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Step 1 - N° 24

Il Pensiero - Il non pensiero durante la Pratica (2 parte)

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La prima e la più diffusa difficoltà della Meditazione è l’incapacità di mantenere il non pensiero, ostacolo che porta molte persone ad arrendersi sin dalla prima sessione di pratica. Durante questo percorso ti sto insegnando la Meditazione in silenzio mentale, perché tu possa comprendere quanto sia importante il non pensiero durante la pratica. Le domande sono tante e sempre le stesse: 
“Come faccio a mantenere il non pensiero? Come faccio a non pensare durante tutta la Meditazione?” Innanzitutto, il non pensiero deve essere allenato quotidianamente, altrimenti non migliorerà mai da solo. La Meditazione è la tecnica migliore e più efficace per abituare la mente al silenzio mentale, perché tu possa decidere quando debba esserci il silenzio senza passare la vita a subire i tuoi pensieri. Perseguire il silenzio mentale, specialmente durante la pratica, è fondamentale per l’evoluzione delle proprie sensorie: senza non pensiero non potresti sviluppare il tuo sesto senso, comprendere ciò che la tua Anima ha da svelarti, né capiresti cos’è Dio e come comunicare con Esso. Il pensiero più comune è credere che non si possa comunicare con la propria Anima o con Dio, se non a parole; invece, è proprio il pensiero continuo che ci allontana dalla consapevolezza dell’Anima e della vera e pura comunicazione con Dio, che non avviene con le parole, ma con una connessione più profonda: più psichica. 

Il pensiero è il nemico numero uno del Risveglio Spirituale: potresti pensare che sia un’esagerazione, che i nemici peggiori siano le entità negative, gli oscuri, eppure questi agiscono proprio sul pensiero, perché questo è la miglior arma per far cedere le gambe di una persona; è esattamente il metodo più utilizzato per far cadere chiunque nel tranello dell’anti-spiritualità. Il pensiero, specialmente quello continuo, è l’aggancio che il Low utilizza per tenerci fermi ad una vibrazione bassa, così da assicurarsi che abbiamo ben altro a cui pensare che all’evoluzione spirituale. Il Low sfrutta il nostro pensiero per distrarci, facendoci pensare a qualunque cosa durante il giorno pur di non lasciarci liberi di pensare alla nostra presa di Coscienza. 
È giusto dire che siamo bombardati dai pensieri, perché ogni giorno, in qualunque momento, abbiamo mille cose a cui pensare, e finiamo per non avere tempo di riflettere sul nostro percorso spirituale e su come darci da fare per avvicinarci di più al risveglio totale delle nostre capacità extra-sensoriali, oltre che a come ottenere le risposte a tutte le nostre domande sulla vita e sulla nostra esistenza. Perché esistiamo? Perché siamo presenti in questa vita? Non abbiamo tempo per cercare risposte, ma abbiamo tutto il tempo che vogliamo per spenderlo davanti alla TV o per uscire con gli amici a bere e parlare del niente. 

Il Low sa molto bene come fregarci, non è di certo nato ieri; noi invece, a confronto siamo decisamente più ingenui. Così ci lasciamo abbindolare dai pensieri quotidiani che non hanno un altro scopo se non quello di allontanarci dall’unico vero pensiero che ci aiuterebbe a scoprire chi siamo: la spiritualità. Certo è che solamente pensare alla spiritualità non ci permetterebbe di Risvegliarci, in quanto per riuscirci bisogna praticare, e nessun libro e nessuna lezione teorica potrà mai sostituire la pratica; questo perché ogni lezione serve a farti riflettere su chi sei e per quale ragione tu sia qui, ma è la pratica meditativa che ti fa ottenere, nel profondo, la risposta ad ogni singola domanda, anche a quelle che non ti eri ancora posto. Prima di praticare costantemente la meditazione, nemmeno io avevo idea di quanto fosse importante il non pensiero, perché lo sottovalutavo pensando che non potesse girare tutto intorno a lui: possibile che la semplice azione di pensare possa allontanarmi così tanto dalla mia evoluzione? Perché mai, l’atto più naturale del mondo che è quello di pensare, dovrebbe allontanarmi dall’evoluzione spirituale? La ragione è molto più complessa di quanto sembri, e l’ho compresa solo dopo aver iniziato a praticare, perché prima non avevo i mezzi e le capacità per riuscirci. 

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Il pensiero è fortemente manipolato, spesso indotto da intelligenze molto più furbe di noi che sanno bene come fare e come non farsi scoprire. Vedi il Low: esso è capace di farci pensare quello che vuole, e credendo che siano nostri pensieri, li ascolteremo. Per cui il problema non è la facoltà di pensare, ma sono tutti quei pensieri che non riconosciamo come esterni ma che purtroppo non sono nostri, e che ci vengono imposti senza che nessuno si accorga di nulla: perché sono solo pensieri, i soli e unici capaci di modellare la nostra vita a loro piacimento, facendoci pure illudere che siano nostre decisioni personali. 

I pensieri sono un grande ostacolo alla nostra evoluzione e riconoscerli è molto complicato: non potremmo provare a combatterli di petto, perché vincerebbero loro! Perciò la soluzione è quella di abbassare tutti i pensieri, affinché le sensorie, o per meglio dire il nostro Sesto Senso, risalti e si faccia sentire. Esso non parla a parole, per cui sarà più semplice riconoscerlo se abbassiamo tutti gli altri pensieri, di cui l’enorme maggioranza sono solo perditempo creati dal Low con lo scopo di allontanarci dall’evoluzione. Il Sesto senso, ovvero il mezzo con cui il nostro Sé superiore riesce ad agire in questo piano fisico, non comunica parlando, ma si fa sentire attraverso percezioni e sensazioni, da non confondere però con i pensieri e i sentimenti che possono essere influenzati dall’esterno per farci credere qualcosa che non è, facendoci sbagliare pista. Ti sarà già capitato di aver avuto delle percezioni, ad esempio su alcune persone che hai sentito negative per te, senza che abbiano fatto nulla di male per fartelo pensare; di seguito poi si sono dimostrate esattamente come avevi percepito: ovvero negative o con brutte intenzioni verso i tuoi confronti. Ciononostante, chissà quante volte ti sarà capitato di fare fatica a riconoscere se quella sensazione fosse giusta o solo un brutto giudizio iniziale, perciò non lo hai ascoltato e più tardi ti sei pentito. Tutto questo è accaduto perché il sesto senso è molto debole, in quanto non lo hai mai allenato in vita tua; inoltre, il pensiero è molto alto, perché non hai mai svolto una seria pratica di silenzio mentale, ecco perché le sensazioni vere e dettate dal sesto senso sono così difficili da riconoscere e facili da confondere con i pensieri indotti. 

Per sviluppare il sesto senso e addestrare il silenzio mentale bisogna seguire la pratica della Meditazione, l’unica tecnica in assoluto che possa evolverti spiritualmente e allo stesso tempo abbassare l’influenza del Low su di te. Se ci fosse un’altra soluzione, una più facile e veloce, l’avremmo già messa in atto subito, tutti quanti, così saremmo già fuori dal Low e del tutto liberi dal Matrix. Invece siamo qui, dove la maggioranza delle persone si frega, pensando di non avere bisogno di praticare la meditazione perché i loro pensieri sono “già tutti evoluti”, senza rendersi conto che sono proprio questi i pensieri del Low che li fanno cadere nel tranello. Capire e accettare che il proprio pensiero sia stato deciso dal Low è davvero difficile; ti viene chiesto di andare contro il tuo stesso pensiero, come potrebbe essere semplice? Però se rimani in silenzio, per un po’ di tempo tutti i giorni, ti rendi conto come qualcosa di più “tuo”, di più vero e di più positivo, accresce dentro di te e ti fa sentire bene, calma le tue ansie, i tuoi pensieri e le tue ossessioni e inizia a dare una forma migliore alla tua vita. All’inizio non lo capisci, accade qualcosa di buono ma pensi che sia solo un caso, eppure più continui a meditare e più eventi positivi accadono durante il giorno, da quelli più piccoli ma continui a quelli più grandi che lasciano il segno. 

Ogni qualvolta praticherai, seppure non riuscirai a mantenere il non pensiero perfetto, ti renderai conto di quanto ti faccia stare bene meditare, tanto che non vorrai smettere. Nel contempo, inizierai a fare caso di quanto sia insistente il Low, imprimendoti pensieri (tra i più assurdi), pur di farti smettere di praticare o farti andare storta anche questa sessione. Perché tanto impegno per impedirti di rimanere in silenzio mentale per una sola mezz’oretta, quando in un’intera giornata di 24 ore ti ha completamente in pugno? Perché, se decidi di rimanere in silenzio, qualcosa o qualcuno deve obbligarti a pensare? 

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Eppure, solo se deciderai di praticare ti renderai conto di quanto sia vero che qualcosa, contro la tua volontà, tenta di farti pensare anche quando vorresti una piccola pausa. Il fatto è che se non hai nulla a cui pensare, ti metterà davanti qualunque genere di fantasia o immaginazione che ti distragga, impedendoti di rimanere concentrato sulla meditazione. Se non mediti non te ne puoi rendere conto, perciò credi che tutto questo non sia reale; invece, se inizi a praticare la meditazione in silenzio mentale, ti rendi conto di come sbucano fuori pensieri che non hai mai avuto prima, al solo scopo di occupare la tua mente e distrarti dall’obiettivo della meditazione: quello di far tacere i pensieri per alzare il volume del tuo sesto senso. 

Solo meditando ti puoi rendere conto di quanto il pensiero sia manipolato da qualcosa o qualcuno di cui non ti eri mai accorto prima ma del quale, grazie alla meditazione, oggi puoi diventarne cosciente. Tutto questo perché, mentre cercherai di meditare, anche non credendo ciecamente all’esistenza del Low, se solo proverai a mantenere il non pensiero per troppo tempo inizieranno a comparire pensieri e fantasie che non avevi mai fatto prima, tutto pur di distrarti. Per quale ragione non hai il diritto di rimanere, anche un solo minuto, in assoluto silenzio? Infatti, qui non si tratta di ore, ma si tratta di restare un solo minuto completamente in silenzio: provaci e capirai la difficoltà. È normale: anche un solo minuto di assoluto silenzio ti porterà ad alzare il volume del tuo sesto senso, figurati quanto può fare restando un’intera sessione di meditazione completa in non pensiero. Potrebbe sembrare tanto, eppure si tratta di una sola mezz’ora al giorno: che sarà mai? Per il Low, invece, si tratta di un enorme ostacolo, perché se tu restassi in meditazione per un’intera mezz’ora ogni giorno, prendendola come sana abitudine quotidiana, per lui risulterà molto più complicato influenzare la tua vita e le tue decisioni. Ecco perché s’impegna a farti scegliere di fare tutt’altro che meditare, di farti perdere tempo con questioni futili pur di non avere tempo di sederti una sola mezz’ora al giorno a meditare, ma di farti avere sempre tempo per la TV, per chattare o guardarti le serie dei telefilm su internet. Praticando ti rendi conto di quanto sia importante farlo, purtroppo invece se non pratichi non capirai mai le ragioni per cui andrebbe fatto, non conoscendo i benefici che ha da offrirti. Il Low si impegna per non farti iniziare la meditazione, consapevole che se la praticassi costantemente evolveresti il tuo sesto senso a tal punto che per lui diventerebbe poi impossibile mantenerti sotto il suo controllo. Questa è la ragione per cui il primo passo da compiere è imparare il non pensiero durante la pratica della Meditazione, affinché il volume del Low si abbassi e si alzi quello delle tue capacità psichiche. 

La difficoltà c’è e ci sarà per svariato tempo: non aspettarti che dall’oggi al domani imparerai l’assoluto non pensiero che duri 24 ore, solo per aver pensato di volerlo fare! Però puoi veramente migliorarlo tanto, attraverso la pratica giornaliera e costante, imparando a scegliere quando rimanere in silenzio mentale e per quanto tempo farlo. Il silenzio mentale è utilissimo, perché impari a decidere cosa pensare e quando pensarci, focalizzando tutta la tua attenzione su un unico punto anziché distrarti su mille problemi a cui non vorresti dare energie, ma che invece te ne rubano contro la tua volontà. Vedi quando vuoi lavorare su un progetto ma hai mille preoccupazioni che ti assalgono, facendoti perdere un sacco di tempo e impedendoti di capire come continuarlo; oppure quando sei alla ricerca di un’ispirazione creativa, ma non ci riesci perché sei troppo offuscato da altri vari pensieri; oppure quando vorresti studiare per un esame, ma non riesci a capire ciò che stai leggendo perché nel mentre sei ansioso o hai altro per la testa. Il silenzio mentale non serve solo a silenziare, ma anche ad insegnarti come, quando e a cosa pensare, per tua decisione personale, anziché subire i mille pensieri che si infilano nella tua mente e ti impediscono di fare altro. Saper controllare i propri pensieri è incredibilmente funzionale, perché riuscirai a concentrarti su quello che ti interessa davvero, senza perdere tantissimo tempo che invece potresti utilizzare per fare altro. 

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Come per l’ispirazione artistica: essa viene da sola perché non sai controllarla, ma quanto sarebbe bello se questa venisse ogni volta che lo decidi? Magari in grandi quantità, giusta e mirata verso l’obiettivo che volevi raggiungere, anziché girarci intorno e venirti sempre nel momento più sbagliato e inopportuno. Quante volte ti è arrivata l’ispirazione proprio mentre non avevi carta e penna davanti, o mentre stavi lavorando e non potevi di certo fermarti a segnare l’idea? O peggio ancora alle 04.00 di notte, obbligandoti a scegliere se dormire o se alzarti per scriverti l’idea. Questo è solo uno dei tantissimi motivi per il quale imparare ad addomesticare il proprio pensiero è tanto importante. Il silenzio mentale durante la meditazione ti permette di diventare più focalizzato durante la tua vita personale, sentimentale e lavorativa. Il silenzio mentale ti rende più attento, cosciente, più lucido e attivo: chiunque desidera avere al proprio fianco un partner che sia attento e si accorga di come si sente, e perché no, anche di ciò che sta pensando; perché la meditazione ti rende anche molto più empatico e telepatico, soprattutto verso le persone che ami. Questo è un grande punto a favore, perché l’altra persona se ne renderà conto, non capirà la ragione per cui sei più attento eppure gli piacerà questo nuovo lato di te, perché la tua maggiore capacità di notare le cose – anche i più piccoli cambiamenti – ti renderanno più interessante ai suoi occhi, diverso rispetto agli altri. Tutto questo avviene se impari il non pensiero durante la meditazione, perciò non succede se continui a pensare come hai sempre fatto: sai già dove ti porta il modo con cui hai sempre agito, però non sai dove ti porterà il silenzio mentale, ma è arrivato il momento di scoprirlo. 

Il segreto del non pensiero durante la meditazione sta nella concentrazione. Ancora una volta ti ripeto che combattere di forza contro il pensiero sarebbe controproducente, perché vincerebbe lui. Invece, puoi addomesticarlo piano piano, con esercizi e pratica quotidiana, riuscendo a renderlo più coerente con il tuo volere, anziché essere tu a doverti adattare a lui come hai sempre fatto sinora. L’esempio lampante è quello di iniziare una splendida giornata con l’umore a pezzi, tutto questo per un unico pensiero che poi sfocia in tanti altri pensieri negativi. Hai davanti una bellissima giornata, incontri belle persone e ti accadono eventi insoliti e piacevoli, eppure i tuoi pensieri negativi del giorno ti impediscono di goderti l’esperienza, facendoti vedere tutto nero. Per cui adatti la tua giornata al tuo umore, o meglio l’adatti ai tuoi pensieri. Se invece imparassi ad organizzare i tuoi pensieri al tuo volere, potresti cambiare la giornata in meglio, perché anziché buttare all’aria un bell’evento o un bell’inizio di giornata a causa dei tuoi pensieri, potresti cambiare quest’ultimi e renderli più positivi, modellandoli a seconda della giornata che stai vivendo. Perciò, anziché farti affliggere dai tuoi pensieri, puoi scegliere di stopparli, metterli in pausa per il tempo che ti serve e goderti ciò che ti capita senza fartelo scappare via; dopodiché ti renderai conto che quegli stessi pensieri che prima ti sembravano così tanto importanti, in un solo giorno avranno perso completamente importanza, dandoti l’occasione di capire cosa ti saresti perso se avessi dato retta a loro. 

Per imparare il silenzio mentale durante il giorno bisogna che lo impari seriamente durante la Meditazione, altrimenti non lo capirai mai a fondo, nemmeno se ti illuderai di avercela fatta. Il non pensiero non serve solo a restare più concentrato durante il giorno, ma ad impedire al Low di manipolare i tuoi pensieri e i tuoi desideri, facendoti credere che siano i tuoi. Durante la pratica della Meditazione cerca di concentrarti su quello che stai facendo, ovvero sul respiro, sul chakra e sul desiderio di volerti evolvere. Rimani concentrato sulla motivazione che ti spinge a sederti in mezzo loto e scegliere di meditare: focalizzati su quell’intento per rimanere motivato, durante tutta la meditazione, su questo desiderio anziché perderti in mille pensieri futili al momento. Spiega a te stesso che non è il momento di pensare ad altro, che hai solo mezz’ora di tempo per evolverti e non devi sprecarla a pensare o ad immaginare, perché hai tutto il giorno per poterlo fare e in questa unica mezz’ora devi riuscire a restare in silenzio mentale nonostante le forti tentazioni. 

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La difficoltà più grande sarà quella di rimanere motivato a restare in non pensiero, perché mentre starai meditando ti verrà una grandissima voglia di pensare a tutt’altro per passare il tempo; hai solo mezz’ora di tempo per evolverti, spiega a te stesso che è l’unica occasione che hai per fare progressi e che non devi buttarla all’aria. Se convinci te stesso, sarà molto più semplice mantenere lo stato mentale silenzioso. Il non pensiero infatti non è sinonimo di assenza, bensì porta il significato di essere presente nel momento senza farti trascinare dai pensieri della tua mente. 

Ogni volta che ti perdi nei pensieri, non arrabbiarti: peggioreresti le cose. Invece, rimani calmo e ripeti a te stesso che devi concentrarti sul chakra e non pensare a null’altro. Impara quindi a distinguere quali pensieri stoppare per primi: i pensieri che ti riportano a ricordare qualcosa del passato, ad immaginare qualcosa di fantasioso, a canticchiare una canzone che ti piace, a pensare alla persona che ami, o ai tuoi figli, oppure a ragionare sulle mansioni domestiche che dovresti svolgere; stoppali tutti, perché durante la meditazione che dura soltanto mezz’ora, non devi pensare a nulla di tutto questo. Non ti viene chiesto di smettere di amare la persona che ti fa battere il cuore, o di smettere di accudire i tuoi figli, ti viene chiesto di non pensarci durante la mezz’ora giornaliera che dovresti dedicare interamente alla meditazione. Se impari a dedicare questa intera mezz’ora giornaliera solamente a te stesso, allora inizierai a dare il comando alla tua vita di girare intorno a te, anziché il contrario. Durante la meditazione ricorda spesso a te stesso di doverti concentrare unicamente sulla respirazione pranica e sul chakra su cui stai meditando e se ti aiuta, puoi pensarlo a parole dicendo a te stesso “concentrati sul chakra”; poi, silenziati di nuovo. Non puoi abbattere tutti i pensieri in una sola volta, ma puoi svolgere una selezione poco per volta, eliminando prima i pensieri che ti portano lontano da ciò che stai svolgendo nel presente, per poi un giorno arrivare a controllarli tutti al 100%. Quindi, se i pensieri sono tanti, ripeti a te stesso di doverti concentrare solamente sul chakra, così che quel pensiero non riesca a distrarti, e poi cerca di rimanere concentrato sul chakra senza doverlo ripetere a parole troppe volte. In questo modo, poco a poco, abbasserai ogni tipo di pensiero e la tua attenzione rimarrà vigile e focalizzata su ciò che si alzerà in piedi, che sarà il tuo sesto senso. 

Ovviamente, con il tempo dovrai imparare a rimanere concentrato durante la meditazione senza dover ripeterlo a parole, però questo pensiero serve a focalizzarti e farti tornare concentrato su ciò che stai facendo, per cui non è da paragonare ad un pensiero più pesante, come ad esempio quello di pensare alle faccende domestiche mentre stai meditando: è sempre un pensiero, ma il primo serve per ricordarti cosa stai facendo sul momento e su cosa dovresti concentrarti, il secondo serve soltanto a distrarti e allontanarti da ciò che stai facendo, riportandoti ad una bassa vibrazione. Perciò puoi utilizzare il pensiero per focalizzarti meglio sul chakra, ma devi evitare che questo diventi una sorta di Mantra, finendo per “pensare” al chakra anziché sentirlo davvero. Ricordati sempre che il chakra va percepito fisicamente, non solo immaginato, ecco perché utilizziamo le dita che dovranno toccare la pelle del chakra affinché la percezione fisica ci faccia ricordare cosa dobbiamo fare e in quale punto preciso dobbiamo focalizzarci; cosa che, solamente immaginando la posizione del chakra, non ci permetterebbe di fare. Detto questo, non sarà facile imparare il non pensiero, né sarà immediato, ma con la pratica giornaliera e costante potrai notare miglioramenti che a lungo andare diventeranno sempre più fedeli e pronunciati. Praticando ogni giorno migliorerai tanto, sino a che arriverà il momento, senza rendertene conto, in cui sarai diventato molto più bravo a mantenere il non pensiero e la concentrazione sia durante la pratica che durante la giornata. Non avere l’ansia di evolverti di fretta e furia ma allo stesso tempo non avere troppa calma di deciderti nel metterti a praticare, prima inizierai il tuo percorso e prima vedrai i progressi che tanto sognavi. Ricordati che per migliorare il non pensiero devi respirare prana, che ti darà un grande aiuto a rilassarti e quindi a calmare la mente e tutti i suoi meccanismi di pensiero. Respira prana e rilassati, in questo modo sarà più semplice imparare il silenzio mentale. 

Fine pagina 5 su 5. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

1652 commenti
  • Kali - 08:50 21/05/20

    Riflettendo, ho raggiunto la consapevolezza che, durante le mie giornate, prima di entrare in acd, trascorrevo un bel po di tempo in non pensiero, questo perché, a parte la vita scolastica, gli obblighi familiari, rimanevo l intera giornata sola, per cui rimanevo molto concentrata sul distaccarmi da ciò che era un incubo x me: "la mia famiglia"! Abitudine che, man mano che passava il tempo, evidentemente si è affievolisce, ma che ho ritrovato qui, in acd! Certo, il non pensiero è una pratica difficilissima e , rispetto a prima, i pensieri sono aumentati, però ho imparato ad applicare la tecnica del capire se i pensieri sono nostri o ci vengono infilati. Ogni volta che mi concentro a non pensare, oppure durante la giornata, mi si riempie la mente di pensieri e, piuttosto che scacciarli, inizialmente cerco di riflettere su di loro, poi cerco di silenziare il tutto. Nn è per niente semplice, però ci provo e devo dire che durante la pratica va molto meglio! Anche durante il giorno, perché mi sono accorta di nn pensate più a tante cose. Per esempio, ho un grande problema con parecchie scene del passato che all improvviso mi vengono in mente mentre vivo la giornata e mi fanno stare male. Non c è giorno che nn arrivi una cosa del genere. Meditando, giorno dopo giorno, tutto questo è molto diminuito e, se pur arrivano, nn mi fossilizzo a pensarci, riesco ad affrontarlo grazie ad un duro lavoro sul plesso che sto facendo e a mandarlo via! Questa cosa mi serve a nn abbattermi e a mantenere un tonale più alto e tutto questo lo devo ai tuoi sacrosanti insegnamenti! Grazie di esistere Angel!😘😘😘

  • Sensei - 07:21 21/05/20

    È uno di quei documenti da rileggere molto spesso per la Valenza che ha nel ricordarmi l'efficacia e l'importanza del non pensiero. Appena mi accorgo di essere in balia del vortice di inutili ed inconcludenti pensieri mi sale la rabbia motivata dal rendermi conto si aver perso tempo. È ancora molto difficile mantenere il qui ed ora per lungo tempo ma è forte l'intento di sconfiggere questo mostro che mi impedisce di ascoltare quello che ha da dirmi la mia anima;di sviluppare il sesto senso eh si comunicare con Dio. Grazie Angel sempre e per sempre!!!!

  • Ariel44 - 01:59 21/05/20

    Grazie di questo articolo che mi ricorda l'importanza del non pensiero, di cosa fare per mantenerlo e di quanto è importante meditare per rafforzare questo comportamento.

  • Universe Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 - 19:20 20/05/20

    Da quando sono entrata in Accademia ho avuto modo di convincermi sulla propria pelle di ogni singola parola che scrivi nei tuoi documenti. Il non pensiero è veramente una la parte fondamentale dell'evoluzione spirituale e non c'è nessuno al mondo a spiegarci così bene perché esso sia così importante. Grazie di cuore. Ripassare i documenti fa veramente bene all'anima 😍

  • Andrea - 19:03 20/05/20

    L'obbiettivo è quello di rimanere in non pensiero per tutto il giorno, la strada è lunga ma mai nessuno mi ha detto che fosse stato facile quindi diamoci sotto con l'allenamento. Il non pensiero ti fa andare profondo dove altrimenti non sarei mai arrivato e chissà quando lo imparerò bene dove mi porterà. Grazie infinite.

  • France Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 - 17:45 20/05/20

    Grazie alla pratica sono migliorato davvero molto nel controllo del mio pensiero, tuttavia mantenere un buon non pensiero è ancora una bella sfida ed è principalmente dovuto alla motivazione e alla standardizzazione della pratica dopo tanto tempo che la svolgo. Rileggere articoli come questo mi ricorda quanto è importante il non pensiero, fatto di cui ho avuto le prove, e mi sta aiutando molto nell’approccio da mantenere durante la meditazione. Piano piano si torna sulla strada giusta! Grazie!

  • Niki Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato lo Step 2 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 per la 2ª volta Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 6 - 14:46 20/05/20

    Sono contenta di aver riletto questo articolo importantissimo!! Non è da sottovalutare!!!! Il non pensiero è alla base di tutto il percorso perché solo così si riesce ad evolversi. Cerco di impegnarmi molto e ho avuto delle soddisfazioni ma sono un po' altanelante.Ci sono sedute meditative che vanno meglio e altre faccio veramente fatica. Seguo i tuoi consigli e continuo con la pratica. Questo ripasso mi ha aiutato molto. Grazie Angel

  • Phoebe Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 6 - 12:51 20/05/20

    Il non pensiero è davvero fondamentale,non solo durante le meditazioni ma proprio nel corso della giornata e della propria vita,affinchè il low non riesca a manipolare i propri pensieri e desideri che ci spingono a seguire una strada piuttosto che un'altra. Non è di certo una cosa facile ma possiamo e dobbiamo allenarci seriamente durante le sessioni di meditazione,per silenziare tutte le influenze che vogliono tenerci bassi,e per far emergere il nostro sesto senso,che ci parla in un modo diverso e che si attenua anche di molto se si presta sempre attenzione ai cicalecci mentali. Siamo qui per evolverci e per far emergere la parte più spirituale e alta di noi,non per seguire il low e le influenze come gli altri.

  • Orrigo - 12:04 20/05/20

    Tutti i pensieri assurdi proprio durante la meditazione, hai ragione che delle volte ci sopravvalutiamo pensando di essere più forti del pensiero pensando che alcuni sono propri.... in questo articolo fai riferimento all'anima e a Dio , questo è ciò di cui tutti i religiosi hanno bisogno invece fanno tante di quelle pappardelle 😓😪

  • P - 07:28 20/05/20

    Questo documento è da ascoltare e riascoltare più volte, adesso e tra qualche tempo, io lo sto facendo in quanto ogni dettaglio è importantissimo per migliorare questa tecnica indispensabile. Reputo questo argomento di assoluta importanza in quanto è un degli elementi cardine di questo percorso Spirituale. Imparare un buon non pensiero non è assolutamente facile e richiede pratica e volontà costante, in quanto il low e chi lo manipola, appena ci si distrae un attimo dall'obiettivo ci mandano tutti i pensieri possibili per non farci praticare bene. Non importa da quanto tempo si pratica, ogni momento per loro è buono per fregarci. È comunque incredibile come il pensare incosciente sia un limite così grande per l'evoluzione, senza questa accademia e i grandi insegnamenti di Angel, per me sarebbe stato quasi impossibile arrivare a questa conclusione compromettendo quindi la grandissima possibilita di evolvermi, quindi grazie Angel per tutto quello che fai per me e per noi, sei davvero un salvavita dal valore inestimabile! Bellissimo l'audio, è utilissimo! Grazie mille Angel, Alexander, acd!

  • Chiara Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 - 00:18 20/05/20

    Sto ancora lavorando sul non pensiero, ma ho fatto dei grandi miglioramenti e ho compreso che arrivare già un pochino alti alla sessione di meditazione (ovvero non completamente low) riesco meglio a stare in non pensiero. Può sembrare scontato ma molte volte siamo così low che continuiamo anche la med in modo low non smettendo di pensare. È anche importante cercare di stare in non pensiero durante il giorno🙂. Bellissimo documento, grazie Angel.

  • Francesco Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 - 00:13 20/05/20

    Tragicamente vero! E viviamo nell'illusione di avere il pieno controllo dei nostri pensieri. Eppure, non riusciamo nemmeno a silenziarli quando vorremmo, è allora evidente quanto quello che pensiamo non sia davvero una nostra scelta. Capire che il pensiero può essere manipolato dall'esterno è una grande conquista per chiunque. Specialmente quando sfocia in ossessioni, o paure infondate... Rendersi conto che questi pensieri sono finti e poterli distaccare si rivela una salvezza.

  • Evan Medaglia per aver completato lo Step 1 per la 2ª volta Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 per la 2ª volta Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 6 - 20:59 19/05/20

    Qualche volta ho potuto provare il vero silenzio mentale durante alcune meditazioni, e mi sono meravigliata di quanto fosse utile. Sembra strano perchè non pensi assolutamente a nulla, nessun pensiero ti viene alla mente per disturbarti e puoi concentrarti solo sul chakra. Sarebbe fantastico poterci riuscire sempre, dobbiamo solo impegnarci ricordandoci le sensazioni provate nell'attimo in cui siamo riusciti a silenziare i nostri pensieri. Grazie Angel!

  • LauraF Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato lo Step 2 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 per la 2ª volta Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 6 Medaglia per aver completato il libro Il Sigillo delle Vite Passate - Vol. 1 - 19:16 19/05/20

    È veramente impegnativo mantenere il non pensiero, anche solo per mezz:ora... Sono migliorata molto, ma mi rendo conto di non essere a un buon livello. Ho sempre pensato troppo, e mi piaceva pure :( Comunque insisto perché mi sono resa conto degli enormi benefici. Grazie dei consigli, mi ha fatto bene rileggere questo documento. :))

  • fiamma Medaglia per aver completato lo Step 1 per la 2ª volta Medaglia per aver completato lo Step 2 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 per la 2ª volta Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 6 - 18:49 19/05/20

    Grazie. Con i tuoi preziosi consigli delle lezioni precedenti qualche piccolo miglioramento è presente, anche se sono sempre pronti ad entrare i pensieri più assurdi che manco se ci penso riesco a pensarli!!