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Step 1 - N° 7

L'Anima - Chi sono Io? Coscienza, prima di tutto (1 parte)

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Arriva un momento della nostra vita in cui siamo pronti a chiederci: “Chi sono io?” 
ed è un momento davvero importante per la nostra evoluzione, una domanda fondamentale che dovremmo porci anche quando siamo sicuri di conoscere già la risposta. 
“Io sono qualcosa di più, qui dentro. Non sono quello che la gente vede, io sono molto di più!”, rispondiamo a noi stessi. Ma chi siamo esattamente? 

Sappiamo di essere qualcosa che va ben oltre quello che crediamo di essere e ciò che vediamo allo specchio, eppure, la nostra identità ci rimane ancora troppo nascosta. Qualche volta quando ci guardiamo allo specchio e ci fissiamo negli occhi ci sentiamo un po’ strani, come se ci fosse qualcun altro a fissarci al nostro posto; così abbassiamo lo sguardo e cerchiamo di osservare il nostro riflesso solo per ragioni logiche, come pettinarci, truccarci, lavarci il viso, ma mai per fissarci negli occhi e capire “chi siamo”, perché questo ci fa sentire in imbarazzo. Ci sentiamo strani a guardarci dritto negli occhi perché temiamo che possa in qualche modo uscirne qualcosa di inaspettato, e questo ci turba. Così, evitiamo il più possibile di fissarci negli occhi con l’intento di scoprire chi siamo, acquisendo l’abitudine di vedere il nostro viso senza più dargli un vero valore, se non quello di essere tutto ciò che siamo: un semplice corpo umano. 

Intorno a noi qualcosa si mobilita per impedirci di scoprire chi siamo, riempiendo le nostre giornate di impegni che ci escludono qualunque possibilità di avere del tempo libero per fermarci a riflettere. Questo ci impedisce di avere il tempo di pensare a noi, di ragionare sulla nostra vita, dandoci appositamente tantissimi problemi a cui prestare la nostra massima attenzione così da non pensare più a noi stessi. Da sempre qualcosa ci impedisce di chiederci chi siamo e noi lo assecondiamo, con un timore inconscio di venire a conoscenza di troppe informazioni, che crediamo che forse non vorremo sapere. Abbiamo paura di sapere chi siamo davvero. Dentro sappiamo che svelare la verità sul nostro conto porterà un cambiamento molto grande nella nostra vita e questo ci spaventa, perché non siamo certi sia un bene. Siamo totalmente soffocati dal lavoro, dallo studio, dal bisogno di riempire la nostra testa di qualunque cosa pur di non far comparire quella domanda… “Chi sono io realmente?” 
A tal punto che scegliamo di scappare da questo bisogno, sino a quando non troveremo conforto nelle tasse da pagare, nella scuola dei nostri figli, nei mutui e nei debiti, che ci impediranno completamente di fermarci un attimo e chiederci: “Chi sono io davvero?”. Crediamo che questo sia il giusto modo per trovare la pace, perché quella domanda smuove qualcosa di così grande dentro di noi che per paura di ciò che non conosciamo, proviamo addirittura a soffocarlo, sino a quando ci riusciremo davvero. Scappare, però, non ci darà la pace che cerchiamo: la possiamo trovare solamente nelle risposte, vere risposte che ci farebbero comprendere chi siamo realmente. 

Prima di tutto, noi siamo Coscienza. 
Quello che sappiamo dentro e che proviamo a nascondere per timore che sia troppo forte da reggere, o per paura che ci condurrebbe ad un estenuante percorso verso la scoperta della verità, è che c’è qualcosa di grande e misterioso dietro i nostri occhi, e questo ci fa bloccare ancor prima di iniziare a ricevere qualche risposta, facendoci temere che andando avanti aumenterebbero soltanto le domande, non le risposte. 

Spesso le persone intorno a noi non sono pronte a farsi le stesse domande perché troppo prese dalle loro distrazioni della vita quotidiana, così ci ritroviamo da soli a dover affrontare queste sensazioni di vuoto, perché nessun altro ci prende seriamente in considerazione. Ci chiediamo infatti se siamo gli unici a porgerci queste domande o se anche gli altri, ogni tanto, si guardano allo specchio e si chiedono se quel volto è davvero la loro Essenza, oppure se è soltanto una maschera, un costume da corpo umano che nasconde la loro vera identità. 

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Il più delle volte pensiamo che il nostro sia soltanto un viaggio mentale, che tutto ciò non esista e che ce lo stiamo del tutto immaginando, eppure, anche quelle volte, non riusciamo a sopprimere quella strana voce dentro di noi che ci spinge a cercare la verità. Gli impegni e le faccende domestiche ci impediscono di prestare maggiore attenzione a quella spinta, perché è quello che vogliamo: ignorare quella voce che ci fa chiedere chi siamo davvero. Nonostante ciò, quell’istinto continua, è sottile ma tenta continuamente di farsi ascoltare. Fai di tutto per ignorarlo, per passare il tempo: impegni le tue ore giornaliere per arrivare alla notte e metterti subito a dormire, così da non dover pensare a te stesso, per non doverti fare quella strana e faticosa domanda. 

Poi, all’improvviso, arriva un momento nella tua vita in cui sei pronto a scoprire che sei qualcosa che va ben oltre il tuo viso, il tuo corpo, il tuo aspetto. Sai di essere molto più profondo dei tuoi occhi, che in realtà non ti rispecchiano quanto vorresti. Il tuo desiderio è che la gente ti comprenda senza parlare ma solamente guardandoti negli occhi, lo specchio dell’anima; nonostante ciò, quando ti guardi allo specchio neppure tu riesci a riconoscerti. In quel momento, dopo tanti anni sprecati a zittire quella voce interna, ti viene posta davanti una scelta: quella di ascoltare e seguire quel forte istinto una volta per tutte, oppure abbandonarlo per sempre. Sopprimendolo, deciderai di abbandonare la tua Coscienza, tutto ciò che ti permette di essere diverso dagli altri per diventare tale e quale a loro, identico, senza vita dentro come tutte quelle persone là fuori che si identificano nel mestiere che fanno e non più nella vita che hanno. 
Oppure, piano piano, puoi scegliere di ascoltarla sempre di più, notando che volta per volta diventerà sempre più chiara e diretta, come se qualcuno le alzasse il volume, facendo diventare tutto più… Reale. Decidendo di ascoltare quell’istinto, scegli di ricordare chi sei, lasciandoti scivolare di dosso quelle strane paure infondate e notando quanto fossero inutili e insensate. 

La Coscienza va ben oltre la capacità di comprendere se un’azione sia giusta o sbagliata, se si sta facendo del bene o del male. La Coscienza è ciò che ci distingue dalle macchine, che lavorano senza sapere di Essere e di esistere. Le macchine si muovono, agiscono; alcuni a modo loro reagiscono agli impulsi proprio come fanno i computer capaci di riconoscere un problema al loro interno e risolverlo, ma noi abbiamo qualcosa di più avanzato che ci permette di riflettere, che va oltre il semplice pensare. Noi abbiamo la Coscienza. 
C’è chi la chiama Anima, pur essendo in realtà due livelli di evoluzione molto diversi. Scegliendo di ascoltare quell’istinto, che è la tua Coscienza, permetti a te stesso di scoprire qualcosa di più profondo e di enorme valore, che è l’Anima: qualcosa che non ci è mai stata spiegata nel modo corretto appositamente per tenerci lontani dalla consapevolezza di essere una vita superiore. Siamo cresciuti in un’illusione convinti che fosse la realtà, credendo poi che la vera realtà fosse solo una fantasia, una creazione della nostra mente. Questo perché nessuno mai ci ha confermato la sua veridicità, lasciandoci convincere che qualcosa, per esistere, debba essere confermata da chiunque, e non soltanto da chi è capace di vederla e di comprenderla. La verità non è per tutti, ma solo per chi sceglie di scoprirla. 

La Coscienza ti spinge oltre, ti invita a seguire un percorso di evoluzione che ti permette di avvicinarti meglio a Lei, di conoscerla e di comprendere finalmente quale sia il suo scopo e come raggiungerlo. All’inizio può sembrarti una voce estranea a te, perché Lei è lì, dentro il petto, ma non la riconosci come te stesso perché è diversa da te, molto diversa. Percepisci questo istinto, che non parla a parole eppure lo senti, è lì dentro al petto che spinge per uscire fuori, ma qualcosa glielo impedisce. È una sensazione strana, a volte malinconica, eppure sai che è reale perché tanta è la sua forza, anche quando provi a nasconderla. 

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Ti guardi intorno e sai che in questo preciso momento tu sei l’unico a provare questa sensazione, a sentire questa voce, e questo ti spaventa perché ti fa sentire come se fossi l’unico al mondo. In verità non sei l’unico e non sei il solo, tanti altri provano la stessa sensazione ogni giorno, solamente non hanno il coraggio di dirlo e, oltretutto, non tutti la percepiscono allo stesso tempo. Ognuno ha un proprio momento di ascolto e non tutti scelgono di iniziare a prestargli attenzione, perché il più delle volte preferiscono sotterrarla con i mille problemi da risolvere, inconsapevoli che sia proprio quella la soluzione ai loro fardelli. 

Eppure, tu continui a sentire quella spinta, quella presenza dentro di te che comunica il più delle volte senza parlare, ma la senti ed è difficile negare la sua esistenza. Sai bene che continuare ad ignorarla porterebbe alla fine della tua Coscienza, ma il più delle volte provi a soffocare anche questa consapevolezza, perché ti spaventa. Sai che separandoti da quella presenza perderesti qualcosa di troppo grande e troppo importante per te, ma non conosci il suo valore e di cosa si tratta esattamente, così ti lasci ingannare dall’apatia e tenti ancora una volta di spostarla in un luogo lontano da te per non sentirla. Lei parla, o meglio ancora comunica con una forza diversa dalla tua, una capacità mentale più saggia, più evoluta: è come se Lei sapesse qualcosa che tu non sai e vedesse ben oltre quello che tu puoi vedere; ciononostante non sai se fidarti ciecamente, perché temi che seguirla ti porterebbe troppo lontano dalla tua vita, dalle tue abitudini. Credi che Lei sia molto diversa da te, ma non è così, perché sei tu che sei diverso, ti sei allontanato dalla tua identità senza rendertene conto. Hai la fortuna che Lei non ti ha ancora abbandonato e lasciato cadere addormentato come molti altri. Hai la possibilità di scegliere, ogni giorno, se ascoltarla oppure no. La scelta di ascoltare la Coscienza non è radicale, perché ogni giorno potresti decidere di cambiare idea, di ascoltarla o di ignorarla. La scelta non sarà mai obbligata o drastica, il più delle volte ti dimenticherai di poter scegliere e così ti lascerai scivolare nel sonno, il sonno che ti allontanerà dall’evoluzione. Ancora, però, non sarà troppo tardi: sin quando non ti dimenticherai completamente della sua esistenza potrai ancora provare a fare qualcosa, oppure, non ricorderai più nulla diventando una macchina umana come a tanti altri intorno a te è già successo. Lasciarsi addormentare ti porterà alla fine dei tuoi giorni, facendoti morire dentro. Non importa se il corpo continuerà a funzionare, perché dentro ti sentirai senza vita, senza alcun motivo per continuare a vivere. Non è questo il destino che ti attende, ma tu devi sceglierlo ogni giorno, perché non scegliendo lascerai che la tua Coscienza ti abbandoni. 

Lei è qualcosa che va ben oltre una semplice intuizione o l’idea di essere diverso; seguendola, ti concedi di essere realmente diverso, di poter diventare qualcuno che prima, pur avendo tutto, potevi non sentirti di essere. La Coscienza è quella materia che riempie il tuo vuoto e che stai cercando da tutta la vita, ma che non hai mai compreso come raccogliere né come possedere. Non è facile comprenderlo, eppure, la Coscienza ti è sempre appartenuta ma non hai mai saputo come usarla. Potresti credere che la Coscienza sia solo una cosa indefinita, senza forma e senza valore, presente dentro di te e che non necessiti di attenzioni. In realtà essa è una forza che ti permetterebbe di raggiungere obiettivi ambiti a cui nemmeno speravi di poterti avvicinare, se deciderai di impegnarti per la sua evoluzione. Infatti, la Coscienza è come le tue gambe: se non impieghi la fatica di muoverle, il tuo corpo non si sposterà e non riuscirai ad andare avanti, rimanendo fermo per sempre. Potresti provare a muoverti utilizzando altri mezzi, ad esempio strisciando, trascinandoti per terra con l’aggancio delle unghie, ma prima o poi tutto questo ti distruggerebbe. La consapevolezza ti permette di comprendere che lo sforzo iniziale per dare movimento alle gambe, che ti porteranno dove vuoi arrivare, sarà minimo in confronto a tutto ciò che otterrai grazie a quel piccolo sacrificio; tutto diverso sarebbe se decidessi di non muoverle e di trascinarti per terra per arrivare dove vorresti, sapendo benissimo che per timore del primo sforzo (camminare con le gambe) ti ritroveresti a impiegare molta più fatica e dolore, per non arrivare poi da nessuna parte. 

La Coscienza è come le tue gambe, perché se deciderai subito di utilizzarla essa ti condurrà dove meglio desideri, ma al contrario senza di essa ti ritroverai a faticare molto, molto di più per rincorrere un obiettivo che potresti non raggiungere mai. 

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Con le gambe cammini veloce, puoi addirittura correre e raggiungere chilometri di distanza, ma strisciando per terra ti fermerai molto presto, stanco e distrutto, pieno di ferite. 

Come le tue gambe non sono lì per bellezza, solo per restare ferme, nemmeno la tua Coscienza è lì per bellezza, solo per restare ferma. Sapere di avere una Coscienza non significa saperla usare, né tantomeno saperla usare sempre. L’errore più comune è credere che la Coscienza vada solamente ascoltata, ma la realtà è che essa va utilizzata, va riempita, va allenata proprio come le tue gambe. Lei non è soltanto una voce, la Coscienza è viva e comunica le sue conoscenze, che possono aumentare se glielo permetti, allenandoti a usarla. Tutti gli esseri viventi ne possiedono una: gli umani, gli animali, anche le piante, che durante la loro vita possono memorizzare e ricordare quello che hanno vissuto. Ci sono persone però che possiedono qualcosa in più della Coscienza: si chiama Anima. 
L’Anima è qualcosa che non tutti possiedono perché, a differenza di come ci inducono a credere, necessita costantemente di attenzioni, di nutrimento energetico e di pratica per rinforzarla. Così la maggior parte delle persone la ignora pensando che tutto le sia dovuto, senza dare valore alla loro Anima, convinti che non ne abbia bisogno. Tutti ignorano l’Anima, ma quando poi verranno a sapere che potrebbero non avercela, ecco che iniziano a tremare come se gli fosse mai importato qualcosa. 

Ogni persona ha un differente livello di evoluzione dovuto alla propria esperienza di vita, alle proprie riflessioni, ma soprattutto ai propri tentativi di riscoprirsi, di risvegliarsi attraverso tecniche spirituali. Tutti possiedono una Coscienza – che alcuni confondono con l’Anima – ma nonostante tutti ce l’abbiano, in pochi decidono di ascoltarla e seguirla fino in fondo per iniziare un percorso evolutivo che li porterà a comprenderla. Ognuno ha un momento diverso per iniziare a riflettere sulla propria vita, alcuni non inizieranno mai, ma non possiamo aspettarci che tutti inizino oggi assieme a noi, perché non è il loro momento. Alcuni inizieranno fra qualche anno, molti altri non sceglieranno mai di iniziare e per questo non potranno comprendere cosa si prova ad essere coscienti della propria Coscienza, spesso proprio perché non sanno da dove iniziare e non conoscono il metodo giusto. “Chi sono io?” è la domanda che tutti si fanno, ma in pochi decideranno di proseguire, iniziando così un percorso spirituale. Poco a poco abbiamo deciso di assegnare dei termini per identificare la differenza tra persone che non vogliono conoscersi da persone che vorrebbero davvero scoprirsi ed evolversi. Concordo pienamente con chi penserebbe che si tratti di un metodo strutturato e che non sia corretto etichettare, né tanto meno fare di tutta l’erba un fascio, ma parlare di persone alla ricerca della verità e di persone che preferiscono rimanere addormentati e non saperne niente di tutto ciò che li circonda, è essenziale per rendere l’idea di ciò che andremo a scoprire con il percorso spirituale. 

La ricerca della propria essenza e il desiderio di scoprire chi siamo ci riconduce ad una via spirituale per arrivare a comprendere cosa vuole raggiungere la nostra Coscienza e come ottenerne i risultati. Ponendosi ogni giorno questa domanda e non fermandosi alla solita risposta banale, veniamo spinti sempre più a percorrere ciò che viene definito Spiritualità. Sebbene potrebbe sembrare qualcosa di sconosciuto, tutto ha inizio dalla domanda sulla nostra reale essenza, e da quella si prolunga verso la decisione di applicarsi ogni giorno alla scoperta di una nuova conoscenza che si accumula poco per volta. Il percorso spirituale è come un sentiero su cui, percorrendolo, troverai passo dopo passo maggiori informazioni su di te. 

Potremmo quindi parlare di persone spirituali, quali sono quelle che cercano risposte alle proprie domande, e persone non spirituali, ossia tutti coloro che ogni giorno preferiscono dormire e non saperne niente, per timore che si tratti di qualcosa di troppo grande per loro o per semplice apatia. 

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Non importa quali siano i motivi per i quali si decida di dormire o si scelga di non prendere una decisione, il punto è che rimanendo incatenati nella routine e dimenticandosi della propria Coscienza, si finisce con il perderla del tutto. Oggigiorno il termine “spirituale” viene utilizzato da tutti, più per moda che per reale scelta, definendosi spirituali nonostante non si creda a tutti i campi della spiritualità. Questo porta a rovinare il vero valore di questo termine, facendolo sembrare qualcosa che non c’entra nulla con ciò che stavamo inizialmente cercando, vedendo alcune persone che dovrebbero rappresentare l’evoluzione spirituale comportarsi peggio di chi dice di non saperne niente. Il punto, infatti, non è definirsi spirituale e quindi dire di esserlo, ma esserlo davvero. 

Proprio perché quando ci riferiamo ad una persona il termine spirituale può variare, dovremmo provare ad utilizzare altri termini. Il vocabolo spirituale non indica realmente l’evoluzione di una persona, ma solamente le attività (spirituali) che svolge per un certo periodo della sua vita, non sapendo effettivamente se durerà per sempre. Sebbene non si possa comprendere l’evoluzione di una persona solamente parlandoci – perché potrebbe nascondere quello che sa – o guardandola, perché non sempre l’aspetto fisico di quel momento rappresenta l’evoluzione interna, specie se ci aspettiamo che essere evoluti equivalga ad essere sempre vestiti bene e con i capelli appena fatti, attraverso delle tecniche pratiche si può imparare a riconoscere chi possiede una Coscienza più elevata da chi invece la propria Coscienza se la sta perdendo per sempre. Attualmente c’è da presumere che tu non sappia come riconoscere gli altri che, come te, cercano risposte alle proprie domande, se non ponendone una definizione teorica. Per tale ragione proviamo insieme a comprendere le differenze. 

Per cominciare, parliamo di persone spirituali e non spirituali. Con questi termini s’intende definire chi, in questo preciso periodo, sta praticando un percorso spirituale oppure non sta praticando nulla. Sebbene chiunque oggigiorno si autodefinisce spirituale senza nemmeno mai aver praticato una singola meditazione, ma solamente perché ritiene – senza alcun principio di fondo – di essere una persona evoluta e per di più migliore, più saggio e cosciente di tutti gli altri, in questo percorso impareremo a definire spirituale solamente chi, per davvero, sta praticando tecniche meditative. Chi non pratica, anche se parlasse di sé come un dio sceso in terra, rimarrà comunque un non spirituale, perché di fatti non pratica alcuna tecnica per evolversi sul serio e passa il tempo ad auto lodarsi con tante belle parole, che rimangono soltanto parole. Come detto prima, ogni persona è diversa e possiede un momento giusto e personale, perciò se Ora è il tuo momento di essere spirituale, non è detto che lo sia anche per le persone intorno a te; questo però non significa che se non sono pronti ora non lo saranno mai. In realtà, alcuni di loro potrebbero iniziare a riflettere, forse fra qualche mese, altri fra qualche anno, decidendo un giorno di praticare con l’intento di evolversi e quindi diventare spirituali. Oltretutto, la spiritualità è una scelta che va fatta ogni giorno, ma quando si dimentica di scegliere si inizia a perdere la spiritualità, perché la propria Coscienza si riaddormenta. Per questa ragione non è possibile definire spirituale qualcuno solamente perché anni fa ha provato a praticare qualcosa, perché questo non significa che lo stia facendo anche Oggi, nel momento presente. Essere spirituali è una scelta e quando smettiamo di scegliere smettiamo di essere spirituali. 

Perciò possiamo utilizzare un altro metodo di riconoscimento, ricordando che anche questo rimane, per il tuo attuale livello di comprensione, solamente un metodo teorico. Quando avrai imparato le tecniche adatte per riconoscere chi possiede una forte Coscienza e chi no, comprenderai molto meglio questi concetti e il valore di questi termini. 

Perciò possiamo parlare di chi si ferma ad avere una Coscienza senza nemmeno saperlo, e di chi invece si rende consapevole ogni giorno e si crea qualcosa che va ben oltre l’umana Coscienza, che sarà l’Anima. Per riuscire a riconoscere chi non capirà mai il senso del porsi domande sulla propria esistenza e sul motivo della vita, da chi ha compreso che deve andare fino in fondo e riconoscere lo scopo della sua nascita e del suo avvenire, utilizzeremo dei semplici termini che rimarranno comunque generici per non etichettare le persone a vita. 

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Prima di tutto parliamo di chi non ha il ben che minimo interesse a scoprire il motivo della sua esistenza; ma non solo, trattiamo di quel genere di persona che si infastidisce quando qualcun altro prova a porsi questo genere di domanda. Di natura, non ci sarebbe nessun motivo di scaldarsi se qualcun altro desidera credere in una teoria diversa, eppure, quando si parla di spiritualità alcune persone tentano forzatamente di impedire al prossimo di farsi domande in merito. Anche se alcuni potrebbero pensare che non ci sia uno scopo nella vita, che l’obiettivo finale sia nascere e morire senza mai aver concluso niente di evolutivo durante la propria esistenza, non ci dovrebbe essere alcun motivo di arrabbiarsi se qualcun altro, senza dare fastidio a nessuno, provasse a scoprire la propria personale identità. Se questa identità non esistesse, perché impegnarsi così tanto a nascondergliela? Perché andare contro chi desidera credere che ci sia qualcosa oltre quello che in genere vediamo? Non ci sarebbe un motivo logico, se non fosse che sono spinti da qualcosa di più grande di loro che gli impedisce di evolversi e che si impegna per impedirlo agli altri. In questo percorso definiremo le persone che non sono spirituali, che non credono alla spiritualità e che addirittura potrebbero andare contro a chi si pone delle domande sull’evoluzione, con il termine Gaia’s Low. 

Per Gaia’s Low si intende le persone che possiedono una bassa frequenza (Low Frequency, che comprenderai leggendo gli articoli appositi) appartenente al pianeta Terra che, in questo percorso chiameremo Gaia o Gea. Le persone che non andranno oltre la propria vita umana che gli è stata imposta, che non si porranno domande sulla propria reale essenza, che non si chiederanno “chi sono io?”, che non vorranno saperlo e che possiederanno una Coscienza troppo legata al pianeta, saranno definite “persone di Gaia”, o, per essere più corretti, Coscienze di bassa frequenza legate al pianeta Gaia. Così si chiameranno Gaia’s Low, e capirai con il tempo quanto questo termine sia azzeccato, infatti nei prossimi documenti comprenderai meglio le differenze. I Gaia’s Low, ovvero le persone con una bassa Coscienza, si dividono principalmente in meno evoluti e più evoluti, perché pur non praticando meditazione e tecniche spirituali tentano a modo loro di riconoscere la loro Coscienza e non dimenticarsela. Questo purtroppo non basta però per andare oltre la Coscienza, perché senza tecniche energetiche veniamo limitati e alla fine bloccati. Come opposto ai Gaia’s Low abbiamo gli Spirituali, ovvero le persone che non solo si porgono domande e si chiedono come evolvere la propria vita, ma tentano di trovare anche la via giusta per riuscirci attraverso la meditazione e le tecniche pratiche. A loro assegneremo il nome di “Celesti”. Questa è solo un’infarinatura di ciò che c’è da sapere. Ma in realtà, ciò che è davvero importante è non dimenticarsi che la propria Coscienza va allenata e non solo ascoltata, perché ciò condurrà i praticanti a scoprire informazioni sulla propria esistenza che non avrebbero mai creduto possibili, se non fossero arrivate così evidenti. 

Scegliendo di non ascoltare la propria Coscienza si sceglie di concludere la propria vita diventando una macchina umana, ma scegliendo di ascoltarla e sfruttarla al meglio si decide di evolversi più che mai, di vita in vita. Nessuno può scegliere al posto tuo, ma posso consigliarti di seguire la tua Coscienza in capo al mondo, perché lei avrà sempre ragione, anche quando tu non ne avrai. 

Fine pagina 6 su 6. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

2894 commenti
  • Lale - 10:53 13/05/17

    Tutti i documenti sono molto interessanti e trasmettono la tua passione,ma questo è incredibile...risuona dentro!forse perché quella sensazione di "vuoto" non è facile da spiegare,ma tu con delle semplici parole sei riuscita a descriverla e spiegarne il motivo...grazie mille :)

  • Ella - 02:40 13/05/17

    Ricordo che quando ero più piccola, che fossi sola o in compagnia, mi capitavano dei momenti in cui di colpo mi domandavo "ma io chi sono, e perché viviamo qui?"e nel riflettere su questo il mondo intorno cambiava aspetto, per certi versi sembrava una visione più nitida ma allo stesso tempo finta,più profonda, una cosa che non so spiegare a parole...ma poi quando smettevo di riflettere su questo tutto tornava normale...col tempo ho smesso di farmi queste domande, o meglio ho dimenticato di farmele,fino a che non ho conosciuto l'accademia e mi sono ricordata di questi pensieri...inizialmente pensavo che avendoli ritrovati e inziando questo percorso di crescita sarebbe stato impossibile deviare verso l'incoscienza, ma proprio ora mi devo ricredere, in questi giorni mi rendo conto di quanto sia facile cadere nel low, é subdolo e manipolatore, dobbiamo stare sempre all'erta e fare del nostro meglio... Questo articolo oggi mi serviva davvero tanto, voglio scegliere di essere forte e ascoltare la mia Coscienza perché so che lei non sbaglierà. Grazie per tutto quello che fai per noi❤

  • Rosselfa - 00:16 13/05/17

    Che dire semplicemente meraviglioso. Mentre leggevo le tue parole mi chiedevo come il fiume di pensieri possano sgorgare da te Angel, in modo fluido comprensibile, insomma vero. La Coscienza che tutto sà e che è Coscienza universale e Anima che appartiene ad un altro mondo ma che non tutti hanno?. Forse perchè veniamo da mondi diversi e siamo qui per fare esperienza? Un'esperienza che per me è spesso pesante e ardua ma siccome l'ho scelta sono qui e cerco di capire per ricordare. Ma tu mi dici che devo allenarmi a ritrovare i miei doni? ecco il tassello mancante . Grazie per riaccendere in me la fiammella della sfida, per sperimentare come essere evoluto.

  • Sham - 20:48 12/05/17

    Ero piccolina davvero, circa 5 o 6 anni quando chiesi a mia madre chi ero, il ricordo è vivido ho l'immagine davanti agli occhi, ricordo che dopo qualche attimo di smarrimento lei mi rispose scandendomi il mio nome e cognome, non rimasi soddisfatta. Mi sono cercata con fatica attraverso gli anni, imparando ad ascoltare sempre meglio quella voce o sensazione netta di cui parli, e più l'ascoltavo e più prendevo la strada giusta l'ho sempre saputo, sapevo anche per certo quando consapevolmente percorrevo la strada sbagliata, ma dentro di me intuivo che era una deviazione necessaria. Per lunghi periodi mi sono persa del tutto poi ho detto basta e sono tornata a dare attenzione a quella voce sempre, in ogni momento e non dubitandone più. La scelta di seguirti per esempio è stata prorompente, immediata nell'esatto momento in cui ho cominciato a leggere per la prima volta i tuoi documenti e ogni giorno ricevo conferme che sono sulla strada giusta. Molto interessante questo approfondimento, non vedo l'ora di leggerne il seguito, grazie.

  • Emanuela Medaglia per aver completato lo Step 1 - 17:03 12/05/17

    Anche io mi sono sempre chiesta chi sono, da quando riesco a ricordare di essermi guardata allo specchio. La risposta era "non lo so", forse sono così, forse sono anche così, o forse siccome quello mi ha detto "sei così" io sono davvero in quel modo? A quanto pare solo noi possiamo scoprire chi siamo realmente. E ogni volta che riflettevo su tutto questo, c'era come una mano che mi tirava indietro per non farmi andare avanti. Ora certe volte mi chiedo se è davvero meglio andare avanti per questa strada, ma bisogna sempre ricordarsi che non tutti i pensieri sono nostri. Questo argomento è sicuramente tra i tanti che bisogna leggere e rileggere per capirlo appieno.

  • Dandyana - 09:34 12/05/17

    Documento molto bello,grazie Angel per tutto l'impegno che metti e per l'aiuto al risveglio che ci offri.

  • Riemann - 08:51 12/05/17

    Quello che hai scritto Angel colpisce nel segno, la verità presto o tardi dovra' uscire fuori dal nostro stesso essere. Grazie.

  • Tiziana Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato lo Step 2 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 per la 2ª volta Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 6 - 01:29 12/05/17

    Giuro mi veniva da piangere, era come se qualcuno mi avesse letto dentro. Ogni volta che si parla di Anima non posso fare a meno di provare brividi, commozione e gioia allo stesso tempo, connettersi con Lei è qualcosa che va' oltre ogni limite... grazie.

  • SILVIA - 23:43 11/05/17

    L'impressione che non fosse "tutto qui" ce l'ho da quando ero piccolissima. Ricordo poi, sempre da bambina, che mi imponevo a volte di "fermare gli istanti", cioè di essere così presente nel vivere un determinato momento da renderlo "eterno", ricordo proprio l'impegno di acquisire consapevolezza del preciso momento che stavo vivendo. Questi momenti non erano eventi particolari ma momenti normali di una giornata qualunque in cui io mi sforzavo di "vivere davvero". Non sapevo da dove mi venisse questa esigenza, probabilmente dal fatto che soffrivo troppo perché mi accorgevo di come tutto intorno a me tentasse di farmi vivere da addormentata, la scuola, la televisione, il grigiore della routine. Più o meno a 12 anni, credo, ho fatto una specie di sogno/incubo che io ho sempre considerato come una rivelazione sulla vera condizione dell'umanità, non c'erano vere e proprie immagini ma sensazioni che avevano a che fare con una mostruosa costruzione in cui gli uomini erano come degli ingranaggi che attraverso la loro inconsapevole esistenza alimentavano qualcosa di enorme da cui non potevano uscire, come schiavi ignari della loro terribile condizione, con un'unica lontanissima e quasi irraggiungibile possibilità di salvarsi. Questa visione era continuata per qualche minuto da sveglia, ricordo mia madre che cercava di svegliarmi sul letto mentre piangevo dicendole che anche lei era un ingranaggio. Sono passati tanti anni e continuo a farmi domande, ora grazie ad ACD sento di avere finalmente gli strumenti per arrivare a darmi le risposte e per rendere meno remota quella possibilità di salvarmi e salvarci.

  • pantarei - 22:48 11/05/17

    Me lo sono chiesto spesso chi sono io. Leggendo questo documento mi sono ricordato come a volte mi è capitato di sentirmi qualcosa di diverso rispetto a quello che la gente vede o che io stesso vedo allo specchio. A volte mi è successo di guardarmi allo specchio e, per un attimo, di non riconoscermi come se io e il mio corpo fossimo due cose distinte. Spero tanto di avere un’anima nel dubbio medito ogni volta che posso :) Grazie pantarei

  • BlueRose Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato lo Step 2 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 per la 2ª volta Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 6 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 7 - 21:34 11/05/17

    Documento arrivato proprio nel momento del bisogno, mi ha riempita di forza e motivazione, ricordandomi le emozioni provate quando ho letto per la prima volta “Non sei qui per caso”. Mi ha ricordato anche il sentimento che provavo prima di iniziare questo meraviglioso percorso. Prima mi chiedevo: “Chi sono? Perché sono qui, cosa devo fare?”. Ora le domande sono cambiate, e hanno un tono di determinazione nuova. Diventando sempre più consapevole delle risposte alle domande del passato. Grazie Angel <3

  • Roblaw Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 6 - 20:00 11/05/17

    La domanda.. chi sono io? È stata quasi un ossessione in certi periodi.. ora piano piano arriva qualche tassello.. ma se penso al futuro non riesco ancora a collocarmi.. questa sensazione di ignoto mi manda in tilt ahah. Le risposte arriveranno e tutto sarà molto più chiaro con l'esperienza, per adesso non posso fare altro che ringraziarti. Un abbraccio grande! Grazie Angel!

  • ilary Medaglia per aver completato lo Step 1 per la 2ª volta Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 per la 2ª volta Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 6 Medaglia per aver completato il libro Il Sigillo delle Vite Passate - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Il Sigillo delle Vite Passate - Vol. 2 - 17:35 11/05/17

    Onestamente da piccola non mi sono mai posta la domanda "chi sono io?", anche se sapevo che ero un pò diversa. Sentivo di non essere come gli altri, ma anche se non capivo cos'era che mi distingueva dai miei compagni di scuola, dai miei amici o dalla mia famiglia non credo di averci mai pensato più di tanto, lo sapevo e basta. Ora invece questa domanda sta diventando sempre più pressante, ci penso spesso ultimamente, quindi forse è arrivato il momento di iniziare a scoprire la mia vera identità e chi sono realmente. I primi paragrafi di questo Doc mi hanno davvero emozionata, mi ci sono rispecchiata molto; grazie per questo bell'articolo e per la forte spinta che ci dai a voler conoscere sempre di più e voler andare sempre più a fondo fino a raggiungere la nostra Anima.

  • Jack - 17:15 11/05/17

    Grazie angel come sempre, ho pochi e confusi ricordi di quando ero piccolo ma mi sono sempre detto che avrei fatto qualcosa di grande per me e gli altri, ho sempre ascoltato la mia Coscienza da un anno a sta parte ancora di più. Grazie mille

  • Leonardo - 16:19 11/05/17

    Documento bellissimo.... Chi sono io? La domanda che mi sono posto per tutta la vita. Ho sempre avuto la sensazione di sentirmi stretto solo in questo pianeta, una prigione grandissima..... Io non ho girato tutto il mondo, sonk stato da bambino in Brasile conosco l Italia perché l ho girata un po e new York.... e ovunque io sia stato nonostante molto lontano da casa mi sentivo stretto. È strano da spiegare perché il pianeta terra è molto vasto per cui è strano sentirsi stretti in un posto così grande e che non conosci neanche del tutto ( se non per le informazioni prese magari dalla gente o dai libri, sui racconti di chi viaggia ecc.) Per cui la coscenza..... questa consapevolezza che c'è di più, che noi non siamo solo il nostro corpo o la nostra mente ma c'è di più mi è molto famigliare e mi ritengo fortunato , cioè sono felice di pormi queste domande , di essere arrivato fino a qui (che non è il traguardo) ma la direzione alle risposte per tutte le domande che mi sono sempre posto , da quando ero bambino. Sapere di avere una guida e sentirla realmente tale (come il sentimento che provo per te Angel) , non sentirmi più fuori dal mondo o pazzo, I tuoi documenti , le cose che dici il modo in cui le dici e sentire che è la giusta direzione e tutto ciò che credo di aver sempre cercato. Ringrazio l universo di far parte di questa accademia, di sapere che non sono l unico a pormi queste domande, sono contento di sapere che ci sono al mondo altre persone come voi in questo caso che cercano la stessa cosa.... Il TOUR è stata una riprova effettiva.....che esistono persone così. Sono contento di fare parte di questo gruppo meraviglioso, sapere che stiamo andando tutti assieme nella stessa direzione (più o meno), avervi conosciuto, conoscere la fondatrice di questa realtà un volta per me impossibile , sapere che non è solo vita e Morte ma che c'è qualcosa nel mezzo, qualcosa di estremamente fondamentale , tutto ciò mi ha fatto tornare la voglia di vivere. Leggendo questo documento con le lacrime negli occhi io ringrazio la forza, ringrazio Angel, ringrazio voi ragazzi di esistere, veramente..... Un abbraccio. Leo