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Step 1 - N° 44

Il Pensiero - Pensare Positivo per non pensare negativo (3 parte)

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Il Pensiero è l'ostacolo che ogni uomo dovrà superare se vorrà trovare Se stesso. 

Il pensiero è perlopiù influenzato dall'esterno e dagli altri, infatti pochi sono i pensieri che sono realmente tuoi. Fra questi, i più pericolosi sono quelli negativi o anche detti pessimistici, che ti buttano giù come un peso morto legato ai tuoi fianchi, sempre pronti a farti cadere. Eliminare tutti i pensieri in una sola volta è impossibile, ma si può abituare la propria mente a pensare positivo, anziché lasciarla libera di buttarci giù in qualunque momento come fosse un grande masso pronto a farci crollare nell'abisso più profondo. Il pensiero negativo è il peggior nemico dell'evoluzione spirituale, motivo per il quale bisogna imparare a istruirlo. 

Inizialmente potresti sottovalutare l'idea di pensare positivo, perché ritieni che non faccia per te e che tu abbia delle buone ragioni per essere "realista", al quale ti approcci come se fosse sinonimo di "pessimista". Pensi che, il pensare positivo, sia una di quelle tecniche comportamentali che vanno tanto di moda per sembrare splendidi davanti agli altri, ma che non cambierebbe alcunché nella tua vita reale. Potresti ritenere che pensare positivo sia un modo come un altro per illudersi che qualcosa di bello possa accadere, mentre la vita ti porta sempre brutte notizie. Seguire un percorso spirituale non significa dover cambiare il proprio pensiero per adattarlo a quello che viene insegnato al suo interno; quindi non significa cambiare ciò che sei o ciò che pensi. Seguire un percorso spirituale significa aprire la propria mente alla comprensione di tutto quello che ci circonda, perché possiamo vederlo e comprenderlo con vedute più ampie. Perciò un buon percorso spirituale non ti chiede di cambiare te stesso o ciò che pensi, ma di capire se ciò che pensi è veramente ciò che sei, oppure se hai seguito l'inclinazione pessimistica a cui tutti siamo sottoposti. Di conseguenza un vero percorso spirituale ti cambia, non perché vada contro il tuo volere, ma perché ti offre l'opportunità di decidere chi vuoi essere, anziché subire ciò che sei dovuto diventare per farti accettare dagli altri. 

Iniziare a praticare il pensiero positivo è ben più complesso di quanto sembri, perché non c'è nessuno che possa entrare nella tua mente per consigliarti, dirti cosa stai sbagliando o come migliorare ciò che pensi; ci devi riuscire da solo. Però posso spiegarti le motivazioni per le quali dovresti iniziare il percorso del pensiero positivo, in quanto porterà molti più benefici all'evoluzione delle tue doti sensoriali e alla tua vita di tutti i giorni. La spiritualità non è una vita a sé, ma è un'aggiunta alla tua vita personale che potrà migliorartela verso ogni ambito. Di sicuro hai iniziato questo percorso per evolvere il tuo Sesto senso, per scoprire le verità oltre questa dimensione e provare nuove esperienze, ma quando comincerai a mettere in pratica le tecniche più seriamente, in primo luogo la Meditazione, ti renderai conto che questa porta molti più benefici di quanto inizialmente pensassi. Perché la meditazione non si riduce a farti avere qualche esperienza extra-sensoriale, ma ti migliora la vita quotidiana, la salute fisica, la capacità di relazionarti con gli altri, aumentando dai più piccoli ai più grandi successi personali senza che tu capisca da dove viene tutta questa fortuna. Con il tempo, inizierai a vedere la spiritualità come qualcosa che va ben oltre la semplice attività curiosa aggiunta alla tua routine, ma la vedrai come un gesto necessario per stare bene e iniziare al meglio la giornata; un po' come l'atto di sgranchirsi le ossa appena sveglio. Verrà tutto molto più spontaneo. Per il momento devi metterti a confronto con il Low, con i mille pensieri e ostacoli che ti getta davanti agli occhi per farti distrarre dalla tua evoluzione, ma se sceglierai di ascoltare te stesso, anziché i pensieri che insistono a farti mollare, riuscirai a raggiungere questo livello di appartenenza. La spiritualità non sarà più un hobby, ma una parte di te che da sempre sentivi mancare e che finalmente sei riuscito a trovare. 

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L'atto di pensare positivo è definibile come una tecnica, perché esso va allenato durante il giorno e preso alla lettera. Esso non equivale alla Meditazione, perché durante la pratica meditativa devi imparare a restare in non pensiero; durante il resto del giorno, però, bisogna istruire il proprio pensiero affinché diventi quantomeno positivo, anziché un nemico forte che continua a martellarti e buttarti giù per ogni cosa. Pensare positivo non è facile perché ti ritrovi ad avere sempre buone ragioni per pensare negativo, per credere di non farcela, per avere dubbi su te stesso o sulle tue capacità, o per temere che qualcosa possa andare storto "come sempre"; in qualunque ambito della tua vita. Quindi si tratta di un vero e proprio percorso di pratica, in cui ogni giorno dovresti cercare di direzionare il tuo pensiero verso il lato più positivo, anziché cascare nel tranello e affliggerti del male mentale; come sei abituato a fare e nemmeno più ti rendi conto di ciò, per quanto è impresso nelle tue abitudini. Pensare positivo non è solo un modo per essere più felici durante il giorno – che non è poco – ma aiuta a concretizzare eventi positivi nella tua vita. Anche se ora è tutto nuovo per te, tutto ciò che ci circonda è fatto e messo in moto dall'energia, ciò significa che il tuo pensiero – che è un tipo di energia – può influenzare il mondo che ti circonda. Non si tratta solo delle tue azioni giornaliere, che possono influire sulla vita degli altri, ma anche dei tuoi pensieri. Forse ora provi difficoltà a credere che il tuo pensiero possa essere capace di creare, sostenendo che il pensiero sia soltanto un pensiero. Eppure, probabilmente, sei il primo a credere nel malocchio, temendo che una persona molto invidiosa possa pensarti con malizia e, con il solo pensiero cattivo, possa influenzare negativamente la tua vita e portarti sfortuna; farti capitare un incidente, e così via. Perché ritieni che solo le persone invidiose possano creare attraverso il loro pensiero? Ciò significa che le persone invidiose hanno una marcia in più, tanto da riuscire a materializzare il loro desiderio con un semplicissimo pensiero? No, ovviamente; tutti noi creiamo con la nostra mente, però lo facciamo con incoscienza per cui non siamo capaci di creare a comando e non siamo allenati per controllare le nostre emozioni. Così facendo creiamo sia eventi negativi che positivi, ma soprattutto quelli negativi, perché abbiamo la brutta abitudine di pensare molto più negativo rispetto invece a quanto dovremmo pensare positivo. 

Per mezzo di questo percorso spirituale imparerai a creare gli eventi con il tuo volere, ma prima di insegnarti queste tecniche devi imparare a migliorare il tuo pensiero positivo. Per imparare a creare con il pensiero, devi prima allenarti a capire quali sono i tuoi desideri da quelli che invece ti vengono imposti. Quindi imparerai ad utilizzare l’intento, ovvero un pensiero così veloce che non ha il tempo di associare un’immagine o una parola; io lo definisco un sentimento mentale, perché nasce dal petto ma è più forte del pensiero. Prima di arrivare a ciò bisogna lavorare per migliorare il proprio pensiero, affinché sia sempre più positivo e meno negativo. Le tre tecniche fondamentali per iniziare al meglio il percorso spirituale sono: la Meditazione, la Protezione e il Pensiero Positivo. Naturalmente ci sono molte più tecniche che insegno e sono tutte molto importanti, ma queste tre tecniche formano la base concreta su cui creare il tuo percorso di Risveglio; sono come i pilastri principali che non dovrai mollare mai, altrimenti tutto il resto crollerà. È normale, specie agli inizi, credere che il pensiero positivo non sia poi così importante, ma con l’esperienza pratica, specialmente con la Meditazione, ti renderai conto di quanto invece sia necessario mantenere una mente positiva anche durante il giorno, e non soltanto durante la sessione meditativa. Tutto ciò che influenza la nostra mente tenta di farci pensare negativamente, con un retrogusto continuo di pessimismo. Anziché pensare che andrà tutto bene, penseremo sempre che potrebbe accadere qualcosa per cui la nostra giornata, il nostro progetto o il nostro futuro, possa andare male. Il punto è che non c’è un vero motivo per pensarlo, però noi vogliamo comunque insistere che debba essere così. Quasi ci stupiamo quando un progetto fila liscio senza intoppi, come se fossimo talmente abituati ai problemi che la loro assenza inizia a farceli mancare. 

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Anche in questo caso, sarebbe impossibile combattere contro i pensieri negativi con la forza, perché alla fine troverebbero la parola giusta per metterti a tacere e averla vinta su di te. Invece, puoi abituarli piano piano a prendere una piega sempre più ottimista, finché non avrai raggiunto il controllo. Dopo aver imparato a pensare positivo, capirai quanto sia importante pensare anche di meno durante il giorno, ma ci arriveremo in seguito. Cerca di convertire ogni pensiero in qualcosa di più positivo, che non significa irrazionale, bensì essere razionalmente positivi. Se domani hai un esame e non hai studiato niente e sai già che sarà un esame molto difficile, tanto che sia impossibile superarlo, è inutile passare la giornata a soffrire pur sapendo che un solo giorno non ti basterebbe per studiare tutto; quindi perché decidi di sprecare questo giorno a stare in ansia e ossessionarti sul domani? Sai già che non lo passerai e non è la fine, non è l’ultima occasione, e se lo fosse avresti dovuto pensarci prima; ora non hai motivo di disperare, piuttosto preparati per la prossima data. Piuttosto che passare la giornata a stare male mentalmente, accetta di non essere pronto per domani e pensa che hai l’opportunità di prepararti molto meglio per la prossima data. È una scocciatura, è una rottura, ma ci dovevi pensare prima; ora invece è tardi e non è necessario buttare all’aria anche quest’ultima giornata, perché potresti invece usarla per portarti avanti con altre materie o per la prossima data dello stesso esame. Come vedi pensare positivo non significa essere irrazionali, illudendoti di poter superare l’esame senza aver combinato nulla per farlo e poi, ovviamente, andare lì, venire bocciato, e vederti crollare il mondo addosso. Però attraverso il pensiero positivo puoi dare una ragione alla tua giornata: non passerai l’esame di domani ma sfrutterai la giornata di oggi per fare qualcosa di produttivo, anziché studiare all’ultimo momento per un esame fallito in partenza. Che cosa vorresti dimostrare? Perché studiare per un esame già fallito? Se sei perfettamente consapevole che sia impossibile superarlo con una sola giornata di studio, allora non sprecare tempo e passa al prossimo. 

Invece, se hai studiato ma temi comunque di non essere preparato abbastanza e quindi hai paura di non farcela, converti le tue paure e la tua ansia in un pensiero positivo: provaci. Pensare subito che ci riuscirai per certo e che andrà tutto bene, è sicuramente molto complicato all’inizio; però puoi scegliere di non pensare negativo, ovvero di smettere di martellarti con i pensieri ossessivi e concentrarti a fare altro. Se domani hai l’esame allora continua a prepararti, e se sei stanco di studiare, fai altro, purché non ti fermi a pensare negativo: altrimenti sarà la tua rovina. Piuttosto che stare fermo, sdraiato sul letto a ossessionarti sul risultato di domani, fai qualunque altra cosa ma non pensare negativo: altrimenti creerai l’evento per domani perché vada peggio di quanto sarebbe dovuto andare! Controlla il tuo pensiero, pensa positivo o quantomeno non passare il tempo a pensare negativo. Il pensiero crea, quindi se continui a pensare negativo, stai alimentando gli eventi negativi che potrebbero accadere per farti andare storto l’esame; invece, se smetti di pensare negativo, prima di tutto smetti di alimentare lo stress e tutto ciò che ne segue, dopodiché potrai iniziare a pensare un po' più positivo. Domani avrai l’esame, non è il primo e non è l’ultimo ostacolo che dovrai superare, non durerà un giorno intero ma solamente pochi minuti. Perché stressarti un intero giorno o un’intera settimana per un evento che durerà solo pochi minuti? Perché decidere di stare male, di soffrire, di entrare in panico, per qualcosa che accadrà solo domani e per pochissimo tempo? Silenzia la tua mente, scegli di non cadere nella trappola dell’angoscia, dello stress e dell’ansia, perché sono devastanti per la tua salute fisica e mentale. Hai studiato? Fine, se puoi studiare ancora fallo, se non riesci perché troppo stanco allora è inutile pensarci; se non sei davvero stanco allora studia, se sei troppo stanco e sarebbe inutile studiare ancora allora smetti di pensarci. Libera la tua mente! 

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Siamo troppo abituati a punire noi stessi e credere che se non facciamo il nostro dovere allora dobbiamo sentirci in colpa e trattarci male. Hai studiato per l’esame e temi che questo possa andare male ma non hai più le forze di studiare ancora, ti senti in colpa e ti punisci, pensando che se non puoi studiare allora non devi fare nient’altro, come se fossi in punizione. Non sei più un bambino e non sei il tuo genitore: smettila di punire te stesso come facevano quando eri piccolino. Sei abbastanza grande per capire se hai voglia di studiare oppure no: se proprio non riesci a studiare, che senso ha rimanere a letto a fare niente, pensando e ossessionandoti sull’esame di domani? Non hai motivo di punirti: punisciti solamente se sai di poter studiare ma sei troppo pigro per farlo, perché questo è un altro discorso. Però, se sei perfettamente consapevole che più di così non puoi fare, che hai già fatto tutto il possibile e che non puoi fare oltre, allora fai qualcos’altro; purché non ti fermi a fare un bel niente. Inutile dire che se farai qualcos’altro, come andare in palestra o a fare due passi al parco, non dimenticherai tutto ciò che hai studiato come per magia, ritrovandoti domani a non superare l’esame a causa della passeggiata fatta il giorno prima. Se non lo superi è perché non hai studiato bene in tutto il tempo che avevi a disposizione, non di certo per la passeggiata del giorno prima. Ma cosa credi, che se chiudi il libro e rimani tutto il giorno sdraiato a letto ad ossessionarti, ti manterrà la mente lucida e domani supererai l’esame grazie a questo? I nostri genitori ci hanno abituato a restare in casa per punizione: “Studia altrimenti non esci!”. Questo significa che, se non studi, non puoi uscire. Credere però che, pur avendo studiato, pur essendoti impegnato tanto, ti debba punire ugualmente – come facevano quand’eri piccolo! – solo per paura di non aver fatto abbastanza, possa cambiare qualcosa, ti sbagli di grosso. Se resti a casa ad ossessionarti e senza aprire il libro, o se esci di casa o fai qualcos’altro, non cambia le sorti dell’esame di domani. Anzi, di sicuro ti renderà meno teso e ansioso rispetto a passare la serata ad ossessionarti. 

Con l’esempio dell’esame, voglio farti capire la differenza fra agire e pensare. Se puoi cambiare un evento, per esempio studiando di più per l’esame di domani, allora resta in casa e studia, perché il sacrificio di oggi ti porterà a non doverti sacrificare durante i prossimi mesi; in quanto se domani supererai l’esame non dovrai trascinartelo ad una prossima data. Però, se hai già studiato e sai che non puoi fare più nulla di quanto hai già fatto, e non hai nessuna intenzione di studiare ancora, allora non rimanere fermo a pensarci; ma fai qualcos’altro, qualunque cosa pur di non stare fermo a pensare negativo. Questo vale per ogni singola situazione della nostra vita, e non soltanto per gli esami! Se hai paura di qualcosa, se ti spaventa un evento o sei in ansia per una riunione, fai il possibile per arrivarci preparato. Se hai già fatto tutto quello che potevi, allora smettila di pensarci e occupati di altro. Perché restare fissato a pensare a quell’evento ti fa male mentalmente, fisicamente, e inoltre il tuo pensiero negativo creerà maggiori ostacoli per quella giornata. Ergo smetti di pensare, piuttosto occupati di altro. Il primo passo per imparare a pensare positivo è quello di smettere di pensare negativo; specialmente quando non ce ne sarebbe davvero bisogno ma ti ostini a passare le ore, o peggio ancora, le intere giornate, nel vero senso della parola, ad ossessionarti su un evento che ti spaventa. Diminuisci i tuoi pensieri negativi e gli eventi futuri inizieranno a migliorare, diventando sempre più positivi. Dopodiché passeremo al cambiare l’approccio mentale verso gli eventi, pensando a loro con una consapevolezza molto più positiva. 

Fine pagina 4 su 4. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

1281 commenti
  • cristina Medaglia per aver completato lo Step 1 - 22:51 19/11/24

    Eh, questo tema è molto importante ma allo stesso tempo complicato. All'inizi ero molto pessimista, avevo molta ansia e i pensieri negativi dominavano la mia mente e i risultati di ciò che attraevo erano negativi....Poi ho iniziato a vedere le cose diverse, grazie alla Meditazione, di cercare di vedere i problemi "enormi" come normali e nulla di impossibile....come diceva mia nonna piangi e sii triste solo quando muore qualcuno...anche se li ora sto iniziando a vederla in modo diverso...vabbè quello è un altro discorso...Nei primi anni di uni avevo l'ansia di tutto, mi facevo influenzare da quello che dicevano gli altri, "ah quel esame è difficile, nessuno lo passa" o "cè gente che non si laurea per anni per colpa di quel prof" ecc ecc....mi feci prendere dalla paura e non riuscivo a completare quella materia e non mi presentavo neanche all'esame convinta che fosse stra difficile e che quindi non fossi preparata abbastanza...insomma passarono ben 2 anni...si mi vergogno un pò a scriverlo ma ormai non si piange sul latte versato...Un giorno decisi di studiare fino in fondo quella materia e di PRESENTARMI...ci andai e non lo passai per 3 volte...ma qualcosa era cambiato in me...c'era la Fiducia e la positività che mi spingevano a fare di meglio e che la prossima sarebbe stata quella vincente...decisi di prendere ripetizioni perchè capii che avevo delle lacune che mi portavo dalle superiori e in ben 2 mesi al 4 appello lo passai....è diffiicle da spiegare ma lo sentivi nell'aria come si stesse programmando che sarebbe andato tutto bene, mi ero impegnata e le cose si stavano creando nel verso giusto...era l'appello più facile mai visto....insomma morale della storia si alcuni magari ci provano 1-2-6-11 o di più ma non devi ascotlare gli altri perchè ognuno ha le sue "fortune" quindi tutto dipende da tutto...insomma persi due anni quando in realtà mi bastarono 2-3 mesi di studio, aiutino e positività....certo non sempre riesco ad avere pensieri positivi in ogni ambito ma cerco di filtrarli e renderli più positivi!!

  • Paola - 10:40 17/11/24

    Abituare la mente a pensare positivo, per decidere chi vuoi essere.. Istruire il proprio pensiero positivo.. un vero e proprio percorso pratico.. Per essere felici durante il giorno e concretizzare eventi positivi! Creare il pensiero a comando e imparare ad utilizzare l intento. La Meditazione, la protezione e il pensiero positivo sono i 3 pilastri principali. Smettendo di pensare negativo gli eventi futuri inizieranno ad essere più positivi ✨Sono una persona abbastanza predisposta a pensare positivo, ma mi rendo conto che spesso arrivano anche loro, quelli negativi, ma lo sento che non sono miei! E non riesco a combatterli... Ora ho capito che non si può combatterli ma aggirarli!! 🙏

  • vero😇 - 13:38 14/11/24

    Da quando pratico la meditazione il pensiero positivo mi accompagna più facilmente... Seppur intorno a me ci sia il caos il disordine e paura cerco sempre di trovare una soluzione alternativa finché le mie vibrazioni rimangono alte e il pensiero positivo... Tutto questo mi fa affrontare la giornata con una modalità più leggera e amorevole verso me stesso e affidandomi e avendo Fede nell'universo

  • carla 7 - 03:31 14/11/24

    Ciao sarebbe una cosa fantastica avere il pensiero positivo spesso durante il giorno ,ma è vero a volte ci mettiamo noi nella condizione di portarci dei pesi negativi nella mente, si chiamano seghe mentali ,bisogna imparare a vedere sempre il bicchiere pieno, ovviamente bisogna allenarsi e riconosce che in continuo contatto con il LOW che fa sua scena negativa per poi mandarci da un'altra parte. Io personalmente ho bisogno di rispolverare alcuni argomenti ,ora vi saluto e vi ringrazio.

  • xeno Medaglia per aver completato lo Step 1 - 14:46 12/11/24

    il pensiero positivo non è facile da mantenere data la continua influenza negativa che viene dall'esterno, influenzandoci cosi negativamente. Il mio pensare positivo, spesso è messo a dura prova da influenze negative, di persone negative, e me ne accorgo non solo nel momento in cui ci sono a contatto, ma anche i giorni successivi, ovvero nel sedermi allo stesso posto di quella determinata persona, la mia mente inizia a pensare negativo automaticamente, inventando scenari assurdi, e li mi rendo conto che in quel posto è stato impresso un registro energetico molto negativo, che con la tecnica apposita ripulisco quell'ambiente ripristinando il tutto in positivo. Ma non solo, anche il low fa la sua parte, usando il regolatore e i miei pensiero contro di me, per avere un gancio low, e non farmi impegnare nelle tecniche di meditazione, poiché nel momento in cui devo meditare mi distrae con pensieri "miei" mantenendomi in quello stato, quindi anche in quella circostanza utilizzo la tecnica di taglio fili del low per isolarmi dal controllo. Il mio è una ricerca costante di stato conscio di benessere e positività, aiutandomi con le tecniche, con l'ascolto del respiro, e mi aiuto con i suoni dimensionali per riuscire a non cadere nei "MIEI" stessi pensieri. Vorrei ringraziare Angel per tutto quello che fa per noi, e di come stia cambiando in meglio la mia vita, dove prima ero ignaro e subivo tutto quello che mi accadeva.

  • saraf-gastaldelli - 07:33 11/11/24

    Ci hanno cresciuto con il pensiero negativo, quindi il cambio è possibile e doveroso, richiede pazienza, costanza, presenza, tempo e tanta fede... grazie

  • Guilu - 13:36 09/11/24

    Effettivamente dovremmo riflettere molto e rendersi conto di quanto il pensiero sia qualcosa di estremamente potente che può avere un'influenza notevole sulla nostra vita. Ormai lo sappiamo che pensare negativo non ci é di aiuto e non fa che peggiorare il nostro stato psicofisico perché i pensieri si materializzano e ci portano ad attirare proprio ciò che temiamo, ma da sempre siamo stati abituati a lamentarci e a porre maggiore attenzione sugli aspetti negativi della vita e di noi stessi e come si sa le abitudini sono difficili da cambiare, ci vuole una decisione ferma per convincerci a cominciare a focalizzare la nostra attenzione su ciò che invece di positivo ci appartiene e ci circonda.

  • 💛Vivi💛 - 08:05 05/11/24

    C'è già da ragionare sul fatto che tu lo consideri e lo chiami "Percorso", perché come dici, essere ottimisti non è soltanto una 'moda' dove si leggono quattro cretinaggini su come essere più positivi ed è finita lì. Infatti ne ho avuto conferma osservando tante persone che volevano farsi gli splendidi con me dandomi quei consigli zen e poi loro erano i primi a seminare odio,rabbia,frustrazione e angoscia su se stessi e con gli altri. Proprio perché ho notato anche in me, che la mia vita non cambiava affatto nemmeno con l'essere falsamente zen,mi sto concentrando sul trovare la vera via per il percorso di cambiamento,e questo è il lavoro su cui sono più focalizzata in questo periodo. Infatti in generale ricordo di aver sempre guardato e giudicato gli altri, e anche io ho sbagliato dandogli consigli campati in aria che nemmeno io sapevo eseguire. Proprio per questa mia negligenza ho capito di dover modificare qualcosa, per poter essere utile agli altri ma soprattutto a me stessa. Sto osservando molto di piú me stessa, i miei comportamenti,i miei errori e il resto per potrermi concentrare meglio su questo percorso di cambiamento, e noto delle differenze abissali che mi rendono più presente e felice, anche se sbaglio. In un certo senso mi sta facendo sentire meglio,perché sento che sto sfruttando il mio cervello per qualcosa che conta davvero, e finalmente sto ascoltando un pò di piú il mio cuore, la via per la mia felicità. Se faccio bene sono felice,ma lo sono anche se sbaglio e comprendo l'errore. Adesso sento il mio cervello come un muscolo che devo costantemente tenere in allenamento e non solo quando fa comodo a me. Solo che restare costante con le buone abitudini non è mai stato il mio forte, e ho sempre paura di abbandonare quello su cui sto lavorando. Questo lavoro che sto attuando mi sta anche aiutando a capire come stare più lontana dalle emozioni degli altri,specialmente se sono persone cosparse da un aura nera e piena di negatività. Ma non solo, perché sto anche notando che non voglio più ritornare come prima, voglio seguire la via che ho intrapreso, perché mi fa capire come è bello migliorarsi, ti fa sentire vivo, ti fa sentire in compagnia anche se ti senti solo. Se prima niente aveva un senso,adesso tutto ha piú senso. Ho capito che dipende tutto da quanto è forte la mia motivazione interiore,e per attuare ciò sto cercando di uscire dai miei soliti schemi di chiusura e aprirmi a nuove modalità di approccio. Insomma, il succo è che sto cercando di tenere la mente e il corpo impegnati proprio per evitare che il vuoto apatico mi faccia sentire giù. Ovvio che ci sono giornate no,momenti no, e ci sono sempre le persone che devono interferire, ma non devo permettere che loro mi danneggino. Nel tempo ho capito che non c'è niente di piú gratificante e soddisfacente del far crescere noi stessi. Far capire a noi stessi che noi siamo davvero in grado di poter fare tutto e che abbiamo le capacità per farlo (solo se ci impegnamo veramente) e gli ostacoli sono esperienze che ci fortificano. Ho paura di non potercela fare, di non riuscire a superare blocchi e ostacoli, ma sto provando a vederli in modo diverso. Piuttosto di vederli come pesi, mi sto incaponendo sul come riuscire a superarli con disciplina e fermezza. Infatti adesso per me,è una cosa davvero difficilissima, ma è questo per me il sinonimo di evoluzione spirituale. È molto importante anche il punto in cui dici che quando inizieremo a svolgere la meditazione in modo più serio ci accorgeremo che essa apporta più benefici di quelli di cui comunemente parlano tutti. Una delle cose piú importanti è l'approccio che avremo con gli altri e con noi stessi, perché si crea piú armonia, a differenza di quando ci va tutto storto e pensiamo sempre al negativo facendo entrare tanta oscurità in noi e negli altri. Ti sono grata per tutti i tuoi insegnamenti💙🙏🏼

  • Tommy - 18:18 02/11/24

    è tanto tempo che io cerco di pensare positivo e pian piano ci sto riuscendo, e ciò mi sta portando a molti benefici come riduzione dello stress, maggiore resilienza e più consapevolezza di me. Certe volte mi succede che quando sto in una situazione negativa, io penso in maniera positiva i risvolti di quella situazioni, ed effettivamente il più delle volte le mie aspettative ottimistiche si avverano.

  • giuls Medaglia per aver completato lo Step 1 - 11:17 26/10/24

    Trovo questo articolo molto importante, perché al giorno d’oggi siamo tutti così pessimisti e negativi. Da qualche anno l’ansia è diventata il sentimento principale di ogni persona, tanto che il 90% della popolazione mondiale si trova costretta ad andare da uno psicologo per poter vivere con serenità anche solo un quarto della propria giornata. Siamo cresciuti in una società che ci obbliga a puntare al successo, senza apprezzare mai gli obbiettivi che abbiamo raggiunto e senza fermarci mai a pensare a quante cose belle sono successe nella nostra vita. Ci hanno spinto a pensare che ciò che facciamo non è mai abbastanza e che quindi non possiamo permetterci il lusso di rilassarci e apprezzare il nostro duro lavoro fatto fin ora, e ne consegue il fatto che quando facciamo qualcosa siamo già consapevoli che non è abbastanza e che quindi il nostro esame, il nostro lavoro, la nostra relazione, etc. andrà male per forza. Devo dire che grazie alla meditazione sto riuscendo a cambiare poco a poco la mia visione della vita. Grazie a questa pratica, che mi permette di rilassarmi e distaccarmi dalle emozioni negative(imposte dalla società ) che provo nei confronti dei miei progetti, riesco ad analizzare meglio le situazioni di vita e sto imparando piano piano a tenere un pensiero più neutrale riguardo alle situazioni che non vanno. Riesco a non farmi, quanto meno, prendere dal panico come invece accadeva spesso qualche mese fa.

  • viksan - 11:34 23/10/24

    Mi ha colpito tantissimo questo articolo, soprattutto quando dice che Siamo sempre stati abituati a sentirci in colpa e punirci di conseguenza, se non facciamo il nostri dovere .. È vero, io ho sperimentato per tantissimi anni della mia vita questa sensazione, Ma ora non la voglio più, non voglio più Punirmi, ma essere più sereno per il mio bene reale… Grazie per questo articolo Angel

  • patriziado - 17:05 22/10/24

    E' davvero affascinante diventare padroni del proprio pensiero e delle proprie scelte, capire cosa vogliamo davvero ed usare l'intento come trampolino di lancio per la realizzazione

  • luxxx - 23:49 16/10/24

    Mi rendo conto che quando ho pensieri negativi e ne sono come ossessionata, questi tendono a verificarsi. I periodi in cui invece sono positiva mi va sempre tutto bene, generalmente sono sempre stata molto positiva ed in effetti sentivo di trasmettere la positività intorno a me, le persone mi cercavano per questo, nei momenti in cui mi sento negativa sembra che anche le persone intorno a me non apprezzano la mia presenza, quindi penso che sia proprio vero che il nostro pensiero influenza la nostra vita sia in bene che in male, tanto vale pensare positivo !

  • Nadia - 14:43 16/10/24

    Non è per niente facile ma a volte riesco a gestire il mio pensiero ed ho notato anche che se non mi fisso sul fare delle determinate cose che magari ho in programma, le cose fanno alla perfezione quasi come se s'incastrassero in un puzzle.

  • nicolettamazzone - 18:18 12/10/24

    Quando ho un pensiero negativo faccio di tutto per scacciarlo, metto in pratica la respirazione profonda e comincio a pensare alle cose che mi piace fare. Ad esempio adoro fare l'orto così esco fuori lavoro la terra e entro in uno stato meditativo.