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Step 1 - N° 24

Il Pensiero - Il non pensiero durante la Pratica (2 parte)

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La prima e la più diffusa difficoltà della Meditazione è l’incapacità di mantenere il non pensiero, ostacolo che porta molte persone ad arrendersi sin dalla prima sessione di pratica. Durante questo percorso ti sto insegnando la Meditazione in silenzio mentale, perché tu possa comprendere quanto sia importante il non pensiero durante la pratica. Le domande sono tante e sempre le stesse: 
“Come faccio a mantenere il non pensiero? Come faccio a non pensare durante tutta la Meditazione?” Innanzitutto, il non pensiero deve essere allenato quotidianamente, altrimenti non migliorerà mai da solo. La Meditazione è la tecnica migliore e più efficace per abituare la mente al silenzio mentale, perché tu possa decidere quando debba esserci il silenzio senza passare la vita a subire i tuoi pensieri. Perseguire il silenzio mentale, specialmente durante la pratica, è fondamentale per l’evoluzione delle proprie sensorie: senza non pensiero non potresti sviluppare il tuo sesto senso, comprendere ciò che la tua Anima ha da svelarti, né capiresti cos’è Dio e come comunicare con Esso. Il pensiero più comune è credere che non si possa comunicare con la propria Anima o con Dio, se non a parole; invece, è proprio il pensiero continuo che ci allontana dalla consapevolezza dell’Anima e della vera e pura comunicazione con Dio, che non avviene con le parole, ma con una connessione più profonda: più psichica. 

Il pensiero è il nemico numero uno del Risveglio Spirituale: potresti pensare che sia un’esagerazione, che i nemici peggiori siano le entità negative, gli oscuri, eppure questi agiscono proprio sul pensiero, perché questo è la miglior arma per far cedere le gambe di una persona; è esattamente il metodo più utilizzato per far cadere chiunque nel tranello dell’anti-spiritualità. Il pensiero, specialmente quello continuo, è l’aggancio che il Low utilizza per tenerci fermi ad una vibrazione bassa, così da assicurarsi che abbiamo ben altro a cui pensare che all’evoluzione spirituale. Il Low sfrutta il nostro pensiero per distrarci, facendoci pensare a qualunque cosa durante il giorno pur di non lasciarci liberi di pensare alla nostra presa di Coscienza. 
È giusto dire che siamo bombardati dai pensieri, perché ogni giorno, in qualunque momento, abbiamo mille cose a cui pensare, e finiamo per non avere tempo di riflettere sul nostro percorso spirituale e su come darci da fare per avvicinarci di più al risveglio totale delle nostre capacità extra-sensoriali, oltre che a come ottenere le risposte a tutte le nostre domande sulla vita e sulla nostra esistenza. Perché esistiamo? Perché siamo presenti in questa vita? Non abbiamo tempo per cercare risposte, ma abbiamo tutto il tempo che vogliamo per spenderlo davanti alla TV o per uscire con gli amici a bere e parlare del niente. 

Il Low sa molto bene come fregarci, non è di certo nato ieri; noi invece, a confronto siamo decisamente più ingenui. Così ci lasciamo abbindolare dai pensieri quotidiani che non hanno un altro scopo se non quello di allontanarci dall’unico vero pensiero che ci aiuterebbe a scoprire chi siamo: la spiritualità. Certo è che solamente pensare alla spiritualità non ci permetterebbe di Risvegliarci, in quanto per riuscirci bisogna praticare, e nessun libro e nessuna lezione teorica potrà mai sostituire la pratica; questo perché ogni lezione serve a farti riflettere su chi sei e per quale ragione tu sia qui, ma è la pratica meditativa che ti fa ottenere, nel profondo, la risposta ad ogni singola domanda, anche a quelle che non ti eri ancora posto. Prima di praticare costantemente la meditazione, nemmeno io avevo idea di quanto fosse importante il non pensiero, perché lo sottovalutavo pensando che non potesse girare tutto intorno a lui: possibile che la semplice azione di pensare possa allontanarmi così tanto dalla mia evoluzione? Perché mai, l’atto più naturale del mondo che è quello di pensare, dovrebbe allontanarmi dall’evoluzione spirituale? La ragione è molto più complessa di quanto sembri, e l’ho compresa solo dopo aver iniziato a praticare, perché prima non avevo i mezzi e le capacità per riuscirci. 

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Il pensiero è fortemente manipolato, spesso indotto da intelligenze molto più furbe di noi che sanno bene come fare e come non farsi scoprire. Vedi il Low: esso è capace di farci pensare quello che vuole, e credendo che siano nostri pensieri, li ascolteremo. Per cui il problema non è la facoltà di pensare, ma sono tutti quei pensieri che non riconosciamo come esterni ma che purtroppo non sono nostri, e che ci vengono imposti senza che nessuno si accorga di nulla: perché sono solo pensieri, i soli e unici capaci di modellare la nostra vita a loro piacimento, facendoci pure illudere che siano nostre decisioni personali. 

I pensieri sono un grande ostacolo alla nostra evoluzione e riconoscerli è molto complicato: non potremmo provare a combatterli di petto, perché vincerebbero loro! Perciò la soluzione è quella di abbassare tutti i pensieri, affinché le sensorie, o per meglio dire il nostro Sesto Senso, risalti e si faccia sentire. Esso non parla a parole, per cui sarà più semplice riconoscerlo se abbassiamo tutti gli altri pensieri, di cui l’enorme maggioranza sono solo perditempo creati dal Low con lo scopo di allontanarci dall’evoluzione. Il Sesto senso, ovvero il mezzo con cui il nostro Sé superiore riesce ad agire in questo piano fisico, non comunica parlando, ma si fa sentire attraverso percezioni e sensazioni, da non confondere però con i pensieri e i sentimenti che possono essere influenzati dall’esterno per farci credere qualcosa che non è, facendoci sbagliare pista. Ti sarà già capitato di aver avuto delle percezioni, ad esempio su alcune persone che hai sentito negative per te, senza che abbiano fatto nulla di male per fartelo pensare; di seguito poi si sono dimostrate esattamente come avevi percepito: ovvero negative o con brutte intenzioni verso i tuoi confronti. Ciononostante, chissà quante volte ti sarà capitato di fare fatica a riconoscere se quella sensazione fosse giusta o solo un brutto giudizio iniziale, perciò non lo hai ascoltato e più tardi ti sei pentito. Tutto questo è accaduto perché il sesto senso è molto debole, in quanto non lo hai mai allenato in vita tua; inoltre, il pensiero è molto alto, perché non hai mai svolto una seria pratica di silenzio mentale, ecco perché le sensazioni vere e dettate dal sesto senso sono così difficili da riconoscere e facili da confondere con i pensieri indotti. 

Per sviluppare il sesto senso e addestrare il silenzio mentale bisogna seguire la pratica della Meditazione, l’unica tecnica in assoluto che possa evolverti spiritualmente e allo stesso tempo abbassare l’influenza del Low su di te. Se ci fosse un’altra soluzione, una più facile e veloce, l’avremmo già messa in atto subito, tutti quanti, così saremmo già fuori dal Low e del tutto liberi dal Matrix. Invece siamo qui, dove la maggioranza delle persone si frega, pensando di non avere bisogno di praticare la meditazione perché i loro pensieri sono “già tutti evoluti”, senza rendersi conto che sono proprio questi i pensieri del Low che li fanno cadere nel tranello. Capire e accettare che il proprio pensiero sia stato deciso dal Low è davvero difficile; ti viene chiesto di andare contro il tuo stesso pensiero, come potrebbe essere semplice? Però se rimani in silenzio, per un po’ di tempo tutti i giorni, ti rendi conto come qualcosa di più “tuo”, di più vero e di più positivo, accresce dentro di te e ti fa sentire bene, calma le tue ansie, i tuoi pensieri e le tue ossessioni e inizia a dare una forma migliore alla tua vita. All’inizio non lo capisci, accade qualcosa di buono ma pensi che sia solo un caso, eppure più continui a meditare e più eventi positivi accadono durante il giorno, da quelli più piccoli ma continui a quelli più grandi che lasciano il segno. 

Ogni qualvolta praticherai, seppure non riuscirai a mantenere il non pensiero perfetto, ti renderai conto di quanto ti faccia stare bene meditare, tanto che non vorrai smettere. Nel contempo, inizierai a fare caso di quanto sia insistente il Low, imprimendoti pensieri (tra i più assurdi), pur di farti smettere di praticare o farti andare storta anche questa sessione. Perché tanto impegno per impedirti di rimanere in silenzio mentale per una sola mezz’oretta, quando in un’intera giornata di 24 ore ti ha completamente in pugno? Perché, se decidi di rimanere in silenzio, qualcosa o qualcuno deve obbligarti a pensare? 

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Eppure, solo se deciderai di praticare ti renderai conto di quanto sia vero che qualcosa, contro la tua volontà, tenta di farti pensare anche quando vorresti una piccola pausa. Il fatto è che se non hai nulla a cui pensare, ti metterà davanti qualunque genere di fantasia o immaginazione che ti distragga, impedendoti di rimanere concentrato sulla meditazione. Se non mediti non te ne puoi rendere conto, perciò credi che tutto questo non sia reale; invece, se inizi a praticare la meditazione in silenzio mentale, ti rendi conto di come sbucano fuori pensieri che non hai mai avuto prima, al solo scopo di occupare la tua mente e distrarti dall’obiettivo della meditazione: quello di far tacere i pensieri per alzare il volume del tuo sesto senso. 

Solo meditando ti puoi rendere conto di quanto il pensiero sia manipolato da qualcosa o qualcuno di cui non ti eri mai accorto prima ma del quale, grazie alla meditazione, oggi puoi diventarne cosciente. Tutto questo perché, mentre cercherai di meditare, anche non credendo ciecamente all’esistenza del Low, se solo proverai a mantenere il non pensiero per troppo tempo inizieranno a comparire pensieri e fantasie che non avevi mai fatto prima, tutto pur di distrarti. Per quale ragione non hai il diritto di rimanere, anche un solo minuto, in assoluto silenzio? Infatti, qui non si tratta di ore, ma si tratta di restare un solo minuto completamente in silenzio: provaci e capirai la difficoltà. È normale: anche un solo minuto di assoluto silenzio ti porterà ad alzare il volume del tuo sesto senso, figurati quanto può fare restando un’intera sessione di meditazione completa in non pensiero. Potrebbe sembrare tanto, eppure si tratta di una sola mezz’ora al giorno: che sarà mai? Per il Low, invece, si tratta di un enorme ostacolo, perché se tu restassi in meditazione per un’intera mezz’ora ogni giorno, prendendola come sana abitudine quotidiana, per lui risulterà molto più complicato influenzare la tua vita e le tue decisioni. Ecco perché s’impegna a farti scegliere di fare tutt’altro che meditare, di farti perdere tempo con questioni futili pur di non avere tempo di sederti una sola mezz’ora al giorno a meditare, ma di farti avere sempre tempo per la TV, per chattare o guardarti le serie dei telefilm su internet. Praticando ti rendi conto di quanto sia importante farlo, purtroppo invece se non pratichi non capirai mai le ragioni per cui andrebbe fatto, non conoscendo i benefici che ha da offrirti. Il Low si impegna per non farti iniziare la meditazione, consapevole che se la praticassi costantemente evolveresti il tuo sesto senso a tal punto che per lui diventerebbe poi impossibile mantenerti sotto il suo controllo. Questa è la ragione per cui il primo passo da compiere è imparare il non pensiero durante la pratica della Meditazione, affinché il volume del Low si abbassi e si alzi quello delle tue capacità psichiche. 

La difficoltà c’è e ci sarà per svariato tempo: non aspettarti che dall’oggi al domani imparerai l’assoluto non pensiero che duri 24 ore, solo per aver pensato di volerlo fare! Però puoi veramente migliorarlo tanto, attraverso la pratica giornaliera e costante, imparando a scegliere quando rimanere in silenzio mentale e per quanto tempo farlo. Il silenzio mentale è utilissimo, perché impari a decidere cosa pensare e quando pensarci, focalizzando tutta la tua attenzione su un unico punto anziché distrarti su mille problemi a cui non vorresti dare energie, ma che invece te ne rubano contro la tua volontà. Vedi quando vuoi lavorare su un progetto ma hai mille preoccupazioni che ti assalgono, facendoti perdere un sacco di tempo e impedendoti di capire come continuarlo; oppure quando sei alla ricerca di un’ispirazione creativa, ma non ci riesci perché sei troppo offuscato da altri vari pensieri; oppure quando vorresti studiare per un esame, ma non riesci a capire ciò che stai leggendo perché nel mentre sei ansioso o hai altro per la testa. Il silenzio mentale non serve solo a silenziare, ma anche ad insegnarti come, quando e a cosa pensare, per tua decisione personale, anziché subire i mille pensieri che si infilano nella tua mente e ti impediscono di fare altro. Saper controllare i propri pensieri è incredibilmente funzionale, perché riuscirai a concentrarti su quello che ti interessa davvero, senza perdere tantissimo tempo che invece potresti utilizzare per fare altro. 

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Come per l’ispirazione artistica: essa viene da sola perché non sai controllarla, ma quanto sarebbe bello se questa venisse ogni volta che lo decidi? Magari in grandi quantità, giusta e mirata verso l’obiettivo che volevi raggiungere, anziché girarci intorno e venirti sempre nel momento più sbagliato e inopportuno. Quante volte ti è arrivata l’ispirazione proprio mentre non avevi carta e penna davanti, o mentre stavi lavorando e non potevi di certo fermarti a segnare l’idea? O peggio ancora alle 04.00 di notte, obbligandoti a scegliere se dormire o se alzarti per scriverti l’idea. Questo è solo uno dei tantissimi motivi per il quale imparare ad addomesticare il proprio pensiero è tanto importante. Il silenzio mentale durante la meditazione ti permette di diventare più focalizzato durante la tua vita personale, sentimentale e lavorativa. Il silenzio mentale ti rende più attento, cosciente, più lucido e attivo: chiunque desidera avere al proprio fianco un partner che sia attento e si accorga di come si sente, e perché no, anche di ciò che sta pensando; perché la meditazione ti rende anche molto più empatico e telepatico, soprattutto verso le persone che ami. Questo è un grande punto a favore, perché l’altra persona se ne renderà conto, non capirà la ragione per cui sei più attento eppure gli piacerà questo nuovo lato di te, perché la tua maggiore capacità di notare le cose – anche i più piccoli cambiamenti – ti renderanno più interessante ai suoi occhi, diverso rispetto agli altri. Tutto questo avviene se impari il non pensiero durante la meditazione, perciò non succede se continui a pensare come hai sempre fatto: sai già dove ti porta il modo con cui hai sempre agito, però non sai dove ti porterà il silenzio mentale, ma è arrivato il momento di scoprirlo. 

Il segreto del non pensiero durante la meditazione sta nella concentrazione. Ancora una volta ti ripeto che combattere di forza contro il pensiero sarebbe controproducente, perché vincerebbe lui. Invece, puoi addomesticarlo piano piano, con esercizi e pratica quotidiana, riuscendo a renderlo più coerente con il tuo volere, anziché essere tu a doverti adattare a lui come hai sempre fatto sinora. L’esempio lampante è quello di iniziare una splendida giornata con l’umore a pezzi, tutto questo per un unico pensiero che poi sfocia in tanti altri pensieri negativi. Hai davanti una bellissima giornata, incontri belle persone e ti accadono eventi insoliti e piacevoli, eppure i tuoi pensieri negativi del giorno ti impediscono di goderti l’esperienza, facendoti vedere tutto nero. Per cui adatti la tua giornata al tuo umore, o meglio l’adatti ai tuoi pensieri. Se invece imparassi ad organizzare i tuoi pensieri al tuo volere, potresti cambiare la giornata in meglio, perché anziché buttare all’aria un bell’evento o un bell’inizio di giornata a causa dei tuoi pensieri, potresti cambiare quest’ultimi e renderli più positivi, modellandoli a seconda della giornata che stai vivendo. Perciò, anziché farti affliggere dai tuoi pensieri, puoi scegliere di stopparli, metterli in pausa per il tempo che ti serve e goderti ciò che ti capita senza fartelo scappare via; dopodiché ti renderai conto che quegli stessi pensieri che prima ti sembravano così tanto importanti, in un solo giorno avranno perso completamente importanza, dandoti l’occasione di capire cosa ti saresti perso se avessi dato retta a loro. 

Per imparare il silenzio mentale durante il giorno bisogna che lo impari seriamente durante la Meditazione, altrimenti non lo capirai mai a fondo, nemmeno se ti illuderai di avercela fatta. Il non pensiero non serve solo a restare più concentrato durante il giorno, ma ad impedire al Low di manipolare i tuoi pensieri e i tuoi desideri, facendoti credere che siano i tuoi. Durante la pratica della Meditazione cerca di concentrarti su quello che stai facendo, ovvero sul respiro, sul chakra e sul desiderio di volerti evolvere. Rimani concentrato sulla motivazione che ti spinge a sederti in mezzo loto e scegliere di meditare: focalizzati su quell’intento per rimanere motivato, durante tutta la meditazione, su questo desiderio anziché perderti in mille pensieri futili al momento. Spiega a te stesso che non è il momento di pensare ad altro, che hai solo mezz’ora di tempo per evolverti e non devi sprecarla a pensare o ad immaginare, perché hai tutto il giorno per poterlo fare e in questa unica mezz’ora devi riuscire a restare in silenzio mentale nonostante le forti tentazioni. 

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La difficoltà più grande sarà quella di rimanere motivato a restare in non pensiero, perché mentre starai meditando ti verrà una grandissima voglia di pensare a tutt’altro per passare il tempo; hai solo mezz’ora di tempo per evolverti, spiega a te stesso che è l’unica occasione che hai per fare progressi e che non devi buttarla all’aria. Se convinci te stesso, sarà molto più semplice mantenere lo stato mentale silenzioso. Il non pensiero infatti non è sinonimo di assenza, bensì porta il significato di essere presente nel momento senza farti trascinare dai pensieri della tua mente. 

Ogni volta che ti perdi nei pensieri, non arrabbiarti: peggioreresti le cose. Invece, rimani calmo e ripeti a te stesso che devi concentrarti sul chakra e non pensare a null’altro. Impara quindi a distinguere quali pensieri stoppare per primi: i pensieri che ti riportano a ricordare qualcosa del passato, ad immaginare qualcosa di fantasioso, a canticchiare una canzone che ti piace, a pensare alla persona che ami, o ai tuoi figli, oppure a ragionare sulle mansioni domestiche che dovresti svolgere; stoppali tutti, perché durante la meditazione che dura soltanto mezz’ora, non devi pensare a nulla di tutto questo. Non ti viene chiesto di smettere di amare la persona che ti fa battere il cuore, o di smettere di accudire i tuoi figli, ti viene chiesto di non pensarci durante la mezz’ora giornaliera che dovresti dedicare interamente alla meditazione. Se impari a dedicare questa intera mezz’ora giornaliera solamente a te stesso, allora inizierai a dare il comando alla tua vita di girare intorno a te, anziché il contrario. Durante la meditazione ricorda spesso a te stesso di doverti concentrare unicamente sulla respirazione pranica e sul chakra su cui stai meditando e se ti aiuta, puoi pensarlo a parole dicendo a te stesso “concentrati sul chakra”; poi, silenziati di nuovo. Non puoi abbattere tutti i pensieri in una sola volta, ma puoi svolgere una selezione poco per volta, eliminando prima i pensieri che ti portano lontano da ciò che stai svolgendo nel presente, per poi un giorno arrivare a controllarli tutti al 100%. Quindi, se i pensieri sono tanti, ripeti a te stesso di doverti concentrare solamente sul chakra, così che quel pensiero non riesca a distrarti, e poi cerca di rimanere concentrato sul chakra senza doverlo ripetere a parole troppe volte. In questo modo, poco a poco, abbasserai ogni tipo di pensiero e la tua attenzione rimarrà vigile e focalizzata su ciò che si alzerà in piedi, che sarà il tuo sesto senso. 

Ovviamente, con il tempo dovrai imparare a rimanere concentrato durante la meditazione senza dover ripeterlo a parole, però questo pensiero serve a focalizzarti e farti tornare concentrato su ciò che stai facendo, per cui non è da paragonare ad un pensiero più pesante, come ad esempio quello di pensare alle faccende domestiche mentre stai meditando: è sempre un pensiero, ma il primo serve per ricordarti cosa stai facendo sul momento e su cosa dovresti concentrarti, il secondo serve soltanto a distrarti e allontanarti da ciò che stai facendo, riportandoti ad una bassa vibrazione. Perciò puoi utilizzare il pensiero per focalizzarti meglio sul chakra, ma devi evitare che questo diventi una sorta di Mantra, finendo per “pensare” al chakra anziché sentirlo davvero. Ricordati sempre che il chakra va percepito fisicamente, non solo immaginato, ecco perché utilizziamo le dita che dovranno toccare la pelle del chakra affinché la percezione fisica ci faccia ricordare cosa dobbiamo fare e in quale punto preciso dobbiamo focalizzarci; cosa che, solamente immaginando la posizione del chakra, non ci permetterebbe di fare. Detto questo, non sarà facile imparare il non pensiero, né sarà immediato, ma con la pratica giornaliera e costante potrai notare miglioramenti che a lungo andare diventeranno sempre più fedeli e pronunciati. Praticando ogni giorno migliorerai tanto, sino a che arriverà il momento, senza rendertene conto, in cui sarai diventato molto più bravo a mantenere il non pensiero e la concentrazione sia durante la pratica che durante la giornata. Non avere l’ansia di evolverti di fretta e furia ma allo stesso tempo non avere troppa calma di deciderti nel metterti a praticare, prima inizierai il tuo percorso e prima vedrai i progressi che tanto sognavi. Ricordati che per migliorare il non pensiero devi respirare prana, che ti darà un grande aiuto a rilassarti e quindi a calmare la mente e tutti i suoi meccanismi di pensiero. Respira prana e rilassati, in questo modo sarà più semplice imparare il silenzio mentale. 

Fine pagina 5 su 5. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

1753 commenti
  • graziella@ - 15:06 21/06/22

    Nella meditazione l’ostacolo più grande da superare è proprio il non pensiero. Riuscire a bloccare la costante attività della mente è a dir poco difficile. Avere pensieri su pensieri, quasi tutti senza una grande importanza ogni attimo della mia giornata è estenuante, ritrovandomi esausta come se avessi lavorato in miniera tutto il giorno; a volte vorrei poter essere come una lampadina che basta un semplice interruttore per poterla spegnere per trovare un attimo di silenzio totale. Non appena mi siedo per meditare ecco che arrivano mille idee, mille futili pensieri, una corrente ininterrotta, che si presenta indipendentemente dalla mia volontà. Il silenzio mentale, il non pensiero durante la meditazione è di fondamentale importanza. Questo concetto è ben chiaro nella mia mente, ma nel momento che eseguo la pratica è come se me ne dimenticassi; inutile per me ripetermi “concentrati sul chakra, concentrati sul chakra, concentrati sul chakra, respira Prana, concentrati sulla respirazione”; già il fatto di pensare alla concentrazione sui chakra o sulla respirazione mi allontanano dal non pensiero. Il Low purtroppo fa tutto quello che è in suo potere per fare in modo che non ci risvegliamo, che non ci ribelliamo alle sue regole, facendoci desistere per scoraggiamento. Se rimaniamo incoscienti alla consapevolezza per tutta la vita siamo destinati a non renderci conto che la nostra mente è indotta anche da pensieri non nostri. E’ opprimente pensare che non possiamo gestire il nostro corpo e la nostra mente come meglio vogliamo e per libera scelta personale. Seguirò con attenzione tutti i consigli di Angel ed insisterò sulla meditazione, non voglio continuare ad essere solo un guscio senza consapevolezza.

  • gianluca88 - 12:33 21/06/22

    Ho molti pensieri che interferiscono durante le giornate e i bei momenti sempre e per quanto riesca a trovare lo spazio per meditare anche se mi fa sentire meglio mi è veramente difficile non pensare anche se non vorrei, ma ora si capisce e il meccanismo si svela sempre di più, continuerò a provare e non mollare

  • flauros - 02:27 21/06/22

    Bisogna respirare prana anche durante il giorno e lontano dalla meditazione se vogliamo migliorare il non pensiero e mantenerlo sempre costante, però è una cosa complicata che potrà divenire più semplice solo allenandosi e praticando quotidianamente.

  • Anna74 Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 6 - 13:29 19/06/22

    Arrivare alla consapevolezza che tutti i pensieri in realtà non erano mai stati miei ma manipolazioni di una bassa frequenza (Low) o alieni, è stato per me davvero molto difficile e sofferto accettarlo, perché significava mettere in discussione tutto ciò che ero stata fino al momento in cui ho iniziato il mio percorso spirituale, ossia una persona con caratteristiche che non mi appartenevano, un modo di pensare, azioni e scelte fatte, emozioni e sentimenti che non appartenevano a me, è stato davvero uno choc. La meditazione è stata l'unica via di salvezza per affrontare questa dura ma vera realtà, ad accettarla e a riscoprire la vera me stessa, mi ha aiutato, e mi sta sempre aiutando a restare cosciente e capire tutti i meccanismi del pensiero, le manipolazioni. Più si medita, più si riesce a riconoscere un pensiero "spazzatura" e distaccarlo giunto con l'unico scopo che è quello di distrarci. Il Silenzio Mentale è stata una grande, importantissima rivelazione, ma solo se si pratica ci può rendere conto di quanto sia vero, solo attraverso la meditazione ho raggiunto, non dico un perfettissimo non pensiero ma la consapevolezza di intuire cosa o chi si nasconde dietro di esso, avviene tutto a livello energetico, non viene detto a parole ma a percezioni. Adoro praticare il Silenzio Mentale, è una delle tecniche principali che mi rilassa totalmente, in essa ho riscoperto o meglio ho risolto anche uno dei miei più grossi disagi, l'insonnia.

  • chantal Medaglia per aver completato lo Step 1 - 19:26 15/06/22

    Il non pensiero prima della meditazione aiuta a prepararsi a visualizzare prana bianca. Ancora faccio un po’ fatica, ma sono sicura che col giusto allenamento riuscirò facilmente a imparare. E’ difficile dal momento che siamo costantemente sopraffatti dagli impegni e la fretta, abituarsi a non pensare per pochi minuti. Eppure è molto faticoso staccarsi un attimo dalla realtà e concentrarsi sul proprio respiro. Io a volte ho ancora delle difficoltà.

  • Gianmarco Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 6 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 9 - 09:14 14/06/22

    È vero, il low è sempre in agguato e con la pratica quotidiana si capisce sempre di più; davvero molto spesso mi vengono messi davanti pensieri assurdi, fantasiosi, strani, c'è davvero di tutto! Ma questa è un'esperienza che bisogna fare per comprendere la natura fel low e soprattutto per farci comprendere dove l'oscurità o chi per lei può attaccare e come. Il pensiero è il nemico del risveglio. I nostri pensieri sono completamente manipolati, ma il problema principale è che non si può capire se non si pratica per lungo tempo perché i pensieri sembrano nostri. Bisogna essere coscienti ogni giorno su qualunque cosa per capire come i oensieri siano manipolatie quindi non nostri, e per di più come ci vengano messe molte distrazioni per farci pensare di tutto ma non alla prarica e alla nostra evoluzione. È questo il pavoro che bisogna fare: cambiare la nostra vita, rendendola sempre più indirizzata alla spiritualità e al risveglio. Grazie al silenzio mentale tutta la nostra vita può migliorare di gran lunga arrivando a livelli che afesso non potremmo neanche immaginare. Con il silenzio mentale si è più lucidi e focalizzati su ciò che bisogna fare e ciò che ha la priorità nella nostra vita. Per una grande prarica di qualità bisogna rispettare i passaggi fondamentali che sono respirare prana e rilassarsi, per poi concentrarsi sulla sensazione fisica del chakra. Grazie mille Angel per questi meravigliosi documenti!

  • Francesca Medaglia per aver completato lo Step 1 - 12:35 13/06/22

    La meditazione di 10 min specifica sul non pensiero mi aiuta tantissimo a concentrarmi e a svuotare la mente mentre mi accorgo che iniziare a meditare sui chakra senza prima sgombrare la mente rende la meditazione più disturbata dai pensieri. Proverò ad aggiungere la tecnica del non pensiero prima della meditazione sui chakra per migliorarla

  • Rosy - 23:16 11/06/22

    Grazie per questi preziosi consigli. La concentrazione è complicata ed oltre ai pensieri, a me appaiono pure immagini, per cui è molto dura...ma praticando la meditazione ogni giorno e seguendo gli insegnamenti dati, sono sicura che riuscirò. Per i primi 10 min riesco benissimo a mantenere il non pensiero, poi ad intervalli e verso la fine iniziano le immagini. Ma sono solo all'inizio e ne sono consapevole e motivata.

  • LauraF Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato lo Step 2 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 per la 2ª volta Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 6 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 7 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 9 Medaglia per aver completato il libro Il Sigillo delle Vite Passate - Vol. 1 per la 2ª volta - 21:23 11/06/22

    30 minuti non sono molti, ma e' difficile rimanere senza pensieri anche solo per un minuto... E' indubbio però che questo principio e' basilare, non sarà facile attuare il silenzio mentale, ma bisogna impegnarsi intensamente e non tralasciarlo come se se ne potesse fare a meno. In questo documento ci sono molti consigli pratici che metterò in atto, alcuni li sto già utilizzando, ma devo ancora migliorare molto, quindi tutto mi serve. Molto utile respirare prana e rilassarsi prima della sessione e poi concentrarsi bene sull'intento di evolvere e sulla motivazione. Grazie mille!

  • aradia Medaglia per aver completato lo Step 1 per la 2ª volta Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 - 13:32 11/06/22

    Uno dei problemi maggiori che incontro durante la meditazione è proprio il non pensiero. E' molto difficile riuscire a non pensare per almeno 30 minuti e concentrarsi solo sulla meditazione perchè anche se riesco a non pensare alle cose banali e quotidiane, il low alla fine mi distrae facendomi venire pensieri di pura fantasia nel tentativo di farmi distrarre e allontanarmi dalla meditazione. Ho notato però che con il passare del tempo e con la forza della volontà oltre che con la costante pratica, i pensieri sono sempre di meno e riesco molto meglio a restare in non pensiero rispetto alle mie prime meditazioni. Il non pensiero, come scritto in questo articolo, è molto utile anche durante le giornate, sopratutto quando subentrano pensieri negativi o di preoccupazione. Impegandosi nel non pensiero, le negatività si allontanano e si riesce a vedere la realtà in modo diverso, rieuscendo anche a trovare soluzioni a problemi che sembravano insosrmontabili. Anche la sera prima di addormentarmi invece di pensare a 100 cose, mi abbandono al non pensiero e vi assicuro che dopo pochissimi minuti mi addormento senza alcun problema e dormo molto più serenamente. Inoltre spesso dopo esser stata in non pensiero sono riuscita ad avere intuizioni e soluzioni a ciò che mi tormentava da tempo. Sono sicura anche io che il non pensiero è la chiave per la nostra evoluzione percheè solo così il low non riecse a controllarci e sottometterci.

  • gheya - 14:10 09/06/22

    Ci vuole moltissimo allenamento quotidiano perchè i pensieri sono un costante ospite della nostra mente che disturba la meditazione e non solo...tante volte i è capitato di meditare e di vedere immagini scorrere nella mia testa senza una logica a quei pensieri...ho toccato con mano il Low.

  • Diamante Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 per la 2ª volta Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 6 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 7 - 00:06 08/06/22

    Non è facile restare in non pensiero, ma sicuramente con la pratica e aiutandosi con le varie tecniche che spiega Angel si può migliorare sempre di più, certo ci possono essere periodi in cui sembra più semplice e altri più difficile, ma l'impegno e la costanza aiutano tantissimo, e in questo documento ci sono le basi per come imparare piano piano il non pensiero.

  • Alessandra Medaglia per aver completato lo Step 1 - 13:33 07/06/22

    Inizialmente per me era inimmaginabile riuscire a silenziare i mille pensieri che saltavano nella mia mente come pop corn impazziti....ed in effetti le prime volte che mi sono destreggiata nelle varie tecniche, soprattutto nella mediatazione sui chakra in non pensiero, pensavo che mai e poi mai sarei riuscita ad imparare e quindi mantenere un perfetto non pensiero! Bè come tutte le cose dette da Angel, anche questa si è rivelata la pure verità: con la giusta concentrazione, dedizione ed impegno svolgendo le pratiche con costanza si raggiungono miglioramenti davvero tangibili! Ovvio che il percorso verso il Risveglio è ancora lungo, ma pensare che solo un anno e mezzo fa non sapevo nulla della vera spiritualità e dei benefici che essa ha da offrire; cambia tutto, cambia il modo di percepire le cose, migliorano i rapporti ma sopratutto sono migliorata io, finalmente mi sto svegliando dal lungo letargo in cui il Low mi stava imponendo di rimanere!

  • simodrum Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 per la 2ª volta - 19:46 02/06/22

    Ho sempre saputo che raggiungere un silenzio mentale costante fosse un obiettivo tanto importante quanto impegnativo. Mi accorgo che la maggior parte dei pensieri che affollano la testa sono inutili se non addirittura non nostri e provenienti dall'esterno. Sto meditando sui chakra tutti i giorni e noto che spesso il pensiero interviene per cercare di distrarmi dalla concentrazione sul chakra: di per sé riesco sempre a mantenere il feeling sul chakra ma un po' di rumore mentale di sottofondo si fa comunque sentire. Cercherò di abbassare ancora di più il volume dei pensieri e di amplificare quello del Sesto Senso..nella speranza di arrivare a spegnere i pensieri per tutto il giorno.

  • Diamante Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 per la 2ª volta Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 6 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 7 - 03:07 02/06/22

    Il non pensiero è uno dei primi ostacoli che chiunque voglia iniziare a meditare in non pensiero troverà, e se ci presta attenzione sembra incredibile, eppure ci saranno momenti in cui arriveranno i pensieri più assurdi e disparati, talmente assurdi che non si capisce come possano essere arrivati. E' da un po' che ho iniziato a meditare, vorrei poter dire che ho imparato il non pensiero, ma non è così, ma sicuramente grazie alla mia voglia di continuare ed insistere mi sono resa conto che le mie meditazioni sono molto migliorate rispetto le prime, certo alcune sono migliori e altre meno, e voglio continuare ad impegnarmi per migliorare ancora di più. Inoltre i vari suggerimenti che ho trovato in questo e nei vari documenti successivi mi hanno aiutato a riflettere, a correggere qualche mio errore e a migliorare la tecnica. Ho notato anche io che da quando medito ho migliorato la mia concentrazione sul lavoro, l'empatia con alcune persone, e a volte telepatica, e questo è un ulteriore stimolo ad insistere e voler migliorare.