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Step 3 - N° 1

Essere Coscienti – Diventare vigile (2 parte)


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Nella scorsa lezione ti ho consigliato di respirare prana 3 volte al giorno, per aiutarti a prendere meglio coscienza nell’arco della tua giornata. Probabilmente ora potresti renderti conto di essertene dimenticato, forse già dal secondo o terzo giorno che avevi iniziato a farlo. Tenere costanza, come dicevo, non è affatto semplice, però ho speranza che se tu stai proseguendo la lettura di questi articoli è probabilmente perché ti interessa prendere coscienza, quindi il mio desiderio è quello di insegnarti passo dopo passo come riuscirci. Essere coscienti significa rimanere in guardia da quello che sta succedendo dentro e intorno a te, e non credere che sia così semplice. Continuamente ci ritroviamo in mezzo a situazioni che vengono influenzate a catena, quindi una viene influenzata per poi crearne un’altra e così via, e ti ritrovi in mezzo a situazioni che si muovono intorno a te e che continuano a crearsi una dopo l’altra per farti andare storto qualcosa. La coscienza, unita a tutte le tecniche che ti sto insegnando, ti permetterà di interrompere questa catena prima che arrivi alla fine, così da non permettergli di averne già prestabilita. Agire prima che le situazioni peggiorino è molto meglio che aspettare di vedere quanto peggiorano, per poi agire. Noi siamo abituati infatti ad aspettare il momento peggiore, dicendo a noi stessi “Beh, spera che non succeda quella cosa, altrimenti mi arrabbio!”, ma nel mentre rimaniamo fermi ad aspettare che quella cosa succeda, quasi per dire “avevo ragione”, nel frattempo non ci rendiamo conto che avere ragione in quel caso è una pessima notizia. Essere coscienti ci permette di innescare dentro di noi una voce che ci permetterà di avere risposte immediate, che ci spingerà ad agire anche quando crediamo che non avremmo potuto fare niente. È come una voce che dentro di te ti dice: “Hey, ma che fai??? Non vedi che sta succedendo questa cosa? Fermala subito! Per fermarla devi fare così!” e all’improvviso ti ritrovi a spalancare gli occhi e dire “Ma come ho fatto a non pensarci prima? Come facevo a starmene fermo impalato?” 

Noi dovremmo “arrabbiarci” prima che succeda quella situazione spiacevole: ovviamente non dobbiamo arrabbiarci per davvero, ma dobbiamo seguire quell’istinto forte che ci spinge ad agire, un po’ come quando siamo arrabbiati e veniamo spinti ad avere una forza interiore più determinata a reagire. Quando sei in pericolo, sei molto più motivato a svolgere il tuo lavoro il più velocemente possibile e meglio di quanto faresti quando sei calmo e rilassato; questo non è un bene, perché si tratta di un’abitudine apatica che rallenta la nostra evoluzione personale. Noi invece dovremmo avere quella grinta e quella forza mentale di compiere ogni azione anche nei momenti più calmi, per assicurarci di avere sempre un ottimo scorrere della nostra vita. In parole semplici, dovremmo agire prima che il danno succeda, non dopo; dovremmo “arrabbiarci” o meglio stimolarci ad andare forte contro gli ostacoli già prima che quelli diventino veramente troppo forti per noi. Aspettare ci rovina, ci fa arrivare al peggio, ma dobbiamo sempre reagire prima che sia troppo tardi. Ecco cosa ci porta la presa di coscienza: essere reattivi immediatamente, senza bisogno di perdere tempo e aspettare che la situazione peggiori; dobbiamo agire subito. Questo ovviamente vale in ogni ambito e non solo riguardo i guai catastrofici, ma anche per eventi banali che però, nel loro piccolo, ci fanno un minimo soffrire o rimanere in pensiero. Qualunque cosa ci faccia anche leggermente male, è comunque da prendere in considerazione e bisogna decidere di eliminarla dalla nostra vita. Questo è prendere coscienza: capire cosa ci fa male, perché ce ne sta facendo, perché glielo stiamo permettendo, perché non decidiamo di cessare subito quel dolore e quindi, agire per farlo cessare in modo definitivo. La coscienza ci porta all’azione, non ci porta solo a parlare dentro la nostra testa senza però raggiungere nessun nuovo traguardo. La coscienza ci dà la possibilità di agire in modo giusto, ovvero compiendo azioni che per certo ci porteranno a risultati buoni, e mai a farci dire “che cavolo ho fatto!”. 

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Prendere coscienza significa essere presenti: tutti credono di riuscirci, perché non è facile capire cos’è la presa di coscienza, e sebbene io stia provando a spiegartelo, non credere che sia tutto qui. Passerà almeno qualche anno di puro allenamento perché tu riesca ad essere davvero molto più cosciente, per ora subisci le emozioni e i pensieri: non li decidi, li subisci. Essere cosciente ti permette di sapere esattamente come devi reagire a precise situazioni. È inutile negarlo, durante le nostre giornate succedono numerosissime situazioni che ci portano via energie, possiamo definirli come piccoli problemini, che però sommati ci fanno perdere positività, ci rendono un po’ più spenti, stanchi, scarichi. Questo perché in pratica, reagiamo alle situazioni convinti di sapere come fare, nel frattempo però subiamo tutte le emozioni, pensieri e situazioni che ci accadono. Noi non reagiamo con tutta calma e con distacco totale, non reagiamo come se fossimo al di fuori del problema rendendoci conto che tutto ciò che ci circonda è falso: noi reagiamo pensando che sia tutto vero e che, se anche fosse tutto falso, comunque noi dovremmo subire i problemi perché ci appartengono. Ecco qual è il problema della teoria: che non ti porterà mai a cambiare la tua vita. 

La presa di coscienza non è facile, perché si crede che sia qualcosa di teorico, come se leggere un documento possa renderti cosciente; sì è vero, ti aiuta a prendere coscienza mentre lo leggi, perché ti rendi conto di non essere cosciente quanto credevi di essere; ma questo non è tutto, perché bisogna sentirsi coscienti sempre e non solo quell’unica volta in cui leggi un testo che ti piace. È tremendamente difficile diventare coscienti durante i momenti difficili, perché questi ti travolgono e ti fanno credere che sia giusto che tu soffra, che tu debba soffrire perché è il tuo dovere, quasi facendoti sentire in colpa se tu non provassi sofferenza come qualcuno o qualcosa intorno a te ti impone di fare. La pratica, ti permette di farti le domande giuste al momento giusto. Non è una qualsiasi domanda a portarti le risposte di cui hai bisogno, ma le domande giuste, perché se continui con quelle sbagliate, esse continueranno a confonderti e creare in te ansia e desolazione, sconforto e solitudine. La presa di coscienza ti permette di porti domande mentre stai subendo dolore e di chiederti: “Quella persona che mi sta urlando contro adesso, è importante per me?”, e la stessa presa di coscienza ti permette di rispondere correttamente alla tua domanda: “No, è una persona che non conosco, si autodefinisce il mio capo perché lavoro per lui, ma nella realtà, al di fuori di quella porta, lui non è nessuno per me, non ci tengo a lui, non lo stimo, non lo amo, il suo pensiero verso di me non conta nulla!”; dunque, la tua presa di coscienza ti permette di comprendere: “allora perché ti importa di quello che dice? Ora ti sta dicendo che sei un incapace\fallito\inutile, perché gli credi? Perché ti importa di quello che dice, se non ti importa della sua persona?” e a quel punto ti rendi conto che ha ragione: perché, se non ti importa di una persona, quando essa espone il suo pensiero, questo improvvisamente diventa sacro per te? Senza la presa di coscienza, probabilmente avresti sofferto molto per le sue parole, proprio come hai sempre fatto, perché di certo avresti detto “che mi frega di lui? non è nessuno per me!” ma dentro di te avresti provato sofferenza, avresti continuato a pensare a quelle parole che rimbombano nella tua testa, e quasi avresti creduto alle sue parole, provando tristezza dentro di te, forse avresti anche pianto. Prendere coscienza ti permette di distaccare quello che non è tuo facendoti capire che non hai alcun motivo di appropriartene, non è qualcosa di buono che dovresti tenere nella tua vita. La coscienza ti permette di distaccare i dolori e amplificare le situazioni che ti creano o potrebbero creare piacere, felicità, serenità. Pensa ad esempio a quei momenti in cui sei circondato da amici o alla persona che ami: momenti che, quando ci pensi, ti rendono felice perché ti riempiono la vita e ti fanno dire “vorrei tanto che fosse durato per sempre… vorrei che oggi fosse ancora quel giorno, così da potermi divertire così tanto”, il punto è che quei giorni probabilmente non te li sei goduti davvero al meglio. 

Pensa a quei momenti in cui ti trovi con un amico che vedi sì e no una volta ogni 2-3 mesi, e quando siete lì a parlare, e poi c’è un attimo di silenzio, tu prendi il telefono per vedere cosa succede nei vari social network. Questo il più delle volte è perdere coscienza, perché stai dimenticando il presente che stai vivendo, per immergerti in una dimensione isolata dove in pratica ci sei tu e il mondo del social network, ma il tuo amico non esiste più, è come se fosse scomparso dal tuo mondo. 

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Peggio ancora accade quando lui ti sta parlando e tu nel mentre messaggi o chatti al cellulare, completamente incosciente, convinto anche di starlo ascoltando solo perché ti ricordi le parole che ha detto, eppure sei completamente concentrato sul cellulare. Sentire le parole che dice non è un dono, infatti puoi scrivere al telefono e nel mentre ascoltare quello che lui dice, contemporaneamente, ma in quel momento tu sei del tutto incosciente. Bisogna riconoscere la differenza tra vedere e ascoltare quello che ci circonda, dall’essere coscienti di quello che sta accadendo davvero intorno a noi. Essere coscienti è un esercizio molto difficile, è come se dovessi riaprire gli occhi ogni volta che le palpebre si chiudono, e ti garantisco che la coscienza si “addormenta” molto più spesso di quanto immagini, in pratica, siamo perennemente addormentati. Non è facile capire cosa significa perché non lo hai quasi mai fatto, o comunque non sei diventato cosciente a livelli altissimi, perciò non puoi immaginarlo; ma prendere coscienza significa diventare qualcosa che tu non avresti mai nemmeno sognato di essere. In fondo, tu hai un pensiero del tuo futuro, o meglio un livello o una vibrazione che più o meno non cambierai, vedi il tuo futuro un po’ piatto, come reazione alle azioni che hai svolto sinora: se hai studiato per un indirizzo, lavorerai in quel mestiere, se stai svolgendo un mestiere, vedi la tua vita per sempre in quel mestiere, o comunque qualcosa di molto simile; non vedi te stesso in un ambito completamente diverso, perché credi che non ti sentiresti a tuo agio. Questo perché non sai controllare le situazioni intorno a te ma quelle accadono e basta, tu le subisci e questo ti può rendere sofferente, è tutto qui. 

Inizi a prendere coscienza quando, grazie alla pratica, ti rendi conto di stare subendo anziché stare decidendo della tua vita; diventi cosciente quando inizi a mettere in pratica i fatti, anziché subirli. È troppo facile credere che la coscienza arriverà, pian piano, meditando. La meditazione è una tecnica, ma la coscienza è un’altra, quindi meditare con coscienza può esserti di grande aiuto, ma se pratichi coscienza anche durante l’intera giornata, lo diventerai molto di più. Il punto è che ci vuole pratica, non sarà il tempo che trascorre a portarti ad un livello più alto. Ad esempio, ricordati della prima lezione sulla coscienza che hai letto: da quell’articolo a quello di oggi, è passato un po' di tempo; questo ti ha fatto evolvere sulla presa di coscienza? No, perché non ti sei allenato, non hai praticato coscienza come ti avevo consigliato. Non hai commesso nessun peccato, semplicemente non hai cambiato nulla nella tua vita quando invece avresti potuto farlo. Il cambiamento avviene quando noi decidiamo di farlo avvenire, altrimenti subiamo il cambiamento, che in genere non porta a nulla di buono. Se di continuo ti sto ripetendo che non è facile, significa che devi comprendere l’importanza del fatto che il Low e ciò che ti circonda si stanno impegnando senza sosta a farti rimanere incosciente, riabbassandoti subito quando provi ad alzarti. Ci sono tantissime persone che meditano, ma la maggior parte sono incoscienti, perché credono che basti meditare incoscientemente, per evolversi. Non è così. L’evoluzione è l’insieme dei tasselli, non è sedersi in un divano e aspettare mezz’ora ascoltando un mix musicale che dovrebbe rilassarti. Eppure, la maggior parte degli “spirituali” fanno così, ed è quasi certo che anche tu lo faccia. Non è grave, devi solo capire il motivo per cui vuoi arrivare in alto, perché così sarà molto più facile darti forza per impegnarti ad arrivarci. 

Potrebbe risultare quasi inconcepibile pensare di poter decidere della propria vita, poter prendere il comando di tutto ciò che accade intorno a noi, perché ci viene da pensare che sia impossibile e che, anche se non lo fosse, sarebbe quasi brutto, perché altrimenti sarebbe troppo facile. Questo non è affatto un pensiero nostro. Mi fa pensare a quella strana teoria in cui alcuni strani soggetti credono, che una persona buona debba stare assieme ad una persona negativa proprio per equilibrarla portando pazienza per le sue cattiverie, e amarla dato che è una persona negativa che non fa altro che ferire gli altri, proprio perché la prima è una persona buona e con questo deve sopportare senza lamentarsi. Questo, a parer mio, non è affatto un ragionamento sano di mente. 

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Ritengo infatti che una persona buona, debba stare assieme ad un’altra persona buona, proprio perché è buona merita il meglio, non il peggio. La persona negativa, è negativa perché continua a fare del male alle altre persone, quindi non merita assolutamente che qualcuno soffra e si sacrifichi per rendere la sua vita migliore mentre lei continua a rovinare quella degli altri. Qui non si tratta di provare pietà verso quella persona negativa, si tratta di avere buon senso verso quella persona buona che non merita affatto una vita dolorosa. A questo punto, sono convinta che sia giusto pensare che se possiamo migliorare la nostra vita, dobbiamo farlo, non dobbiamo subire ingiustizie e sofferenze solo perché noi stessi decidiamo che debba essere così. 

Se non potessimo farlo, se non potessimo cambiare la nostra vita, allora dovremmo metterci il cuore in pace… ma se abbiamo la possibilità di cambiare almeno qualcosa nella nostra vita in meglio, facciamolo, perché gli eventi positivi non fanno altro che renderci persone migliori, perché ci aiutano ad essere felici, ci aiutano ad essere soddisfatti, motivati, ottimisti, e questo come una catena scatena in noi una bontà che ci permette di essere ancora più generosi e gentili con gli altri di quanto già lo fossimo prima, perché sentiremo di doverlo fare. Allora dobbiamo accettare che gli eventi positivi possono accadere anche a noi, non devieranno strada se noi li inglobiamo nella nostra vita. Essere coscienti ci permette di non venire influenzati da chi vuole vederci morire di dolore, e ciò ci permetterà di capire che il pensiero “troppo facile non è bello” o addirittura “una vita senza problemi è noiosa”, non è qualcosa che proviene dal nostro interno, ma da qualcosa che vuole che noi stiamo male. Attraverso le tecniche e la presa di coscienza, unite assieme, possiamo modificare gli eventi della nostra vita e renderli più positivi, eliminando i problemi che ci fanno soffrire. Poter vivere la vita serenamente non è qualcosa di noioso, invece, avere continuamente motivi per piangere e stringersi il cuore pensando che sarebbe meglio morire, questo sì che diventa noioso. È giusto che nella vita si conoscano tutti i sentimenti e che delle volte si soffra un po’, ma questo è davvero esagerato; continuare una vita dove esistono più problemi e sofferenze che momenti di pace e serenità, questo è davvero troppo. Questa non è vita, è pura violenza psicologica e fisica che qualcuno o qualcosa sta continuando a buttarci contro e noi scegliamo di subire senza alcuna reazione. Questa è incoscienza, e noi dobbiamo permetterci di riconoscerla, così da sentirci finalmente in pace. Non è giusto soffrire, quindi perché continui a permettertelo? Perché non ti permetti di sentirti finalmente in pace, vivendo la tua vita con serenità, con tante soddisfazioni, con la felicità di svegliarti la mattina anziché chiederti perché dovresti alzarti anche oggi e vedere una vita che non ti piace? 

Ora che stai leggendo, probabilmente sei a casa tua, comodo, forse in un momento di silenzio, perciò non afferri il significato di prendere coscienza nei momenti difficili. Prova invece, nel momento preciso in cui qualcuno ti sta rimproverando, ti sta dando una brutta notizia, ti sta giudicando, ti sta impedendo di realizzare i tuoi obiettivi, a prendere coscienza dell’attimo e dire “Eccomi, sono presente proprio mentre sta accadendo…”; non dopo quando sarai a casa con calma ripensando a quel momento; sii cosciente proprio nel momento esatto in cui sta succedendo, perché sarà così che potrai cambiarlo. Allora, nel momento esatto in cui quello strano sentimento negativo sta entrando dentro di te, ferma il tempo, senti il preciso istante e rallentalo, fissa negli occhi quella persona o quella situazione che vorrebbe entrare negativamente in te e bloccala all’esterno: non permettere al dolore di entrare. Potrebbe dirti o farti qualunque cosa, che il dolore non deve entrare in te. Tieni il controllo mentale, sii cosciente nel momento, istante, millesimo di secondo dopo millesimo di secondo, non abbassare la tua coscienza, presta attenzione ad ogni suo sguardo, ad ogni suo accenno del viso, fissa i suoi occhi e ripeti a te stesso “Tu non puoi farmi del male. IO sono cosciente”. 

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Non deve diventare un mantra, deve semplicemente farti ricordare di essere presente in quel precisissimo istante, e poi, quando sarai capace di farlo, eliminerai le parole dalla tua mente perché sarai cosciente senza parole, lo sarai ad intento, lo sarai nell’immediato, ancor più veloce di quanto potresti pronunciare le parole. Noterai che sarà il suo sguardo ad abbassarsi, noterai che sarà lui a demotivarsi, a rendersi conto che non ha più potere su di te. Qualunque persona o situazione, si renderà conto che non potrà più sottometterti, e tu potrai accorgerti che quella sensazione piacevole e piena di forza ti ha permesso di non subire la sottomissione per l’ennesima volta. Questo è prendere coscienza: permetterti di cambiare la situazione nel momento presente, non dopo chissà quando e se succederà. Prendere questi insegnamenti come buone basi per aumentare il proprio autocontrollo, ti porterà ad essere una persona sicura di sé che saprà agire quando è necessario e fermarsi a riflettere quando la situazione lo richiederà; se prendessi queste parole per aumentare il tuo ego e il tuo desiderio di sottomettere gli altri, non saresti più la vittima, ma il problema degli altri, il che porterebbe loro a soffrire. Non devi permettere di essere la sofferenza degli altri, però allo stesso tempo non devi soffrire a causa loro, impegnandoti affinché non accada più un’occasione in cui dovresti prendere una delle due scelte. Prevenire è meglio che curare, e se leggessi a fondo questo semplice insegnamento che ci tramandiamo, e lo ascoltassi con coscienza, comprenderesti che la soluzione giusta è agire quando il problema ancora non è reale, prima che questo effettivamente lo diventi. In fondo, il problema non esiste sinché non è creato fisicamente, non è concreto, e noi possiamo diventare coscienti per eliminarlo ancor prima che esso lo diventi. 

Questa è la prima motivazione per la quale è importante diventare coscienti, poi, con l’esperienza pratica, ti renderai conto che ci saranno molti più motivi che ti faranno dire “ah, se in quel momento fossi stato cosciente…” e questo dovrà stimolarti ad esserlo, non il contrario. Praticare la coscienza è difficile, mantenere la costanza sembrerà impossibile, eppure è solo un’abitudine da prendere nella propria routine, poi la svolgerai con molta più serenità. Rimani in guardia dentro e fuori, sii cosciente di quello che ti passa per la testa, prendi il controllo dei tuoi pensieri e poi, contemporaneamente, sii presente in ogni situazione che accade, non lasciare che il tuo corpo sia lì senza la tua mente; sii presente in ogni luogo in cui si trova il tuo corpo fisico, non essere altrove. Seguilo, vedi dove ti porta, senti cosa ti fa provare, riconosci le vie che il tuo corpo percorre, sii presente insieme a lui con la tua coscienza. Per questo, durante la giornata, per 3 volte al giorno, ripeti a mente “sono presente” o “sono cosciente”. Poi respira prana, respirala con coscienza, non farlo con abitudine e svogliatezza, senti il controllo nella tua mente e decidi di essere vigile, con gli occhi spalancati, per osservare tutto quello che succede. Non renderlo un mantra, non renderla una cantilena come fosse una preghiera che ripeti a memoria senza capire il significato di quello che stai dicendo. Usa le parole che più ti si addicono e datti il comando di diventare cosciente non appena pronunci quelle parole, reagisci a quelle parole come fossero il telecomando che accende la tua lucidità e ti rende vigile. Poi imparerai a farlo senza parole. Segui il tuo corpo con la mente, sii presente in quello che fai e in ogni cosa che dici alle altre persone, non parlare senza sapere quello che stai dicendo, non agire senza sapere cosa sta facendo il tuo corpo in questo momento. Impara a diventare cosciente, poi, saprai farlo senza parole. Hai solo bisogno del via, poi partirai come un razzo. Datti la possibilità di essere superiore a quello che ritenevi di essere. Per 3 volte al giorno, riconosci te stesso, renditi cosciente di cosa stai facendo proprio in quel momento e respira prana. Poi, prova a trattenere la coscienza attiva il più a lungo possibile. Non disperare se risulterà stancante e difficile, non preoccuparti, abbi fiducia in te. 

Fine pagina 5 su 5. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta. 

762 commenti
  • bethelight
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    19:18 15/05/25

    In determinate occasioni ho sempre ritenuto importante restare nel presente, come nel caso dello stare in compagnia, anche per il rispetto altrui, mi ha sempre dato fastidio chi stava al cellulare nel mentre, o che in qualche modo non dava realmente importanza alla presenza dell'altro. Stai impiegando tempo della tua vita per stare in compagnia di quella, o quelle, specifiche persone, goditi il momento appieno! E se non te lo stai godendo c'è sicuramente un problema, o sei tu stesso a non riuscire a farlo, magari anche a causa di influenze esterne, o evidentemente la compagnia che hai attorno non è quella che realmente vorresti, ma questo comunque è un altro discorso. Anche l'abitudine che si ha nel dover per forza guardare o fare qualcosa mentre si fa un'azione quotidiana, come il mangiare, senza però concentrarsi realmente e completamente per esempio su ciò che si sta in quel momento gustando. Queste sono piccole cose che però contano nel riuscire a stare nel presente e godersi appieno il momento! In altre situazioni invece, per problemi a stare concentrata ed altri blocchi vari, provo più difficoltà a stare nel presente, ma sento, ed ho notato, che lo sto consapevolizzando e ci sto lavorando sempre più! Essere coscienti, ma anche saper distaccare, è molto importante, lo sto iniziando a notare molto più ed imparare ad attuarlo! Grazie di questo splendido articolo ✨

  • baby81
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    17:23 14/05/25

    Mi è piaciuto moltissimo questo step, perché mi ha ricordato quanto spesso non sono cosciente e quante volte pecco anche con le persone che mi sono vicine... Le bambine mi parlano e, mentre ascolto, sto anche leggendo una mail, un'amica racconta, ma rispondo anche ad un messaggio: incoscienza pura!!! Devo assolutamente sforzarmi di migliorare e ricordarmi di respirare prana più volte al giorno... La Frase "resta cosciente" mi aiuterà a ricordarmi di non lasciarmi andare alla non presenza e cercherò di lavorare anche su tutte quelle situazioni che mi fanno subire aggressioni verbali, senza riuscire a bloccarle e che mi fanno poi rimuginare per giorni, poiché ne subisco gli effetti a lungo... Imparare ad applicare il distacco mi salverà sicuramente da una marea di situazioni spiacevoli!!

  • laurora
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    15:06 12/05/25

    L'articolo precedente consigliava di prendere coscienza almeno per 3 volte al giorno, ogni giorno....ebbene mi ricordavo la tecnica del prendere coscienza ma purtroppo l'ho messa in pratica saltuariamente. All'inizio si può non capire che viviamo perennemente nell'incoscienza, ma ci sono situazioni in cui palesemente veniamo messi con le spalle al muro e capiamo cosa significa davvero essere coscienti, da cosa invece sia l'incoscienza ....quest'ultima è come avere inserito il pilota automatico, ma manca l'essere vigile di ciò che realmente accade. Non potevo essere molto avanzata di livello, non avendo praticato spesso la tecnica dell'essere cosciente, ma nella mia mente credevo che già il fatto di meditare tutti giorni mi avesse aiutato in parte, ho invece scoperto che la meditazione in coscienza non è sufficiente per essere più coscienti durante il giorno, quella aiuta se si pratica anche la tecnica principale per restare lucidi nell'attimo presente. Proprio ieri mi è successa una cosa, per cui sono anche rimasta di stucco e ho quindi compreso a che livello di incoscienza mi trovavo, mi sono sentita davvero sulle nuvole per la cosa che è successa senza che ne ne rendessi conto e lo ero, questo è quando l'incoscienza la fa da padrona.

  • tittip
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    16:56 08/05/25

    È stata una lettura costruttiva per me e allo stesso tempo impegnativa perché mi aiutato a comprendere quanto e quante cose significhi " essere cosciente". Ho infatti sentito il bisogno prendere appunti ed evidenziare alcuni passaggi per poi poterli rileggere e ritrovare cosi una sintesi di tutto ciò dobbiamo mettere in atto nella nostra quotidianità per essere veramente presenti e coscienti e di tutto ciò che possiamo migliorare, ottenere e cambiare per il meglio se riusciamo a vivere nella vera consapevolezza. Non è certamente una cosa semplice, anzi, ma ho compreso quanto davvero sia importante mantenere più alto possibile e più a lungo possibile il nostro livello di consapevolezza e coscienza in tutto ciò che facciamo, diciamo e anche subiamo, situazioni ed emozioni, positive o negative che siano. Per me questo è un momento in cui diverse situazioni mi creano ansia e cercherò di affrontarle proprio nell' ottica descritta nell' articolo. Cercherò di affrontare e risolvere la situazione nel qui e ora con consapevolezza e cercando di gestire le emozioni che emergono in modo costruttivo senza farmi sopraffare

  • gil
    Medaglia per aver completato lo Step 1
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    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 1 per la 2ª volta
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 2 Parte 1 su 2
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 4
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 5
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 6
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 7 per la 2ª volta
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    Medaglia per aver completato il libro Buddha secondo Angel Jeanne - Volume 1
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    10:08 08/05/25

    Come previsto, respirare prana 3 volte al giorno si è perso nel nulla, ecco la prova di quanto sono stato cosciente. Accidenti! E dire che mi ero ripromesso di farlo tutti i giorni! Me ne sono ricordato solo prima di fare meditazione, il che non ha nessun valore. Bisogna che aumenti il mio livello di coscienza! Mi piace l’esempio dell’amico, perché è una cosa che mi è accaduta varie volte, proprio con un amico. Ci vediamo saltuariamente, parliamo, e lui ogni tanto prende il cellulare e comincia a guardarlo, mentre io continuo a parlare. Non so cosa controlli, forse riguarda il suo lavoro, erò non è proprio che mi faccia stare bene, perché sembra che non mi consideri. Forse, essendo il suo modo di fare normale, dovrei lasciar correre, e infatti spesso faccio così, però ora mi chiedo quanto lui sia in mano a noi sappiamo chi, senza averne la più pallida idea. Una cosa triste, anche perché non gli posso parlare di queste cose, perché non ci crede, e comunque segue un percorso spirituale, una volta a settimana, e anzi chiede a me, se quello che seguo io abbia un senso, e mi aiuti. Mi chiedevo infatti come potesse poi rispondere a certe domande fattegli mentre controllava il cellulare, e Angel ha risposto. Comunque a volte risponde giusto con un cenno, o poco più, quindi forse nemmeno ha capito di cosa stessi parlando. Vabbè, questo mi ha fatto capire però cosa significa essere incoscienti, consapevolezza che poi è importante per me, e per come agisco. Quando medito male, quando vado in ipnosi, quando perdo qualche passo, ovviamente me ne rendo conto, anche se dopo che è successo, e scarto quella meditazione, quella tecnica come se non l’avessi fatta. Provo fastidio all’idea di contarla, e anche se ho perso quella mezz’ora, non ha valore. Con questo non voglio dire che è una presa di coscienza, perché avrei dovuto prevenire il fatto, ma per ora di più non riesco a fare. Sono talmente cosciente che le poche volte che ho fatto l’esercizio del respirare prana, dopo aver detto che sono cosciente, o sono presente, l’ho fatto a occhi chiusi, invece che aperti. Proprio vero che a volte si legge senza capire. Grazie Angel!

  • klaudia
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    09:31 08/05/25

    Che carica questo articolo!!!! Sono descritte verità assolute che aiutano a vivere momenti difficili o affrontare persone negative nel modo migliore. È assolutamente vero che siamo perennemente incoscienti, io compresa nonostante la pratica, si capisce benissimo perché quasi sempre ci rendiamo conto dell'accaduto dopo e non mentre accade. La motivazione che dobbiamo cercare in noi, con le parole che ci sono più familiari e motivanti, è fondamentale per affrontare e prendere distacco da momenti complicati, da persone che in realtà non hanno nessun potere su di noi. Gli insegnanti e i suggerimenti di Angel sono molto importanti e spero di assorbirli nel quotidiano. Prendere coscienza è una cosa a parte e non si acquisisce solo meditando quotidianamente, magari in modo distratto, è una tecnica che dobbiamo portare con noi ad ogni passo. Cavolo grazie per questo articolo!

  • Sir.Caio
    Medaglia per aver completato lo Step 1 per la 2ª volta
    Medaglia per aver completato lo Step 2
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 1
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 7
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 9
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    08:06 08/05/25

    Respirare prana tre volte al giorno.. non mi ricordo nemmeno di averlo letto :') ricordo una tecnica per restare coscienti, che faccio tutt'ora, di respirare prana ogni volta che si entra in un luogo Low, tipo il supermercato, per ricordarsi di stare svolgendo azioni totalmente Low, a volte mi dimentico e tre secondi dopo essere uscito penso "mannaggia mi sono dimenticato!", oppure quelle volte che respiro, poi mentre faccio la spesa o che, divento incosciente e non mi ricordo più di restare cosciente, per poi uscire e respirare di nuovo.. male direi! comunque non ricordavo questo consiglio, ora me lo appunto perché voglio farlo. Comunque mi piace molto questo articolo perché sto facendo delle considerazioni che non facevo da tempo, ovvero il rendermi conto che giorno dopo giorno divento sempre più cosciente delle piccole cose che mi accadono, ed è bello sentirsi coscienti, e pensare che questo è niente. "Il cambiamento avviene quando noi decidiamo di farlo avvenire", che bella frase, infatti il cambiamento non avviene per caso o facendo passare del tempo.. siamo noi a dover decidere che esso debba venire, altrimenti il tempo non arriverà mai. Proprio stamattina mi sono messo su un divano, e ho aspettato mezz'ora ascoltando un mix, in maniera molto incosciente (mi sono alzato presto ed ero ancora addormentato quindi ci sta) ma mi sono rivisto in queste parole e mi ha dato fastidio pensare di aver sprecato mezz'ora, posso dire di non aver meditato quasi per niente perché duravo 3 secondi di coscienza e poi cadevo e non è affatto bello, ora bisogna rimediare. Mi piace ultimamente ascoltare il mio corpo e vederlo nell'istante in cui sto vivendo, ed è bello perché mi fa sentire vivo e presente nel momento, presente. Sono cosciente.

  • andrea-giga
    Medaglia per aver completato lo Step 1
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    19:39 07/05/25

    Cavolo, queste lezioni sulla coscienza sono sempre portanti. Proprio in quest' ultimo periodo stavo dando importanza a questo punto nei momenti in cui avvertivo dissociazione tra mente e corpo e si sente tutto il peso del low e dell' artificialità. La radio in testa è sempre in agguato ma la coscienza può bloccare questi chiacchiericci. Dobbiamo prestare attenzione a ogni attimo, ogni momento per evitare mosse false e situazioni poi che ci ingabbiano o remano contro. Proprio da poco mi sono trovato in mezzo a una specie di trappola e purtroppo non sono stato cosciente al punto da capire dove volesse andare a parare facendo leva sul mio senso di difesa nei confronti di ACD, mi sono ritrovato a fare una discussione dopo la quale si è creata una situazione pesante e che mi ha comunque dimostrato come parlare di ACD a molte persone faccia scatenare strane reazioni copia e incolla che portano queste tutte a simili e assurde constatazioni nei riguardi di questa grandiosa Accademia. In quel momento, per esempio, avrei dovuto capire tutto dall' inizio e avrei potuto evitare una determinata situazione. Questi semplici avvenimenti, nei quali non si pensa forse mai a rimanere coscienti, sono appunto tutt' altro che semplici e nascondono insidie. Mi è piaciuta molto l' ultima parte del documento dove Angel dice di fissare negli occhi le persone durante certi dialoghi o situazioni particolare per non rimanere schiacciati e in effetti mi ha ricordato quella situazione dove a differenza di altre volte non sono rimasto schiacciato o perlomeno ho fatto valere il mio punto di vista su ACD che viene spesso troppo sminuito a priori ma capendo chi si ha davanti bisogna a volte comprendere che è meglio non alimentare certe discussioni perché il low che si crea dopo poi è incredibilmente pesante se dall' altra parte si creano nervosismi che poi vanno a colpire anche noi. Insomma, rimanere coscienti più di quanto non facessi prima mi sta portando a notare un sacco di dettagli e spesso questo mi sta aiutando in anticipo ma altre volte non è sempre semplice, anzi, tutt' altro. Perdere coscienza è facilissimo, faticosissimo mantenerla per davvero ma gratificante riuscirci anche per quel tempo che ci se ne rende conto e dunque si tratta di allungare quei momenti a sempre, il più vicino possibile a sempre e costantemente. Rimanere coscienti ti porta davvero a renderti esterno alle situazioni e a viverle e vederle con più lucidità. Come più volte ci hanno detto a lezione, dobbiamo ricordarci di essere la coscienza dentro al corpo fisico, tutto attorno a noi è un illusione e già applicare questo, porta un senso di pace quasi istantaneo. Posso dire di respirare Prana spesso ormai fuori dalla pratica e non me ne dimentico più da tempo anche perché si verificano spesso momenti dove proprio non posso fare altrimenti e visto che l' ho passata davvero brutta fino a non troppo tempo fa, non ci tengo a stare male e respirare Prana e svolgere quanto si può questo nel low è davvero risolutivo già di per se e ci riporta alla calma e lucidità. Questo trovo sia uno degli argomenti cardine e ho passato fin troppo tempo non solo incosciente ma per giunta anche rimbambito ( per usare un eufemismo) da droghe e cazzate varie e dunque a vivere letteralmente con la mente in mondi fantasiosi artificiali è arrivato il momento di dire basta.

  • dafnead
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    13:03 07/05/25

    Dalla scorsa lezione posso dire di essere riuscita a respirare prana più volte durante il corso della giornata, soprattutto quando mi ritrovo circondata da altre persone, mi capita sempre più spesso di sentire il bisogno di respirare prana e/o richiamarla in quel determinato ambiente. Vuoi perché comincio a sentire delle brutte sensazioni oppure chissà, però qualcosa mi ricorda e "suggerisce" di farlo. Questa è stata un'enorme fortuna fino ad ora perché il più delle volte riesco a restare un pelino cosciente anche dopo e rendermi conto che l'aria che si respira è effettivamente diventata più leggera. Altre volte invece torno incosciente subito dopo così da non riuscire nemmeno a rendermi conto del cambiamento avvenuto dopo aver richiamato prana, e anche questo, a pensarci, è decisamente molto interessante e fa riflettere!

  • alex2406
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    01:10 06/05/25

    E questo terzo step inizia subito alla grande! Penso che questo documento sia a dir poco fondamentale, in quanto racchiude al suo interno moltissime informazioni che possono essere di cruciale importanza per la nostra Evoluzione. Essere Coscienti non è semplice, e questo già è un qualcosa su cui dobbiamo riflettere, in quanto penso che molte volte ci viene erroneamente da pensare che noi siamo sempre Coscienti, che noi ci rendiamo conto di tutto quello che accade attorno a noi e di tutte le influenze che ci colpiscono, invece la realtà è ben diversa, e non è assolutamente facile prendere Coscienza di tutto questo, e per prima cosa è importante non sopravvalutarci. In secondo luogo, ho notato alcune somiglianze con le quattro nobili Verità di Buddha. -esiste la sofferenza (Capire cosa ci fa male) -la sofferenza ha una causa (Capire perché c'è ne sta facendo) -la causa può essere rimossa (Possiamo decidere di cessare subito quel dolore) -esistono dei metodi per eliminare la causa della sofferenza (Agire per fare cessare il dolore). Un altro tassello di fondamentale importanza è rendersi conto che non basta meditare inconsciamente per evolversi, altrimenti rischiamo di rimanere fermi allo stesso punto, o ancora peggio di tornare indietro. Meditare non dev'essere semplicemente una routine, un qualcosa che facciamo senza Coscienza solamente perché dobbiamo farlo, ma dobbiamo sempre dare del nostro meglio, cercando di migliorare sessione dopo sessione. Infine, prendere Coscienza significa essere presenti, e questa è un'altra cosa che non dobbiamo dare per scontato. Anche in questo caso in realtà non è così facile rendersene conto, ma è di fondamentale importanza essere presenti nel momento ma anche nel nostro corpo, soprattutto al giorno d'oggi dove l'Artificialità è sempre pronta a colpirci, impedendo così all'Ipnosi di avere la meglio su di noi.

  • asselandra
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    19:45 05/05/25

    L'esercizio di respirare prana tre volte al giorno per essere presenti e coscienti fa riflettere molto su come durante la maggior parte del tempo siamo veramente assenti. Riuscire a essere coscienti in momenti normali è già una sfida, esserlo anche e soprattutto nei momenti difficili è una sfida ancora più grande. Fare in modo che ogni nostro gesto e ogni nostra parola sia dettati da uno stato di lucidità è un obiettivo molto ambizioso e vale veramente la pena tentare di migliorare anche in questa direzione. Grazie :)

  • andreaaaa
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    15:30 05/05/25

    Grazie all'Articolo appena letto ho compreso meglio il significato di essere cosciente...Cioè che va oltre il visualizzare la respirazione Pranica durante la routine...Ma essere presente e distaccato nel qui e ora...Grazie per la delucidazione.

  • Iris
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    07:22 05/05/25

    Si, in effetti è così.. Ho letto due volte il documento per cercare di capirlo meglio perché all inzio mi sfuggiva qualcosa, qualcosa di pratico. Poi ho capito (spero) e comunque un po’ bisogna anche avere “fede”, fede di poter incidere sulla propria vita e non siano il destino o il puro caso a crearla e questo forse per me è più complicato.. Se penso al passato in rari momenti ho avuto proprio la sensazione di aver agito “bene”, in modo costruttivo e non passivo o arrendevole o casuale e anche lì per lì i. quel momento, oltre che stupirmi di me, ho avuto proprio la concezione di aver “fatto la differenza” perché sono riuscita a essere stata cosciente e dirigermi nel posto migliore possibile, anche sopra le aspettative perché avevo una lucidità e una saggezza incredibili (non da me) . Ma questi momenti sono rarissimi, si contano sulle dita di una mano. Solitamente invece non mi è mai riuscito. Spero adesso di farcela a impegnarmi a restare cosciente.

  • semussin
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    18:50 04/05/25

    Condivido pienamente il contenuto di questo articolo, e trovo particolarmente illuminante la frase che sottolinea come essere realmente coscienti implichi una costante vigilanza su ciò che accade nel nostro mondo interiore e nell'ambiente che ci circonda. È una verità ineludibile che, nel flusso della vita quotidiana, spesso ci ritroviamo a subire passivamente dinamiche esterne che si susseguono incessantemente, quasi orchestrate per generare intoppi e contrarietà. Acquisire la capacità di esercitare un controllo su queste dinamiche e, soprattutto nei momenti di maggiore difficoltà, riuscire a reagire con consapevolezza – pur riconoscendo l'intrinseca complessità di tale processo – ci permetterebbe di evitare molte delle situazioni che, nella maggior parte dei casi, conducono inevitabilmente alla sofferenza. Devo ammettere, con un certo rammarico, che la prima volta che mi sono imbattuto nello step sulla coscienza non ne ho colto appieno la profonda importanza; non avevo ancora maturato la piena comprensione di quanto la presa di coscienza sia un elemento cruciale per innescare un reale cambiamento nella nostra esistenza. Ora, non mi resta che tradurre in pratica i preziosi consigli e gli insegnamenti contenuti in questo capitolo, e dopo un periodo di sperimentazione, sarò lieto di condividere le mie esperienze e le mie eventuali criticità che avrò nei commenti

  • raffaella83
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    20:43 03/05/25

    "Essere coscienti significa rimanere in guardia da quello che sta accadendo dentro e fuori di te" Questa è una summa importante di Angel che mi ha fatto capire che cosa vuol dire essere cosciente. Non lo sono ancora al 100%, ma posso dire che ho iniziato a mettere in pratica le tecniche che Angel ci ha insegnato negli step precedenti e ho notato un miglioramento. Vi riporto la mia esperienza in merito per dimostrare che la tecnica non solo funziona ma toglie potere alle persone su di noi. Un giorno ero a lavoro, entra un maleducato interrompendo con la sua voce squillante l'aiuto che un collega mi stava apprestando a dare. Questa persona, uomo, non solo è entrata senza dire buongiorno e senza salutarci ma inizia a parlare col collega del suo.problema disturbando anche un altro collega che era in stanza con me e che stava al telefono per lavoro. Quando finalmente esce si sofferma sulla porta, senza chiuderla, a parlare. Quando gli facciamo presente che deve chiudere la porta, va fuori di testa 😥. Prima la chiude, poi la riapre e dice "per favore, si dice per favore, chi sono sono sti due, nome e cognome" 🤣. A quel punto io mi alzo, esco, gli vado dietro e gli dico" Raffaella e ora andiamo dal dirigente". Si è scatenato ancora di più mettendosi ad urlare come un pazzo dicendo "io sono un dirigente, ci vuole rispetto". Io con tutta calma gli rispondo, fissandolo negli occhi " io sono un assistente e prima di pretendere rispetto calpestando gli altri, occorrerebbe darlo perché ciò che la qualifica non è la sua funzione, ma come tratta gli altri". si mette ad urlare ancora di più dicendo "io ho i capelli bianchi potrei essere tuo padre", io sempre fissandolo negli occhi: "anche io ho i capelli bianchi (dovevo farmi la tinta), e per fortuna non lei non e mio padre". Giro i tacchi e me ne vado. Anche se non ho ripetuto le parlo che hai consigliato Angel, il fatto di averlo fissato negli occhi e di aver avuto un autocontrollo senza abbassarmi al suo.livello, è stata di una potenza inaudita, perché non ha avuto neanche un grammo di potere su di me e la sua negatività è rimasta a lui. Ora non mi importa più ciò che gli altri pensano di me, prima si e mi arrovellarsi il cervello, ora ho capito che non possiamo piacere a tutti e grazie a te e alle tecniche che insegni, ho imparato anche ad avere la fiducia in me stessa. Seguirò ulteriormente queste tecniche per essere più cosciente e per imparare a prevenire i problemi e non immettermi più nelle catene infine del Low. Grazie 🙏🥰💪