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Step 1 - N° 44

Il Pensiero - Pensare Positivo per non pensare negativo (3 parte)

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Il Pensiero è l'ostacolo che ogni uomo dovrà superare se vorrà trovare Se stesso. 

Il pensiero è perlopiù influenzato dall'esterno e dagli altri, infatti pochi sono i pensieri che sono realmente tuoi. Fra questi, i più pericolosi sono quelli negativi o anche detti pessimistici, che ti buttano giù come un peso morto legato ai tuoi fianchi, sempre pronti a farti cadere. Eliminare tutti i pensieri in una sola volta è impossibile, ma si può abituare la propria mente a pensare positivo, anziché lasciarla libera di buttarci giù in qualunque momento come fosse un grande masso pronto a farci crollare nell'abisso più profondo. Il pensiero negativo è il peggior nemico dell'evoluzione spirituale, motivo per il quale bisogna imparare a istruirlo. 

Inizialmente potresti sottovalutare l'idea di pensare positivo, perché ritieni che non faccia per te e che tu abbia delle buone ragioni per essere "realista", al quale ti approcci come se fosse sinonimo di "pessimista". Pensi che, il pensare positivo, sia una di quelle tecniche comportamentali che vanno tanto di moda per sembrare splendidi davanti agli altri, ma che non cambierebbe alcunché nella tua vita reale. Potresti ritenere che pensare positivo sia un modo come un altro per illudersi che qualcosa di bello possa accadere, mentre la vita ti porta sempre brutte notizie. Seguire un percorso spirituale non significa dover cambiare il proprio pensiero per adattarlo a quello che viene insegnato al suo interno; quindi non significa cambiare ciò che sei o ciò che pensi. Seguire un percorso spirituale significa aprire la propria mente alla comprensione di tutto quello che ci circonda, perché possiamo vederlo e comprenderlo con vedute più ampie. Perciò un buon percorso spirituale non ti chiede di cambiare te stesso o ciò che pensi, ma di capire se ciò che pensi è veramente ciò che sei, oppure se hai seguito l'inclinazione pessimistica a cui tutti siamo sottoposti. Di conseguenza un vero percorso spirituale ti cambia, non perché vada contro il tuo volere, ma perché ti offre l'opportunità di decidere chi vuoi essere, anziché subire ciò che sei dovuto diventare per farti accettare dagli altri. 

Iniziare a praticare il pensiero positivo è ben più complesso di quanto sembri, perché non c'è nessuno che possa entrare nella tua mente per consigliarti, dirti cosa stai sbagliando o come migliorare ciò che pensi; ci devi riuscire da solo. Però posso spiegarti le motivazioni per le quali dovresti iniziare il percorso del pensiero positivo, in quanto porterà molti più benefici all'evoluzione delle tue doti sensoriali e alla tua vita di tutti i giorni. La spiritualità non è una vita a sé, ma è un'aggiunta alla tua vita personale che potrà migliorartela verso ogni ambito. Di sicuro hai iniziato questo percorso per evolvere il tuo Sesto senso, per scoprire le verità oltre questa dimensione e provare nuove esperienze, ma quando comincerai a mettere in pratica le tecniche più seriamente, in primo luogo la Meditazione, ti renderai conto che questa porta molti più benefici di quanto inizialmente pensassi. Perché la meditazione non si riduce a farti avere qualche esperienza extra-sensoriale, ma ti migliora la vita quotidiana, la salute fisica, la capacità di relazionarti con gli altri, aumentando dai più piccoli ai più grandi successi personali senza che tu capisca da dove viene tutta questa fortuna. Con il tempo, inizierai a vedere la spiritualità come qualcosa che va ben oltre la semplice attività curiosa aggiunta alla tua routine, ma la vedrai come un gesto necessario per stare bene e iniziare al meglio la giornata; un po' come l'atto di sgranchirsi le ossa appena sveglio. Verrà tutto molto più spontaneo. Per il momento devi metterti a confronto con il Low, con i mille pensieri e ostacoli che ti getta davanti agli occhi per farti distrarre dalla tua evoluzione, ma se sceglierai di ascoltare te stesso, anziché i pensieri che insistono a farti mollare, riuscirai a raggiungere questo livello di appartenenza. La spiritualità non sarà più un hobby, ma una parte di te che da sempre sentivi mancare e che finalmente sei riuscito a trovare. 

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L'atto di pensare positivo è definibile come una tecnica, perché esso va allenato durante il giorno e preso alla lettera. Esso non equivale alla Meditazione, perché durante la pratica meditativa devi imparare a restare in non pensiero; durante il resto del giorno, però, bisogna istruire il proprio pensiero affinché diventi quantomeno positivo, anziché un nemico forte che continua a martellarti e buttarti giù per ogni cosa. Pensare positivo non è facile perché ti ritrovi ad avere sempre buone ragioni per pensare negativo, per credere di non farcela, per avere dubbi su te stesso o sulle tue capacità, o per temere che qualcosa possa andare storto "come sempre"; in qualunque ambito della tua vita. Quindi si tratta di un vero e proprio percorso di pratica, in cui ogni giorno dovresti cercare di direzionare il tuo pensiero verso il lato più positivo, anziché cascare nel tranello e affliggerti del male mentale; come sei abituato a fare e nemmeno più ti rendi conto di ciò, per quanto è impresso nelle tue abitudini. Pensare positivo non è solo un modo per essere più felici durante il giorno – che non è poco – ma aiuta a concretizzare eventi positivi nella tua vita. Anche se ora è tutto nuovo per te, tutto ciò che ci circonda è fatto e messo in moto dall'energia, ciò significa che il tuo pensiero – che è un tipo di energia – può influenzare il mondo che ti circonda. Non si tratta solo delle tue azioni giornaliere, che possono influire sulla vita degli altri, ma anche dei tuoi pensieri. Forse ora provi difficoltà a credere che il tuo pensiero possa essere capace di creare, sostenendo che il pensiero sia soltanto un pensiero. Eppure, probabilmente, sei il primo a credere nel malocchio, temendo che una persona molto invidiosa possa pensarti con malizia e, con il solo pensiero cattivo, possa influenzare negativamente la tua vita e portarti sfortuna; farti capitare un incidente, e così via. Perché ritieni che solo le persone invidiose possano creare attraverso il loro pensiero? Ciò significa che le persone invidiose hanno una marcia in più, tanto da riuscire a materializzare il loro desiderio con un semplicissimo pensiero? No, ovviamente; tutti noi creiamo con la nostra mente, però lo facciamo con incoscienza per cui non siamo capaci di creare a comando e non siamo allenati per controllare le nostre emozioni. Così facendo creiamo sia eventi negativi che positivi, ma soprattutto quelli negativi, perché abbiamo la brutta abitudine di pensare molto più negativo rispetto invece a quanto dovremmo pensare positivo. 

Per mezzo di questo percorso spirituale imparerai a creare gli eventi con il tuo volere, ma prima di insegnarti queste tecniche devi imparare a migliorare il tuo pensiero positivo. Per imparare a creare con il pensiero, devi prima allenarti a capire quali sono i tuoi desideri da quelli che invece ti vengono imposti. Quindi imparerai ad utilizzare l’intento, ovvero un pensiero così veloce che non ha il tempo di associare un’immagine o una parola; io lo definisco un sentimento mentale, perché nasce dal petto ma è più forte del pensiero. Prima di arrivare a ciò bisogna lavorare per migliorare il proprio pensiero, affinché sia sempre più positivo e meno negativo. Le tre tecniche fondamentali per iniziare al meglio il percorso spirituale sono: la Meditazione, la Protezione e il Pensiero Positivo. Naturalmente ci sono molte più tecniche che insegno e sono tutte molto importanti, ma queste tre tecniche formano la base concreta su cui creare il tuo percorso di Risveglio; sono come i pilastri principali che non dovrai mollare mai, altrimenti tutto il resto crollerà. È normale, specie agli inizi, credere che il pensiero positivo non sia poi così importante, ma con l’esperienza pratica, specialmente con la Meditazione, ti renderai conto di quanto invece sia necessario mantenere una mente positiva anche durante il giorno, e non soltanto durante la sessione meditativa. Tutto ciò che influenza la nostra mente tenta di farci pensare negativamente, con un retrogusto continuo di pessimismo. Anziché pensare che andrà tutto bene, penseremo sempre che potrebbe accadere qualcosa per cui la nostra giornata, il nostro progetto o il nostro futuro, possa andare male. Il punto è che non c’è un vero motivo per pensarlo, però noi vogliamo comunque insistere che debba essere così. Quasi ci stupiamo quando un progetto fila liscio senza intoppi, come se fossimo talmente abituati ai problemi che la loro assenza inizia a farceli mancare. 

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Anche in questo caso, sarebbe impossibile combattere contro i pensieri negativi con la forza, perché alla fine troverebbero la parola giusta per metterti a tacere e averla vinta su di te. Invece, puoi abituarli piano piano a prendere una piega sempre più ottimista, finché non avrai raggiunto il controllo. Dopo aver imparato a pensare positivo, capirai quanto sia importante pensare anche di meno durante il giorno, ma ci arriveremo in seguito. Cerca di convertire ogni pensiero in qualcosa di più positivo, che non significa irrazionale, bensì essere razionalmente positivi. Se domani hai un esame e non hai studiato niente e sai già che sarà un esame molto difficile, tanto che sia impossibile superarlo, è inutile passare la giornata a soffrire pur sapendo che un solo giorno non ti basterebbe per studiare tutto; quindi perché decidi di sprecare questo giorno a stare in ansia e ossessionarti sul domani? Sai già che non lo passerai e non è la fine, non è l’ultima occasione, e se lo fosse avresti dovuto pensarci prima; ora non hai motivo di disperare, piuttosto preparati per la prossima data. Piuttosto che passare la giornata a stare male mentalmente, accetta di non essere pronto per domani e pensa che hai l’opportunità di prepararti molto meglio per la prossima data. È una scocciatura, è una rottura, ma ci dovevi pensare prima; ora invece è tardi e non è necessario buttare all’aria anche quest’ultima giornata, perché potresti invece usarla per portarti avanti con altre materie o per la prossima data dello stesso esame. Come vedi pensare positivo non significa essere irrazionali, illudendoti di poter superare l’esame senza aver combinato nulla per farlo e poi, ovviamente, andare lì, venire bocciato, e vederti crollare il mondo addosso. Però attraverso il pensiero positivo puoi dare una ragione alla tua giornata: non passerai l’esame di domani ma sfrutterai la giornata di oggi per fare qualcosa di produttivo, anziché studiare all’ultimo momento per un esame fallito in partenza. Che cosa vorresti dimostrare? Perché studiare per un esame già fallito? Se sei perfettamente consapevole che sia impossibile superarlo con una sola giornata di studio, allora non sprecare tempo e passa al prossimo. 

Invece, se hai studiato ma temi comunque di non essere preparato abbastanza e quindi hai paura di non farcela, converti le tue paure e la tua ansia in un pensiero positivo: provaci. Pensare subito che ci riuscirai per certo e che andrà tutto bene, è sicuramente molto complicato all’inizio; però puoi scegliere di non pensare negativo, ovvero di smettere di martellarti con i pensieri ossessivi e concentrarti a fare altro. Se domani hai l’esame allora continua a prepararti, e se sei stanco di studiare, fai altro, purché non ti fermi a pensare negativo: altrimenti sarà la tua rovina. Piuttosto che stare fermo, sdraiato sul letto a ossessionarti sul risultato di domani, fai qualunque altra cosa ma non pensare negativo: altrimenti creerai l’evento per domani perché vada peggio di quanto sarebbe dovuto andare! Controlla il tuo pensiero, pensa positivo o quantomeno non passare il tempo a pensare negativo. Il pensiero crea, quindi se continui a pensare negativo, stai alimentando gli eventi negativi che potrebbero accadere per farti andare storto l’esame; invece, se smetti di pensare negativo, prima di tutto smetti di alimentare lo stress e tutto ciò che ne segue, dopodiché potrai iniziare a pensare un po' più positivo. Domani avrai l’esame, non è il primo e non è l’ultimo ostacolo che dovrai superare, non durerà un giorno intero ma solamente pochi minuti. Perché stressarti un intero giorno o un’intera settimana per un evento che durerà solo pochi minuti? Perché decidere di stare male, di soffrire, di entrare in panico, per qualcosa che accadrà solo domani e per pochissimo tempo? Silenzia la tua mente, scegli di non cadere nella trappola dell’angoscia, dello stress e dell’ansia, perché sono devastanti per la tua salute fisica e mentale. Hai studiato? Fine, se puoi studiare ancora fallo, se non riesci perché troppo stanco allora è inutile pensarci; se non sei davvero stanco allora studia, se sei troppo stanco e sarebbe inutile studiare ancora allora smetti di pensarci. Libera la tua mente! 

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Siamo troppo abituati a punire noi stessi e credere che se non facciamo il nostro dovere allora dobbiamo sentirci in colpa e trattarci male. Hai studiato per l’esame e temi che questo possa andare male ma non hai più le forze di studiare ancora, ti senti in colpa e ti punisci, pensando che se non puoi studiare allora non devi fare nient’altro, come se fossi in punizione. Non sei più un bambino e non sei il tuo genitore: smettila di punire te stesso come facevano quando eri piccolino. Sei abbastanza grande per capire se hai voglia di studiare oppure no: se proprio non riesci a studiare, che senso ha rimanere a letto a fare niente, pensando e ossessionandoti sull’esame di domani? Non hai motivo di punirti: punisciti solamente se sai di poter studiare ma sei troppo pigro per farlo, perché questo è un altro discorso. Però, se sei perfettamente consapevole che più di così non puoi fare, che hai già fatto tutto il possibile e che non puoi fare oltre, allora fai qualcos’altro; purché non ti fermi a fare un bel niente. Inutile dire che se farai qualcos’altro, come andare in palestra o a fare due passi al parco, non dimenticherai tutto ciò che hai studiato come per magia, ritrovandoti domani a non superare l’esame a causa della passeggiata fatta il giorno prima. Se non lo superi è perché non hai studiato bene in tutto il tempo che avevi a disposizione, non di certo per la passeggiata del giorno prima. Ma cosa credi, che se chiudi il libro e rimani tutto il giorno sdraiato a letto ad ossessionarti, ti manterrà la mente lucida e domani supererai l’esame grazie a questo? I nostri genitori ci hanno abituato a restare in casa per punizione: “Studia altrimenti non esci!”. Questo significa che, se non studi, non puoi uscire. Credere però che, pur avendo studiato, pur essendoti impegnato tanto, ti debba punire ugualmente – come facevano quand’eri piccolo! – solo per paura di non aver fatto abbastanza, possa cambiare qualcosa, ti sbagli di grosso. Se resti a casa ad ossessionarti e senza aprire il libro, o se esci di casa o fai qualcos’altro, non cambia le sorti dell’esame di domani. Anzi, di sicuro ti renderà meno teso e ansioso rispetto a passare la serata ad ossessionarti. 

Con l’esempio dell’esame, voglio farti capire la differenza fra agire e pensare. Se puoi cambiare un evento, per esempio studiando di più per l’esame di domani, allora resta in casa e studia, perché il sacrificio di oggi ti porterà a non doverti sacrificare durante i prossimi mesi; in quanto se domani supererai l’esame non dovrai trascinartelo ad una prossima data. Però, se hai già studiato e sai che non puoi fare più nulla di quanto hai già fatto, e non hai nessuna intenzione di studiare ancora, allora non rimanere fermo a pensarci; ma fai qualcos’altro, qualunque cosa pur di non stare fermo a pensare negativo. Questo vale per ogni singola situazione della nostra vita, e non soltanto per gli esami! Se hai paura di qualcosa, se ti spaventa un evento o sei in ansia per una riunione, fai il possibile per arrivarci preparato. Se hai già fatto tutto quello che potevi, allora smettila di pensarci e occupati di altro. Perché restare fissato a pensare a quell’evento ti fa male mentalmente, fisicamente, e inoltre il tuo pensiero negativo creerà maggiori ostacoli per quella giornata. Ergo smetti di pensare, piuttosto occupati di altro. Il primo passo per imparare a pensare positivo è quello di smettere di pensare negativo; specialmente quando non ce ne sarebbe davvero bisogno ma ti ostini a passare le ore, o peggio ancora, le intere giornate, nel vero senso della parola, ad ossessionarti su un evento che ti spaventa. Diminuisci i tuoi pensieri negativi e gli eventi futuri inizieranno a migliorare, diventando sempre più positivi. Dopodiché passeremo al cambiare l’approccio mentale verso gli eventi, pensando a loro con una consapevolezza molto più positiva. 

Fine pagina 4 su 4. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

1317 commenti
  • graziano.g
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    01:13 16/07/24

    Un reale percorso di crescita spirituale o psichica richiede quasi certamente una modifica della qualità dei pensieri. E' vero che il pensare negativamente in modo quasi abitudinario innesca un circolo vizioso autolesionistico; al contrario l'abitudine coltivata per il pensiero positivo innesca un circolo virtuoso perchè sia le modificazioni gradualmente prodotte in profondità nella mente, sia le energie messe in gioco sono ora indirizzate verso obiettivi costruttivi ed è molto probabile che questi trovino realizzazione in un modo o nell'altro, proprio per una sinergia di fattori. Purtroppo per natura si è piuttosto predisposti al pensiero negativo, essenzialmente per l'eredità biologica di comportamenti atavici: la componente 'animale', quindi puramente istintiva, dell'umanità è segnata dai milioni di anni di esistenza esposta continuamente a minacce naturali ed attacchi di predatori (la lotta per la sopravvivenza). Anche l'uomo 'moderno ' deve fare i conti con questi meccanismi di attacco, di difesa o di fuga che agiscono al di sotto della coscienza. Tuttavia riflettere sull'origine della coscienza e sulle cause dell'evoluzione estremamente accelerata del genere Homo Sapiens è già un fondamento al pensare positivo.

  • noemy
    Medaglia per aver completato lo Step 1
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    18:55 15/07/24

    Siamo, secondo me, cresciuti in un mondo che ci ha sempre fatto credere che le cose brutte accadono spesso e volentieri. Il fatto che da piccolo ti inculchino in testa la negatività legata ad ogni ambito...che sia la fatica del lavoro che non sarà mai retribuito abbastanza, piuttosto che il fatto che non potrai mai realizzare i tuoi sogni perchè non vivi in un film, oppure che dovrai tirarti su le maniche e faticare, soffrire, lavorare, abbassare la testa... Se ne sentono talmente tante di "frasi fatte" del genere, che probabilmente ti rimangono dentro come un mantra. E anche quando cresci, continuano a risuonarti. Anni fa ero di un pessimismo spaventoso, ma in questi ultimi anni, avvicinandomi a questo nuovo mondo ho iniziato a cambiare un po' e sono ormai sicura che con i tuoi insegnamenti riuscirò a migliorare molto! GRAZIE!!

  • frances
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    14:58 09/07/24

    IN EFFETTI SIAMO NOI STESSI CON I NOSTRI PENSIERI A ROVINARCI L'ESISTENZA. BASTEREBBE RILASSARSI E PENSARE CHE A TUTTO C'E' RIMEDIO E CHE PER OGNI PROBLEMA SI PUO' TROVARE LA SOLUZIONE PERTANTO E' INUTILE PREOCCUPARSI PRIME CHE UNA COSA ACCADA, NON SERVE A NULLA SE NON A FARCI STARE MALE! SICURAMENTE NON E' FACILE AVERE SEMPRE PENSIERI POSITIVI MA QUANDO SIAMO ASSALITI DALL'ANSIA O DALLA PAURA CONVIENE FARE UNA PAUSA MAGARI FACENDO UNA PASSEGGIATA O ASCOLTANDO UN PO' DI BUONA MUSICA E TUTTO SARA' RIDIMENSIONATO!

  • vincens
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    11:13 09/07/24

    Quanta risonanza in questo articolo! Molti di noi hanno praticamente trascorso la propria gioventù con questi pensieri negativi, con vari sensi di colpa ecc., soprattutto inerenti all'esperienza scolastica. Non è semplice sradicare questo tipo di atteggiamenti, poiché spesso sono retaggio culturale e familiare, ma con tanta pratica e consapevolezza si possono superare. Riconoscerli è già un primo passo. Grazie

  • nike
    Medaglia per aver completato lo Step 1
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    16:17 07/07/24

    Pensare positivo è stato difficile per certi momenti nella mia vita, ovviamente, non allenandomici ed essendo i balia del mondo, quando si sente, senza esserne consapevoli, quella sensazione di essere alla deriva, senza uno scopo o un appiglio saldo, è molto difficile. In un certo concordo con i teologi che dicono che si è più infelici tanto più ci si allontana da dio. Sacro santo. La presenza della prana ha cambiato tanto nella mia vita, anche se il mio pensiero non è il più pulito, mi ritrovo ancora a pensare cosa serebbe successo se le cose fossero andate diversamente, al fatyo che magari potro uscirne vincitore da questa vita, ma ho gia perso tanto e troppo per essere accettabile come soddisfazione. Io non ascolto troppo tutto ciò nonostante me le senta vibrare dentro visto che colpiscono ovviamente più forte quando sei stanco e con le difese basse, perché proprio li possono entrare. Ho notato come il modo di vedere le cose cambiasse il proprio mondo interiore e poi esteriore già tempo addietro e per fortuna, questo mi ha riportato in ACD, un percorso dove avevo già fallito, ma che è il luogo dove si trova ciò che desidero, e in cui io lo vedo. Ora ho una maturità diversa spero e comunque ancora non riesco nonostante tutta questa pratica ad avere un pensiero profondamente positivo. Devo molto a questa tecnica e spero che sarà la prima che inconsapevolmente porterò ai più alti livelli. Grazie. Buonagiornata

  • sole15
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    13:21 05/07/24

    Anche io mi ritenevo 'realista' quando avevo pensieri pessimistici sulle cose. Mi serviva conoscere la realtà per come è davvero per capire che non c'è bisogno di tenere perennamente l'umore basso e, anzi, è controproducente. Infatti se solo mi fermavo alla lettura di libri o articoli dove spiegano l'importanza del pensiero positivo, non sarei mai riuscita a cambiare prospettiva. Quando hai le prove e le vedi, le senti, le percepisci, ti viene quasi naturale cambiare atteggiamento, perchè capisci che in realtà tu non sei così, né hai bisogno di esserlo. Mai restare rimuginare su qualcosa per troppo tempo! Se non si passa ad altro si verrà risucchiati come una voragine.

  • mirko
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    19:13 04/07/24

    Veramente tanti riferimenti interessanti che toccano le sfere di pensiero positivo e negativo… Questo punto ci focalizza spesso su presente e apprezzare l’abbondanza che ci offre, senza dover ricorrere a ricordi artefatti oppure ansie per un futuro ancora incerto. Per pensare negativo, io mi abituo a pensare positivo, poi quel che succede si vedrà!

  • pleiad
    Medaglia per aver completato lo Step 1
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    19:39 03/07/24

    Inizialmente questo articolo sembrava il ritratto di me stessa, perennemente impegnata ad avere paura di tutto, ad aspettare il peggio in ogni situazione. Dio! Come si può essere così? Come sono finita in questo cirvolo vizioso? Saperlo non cambierà il fatto che è così. Allora ci provo. Da quando ho cominciato a meditare e mi sento più forte, è piu facile credere che tutto può andare bene e andrà bene. E se anche così non fosse, a non restarci troppo male, a non sprecare il tempo prima nelle ansie esagerate e poi nell'amarezza del fallimento. No! Sento di dover rinforzare quel legame con la fonte di tutto, per trovare il senso ad ogni cosa. Ci provo, non do se ci riesco. Certo che però fa paura pensare al potere del nostro pensiero, ragion per cui non vedo l'ora di capire come posso cambiarlo. Attendo con fiducia.

  • gil
    Medaglia per aver completato lo Step 1
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 1 per la 2ª volta
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    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 7
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 8
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 9
    Medaglia per aver completato il libro Il Sigillo delle Vite Passate - Volume 1 per la 2ª volta
    Medaglia per aver completato il libro Il Sigillo delle Vite Passate - Volume 2 per la 2ª volta
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    14:44 03/07/24

    Non ricordavo questo argomento, ma grazie alle lezioni sono tornato a rileggerlo. Il pensiero positivo è ciò di cui tutti i coach parlano, ed è quello che ti farà riuscire o meno nella vita. Infatti io sono l'esempio del "meno". Abituato sin da piccolo a pensare negativamente, in casa era il modo di pensare. Non farai nulla nella tua vita, non ci riuscirai, lavorerai tantissimo prendendo quasi nulla, il denaro non cresce sugli alberi, una goccia di felicità in un mare di tristezza! Crescendo sono andato avanti da solo. Alti e bassi, molto più i bassi degli alti, e finalmente a forza di pensarla così, caduta finale da cui non mi sono più rialzato. Il programma mentale è stato così forte che tuttora sono preda di pensieri negativi. Angel ha portato l'esempio dell'esame. Ricordo di esserci passato anch'io; domani ho l'esame, e giù pensieri negativi. Non sono mai stato veramente preparato, e mi sono sempre chiesto come si può esserlo quando devi studiare su libri di 4000 pagine. Solo questione di tempo; per qualcuno ci vogliono 3 mesi, per qualcuno 6 o anche più. Tutto qui, ammesso che studi, e qui subentro io. Mai amato lo studio, perciò regolarmente arrivavo all'ultimo giorno in cui cercavo di studiare il più possibile, ma era impossibile! Quindi eccoci alle previsioni del domani... esame non superato! A volte ci andavo lo stesso, a volte rinunciavo perché non aveva senso. Se non ci andavo, mi dicevo che avrei potuto preparare meglio l'esame, e quindi sarei stato pronto il giorno che avrei dovuto darlo. No, troppo facile! Continuavo con lo stesso ritmo di prima. Qual'era lo sbaglio? Partire dal presupposto che era troppo difficile, che non ci capivo nulla, e che non ce l'avrei mai fatta! Ricorda qualcosa? Il programmino dell'adolescenza magari? Ero molto ben programmato, e questo programma me lo sono portato sempre dietro. Oggi parte in automatico, e seguendo le direttive di Angel sto cercando di riprogrammare, ma non è semplice, comunque adesso che sto seguendo questo percorso, già qualcosina è cambiata, magari non tantissimo, ma un po' sicuramente sì. Grazie Angel, per aiutarmi a riprogrammarmi. Un brutto termine, ma che rende l'idea.

  • Iris
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    19:07 28/06/24

    Avevo già letto tempo fa questo articolo ..ma è come se non avessi imparato molto… 😔 si, e’ proprio così , uno non è abituato a pensare positivo; quando tutto va bene si pensa: “ora cosa accadrà ?” E’ difficile controllare il proprio pensiero ma il pensiero crea e le poche volte che ricordo in cui ho pensato positivo per davvero…be, è andato bene!! E allora perché non ce la facciamo a farlo con costanza ? 😅

  • lunarian
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 2 Parte 1 su 2
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 9
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    21:58 27/06/24

    Spiritual growth and reparenting (loosening the parents ties and become more oneself) in one here ! As we learned before thoughts are energy and emotions too - so think badly, stuff might go badly. Aside the more familiar way of beeing more positive, I like your explainantion of at least not beeing negative. Exam and you will fail ? - be realistic about it, next time do better preperation and now use that energy for other for other important subjects for you. As for the 'staying inside and panicing if done well enough' - I kow totaly see the bridge to the childhood were you had to stay home. We are punishing ourselves like our parents did and still have their old standart engraved in us. But we ARE grown and we KNOW what we have done or not, so there is no need to live after their standart (bc only we know what we did). - excellent article !!🖤

  • Giusy
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    08:53 24/06/24

    Ogni giorno mi impegno a evitare i pensieri negativi. Quando c'è un periodo impegnativo o importante ahimè i pensieri arrivano ma cerco di trovare un pensiero che opposto al negativo. Cercando sempre di vedere il bello. Sono cresciuta con un pensiero fisso in testa che la felicità per me non esisteva. Sin da piccola con i problemi di salute della mia mamma a cui mi sentivo in colpa e pensavo che era colpa mia che si era ammalata e poi quando mi capitava qualcosa di bello durava pochissimo e poi svaniva e li mi dicevo tra me e me che la felicità non era per me'. Adesso costruisco ogni giorno la mia felicità coltivando sempre le cose belle non è facile perché se per qualche motivo salto una protezione o meditazione inizia ad arrivare qualche disturbo. Alche mi metto calma e mi prendo un po' di tempo per meditare praticare una tecnica di pulizia e poi torna tutto sereno.

  • robertag
    Medaglia per aver completato lo Step 1 per la 2ª volta
    Medaglia per aver completato il libro Il Sigillo delle Vite Passate - Volume 1
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    22:14 22/06/24

    Mi sto allenando ad abbandonare i pensieri negativi ad oggi non lo trovo didficile in quanto ho sperimentato che è inutile pensare a ciò che di negativo possa capitare, quando avverrà lo affronterò, solo allora saprò di che si tratta, prima è solo una perdita di tempo, solo suppisizioni, e poi la maggior parte delle volte, tutto va bene! Inoltre ho scoperto che di fronte ad un problema che non so come risolvere, se lo lascio per un pò da parte senza insistere a cercare una soluzione... La soluzione arriva da sola, inattesa e molto efficace. Ciò mi permette di non stressarmi, non subire paure, tutto si risolve e se cosi non è allora è il momento di accogliere e di imparare la lezione. Grazie.

  • falcon_1691
    Medaglia per aver completato lo Step 1
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    15:29 21/06/24

    Con la meditazione sto facendo passi da gigante nel pensiero. Ecco chi ero io: trovavo la soluzione ad un problema e contemporaneamente trovavo un problema alla soluzione trovata. Ora non posso dire di essere improvvisamente diventata ottimista ma per lo meno sento che mi viene naturale sdrammatizzare e lasciarmi scivolare addosso un po' di più le ansie ed i problemi che prima mi assillavano. Sempre saputo che il malocchio esiste, l’ha provato la mia famiglia sulla sua pelle e anche a caro prezzo, ma non so perché ho sempre pensato che attecchissero solo i pensieri negativi. Mi accorgo ora che è una vera stupidaggine, perché non dovrebbero funzionare anche i positivi allo stesso modo? Credenze ed abitudini ormai talmente consolidate in noi che le diamo per scontate senza nemmeno tentare di ragionarci su. Meditando ci riempiamo di prana, che è energia positiva, quindi anche al di fuori della pratica la positività resta in noi e ci rende tutto più semplice. Devo dire che con ACD sto riscoprendo me stessa, sento che in profondità sono una persona diversa da quella che sono sempre stata, mi sto apprezzando ogni giorno di più, al contrario di prima che mi denigravo ad ogni occasione. Quindi grazie veramente per darmi questa opportunità di migliorare me stessa e conseguentemente anche la mia vita!

  • paolino
    Medaglia per aver completato il libro Il Sigillo delle Vite Passate - Volume 2
    warning-solid

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    20:15 18/06/24

    L'importanza del pensiero positivo, non come ho sempre pensato io che ci si doveva adattare a qualsiasi circostanza per cercare di vederla più bella possibile, ma comprendere chi si vuole realmente essere, e con la spiritualità che ci accompagna nella vita di tutti i giorni affinchè il percorso sia solo deciso da noi!. Con la meditazione, la protezione e il pensiero positivo , perchè il pensiero crea, ed è più facile cadere in quello negativo, ma allora dobbiamo sempre circondarci di cose brutte' pensando che solo quelle potranno verificarsi? certo che no , anzichè ossessionarci con problemi quotidiani, diminuirli sempre più fino a farli migliorare e con il tempo capire la grossa differenza che si prova a gestire i nostri pensieri !