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Step 2 - N° 46

Intento – Cos'è l'intento e come funziona (1 parte)

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L’intento è, prima di tutto, un’intenzione. 

L’intenzione è molto più di un pensiero, di una tentazione o di un desiderio, perché è la decisione di realizzare qualcosa. L’intento è quella forte sensazione che ti rende capace di tutto. È un sentimento, ma è anche una decisione rinforzata dalla mente: io lo definisco come un sentimento mentale. All’interno degli insegnamenti pubblicati negli Steps troverai spesso il termine intento, specie durante le tecniche guidate. Lo scopo del non pensiero è quello di renderti capace di concretizzare i tuoi obiettivi senza doverci pensare a parole, svolgendo le azioni spinte direttamente dall’intento. L’intento è un sentimento che spesso viene soffocato dai mille pensieri ; spesso infatti, alla fine i nostri desideri falliscono. Imparando ad utilizzare l’intento, senza farsi soffocare dai pensieri e dalle maschere interne, si arriva a ciò cui si mira senza inciampare nei tranelli e impedimenti. 

Per comprendere cos’è l’intento bisogna fare esperienza, per imparare ad usarlo bisogna fare pratica. Durante la pratica delle varie tecniche imparate in A.C.D. troverai spesso termini come: “Medita con l’intento di rilassarti”; oppure “Respira con l’intento di assorbire prana”; questi sono solo alcuni degli esempi più classici. In questo caso significa che mentre stai meditando devi avere il forte desiderio di rilassarti, ma non devi fermarti al desiderio: deve diventare una decisione. Allo stesso modo, quando respiri, non lasciare che il respiro vada da solo, ma seguilo prestandogli attenzione e rendendolo cosciente, con la decisione che mentre respiri devi anche assorbire prana. Per imparare cos’è l’intento, utilizziamo la visualizzazione perché possa permetterti di capire cos’è e come creare questa forte intenzione. Ad esempio: “Visualizza di creare una bolla intorno a te, con l’intento che ti protegga”; oppure “Visualizza la prana intorno a te, con l’intento che rinforzi la tua aura”; in questi casi stai utilizzando la visualizzazione per rinforzare il sentimento in te, che è la chiave per realizzare. È facile dire di saper usare l’intento, perché si pensa che si tratti di un semplice pensiero come “lo voglio”; in realtà è molto più complesso da capire e da utilizzare. L’intento è la chiave di tutto, e se sapessi usarlo divinamente non avresti una vita incasinata; sapresti già fare tutto, anche sfruttare tutte le facoltà psichiche. All’inizio si parte con il primo livello di intento, ma poco a poco imparerai stadi sempre più alti, sino a riuscire a praticare perfettamente – e quindi ad ottenere risultati reali – senza dover più pensare a parole o a immagini. Però non avere fretta di abolire la visualizzazione, abbi invece fretta di imparare a sfruttare le tue capacità psichiche ad altissimi livelli, perché sarà più interessante di quanto immagini. Attraverso gli esercizi di visualizzazione impari ad utilizzare l’intento, ecco perché sono tanto importanti. L’intento può essere molto potente, tanto da essere la chiave per ottenere risultati concreti in poco tempo. Tutto dipende da quant’è forte e, sia chiaro, nessuno nasce con un intento forte. Potremmo dire di avere un forte intento, di averlo già allenato, che da tutta la vita lo utilizziamo, ma la verità è che l’intento è una tecnica molto complessa e la si ottiene solo con le giuste pratiche. Chi crede già di possedere un forte intento semplicemente non vuole ascoltarne la definizione e non ha interesse ad aumentare le sue capacità. 

L’intento è un sentimento molto più profondo, che riesce a concretizzare gli eventi. Quando desideri qualcosa il più delle volte rimane solo un desiderio; l’intento invece è ciò che riesce a realizzare, per questo va allenato e reso più potente. L’intento è una capacità che non si riesce a gestire volontariamente perché, come per tutte le altre facoltà, va allenato. Sino ad allora, l’intento a volte fa miracoli e il più delle volte non c’è, perché non si sa come utilizzarlo. Per il momento potresti non capire cos’è, confondendolo con il semplice desiderio di fare, ma capirai con il tempo che l’intento è qualcosa di molto più grande: è ciò che può renderti capace di tutto. 

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Per allenarlo bisogna impegnarsi in ogni singola meditazione e in ogni singola tecnica, decidendo di avere un sentimento più forte mentre le si svolge, anziché farle senza metterci attenzione e sentimento. Un esempio è la meditazione: mentre mediti, impegnati ad avere quel sentimento di pace, desidera di avere la pace per tutto il tempo della sessione. Allenandoti a decidere di avere un forte sentimento durante una tecnica, aumenterai il potere del tuo intento; se invece ti siedi senza avere voglia di praticare bene, ovviamente praticherai male. L’intento è un livello superiore al sentimento, perché si tratta di un input che muove l’energia. Quando pratichi la protezione psichica, il sentimento e il desiderio di sentirti protetto e di rinforzare la tua bolla aumentano l’intento di protezione. L’intento però va stimolato, perché non cresce facilmente e tantomeno si evolve negli anni: che tu abbia 20 anni o che ne abbia 60, il tuo intento può essere di bassissimo livello, perché dipende se lo hai mai allenato con tecniche psichiche. Quindi attraverso la visualizzazione alleni il tuo sentimento, per esempio desiderando di richiamare prana. Senza visualizzazione non riuscirai ad allenare il tuo sentimento e questo rimarrà allo stesso identico livello di quando iniziasti questo percorso. Invece durante questo cammino devi impegnarti ad evolverti, aumentando le tue percezioni. Ecco perché la visualizzazione è importante: perché ti fa provare un livello di sentimento chiamato emozione. L’emozione non deve essere associata solo all’amore, perché un’emozione può essere positiva o negativa, può essere la timidezza di fare qualcosa o di parlare con qualcuno, come può essere la felicità di fare qualcosa o il terrore di un evento futuro che ancora non è certo. L’emozione non deve essere associata solo ad un evento positivo o solo a quello negativo, perché è l’evoluzione del sentimento, è quel momento in cui provi una forte sensazione per qualcosa che sta accadendo o che tu pensi o temi che accadrà. 

Siamo abituati a pensare al sentimento come a qualcosa che, in realtà, non ci fa battere il cuore così forte. Questo perché siamo abituati a non provare sentimenti se non quando accade qualcosa di forte, ma a parte quello viviamo le nostre giornate con uno stato sentimentale abbastanza apatico. Per fare un esempio, quando ci innamoriamo di una persona e viviamo le nostre esperienze per le prime volte con lei, ecco che proviamo un forte sentimento che ci fa battere il cuore tutti i giorni al solo pensiero. Poi, negli anni, il sentimento si abbassa e quando pensiamo a lei non ci batte il cuore; non proviamo più un forte sentimento. Ci ricordiamo di provare qualcosa per lei solo quando temiamo che ci stia per lasciare, che ci stia tradendo, o che gli sia successo qualcosa di male nel tragitto per tornare a casa. A quel punto ci ricordiamo di avere un sentimento dentro il nostro petto, ma a meno che non temiamo qualcosa di male ci dimentichiamo di ciò che proviamo. In parte questo è causato dalla vita quotidiana a cui siamo sottomessi: il lavoro che ci ruba tutte le ore giornaliere e tutte le forze, che ci ruba la vita ogni giorno, ci fa dimenticare di essere persone che provano sentimenti e non solo macchine da lavoro. In parte però rimane comunque colpa nostra, perché dovremmo decidere di ricordarci ed essere coscienti dei nostri sentimenti tutti i giorni; invece ci abbandoniamo alle maschere quotidiane e ci dimentichiamo di ciò che davvero conta per noi. Chiaramente non parlo solo dell’amore verso le altre persone, ma anche verso i nostri obiettivi che ci farebbero sentire realizzati. 

Quindi provare un sentimento significa percepire quella sensazione dentro il petto che ti fa sentire in un certo modo, come ad esempio l’amore ti fa sentire molto felice o la paura ti fa sentire impotente e privo di forze. Quindi niente a che vedere con lo stato apatico giornaliero in cui si fa tutto senza quasi provare sentimento. L’emozione è uno stadio più alto del sentimento perché ti fa provare una scarica elettrica interna, ti fa sentire eccitato per qualcosa di positivo che sta accadendo o che vorresti accadesse, o ti fa sentire terrorizzato e fuori dalla ragione a causa della paura che qualcosa ti fa provare. Quindi l’emozione dura meno, qualche minuto o qualche ora, e la provi quando sta accadendo qualcosa di molto forte che ha stimolato le tue sensazioni. L’intento, invece, dura pochi secondi. 

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Tutto questo perché siamo da sempre abituati a subire i nostri sentimenti e le nostre emozioni anziché imparare ad averne il comando, sfruttandole a nostro piacimento. Questo non significa che si debba decidere di chi innamorarsi, o che l’amore non sarà più spontaneo, o qualcosa del genere. Non siamo qui per eliminare le cose belle della vita, piuttosto siamo qui per ampliarle e distaccare i lati negativi a cui spesso vengono associate. Il tipico esempio è quello di credere che innamorarsi significhi provare amore e odio per la stessa persona; si può decidere invece di innamorarsi e prenderne solo i lati positivi, a differenza delle persone che subiscono tutti i sentimenti come fossero un unico pacchetto. 

Quando alleni le tue doti spirituali vai ben oltre l’amore e odio che si può provare per una persona, vai ben oltre il decidere di amare soltanto, vai oltre i livelli che chi non pratica non potrà mai nemmeno capire nella teoria. Decidere di provare i sentimenti e le emozioni e di saperle controllare, significa poterle sfruttare per il proprio bene – e quello degli altri – senza doverne subire i lati negativi. Per esempio decidendo di ricordarti più spesso di chi sei innamorato e per quale ragione, e non solo quando accadrà qualcosa di male; allo stesso tempo, puoi decidere di non subire la tristezza e la paura di un futuro negativo perché sceglierai di distaccare questi pensieri e questi sentimenti, smettendo di provarli prima che ti facciano davvero male. Ma non solo. Rimanendo cosciente dei tuoi sentimenti e delle tue emozioni, impari a motivarti e decidere di sentirti stimolato a continuare i tuoi progetti o andare avanti con ciò che ti fa sentire realizzato, anziché metterlo da parte per la solita apatia emotiva. Il sentimento reale, quindi ben allenato, ti permette di andare avanti e non cadere nelle trappole e negli impedimenti della vita. Per sentimento reale intendo il sentimento allenato e costantemente aggiornato, rimanendo cosciente tutti i giorni. Altrimenti è semplicemente il sentimento che provano tutti, quello che si dimentica e compare solo quando ci si sente in pericolo. Da qui nasce l’emozione, che in genere si presenta solo in eventi speciali o durante improvvisi momenti difficili, problematici o spaventosi, come l’emozione che si prova prima di un esame. L’emozione è quel sentimento che ti fa elettrizzare, che ti fa battere forte il cuore per qualcosa di bello o di brutto che sta succedendo. 

L’intento è ancora diverso. L’intento è più forte di un’emozione e di un desiderio uniti, è come un desiderio del momento, che unito ad una forte emozione ha la capacità di creare. Quando provi un intento non te ne accorgi, perché sembra una normale emozione, eppure inconsciamente il suo potere sale all’apice per qualche secondo e, in quei secondi, crea. A volte crea eventi positivi, altre volte molto negativi, a seconda di quale sia il tuo stato mentale. Siccome non hai controllo sull’intento, non sei tu – non ancora – che decidi quando debba accadere e cosa debba fare, quindi capita a caso, il più delle volte, come succede per tutte le altre facoltà mentali; a volte ti è capitato di avere una premonizione spontanea, una telepatia o un oobe, eppure non li sapevi controllare perché senza allenamento non puoi decidere quando questi debbano accadere e come debbano andare: solo se ti alleni puoi imparare a prendere il comando su di loro e farli accadere quando e come dici tu. L’intento è la stessa cosa. Avere una forte intenzione cosciente di continuo, ti aiuterà a migliorare il tuo intento. L’intento è ciò che rende potente una qualsiasi tua tecnica e per ora può durare solo qualche secondo, ma sarà tuo dovere imparare, con la pratica, a renderlo più duraturo e meno sfuggente. Ciò che serve per evolvere le tue capacità e realizzare i tuoi piani sono due elementi fondamentali: energia e intento. Se possiedi solo intento ma non hai energia, significa che hai capacità di creare ma non hai l’attrezzatura giusta per farcela, quindi fallirai. Se hai energia ma non hai intento, significa che hai tutta l’attrezzatura di cui hai bisogno ma non hai la ben che minima idea di come utilizzarla, quindi fallirai. Se hai energia e intento, hai tutto. 

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Chiaramente a questi due punti vanno aggiunte le capacità psichiche, che come tutto vanno allenate: come l’energia va continuamente presa – perché non siamo nati con la scorta interna infinita – e come l’intento va allenato praticando le varie tecniche, così anche le facoltà psichiche vanno continuamente addestrate affinché le loro capacità non diminuiscano ma continuino a stare stabili e, meglio ancora, ad aumentare di livello. Quindi per ora puoi conoscere la teoria sull’intento, sapendo che è come un sentimento, un’emozione più forte e determinata, ma con il tempo capirai nella pratica e con l’esperienza quanto esso sia importante per realizzarti, in qualunque campo. L’intento è un grande potere, perché quando imparerai ad utilizzarlo davvero bene, in pochi secondi otterrai risultati che ora che non sai usarlo impiegheresti settimane di pratica, se ti va bene. Chiaramente se si vuole arrivare a questi risultati bisogna praticare tanto tutte le tecniche, affinché l’intento migliori attraverso di esse, ed esse migliorino attraverso di lui, perché tutto vada di pari passo. Senza allenamento niente può funzionare e far ottenere buoni risultati. L’intento è una decisione ma molto più mirata e forte: puoi decidere di andare in un qualche luogo, o di svolgere un’attività, ma non hai bisogno di capacità psichiche per andare in quel luogo o fare quella mansione. L’intento è una decisione che in un istante può modificare psichicamente il corso del tuo futuro. 

L’intento non è solo un desiderio e nemmeno un’aspettativa, perché questi hanno un limite. L’intento ben sviluppato potrà renderti capace di praticare le tecniche e ottenere effetti reali immediati, mentre sinché non avrai un forte intento dovrai praticare le tecniche per più tempo sino ad ottenere i risultati che possono richiedere anche ore di pratica, oppure settimane, a seconda dell’obiettivo che vuoi raggiungere. L’intento è una decisione così forte che si imprime contro il volere del Matrix e realizza il tuo desiderio-sentimento senza che segua regole; tutto ciò solo se è davvero forte. Per il momento possiedi un intento molto debole, ed è per questo che sei qui: per allenarti fino a renderlo forte. Aspettarsi che questo debba diventare forte senza metterci impegno, equivale ad illudersi. La maggior parte degli anziani non possiede un forte intento, questo significa che non saranno gli anni a portarlo, ma la pratica e l’interesse nel svilupparlo. Ti sarai probabilmente reso conto che a volte alcune meditazioni vanno meglio di altre, o che, pur avendo praticato la stessa tecnica e nello stesso modo, alcune volte ti fa ottenere risultati immediati e altre volte invece hai dovuto insistere di più. Questo dipende da quanto era forte l’intento durante la meditazione o la pratica: le sessioni nelle quali l’intento era più forte, sono quelle che ti hanno dato più risultati. Quindi l’intento va allenato continuamente durante le tecniche che svolgi, in questo modo diventerà più forte e le renderà più efficaci. Tutte le tecniche dipendono dalle altre; tutti i tasselli si uniscono e non deve mancarne neanche uno perché tutto possa funzionare alla grande. Per migliorare il tuo intento, da oggi inizia a praticare con uno stato mentale diverso: pratica ogni sessione con la voglia di renderla davvero una buona meditazione, con il desiderio forte e continuo che tutta la sessione vada bene, imprimendo il sentimento che da ogni sessione tu possa ottenere benefici. Togli l’aspettativa dei risultati, richiedi invece dei benefici. In questo modo, giorno dopo giorno, anno dopo anno, aumenterai il tuo intento e lo renderai capace di farti risparmiare tempo e di farti ottenere fatti reali che molte altre persone invece non avrebbero ottenuto mai. Questo è il significato dell’intento, ma solo con l’esperienza capirai quanto può essere utile saperlo fare funzionare. 

Fine pagina 4 su 4. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

885 commenti
  • Jimmy
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    03:07 28/01/25

    Un argomento abbastanza complesso. Lo sto rileggendo dopo moltissimo tempo e diciamo che anche se sono riuscito a comprendere qualcosa in piu, sono ancora ben lontano dal comprenderlo completamente. Alcune meditazioni sono migliori di altre e quindi adesso cercherò di stare attento a quelle che sono andate meglio cosi da capire gli errori e migliorare l'intento. A volte ho notato cmq che riuscivo a percepire più energia rispetto ad altre volte, ma pensavo che il motivo fosse un altro, come lo stress o la stanchezza, invece adesso cercherò di fare più attenzione per capire se invece il problema è dovuto allo scarso uso dell'intento

  • Nadia
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    20:18 24/01/25

    Se ho capito bene la forza dell'intento è ciò che permette poi di poter realizzare quello che desideriamo cambiare e sempre se ho capito l'intento è il sentire come se ci fosse già quello che desideriamo. Non so se mi sono spiegata ma forse è come una percezione ampliata.

  • raffffa
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    09:09 24/01/25

    per quanto mi riguarda la meditazione rispetto a quando ho iniziato a seguire gli esercizi A.C.D. è migliorata...sia l'intento di non perdersi in altri pensieri, che nel respirare prana...però l'intento non è abbastanza forte, quindi durante la meditazione alcune volte per pochi secondi perdo la concentrazione, o mi arrivano delle immagini mentali riguardo a vecchi ricordi di tanti anni fà...

  • Alessia
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    15:10 21/01/25

    L’intento durante le mie meditazioni è sempre stato importante perchè avevo compreso che tutto partiva da come mi sedevo sulla sedia. Già lì tutto cambiava a seconda della mia,unica,volontà, ho in mente l’idea che sarà una meditazione stratosferica? E allora questa sarà così. Ora ho avuto un ulteriore conferma dello stato mentale che voglio mantenere prima durante e dopo le mie pratiche fondamentali per rafforzare e alimentare il mio intento. Penso che l’intento, dopo averlo allenato, sia fortissimo e mi ritrovo anche con il concetto di non pensare ma agire, perch credo che sia proprio vero molte volte faccio cose quotidiane senza pensare di farle, le faccio e poi mi rendo conto. Questo penso sia il mio intento.

  • tittip
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    16:01 18/01/25

    Ho letto e riletto alcuni punti con attenzione riflettendo attentamente sulla differenza tra il semplice desiderare anche fortemente qualcosa e mettere in pratica l' intento. Se ho capito correttamente, dato che l' intento inizialmente dura pochi secondi, significa che, durante una pratica, possiamo capire se abbiamo dichiarato un intento vero e proprio e non semplicemente un desiderio dalla sensazione ed emozione forte e intensa che proviamo riguardo allo scopo del nostro intento e dall' intensità con cui sentiamo reale e in atto in quel preciso momento la nostra decisione di realizzare quello scopo.

  • Eleonora
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    15:02 18/01/25

    Posso sicuramente affermare che ogni qualvolta mi accingo a meditare mi carico con l’intento di eseguire una buona meditazione in presenza, lasciando andare ogni pensiero appaia alla mente, con pazienza e accettazione di questa fase di apprendimento. Questo articolo è per me che amo la realizzazione di buone meditazioni un vademecum prezioso. Grazie

  • deb
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    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 1
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    12:41 14/01/25

    Ci voleva un ripasso sull'intento. Sono partita, all inizio, che non avevo la minima idea di come utlizzarlo e questo perché continuavo a pensare a come si facesse. Stavo facendo esattamente l opposto e cioè continuare a pensare mentre invece serve il non pensiero per farlo funzionare, insieme alla prana e ovviamente mettere l intento in qualsiasi cosa si voglia ottenere. Sto ancora sperimentando, mi sento ancora all inizio perche è difficile rimanere con una mente lucida e cosciente soprattutto quando si vuole ottenere qualcosa ma ho ben chiari i passaggi e li sto mettendo in atto. Grazie🩵

  • Saras2021
    Medaglia per aver completato lo Step 1
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 6
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    18:25 10/01/25

    L'intento è qualcosa di estremamente potente e qualche volta l'ho sperimentato a piena potenza. Casualmente ho avuto esperienze che mi hanno fatto capire cosa vuol dire essere padroni della propria vita, ma solo a volte. In ogni sessione mi accorgo di quando c'è miglioramento forte e di quando i risultati sono minori! Tutto dipende dall'intento, cioè falla voglia costante di rendere la pratica molto potente e proficua. Per allenarlo dobbiamo mettere in ogni seduta la volonta che tutto vada bene mi pare di aver compreso, infatti quando questo e spontaneo e mi distraggo meno ottengo una pace e un'energia che duri tutto il giorno !

  • tyler_durden
    Medaglia per aver completato lo Step 1
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 1
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 4
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 5
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 6
    Medaglia per aver completato il libro Il Sigillo delle Vite Passate - Volume 1
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    13:00 09/01/25

    Ho riletto questo articolo perché il documento assegnato in classe sul linguaggio universale rimandava a questo. Difficile spiegare a parole cosa sia l'intento o meglio è difficile comprendere solamente leggendo perché viene molto naturale. Comunque solo l'intento, che come ogni cosa va allenato, non basta per la buona riuscita di una tecnica ma è fondamentale avere anche una certa quantità di energia che va presa con le meditazioni. Inoltre va allenata ogni singola tecnica per prenderci dimestichezza.

  • corrado60
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    17:47 08/01/25

    Bisogna allenare anche l'intento. E per allenarlo bisogna meditare, quindi non va allenato da 'qui' ma dal posto dove siamo quando meditiamo. Quindi l'intento agisce sul Low ed è in grado di modificarlo.

  • dolores
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    15:49 07/01/25

    A volte basta concentrarsi bene su ciò che studiamo e questo articolo sull'intento è molto chiaro al punto che infatti se ci ragioni non succede niente perchè come spiegato è qualcosa che si sviluppa diversamente dal fantasticare

  • suly
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    12:21 04/01/25

    Tutto ciò pare quasi come una magia…. Il nostro Intento può realmente Creare… è meraviglioso. Accolgo questo ulteriore stimolo per riporre sempre più attenzione ed impegno nell ‘imprimere un forte intento all’inizio di ciascuna pratica e meditazione. Mi accorgo infatti che le pratiche quotidiane come taglio, bolla, pulizia e ovviamente meditazione a volte per l’abitudine di svolgerle risultano carenti di sentimento e mi devo ricordare che dipende solo e solamente da Me!! È quasi come se pensassi che se pratico bene allora il sentimento può arrivare mentre se pratico male no eppure è una qualcosa che dipende solo da me. È mia responsabilità sedermi carica di voler trarre beneficio dalla sessione. Inoltre mi rendo conto di quanto sia importante l’intento nelle pratiche più avanzate per poter Concretizzare realmente ciò su cui ci concentriamo. Sono volenterosa di evolvere il mio intento .

  • Ivana
    Medaglia per aver completato lo Step 1
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    14:46 21/12/24

    L intento è la decisione di concretizzare gli obiettivi che viene soffocato dai nostri pensieri, per utilizzarlo bene bisogna fare pratica con il rilassamento e la respirazione che deve essere cosciente. L intento è la chiave di tutto per ottenere risultati reali nella vita concreta in poco tempo, tutto dipende da quanto è forte, riesce a realizzare gli eventi e va allenato in ogni singola tecnica ad esempio con il sentimento di pace e così si muove l energia e l intento aumenta e con la visualizzazione aumenta l emozione. L intento è più forte di una emozione che ha la capacità di creare , una forte intenzione cosciente e continua che bisogna rendere duratura e non sfuggente, bisogna avere energia ed intento e con la pratica delle varie tecniche si diventa molto concreti nella realizzazione in qualunque campo in tempi molto brevi se non quasi immediati, essa si realizza contro i desideri del matrix .

  • Viorel
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    19:18 19/12/24

    Molto stimolante per poter crescere la concentrazione mentre si fa la meditazione. E' come dicessi "lo faccio" e nello stesso momento sei già passato all'azione per sviluppare in modo più proficuo cosa fai.

  • jedi70
    Medaglia per aver completato lo Step 1
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 7
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    12:53 18/12/24

    Mi è ben chiaro quanto viene spiegato in questo articolo, anche se paradossalmente mi è difficile spiegarlo a parole pur avendone fatto esperienza in più occasioni nella mia vita: il punto è che non si è mai trattato di qualcosa di pianificato da me ma di brevi istanti (esattamente come descritto in questo articolo: una scossa di energia, una scintilla di volontà e sentimento che in un momento decide tutto) in cui ho davvero desiderato qualcosa e ho addirittura sentito dentro di me la piena consapevolezza che quanto pensato si sarebbe verificato. Quindi ad oggi si è sempre trattato di qualcosa di casuale, di non progettato, mentre invece grazie a questi insegnamenti è possibile dirigere in piena consapevolezza la propria volontà per creare intenti utili per la propria vita, e questo penso sia alla base di una vita felice e realizzata. Energia e intento sono quindi tutto ciò che ci serve per poter manifestare i nostri progetti e penso che da ora in poi ne farò un mantra personale.