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Il Grande Computer (1 parte)

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Nel 2016 accadevano svariati avvenimenti strani che in quei momenti non comprendevo subito e che finivo per credere fossero “normali”. Come già detto, non erano nulla a che vedere con i terribili fatti che accaddero in precedenza, quando i nemici erano al pieno delle forze, di conseguenza mettendoli a paragone questi avvenimenti non mi parevano troppo importanti. Riguardandoli dopo però, mi resi conto che erano il segnale di una chiara Presenza che stavamo ignorando. Infatti, dopo il periodo di tregua e di calma, ripresero i contrattempi e le distrazioni. Era strano perché, il periodo di pausa ci permise di comprendere che avevamo realmente vinto, e ancora più strano era che le Orange, l’Antico, Baal, i Rettiliani eccetera non si facevano sentire da un po’ – e da allora non si fecero mai più sentire in tutti gli anni a venire! – eppure stavano ricominciando quei contrattempi che servivano a rubarci tempo, che oramai avevamo imparato a riconoscere come meccanismi dovuti alla presenza aliena. Era stata per noi la più grande vittoria contro gli alieni e tutti sembravano essere andati via, eppure qualcuno era rimasto, qualcuno di molto nascosto, e che una volta caduti gli altri si prese del tempo per riorganizzarsi e aggiornare il proprio esercito: qualcuno che non avevamo ancora attaccato a dovere. Iniziai ad accorgermene dal momento in cui qualcuno stava, delicatamente e silenziosamente, tagliando le connessioni fra me e la mia Coscienza Superiore, nonché l’Anima e l’Essere che si trova su piani più alti, e fra me e Dio, affinché non vi fosse una diretta comunicazione come avveniva sino a pochissimi giorni prima. Ma poiché praticavo tutti i giorni, era facile rendermi conto di eventuali cambiamenti rispetto a coloro, che invece, non praticano con costanza e notare le nuove difficoltà per loro non sarebbe tanto una ragione per impegnarsi di più ma anzi per mollare in fretta con la scusa che praticare sia diventato più complicato. Perciò non appena mi resi conto di questi strani tagli di connessione e di comunicazione, immediatamente reagii per rinforzare ulteriormente la connessione affinché non riuscissero a tagliarla e peggio ancora a farmi abituare a quella nuova situazione che era la difficoltà di comunicazione con Dio e con l’Anima; situazioni a cui non intendevo e non intenderò affatto abituarmi. Inoltre, non era passato tanto dalla pubblicazione del Libro Dio Esiste? Sì e sa chi sei, ma tu non sai chi è Lui di conseguenza ero ben che preparata alla possibilità che una volta pubblicato quel Libro nel quale descrissi per filo e per segno i miei metodi di connessione e le tecniche che svolgo per comunicare con Lui, gli oscuri mi avrebbero attaccato pesantemente per bloccarmi questa facoltà e impedirmi di continuare a riuscirci. Così ero consapevole che avrebbero potuto tentare di ostacolarmi e mi ero già organizzata per non farmi trovare impreparata: quando iniziarono a tagliarmi le connessioni con Dio e le comunicazioni con l’Anima reagii immediatamente rinforzando il tutto, evitando così che riuscissero nel loro intento. Fatto ciò, spiegai e ripetei a tutti i miei studenti dell’Accademia l’importanza di richiamare l’Anima e di connettersi a Dio, svolgendo profonde Meditazioni in assoluto Silenzio Mentale, perché solo così – colui o coloro che tagliavano le connessioni – non avrebbero potuto impedire la giusta comunicazione. Su di me il problema non si pose perché reagii subito, ma iniziai a rendermi conto che sugli studenti qualcuno stava tagliando le loro connessioni con le proprie Coscienze più alte tanto che queste persone iniziavano a crollare e a mollare totalmente il loro percorso evolutivo. Non vedevo ragioni sensate perché accadesse, eppure si facevano destabilizzare da una piccola e banale distrazione che li conduceva troppo velocemente a cadere; molto più rapidamente di quanto accadeva negli anni precedenti. Mi chiesi quindi chi era che stava provocando questo: indagai per comprendere più a fondo la ragione di questa decadenza collettiva. 

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Iniziai a rendermi conto che c’era qualcosa che non andava, dal momento in cui le persone che cadevano prima di andarsene pronunciavano delle frasi molto precise e identiche fra loro, seppure queste persone non si conoscessero a vicenda tanto più perché, pur essendo entrambe miei studenti, fra di loro non avevano legami; eppure, improvvisamente cadevano una dopo l’altra se non dopo aver pronunciato circa le stesse parole: “ieri notte ho visto una luce e ho capito di aver trovato Dio, non dobbiamo più praticare e Proteggerci perché solo smettendo di praticare si può trovare Dio”; e sin qui, non la presi troppo seriamente. Erano i classici caduti nel Low che per non ammettere di non aver voglia di praticare, dicevano che fosse meglio non farlo. Eppure, questi iniziarono a insistere, a contattare un sacco di gente per convincerli, addirittura insultandoli, che dovessero tutti smettere di praticare perché solo smettendo avrebbero “trovato Dio”. Cos’era tutta questa insistenza? Com’era possibile aver dimenticato così in fretta che era proprio la Pratica ad avergli permesso di vivere le loro prime esperienze con Dio, se sino ad allora avevano solo pregato un dio fittizio con la barba bianca e che passa le giornate a spiare la gente mentre si fa “pensieri impuri”, lo stesso dio che punisce le persone solo per aver “pensato” ma che non punisce i preti per i crimini che commettono materialmente e fisicamente? All’inizio non la presi seriamente perché pensai che fossero caduti in una di quelle solite trappole di “maestri spirituali” a pagamento che ti dicono “Non praticare, se vuoi evolverti devi darmi soldi e ti risveglierai!” ed ecco che migliaia di persone prendono subito il portafoglio in mano per arricchire questi pezzenti truffatori. Pertanto, ritenni che stavano cadendo in una di quelle trappole, ma siccome non è mai stata una mia indole insistere perché la gente mi seguisse, in quanto ho sempre lasciato libertà di scelta – specialmente perché se qualcuno non pratica, sono affari suoi, io pratico e mi evolvo lo stesso! – semplicemente lasciai che seguissero il loro nuovo pensiero e che facessero le loro esperienze, anche se conoscevo perfettamente il punto a cui li avrebbe portati. Al nulla! Ma come già detto, ognuno deve essere libero di fare le sue scelte anche quando sono palesemente sbagliate. Ciò che però iniziò a darmi sospetti era come, una dopo l’altra, le persone prima raccontavano di aver avuto “magnifiche esperienze con un fascio di luce di Dio”, passando dal raccontare, nello stesso identico giorno, da un “non so fare niente, non riesco a praticare, questo è un periodo molto difficile per me e non sto praticando quasi per nulla” ad un “ho visto Dio e mi ha detto che..” ed era esattamente questo che mi puzzava. Ci sono delle regole fisiche ed energetiche su questa Dimensione, che sono tanto facili da comprendere: se oggi non sai andare in bici, oggi non sai neppure guidare una moto; se oggi non sai guidare una macchina, tantomeno puoi – entro oggi – diventare il pilota professionista più capace del pianeta, e ripeto, non entro una singola giornata; se non sai neppure correre per 200 metri prima di fermarti con il fiatone, non puoi diventare entro oggi l’atleta più veloce del mondo. È molto semplice, le stesse regole si ripetono nelle Facoltà Psichiche: se sino a questo pomeriggio non riuscivi a fare niente, non praticavi e non riuscivi neppure a sederti per compiere due minuti di connessione a Dio, è impensabile che entro la sera riuscirai ad avere le più importanti rivelazioni ed esperienze della tua vita, magari mentre stavi svolgendo il pisolino pomeridiano. Con un po’ di intuito si comprende che non è un’eccezione che potrebbe accadere, ma è proprio un evento opposto da ciò che sta venendo raccontato. Cos’è successo esattamente in quel momento? Com’è che una persona che smette di praticare, che si immerge nel Low, che smette di Proteggersi e che viene rapita dagli Alieni, improvvisamente dice di aver avuto queste incredibili esperienze con Dio che gli avrebbero detto di dover smettere di praticare per “trovare la luce?”. 

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Mi insospettì, ma è mia abitudine non dare risposte affrettate pensando che le risposte logiche siano quelle giuste, in quanto sulle esperienze psichiche non si può ragionare con la logica ma si devono considerare tutti gli eventi psichici che non conosci, prima ancora di considerare quelli che conosci. Ecco perché mi serviva tempo prima di essere certa di ciò che stesse accadendo. Ma le esperienze non tardarono ad arrivare. Nei mesi a seguire, mi impegnai nello svolgimento di diverse Pratiche, molto complicate ed evolute, che richiedevano una forte connessione a Dio e alle alte Dimensioni. Per compiere queste tecniche, ma soprattutto per ottenere i risultati – che è quello ciò che conta, è quello l’obiettivo della Pratica – dovevo raggiungere un ottimo stato mentale e connessione alle vibrazioni di Dio. Ma nelle ultime volte, accadeva qualcosa di strano. Mentre praticavo in Silenzio Mentale e in perfetta concentrazione, c’era una strana luce bianca, molto luminosa, che mi avvolgeva, era molto calma e anche molto più luminosa delle volte precedenti; il problema era che, una volta che mi lasciavo avvolgere da questa bellissima luce bianca, improvvisamente crollavo in mille pensieri, distrazioni e in una strana fase mentale ed emotiva che ho riconosciuto come l’Apatia. Per anni ho praticato con l’energia prana bianca che è sempre stata l’energia più positiva, benefica e naturalmente vicina a Dio; e così sarebbe continuato. Ma perché quello strano fascio di luce mi stava facendo quell’effetto? Perché quella luce bianca che vedevo, improvvisamente mi colpiva rendendomi apatica e riempiendo di brusio la mia mente? Qualcosa non mi tornava e per un primo momento pensai che si trattasse solo di una mia distrazione, di un momento in cui perdevo la concentrazione e che ragioni varie – anche considerando la tecnica che stavo andando a svolgere, molto complessa e che richiedeva un grande livello di dimestichezza con l’energia – mi conducevano a distrarmi, tutto qua. Eppure, i giorni dopo, quando richiamavo prana per meditare tutto andava bene, ma quando praticavo tecniche più evolute che servivano a concretizzare degli eventi sulla realtà fisica, ciò che accadeva era che questa strana luce bianca mi avvolgeva, mi faceva sentire calma, quasi come se mi dicesse “andrà tutto bene”, e poi crollavo in una forte apatia. Non c’era proprio niente che andasse bene in ciò che stava succedendo e intendevo indagare a fondo. Parlandone con Alexander ci rendemmo conto che non c’era niente di normale in quella situazione che stava accadendo: una strana luce calma, troppo calma, ti avvolgeva e poi crollavi in una forte apatia che ti privava di forze fisiche e mentali. Non c’era niente di buono in ciò che stava succedendo. Praticavamo molto e per tanti obiettivi diversi, e sino ad allora sapevamo che i risultati venivano sempre più che dimezzati dalla presenza aliena che ci attaccava. Eppure in quel periodo tutto era calmo, sembrava che non ci attaccasse nessuno, perché non avevamo dolori, fastidi, disturbi, nessun alieno si presentava dentro casa nel bel mezzo della notte e neppure di giorno; non ci rapivano, non c’era puzza di presenza aliena né in casa né intorno a noi. Eppure, iniziò a farsi largo sempre con più insistenza un programma fastidioso, che riassunto in parole sarebbe “Arriva, però non arriva”. Questo concetto stava diventando sempre più palpabile. Io e Alexander Spingevamo perché accadesse un evento, e sino ad allora, se mentre Spingevamo sentivamo anche che sarebbe accaduto, questo accadeva davvero, se invece sentivamo che non sarebbe accaduto, significava che vi erano di mezzo molti ostacoli che lo bloccavano e così come avevamo percepito, non accadeva. Saper praticare significa anche riconoscere che le situazioni che accadono non dipendono solo dal tuo volere, ma anche dal volere di qualcun altro, e vince chi ha più energia e impatto nella realtà rispetto all’altro.

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Saper praticare significa riconoscere che qualcun altro potrebbe avere maggiore impatto di te – per esempio gli alieni che ci ostacolavano i risultati attraverso le loro tecnologie avanzate – e capire che, per ottenere il meglio, bisogna semplicemente praticare di più e raggiungere livelli più alti sinché non si riuscirà a concretizzare quegli obiettivi. Ma in quel periodo, stava succedendo qualcosa che andava contro tutto ciò che avevamo imparato sino ad allora: praticavamo per un evento, sentivamo che esso si sarebbe realizzato, sentivamo con certezza che il risultato sarebbe arrivato, e poi… poi non arrivava. Per chi non è abituato a praticare da tanti anni, questo concetto risulta difficile da comprendere o meglio lo sottovaluta e pensa che sia normale; addirittura sostenendo che “a lui capiti sempre” solamente perché non pratica, quindi è ovvio che i suoi desideri non si realizzino. Invece per chi pratica da molto tempo e comprende la differenza fra un evento che si realizza grazie alla propria tecnica da un evento che invece avviene per caso, impara anche a comprendere la differenza di quando non si realizza perché non ha praticato abbastanza da quando invece non si realizza perché c’è seriamente qualcuno che glielo sta impedendo. Questo periodo iniziò a presentarsi come ciò che avremmo nel futuro rinominato come “Arriva, ma non arriva”, che negli anni seguenti ci ha condotto a non poche difficoltà nel concretizzare precisi eventi. Ribadisco che per chi non pratica è facile dire “è vero, succede anche a me, penso che un evento bello accadrà e invece poi non succede” ma ciò che sto spiegando non ha nulla a che vedere con l’illudersi che qualcosa debba accadere; sto invece descrivendo l’intensa pratica per modellare gli eventi del Matrix, che ci permettevano di far accadere situazioni da noi precedentemente decise, e sino ad allora sentivamo quando sarebbe accaduto e quando invece no. Da quel periodo, improvvisamente, qualcosa cambiò e ciò che sentivamo arrivare, si fermava all’ultimo minuto e non si concretizzava. Per esempio, io e Alexander Spingevamo che accadesse qualcosa: tutti gli eventi intorno a noi si posizionavano in modo tale che quell’evento stesse per accadere; incontravamo le persone giuste, nel momento giusto e nel posto giusto, tutto sembrava seguire i piani e star per realizzare i nostri intenti. All’ultimo minuto, quella persona annullava l’evento perché gli accadeva qualcosa di strano – molto strano, che non avevamo previsto – che gli faceva perdere tempo e impedire di concretizzare quell’evento. Non è che cambiava idea, bensì accadeva qualcosa che gli rubasse l’attenzione e gli impedisse di concentrarsi nella realizzazione di quell’evento. Ciò che accadeva era di una stranezza allucinante, che non potevamo considerare “semplice Low”. Una sera stavo per firmare un contratto con un’azienda che sarebbe stata molto proficua per me: l’uomo davanti a me era molto felice di questa collaborazione e mi porse il foglio da firmare; un istante prima di darmelo, ricevette una telefonata: era la moglie che intendeva dirgli, via chiamata, che non lo amava più e che intendeva divorziare. Lui si alzò portandosi appresso il contratto, passò le ore a litigare al telefono e poi mi spiegò quasi piangendo che al momento doveva prendersi del tempo perché senza la moglie non poteva portare avanti questo progetto in quanto serviva la firma di entrambi. Naturalmente non ci sentimmo più. Incontrai un’altra persona un po’ di tempo dopo, tutto andava bene e decidemmo di collaborare, quindi organizzammo data e ora per incontrarci e firmare insieme il contratto. Ci trovammo nel luogo deciso, ma appena ci salutammo, lui ricevette una chiamata: sua madre era appena caduta dalle scale e si era fatta molto male, dovevano portarla urgentemente in ospedale. Lui si trovava in una città molto distante rispetto a dove abitava la madre, eppure chiamarono proprio lui per accompagnarla in ospedale, sebbene sarebbe stato più logico e sensato chiamare immediatamente un’ambulanza.

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Invece no, doveva andarci lui con 2 ore di macchina prima di arrivare al posto; naturalmente il contratto saltò di nuovo. E questi furono solo due fra i numerosi più strani e inequivocabili eventi che accadevano e che dimostravano che c’era veramente qualcosa di grosso e oscuro che voleva impedirmi di realizzare quei progetti, che guarda caso, non erano tanto importanti per me quanto per la realizzazione di eventi che avrebbero portato benefici ai miei studenti e all’Accademia. Questo è ciò che intendevo per Arriva, ma non arriva. E questo programma stava quasi diventando un’abitudine. Non comprendevo perché, tanto più quando si trattava di Lasciarsi Andare a Dio, ciò che svolgevo aveva sempre funzionato: gli eventi più positivi accadevano! Eppure, qualcosa stava cambiando: durante la pratica del Lasciarsi Andare una strana luce bianca mi avvolgeva, ma non accadeva affatto come le volte precedenti (quando gli eventi poi si realizzavano), bensì era una strana luce bianca, che poco a poco diventava più grigia-chiara, che mi avvolgeva e in pochi istanti mi apatizzava, mentre a sensazione mi comunicava “andrà tutto bene, vedrai che stavolta sarà così” eppure, le vere connessioni con Dio non provocano affatto l’apatia, al contrario, portano ad una grande energia e voglia di fare! E poiché con la connessione a Dio avevo grandi esperienze precedenti non mi tornava affatto la stranezza che, ultimamente, si stava verificando. Tutto questo mi dava forti sospetti che ci fosse qualcosa di molto grosso dietro. Arrivò l’ennesima persona che mi disse: “Stanotte ho visto una bellissima luce bianca che mi avvolgeva… ho capito che era Dio! Devo smettere di praticare perché il vero Dio arriva a me se smetto di Proteggermi!” improvvisamente mi si accese un’intuizione: ma che questo “Dio” di cui la gente stava parlando, fosse la stessa luce bianca che tentava di fottermi la mente e fingere di essere Dio? Che fosse quella stessa “presenza” che diceva “andrà tutto bene” e nel frattempo spingeva al fallimento i miei progetti? Iniziai a indagare, praticando sulla frequenza di questa “luce bianca” che nulla aveva a che vedere con la prana, con l’energia, perché era proprio una luce abbagliante che mi puzzava dal primo giorno ma che per qualche ragione non avevo collegato che fosse la stessa luce bianca che faceva cadere gli spirituali nelle trappole più melmose. Altro che Dio, qua stiamo parlando di Alieni! Io e Alexander praticammo intensamente, più e più volte, su questa frequenza per capire da dove derivasse, da cosa dipendesse e cosa stesse facendo. La scoperta fu incredibile. Qualcuno, sicuramente una razza molto avanzata, aveva progettato una sorta di macchinario che abbiamo deciso di rinominare “il Grande Computer” che serviva a simulare la presenza di Dio. Inizialmente scoprimmo che qualcuno aveva creato questo Computer, nel tempo aggiungemmo approfondimenti alla scoperta, comprendendo chi l’aveva creato, a quale scopo, in che modo e soprattutto come riusciva a ingannare la gente senza che se ne accorgesse. D’altro canto, come fare ad accorgersene? Se per i Praticanti è difficile, per chi non pratica è ovviamente impossibile. Questo grande Computer era stato progettato con lo scopo di imitare Dio, affinché la gente, nel tentativo di agganciarsi a Dio finisse per connettersi invece a questo enorme Computer. Per fingersi Dio doveva “calmare” e “rilassare” le persone affinché cascassero nell’inganno. Il meccanismo era questo: tu pregavi Dio, nel tentativo di raggiungere una comunicazione e ottenere un segno; improvvisamente ti saresti sentito calmare e rilassare, e questo per te sarebbe stato il segno della risposta di Dio. Ma cosa stava accadendo realmente? Quel meccanismo si infilava fra te e Dio – che è molto più alto di vibrazione e non è raggiungibile con le parole, tantomeno con le preghiere – e ti illudeva di esserti agganciato alla presenza/frequenza di Dio: una volta che tu, inconsciamente, ti facevi avvolgere dalla sua “luce” artificiale, questo Computer doveva vampirizzarti, rubarti le energie, la voglia di fare, ma soprattutto abbassare le tue Facoltà Psichiche e quindi le tue Sensorie che ti permettessero di comprendere l’inganno.

Fine pagina 5 su 5. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

0 commenti
  • Raffae
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    15:33 07/08/23

    da questo documento si comprende cosa vuol dire essere davvero un praticante esperto, perché chi lo sa l'effetto che sta facendo con le sue tecniche, non è una cosa opinabile, è molto matematico invece, naturale direi, causa ed effetto, se faccio questo ottengo quello. E allo stesso modo sa quando non sta facendo l'effetto desiderato, questa grande coscienza gli permette di leggere le situazioni e come nel caso descritto, di rendersi conto che ciò che non stava arrivando non dipendesse da lui ma da altro, e poi con l'osservazione e l'esperienza fare le giuste riflessioni e collegamenti per risalire alla fonte del problema. (Questo livello è veramente straordinario e mi motiva parecchio, perché è lì che bisogna puntare, così come quando vuoi imparare una qualsiasi altra disciplina punti a diventare quantomeno bravo in quella cosa, a riuscire a farla a comando e non solo quando capita e senza neanche esserne consapevoli). E cosi hai potuto collegare quanto stava vi stava succedendo di persona e agli studenti attorno a quella luce bianca che ti sedava con calma, e da quanto ho potuto vedere ha fregato davvero tantissimi potenziali spirituali, che si credono tali quando non si rendono conto che sono finiti esattamente dal lato opposto all'Evoluzione... Approfitto di questa lettura per dedicarmi alle connessioni perché, come ci fai ben comprendere, è lì che risiede il fulcro della nostra forza.

  • Klaren
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    15:24 07/08/23

    La falsa luce bianca è uno degli argomenti che più mi fa paura al momento poiché cerco sempre di capire se la prana che sto respirando è prana vera o prana artificiale, sicuramente dalla prima volta che ho letto questo volume ho riflettuto tanto su tutte le indicazioni che tu e Alexander ci davate durante la farsa ossia che saremmo andati sul sicuro respirando prana blu. Infatti al momento sto cercando di allenarmi il più possibile con la visualizzazione della prana blu che non è così immediata come sembra.

  • Manu 80
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    22:08 06/08/23

    Rileggere quando avete scoperto della falsa luce bianca e del grande computer mi ha stimolato a stare più attenta a quello che mi succede. Siete stati super a capire e scovare chi creava questa luce fittizia. Incredibile gli alieni non smettono mai di rompere . Finisce uno e incomincia un altro. Qui non si finisce mai e credo che in questa vita non ci sarà una fine ma bisogna eliminarne il più possibile per assicurare un futuro a quelli che verranno dopo di noi altrimenti la vedo dura. Senza la pratica non si va da nessuna parte e sicuramente ci fregano come vogliono. È brutto pensare che nessuno si accorge delle loro manipolazioni. Tagliare le connessioni con Dio è proprio da infami. Grazie Angel per questo libro.

  • Prendiluna
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    21:49 06/08/23

    Lo so che venire abbindolato da qualcuno in cui credi sia facile, ma non riesco a capire come degli studenti dell'Accademia siano potuti cadere nella trappola del non praticare per ottenere il risveglio. Non è quello che insegni, non è fraintendibile nemmeno nelle prime tre righe del primo articolo del primo step, quindi è inconcepibile questo tipo di comportamento. Anche se vedere la Luce possa farti credere di aver trovato Dio, non si puo' pensare poi di smettere di praticare perchè è proprio grazie alla pratica che si ottengono risultati. Oltretutto contattare altri studenti per tentare di allontanarli dall'Accademia, è un comportamento da deboli manipolati. Non voglio giudicare però penso che se mi fosse capitato almeno con la logica avrei capito che qualcosa di strano c'era. Avevo dimenticato i due eventi della tua vita che hanno contribuito ad identificare meglio cio' che stava accadendo.I contratti non portati a termine per motivi assurdi, così all'ultimo momento, hanno contribuito a farti insospettire ma solo una grande Psichica come te poteva accorgersi del grande inganno, tu praticavi tutti i giorni connessioni a Dio, all'Anima e il lasciarsi andare, quindi notare immediatamente le differenze nella pratica, lo stato d'animo che ne rimaneva e anche il colore in se della luce, è stato facile. Un semplice praticante sarebbe caduto nel baratro e pur capendo, non avrebbe avuto la forza che hai avuto ti di reagire.

  • Martina
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    11:22 06/08/23

    Soprattutto durante il Covid, avevo sempre paura di richiamare luce gialla, infatti per un periodo facevo fatica a visualizzare luce blu e bianca. Leggere queste parole un po' mi preoccupa perché ho paura anche io della falsa luce anche solo nella meditazione. Ora capisco quando la gente sente quella pace e calma con la chiesa, parlando alla madonna, padre pio e quando vede quello schifo di papa Francesco, quante volte ho sentito su di lui che mette pace e addirittura che sembra che abbia proprio una bella energia intorno a sé, se penso a lui sento proprio una cosa strana nel petto! Capire così nel dettaglio il grande computer ci fa comprendere quanta Esperienza ed Evoluzione ci sia in voi, avere nel dettaglio il meccanismo che usano non è per niente facile! Anche questa sorta di paura ora che ho non mi sembra normale, la paura di cadere nella trappola e non accorgermene pensando sia Dio! Ultimamente avevo dei progetti che sapevo già sarebbero stati ostacolati, oltretutto solo a me in tutta la classe, gli altri anche un minimo avevano avuto dei risultati portando lavori anche mediocri, io e un'altra persona avendo speso tantissimo tempo, creando un lavoro perfetto, con tanto di complimenti dai tutor, neanche un risultato! Non mi do per vinta, sia nella pratica che nei miei obiettivi quotidiani e di vita, sono contentissima di leggere questi articoli! Grazie per questa opportunità!!!!

  • Francesco
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    18:25 05/08/23

    Posso solo immaginare la vostra frustrazione nel non vedere realizzati gli eventi per cui Spingevate, soprattutto perché siete abituati a capire quando l'evento di realizzerà davvero e quando invece è bloccato. Tremendamente subdolo il dio artificiale che illude che 'andrà tutto bene' e nel mentre ricopre di Apatia - oltre alla frustrazione per il mancato raggiungimento degli obiettivi si aggiunge la difficoltà a capire chi e come ha bloccato l'evento. Per noi studenti è di enorme valore apprendere quali fossero i 'sintomi' dell'inganno, ossia il sentirsi avvolgere dall'apatia anche se le sensazioni erano totalmente positive e rassicuranti, dal momento che a causa dell'inesperienza è facile confondere la calma da apatia con calma da sicurezza del risultato. Lo stato d'animo durante le pratiche dev'essere sicuro e saldo, e non dobbiamo rilassarci convinti sempre che la pratica che abbiamo svolto sia sufficiente.

  • simodrum
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    14:30 05/08/23

    Dalla vostra testimonianza comprendo che l'Apatia è la sensazione da cui mettersi totalmente più in guarda rispetto a qualsiasi altro nemico, perché è da lì che si comprende se siamo davvero svegli o meno: se c'è apatia, distrazione e un eccessivo rilassamento connesso a svogliatezza e mancanza di impegno, significa che c'è qualcosa che non va e che un'energia più forte di noi sta avendo il controllo sulla nostra vita... da qui derivano anche tutte le sfighe, gli ostacoli di vita e gli impedimenti che di punto in bianco ci colpiscono per rovinarci la vita. Poi, chiaramente, voi che siete più evoluti riuscite chiaramente a individuare di cosa si tratta e grazie a voi sappiamo che si tratta di presenza aliena promulgata attraverso questo grande computer... e siete anche un grande esempio di vita che con le vostre abilità ci date lo stimolo e la motivazione per riuscire a fare di più così come lo avete fatto voi. In ogni caso, l'Apatia è il grande nemico interno che possiamo riconoscere almeno all'interno di noi e che ci deve accendere un campanello d'allarme per risvegliarci e liberarci... infatti il titolo principale di questi volumi è "Apatia" ed è chiaro che Angel voglia dare un segnale inequivocabile mettendo l'attenzione proprio su questa parola!

  • Simone137
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    12:12 05/08/23

    Ricordo molto meglio adesso, a distanza di un'anno, le sensazioni che cominciarono a tirarmi giù e pian piano farmi cadere nell'Apatia. Come descritto in questo capitolo, sentivo di essere in grado di poter raggiungere determinati obiettivi che non erano solo legati alla Spiritualità ma anche alla mia vita Low, ed erano obiettivi molto positivi che mi avrebbero permesso di maturare ulteriormente, ma alla fine non riuscì a sentire il cambiamento che mi portò a tralasciare tutto, e la cosa più grave è stata, non aver avuto la giusta lucidità mentale nel chiedermi perché, anziché seguire l'onda del decadimento; questo perché non sono mai stato in grado di riuscire a sentire i campanelli d'allarme di questo cambiamento. Al contrario, è chiaro che mantenere un livello tale di Silenzio Mentale ed una grande esperienza nella pratica, invece porta a risultati, e avere modo di agire in anticipo.

  • Ila
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    10:22 05/08/23

    Prendere coscienza dell’esistenza di questo enorme computer tecnologico che simula la presenza di Dio dà la misura della scaltrezza e di quanto siano subdoli e pericolosi questi esseri oscuri. Senza grandi capacità psichiche è molto facile cadere in confusione, e purtroppo in pochi ancora le hanno. Abbiamo la fortuna di avere delle grandissime guide spirituali che mettono le loro capacità, le esperienze e le tecniche a disposizione di noi studenti, ci avvisano dei pericoli incombenti e ci insegnano a riconoscerli. Un immenso aiuto evolutivo per coloro che le recepiscono, le seguono e le praticano.

  • Nykole
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    04:18 05/08/23

    Per accorgersi di un ennesimo inganno, anche di un meccanismo che per voi era "nuovo" ci vuole veramente una grande conoscenza e moltissima Pratica. Posso solo immaginarmi come avrebbe reagito qualcun altro al posto vostro se si sarebbe reso conto che qualcosa non andava, ma qui c'è come sempre quando si tratta di queste cose un grande se davanti; sicuramente la prima reazione di un umano qualsiasi davanti a questa calma e al "andrà tutto bene", sei conesso a Dio, sarebbe stata, come hai ben spiegato quella di sentirsi veramente e così facilmente "conesso " senza rendersi minimamente conto di quello che sta accadendo, addirittura mollare la Pratica da oggi a domani; durante una lezione in cui ti spiegai alcuni fatti accaduti proprio con gli alieni bastardi mi dicesti una cosa che mi sconvolse e che cerco di tenerla bene a mente:" magari un domani ti sveglierai all'improviso con la voglia di andarti a vaccinare" ,e questo significava a dir proprio quello che hai spiegato sopra, che loro proveranno a farmi cambiare idea, esattamente come a quei praticanti che sino ad ieri credevano e si conetevano al vero Dio ed oggi addirittura gli aveva comunicato di non praticare più! Una cosa che cerco sempre di non dimenticare e deriva dai tuoi insegnamenti e dalle tue esperienze è quella di non soffermarsi alle apparenze, di andare sino in fondo, indagare il perché sta succedendo, e questo mi ha aperto gli occhi molto nel corso del tempo. La Conessione a Dio è una Tecnica che amo moltissimo, provo delle emozioni positive e molto forti, in quei momenti mi sento veramente tra le sue braccia, ma adesso che ci rifletto ho avuto anche degli episodi in cui sentivo la necessità di farla, ma inizialmente avevo paura, potrei chiamarla una finta paura perché sentivo che non fosse la mia e non era normale avere timore di connettermi a Dio se le altre volte fosse stato molto diverso. Per quanto riguarda questa strana apatia, questo crollare in un rilassamento illusorio, ultimamente me ne sto accorgendo come mi avvolge piano piano, e più mi lascio andare a questa strana sensazione più mi avvolge, a volte anche durante la Meditazione altre volte nella vita di tutti i giorni! Il Grande Computer è stata veramente un invenzione molto subdola che ha creato come hai spiegato parecchi danni,e sono stati molto astuti conoscendo molto bene il forte desiderio delle persone di trovare Dio. È assurdo come ci studiano per poi andare diritti al punto! Grazie a voi e alla vostra Potenza sono sicura che moltissimi si sono salvati, si sono risollevati, avete fatto in modo che uscissero da questa trappola così ben organizzata. Lo state facendo tutt'ora e vi sono pienamente grata; un giorno mi piacerebbe tanto avere la capacità di badare a me stessa, di riuscire a spaccare il culo a questi bastardi, prendere in mano la mia vita !! So che ci vorrà il suo tempo, sono qui per imparare e chiaramente dipende solo ed esclusivamente da me! Grazie Angel!

  • Lince
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    01:15 05/08/23

    È molto importante questo capitolo sul grande computer. Mi ha colpito la parte in cui dici che saper praticare significa riconoscere quando qualcosa nella tua non si concretizza perché non ci hai praticato abbastanza da quando non si concretizza perché c'è qualcuno che te lo sta ostacolando. Anche quando dici che se non riesci ad ottenere qualcosa ci devi praticare con maggior qualità perché devi affinare le tecniche e raggiungere alti livelli perché è evidente che al tuo livello attuale non puoi ottenere determinati risultati. Io direi che spesso è un mix di tutto. A volte manca qualità ma al contempo c'è chi ti ostacola quindi bisogna sia perfezionarsi che contrattaccare i nemici che ti stanno ostacolando. Sicuramente non riuscire in qualcosa è snervante quindi comprendo molto bene che razza di fastidio si possa provare ma al contempo leggo questo testo come un invito a migliorare e fare di più nonostante l'invito continuo a mollare perché non ce la puoi fare. Quindi bisogna provare a insistere comunque finché non si ottiene la vittoria sebbene tutto ti spingerebbe a mollare. Questo è quello che mi è rimasto principalmente di questo articolo a questa seconda letta. Grazie Angel! ❤️

  • Lince
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    01:13 05/08/23

    È molto importante questo capitolo sul grande computer. Mi ha colpito la parte in cui dici che saper praticare significa riconoscere quando qualcosa nella tua non si concretizza perché non ci hai praticato abbastanza da quando non si concretizza perché c'è qualcuno che te lo sta ostacolando. Anche quando dici che se non riesci ad ottenere qualcosa ci devi praticare con maggior qualità perché devi affinare le tecniche e raggiungere alti livelli perché è evidente che al tuo livello attuale non puoi ottenere determinati risultati. Io direi che spesso è un mix di tutto. A volte manca qualità ma al contempo c'è chi ti ostacola quindi bisogna sia perfezionarsi che contrattaccare i nemici che ti stanno ostacolando. Sicuramente non riuscire in qualcosa è snervante quindi comprendo molto bene che razza di fastidio si possa provare ma al contempo leggo questo testo come un invito a migliorare e fare di più nonostante l'invito continuo a mollare perché non ce la puoi fare. Quindi bisogna provare a insistere comunque finché non si ottiene la vittoria sebbene tutto ti spingerebbe a mollare. Questo è quello che mi è rimasto principalmente di questo articolo a questa seconda letta. Grazie Angel! ❤️

  • Sabrina9
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    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 1
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    21:54 04/08/23

    Rileggere questo articolo è stato come apprendere una lezione nuova! L'ho letto con una consapevolezza diversa e fatto nuovi collegamenti. Le prime volte che provai a praticare contro questo Grande Computer percepii qualcosa di immenso, una tecnologia quasi incomprensibile talmente era avanzata e non furono delle pratiche semplici però l'importante è provarci e impegnarsi sempre perché solo con l'allenamento si possono ottenere grandi risultati, come ci insegna sempre Angel, anche in questi libri! Davvero una tecnica furbissima e che mai ti aspetteresti. Dopo anni a lottare contro nemici che ti colpivano direttamente o mandavano a monte i tuoi piani, ritrovarsi davanti degli altri che ti cullano in una falsa calma è davvero difficile da capire, per rendersi conto della trappola bisogna davvero essere coscienti, solo i nostri Maestri potevano rendersene conto, grazie a tutta la pratica che avevano dietro, soprattutto Connessione con Dio, il vero Dio, potevano capire le differenze. In effetti la Connessione con Dio ti dona la certezza di non essere sola, dandoti una forza che ti permette di affrontare tutto, ti dà la voglia di fare un sacco di cose importanti, di voler fare pratiche più evolute ecc., invece, quando cadi in quella falsa calma ti senti cullare e arriva il pensiero che hai già fatto abbastanza e che ti puoi fermare così. Grazie a Dio Angel ci tiene sempre in guardia e se qualcuno non è caduto è stato solo per merito suo! Grazie Angel perché grazie a Te abbiamo la possibilità di cambiare le cose!

  • Charlie
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    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 2 Parte 1 su 2
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    18:10 04/08/23

    C'è molto da imparare dal modo in cui hai affrontato questa nuova minaccia che per Te e tutti noi era sconosciuta, indagando psichicamente per ottenere una visione sempre più completa e riflettendo su tutte le esperienze che stavi vivendo, ponendoti le domande giuste che con la pratica hai potuto confermare. Ti ringrazio per queste chiare e dettagliate informazioni che danno molte risposte anche alla mia personale esperienza vissuta in quegli anni.

  • MYRIAM
    Medaglia per aver completato lo Step 1
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    17:54 04/08/23

    Che maledetti perversi che sono sti oscuri!!! Già senza di voi nessuno sarebbe arrivato a scovare questo grande computer, , se in più ci aggiungiamo che dopo poco la "connessione a Dio" tutti si sentivano calmi e in pace, nessuno avrebbe ovviamente reagito. Confondere le persone credendo di essere veramente connessi per risucchiargli l'energia è veramente da depravati quali sono! Così le persone associavano la Connessione a Dio con qualcosa di stancante che forse sarebbe stato meglio evitare!! Bastardi!!! Senza di voi nessuno si sarebbe accorto di nulla, invece sono stati smascherati!!! Grazie Supremi!!!!