Che cos'è l'Aura – Come funziona l'aura collettiva (5 parte)
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L’aura vibra ad una frequenza che non dipende dalle parole che pensiamo ma dall’energia bassa o alta con la quale ragioniamo su quei pensieri. Se sei una persona pessimista – e non sai di esserlo – quando pensi ad un argomento, per esempio il tuo lavoro o il tuo rapporto di coppia, avrai uno stato perennemente negativo, perciò penserai ai problemi della coppia, ad un ricordo che ti ha fatto soffrire, al timore che la tua partner possa abbandonarti o tradirti, anziché ricordare solo i momenti felici e pensare a quanto stiate bene in questo periodo presente. Sebbene potresti credere che pensare negativamente significhi solo pensare con odio o con rabbia, in realtà anche la malinconia, la tristezza e la paura sono pensieri che vibrano ad una bassa energia. Chiaramente la vibrazione di odio è molto più bassa e oscura rispetto alla tristezza, ma questo non significa che essere continuamente tristi e quasi provare piacere nell’esserlo sempre, sia una cosa positiva. La nostra aura non distingue le parole che diciamo o pensiamo, non comprende la differenza tra “ti odio” e “mi manchi”, ma riconosce che entrambi hanno una vibrazione bassa – seppure diversa – e con questo lei stessa assumerà un brutto programma. L’eccessiva malinconia, l’eccessiva tristezza, portano la propria aura a vibrare ad un’energia davvero troppo bassa che attrarrà a sé eventi sempre più negativi.
Per eventi negativi della stessa vibrazione s’intende energeticamente qualcosa che si accomuna. Poiché l’energia non parla a parole ma a vibrazioni, l’aura attrarrà frequenze simili alla propria. L’aura di una persona troppo triste attrarrà e farà accadere eventi tristi nella sua vita, perché sarà quello il suo programma, perciò farà in modo che una situazione molto triste succeda per farle provare la stessa sensazione. Un esempio lampante è quello del tradimento – in qualunque sua forma – di una persona che amiamo, che può essere una bugia, una critica distruttiva, un pettegolezzo detto alle nostre spalle, qualcosa che ci deve far sentire tristi. Non importa se noi siamo continuamente tristi per il nostro partner o per il nostro lavoro: l’aura non riconosce i motivi per i quali siamo tristi, lei sa che noi amiamo restare tristi ogni giorno (perché altrimenti avremmo cambiato tono!) perciò s’impegnerà a darci altri motivi per esserlo. Siamo troppo abituati a credere nell’ingiustizia, pensando che sia ingiusto che la nostra aura attiri eventi negativi a noi stessi, perché noi di certo non siamo felici di essere tristi ogni giorno. In realtà però la nostra tristezza è una scelta, perché possiamo scegliere tra il rimanere apatici e subire la tristezza con impotenza, oppure decidere di tirarci su e distaccare i problemi accaduti per tentare ogni giorno di trovare il buono della nostra vita. Se sei troppo apatico per prendere la tua vita in mano e preferisci piangerti addosso pensando di non poter fare nulla per migliorare la tua giornata, perché la tua vita è brutta e noiosa e non c’è niente da fare, allora va bene così, perché se va bene a te va bene a tutti, quindi goditi la tua perenne e ossessiva tristezza. Cambiando il nostro modo di pensare, permettiamo alla nostra aura di riprogrammarsi e quindi smettere di creare eventi negativi così da sostituirli con quelli positivi.
Anziché concludere la giornata pensando a quanto sia stata brutta e noiosa, distacchiamo il passato delle ore prima e concentriamoci sul presente, sul rivedere la nostra casa e le persone che amiamo dopo tante ore di lavoro. Pensiamo a occupare la nostra mente con degli hobby, con qualcosa che ci piace fare anche di poco tempo, ma rendiamoci conto di essere usciti da lavoro. Molte persone continuano a tenere la mente al lavoro nonostante il loro turno sia finito: quando torni a casa renditi conto di essere a casa, quindi lascia alle spalle la giornata lavorativa e dedicati a fare qualcosa che ti piace, anche fosse il semplice cucinare, senza più pensare al lavoro. È passato!
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Anziché passare la giornata come un robot, lavorando in modo meccanico e pensando a quanto sia orribile la tua vita nonostante tu sappia molto bene che non lo è davvero, cerca di rendere la routine meno pesante e meno noiosa, prestando attenzione al lavoro che stai svolgendo con una mente più accesa e solare, e non con una mente da morto che non ha più nessuna speranza di vivere. Sei vivo! Non essere un morto! Questo permetterà all’aura di riprogrammarsi in modo positivo e non assorbire tanta negatività né durante le ore lavorative né durante le ore libere.
L’aura è un campo energetico molto grande che non solo permette agli eventi di entrare, ma può anche bloccarli per non farli entrare o evitare che si creino nella nostra vita. Imparare ad utilizzare la propria aura è tutto di guadagnato, ma sinché non si impara, il blocco può risultare un grosso problema. Come l’aura può attrarre persone o eventi negativi, o addirittura crearli direttamente nella nostra vita, può anche bloccare le persone positive al di fuori del nostro campo energetico e allontanare o distruggere completamente ogni possibilità di avvenimento positivo, come potrebbe essere un nuovo incontro d’amore o di amicizia che si sarebbe dimostrato affidabile e molto positivo, un ottimo posto di lavoro adatto alle nostre esigenze e soprattutto che avrebbe stimolato la nostra creatività, un’opportunità per realizzare i nostri sogni attraverso la conoscenza di persone importanti che guarda caso qualcuno ci avrebbe presentato per aiutarci a renderli concreti più velocemente. La vita è imprevedibile ma programmando la propria aura in modo negativo – come facciamo spesso da soli senza saperlo – decidiamo che l’aura debba distruggere ogni possibilità positiva che si presenterebbe nella nostra vita. In questo modo attraiamo solo persone che vogliono approfittare di noi, posti di lavoro che ci distruggono dentro, cattiverie dai colleghi, tradimenti dagli amici, litigi gravi in famiglia e tanti altri problemi di qualunque genere. Così l’aura allontanerà anche le persone interessate a conoscerci o che vorrebbero aiutarci, facendogli venire in mente che non ci sia bisogno o che ci darebbe fastidio ricevere il loro aiuto, seppure non sia vero, o facendo accadere qualcosa che gli faccia cambiare del tutto idea così da ignorarci e negarci qualunque aiuto.
Nel frattempo, le persone che vibreranno di energia negativa, ad esempio perché sono molto arrabbiate per fatti loro, si sentiranno attratte a noi e spinte a doversi sfogare proprio su di noi, nonostante potremmo non avere nulla a che fare con il loro rancore. Ogni volta che una persona sfoga la sua rabbia su di noi “senza motivo” è quasi sempre dovuto alla nostra aura che gli ha permesso di entrare o che peggio ancora lo ha attratto, ritenendola una vibrazione giusta poiché simile alla nostra. L’aura infatti non ragiona solo nell’avvicinare due persone tristi perché simili, bensì nell’avvicinare una persona triste ad una persona che la renderebbe ancora più triste, perché riterrà che questa sia la completezza. In altre parole avvicinerà una persona debole ad una persona che la prenderà in giro e la sottometterà, così che potrà darle maggiori motivi per provare tristezza. L’energia funziona in questo modo e sebbene possa sembrare ingiusto, queste sono le leggi universali e non possiamo cambiarle, ma possiamo comprenderle e adattarci ad esse, imparando come muoverci in questa dimensione affinché tutto ci sia di guadagnato. Ogni gioco ha le sue regole e questa vita ha le sue, possiamo scegliere di lamentarci e continuare a perdere e sotterrarci oppure decidere di imparare le regole del gioco e vincere, vincere, e continuare a vincere ogni partita, portandoci a casa ogni singolo premio che possiamo guadagnarci.
L’aura di ogni singola persona agisce da sola attirando a sé o allontanando ciò che ritiene necessario. Quando due persone stanno molto vicine emotivamente, ad esempio due innamorati o due migliori amici, tra di loro nasce una sintonia in cui le loro frequenze inizieranno a vibrare all’unisono. In poche parole è come se le aure si unissero e funzionassero come una grande aura, un’aura collettiva. Quando le persone si amano o comunque ci tengono molto a vicenda, la loro aura personale andrà ad amplificare quella dell’altro, facendo raddoppiare la sua forza. In un certo senso è come se ognuno di noi avesse un’aura di valore 1, ma se qualcuno che ci ama si avvicina e ci protegge, la nostra aura diventa di valore 2.
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Questo potrebbe far pensare che la sua vicinanza ce la faccia amplificare ma non raddoppiare, ma in realtà è come se avessimo due aure a proteggerci, la nostra e la sua, quindi saranno 2. Allo stesso modo noi raddoppieremo la sua, così anche lui possiederà come una doppia aura. In questo modo, entrambi, avremo una doppia aura (valore 2 tu, valore 2 lui) e l’unione ci renderà davvero molto più forti. Qui sotto mostrerò l’esempio disegnando cosa succede quando due persone che si vogliono molto bene si avvicinano fisicamente.
Nell’immagine sopra viene rappresentata l’aura di una ragazza sola, che in questo caso è arancione. Nell’immagine seguente viene rappresentata una seconda ragazza sola che possiede un’aura celeste.
Confrontandole possiamo già intuire che la prima ragazza possieda un’aura più influente, infatti è stata rappresentata con un campo energetico più spesso e dal colore più forte. La seconda, volutamente rappresentata più timida della prima, possiede un’aura più leggera e delicata, non solo inteso come colore ma esattamente come spessore e larghezza. Nell’immagine seguente viene rappresentato il momento d’incontro di queste ragazze e l’influenza delle loro aure.
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Poiché l’immagine vuole mostrare l’incontro di due migliori amiche, le loro aure si uniranno e si daranno forza a vicenda. Se avessimo voluto mostrare l’incontro di due sconosciuti o addirittura persone che non si sopportano, l’aura della prima avrebbe probabilmente sopraffatto la seconda. Nell’immagine sopra possiamo vedere come l’aura celeste della seconda ragazza si sia espansa per coprire anche la prima ragazza. Pertanto, la prima, non avrà più soltanto la sua aura ma le si aggiungerà anche il secondo strato che appartiene all’amica che, stando vicine, le ha amplificato e raddoppiato il campo energetico. Nel frattempo, l’aura della prima ragazza aumenterà quella della seconda, ricoprendola con l’involucro arancione della sua energia, più densa e visibile essendo lei una persona più influente. Nell’immagine ho mostrato come lo strato celeste si sia ridotto, essendo stato leggermente soppresso dall’aura dell’amica. Perciò possiamo notare come l’aura della prima ragazza stia influenzando la seconda anche dall’interno, infatti anche al centro del celeste si possono vedere degli allungamenti di energia arancione. Questo succede perché, pur essendo migliori amiche, la prima ragazza rimane più influente della seconda e non nasconde la sua natura di voler decidere anche sull’altra ragazza, anche se inconsapevolmente. Per questa ragione ho rappresentato in questi disegni l’influenza che può avere ogni persona sull’altra a prescindere che siano grandi amici, perché l’energia non guarda le parole. Come sempre c’è caso e caso, infatti due amiche potrebbero avere l’aura di pari passo a seconda di quanto ci tengono l’una all’altra senza volerla sottomettere, a differenza invece di altre amicizie in cui una delle due parti viene completamente sopraffatta dall’energia dell’altra, pur credendo di essere migliori amici. Difatti, se ci fidassimo solo delle parole, potremmo credere che sia così, ma se guardiamo le aure, potremmo renderci conto di come una delle due sottometta l’altra e, quell’amicizia o quella relazione di coppia sarà destinata a concludersi. Per cui ogni situazione è diversa e per comprenderle bisogna fare esperienza personale con la pratica dell’aura.
Ritornando all’esempio, quando due persone che si conoscono, ma che non si amano, si incontrano fisicamente, le loro aure di solito rimangono separate e quindi divise, senza formarne una collettiva, perché tra di loro non c’è abbastanza sintonia da riuscire a far vibrare le aure insieme. Si può notare quando un gruppo di persone sconosciute o con poca confidenza si incontra, ad esempio osservando un meeting dove moltissime persone si ritrovano per parlare di lavoro, politica o altro, e le loro aure rimangono divise come se si sentisse nell’aria che c’è poca confidenza. Seppure si veda una grande folla dove le persone saranno molto vicine fisicamente fra loro a causa del poco spazio in sala, tra di loro e quindi fra le loro aure si vedrà comunque disunione, poca compattezza, come se ci fossero dei muri invisibili che non gli permettono di unirsi a vicenda e quindi vibrare in sintonia. In altre parole, le aure di tutti i presenti in sala si toccano, si influenzano a vicenda e via discorrendo, ma non si fortificano a vicenda ovvero non si danno forza l’un l’altra, perché se le persone sono divise mentalmente (perché non sono in confidenza anche le loro aure lo saranno.
Bisogna però ricordare l’eccezione: ci sono infatti persone che vampirizzano – e quindi rubano – l’energia degli altri, soprattutto a coloro con cui prendono confidenza. Ciò significa che seppur si tratti di amici, o meglio si definiscano tuoi amici, queste persone anziché fortificare e raddoppiare la tua aura, quando sono in tua presenza te la succhiano e te la indeboliscono, rendendo il tuo campo energetico più debole e instabile. Potrebbe tranquillamente trattarsi di un tuo amico, di un tuo parente, altre volte addirittura del tuo migliore amico o del tuo partner, la cui presenza indebolirà la tua aura rendendola anche più negativa. In questo caso, in presenza di questa persona potrebbero accaderti alcune strane situazioni che più comunemente definiremmo “sfiga”, ma che guarda caso ti succederanno troppo spesso in sua presenza, proprio il giorno in cui lo hai incontrato, anche qualche ora dopo che lui se n’è andato. Ti rendi conto come, anche dopo qualche ora, ti succede qualche sfiga.
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L’indebolimento dell’aura implica una maggiore entrata di energie negative esterne che, un’aura in salute, dovrebbe riuscire a bloccare all’esterno e non farle entrare nella nostra vita. Ma un’aura vampirizzata e quindi indebolita, non riuscirà più a bloccare all’esterno le energie negative, così le sfortune entreranno nel nostro campo energetico e quindi si materializzeranno nella nostra vita. Pertanto, non dipende solo da quanto le persone si amino, ma anche da come ogni persona è fatta e si comporta: se il nostro migliore amico è un vampiro energetico o possiede un’aura molto sporca o pesante, la sua presenza ci avvicinerà eventi negativi e dalle più piccole alle più grandi sfortune, a seconda del livello della sua negatività. In questo caso, pur essendo nostro amico, dobbiamo proteggerci dalla sua energia perché non possiamo passare la vita a subire sfortune di ogni genere solo perché lui non decide di prendere il comando della sua aura e porta sfortuna a noi. Ovviamente anche noi stessi potremmo essere questo genere di amico, ovvero senza saperlo potremmo essere colui che porta sfortuna alle altre persone quando ci stanno vicine, quindi dobbiamo imparare a ripulire la nostra aura affinché non abbia certi programmi negativi che nocciono a noi e alle persone che amiamo.
Per riprendere l’argomento precedente, quando un gruppo di amici si riunisce, si crea una grande aura che chiameremo aura collettiva. Anche questa funzionerà come un tipico campo energetico, quindi attrarrà a sé (e quindi a tutti i componenti dell’aura collettiva) degli eventi positivi o negativi. In questo caso, come già spiegato, prevarranno le energie dei componenti più forti, quindi se l’energia sarà di bassa frequenza, l’aura collettiva del gruppo creerà eventi negativi che si ripercuoteranno su tutti i membri del gruppo a prescindere che ne siano al corrente o che c’entrino qualcosa. È come una sfortuna ambulante che capiterà a tutti i membri in modi simili o anche differenti, sebbene la colpa di questa negatività appartenga solo ad alcuni componenti e non a tutti. Per fare un esempio diretto, è come se tutti fossero dentro una stessa automobile e, se colui che guida la vettura e che dovrebbe prestare più attenzione sarà distratto e giocherà alla guida, provocherà un incidente gravissimo che coinvolgerà tutti i presenti all’interno della macchina a prescindere che gli altri siano innocenti o meno. Pertanto, bisogna riconoscere che, se tutti sono d’accordo che la presenza di una precisa persona porti sempre problemi nel gruppo e sfortune varie agli altri componenti sempre e solo in sua presenza (che si tratti di risse per strada, litigi tra i componenti del gruppo a causa dei suoi pettegolezzi, pesantezza e fastidio in sua presenza, e così via) è bene allontanare l’individuo per evitare che la sua negatività faccia sciogliere del tutto il gruppo e faccia così soffrire tutti a causa sua; è molto meglio sacrificare un elemento per tenere gli altri più uniti anziché tenere la mela marcia nel gruppo e farlo crollare completamente.
Se parliamo di un gruppo di amici molto unito e molto in confidenza, nel quale tutti sono positivi, questo emanerà un’aura molto positiva che porterà bene a tutti i componenti tanto da portare fortuna anche nelle loro vite private, rendendole più belle e positive. Ma se parliamo di una “brutta compagnia”, purtroppo influenzerà anche tutti i membri che all’inizio avevano idee sane e pulite, facendo diventare anch’essi persone negative e portandogli sfortune anche nelle vite private. Spesso non ce ne accorgiamo, ma le “sfortune” che ci capitano derivano proprio dalle persone “amiche” che frequentiamo abitualmente. Che si tratti di un amico, di un collega o di un familiare, l’aura non guarda in faccia nessuno: tante volte le sfortune ci accadono proprio a causa di quella persona.
Se parliamo del tipico gruppo di uscite, dove tutti si definiscono amici ma in cui ci si esce solo perché non si ha nessun altro o per abitudine di farlo da tanti anni, seppure l’amicizia si sia ormai appiattita, l’aura collettiva del gruppo non sarà molto sintonizzata, infatti alcuni membri saranno più divisi e altri leggermente più connessi, ma in pratica sarà un’aura collettiva instabile e abbastanza debole.
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A parte ciò, un gruppo di amici crea un campo energetico collettivo, che dovrebbe unificare le persone all’interno e proteggerle dall’esterno; bisogna prestare attenzione a sfruttare questa cupola protettiva per il proprio bene e non per ottenere l’opposto. Infatti, poiché sappiamo che l’unione fa la forza, un gruppo unito rende un’aura molto più compatta contro i bulli, le persone cattive e gli eventi negativi che ci accadono, così che troveranno molta più difficoltà ad entrare e a fare del male ad uno dei componenti. Ovviamente questo succede se tutti i componenti sono uniti e non ci sono mele marce: in tal caso è bene distaccarle dal gruppo perché l’aura collettiva funzioni bene e non ci siano buchi dai quali entreranno i problemi. Un gruppo deve portare del bene ad ogni componente, non del male!
Quando si vive una vita di gruppo, condividendo tutto con i propri amici, bisogna saper usare la cupola dell’amicizia come protezione e non come soppressione. Infatti di solito l’aura collettiva del gruppo impedisce a persone nuove, seppure brave e interessanti, di entrare a far parte del giro, perché c’è sempre qualche membro geloso che sbatte fuori con la propria aura qualunque nuovo arrivato per timore che possa rubargli il posto. Come già detto, l’aura collettiva non vale solo quando si è assieme, ma influenza ognuno dei membri anche a distanza, perché la vicinanza è anche emotiva. Per questa ragione quando si frequenta un gruppo si tende a chiudere la propria mente alle nuove amicizie, pensando di avere già tutte quelle che ci servono e che non abbiamo bisogno di altre. Chi ci ha imposto un limite di amici? È stata l’aura collettiva del gruppo che frequentiamo. Infatti, gli amici sono spesso molto gelosi, così influenzano la nostra aura – inconsapevolmente – affinché le altre persone non si sentano attratte da noi e noi dagli altri, così non conosceremo nuovi amici che – secondo loro – potrebbero rubargli il posto. Sebbene apparentemente possa sembrare una cosa dolce e carina, in realtà i nostri amici ci stanno chiudendo moltissime possibilità positive che potrebbero accaderci nella vita di tutti i giorni, come il colloquio per un nuovo lavoro, un nuovo fidanzato, un nuovo bravo amico, e tutto per la gelosia di perderci o, sotto sotto, che possiamo superarli e quindi essere più felici di loro o felici anche senza di loro.
Sin da piccoli, ma anche da adulti, ci siamo abituati a rimanere legati al gruppo di amici come se non fosse solo una cosa bella, ma anche una prigione in cui abbiamo deciso di entrare. Basti pensare a tutte le volte in cui alcuni componenti sono stati invitati ad una festa o ad un’uscita, ma siccome uno di loro non poteva, chiedeva a tutti gli altri di non andarci perché non poteva lui. Sebbene questo sembri un evento che capitava solo da bambini, in realtà moltissimi adulti di oggi continuano ad essere gelosi imponendo ai propri amici di non andare ad una festa, ad un incontro, ad un’uscita, se loro non ci possono andare. I litigi sono tanti, perché se un componente andrà alla festa anziché rimanere a casa per “solidarietà”, al ritorno subirà il terzo grado di domande con fare aggressivo, in cui, l’amico geloso, gli chiederà com’è andata, cos’ha fatto, chi c’era e chi non c’era, con uno sguardo schifato e nervoso perché ci è andato senza di lui. Non c’è un termine adatto per descrivere quanto questo sia ridicolo, eppure succede tutt’oggi con i 50enni e non solo con i 13enni. Pertanto, è bene rimanere coscienti e riconoscere quando una decisione è nostra o deriva da qualcun altro che ci sta influenzando, che talvolta potrebbe essere tranquillamente un nostro amico e non per forza un nostro nemico.
Nonostante sembri ingiusto, spesso gli amici e i nostri parenti influenzano la nostra aura ancor peggio dei nemici, come ad esempio i nostri genitori possono bloccare l’arrivo di un bravo partner per timore che ci porti via da loro, per paura che sia troppo presto, talvolta per gelosia che possiamo diventare autonomi anziché rimanere i loro “bambini”, che possono controllare e comandare per tutta la vita. Così facendo, però, noi non troveremo la persona adatta perché saranno le stesse persone che amiamo a rovinarci la vita, o non realizzeremo i nostri sogni nel futuro perché i nostri parenti hanno ritenuto che fossero sbagliati, infantili o troppo alti per noi, programmando per noi una vita monotona e senza alcun successo, proprio come il tipico lavoratore insoddisfatto della propria vita. Di conseguenza, è bene imparare a padroneggiare la propria aura per evitare che chiunque altro possa prendere decisioni sulla nostra vita e avvicinarci sfortune o allontanarci gli eventi belli che avremmo tanto desiderato, a prescindere da chi essi siano. Imparando a conoscere l’aura, rinforzarla e ripulirla volta per volta dai nuovissimi programmi energetici che ogni giorno creiamo e non solo da quelli del passato, permettiamo alla nostra evoluzione di fare un salto molto più veloce rispetto a chiunque altro decida di restare ignaro delle capacità energetiche e di cui ne rimarrà per sempre schiavo. Ci sarebbe ancora tanto da dire, ma nel frattempo assimila queste informazioni e comprendile al meglio, perché ciò che troverai nelle lezioni successive sarà ancora più interessante!
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