si accorga di come si sente, e perché no, anche di ciò che sta pensando; perché la meditazione ti rende anche molto più empatico e telepatico, soprattutto verso le persone che ami. Questo è un grande punto a favore, perché l’altra persona se ne renderà conto, non capirà la ragione per cui sei più attento eppure gli piacerà questo nuovo lato di te, perché la tua maggiore capacità di notare le cose – anche i più piccoli cambiamenti – ti renderanno più interessante ai suoi occhi, diverso rispetto agli altri. Tutto questo avviene se impari il non pensiero durante la meditazione, perciò non succede se continui a pensare come hai sempre fatto: sai già dove ti porta il modo con cui hai sempre agito, però non sai dove ti porterà il silenzio mentale, ma è arrivato il momento di scoprirlo. 

Il segreto del non pensiero durante la meditazione sta nella concentrazione. Ancora una volta ti ripeto che combattere di forza contro il pensiero sarebbe controproducente, perché vincerebbe lui. Invece, puoi addomesticarlo piano piano, con esercizi e pratica quotidiana, riuscendo a renderlo più coerente con il tuo volere, anziché essere tu a doverti adattare a lui come hai sempre fatto sinora. L’esempio lampante è quello di iniziare una splendida giornata con l’umore a pezzi, tutto questo per un unico pensiero che poi sfocia in tanti altri pensieri negativi. Hai davanti una bellissima giornata, incontri belle persone e ti accadono eventi insoliti e piacevoli, eppure i tuoi pensieri negativi del giorno ti impediscono di goderti l’esperienza, facendoti vedere tutto nero. Per cui adatti la tua giornata al tuo umore, o meglio l’adatti ai tuoi pensieri. Se invece imparassi ad organizzare i tuoi pensieri al tuo volere, potresti cambiare la giornata in meglio, perché anziché buttare all’aria un bell’evento o un bell’inizio di giornata a causa dei tuoi pensieri, potresti cambiare quest’ultimi e renderli più positivi, modellandoli a seconda della giornata che stai vivendo. Perciò, anziché farti affliggere dai tuoi pensieri, puoi scegliere di stopparli, metterli in pausa per il tempo che ti serve e goderti ciò che ti capita senza fartelo scappare via; dopodiché ti renderai conto che quegli stessi pensieri che prima ti sembravano così tanto importanti, in un solo giorno avranno perso completamente importanza, dandoti l’occasione di capire cosa ti saresti perso se avessi dato retta a loro. 

Per imparare il silenzio mentale durante il giorno bisogna che lo impari seriamente durante la Meditazione, altrimenti non lo capirai mai a fondo, nemmeno se ti illuderai di avercela fatta. Il non pensiero non serve solo a restare più concentrato durante il giorno, ma ad impedire al Low di manipolare i tuoi pensieri e i tuoi desideri, facendoti credere che siano i tuoi. Durante la pratica della Meditazione cerca di concentrarti su quello che stai facendo, ovvero sul respiro, sul chakra e sul desiderio di volerti evolvere. Rimani concentrato sulla motivazione che ti spinge a sederti in mezzo loto e scegliere di meditare: focalizzati su quell’intento per rimanere motivato, durante tutta la meditazione, su questo desiderio anziché perderti in mille pensieri futili al momento. Spiega a te stesso che non è il momento di pensare ad altro, che hai solo mezz’ora di tempo per evolverti e non devi sprecarla a pensare o ad immaginare, perché hai tutto il giorno per poterlo fare e in questa unica mezz’ora devi riuscire a restare in silenzio mentale nonostante le forti tentazioni. 

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La difficoltà più grande sarà quella di rimanere motivato a restare in non pensiero, perché mentre starai meditando ti verrà una grandissima voglia di pensare a tutt’altro per passare il tempo; hai solo mezz’ora di tempo per evolverti, spiega a te stesso che è l’unica occasione che hai per fare progressi e che non devi buttarla all’aria. Se convinci te stesso, sarà molto più semplice mantenere lo stato mentale silenzioso. Il non pensiero infatti non è sinonimo di assenza, bensì porta il significato di essere presente nel momento senza farti trascinare dai pensieri della tua mente. 

Ogni volta che ti perdi nei pensieri, non arrabbiarti: peggioreresti le cose. Invece, rimani calmo e ripeti a te stesso che devi concentrarti sul chakra e non pensare a null’altro. Impara quindi a distinguere quali pensieri stoppare per primi: i pensieri che ti riportano a ricordare qualcosa del passato, ad immaginare qualcosa di fantasioso, a canticchiare una canzone che ti piace, a pensare alla persona che ami, o ai tuoi figli, oppure a ragionare sulle mansioni domestiche che dovresti svolgere; stoppali tutti, perché durante la meditazione che dura soltanto mezz’ora, non devi pensare a nulla di tutto questo. Non ti viene chiesto di smettere di amare la persona che ti fa battere il cuore, o di smettere di accudire i tuoi figli, ti viene chiesto di non pensarci durante la mezz’ora giornaliera che dovresti dedicare interamente alla meditazione. Se impari a dedicare questa intera mezz’ora giornaliera solamente a te stesso, allora inizierai a dare il comando alla tua vita di girare intorno a te, anziché il contrario. Durante la meditazione ricorda spesso a te stesso di doverti concentrare unicamente sulla respirazione pranica e sul chakra su cui stai meditando e se ti aiuta, puoi pensarlo a parole dicendo a te stesso “concentrati sul chakra”; poi, silenziati di nuovo. Non puoi abbattere tutti i pensieri in una sola volta, ma puoi svolgere una selezione poco per volta, eliminando prima i pensieri che ti portano lontano da ciò che stai svolgendo nel presente, per poi un giorno arrivare a controllarli tutti al 100%. Quindi, se i pensieri sono tanti, ripeti a te stesso di doverti concentrare solamente sul chakra, così che quel pensiero non riesca a distrarti, e poi cerca di rimanere concentrato sul chakra senza doverlo ripetere a parole troppe volte. In questo modo, poco a poco, abbasserai ogni tipo di pensiero e la tua attenzione rimarrà vigile e focalizzata su ciò che si alzerà in piedi, che sarà il tuo sesto senso. 

Ovviamente, con il tempo dovrai imparare a rimanere concentrato durante la meditazione senza dover ripeterlo a parole, però questo pensiero serve a focalizzarti e farti tornare concentrato su ciò che stai facendo, per cui non è da paragonare ad un pensiero più pesante, come ad esempio quello di pensare alle faccende domestiche mentre stai meditando: è sempre un pensiero, ma il primo serve per ricordarti cosa stai facendo sul momento e su cosa dovresti concentrarti, il secondo serve soltanto a distrarti e allontanarti da ciò che stai facendo, riportandoti ad una bassa vibrazione. Perciò puoi utilizzare il pensiero per focalizzarti meglio sul chakra, ma devi evitare che questo diventi una sorta di Mantra, finendo per “pensare” al chakra anziché sentirlo davvero. Ricordati sempre che il chakra va percepito fisicamente, non solo immaginato, ecco perché utilizziamo le dita che dovranno toccare la pelle del chakra affinché la percezione fisica ci faccia ricordare cosa dobbiamo fare e in quale punto preciso dobbiamo focalizzarci; cosa che, solamente immaginando la posizione del chakra, non ci permetterebbe di fare. Detto questo, non sarà facile imparare il non pensiero, né sarà immediato, ma con la pratica giornaliera e costante potrai notare miglioramenti che a lungo andare diventeranno sempre più fedeli e pronunciati. Praticando ogni giorno migliorerai tanto, sino a che arriverà il momento, senza rendertene conto, in cui sarai diventato molto più bravo a mantenere il non pensiero e la concentrazione sia durante la pratica che durante la giornata. Non avere l’ansia di evolverti di fretta e furia ma allo stesso tempo non avere troppa calma di deciderti nel metterti a praticare, prima inizierai il tuo percorso e prima vedrai i progressi che tanto sognavi. Ricordati che per migliorare il non pensiero devi respirare prana, che ti darà un grande aiuto a rilassarti e quindi a calmare la mente e tutti i suoi meccanismi di pensiero. Respira prana e rilassati, in questo modo sarà più semplice imparare il silenzio mentale. 

Fine pagina 5 su 5. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

1755 commenti
  • Sunshine Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 6 - 20:51 24/07/22

    Splendido rileggere questo documento!! Se penso a quanto è migliorato il mio Non Pensiero in questi ultimi due anni… E con esso anche la mia vita, la mia sensibilità verso gli altri, la mia presenza e consapevolezza di ciò che mi accade intorno. Come dici tu, le persone intorno si accorgono che qualcosa è cambiato, che sono molto più attenta nei loro confronti. So bene che la strada tuttavia sia ancora lunga, e in alcuni periodi i pensieri si riaffollano e mi disturbano le varie sessioni o non mi lasciano godere appieno i momenti che sto vivendo. Però oggi, a differenza del passato, sono consapevole del problema, della fonte e del meccanismo dei pensieri, e ho nelle mie mani il potentissimo aiuto della Pratica!! In questi anni, proprio come dici tu, ho imparato che la lotta di petto è controproducente, si tratta proprio di una paziente eliminazione e selezione attraverso il rilassamento ed il quotidiano allenamento. Ci saranno giorni in cui sembrerà che non siano stati fatti passi avanti, in cui i pensieri sembreranno prendere il sopravvento scoraggiandoci profondamente… Ma proprio in quei momenti dovremo fermarci a guardare indietro quanta strada sia stata fatta e, respirando prana, ricominciare a silenziarlo. Grazie infinite!

  • Claudia Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 7 - 18:12 24/07/22

    Un documento bellissimo e ricco di Insegnamenti, da rileggere e rileggere. Il Low sfrutta il nostro pensiero per distrarci e farci perdere tempo in modo che noi lo sprechiamo per ciò che non è veramente importante. I pensieri ci influenzano e rappresentano un ostacolo alla nostra evoluzione. Fortunatamente te Angel ci hai spiegato quanto sia fondamentale il non pensiero. Ci hai insegnato la Meditazione, una Tecnica magnifica, e ci motivi tantissimo e ci insegni sempre come migliorare. Grazie di cuore Angel per tutto ciò che ci insegni!

  • mr_nobody - 15:59 20/07/22

    Questo documento mi ha riportato alla mente il periodo in cui ho passato a vipadsana due i giorni di meditazione intensa in non pensiero. alla fine della pratica era così connesso al sentimento di pace che tutte le altre interferenza mentali e energetiche potevo sentirle venire dall' esterno ed entrare fisicamente. Le mie sensorie erano davvero molto sviluppate. Spero di ripetere l'esperienza meditando costantemente la med sui chakra insegnata da ACD. Son sicuro che con il tempo riuscirò ad esercitarmi sempre di più e a raggiungere i miei obiettivi di evoluzione.

  • Tiziana Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato lo Step 2 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 per la 2ª volta Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 6 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 9 - 10:31 18/07/22

    E' proprio vero che il pensiero è il nemico della spiritualità, senza ACD non lo avrei mai compreso. Da tempo cercavo un modo per essere più serena con me stessa, più lucida, più sicura, e tutto questo è avvenuto soltanto allenandomi con la Meditazione proposta in ACD! Se penso a quando ho iniziato il mio percorso e faccio un paragone con Oggi, posso dire che ho avuto tanti cambiamenti e il mio pensiero è cambiato molto! La mia mente è molto più lucida rispetto al passato, e seppur comunque non ho un non pensiero 24 ore su 24 riesco ad avere molto più controllo su di essi. Quando mi capita qualcosa che ad esempio vorrebbe farmi arrabbiare, mi prendo un attimo in cui mi rendo conto del mio stato mentale e cerco di non pensare ossessivamente in preda a quell'emozione. Riuscire a decidere quando pensare è qualcosa di estremamente utile! Perchè ti senti finalmente libero di poterti distaccare da tutti quei pesi inutili che durante la giornata accumuliamo. E' stato molto bello rileggere questo articolo, è di una importanza fondamentale! Grazie!

  • C0mm_ Medaglia per aver completato lo Step 1 - 16:55 16/07/22

    Aggiornamento. Quinto o sesto giorno di meditazione, il dolore alla schiena dovuto alla posizione dritta per lungo tempo comincia a non farsi più sentire, sensazione molto bella, pensare che prima dopo solo 10 minuti dovevo sistemarmi meglio per non sentire il fastidio della posizione scomoda e ora mi sento molto più comodo e quindi rilassato. Faccio ancora fatica arrivato al chakra della mente causata dal fatto di dover tenere alzata la spalla per 8+4 minuti, soprattutto dopo una sessione di allenamento spalle! A parte questi piccoli intoppi che si risolveranno sicuramente tutto tranquillo. Sensazione piacevole alla fine della sessione e ho notato come oltre in me stesso riesco a portare spensieratezza e gioia nelle persone vicino a me, tutto questo in poco meno di una settimana.. se penso dove potrebbe arrivare l'evoluzione nel giro di anni mi verrebbe voglia di guardare nel futuro per vedere dove sarò arrivato, ma così non ci sarebbe giusto alla fine.

  • stewild86 - 17:13 14/07/22

    Grazie mille per queste spiegazioni dettagliate poiché personalmente tendo sempre ad uscire dal non pensiero per poi rientrarci continuando ad essere altalenante soprattutto per quel che riguarda a mantenere la concentrazione sui Chakra respirando rana ovvero ho provato senza mani a cercare di percepirli ma non è la stessa cosa Mentre se mi aiuto con le dita riesco a percepirli molto più facilmente

  • sheela1910 Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 - 15:28 14/07/22

    Fin da quando ero bambina sono sempre stata letteralmente mitragliata dai pensieri. A volte non avevo tregua nemmeno di notte perché pensavo anche durante i sogni. Ricordo che quando avevo sei anni mi chiesi da dove uscivano quei pensieri e se fossi io a pensare, mi facevo domande sul funzionamento del pensiero. Parlando con le altre persone a me vicino mi rendevo conto che loro non erano assalite quanto me. Ad esempio molte persone con cui ho parlato e mi sono confidata su questo “problema” mi raccontavano che al mattino semplicemente non pensano. Si svegliano fanno colazione poi si preparano vanno al lavoro ecc. e allora perché io, appena il mio cervello si svegliava era come se una radio si accendesse con tremila frequenze tutte allo stesso momento? Un casino assurdo. Pensieri di ogni tipo, e ossessioni. Tutte cose negative. Ho persino notato che se superavo un pensiero negativo subito dopo se ne presentava un altro. In ogni caso dovevo essere tartassata dal mattino alla sera da un’ossessione negativa. Poco importava di cosa si trattasse. Poteva essere una preoccupazione su un mio difetto fisico(reale o presunto) un pensiero che può farti credere di essere brutto o difettato o non all’altezza , sia fisicamente che caratterialmente, oppure una voglia spropositata di cercare un oggetto da acquistare su internet, un problema o un’ansia sul lavoro. Qualsiasi problema reale o immaginario, anche una volta risolto o elaborato, ritorna cambiando forma. Ora mi succede ancora ma molto meno, da quando medito e da quando imparo qui in questa Accademia. Ora sto diventando consapevole, e piano piano sto scoprendo la verità. Tutto corrisponde, i tasselli del puzzle vanno al loro posto e tutto inizia ad avere un senso. Dobbiamo sforzarci davvero ed allenarci a zittire la mente, possiamo solo trarne vantaggio. È un po’ come l’allenamento fisico, se vai in palestra o a correre per mezzora di sicuro non ti metti a chiacchierare o a leggere un libro. Ti alleni e basta. È davvero difficile, ma trovo sia terrificante che i nostri pensieri in realtà non sono NOSTRI ma frutto di manipolazione. Credevo di essere ciò che pensavo invece mi sbagliavo. Siamo molto molto di più. VOGLIO ESSERE LUNICA AD AVERE CONTROLLO SUI MIEI PENSIERI NON VOGLIO ESSERE MANIPOLATA. La trovo una cosa davvero orribile. Questo mi da la spinta e la motivazione a voler riuscire nel mio intento. Zittire i pensieri ed evolvere.

  • ivano-traina - 11:43 14/07/22

    Sto apprendento che il non pensiero lo si ottiene con la concentrazione. Grande aiuto lo fa l'utilizzo della mano e delle dita appoggiate sul cakra. IL fatto del non pensiero è qualcosa che forse da piccoli avevamo naturale e che poi è stato condizionato dal sistema e dai vari elementi esterni per favorire il low e i suoi obiettivi. La questione pratica è importante è proprio che senza il non pensiero non si arriva da nessuna parte. E' la base per ogni pratica e per ogni risultato che si vuole praticare al fine di ottenere risultati

  • C0mm_ Medaglia per aver completato lo Step 1 - 15:14 13/07/22

    Dopo aver letto l'articolo in questione ho provato la seconda meditazione in due giorni e già riesco a padroneggiare in modo più efficace il non pensiero. Ciò che mi distrae ancora è il fastidio della stanchezza del braccio arrivato al chakra della mente, mi concentro sul minutaggio e su quando finirà. Per il resto mi sento abbastanza a mio agio. Vedremo nei prossimi giorni

  • daenerys31 - 12:28 13/07/22

    Non pensare è davvero faticoso, eppure è vero che da quando medito ho un sollievo assurdo. Ed è vero anche che in pochissimi giorni (letteralmente dal primo giorno!) le cose sono migliorate, e una situazione che sembrava nera (per l'ansia) si è magicamente aggiustata, dandomi esattamente quello che volevo in poche ore. Questo perché in precedenza avevo già meditato, parecchio, e nonostante la pausa che mi ero presa (mea culpa!) impigrendomi, è bastato riprendere e in un giorno tutto si è capovolto non solo in meglio, ma nell'esatto modo che volevo, addirittura soddisfando le mie più rosee aspettative! Ma appunto, non partivo totalmente da zero, avevo già meditato e avevo molta esperienza con visualizzazione e con il concetto dell'universo dentro di noi.

  • ivano-traina - 11:24 13/07/22

    Sto apprendento che il non pensiero lo si ottiene con la concentrazione. Grande aiuto lo fa l'utilizzo della mano e delle dita appoggiate sul cakra. IL fatto del non pensiero è qualcosa che forse da piccoli avevamo naturale e che poi è stato condizionato dal sistema e dai vari elementi esterni per favorire il low e i suoi obiettivi. La questione pratica è importante è proprio che senza il non pensiero non si arriva da nessuna parte. E' la base per ogni pratica e per ogni risultato che si vuole praticare al fine di ottenere risulati

  • giovy - 12:46 10/07/22

    La parte più difficile è il non pensiero. Ancora faccio fatica a mantenerlo durante la meditazione molte volte perdo la concentrazione e mi metto a pensare ma poi mi rendo cosciente del fatto che sto pensando e rimuovo con calma il pensiero delicatamente senza agitarmi per non perdere il rilassamento.

  • @chiara - 16:53 09/07/22

    Pratica , meditazione non pensiero, costanza , motivazione, niente di più chiaro e di semplice, eppure riscontro molta difficoltà a mettere in pratica . Non mollo , ho deciso di riuscire in questa nuova esperienza e quindi continuerò.

  • azoyep - 22:12 07/07/22

    Insomma... un grosso ringraziamento ad Angel per aver scritto questo articolo in cui non si poteva meglio motivare l'importanza fondamentale della pratica del vuoto mentale. Difficile leggerlo e non convincersi che non c'è altro da fare se non provarci subito. Il chiacchiericcio mentale è così onnipervasivo nella nostra vita che è davvero simile all'acqua per i pesci. Se chiedi al pesce cosa sia l'acqua, probabilmente non ti sa rispondere. Ci sta dentro tutto il tempo ed è così scontata e ovvia per lui che non ci ha mai fatto caso. Non la conosce proprio! Poi magari se lo tiri fuori dall'acqua s'accorge che qualcosa non va.... La stessa cosa per i pensieri. Ci nuotiamo dentro praticamente sempre! Ogni momento! E può essere che anche quando cerchi di meditare, spesso ci metti del tempo per accorgerti che sei partito per la tangente con un qualsiasi stupido pensiero e hai perso la concentrazione. Ci vuole molta pazienza.

  • Lucioman Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 per la 2ª volta Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 6 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 9 Medaglia per aver completato il libro Il Sigillo delle Vite Passate - Vol. 1 - 16:34 06/07/22

    Eccola qui la frase che mi era sfuggita alla prima lettura, o meglio, che mi ha richiamato all'attenzione con forza adesso: "il primo passo da compiere è imparare il non pensiero durante la pratica della Meditazione". Questo deve essere l'unico pensiero che mi deve entrare in testa! Raggiungere un minuto intero di completo silenzio mentale sarebbe già un' ottimo traguardo... per quanto mi riguarda. Questo dimostra, ancora una volta, l'enorme importanza del ripasso dei documenti, e, soprattutto, la loro corretta e completa comprensione. E' veramente importante essere in grado di saper controllare i propri pensieri, non solo per l'immensa quantità di tempo che si risparmia, ma anche per non subire mille paranoie e confusioni mentali che peggiorerebbero solamente la situazione. La concentrazione durante la meditazione è un punto sul quale sto cercando di migliorare; riesco a rendermi conto, sempre meglio, quando mi sto perdendo in pensieri che non mi appartengono... Respirazione, chakra e desiderio di evolvermi; solo questo deve essere presente durante la sessione e niente più. All'inizio credevo che il non pensiero significasse, appunto, assenza totale di pensiero; importantissimo questo chiarimento ed estremamente preziosi tutti i suggerimenti e le indicazioni per poter svolgere una sessione meditativa veramente soddisfacente. Anche se fatico a rendermene conto, devo riconoscere che i pensieri sono diminuiti, soprattutto durante il giorno; sono meno violenti e invasivi. Ho avuto una forte resistenza a rileggere subito questo documento e, anche durante la lettura, non è stato facile rimanere presente e concentrato. Grazie infinite Angel.