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Step 1 - N° 24

Il Pensiero - Il non pensiero durante la Pratica (2 parte)

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La prima e la più diffusa difficoltà della Meditazione è l’incapacità di mantenere il non pensiero, ostacolo che porta molte persone ad arrendersi sin dalla prima sessione di pratica. Durante questo percorso ti sto insegnando la Meditazione in silenzio mentale, perché tu possa comprendere quanto sia importante il non pensiero durante la pratica. Le domande sono tante e sempre le stesse: 
“Come faccio a mantenere il non pensiero? Come faccio a non pensare durante tutta la Meditazione?” Innanzitutto, il non pensiero deve essere allenato quotidianamente, altrimenti non migliorerà mai da solo. La Meditazione è la tecnica migliore e più efficace per abituare la mente al silenzio mentale, perché tu possa decidere quando debba esserci il silenzio senza passare la vita a subire i tuoi pensieri. Perseguire il silenzio mentale, specialmente durante la pratica, è fondamentale per l’evoluzione delle proprie sensorie: senza non pensiero non potresti sviluppare il tuo sesto senso, comprendere ciò che la tua Anima ha da svelarti, né capiresti cos’è Dio e come comunicare con Esso. Il pensiero più comune è credere che non si possa comunicare con la propria Anima o con Dio, se non a parole; invece, è proprio il pensiero continuo che ci allontana dalla consapevolezza dell’Anima e della vera e pura comunicazione con Dio, che non avviene con le parole, ma con una connessione più profonda: più psichica. 

Il pensiero è il nemico numero uno del Risveglio Spirituale: potresti pensare che sia un’esagerazione, che i nemici peggiori siano le entità negative, gli oscuri, eppure questi agiscono proprio sul pensiero, perché questo è la miglior arma per far cedere le gambe di una persona; è esattamente il metodo più utilizzato per far cadere chiunque nel tranello dell’anti-spiritualità. Il pensiero, specialmente quello continuo, è l’aggancio che il Low utilizza per tenerci fermi ad una vibrazione bassa, così da assicurarsi che abbiamo ben altro a cui pensare che all’evoluzione spirituale. Il Low sfrutta il nostro pensiero per distrarci, facendoci pensare a qualunque cosa durante il giorno pur di non lasciarci liberi di pensare alla nostra presa di Coscienza. 
È giusto dire che siamo bombardati dai pensieri, perché ogni giorno, in qualunque momento, abbiamo mille cose a cui pensare, e finiamo per non avere tempo di riflettere sul nostro percorso spirituale e su come darci da fare per avvicinarci di più al risveglio totale delle nostre capacità extra-sensoriali, oltre che a come ottenere le risposte a tutte le nostre domande sulla vita e sulla nostra esistenza. Perché esistiamo? Perché siamo presenti in questa vita? Non abbiamo tempo per cercare risposte, ma abbiamo tutto il tempo che vogliamo per spenderlo davanti alla TV o per uscire con gli amici a bere e parlare del niente. 

Il Low sa molto bene come fregarci, non è di certo nato ieri; noi invece, a confronto siamo decisamente più ingenui. Così ci lasciamo abbindolare dai pensieri quotidiani che non hanno un altro scopo se non quello di allontanarci dall’unico vero pensiero che ci aiuterebbe a scoprire chi siamo: la spiritualità. Certo è che solamente pensare alla spiritualità non ci permetterebbe di Risvegliarci, in quanto per riuscirci bisogna praticare, e nessun libro e nessuna lezione teorica potrà mai sostituire la pratica; questo perché ogni lezione serve a farti riflettere su chi sei e per quale ragione tu sia qui, ma è la pratica meditativa che ti fa ottenere, nel profondo, la risposta ad ogni singola domanda, anche a quelle che non ti eri ancora posto. Prima di praticare costantemente la meditazione, nemmeno io avevo idea di quanto fosse importante il non pensiero, perché lo sottovalutavo pensando che non potesse girare tutto intorno a lui: possibile che la semplice azione di pensare possa allontanarmi così tanto dalla mia evoluzione? Perché mai, l’atto più naturale del mondo che è quello di pensare, dovrebbe allontanarmi dall’evoluzione spirituale? La ragione è molto più complessa di quanto sembri, e l’ho compresa solo dopo aver iniziato a praticare, perché prima non avevo i mezzi e le capacità per riuscirci. 

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Il pensiero è fortemente manipolato, spesso indotto da intelligenze molto più furbe di noi che sanno bene come fare e come non farsi scoprire. Vedi il Low: esso è capace di farci pensare quello che vuole, e credendo che siano nostri pensieri, li ascolteremo. Per cui il problema non è la facoltà di pensare, ma sono tutti quei pensieri che non riconosciamo come esterni ma che purtroppo non sono nostri, e che ci vengono imposti senza che nessuno si accorga di nulla: perché sono solo pensieri, i soli e unici capaci di modellare la nostra vita a loro piacimento, facendoci pure illudere che siano nostre decisioni personali. 

I pensieri sono un grande ostacolo alla nostra evoluzione e riconoscerli è molto complicato: non potremmo provare a combatterli di petto, perché vincerebbero loro! Perciò la soluzione è quella di abbassare tutti i pensieri, affinché le sensorie, o per meglio dire il nostro Sesto Senso, risalti e si faccia sentire. Esso non parla a parole, per cui sarà più semplice riconoscerlo se abbassiamo tutti gli altri pensieri, di cui l’enorme maggioranza sono solo perditempo creati dal Low con lo scopo di allontanarci dall’evoluzione. Il Sesto senso, ovvero il mezzo con cui il nostro Sé superiore riesce ad agire in questo piano fisico, non comunica parlando, ma si fa sentire attraverso percezioni e sensazioni, da non confondere però con i pensieri e i sentimenti che possono essere influenzati dall’esterno per farci credere qualcosa che non è, facendoci sbagliare pista. Ti sarà già capitato di aver avuto delle percezioni, ad esempio su alcune persone che hai sentito negative per te, senza che abbiano fatto nulla di male per fartelo pensare; di seguito poi si sono dimostrate esattamente come avevi percepito: ovvero negative o con brutte intenzioni verso i tuoi confronti. Ciononostante, chissà quante volte ti sarà capitato di fare fatica a riconoscere se quella sensazione fosse giusta o solo un brutto giudizio iniziale, perciò non lo hai ascoltato e più tardi ti sei pentito. Tutto questo è accaduto perché il sesto senso è molto debole, in quanto non lo hai mai allenato in vita tua; inoltre, il pensiero è molto alto, perché non hai mai svolto una seria pratica di silenzio mentale, ecco perché le sensazioni vere e dettate dal sesto senso sono così difficili da riconoscere e facili da confondere con i pensieri indotti. 

Per sviluppare il sesto senso e addestrare il silenzio mentale bisogna seguire la pratica della Meditazione, l’unica tecnica in assoluto che possa evolverti spiritualmente e allo stesso tempo abbassare l’influenza del Low su di te. Se ci fosse un’altra soluzione, una più facile e veloce, l’avremmo già messa in atto subito, tutti quanti, così saremmo già fuori dal Low e del tutto liberi dal Matrix. Invece siamo qui, dove la maggioranza delle persone si frega, pensando di non avere bisogno di praticare la meditazione perché i loro pensieri sono “già tutti evoluti”, senza rendersi conto che sono proprio questi i pensieri del Low che li fanno cadere nel tranello. Capire e accettare che il proprio pensiero sia stato deciso dal Low è davvero difficile; ti viene chiesto di andare contro il tuo stesso pensiero, come potrebbe essere semplice? Però se rimani in silenzio, per un po’ di tempo tutti i giorni, ti rendi conto come qualcosa di più “tuo”, di più vero e di più positivo, accresce dentro di te e ti fa sentire bene, calma le tue ansie, i tuoi pensieri e le tue ossessioni e inizia a dare una forma migliore alla tua vita. All’inizio non lo capisci, accade qualcosa di buono ma pensi che sia solo un caso, eppure più continui a meditare e più eventi positivi accadono durante il giorno, da quelli più piccoli ma continui a quelli più grandi che lasciano il segno. 

Ogni qualvolta praticherai, seppure non riuscirai a mantenere il non pensiero perfetto, ti renderai conto di quanto ti faccia stare bene meditare, tanto che non vorrai smettere. Nel contempo, inizierai a fare caso di quanto sia insistente il Low, imprimendoti pensieri (tra i più assurdi), pur di farti smettere di praticare o farti andare storta anche questa sessione. Perché tanto impegno per impedirti di rimanere in silenzio mentale per una sola mezz’oretta, quando in un’intera giornata di 24 ore ti ha completamente in pugno? Perché, se decidi di rimanere in silenzio, qualcosa o qualcuno deve obbligarti a pensare? 

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Eppure, solo se deciderai di praticare ti renderai conto di quanto sia vero che qualcosa, contro la tua volontà, tenta di farti pensare anche quando vorresti una piccola pausa. Il fatto è che se non hai nulla a cui pensare, ti metterà davanti qualunque genere di fantasia o immaginazione che ti distragga, impedendoti di rimanere concentrato sulla meditazione. Se non mediti non te ne puoi rendere conto, perciò credi che tutto questo non sia reale; invece, se inizi a praticare la meditazione in silenzio mentale, ti rendi conto di come sbucano fuori pensieri che non hai mai avuto prima, al solo scopo di occupare la tua mente e distrarti dall’obiettivo della meditazione: quello di far tacere i pensieri per alzare il volume del tuo sesto senso. 

Solo meditando ti puoi rendere conto di quanto il pensiero sia manipolato da qualcosa o qualcuno di cui non ti eri mai accorto prima ma del quale, grazie alla meditazione, oggi puoi diventarne cosciente. Tutto questo perché, mentre cercherai di meditare, anche non credendo ciecamente all’esistenza del Low, se solo proverai a mantenere il non pensiero per troppo tempo inizieranno a comparire pensieri e fantasie che non avevi mai fatto prima, tutto pur di distrarti. Per quale ragione non hai il diritto di rimanere, anche un solo minuto, in assoluto silenzio? Infatti, qui non si tratta di ore, ma si tratta di restare un solo minuto completamente in silenzio: provaci e capirai la difficoltà. È normale: anche un solo minuto di assoluto silenzio ti porterà ad alzare il volume del tuo sesto senso, figurati quanto può fare restando un’intera sessione di meditazione completa in non pensiero. Potrebbe sembrare tanto, eppure si tratta di una sola mezz’ora al giorno: che sarà mai? Per il Low, invece, si tratta di un enorme ostacolo, perché se tu restassi in meditazione per un’intera mezz’ora ogni giorno, prendendola come sana abitudine quotidiana, per lui risulterà molto più complicato influenzare la tua vita e le tue decisioni. Ecco perché s’impegna a farti scegliere di fare tutt’altro che meditare, di farti perdere tempo con questioni futili pur di non avere tempo di sederti una sola mezz’ora al giorno a meditare, ma di farti avere sempre tempo per la TV, per chattare o guardarti le serie dei telefilm su internet. Praticando ti rendi conto di quanto sia importante farlo, purtroppo invece se non pratichi non capirai mai le ragioni per cui andrebbe fatto, non conoscendo i benefici che ha da offrirti. Il Low si impegna per non farti iniziare la meditazione, consapevole che se la praticassi costantemente evolveresti il tuo sesto senso a tal punto che per lui diventerebbe poi impossibile mantenerti sotto il suo controllo. Questa è la ragione per cui il primo passo da compiere è imparare il non pensiero durante la pratica della Meditazione, affinché il volume del Low si abbassi e si alzi quello delle tue capacità psichiche. 

La difficoltà c’è e ci sarà per svariato tempo: non aspettarti che dall’oggi al domani imparerai l’assoluto non pensiero che duri 24 ore, solo per aver pensato di volerlo fare! Però puoi veramente migliorarlo tanto, attraverso la pratica giornaliera e costante, imparando a scegliere quando rimanere in silenzio mentale e per quanto tempo farlo. Il silenzio mentale è utilissimo, perché impari a decidere cosa pensare e quando pensarci, focalizzando tutta la tua attenzione su un unico punto anziché distrarti su mille problemi a cui non vorresti dare energie, ma che invece te ne rubano contro la tua volontà. Vedi quando vuoi lavorare su un progetto ma hai mille preoccupazioni che ti assalgono, facendoti perdere un sacco di tempo e impedendoti di capire come continuarlo; oppure quando sei alla ricerca di un’ispirazione creativa, ma non ci riesci perché sei troppo offuscato da altri vari pensieri; oppure quando vorresti studiare per un esame, ma non riesci a capire ciò che stai leggendo perché nel mentre sei ansioso o hai altro per la testa. Il silenzio mentale non serve solo a silenziare, ma anche ad insegnarti come, quando e a cosa pensare, per tua decisione personale, anziché subire i mille pensieri che si infilano nella tua mente e ti impediscono di fare altro. Saper controllare i propri pensieri è incredibilmente funzionale, perché riuscirai a concentrarti su quello che ti interessa davvero, senza perdere tantissimo tempo che invece potresti utilizzare per fare altro. 

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Come per l’ispirazione artistica: essa viene da sola perché non sai controllarla, ma quanto sarebbe bello se questa venisse ogni volta che lo decidi? Magari in grandi quantità, giusta e mirata verso l’obiettivo che volevi raggiungere, anziché girarci intorno e venirti sempre nel momento più sbagliato e inopportuno. Quante volte ti è arrivata l’ispirazione proprio mentre non avevi carta e penna davanti, o mentre stavi lavorando e non potevi di certo fermarti a segnare l’idea? O peggio ancora alle 04.00 di notte, obbligandoti a scegliere se dormire o se alzarti per scriverti l’idea. Questo è solo uno dei tantissimi motivi per il quale imparare ad addomesticare il proprio pensiero è tanto importante. Il silenzio mentale durante la meditazione ti permette di diventare più focalizzato durante la tua vita personale, sentimentale e lavorativa. Il silenzio mentale ti rende più attento, cosciente, più lucido e attivo: chiunque desidera avere al proprio fianco un partner che sia attento e si accorga di come si sente, e perché no, anche di ciò che sta pensando; perché la meditazione ti rende anche molto più empatico e telepatico, soprattutto verso le persone che ami. Questo è un grande punto a favore, perché l’altra persona se ne renderà conto, non capirà la ragione per cui sei più attento eppure gli piacerà questo nuovo lato di te, perché la tua maggiore capacità di notare le cose – anche i più piccoli cambiamenti – ti renderanno più interessante ai suoi occhi, diverso rispetto agli altri. Tutto questo avviene se impari il non pensiero durante la meditazione, perciò non succede se continui a pensare come hai sempre fatto: sai già dove ti porta il modo con cui hai sempre agito, però non sai dove ti porterà il silenzio mentale, ma è arrivato il momento di scoprirlo. 

Il segreto del non pensiero durante la meditazione sta nella concentrazione. Ancora una volta ti ripeto che combattere di forza contro il pensiero sarebbe controproducente, perché vincerebbe lui. Invece, puoi addomesticarlo piano piano, con esercizi e pratica quotidiana, riuscendo a renderlo più coerente con il tuo volere, anziché essere tu a doverti adattare a lui come hai sempre fatto sinora. L’esempio lampante è quello di iniziare una splendida giornata con l’umore a pezzi, tutto questo per un unico pensiero che poi sfocia in tanti altri pensieri negativi. Hai davanti una bellissima giornata, incontri belle persone e ti accadono eventi insoliti e piacevoli, eppure i tuoi pensieri negativi del giorno ti impediscono di goderti l’esperienza, facendoti vedere tutto nero. Per cui adatti la tua giornata al tuo umore, o meglio l’adatti ai tuoi pensieri. Se invece imparassi ad organizzare i tuoi pensieri al tuo volere, potresti cambiare la giornata in meglio, perché anziché buttare all’aria un bell’evento o un bell’inizio di giornata a causa dei tuoi pensieri, potresti cambiare quest’ultimi e renderli più positivi, modellandoli a seconda della giornata che stai vivendo. Perciò, anziché farti affliggere dai tuoi pensieri, puoi scegliere di stopparli, metterli in pausa per il tempo che ti serve e goderti ciò che ti capita senza fartelo scappare via; dopodiché ti renderai conto che quegli stessi pensieri che prima ti sembravano così tanto importanti, in un solo giorno avranno perso completamente importanza, dandoti l’occasione di capire cosa ti saresti perso se avessi dato retta a loro. 

Per imparare il silenzio mentale durante il giorno bisogna che lo impari seriamente durante la Meditazione, altrimenti non lo capirai mai a fondo, nemmeno se ti illuderai di avercela fatta. Il non pensiero non serve solo a restare più concentrato durante il giorno, ma ad impedire al Low di manipolare i tuoi pensieri e i tuoi desideri, facendoti credere che siano i tuoi. Durante la pratica della Meditazione cerca di concentrarti su quello che stai facendo, ovvero sul respiro, sul chakra e sul desiderio di volerti evolvere. Rimani concentrato sulla motivazione che ti spinge a sederti in mezzo loto e scegliere di meditare: focalizzati su quell’intento per rimanere motivato, durante tutta la meditazione, su questo desiderio anziché perderti in mille pensieri futili al momento. Spiega a te stesso che non è il momento di pensare ad altro, che hai solo mezz’ora di tempo per evolverti e non devi sprecarla a pensare o ad immaginare, perché hai tutto il giorno per poterlo fare e in questa unica mezz’ora devi riuscire a restare in silenzio mentale nonostante le forti tentazioni. 

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La difficoltà più grande sarà quella di rimanere motivato a restare in non pensiero, perché mentre starai meditando ti verrà una grandissima voglia di pensare a tutt’altro per passare il tempo; hai solo mezz’ora di tempo per evolverti, spiega a te stesso che è l’unica occasione che hai per fare progressi e che non devi buttarla all’aria. Se convinci te stesso, sarà molto più semplice mantenere lo stato mentale silenzioso. Il non pensiero infatti non è sinonimo di assenza, bensì porta il significato di essere presente nel momento senza farti trascinare dai pensieri della tua mente. 

Ogni volta che ti perdi nei pensieri, non arrabbiarti: peggioreresti le cose. Invece, rimani calmo e ripeti a te stesso che devi concentrarti sul chakra e non pensare a null’altro. Impara quindi a distinguere quali pensieri stoppare per primi: i pensieri che ti riportano a ricordare qualcosa del passato, ad immaginare qualcosa di fantasioso, a canticchiare una canzone che ti piace, a pensare alla persona che ami, o ai tuoi figli, oppure a ragionare sulle mansioni domestiche che dovresti svolgere; stoppali tutti, perché durante la meditazione che dura soltanto mezz’ora, non devi pensare a nulla di tutto questo. Non ti viene chiesto di smettere di amare la persona che ti fa battere il cuore, o di smettere di accudire i tuoi figli, ti viene chiesto di non pensarci durante la mezz’ora giornaliera che dovresti dedicare interamente alla meditazione. Se impari a dedicare questa intera mezz’ora giornaliera solamente a te stesso, allora inizierai a dare il comando alla tua vita di girare intorno a te, anziché il contrario. Durante la meditazione ricorda spesso a te stesso di doverti concentrare unicamente sulla respirazione pranica e sul chakra su cui stai meditando e se ti aiuta, puoi pensarlo a parole dicendo a te stesso “concentrati sul chakra”; poi, silenziati di nuovo. Non puoi abbattere tutti i pensieri in una sola volta, ma puoi svolgere una selezione poco per volta, eliminando prima i pensieri che ti portano lontano da ciò che stai svolgendo nel presente, per poi un giorno arrivare a controllarli tutti al 100%. Quindi, se i pensieri sono tanti, ripeti a te stesso di doverti concentrare solamente sul chakra, così che quel pensiero non riesca a distrarti, e poi cerca di rimanere concentrato sul chakra senza doverlo ripetere a parole troppe volte. In questo modo, poco a poco, abbasserai ogni tipo di pensiero e la tua attenzione rimarrà vigile e focalizzata su ciò che si alzerà in piedi, che sarà il tuo sesto senso. 

Ovviamente, con il tempo dovrai imparare a rimanere concentrato durante la meditazione senza dover ripeterlo a parole, però questo pensiero serve a focalizzarti e farti tornare concentrato su ciò che stai facendo, per cui non è da paragonare ad un pensiero più pesante, come ad esempio quello di pensare alle faccende domestiche mentre stai meditando: è sempre un pensiero, ma il primo serve per ricordarti cosa stai facendo sul momento e su cosa dovresti concentrarti, il secondo serve soltanto a distrarti e allontanarti da ciò che stai facendo, riportandoti ad una bassa vibrazione. Perciò puoi utilizzare il pensiero per focalizzarti meglio sul chakra, ma devi evitare che questo diventi una sorta di Mantra, finendo per “pensare” al chakra anziché sentirlo davvero. Ricordati sempre che il chakra va percepito fisicamente, non solo immaginato, ecco perché utilizziamo le dita che dovranno toccare la pelle del chakra affinché la percezione fisica ci faccia ricordare cosa dobbiamo fare e in quale punto preciso dobbiamo focalizzarci; cosa che, solamente immaginando la posizione del chakra, non ci permetterebbe di fare. Detto questo, non sarà facile imparare il non pensiero, né sarà immediato, ma con la pratica giornaliera e costante potrai notare miglioramenti che a lungo andare diventeranno sempre più fedeli e pronunciati. Praticando ogni giorno migliorerai tanto, sino a che arriverà il momento, senza rendertene conto, in cui sarai diventato molto più bravo a mantenere il non pensiero e la concentrazione sia durante la pratica che durante la giornata. Non avere l’ansia di evolverti di fretta e furia ma allo stesso tempo non avere troppa calma di deciderti nel metterti a praticare, prima inizierai il tuo percorso e prima vedrai i progressi che tanto sognavi. Ricordati che per migliorare il non pensiero devi respirare prana, che ti darà un grande aiuto a rilassarti e quindi a calmare la mente e tutti i suoi meccanismi di pensiero. Respira prana e rilassati, in questo modo sarà più semplice imparare il silenzio mentale. 

Fine pagina 5 su 5. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

1759 commenti
  • io Intrinseco - 13:31 24/04/24

    Articolo davvero importantissimo, come sempre d'altronde, che va a completare il grande puzzle di insegnamenti che ci stanno venendo offerti in questo enorme percorso meraviglioso, in cui nel corso del tempo da quando ho realmente iniziato a meditare costantemente e di più ogni giorno, decidendomi davvero di dare priorità alla mia evoluzione ed inizialmente all'ottenimento di prove sul quanto il tutto ciò fosse vero, nonostante le incessanti distrazioni mentali che ricevevo, ora posso solo dire che la mia vita, fisica e mentale, non ha fatto altro che migliorare sempre più, iniziando a ricevere in questo modo i bei risultati e prove che poco a poco mi rendevo conto di star ottenendo, partendo proprio anche dalla maggior lucidità mentale che in modo crescente ha iniziato ad accompagnarmi durante tutta la giornata, cosa che per me è sempre stata davvero molto difficile tenere per bene, proprio perché continuamente bombardato da pensieri e distrazioni mentali, che al giorno d'oggi vengono considerati dalla nostra società come vari disturbi da "deficit di attenzione" e simili, che tanto si stanno diffondendo con anche la volontà di normalizzarli, (come se fosse normale non poter controllare il proprio pensiero) da cui dopo tanta testardaggine, pratica ed un po di tempo ho iniziato a veder sparire sempre più, lasciandomi la possibilità di controllare sempre meglio il mio stato mentale, in cui ovviamente nonostante i per me grandi progressi che con la coscienza di ora so di aver ottenuto, sto cercando di raggiungere gli ulteriori miglioramenti che voglio ottenere, proprio perché è una strada che ho compreso non ha mai fine, in cui più si va avanti più si notano località o meglio facoltà da poter raggiungere durante il percorso. In cui posso garantire per il mio vissuto personale, il quanto sia vero tutto quello che ci viene proposto qua in Accademia, in cui basta praticare dimostrandolo empiricamente mettendosi in prima persona attraverso la propria esperienza diretta. L'assoluto silenzio mentale è un aspetto a cui bramo molto, nonostante ne sia ancora ben lontano, paradossalmente più miglioro nel tenerlo più mi accorgo di quanto effettivamente sia un lavoro molto più ampio, costante e delicato per averlo in assoluto realmente, di quanto potessi ingenuamente pensare inizialmente, ma i benefici li ho conosciuti e li sto conoscendo ogni giorno, pratica dopo pratica, in cui davvero si aprono sempre più comprensioni tanto quanto più impegno mettiamo nel voler restituire il potere della nostra vita e percezioni realmente a noi stessi, attraverso la meditazione e la lucidità mentale da essa offerta. Concludo rammentando bene il quanto io provai inutilmente a lottare con il pensiero, quasi a volerlo riprogrammare forzatamente o bloccarlo con durezza, vani tentativi che ovviamente non hanno mai realmente funzionato, proprio perché non lo si può battere "nel suo campo da gioco", perché con il tempo ho compreso proprio che è "il suo stesso mondo ad essere una illusione" (il pensiero), da cui non ci si può liberare "giocando con lui allo stesso gioco" ma bensì imparando ad essere "oltre" a lui, cosa ottenibile unicamente attraverso la Meditazione e l'evoluzione dei propri chakra attraverso la Prana, praticata costantemente. Sorrido molto se penso a tutti i normali "sali e scendi" che ho vissuto nel tempo, ma soprattutto al quanto io sia già migliorato dalla situazione iniziale di quando conobbi ACD, cosa di cui non posso esser altro che enormemente grato ad Angel ed a tutta questa Accademia, che mi ha cambiato e salvato la vita da tante scelte sbagliate e molto di più, in cui la mia vita era precedentemente diretta, perciò come sempre, Grazie di tutto 😊✨. Spero di poter essere stato utile a qualcuno con la mia testimonianza.

  • Francesca67 - 16:19 17/04/24

    Questa lezione messa in questo punto del percorso è, per me, la conferma che sto andando nella direzione giusta. Proprio nel mio commento alla lezione precedente dicevo come sono riuscita a trasformare la pratica della meditazione in qualcosa che non vedo l'ora di fare ogni giorno. La costanza nella pratica mi ha portato a questo, quello che all'inizio era uno sforzo e diventato il momento della mia giornata che apprezzo di più, che mi fa stare meglio. Più pratico più vedo i risultati e capisco il vero significato di tutte queste parole, avvicinando l'esperienza alla conoscenza, vedo proprio questi concetti materializzarsi, mi sento motivata e soddisfatta. Vedo chiaramente che proseguendo su questa strada posso aprire tante porte che non solo erano chiuse ma di cui non conoscevo nemmeno l'esistenza.

  • paolino - 13:54 16/04/24

    Il problema è che il low tenta spesso di fregarmi con ricordi del mio passato positivi, a cui darei spazio. Tra l'altro li avevo rimossi da tempo, ma poi per fortuna riesco a scacciarli mantenendo la concentrazione sul mio intento! é più difficile quando subentra ansia e nervosismo e allora devo ripetere la tecnica , ma a volte mi devo accontentare di quello che riesco a fare e quando sarò un pò più calmo riprovarci e i risultati sono decisamente migliori!

  • nike Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 - 13:13 16/04/24

    Il silenzio mentale è una parte importantissima nella pratica meditativa, il silenzio ci permette infatti di aumentare il sesto senso e diminuire il pensiero parlato, il quale è manipolato dal low e/o da altre entità poco positive nei nostri confronti che mirano ad abbassarci di tonale per non farci evolvere e sfruttarci. Il silenzio mentale va infatti allenato nella pratica meditativa nel quale rilassandovi e concentrandoci assorbiamo prana nei chakra e quindi evolvendo le facoltà psichiche che poi andranno a loro volta a rendere il non pensiero più agibile. Si può vedere quanto sia importante per il low tenerci ancorati a lui e impedirci il risveglio proprio da quanto ci resta difficile praticare il non pensiero anche solo per pochi minuti in meditazione, figuriamoci per 30 Min consecutivi.. per questo è importante svolgere le pratiche e uscire dalla condizione schiavista in cui ci ritroviamo e superare le prove che ci vengono poste per impedirci di raggiungete i nostri ambiti traguardi di libertà.

  • harkhan Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 7 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 8 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 9 Medaglia per aver completato il libro Il Sigillo delle Vite Passate - Vol. 1 per la 2ª volta Medaglia per aver completato il libro Il Sigillo delle Vite Passate - Vol. 2 per la 2ª volta - 12:25 16/04/24

    Il non pensiero... il grande ostacolo! Spesso durante la meditazione, pur concentrandomi su ciò che faccio, mi accorgo che la mia mente è andata da un'altra parte; appena me ne accorgo ritorno subito indietro. Certi giorni non è difficile, altri sembra quasi impossibile. Io penso che sia anche dovuto al fatto che non sento, non percepisco nulla, e pure la visualizzazione è estremamente difficile. Non sento i Chakra, nemmeno uno, non ho sensazioni quando li tocco; quindi non mi resta che tentare di visualizzare la Prana che entra, e neanche questo riesco a fare bene... non so come visualizzarla, e nonostante sia stato spiegato più volte, non mi riesce. Considerando com'è la situazione, ho il timore che ciò che faccio sia tutto inutile, e che la mia Meditazione non abbia nessun effetto, e forse nemmeno senso. Provo con tutte le mie forze a percepire, sentire, ma nulla proprio, nemmeno una volta! Questa situazione talvolta mi fa sentire inutile, e mi deprime parecchio. Vado avanti come riesco e come posso, e sarebbe veramente facile mollare tutto, ma non demordo nonostante l'assenza di riscontri. Ci sono momenti in cui mi abbatto, soprattutto quando la voce riguardo al chakra del Plesso, dice... e ti fa sentire bene! Ci sono delle volte in cui mi fa sentire male! Grazie!

  • artemisia@ - 10:04 16/04/24

    Sto cercando di meditare in nn pensiero due volte al giorno, ho accolto questa meditazione e fatta mia, ovviamente nn ho la capacità totale di stare in nn pensiero, penso la strada sia lunga, ma sono volenterosa nel riuscire. Meditando quotidianamente sento una percezione del tutto di serenità. I pensieri scorrono, vanno come arrivano ed è una sensazione impagabile. Quando mi capita di meditare e un pensiero si intromette lo etichetto e va come è arrivato, altre volte sposto il pensiero sul respiro concentrandomi su di esso questo mi riporta nel nn pensiero. Trascorro molto tempo nel silenzio, per me è manna. Una condizione a cui nn posso rinunciare. Credo che questa mia esigenza di base si concili con lo scopo di imparare bene la meditazione in nn pensiero. Imparare ad essere nel qui e ora per ogni cosa che faccio. 🙏

  • antonio-pattara - 09:39 15/04/24

    Comprendere meglio i Chakra mi sprona a superare la demotivazione derivante dall'incapacità di mantenere il non pensiero. Soprattuto comprendere che vanno nutriti e allenati esattamente come il corpo mi aiuta a voler organizzare e mettere in pratica una routine quotidiana di benessere a 360 gradi. Grazie

  • ant777 - 08:40 12/04/24

    Effettivamente, per me è decisamente frustrante rendermi conto che, durante la pratica meditativa, c’è tutta una serie di pensieri “già pensati”, pensieri pre-confezionati che decidono dove portarmi, senza alcun controllo su di essi. Il silenzio mentale, per me, attualmente, non dura più di qualche secondo, sicuramente non minuti, purtroppo. Ma devo anche riconoscermi che, durante la pratica, i momenti di consapevolezza del pensiero non voluto aumentano sempre più. Lo “vedo”, me ne distacco e riconduco l’attenzione al respiro e al chakra. Tutte le volte che lo riconosco, ritorno presente a me stessa, alla respirazione, al chakra. E questo mi dà la fiducia di potercela fare, ogni giorno un po’ di più. Il mio punto debole è l’impazienza. Ma ne sono consapevole. Grazie.

  • sole15 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 9 - 11:56 10/04/24

    In questo periodo storico c'è molta difficoltà a mantenere il non pensiero a causa di molti fattori negativi che influiscono insieme al Low Artificiale sempre più aggressivo. Serve una continua motivazione a praticare sempre meglio del giorno prima, per non rischiare di far affollare la mente ancora di più. Bisogna riuscire a mantenersi rilassati e al contempo attivi e vigili ricordandosi che si tratta di allenamento, non di battere la fiacca. Quando arrivo a praticare buone sessioni, mi rendo conto che non è nulla in confronto al guardare una serie TV avvincente o fare qualcosa di Low che dà piacere. Eppure ogni volta credo che sia tanto facile mantenere quel livello raggiunto, e mettendoci meno impegno torno al livello precedente con più pensieri.

  • anlura - 07:47 10/04/24

    Rileggo volentieri questo documento perché dà un senso diverso di come lo avevo letto in precedenza. E' un bene rileggere di tanto in tanto questi articoli perché a volte sfugge il significato di quello che realmente intendeva dire quando per esempio si legge per la prima volta . Con il tempo il non pensiero migliora e ti rendi conto che non è proprio così impossibile giungere a questa condizione , ci vuole tempo e costanza ma questa condizione si riesce a raggiungere . Purtroppo il nostro avversario, low, è molto potente ed ha una esperienza di molto superiore alla nostra , quindi educare la nostra mente al non pensiero richiede una certa pazienza e costanza.

  • jeji Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 7 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 9 - 15:49 27/03/24

    Ho deciso di rileggere diversi articoli dello step uno che possono illuminarmi per migliorare lo stato della meditazione, perchè ora che ho trovato la costanza di meditare e proteggermi tutti i giorni voglio migliorare la qualità stessa della meditazione per incentivare il mio percorso; dal comprendere bene ed esercitare il controllo sulla visualizzazione, anche se difficile a causa del low e ovviamente del non pensiero che specialmente ultimamente è una lotta! Se inizialmente mi veniva più "facile" adesso (comprendendo anche le varie motivazioni grazie al vol 7) mi resta ancora di più complesso, ma non voglio darmi per vinta! Infatti, grazie alla meditazione come sostieni anche tu, nell'esercitarmi al non pensiero piano piano sono riuscita a non dedicarmi ai pensieri che mi imponeva il low comprendendo che nemmeno erano miei e trovando del tempo, anche se dovrei trovarne molto altro me praticare. Sono in minima parte riuscita a strecciare il cervello nel vero senso della parola riuscendo pian piano a discernere cosa era il mio o meno pensiero e quindi a dare importanza alle cose veritiere della mia esistenza e ciò ovviamente mi ha permesso di avere anche nell'ambito materiale dei miglioramenti e soddisfazioni personali, che prima davo per dispersi o scontati. Ovviamente hai ragione dobbiamo anche darci del tempo e eliminare intanto la maggior parte dei pensieri e poi iniziare a concentrarsi e non arrabbiarsi quando ci vengono dei pensieri durante la meditazione. Grazie per l'articolo Angel mi ha ancora motivato di più a praticare con concentrazione e a non mollare per raggiungere almeno un accettabile stato di non pensiero nelle mie meditazioni cercando di essere il più presente possibile! <3

  • Ivana77 - 10:55 25/03/24

    Ho gia sperimentato più volte quanto sia difficile non pensare a niente per un tempo più o meno lungo, perché effettivamente anche se vogliamo farlo la mente ci attacca di pensieri e immagini a cui neanche volevamo pensare. È sicuramente utile e interessante, allenare la mente al non pensiero in maniera quotidiana, e poi succede che come si va in palestra tutti i giorni, ci si ritroverà nel tempo una mente più forte,. Grazie di cuore per questa lezione, preziosissima e saggia come tutte le altre.

  • GiacomoR Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 7 - 01:30 23/03/24

    Il non pensiero è importantissimo per meditare bene ed evolversi e dovrebbe essere una cosa su cui si pone molta attenzione durante la pratica e le meditazioni. Non è facile e non è immediato e come dici tu è qualcosa che bisogna fare piano piano, meditazione dopo meditazione, giorno dopo giorno. Si tratta comunque di una cosa naturale per la nostra mente e con un po' di esercizio e pazienza ci si può riuscire, l'importante è la costanza e l'impegno.

  • lorenzolo - 09:45 22/03/24

    Ancora ho difficoltà a mantenere il non pensiero anche se ho da poco preso la meditazione per quello che è, un momento di relax dove ci concentriamo sul chakra e assorbiamo prana da esso. Rispetto a tempo fa dove magari mi innervosivo perché non riuscivo a mantenere il non pensiero e questo stato d’animo mi rovinava L intera sessione, adesso mi ricordo che comunque è una tecnica che mi deve innanzitutto rilassare e se i pensieri arrivano mi ripeto che comunque non è colpa mia e che sono qua per imparare e non serve condannarmi. Come scritto nell’articolo bisogna piano piano migliorare, comunque qualche risultato già c’è. Grazie grazie grazie

  • angelicandreo - 09:43 20/03/24

    Ho scoperto, da poco, che non è così semplice per tutti raggiungere un'assenza di pensiero. Ringrazio il fatto che per me sia sempre stato davvero semplice, quasi automatico, continuo comunque ad esercitarmi per non perdere questa capacità che è davvero utile.