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Libri di Angel Jeanne
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Step 1 - N° 12

Matrix - Viviamo in un videogioco (2 parte)

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Il Matrix è la vita che ci circonda, fatta di scenari mostratici in un grande palcoscenico. 
La routine che viviamo è Matrix, le persone che frequentiamo sono Matrix, le nostre scelte sono Matrix. 
Tutto ciò che viviamo ogni giorno è pressappoco illusorio, quindi una grande recita creata apposta per occupare il nostro tempo e condire la nostra vita. Il Matrix è un grande videogioco nel quale, quando abbiamo deciso di nascere in questo pianeta, abbiamo scelto il personaggio da interpretare. Inizialmente abbiamo scelto il suo sesso, poi il suo aspetto, poi la personalità che avrebbe dovuto avere e quindi il genere di vita che avrebbe dovuto condurre per arrivare in un preciso luogo e in un preciso momento della nostra vita: il momento in cui abbiamo visto davanti a noi la parola “Risveglio”. Da questo punto in poi tutto cambia. Ci troviamo ad un bivio dove dobbiamo scegliere se risvegliarci, capire che tutta la nostra vita è stata un’illusione e che nulla di ciò che abbiamo vissuto è reale, oppure se credere in quella storia e lasciarci cullare da lei, scegliendo di vivere dentro il Matrix per il resto della nostra vita. Scegliere di riconoscere il Matrix non richiede sacrifici, non ti spinge a rinunciare alla tua vita e alle tue abitudini, né di abbandonare le persone che ami; ti sollecita invece a riconoscere chi sei Tu da ciò che è il personaggio che ti eri inventato per giocare al videogioco che ti ha concesso una vita illusoria. 

Riconoscere che cos’è il Matrix ti permette di comprendere il senso di tutto ciò che ti è accaduto e che ti accade ogni giorno nonostante, dentro di te, ti renda conto che c’è qualcosa che non va. Vivi la tua vita accettando ogni situazione che accade perché pensi di non poterla cambiare, convinto oramai che il videogioco in cui ti trovi sia realtà effettiva. Prendi quello che viene senza nemmeno più chiederti se sia giusto o sbagliato, perché ti senti impotente verso la vita, non sai che si può cambiare e con questo nemmeno provi a trovare una soluzione per riuscirci, perché sei bloccato in partenza. Ma per quanto reale possa sembrare, il Matrix rimane solo un’illusione. Tutto ciò che vedi, che tocchi, tutto ciò che puoi mangiare, odorare, tutto quello che non puoi vedere né toccare ma provare, ecco: tutto questo è Matrix, nient’altro che illusione. Il Matrix è il videogioco in cui stiamo vivendo, quindi ogni dettaglio che gli appartiene è reale sinché stai dentro il gioco, ma in verità è solo un’illusione. Se scegli di capirlo, riuscirai a prendere il Matrix come una grande sala giochi in cui potrai divertirti a provare e giocare con tante nuove esperienze diverse; se invece la prendi troppo seriamente, questo potrà farti davvero soffrire, perché il computer è un giocatore molto bravo. 

In questo pianeta, tutto ciò che esiste è Matrix. Il tuo telefono è Matrix, il tuo tablet, la tua scrivania, la tua casa, il tuo stesso corpo fisico è Matrix. È tutto ciò che vediamo, sentiamo, tocchiamo, percepiamo, quindi anche gli animali, le persone e non solo gli oggetti o i vari materiali, perché tutto fa parte del Matrix. Hai presente quando fai un sogno lucido? Nel sogno lucido tu puoi fare tutto ciò che vuoi, perché sai che stare dentro un’illusione ti permette di volare o creare scenari nei quali di sicuro ti divertirai; è solo fantasia, no? Quindi ti sbizzarrisci. Il Matrix è come un grande sogno dove tutti gli esseri viventi però stanno dormendo e, purtroppo, non si rendono conto che si tratta soltanto di un sogno. Al contrario, tutti credono davvero di essere svegli, quindi vivono il sogno come fosse la loro reale vita e soffrono quando gli scenari del sogno non sono come vorrebbero, seppure siano loro stessi a crearli con la loro mente. Il Matrix è come un sogno lucido, però c’è chi approfitta del momento per divertirsi e chi invece non si accorge che sta dormendo, rimanendo quindi sottomesso al sogno. Nel sogno lucido sono presenti animali e persone, ma quelle non sono reali. Anche nella vita del Matrix non tutto ciò che vediamo esiste davvero, nemmeno se ci sembra vivo. 

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La vita che viviamo tutti i giorni è un grande sogno che possiamo scegliere di rendere lucido e modellarlo come piace a noi, oppure continuare a dormire e subirne tutti gli avvenimenti che stanno fuori dal nostro controllo. 

Anche se ogni giorno ti alzi dal letto e credi di essere sveglio, stai dormendo in un altro grande sogno, che puoi scegliere di rendere lucido e positivo, anziché pesante e sempre pieno di problemi aggiunti. Anche se il risveglio dal sonno notturno ti sembra così veloce, il risveglio dal Matrix richiede molto più tempo, perché ti risvegli poco a poco, prendendo sempre più consapevolezza di cos’è reale e di cosa no. Ci vuole tempo e non disperare se non riesci subito, perché comprendere che la vita in cui viviamo è un’illusione è molto più complicato di quanto sembri, perché siamo nati e cresciuti con il casco inserito sopra la testa che ci ha imposto, da sempre, di credere che ciò che vediamo sia l’unica realtà esistente. Anche la religione e le varie credenze che ci hanno inculcato dalla nascita sono impostate per confonderci, non dicendo tutta la verità. Non possiamo però dare la colpa alle altre persone che ci hanno cresciuto, educato o insegnato a credere ed essere fedeli a questa vita illusoria, perché nemmeno loro sanno di dormire, e purtroppo non tutti vogliono accettare che si tratti soltanto di un sogno. Obbligarle a crederci sarebbe sbagliato, in quanto ognuno deve essere libero di scegliere e alcuni, purtroppo, esistono per non poter scegliere; loro sono nati per vivere per sempre nel Matrix e non ne usciranno mai. Questo però non deve renderci tristi in quanto ognuno esiste per una ragione e non dobbiamo imporre la nostra sugli altri. È giusto che ognuno faccia il suo percorso indipendentemente da quello che dicono o credono gli altri. 

Tutti noi indossiamo il casco che si chiama Regolatore, ma possiamo scegliere di toglierlo e vivere nella realtà tutti i giorni e rindossarlo per giocare nel Matrix quando ci viene comodo, oppure possiamo scegliere di rimanere dormienti tutti i giorni e dimenticarci, per sempre, che esiste una realtà. Alcuni vogliono rimanere a dormire per sempre e noi non possiamo costringerli a svegliarsi, però, nemmeno noi siamo costretti a seguirli e restare a dormire assieme a loro per assecondarli. Scegliere di slacciare il casco ti permette di decidere quando vivere nella realtà e quando abbandonarti all’illusione, potendo quindi vedere la vita per come è davvero, oppure per come la vivono e percepiscono tutti gli altri. Slacciare il casco però ti offre la libertà di scegliere, un’opzione che non tutti hanno. Infatti la differenza fra un incessantemente addormentato e colui che tenta di risvegliarsi dal Matrix, è che il primo non ha scelta: lui può vedere un’unica realtà che è illusoria e non ha libero accesso alla vera realtà al di fuori del Matrix. Il secondo, invece, tenta di continuo di slacciare il suo casco, riuscendo ad intravedere la verità, sino a ché non imparerà del tutto a toglierlo e a vederla nel completo. Egli potrà avere accesso alla verità, però potrà scegliere – tutte le volte che vuole – di vivere la vita illusoria assieme a tutti gli altri. Chi sceglie di isolarsi e distruggere completamente la sua vita Matrix per dedicarsi soltanto all’apertura ossessiva del suo casco, probabilmente non ha compreso affatto il senso della vita. Vivere una vita Matrix è giusto, ciò che è scorretto è venirne sopraffatti senza nemmeno conoscere quale sia la verità. 

Credere di conoscere già tutto e di sapere già uscire dal Matrix alla perfezione è anch’essa un’illusione, perché non è affatto semplice uscirne e riconoscere la verità, vedere davvero – ad occhi aperti – i suoi codici (e non solo in senso figurativo) e riuscire a modificare gli eventi del Matrix per adattarli ai tuoi interessi. Prendere coscienza del Matrix è ancora molto lontano dall’uscirne, o per così dire risvegliarsi, perché capire che il Matrix esiste è un livello, ma modificare i suoi codici per adattarlo ai propri bisogni è ben diverso. L’addormentato percepirà una lunga illusione per tutta la durata della sua vita senza mai scoprire altro; colui che è cosciente saprà che si tratta di illusione e proverà a non starci male ogni qualvolta il gioco sembrerà duro; altri, invece, sceglieranno di evolvere le loro facoltà psichiche per togliersi il casco, vedere la realtà, prendere le redini del Matrix e comandarlo. 

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Dire di riuscire a comandare la propria vita e riuscire davvero a comandare il Matrix sono due azioni completamente diverse. Quando capirai cos’è il Matrix e imparerai a modellarlo secondo le tue decisioni, coscientemente, potrai comunque decidere se vederlo come lo vivono gli altri o com’è in realtà, ma questa finalmente diventerà una tua scelta e non sarà più quella di qualcun altro su di te. Vedere il Matrix e per così dire uscirne, non ti renderà distratto, isolato e solo, ma tutt’altro: ti sentirai molto più unito al Tutto di quanto ti senta ora, ti sentirai più felice e amante della vita, sarai più invogliato a svegliarti la mattina perché avrai uno scopo reale che ti motiverà ad agire e andare avanti con le tue forze; perché queste non ti mancheranno più. Chi dice che conoscere la verità faccia soffrire, si è perso in un’altra di quelle illusioni fatte passare per storie vere; la verità sta nella pratica, non nella teoria. 

Tutti i giorni, sin dalla nascita, continui a vedere la vita illusoria che ti è stata posta davanti a causa del casco che indossi, ma dalle più piccole alle più grandi cose che compongono la tua giornata sono meccanismi illusori creati dal Matrix che continueranno ad offuscarti la vista della realtà per tutta la vita, a meno che tu non scelga di utilizzare la vista che appartiene alla tua psiche più evoluta per vedere e comprendere la realtà. Il tuo casco, il regolatore, ti rende perfettamente idoneo al videogioco in cui ti trovi, quindi tu, come tutti gli altri giocatori, vedete/vediamo le stesse cose pur essendo queste illusorie. Per capire ciò, prova a pensare ad un qualsiasi videogame a cui hai giocato: sinché sei dentro al gioco devi attenerti alle sue regole, perciò non puoi aprire porte delle quali non hai le chiavi, non puoi acquistare oggetti se non hai abbastanza monete, non puoi salire di livello se non completi le missioni del tuo personaggio. Di sicuro non puoi entrare nel gioco e salire di livello solo per tua volontà, o guadagnare monete senza muovere il tuo personaggio per la mappa, ma devi stare alle regole del gioco. Però, non appena spegni il monitor, sei perfettamente consapevole che la tua vita non è quella del videogame, perciò anche se nel gioco non puoi aprire le porte e accedere alle altre stanze, tu nella tua realtà puoi aprire le porte di casa tua, spostarti in un’altra stanza, e via dicendo. Se il tuo personaggio non ha monete, non significa che anche tu, nella realtà, non abbia denaro per acquistare ciò che desideri. Tu sai che il videogame a cui hai giocato, seppure possa essere molto bello, è ben separato dalla tua vita reale. Il problema nasce quando la tua ossessione per quel videogioco diventa troppo forte, identificandoti troppo nell’avatar che hai scelto, soffrendo se perdi la partita, arrabbiandoti se non riesci a salire di livello, disposto addirittura a spendere i tuoi “soldi veri” per acquistare monete virtuali che il tuo personaggio potrà spendere per nuovi abiti, oggetti, pozioni magiche che il gioco prevede. Giocare ai videogame è molto divertente, ma questi non devono venire confusi con la vita reale, tanto da decidere di togliere un materiale “reale” della tua vita per trasformarlo in una proprietà del tuo personaggio virtuale. Quando una persona si dimentica che il videogame a cui sta giocando è solo un piccolo programma divertente che dovrebbe servire per rilassarlo un po’, e non per distrarla dalla vita reale, finisce per dimenticarsi della sua personalità e per diventare il suo personaggio, per vivere per il suo personaggio, tanto da abbassare la propria vita sociale, culturale e reale per passare tutto il tempo a giocare ad un finto gioco. 

Qui arriva il punto: il gioco è un programma, un’illusione, perché il gioco esiste ed è divertente ma tutto il mondo al suo interno è soltanto una grafica disegnata da un’altra persona che ha creato una dimensione per permetterti di passarci il tempo. Il gioco esiste ma è un’illusione. Per esempio il personaggio del nostro gioco può trovare monete e con quelle può acquistare abiti o oggetti che nel mondo del videogioco esistono, ma queste monete sono finte, non sono reali in questa dimensione fisica, appartengono soltanto a quel videogioco. 

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Quando spegniamo il monitor, quelle monete o quei vestiti acquistati non compariranno magicamente nell’armadio di camera nostra, ma rimarranno dentro al gioco. Quindi quegli abiti non esistono, sono solo un’illusione. All’interno del videogame gli abiti esistono, perché il programma ci mostra la proiezione realizzata alla perfezione e finché giochiamo possiamo davvero credere in quei vestiti e volerne acquistare e collezionare sempre più, ma quando spegniamo il monitor ci dobbiamo rendere conto che tutto ciò che abbiamo acquistato in realtà non esiste, perché è rimasto dentro al gioco, quindi è finto. Non dobbiamo farci ipnotizzare e addormentare da quel gioco. Può sembrare complesso da capire, ma il Matrix in cui ci troviamo è pressappoco la stessa cosa. Al di fuori del Matrix non c’è un’altra persona con il joystick in mano per come lo conosciamo noi e con il quale ci controlla, però c’è una Coscienza più grande di noi che è il nostro vero Io, che osserva le nostre azioni e prova a dirigere le nostre scelte. La nostra Coscienza, o Anima, che siamo realmente noi, è ben diversa dal personaggio che, in questo momento, stiamo interpretando. Proprio come in un videogame, abbiamo scelto in questa vita un personaggio molto diverso esteticamente e caratterialmente da ciò che è la nostra vera Essenza, ma non solo. L’avatar che scegli per interagire in quel gioco può essere completamente diverso dal tuo reale aspetto: per esempio tu sei una persona che di mestiere fa l’avvocato, ma potresti scegliere di giocare ad un videogame in cui sei un pesciolino che deve nuotare in tutto l’oceano per ritrovare le gemme preziose che ha rubato il polpo cattivo. In questa realtà sei completamente diverso dall’immagine del pesciolino, è diverso il tuo mestiere, è diverso il tuo scopo di vita, è diverso il tuo nemico. Eppure mentre stai giocando ti identifichi in quell’avatar, impegnandoti davvero a nuotare bene, a trovare tutte le gemme e a sconfiggere il nemico polpo. In altre parole la tua Anima potrebbe avere un aspetto davvero diverso da come sei tu ora, potrebbe avere degli impegni diversi dalla tua routine giornaliera, e potrebbe avere uno scopo nella vita completamente opposto da quello che hai tu ora. Inoltre, potrebbe ritenere che le tue abitudini e le tue idee per il futuro siano del tutto ridicole, proprio come tu ora potresti pensare nei confronti del pesciolino che deve trovare le gemme. Ma qual è l’obiettivo giusto da seguire? Quello dell’Anima, ovviamente. 

Quando giochi al videogame scegli di passare qualche ora a risolvere i problemi del tuo avatar, quindi metti tutto il tuo impegno per concludere le missioni del tuo personaggio e raggiungere i premi, ma la realtà è che se il tuo pesciolino trova le gemme, tu comunque non hai cambiato nulla nella tua vita reale, non hai aumentato il tuo stipendio, risolto una lite in famiglia o trovato un posto di lavoro per tuo figlio, perché le missioni svolte nel videogame non hanno nulla a che vedere con la tua vita quotidiana. Per la stessa ragione, la tua vita di ogni giorno all’interno del Matrix potrebbe essere molto diversa dalla vita che svolge il tuo vero Io – l’Anima – e, addirittura, le tue scelte quotidiane e le tue “missioni” di tutti i giorni potrebbero non valere nulla per la tua Anima, ma potrebbero essere soltanto come un passatempo o una perdita inutile di tempo. Ecco a cosa serve risvegliarsi: a capire cosa di questa vita, di questo game chiamato Matrix, ha davvero senso per la nostra Anima e cosa invece è solo un inutile gioco che ci sta facendo perdere tempo. Il Matrix è un videogioco molto realistico al quale abbiamo promesso eccessiva fedeltà, ma possiamo scegliere di aprire gli occhi e riconoscere, comprendere e vivere nel Matrix consapevoli che sia un’illusione. 

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Tutti noi siamo perfettamente sintonizzati sullo stesso grande computer chiamato Matrix, ragione per cui tutti vediamo le stesse cose e ci scambiamo le stesse informazioni; sinché siamo dentro il gioco. Per questa ragione tutti noi possiamo vedere gli stessi oggetti che stanno all’interno di una stanza, toccarli e descriverli alla stessa maniera, ma ciò non toglie che essi siano illusori. Perciò possiamo descrivere un oggetto tale e quale per come lo vedono gli altri, e per questo crediamo che questo sia davvero esistente e siamo sicurissimi che lui sia lì, davanti a noi; nonostante la sicurezza, però, tutto ciò che ci circonda è una proiezione che nella vera realtà non esiste. La stessa cosa vale per una persona o per una vicenda: tutti l’hanno vista e per tutti è reale, ma appartiene soltanto a questo Matrix illusorio. 

Sino ad oggi hai dormito e vissuto in un sogno che credevi fosse realtà, ma non illuderti: perché da oggi continuerai comunque a vivere dentro al Matrix e non ti risveglierai dal sonno solamente per aver letto un singolo documento. Però, prendendo consapevolezza dell’esistenza del Matrix, puoi già iniziare a fare qualche piccolo passo verso quello che sarà, se continuerai, un vero e proprio percorso di Risveglio. Quando inizierai ad aprire gli occhi, vedrai che i muri che strutturavano la tua casa e che credevi limitassero l’accesso alle energie, in realtà non sono così compatti, duri e impenetrabili come sembrava; noterai che il muro non esiste davvero come sembrava quando stavi dentro al gioco, ma lo riconoscerai come un insieme di codici che il tuo casco ha decodificato per mostrartelo così, come a tutti coloro che lo stanno indossando in questo momento. Scegliere di togliere il casco non è un’azione istantanea, non si può togliere da un momento all’altro, ma si può scegliere di praticare per evolversi e quindi, pian piano, allentare la cinta e iniziare ad adattarsi all’aria fresca che accede dallo spazio creatosi nel casco, per farci sentire un assaggio della libertà. Chiaramente il casco è solo una metafora per parlare del regolatore. Poiché tutti gli esseri fisici in questo mondo hanno un cervello perfettamente sintonizzato al grande computer chiamato Matrix grazie al regolatore, tutti vediamo e percepiamo le stesse cose. In realtà, però, il nostro regolatore può fare molto di più, oltre che mostrare a tutti la stessa illusione, ma te ne parlerò nei prossimi articoli. Prosegui con la lettura e non dimenticarti della pratica! 

Fine pagina 5 su 5. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

2508 commenti
  • martina-g - 10:49 10/11/23

    L' illusione della realtà...il grande sonno.. mi sono sempre sentita un po' fuori luogo in questa società e ora inizio a capirne le motivazioni

  • romitoroby - 07:32 10/11/23

    Questa cosa della Matrix è veramente potente! Adesso si spiega, che alcuni momenti della mia giornata sento come un pesce Fuor d’acqua!

  • davidel - 18:48 09/11/23

    Eeeee non è facile soprattutto per me che mi sento spaesato, tanto è vero che io in sto Matrix ho solo giocato male solo ora mi rendo conto che hanno sempre giocato con la mia psiche. Spero che il risveglio mi faccia ribaltare una partita dove l'incoscienza la fatta da padrona lo spero con tutto il Cuore ❤️ Grazie Angel ☀️❤️🔥

  • wonderantos - 18:33 09/11/23

    L'esempio del videogioco mi rende un po' più chiaro il concetto, avendo a che fare con due ragazzini che spesso si perdono nel mondo virtuale dei loro videogiochi. Spesso si arrabbiano, urlano, litigano furiosamente, a volte piangono e, anche quando escono dal gioco, si portano dietro rabbia e frustrazione... penso di aver capito che con la Matrix funziona proprio così.

  • Neurone - 11:55 09/11/23

    Caspita... La linea tra realtà e illusorio, tra realtà e Matrix è davvero sottile... Calza benissimo l'immagine del videogioco

  • La Forza - 19:24 08/11/23

    Molto interessante quasi incredibile, vorrei già provare a slacciare il ( casco ) per avere le prime emozioni nel vivere una vita reale, ma ci vuole tempo e molta pratica per evolversi, io continuo con il percorso spirituale e poi il tempo, ( se così si può chiamare, perché anche il tempo può essere Matrix ) mi darà le risposte che cerco da tutta la vita.

  • Annamar - 05:52 08/11/23

    Certo sento da tempo che è come se pur vivendo e facendo le cose del mio quotidiano, io non faccia parte della “massa” e mi fa sentire presuntuosa e mi fa sentire rabbia per non saper accettare il mondo così com’è. Sono confusa Grazie

  • lucia717 - 16:29 07/11/23

    Consapevole dell’impegno necessario, mi sent sempre più motivata ad andare avanti. Voglio essere me stessa, non il personaggio che subisce la Matrix.

  • Alessio - 01:14 07/11/23

    Per me è semplicemente magnifico ritrovare che tutto quello che ho sempre fatto sin da piccolo, non conformandomi, sia ciò che mi ha spinto ad essere sempre diverso

  • Maria Grazia - 22:59 06/11/23

    In realtà tutto ciò lo pensavo da quando ero piccolina , come se tutto ciò non fosse reale!! Poi guarda caso mi ritrovo a leggere la verità che ho sempre pensato e da un lato mi fa piacere , dall’ altro è un po’ inquietante, ma nello stesso tempo magnifico ed affascinante! Ho sempre pensato che ci fosse dell oltre a ciò che vedevo , che tutto ciò non fosse vero , anche quando guardavo in faccia alle persone , me le immaginavo come robot , come se non stessi davvero parlando con un umano , ma con un qualcosa di artificiale! Comunque mi ha fatto davvero tanto piacere aver letto questo argomento! Grazie mille Angel 🙏

  • antoniog - 20:47 06/11/23

    La Matrix... Vedendo il film mi sono chiesto quanto vero ci fosse, e guardarlo in questa chiave di lettura capisci tante cose, quello che mi preoccupa, che in questo "Videogioco" ci sono tanti "cattivi" che ci vogliono tenere nel Low. Mi piacerebbe contribuire nel rendere migliore questa Matrix... E svegliarsi e´ il primo passo.

  • Paolo - 15:12 06/11/23

    Interessante articolo che conferma quanto finora sospettato mettendo insieme tutti i pezzi del puzzle .

  • alessandracasalini - 18:34 04/11/23

    Grazie per questo articolo illuminante sulla Matrix e i suoi meccanismi. Siamo tutti prigionieri in una realtà pilotata da un’intelligenza superiore ma non ne siamo coscienti. Ognuno riveste il suo ruolo o maschera senza capire che la vita di tutti i giorni non è reale. Niente è reale di tutto quello che vediamo, tocchiamo o pensiamo. Solo la disgregazione del falso Se può condurci al Risveglio e ad attivare il principio cristico presente in ognuno di noi. Platone ha spiegato la matrix in modo eccellente nel “Mito della Caverna” in cui descrive degli uomini incatenati in una caverna sotterranea. (matrix). Costretti a guardare solo davanti a sé. Sul fondo della caverna si riflettono immagini di statuette che sporgono al di sopra di un muricciolo. Alle spalle dei prigionieri e raffigurano tutti i generi di cose. Dietro si muovono, senza essere visti, i portatori delle statuette e più in là brilla un fuoco. Che rende possibile il proiettarsi delle immagini sul fondo. I prigionieri scambiano le ombre per la sola realtà esistente. Ma se uno di essi riuscisse a liberarsi dalle catene. Voltandosi si accorgerebbe delle statuette e capirebbe che esse, e non le ombre, sono la realtà. Se egli riuscisse in seguito a risalire all’apertura della caverna, (matrix) scoprirebbe, con ulteriore stupore. Che la vera realtà non sono nemmeno le statuette, poiché queste ultime sono a loro volta imitazioni di cose reali, nutrite e rese possibili dall’astro solare. Dapprima, abbagliato da tanta luce, non riuscirà a distinguere bene gli oggetti e cercherà di guardarli riflessi nelle acque. Solo in un secondo tempo li scruterà direttamente. Ma ancora incapace di volgere gli occhi verso il sole, guarderà le costellazioni e il firmamento durante la notte. Dopo un po’ sarà finalmente in grado di fissare il sole di giorno e di ammirare lo spettacolo scintillante delle cose reali. Ovviamente i prigionieri vorrebbero rimanere sempre là, a godere, rapiti, di quel mondo superiore. Tanto che preferirebbe soffrire tanto piuttosto che tornare alla vita precedente. Ma se egli per far partecipi i suoi antichi compagni di schiavitù di ciò che ha visto, tornasse nella caverna. I suoi occhi sarebbero offuscati dalla oscurità e non saprebbero più discernere le ombre. Perciò sarebbe deriso e spregiato dai compagni, che accusandolo di avere gli occhi “guasti”. Continuerebbero ad attribuire i massimi onori a coloro che sanno più acutamente vedere le ombre della caverna. E alla fine, infastiditi dal suo tentativo di scioglierli e di portarli fuori dalla caverna, lo ucciderebbero. Uscire dall’ombra è l’impresa che l’umanità deve attuare. Platone aveva visto, già secoli fa, l’umanità come è, cieca o dormiente. E nel Mito della Caverna spiega in maniera pregevole tutte le anomalie e contraddizioni delle menti distorte dalla matrix . Che ci è stata inculcata dal sistema religioso o politico che sia. Per cui l’uomo dormiente è felice di restare nell’ombra allorquando non pronto, la troppa luce del sole potrebbe abbagliarlo. Dal canto suo, l’uomo “risvegliato”, uscito dalla caverna, che ha saputo uscire dall’ombra, deve star ben attento a rivelare le meraviglie della realtà. Che ha intravisto al chiaror della luce. Poiché non sarebbe creduto, ne verrebbe deriso o persino eliminato. La caverna oscura simboleggia il nostro mondo, ossia la matrix in cui siamo bloccati. Gli schiavi incatenati- gli uomini. Le catene – l’ignoranza e le passioni che ci inchiodano in questa vita. Le ombre delle statuette- le cose del mondo sensibile corrispondenti al grado della credenza. Il fuoco – il principio fisico con cui i primi filosofi spiegano le cose. La liberazione dello schiavo – l’azione della conoscenza vera. Il mondo fuori la caverna – le idee. Il Sole – l’idea del Bene che tutto rende possibile e conoscibile. La contemplazione delle cose e del sole – la filosofia ai suoi primi livelli. Lo schiavo che vorrebbe starsene là – la tentazione del filosofo di chiudersi in una torre d’avorio. Lo schiavo che ritorna alla caverna – il dovere del filosofo di far partecipi gli altri delle proprie conoscenze. L’ex schiavo che non riesce a vedere le ombre – è sempre il filosofo o uomo “risvegliato”. Che per essersi troppo concentrato sulle idee si è disabituato alle cose. Lo schiavo deriso – la sorte dell’uomo di pensiero di venir scambiato per pazzo da coloro che sono attaccati ai pregiudizi. I grandi onori attribuiti a coloro che sanno vedere le ombre- il premio offerto dalla società ai falsi sapienti. L’uccisione del filosofo – la sorte toccata a Socrate, e ai giorni nostri, a tutti coloro che infastidiscono il sistema con la verità. La luce del fuoco rappresenta la condizione di conoscenza della verità parziale. In quanto ci permette di vedere le ombre delle idee ( ossia le ombre del-la vera realtà). La luce del sole invece simboleggia l’idea del Bene che tutto rende possibile e conoscibile. Permettendo così all’uomo “liberato” di ammirare lo spettacolo scintillante delle cose reali.

  • manmazzotta99 - 09:22 04/11/23

    Sinceramente penso di aver preso la prima parte troppo alla lettera, infatti io ho già trovato il mio sogno, e il primo articolo sul Matrix mi aveva fatto riflettere sul fatto che anche esso potesse essere frutto del Matrix stesso. Ho invece trovato rincuorante la parte che spiega che si tratta di una metafora, ricordando che ho già fatto degli step di crescita personale per trovare quale fosse la mia vocazione (scrivere e disegnare fumetti per sensibilizzare più persone possibili a temi spinosi dalle discriminazioni alla spiritualità)

  • lorenzo2023 - 17:27 03/11/23

    Leggere questo articolo ti mette un grande curiosità, inoltre viene spiegato molto bene con la similitudine del videogioco. Viviamo in questa illusione che sembra moltissimo la realtà, mi piacerebbe molto saperne di più