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Step 1 - N° 19

Il Low Frequency - Le distrazioni e i meccanismi del Low (2 parte)

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Il Low Frequency è una coscienza intelligente che fa parte della mente del Pianeta, che chiameremo anche la mente di Gaia. Se da una parte abbiamo prova dell’intelligenza del pianeta, grazie ai miracoli che la Natura riesce a compiere per sopravvivere anche nei momenti di crisi, dall’altra parte il pianeta possiede anche una seconda faccia, molto diversa dalla continua evoluzione che ci offre la Natura; sto parlando di quella coscienza che ci tiene tutti legati ad una bassa frequenza, che prende il nome di Low Frequency. C’è una ragione per cui il Low Frequency è così “basso”, nonché qualcosa che lo manipola, ma capirai più avanti di cosa si tratta. La Natura e il Low Frequency non sono la stessa cosa, ma fanno entrambe parte della mente del Pianeta. Possiamo paragonare la Natura alla necessità umana di mangiare cibo per mantenersi in vita grazie al nutrimento, perciò alla fame normale che ci viene quando stiamo da troppo tempo senza toccare cibo. Il Low Frequency invece, è paragonabile alla fame ossessiva, che ci impone di mangiare anche se il corpo non ha davvero bisogno di quel nutrimento, eppure ci sembra di avere fame e ci obbliga a mangiare ancora, e ancora, e ancora, sino a rischiare gravi problemi di salute dovuti all’obesità, e nonostante questo ci vuole far credere di avere ancora fame e ci obbliga a mangiare ancora. Questo paragone serve a farti comprendere l’enorme differenza che c’è fra Natura e Low Frequency: entrambe fanno parte della mente del Pianeta e non è facile distinguerle, proprio come non è facile distinguere la fame vera dalla fame nervosa, perché entrambe ti provocano sintomi simili tanto da farti credere che siano la stessa cosa; eppure una ha lo scopo di tenerti in vita, l’altra invece – se le dai retta – te la distrugge. La Natura, di per sé prosegue con il suo corso, perciò fa in modo che gli esseri umani, come gli animali, gli insetti e il regno vegetale, proseguano la loro vita compiendo azioni utili al pianeta. 

Quindi la Natura ti spinge a compiere un lavoro che aiuti alla società della tua specie, che nel nostro caso avviene attraverso un contratto lavorativo, mentre nelle altre specie, come ad esempio le formiche, le api, etc, avviene molto più spontaneamente: ognuna sa che cosa deve compiere sin dalla nascita. Gli insetti dedicano tutta la loro vita al loro lavoro e alla procreazione, che è l’unica missione di vita, perché loro lavorano tutto il tempo per portare avanti la specie. Noi, però, non siamo formiche, e seppure potremmo imparare molto da loro sia in senso lavorativo, che per quanto riguarda la società – come la collaborazione sincera fra i singoli per diventare un gruppo unito, che fra noi umani è sempre più rara – dobbiamo ricordarci di essere molto più evoluti degli insetti, perché noi abbiamo un’intelligenza e una Coscienza superiore a loro. Certo, più di una volta ci sarà capitato di guardare qualche nostro conoscente e pensare che uno scarafaggio sarebbe più intelligente di lui, ma nei fatti concreti, la razza umana non può essere messa a paragone con una specie animale o con gli insetti, in quanto le nostre facoltà intellettuali e psichiche sono più mature, più avanzate. All’interno del pianeta Terra, la razza umana è quella più capace di evolversi mentalmente, tecnologicamente, psichicamente e spiritualmente. Quando pensiamo alla Natura, ci vengono in mente solo paesaggi meravigliosi, prati fioriti e animali bellissimi, ma la Natura non è soltanto questo. Se da una parte esistono luoghi paradisiaci, per quanto siano belli, esistono anche luoghi naturali pieni di animali velenosi, sanguisughe, zecche, parassiti di qualsiasi tipo, zone paludose, deserti nei quali non puoi sperare di sopravvivere a lungo, lande di ghiaccio infinite, nella quale la vita non sarebbe rosa e fiori come penseresti. Quindi la Natura non è solo fiori e bei paesaggi, ma contiene anche zone molto paludose e dalle energie più stagnanti. Per questa ragione non deve stupirti pensare che la mente di Gaia possieda, oltre l’istinto della Natura, anche una coscienza che si tramuta nel Low Frequency, ovvero una coscienza intelligente che ci lega eccessivamente alla bassa frequenza. 

Il Low Frequency è come la zona paludosa della mente del Pianeta: in senso figurativo è quella parte della mente di Gaia che ti fa stagnare nell’incoscienza. Ma certo, non è sempre stato così, e capirai il perché è cambiato e cosa è accaduto per far sì che diventasse ciò che viviamo e subiamo oggi. 

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Ma come ben sappiamo, l’uomo è capace di bonificare una palude per farla diventare un luogo migliore, perciò attraverso la pratica per divenire coscienti e uscire dal Low Frequency, è possibile sfruttare le proprie facoltà per manovrare il Matrix e ottenere dei benefici per se stessi e per gli altri. Il Low Frequency ti influenza da sempre e non esiste persona o essere vivente al mondo che nasca già con la mente al di fuori del Low Frequency, perché sarebbe come pensare che si possa nascere al di fuori della Natura: poiché sei nato all’interno del pianeta Gaia, sottostai alle sue influenze da sempre, senza rendertene conto, che tu lo voglia oppure no. Proprio come la Natura non ti chiede il permesso di entrare nella tua vita, ma inizia ad avere effetto su di te sin dal primo giorno di nascita (come l’urgenza di respirare, la fame, ma anche il bisogno di avere contatti con gli altri esseri della tua specie) non ti chiede il permesso neppure il Low Frequency. Esso lavora continuamente per distrarre la nostra attenzione dalla scoperta della nostra identità, mettendoci davanti agli occhi mille ragioni per dimenticarci chi siamo. Il Low Frequency non è “oscuro”, ma non è nemmeno nostro alleato, in quanto il suo ruolo è proprio quello di farci restare addormentati, affinché compiamo il nostro lavoro da formiche e non ci comportiamo da Coscienze evolute. 

Di sicuro ti sei reso conto che ci sono persone che vogliono sapere di più sulla propria identità ed altre invece no. Le prime, si chiedono spesso se la vita è tutta qui, si chiedono se la vita ha uno scopo più evoluto, si porgono spesso la stessa domanda che ti sei chiesto tu tante volte: “Chi sono Io?” e seppure non conoscano ancora la risposta, continuano a farsi domande. Ben sai invece, che altre persone non sono affatto interessate a porsi queste domande, in quanto la loro idea di vita è tutto ciò che stanno vivendo: lavori, torni a casa dalla famiglia e domani lavori di nuovo; non c’è altro, per loro. Anzi, secondo la loro mentalità, se ti incuriosisci di qualcosa che si trova al di fuori del lavoro e della famiglia, si tratta per certo di qualcosa che non va bene! Secondo loro, tu devi solamente lavorare, portare i soldi in casa, mantenere la tua famiglia e basta; al massimo, se proprio vuoi essere “dalla mentalità aperta”, ti è concesso svolgere uno sport, ma che non ti porti via troppo tempo dalla famiglia, altrimenti non va bene neanche questo. Quindi ti rendi conto che alcune persone sono molto più predisposte a cercare la verità, mentre altre non la vorrebbero conoscere neppure se gliela ponessi davanti. Questa è la prima differenza che riconosciamo fra coloro che potremmo definire persone in cerca di evoluzione, che in precedenza abbiamo rinominato come Celesti, da coloro che potremmo definire Gaia’s Low. I Gaia’s Low, sono l’esempio perfetto di ciò che il Low vorrebbe per noi: lui pretende che gli umani si comportino da formiche, ovvero che passino la loro intera vita a lavorare e mettere su famiglia, senza avere il minimo tempo per fermarsi a riflettere e quindi decidere di evolvere la propria Coscienza, attraverso la pratica spirituale. 

Il Low vuole farci credere che la spiritualità sia una distrazione ai propri doveri lavorativi, per tenerci lontani dalla vera verità: che sono i nostri impegni lavorativi a distrarci dalla nostra evoluzione spirituale. Infatti il Low Frequency pretende che gli umani si comportino da insetti, ma Noi non siamo insetti di Gaia: noi siamo umani, capaci di evolvere le proprie facoltà psichiche, tanto da poter raggiungere il livello di modificare gli eventi personali e dell’intero pianeta, con obiettivi più positivi. Potremmo fare l’esempio di Gesù: lui ha raggiunto il livello di manipolare il Matrix tanto da riuscire a cambiare gli eventi e compiere miracoli, molti dei quali oggi nemmeno ci vengono più raccontati, seppure qualcuno lo ricordiamo ancora. Eppure, lui è uscito dal Low, per compiere azioni positive per se stesso e per l’intero pianeta. Chiaro che non sia facile raggiungere il suo livello, ma non siamo qui per competere, perché non è questo che lui ha voluto insegnarci: siamo qui per riconoscere di non essere macchine da lavoro, bensì Coscienze che devono al più presto Risvegliarsi per ricordare chi siamo realmente. 

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Il Low Frequency è tanto furbo quanto nascosto, perché ci influenza sin dalla nostra nascita, perciò diventa difficile riconoscerlo nella nostra routine da un giorno all’altro. Abbiamo passato tutta la vita a seguire la sua corrente, anziché scegliere la vita con la nostra reale decisione, per cui la consapevolezza che il Low Frequency esiste e ci tiene sotto controllo può essere una dura verità da accettare, ma solo all’inizio. Dopodiché, impari a conoscerlo e a destreggiarti fra i suoi metodi per tenerti basso, per liberartene. 

Il Low utilizza due metodi principali per tenerti basso, distratto, e lontano dalla ricerca della verità, che ti avrebbe portato a praticare un percorso per raggiungere il tuo Risveglio. Il primo metodo che il Low utilizza per tenerti ancorato al suolo è il tuo stesso Pensiero, attraverso il Regolatore del quale parleremo più tardi. Il secondo metodo è l’utilizzo delle persone intorno a te, che debbano distrarti e farti perdere tempo, perché tu finisca per dimenticarti di ciò che di evolutivo volevi compiere, per scegliere di occuparti unicamente delle faccende quotidiane\lavorative che ti sono state messe davanti. Seppure potresti scegliere di compierle entrambe, il Low ti farà credere che tu debba occuparti unicamente delle faccende lavorative\famigliari, scordandoti completamente di ciò che di evolutivo avresti potuto fare. La verità è che puoi renderti conto dell’esistenza del Low Frequency, solamente se inizi a praticare, perché esso ti darà prove della veridicità della sua presenza. Sinché rimani all’interno del Low Frequency, non ti renderai conto di quanto tu ne sia ingabbiato, anzi di sicuro potresti pensare che in fin dei conti, a te non possa toccare. Se inizi a praticare, però, ti rendi conto di quanto in realtà sia vero che lui esista e di quanto sia influente la sua presenza nella tua vita. Per fare un esempio pratico, il Low mobilita le persone e le situazioni intorno a te per distrarti e impedirti di praticare la Meditazione, affinché – non praticandola – rimarrai basso e completamente sottomesso al suo volere. Per esempio, potresti essere abituato a vivere in una casa piuttosto tranquilla e silenziosa, in cui il campanello suona davvero raramente, se non quando arriva la posta; ma di solito arriva quasi sempre negli stessi orari e non ti reca fastidio. Invece, ben diverso accade quando stai per sederti e metterti a praticare. 

La prima meditazione in assoluto, potrebbe anche andare tranquilla, senza nessuna interruzione; potrebbe. Il giorno dopo, quindi il secondo giorno del tuo percorso di pratica, il Low potrebbe già intervenire con qualche distrazione interna, come l’apatia, la svogliatezza, e nonostante la meditazione del giorno prima ti sia piaciuta moltissimo, il secondo giorno potresti pensare di non avere voglia di praticarla di nuovo; ma potresti riuscire a praticarla comunque e andare contro la tua apatia. Intorno al terzo/quarto giorno, il Low inizierà a farsi sentire più seriamente. Oltre la svogliatezza personale, il Low inizierà a mettere in moto i suoi meccanismi per mobilitare le altre persone intorno a te, affinché siano loro stesse a distrarti e farti perdere tempo, per farti dimenticare di praticare la meditazione giornaliera. Poniamo l’esempio che tu voglia praticare la meditazione intorno alle 16:00 del pomeriggio. Tutta la mattina hai svolto le tue faccende domestiche o ciò che dovevi fare, e nessuno ti ha chiamato, contattato o suonato il campanello. Tutto il giorno, nessuno si è fatto vivo né ti ha contattato per fare qualcosa insieme e rubarti tempo. Quindi svolgi tutte le mansioni e ti mantieni libero per il pomeriggio, convinto che nessuno potrà impedirti di praticare. Eppure, non appena si saranno fatte le 16:00 e penserai di sederti a praticare, convinto di aver già svolto tutte le mansioni e lavoretti che dovevi svolgere e di essere libero per poter finalmente dedicarti alla meditazione, il tuo campanello suonerà e scoprirai che è venuto a trovarti un caro amico che non vedevi da tanto tempo. 

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La situazione sembrerà molto normale e tranquilla: lo fai entrare in casa perché è da tanto tempo che non vi vedete, siete felici e passate la serata a chiacchierare e ridere, perciò non penseresti mai che sia stato il Low a mandarti quell’amico, per distrarti dal tuo obiettivo di Risveglio. 

Se non è l’amico, è lo zio o chiunque altro, che si presenta solo alle feste importanti come Natale e Pasqua, eppure quest’oggi, seppure sia un giorno normalissimo come un altro, si presenterà all’improvviso con la scusa che ha iniziato a sentire la tua mancanza, o che aveva proprio bisogno di prendersi un periodo di ferie, approfittandone per venirti a trovare e passare un po’ di tempo assieme! Poteva arrivare mezz’ora prima, o mezz’ora dopo, invece è arrivato a suonare al tuo campanello un minuto prima che tu iniziassi la Meditazione, o addirittura nel bel mezzo della sessione, per distrarti e interromperti, facendoti anche provare un senso di insoddisfazione e fastidio, dovuto dalla brusca interruzione mentre ti stavi rilassando. Il punto è che non ti verrà subito alla mente che quell’interruzione ti sia stata inviata proprio dal Low, affinché tu non riesca ad uscire dalla sua influenza, grazie proprio alla Meditazione. Quindi sottovaluterai questa pratica, pensando che sia solo una sessione (sin troppo lunga!) di rilassamento, e che non sia niente di più di questo. Eppure, se fosse così poco, il Low non mobiliterebbe altre persone per farle venire sino a casa tua, con l’intento di distrarti dalla pratica e impedirti di svolgerla come vorresti. Se la meditazione non fosse così importante per il tuo Risveglio, e non servisse a farti uscire dall’influenza del Low, di sicuro il Low Frequency non farebbe tanta fatica per impedirtelo. Eppure, non te ne rendi conto sino a quando non inizi a praticare, e ti accorgi che in un modo o nell’altro accade sempre qualcosa che tenta di impedirti di meditare o di bloccartela nel più bello. 

Potresti aver passato l’intera giornata a fare tutto ciò che dovevi fare: hai lavorato, hai badato alla tua famiglia, hai pulito casa, hai fatto tutto ciò che era nelle tue mansioni giornaliere e nessuno ti ha interrotto; poi, appena ti siedi per metterti a meditare, ricevi un messaggio in chat proprio dalla persona che non ti ha mai dato attenzioni, e che ti fa morire dalla voglia di prendere il tablet/computer/cellulare e passare le ore a chattare con lei, pensando che sarebbe da stupidi buttare via quest’occasione. Potrebbe essere una persona che non si fa sentire da settimane, da mesi o addirittura da anni, oppure una persona che ha sempre ignorato le tue chat, o che si fa sentire solo quando accadono eventi importanti; eppure non appena ti siederai per meditare, lei ti contatterà con una scusa che ai tuoi occhi apparirà troppo interessante per poterla far attendere 30 minuti, il tempo di farti una bella meditazione. Potresti scegliere di meditare, e poi subito dopo chattare con lei tutto il tempo che desideri; invece sceglierai di chattare con lei, finendo per parlare delle sciocchezze più inutili del mondo, sino a quando si sarà fatto troppo tardi e dovrai andare a dormire, perché domani si lavora! Il Low, nel frattempo, lavorerà nella tua mente, per farti scegliere di tua spontanea volontà di perdere tempo dietro quella chat, anziché dedicarti mezz’ora alla tua evoluzione e poi essere libero di aprire tutte le chat che vuoi. Perciò se da una parte il Low ha lavorato intorno a te, per spingere le altre persone a distrarti, allo stesso tempo ha lavorato nella tua mente, per farti scegliere di accettare la distrazione, anziché dedicarti alla tua evoluzione. Così, ti farà pensare che non sia successo nulla di importante, che non ci sia nulla di male, perché oggi hai chattato ma domani potrai dedicarti alla meditazione; eppure dentro di te sai già che domani non riuscirai a meditare, perché il Low sta già lavorando ad altre scuse per toglierti via tempo e impedirti, ancora più domani, di poter dedicare mezz’ora alla tua meditazione. 

Sinché non inizierai a praticare, non ti renderai conto davvero dell’esistenza del Low Frequency e dei metodi che lui utilizza per abbassarti e ostacolarti, ma rimarranno solo teorie che non riuscirai mai a comprendere seriamente. Invece, iniziando a praticare la meditazione, ti renderai conto di quanto il Low sia interessato a tenerti dormiente, perché partirà con il creare una sfilza di eventi che ti faranno perdere la voglia di praticare, o che te ne faranno dimenticare completamente. Ti sembrerà assurdo, eppure troverà mille modi per farti dimenticare di ciò che volevi fare. In primo luogo, ti riempirà di imprevisti e contrattempi, come ad esempio la migliore amica che si sentirà improvvisamente nostalgica, e ti chiederà di passare tutta la serata a consolarla o tenerle compagnia, facendoti così perdere l’occasione di meditare. 

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Oppure, potrebbe essere un tuo famigliare, che proprio oggi desidera passare più tempo con te, o ne combina una delle sue, facendoti così sprecare la tua giornata per risolvere i problemi che ha causato lui. In tutto questo, tornerai a casa che sarà diventato tardi e non avrai più voglia di meditare. Se invece non riesce a tenerti fuori casa per molto tempo, tenterà di portarti il Low in casa, per impedirti di praticare anche quando sei riuscito a tenerti libero apposta per meditare. Quindi, ti metti seduto convinto che niente e nessuno potrà impedirti di meditare: hai detto ai tuoi amici che andrai a dormire per un’oretta, così loro si convinceranno che non dovranno disturbarti per quell’ora, il tempo giusto perché tu possa meditare. Eppure, inizierai a ricevere ripetute telefonate da call center o da numeri sconosciuti che, guarda caso, proprio oggi hanno sbagliato numero, facendoti innervosire con le mille telefonate e la suoneria che sembra sempre più alta di volume, proprio mentre stai meditando. 

Se invece avevi già spento il cellulare, per evitare che qualcuno ti disturbasse, ecco che qualcuno arriverà al campanello del tuo vicino di casa, suonandogli ripetutamente, seppure di solito suonino una volta sola e poi – rendendosi conto che non c’è nessuno in casa – se ne vanno via; invece oggi no! Oggi devono suonare quel campanello come se la porta di casa dovesse aprirsi da sola, nonostante sia molto evidente che i vicini non si trovino in casa! Poteva essere una giornata tranquilla, silenziosa, dato anche l’orario (pomeriggio, dove tutti riposano) ma, non appena ti siederai per meditare, nella via di casa passeranno una sfilza di auto che suoneranno il clacson e faranno un rumore fastidioso che non avevano fatto per tutto il giorno, ma in questo momento s’impegnano ad essere il più chiassosi possibile. Non importa se prima era silenzioso e non si udivano rumori nemmeno a distanza: non appena ti siederai per meditare, il cane del vicino inizierà ad abbaiare e gli altri seguiranno con quel boato che sembra preannunciare l’apocalisse, perché abbaieranno così forte e così insistentemente, che seppure ami i cani ti verrà lo stress per quel suono acuto che provocano, disturbando le tue meditazioni; e tutto questo casino, soltanto per farti smettere di meditare, infastidito dal rumore. Solo quando inizi a praticare puoi accorgerti dell’esistenza del Low Frequency, perché esso si attiverà proprio quando deciderai di praticare per uscire dalla sua influenza e ti accorgerai a quel punto che non può essere più considerato un caso o una semplice impressione. Solo a quel punto, ti renderai conto di quanto sia importante uscire dal Low. Prima non te ne rendevi conto, non sapevi della sua esistenza e nemmeno ci facevi caso; eppure, non appena inizierai a meditare, ti accorgerai davvero della sua presenza, perché accadranno situazioni assurde che sino a poco prima non sembravano accadere. Chiaramente, se tu decidessi di proseguire con questo percorso, riuscirai a migliorare ogni giorno di più, riuscendo così a meditare anche quando il Low tenta di distrarti con le sue strategie. Quindi non pensare che sarà “per sempre così”, altrimenti sarebbe davvero impossibile meditare. Però, bisogna che sia chiaro da subito che se aspetti che il Low ti dia il permesso di meditare, allora puoi dire subito addio al tuo Risveglio: sei tu a dover decidere di praticare, anche quando il Low si fa sentire più forte per impedirtelo; perché se aspetti che lui ti dia tregua e ti offra del tempo libero per riuscire a meditare, stai aspettando un miracolo che stai pur certo non accadrà. 

Il Low non vuole che ti Risvegli, quindi non illuderti che arriverà mai un giorno che ti lascerà libero di meditare con serenità, senza impedirtelo già dal giorno dopo. Esso è il nemico del Risveglio, per cui è fondamentale rendersene conto, ma soprattutto impegnarsi a comprendere la ragione per la quale il Low non vuole che ti Risvegli. A quel punto, sarai nella giusta strada per comprendere quanto sia importante evolvere le proprie capacità psichiche. Per il momento, non ti resta che meditare e renderti conto di quante situazioni accadono precisamente nei momenti in cui scegli di meditare, proprio per impedirti di metterti a praticare, o di distrarti nel bel mezzo della meditazione per non farti raggiungere il vero benessere, così da farti anche pensare che la meditazione non sia poi tanto rilassante. All’inizio il Low ti sembrerà un nemico troppo furbo per te, perché non appena ti siederai per meditare il cane inizierà ad abbaiare, il vicino di casa ad urlare e le automobili sotto casa a schiamazzare, i parenti a bussare la porta e chi più ne ha più ne metta; ma non devi farti abbattere da questi metodi banali. Il benessere mentale, fisico, ma soprattutto i benefici che la meditazione porterà alla tua vita, saranno ben più gratificanti di qualsiasi distrazione che il Low potrebbe portarti per impedirti di praticare. Quindi, a prescindere da quali siano le distrazioni che ti metterà davanti, mettile da parte per mezz’ora e siediti a meditare. La tua vita cambierà notevolmente. 

Fine pagina 5 su 5. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

2366 commenti
  • erianthe - 16:31 20/03/24

    Più passano i giorni e più mi rendo conto dell'intelligenza del Low, è quasi incredibile, come se avesse un apertura completa sulla nostra coscienza e vita, da manipolarla.

  • roberta14 - 11:24 20/03/24

    Credo che combattere il Low sia un impegno non indifferente. La mattina per poter meditare senza interferenze, mi sveglio alle 4,15 circa ma non è sufficiente. Anche ieri il mio cane non appena ho chiuso gli occhi, ha iniziato ad abbaiare e chiaramente ho dovuto interrompere la pratica per farlo smettere. A quel punto si è svegliato mio marito... la verità è che il low interviene costantemente a rovinare i piani.

  • angelicandreo - 09:36 20/03/24

    Tante persone non riescono a liberarsi delle basse vibrazioni in questo periodo storico, ma se tutti, pian piano, iniziamo a pensare diversamente, a pensare positivo, anche tutta l'umanità (visto che siamo tutti collegati) ne sentirà i benefici.

  • immram - 10:41 12/03/24

    la l. frequency agisce ancora talmente bene da dentro me, che per ora non ha bisogno di "sicari" esterni per disinnescarmi... Questa è un'amara verità che riscontro sempre, in qualsiasi tentativo di "risveglio" abbia praticato. Noto però che se proveniente dall'interno (apatia, pigrizia, ecc.) a questa serie di cause si abbina un senso di colpa (sia proveniente da me stesso, che da chi ascolta queste specie di mie confessioni) che invece ovviamente non si attribuisce alle cause provenienti dall'esterno. Non dovremmo tutti quanti smetterla invece di separare le due cose e cessare di sentirsi in colpa o di affibbiare colpe? Non è sempre puro e semplice l. frequency da "scardinare"?

  • yole - 21:50 10/03/24

    Due anni fa ho iniziato a farmi le domande esistenziali e di seguito mi sono interessata agli argomenti spirituali, meditavo spesso ma non tutti i giorni, mi sentivo molto bene e felice della mia esistenza. Ma poi c’era lo zampino della bassa frequenza, infatti non trovavo più tempo per meditare, i libri gli continuavo a leggere, ma la meditazione no. Era cambiato qualcosa, me ne rendo conto che praticare giornalmente la meditazione sia così importante, l’ho vissuto su di me, perché alzi la vibrazione e non dai entrata al low! Grazie ☺️

  • ataccio - 17:12 09/03/24

    subisco quasi ogni giorno gli attacchi del low frequency, in molti campi della mia attività, soprattutto quando sono stanco, ho dormito poco, allora l'attacco è maggiore e spesso non riesco proprio a contrastarlo, nonostante sappia che è una forza esterna che agisce su di me. spesso anche quando voglio andare a letto rimango inchiodato al cellulare a guardare immagini social o altro che non mi interessano affatto ma con una certa forza che al momento non sono riuscito a disattivare. grazie

  • jedi70 Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 7 - 01:35 08/03/24

    Esattamente come scritto nell'articolo in chiusura, il benessere che si ricava dalla meditazione e comunque, dalla pratica e dalla ricerca spirituale, è immensamente superiore a qualsiasi distrazione o gioia tenporanea possa dare il low frequency, e questo sia nel bene che nel male, perché pure nelle situazioni negative, nelle seccature, nelle perdite di tempo, non c'è preoccupazione talmente grande da meritare più attenzione di quella che andrebbe dedicata alla meditazione e al proprio cammino spirituale: la strada verso il risveglio può essere in salita, può sembrare interminabile, ma la meta c'è e si chiama risveglio. Capito questo e fatta propria questa verità, non c'è contrattempo, mancanza di voglia o qualsiasi altra distrazione che tenga: dovremmo sempre tenerlo a mente, penso che la convinzione personale, l'idea salda in testa che questo tipo di impegno porta i suoi vantaggi sia l'arma più grande e maggiormente utile che ciascuno di noi ha a disposizione contro gli inganni del low frequency. Per quanto mi riguarda e dal momento che medito da anni, poiché (come penso tanti altri come me) provengo da altri percorsi e esattamente come viene detto nell'articolo, è proprio vero che il low frequency fa di tutto specie all'inizio per ostacolare queste pratiche, e quindi nel mio caso ho imparato a prevenire ogni suo attacco, per quanto in passato non conoscessi la sua esistenza, attribuivo il tutto al caso, alle coincidenze, alla mia pigrizia. Quindi partendo dalla consapevolezza che ogni volta che mi accingevo anche solo a meditare, succedeva di tutto, ho iniziato a prendere accorgimenti come, primo fra tutti i rimedi e che pertanto consiglio a tutti, staccare il telefono se fisso, oppure silenziare il cellulare, e cercare di iniziare in orari in cui raramente qualcuno mi avrebbe potuto disturbare. Eppure anche in quel caso le seccature non sono mai mancate ma al posto che presentarsi sotto forma di telefonate, campanelli e simili, si presentavano come questioni che accadevano durante il resto della giornata, spesso situazioni stressanti, discussioni tra colleghi, o peggio ancora tra amici, persone invidiose che mi ferivano per la loro cattiveria e che chiaramente mi distraevano dai miei intenti, se non quando me li facevano vedere inutili, mentre invece a renderli inutili ero io perché al posto che prendere le distanze da certi sentimenti e pensieri, mi ci immergevo così tanto da lascermene sopraffare! Si creava quindi il tipico giro vizioso dove non meditavo o abbandonavo le mie ricerche perché stavo male, mentre invece non mi rendevo conto che stavo male proprio perché non meditavo. Quindi a tutt'oggi quando sento di persone che vivono lo stesso paradosso che vivevo io, non posso che consigliare di continuare a meditare e non nonostante i problemi e i dispiaceri della vita, ma soprattutto e in virtù delle varie situazioni spinose che ci accadono: questo infatti è l'unico modo che conosco per uscirne e quindi confermo totalmente parola per parola quanto detto in questo articolo, come sempre scritto e spiegato perfettamente! Aggiungo inoltre che, come spiegato a lezione, dal low frequency bisogna guardarsi non soltanto quando le cose vanno male, ma anche quando vanno bene: negli anni penso che ci abbia provato in tutti i modi, specie utilizzando quella situazioni maggiormente coinvolgenti come per la sfera sentimentale, tutte situazioni che chiaramente prendevano il sopravvento sul mio cammino spirituale, e questo perché sentendomi bene (anche se ora posso solo dire che ero infatuato e che quello non era il reale benessere!), pensavo di non aver bisogno di nulla: mi sentivo appagato e lasciavo perdere la spiritualità. Ad oggi penso che un buon equilibrio che ci consenta di non lasciarci coinvolgere eccessivamente dalla vita, nel bene e nel male, sia necessario, specie se si vuole intraprendere un cammino spirituale che dia poi dei riscontri efficaci per la propria crescita interiore.

  • selene93 - 15:45 06/03/24

    Credo che questo sia uno degli articoli più importanti letti finora. Ho sempre subito molto intensamente l'influenza di una forza esterna che ritenevo fosse incontrollabile e più forte di me. Proprio quella forza che, di fronte a pochi giorni di buoni propositi e impegno, iniziava a infiltrare nel mio corpo e nella mia mente la stanchezza, l'apatia, la svogliatezza, la procrastinazione. Sapere che si tratta del Low mi dà sollievo, perché ora so che è qualcosa di esterno a me, e che è "normale" che io subisca questa sui influenza. Adesso so che non sono io il problema, che non sono io svogliata e senza forza di volontà, che ma c'è un nemico comune contro cui tutti combattiamo.

  • lorenzolo - 13:20 05/03/24

    Ora capisco quale è l’intento del low, ovvero quello di tenerci legati ad una bassa frequenza che si traduce nel dedicarsi completamente alla propria sopravvivenza e procreazione, per farci dimenticare di essere delle coscienze più evolute. Sicuramente è positivo sapere che c’è qualcosa che va oltre, d’altronde siamo qua per questo. Spero di comprendere questi documenti e soprattutto di imparare a svolgere la meditazione che se svolta bene è davvero rilassante

  • lorenzolo - 13:16 05/03/24

    Ora capisco quale è l’intento del low, ovvero quello di tenerci legati ad una bassa frequenza che si traduce nel dedicarsi comp,e

  • Hor Medaglia per aver completato lo Step 1 - 21:04 28/02/24

    Il low Frequency, o bassa frequenza per l'appunto, è quella condizione presente in natura che ha come obiettivo o unico scopo, tenere il livello di elevazione individuale e sociale, ad uno stato bassissimo. é quella condizione che crea tutte le strategie possibili, anche le più impensabili affinche la nostra attenzione si sposti in qualcos'altro nel momento in cui ci si sta avvicinando verso la soluzione di un quid che potrebbe determinare il salto di qualità facendoti aprire delle porte o camere mentali di livello gnoseologico superiore. La sua azione è costante e permanente, lo vediamo in azione soprattutto quando stiamo facendo qualcosa che rientra in un percorso spirituale, in un percorso che possa essere determinante per innalzare il nostro livello di attenzione e di crescita spirituale. Nelle frequenze basse, o low frequency, il nostro atteggiamento ruota in una spirale di eventi che si susseguono l'uno dopo l'altro via via sempre più negativi... e come se la negatività attirasse negatività. Un pensiero negativo crea situazioni negative così come circostanze negative o persone negative che ruotano attorno la nostra sfera vitale.Per uscirne fuori è necessario un cammino verso la consapevolezza del nostro Sè, illuminata dalla luce divina che ci rispecchia in forza e potenza e ci fa vibrare e ci eleva ad una frequenza molto più alta, più alta dello stesso low, che non può arrivare a toccarci. Allo stesso modo, il pensiero positivo attira eventi positivi e persone positive, così come situazioni positive e nello stesso tempo allontana eventi, situazioni e persone negative, anche se rientrano nella sfera delle proprie affettività. La prova tangibile nella manifestazione del low l’abbiamo quando ci prepariamo per la meditazione, è come se suonasse un campanello di allarme e in quel momento si innescano una moltitudine di sequenze interne ed esterne alla nostra persona che hanno l’unico obiettivo quello di distrarci e impedire in un modo o nell’altro la nostra meditazione che è preludio della nostra crescita e della nostra elevazione individuale e collettiva, per risonanza. Le tecniche per allentare la presa, e debellare lo sforzo cruento del low, lo abbiamo appreso lungo il percorso. Dobbiamo praticare il non pensiero e praticare le tecniche di protezione che se messe in atto con costanza, ci daranno la sensazione di essere dentro una bolla di protezione impenetrabile.

  • io Intrinseco - 16:27 28/02/24

    Documento davvero esplicativo, chiaro e che rende bene l'idea generale di come possa funzionare la dinamica di questa funzione, del low, che anche essendo parte della mente del pianeta è manipolato negativamente da molto tempo, e agisce da "sempre" per condizionare esageratamente le nostre vite secondo delle vie prestabilite che vogliono confinarci entro certi limiti per avere controllo su di noi, cercando di mantenerci sulla bassa frequenza della materia, ben lontani dalla riscoperta di Chi Siamo e della vera natura della realtà che da sempre ci circonda e che dobbiamo, finalmente, ri-comprendere attraverso, prima di tutto, la splendida meditazione sui chakra, che da sempre per molti rappresenta il mezzo che si cerca anche inconsciamente, per poter raggiungere proprio quel richiamo che ci ha portato esattamente fin qua, dove siamo ora, a cercare le nostre risposte, che finalmente possono trovare la loro conclusione ottenendo in prima persona le proprie esperienze direttamente con la pratica meditativa, perché l'importante è agire e ottenere sotto i propri occhi le proprie prove e obbiettivi praticando nel tempo, segnando invece un vero e proprio inizio che ci riaprirà a orizzonti che forse nemmeno immaginavamo. Aggiungo in breve una mia personale esperienza, in cui ricordo che nei primi tempi, in cui addirittura anche precedentemente al momento in cui venni in contatto con tutto questo, ed in generale proprio con l'Accademia, ce ne furono vari di (alcuni neanche troppo) sottili ma diretti tentativi di instilarmi dubbi ed allontanarmi a priori da qualsiasi input spirituale reale e positivo che poteva fungere da stimolo per la spinta di quella "curiosità" che poi mi ha comunque portato qua, in cui mi si fece arrivare all'orecchio attraverso situazioni che coinvolgevano alcune mie conoscenze, venute in contatto con quelle varie realtà di gruppi e percorsi trappola all'apparenza "spirituali" ma completamente distorti, nei fini, nei concetti e valori, in cui "si riportava che avessero avuto terribili esperienze" e che alcuni erano addirittura finiti con il "perdere il contatto con la realtà", e con ciò mi chiedo, quale messaggio più diretto di questo avrei mai potuto ricevere dal Low? Che infatti in cuor mio non ha fatto altro che motivarmi ancor di più nella mia ricerca di ciò che è reale, vero e che percepivo nella mia "chiamata all'azione", travestita inizialmente da "semplice curiosità". Infine ritrovandomi poi nell'esatto momento del bisogno, esattamente qui, dove da subito mi sono sentito a casa, ed in cui finalmente tutto ha iniziato a prendere senso, mentalmente ed ordinatamente, ma specialmente grazie alla pratica psichica che nel tempo mi ha permesso di arrivare sino ad oggi, cambiandomi e salvandomi per sempre la vita, quindi concludo ancora una volta ringraziando di tutto l'Accademia per essere ciò che è ✨ .

    • Nidia Chaves - 02:37 04/03/24

      Penso che se vogliamo cominciare a meditare bisogna partire con un pensiero positivo, essere convinti che niente e nessuno ci disturbera in quei momenti di meditazione, altrimente se cominciamo a pensare gia da prima che verremo disturbati da qual'cosa o da qualcuno mentre meditiamo allora stiamo faccendo il gioco del Low frequency, perche si atrae quello che si pensa. Bisogna concentrarsi solo e unicamente nella meditazione, dimenticando tutto il resto, essere tutt'uno con quella prattica che ci rilassa e ci aiuta a connetterci col profondo del Nostro essere.

  • Rositarose - 11:07 28/02/24

    Buongiorno. Riconosco i meccanismi del low, e cerco di modificare le cose, non sempre è cosa facile, ma rinoscendolo spero di migliorare. Grazie

  • Sasha Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 - 16:05 26/02/24

    Il Low essendo una facoltà della mente del Pianeta è sempre presente con i suoi funzionamenti, sfruttando gli altri umani e esseri viventi collegati alla rete e i nostri stessi sentimenti e pensieri, anche dopo anni bisogna impegnarsi per riconoscere e evitare le manipolazioni Low che vorrebbero riportarci alle basse frequenze e impedirci di praticare tecniche evolutive come la Meditazione! Non è immaginabile rinunciare alla Pratica, nonostante quante distrazioni possano giungere ogni volta che programmiamo di dedicarci ad essa durante la giornata, grazie agli Insegnamenti e alle Tecniche di Angel abbiamo tutti gli strumenti per riconoscere e superare gli ostacoli quotidiani!

  • MASSIMILIANO.OLIVERI - 09:33 26/02/24

    Grazieeee Angel e Grazie a tutti voi per il vostro lavoro buona giornata a presto NAMASTÈ 🙏🌹☮️☮️☮️