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Le Antenne Haarp-IA - I primi eventi (2 parte)

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Per comprendere la differenza fra un’Antenna umana comune e ciò che definisco Haarp-IA sarà necessario che ti racconti alcune esperienze vissute negli ultimi anni – da prima della Farsa in poi – nei quali stavo appena scoprendo la loro esistenza. Naturalmente in tutta la mia vita ho incontrato numerose Antenne umane, ma per molti anni le definii semplicemente come “persone manipolate” e solo negli ultimi anni iniziai a rendermi conto che ci fosse qualcosa di più grosso dietro, e che alcune persone fossero molto più che “manipolate” occasionalmente, ma fossero invece “nate” per essere perennemente manipolate a seconda dell’utilità dei loro Padroni. Le Antenne sono Antenne sempre, solo che quando sono spente ci sembrano persone normali; tuttavia sono computer in stand-by, e prima o poi verranno accese. Quelle di cui mi preme condividere per prime sono certamente le Antenne umane da cui ho deciso di creare questo preciso termine, in quanto mi rendevo conto che le “manipolazioni” che le guidavano erano potenziate dalle tecnologie di ultima generazione, ossia dalle 5G. Ricordiamo che le 5G in Italia stavano già iniziando ad essere installate negli anni precedenti alla Farsa, difatti nel 2017-2018 iniziavano ad esserci le prime installazioni – che non erano 2-3 Antenne, seppure rispetto all’ammontare di oggi comunque fossero poche e ben nascoste – nel 2018 iniziavano già ad essere più numerose e conosciute, e nel 2019 molte persone me compresa firmavano già le petizioni per abolire le precedenti ed evitare le successive installazioni delle Antenne 5G. Il tutto sottolineando che in Italia gli aggiornamenti tecnologici arrivano spesso “in ritardo”, potrei dire per nostra fortuna, e che in America e in altre parti del mondo, fra cui ovviamente l’Europa, venivano installate anche negli anni precedenti al 2017, per cui si conoscevano già gli effetti disumani che le nuove Antenne stavano portando nella salute e nella vita delle persone dando via a numerosi tumori e malattie nella popolazione, fra cui molto colpiti anche i bambini, e a numerose morti improvvise a causa – e nelle vicinanze – dell’installazione delle 5G. Per intenderci, in Italia sono arrivate quando in America era già pieno di 5G ovunque. Dopodiché ricordiamo che la quarantena del 2020 fu soltanto una scusa per rinchiudere la gente in casa e installare rapidamente numerosissime Antenne 5G in tutta Italia, pure nei luoghi remoti, al fine di portare avanti i loro oscuri progetti, fregandosene come sempre della volontà del popolo, come la palese e perenne Dittatura nascosta da false comodità per il bene del popolo. Quindi è bene oltremodo ricordare che seppure l’affollamento di Antenne 5G in Italia sia stato riconosciuto dall’inizio del 2020, le prime (numerose) Antenne venivano installate già negli anni precedenti. Con l’aggiunta delle Antenne 5G contemporaneamente le persone Antenna diventavano più aggressive, forti, potenziate, e non poteva essere un semplice caso, seppure inizialmente non era immediata la comprensione delle connessioni fra i due eventi, tanto più perché nessuno spiega le correlazioni ed erano eventi che avrebbero dovuti essere scoperti, e poi esaminati, solo attraverso le Facoltà Psichiche. Così dovetti fare. Osservare come queste persone venissero potenziate dall’Artificialità contemporaneamente all’installazione delle – per così dire nuove – Antenne 5G mi ha permesso di prendere in considerazione con maggiore chiarezza la connessione che vi era fra queste persone e le Antenne 5G aggiornate e più potenti. Anche per questa ragione si comprese molto meglio da dove nasceva quello strano “enorme potere psichico”, che psichico non era, che ai tempi avevano anche le Antenne fra cui i Bigotti, di cui parlai nel 4° volume di Apatìa, che erano difatti il primo vero esempio di Antenne Haarp umane, quindi più potenti delle Antenne umani comuni. Tuttavia solo l’esperienza mi ha permesso di comprendere meglio e affinare le mie conoscenze per quanto riguarda le Antenne umane, riuscendo anche a riconoscere diversi livelli di potere, che non si basano solo su quanto le Antenne umane siano insistenti o fastidiose, ma sul vero e proprio “potere” che ognuna di loro possiede sulla materia fisica.

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In altre parole ci sono Antenne che sanno essere molto disturbanti, poiché potenziate Artificialmente, ma i cui poteri si “riducono” a danneggiare “solo” la tua salute mentale, emotiva, psicologica; poi ci sono altri tipi di Antenne che possono danneggiare la tua salute fisica, sia a distanza che tanto più stando nelle vicinanze, al punto di poterti mandare all’ospedale, farti svenire in solo loro presenza, e via discorrendo. E poi ci sono le Haarp umane che, avendo un potere molto più avanzato sulla materia, risultano capaci di far accadere eventi fisici fra cui danneggiare luoghi, abitazioni, distruggere elementi molto grossi e “non solo” oggetti senza toccarli o elettrodomestici dentro casa, seppur sembri apparentemente impossibile. In loro presenza però i danni sulla materia sono assolutamente possibili: queste Antenne umane sembrano attirare uragani nella propria – e sola – abitazione, seppure il resto del quartiere non ne venga toccato. Questo, ovviamente, solo se il Governo/Alieni vogliono ciò. Ecco perché le definisco Antenne Haarp umane. Per comprendere molto meglio questo argomento condividerò alcuni degli eventi capitatimi, partendo dalle esperienze legate all’Antenna Haarp umana più “leggera”, per poi arrivare a quella più pesante e che negli anni mi ha offerto talmente tante prove che non potrei negare l’evidenza neppure se volessi: lei è una vera e propria arma psicotronica umana, un’Antenna Haarp con le gambe. Per quanto riguarda i racconti che seguiranno non saranno basati su un ordine cronologico, in quanto la seconda Haarp di cui ti parlerò ebbe inizio prima della prima Haarp, tuttavia ho deciso di testimoniare questi eventi seguendo l’ordine di importanza (pericolosità dei loro effetti) e non cronologica affinché si possa comprendere meglio, durante la lettura, come funzionino e agiscano queste persone-armi tecnologiche nelle nostre vite. Iniziamo quindi dalle esperienze più “leggere”, legate ad un uomo che è stato piazzato per vie traverse nella mia vita, sfruttando calcoli molto ben studiati da parte degli Operatori e Alieni che intendevano utilizzarlo per frenare i miei progetti in larga scala. Per iniziare a spiegarti la vicenda, devo partire con la premessa che nella versione “Low ufficiale” si trattava di un uomo che iniziò di recente a lavorare come giardiniere nel giardino dei miei nuovi vicini. Nuovi perché fui io a trasferirmi in quella casa da poco e così conoscevo un nuovo quartiere in cui vivere, e circondata da nuovi vicini. Nei fatti però quell’uomo, che d’ora in poi chiameremo sempre l’uomo Haarp, fu piazzato a lavorare a casa del mio “futuro” vicino pochissimi mesi prima che io mi trasferissi nella nuova casa; nonostante quel vicino – a detta loro – non aveva mai avuto un giardiniere e solo da qualche mese a quella parte, all’età più che avanzata, gli venne in mente di assumere un giardiniere, per cui arrivò proprio l’uomo Haarp. Attraverso questa situazione, l’obiettivo degli Operatori era quello di costringermi ad avere a che fare con lui per troppe volte di seguito attraverso i vari calcoli che erano stati dettagliatamente organizzati in anticipo dagli stessi Operatori. A loro serviva un umano-videocamera che mi puntasse gli occhi addosso costantemente e perciò, mentre io cercavo casa e mi organizzavo per trasferirmi, loro organizzarono la vicenda facendo sì che al vicino di casa venisse la fondamentale urgenza di assumere un giardiniere, affinché quell’uomo Haarp avesse il movente per starmi sempre vicino, tenermi d’occhio, e starmi addosso. Se tutta questa storia fosse stata normale, il giardiniere semplicemente avrebbe fatto il giardiniere, ragion per cui veniva pagato. Invece, come scoprirai nelle seguenti pagine, l’uomo Haarp veniva pagato per il ruolo da giardiniere ma la sua vera missione (assolutamente inconsapevole per lui) era quella di starmi addosso, costantemente, perché gli Operatori potessero osservarmi e agire su di me attraverso di lui, una vera e propria Antenna. Tuttavia parliamo di un’Antenna umana il cui potere pareva un po’ troppo acceso rispetto ad altre Antenne incontrate in passato e, ovviamente, mi permetteva di dedurre che su di lui stessero usando delle tecnologie potenziate per avere maggiore effetto artificiale su di me. 

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Ecco perché, come per Maria (l’Antenna umana che ho incontrato prima di lui, ma di cui ti parlerò solo dopo di lui per seguire l’ordine di importanza, dal più “debole” al più “potente”) anche l’uomo in questione era una vera e propria Antenna Haarp. È importante sapere che di Antenne umane ne ho incontrate varie, ma con le Haarp è tutta un’altra storia. Per quanto riguarda lui, si trattava di un uomo di mezza età che nella vita non aveva nient’altro se non il lavoro, a cui era completamente sottomesso, schiavizzato. Per quanto riguarda me non ci sarebbe stato alcun problema della sua perenne presenza nei dintorni, in quanto non tendo mai a dare confidenza al vicinato, non avendo desiderio di creare quelle false amicizie di circostanza che poi servono unicamente a far conoscere gli affari propri a tutto il vicinato, e dargli modo di avere qualcosa di cui chiacchierare e spettegolare tutto il giorno: la tua vita privata. Tuttavia lui sin dal primo giorno in cui mi vide per la prima volta si mostrò immediatamente molto curioso, e subito morboso, nei miei confronti, tanto da chiedere informazioni sul mio conto in giro pur di conoscermi il più possibile da vicino e convincersi, nella sua testa, che magari sarebbe pure nata un’amicizia o un legame fra noi, per poterne in qualche modo approfittare e sfruttare la mia conoscenza per gli affari suoi. Da parte mia c’è sempre stato il distacco totale e la dimostrazione di non voler avere contatti con lui, seppure sempre con molta educazione, forse troppa. Certe volte la troppa educazione punisce, o penalizza, ed è necessario comportarsi in maniera aggressiva e maleducata, se si vuole evitare che certi buffoni tentino di approfittarne; questo è ciò che mi ha insegnato l’esperienza. Ad ogni modo oltre questa sua eccessiva curiosità nei miei confronti e volontà di avvicinarsi con qualsiasi scusa potesse sfruttare, per i primi tempi non appariva come un vero e proprio problema. Lui iniziò a lavorare come giardiniere per il mio vicino solo pochi mesi prima ma da quello che seppi in seguito, si presentava a lavoro ben poche volte, e il suo vero e proprio periodo di lavoro effettivo iniziò solo dopo il mio arrivo. In pratica iniziò a lavorare e quindi presentarsi a casa del mio vicino in concomitanza al mio trasferimento. Era un periodo di transito anche per me che mi ero appena trasferita, quindi dovevo ancora conoscere bene il luogo (e le persone intorno) e mettere in posizione la mia energia nel quartiere; dovevo ambientarmi, tastare il territorio. Il trasloco non è mai cosa facile, specialmente quando ci si mette l’Artificialità di mezzo a organizzare gli eventi e sfasare i tuoi piani. Al di là della sua morbosa curiosità nei miei confronti non pareva che ci fossero grossi problemi; se non che, da quasi immediatamente, nei giorni in cui mi trasferii nella nuova casa iniziò ad accadere uno strano fenomeno che per i primi mesi diedi per poco conto. Da subito dopo il mio trasloco definitivo iniziò che lui, per qualsiasi scusa, mi veniva a suonare al campanello. Un giorno doveva avvisarmi che il cane del vicino era scappato, e quindi di prestare attenzione nel caso fosse nei paraggi perché mordeva (seppure non fosse vero); doveva avvisarmi alle 7:00 del mattino, seppure fosse domenica e generalmente a quell’ora le persone non si preoccupano di suonare a casa degli altri per avvisare che il cane del vicino è scappato. Il giorno dopo mi suonava al campanello per avvisarmi che passò il postino per strada, sebbene non si fosse fermato nella mia via e non mi fosse stata lasciata alcuna posta, tuttavia mi avvisava che se mi fosse servito dovevo essere al corrente che era appena passato il postino. Una scusa ovviamente banalissima. Il giorno dopo mi suonava al campanello per chiedermi un favore, il giorno dopo ce n’era un’altra, il giorno seguente mi chiedeva se era il mio il pappagallino che sentiva “cantare” ogni mattina; nessuno aveva un pappagallino nel vicinato, né io né altri, ma era soltanto una scusa per parlarmi; e così via per mesi. Potevo certamente fingere di non essere in casa e non rispondergli, ma la posizione della mia casa priva di cancello impediva la totale privacy, così lui si affacciava alla mia finestra – al punto di aprire le ante spingendole con le sue mani – e chiamarmi con estrema invadenza sporgendosi dentro casa mia sino a che non rispondessi. 

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Poiché la casa era molto piccola non c’era modo di fuggire granché dai suoi occhi telecamere, se non chiudendo finestre e serrande e restando al buio pur di non farlo affacciare dentro casa e guardare che cosa stessi facendo. Era una cosa che non volevo fare perché mi trovavo in casa mia e volevo sentirmi tranquilla, non volevo darla vinta agli Operatori che intendevano “rinchiudermi” in una casa gabbia, e farmi sentire stretta, sotto sorveglianza, in continuo stato mentale di allerta; ma poi dovetti chiudermi, porta, finestre e serrande già dopo qualche mese di tempo, perché la situazione mi costringeva. La sua invadenza era diventata talmente assillante che anche se si trovava fuori casa mia era come se fosse dentro, perché si sporgeva dalla finestra per invadere casa mia e sembrava che a momenti volesse saltare dalla finestra per entrare in casa mia. Era diventato esasperante. Il fatto che io abbia incontrato più volte persone così eccessivamente invadenti non è casuale, ma è un progetto copia-incolla che gli Operatori ricreavano identici in vari fronti della mia vita; potevano cambiare i volti ma le circostanze si ripetevano uguali. Il fatto che io abbia sempre deciso di mostrarmi poco socievole e dare poca confidenza al vicinato e in generale a coloro che non conosco o coloro che non voglio che si interessino a me, è sempre stato voluto proprio per evitare che certe persone si prendessero confidenza e si appiccicassero a me. Per cui proprio per scelta personale ho sempre deciso di mostrarmi per niente socievole o interessata a stringere rapporti con loro, così da evitarmi persone che si prendessero questo genere di confidenze e di interesse allargato verso di me. Se tutto ciò fosse stato normale, non si spiega perché certe persone abbiano agito nello stesso identico modo seppure io mostrassi il mio disinteresse, la mia non-voglia di socializzare con loro, ciononostante esse si appiccicassero ancor di più a me come se allontanarle le rendesse ancor più interessate a me. Nella vita normale però non funziona così, perché se una persona si mostra disinteressata e menefreghista della tua esistenza non attira la tua attenzione e il tuo desiderio di conoscerla pensando “wow com’è interessante” bensì ti induce ad allontanarla. Il fatto è che finché non misero mano gli Operatori, artificialmente, tutto andava come doveva: le persone che volevo lontane, restavano lontane. Poi all’improvviso iniziò il programma per cui più le volevo lontane e più mi si avvicinavano, creando un loop di copia-incolla in cui cambiavano i volti ma le situazioni restavano uguali. Quindi, con l’uomo Haarp, più gli facevo capire di non essere interessata e che volevo che si allontanasse da me e più lui si avvicinava a me per “dimostrarmi” che non fosse lui interessato ad avvicinarsi ma che fossero le “circostanze” a farci incontrare ripetutamente; però guarda caso questi incontri casuali si tenevano davanti casa mia o con lui che si affacciava dalla mia finestra e se capitava di trovare la porta con la serratura aperta ecco che mi entrava in casa. Come faceva a sapere se la serratura era aperta o chiusa? Tutti i giorni e dico tutti i giorni spingeva la mia porta di casa per vedere se fosse chiusa, e nei casi in cui per un solo istante non la chiudevo ecco che lui mi entrava dentro casa. Questi eventi li avevo già vissuti tali e quali in precedenza, in altre case con altre persone. Ri-ecco il copia-incolla. Per chi non ha vissuto simili progetti da parte degli Operatori, queste storie possono sembrare assurde, surreali e quasi esagerate, se non che sono tutte vere e, non solo non sto esagerando nel racconto, ma sto rinunciando a molti dettagli e aneddoti di fatti accaduti esasperanti solamente per non allungarmi troppo non volendo annoiare il lettore. 

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Comunque partiva sin da subito da un’invadenza esasperante che non aveva nulla di normale, che veniva programmata dagli Operatori per usare quell’uomo di un’età decisamente molto diversa dalla mia, avendo io l’esatta metà dei suoi anni (lui non c’entrava assolutamente nulla con me: né come fascia d’età o generazione, né come luoghi/locali frequentati in comune, né qualsiasi altra cosa che avrebbe potuto legarci), per starmi sempre addosso e tenermi perennemente puntati gli occhi-telecamere addosso. Lui sapeva quando uscivo per andare al lavoro e quando rientravo, e mi costringeva a dover “correre” dentro casa ogni volta che rientravo, perché tante volte mi aspettava alla porta d’ingresso per chiacchierare con me mentre rientravo dal lavoro seppure evidenziassi quanto ciò mi desse fastidio. Mi aspettava alla porta affinché una volta che la aprivo per entrare in casa mia lui la spingesse con la mano nel tentativo di entrare anche lui, perché secondo lui il fatto che io stessi rientrando a casa e quindi aprissi la mia porta per accedere in casa, era un invito velato da parte mia a farlo entrare in casa. Ovviamente parliamo di una persona con gravi problemi mentali che a sua volta ci permette di capire che Operatori e Alieni sfruttano questo genere di persone per poi renderle Antenne, partendo già da una base ben lavorata, e non scelgono “persone a caso” nel vero senso della parola, perché semplicemente persone normali non si comporterebbero mai così neppure sotto influenze esterne. Ma non era soltanto questo a renderlo un’Antenna Haarp, ma per il momento era soltanto un maniaco malato di mente ossessionato da una giovane ragazza che intendeva vivere la sua vita e ignorarlo costantemente. Il problema partiva già dall’origine, perché non c’era modo che lui sapesse a che ora io uscissi di casa o a che ora rientrassi, non avendolo detto a nessuno tantopiù perché a lavoro avevo sempre orari diversi, io ero nuova nel quartiere e nessuno conosceva i miei ritmi e i miei orari. Lui però li conosceva, non lui ovviamente ma gli Operatori che c’erano dietro, ed era estremamente preciso come se lui avesse in mano la tabella dei miei orari, cosa che ovviamente non era. Però nella sua testa lo “attivavano” in orari molto precisi e quindi era come se conoscesse i miei orari anche meglio di me. Era estremamente puntuale, e quello che potei notare era una strana precisione che mi ricordava guarda caso la stessa puntualità che avevano i Bigotti. L’evento che ti sto raccontando riguardo quest’uomo accadde infatti poco tempo dopo aver scoperto/smascherato i Bigotti, per cui io e Alexander eravamo nel bel mezzo dei progetti da parte di Operatori, Scienziati, e via discorrendo, che ci seguirono ovunque andassimo, pure nella casa nuova. Sembrava, e difatti si mostrò essere esattamente così, un evento copia e incolla, che era stato copiato dalla precedente esperienza dai Bigotti e poi incollato nella nuova casa, nel nuovo quartiere e nelle nuove persone che avrei incontrato. Cambiava il volto ma i meccanismi dietro a quelle persone erano pressoché gli stessi, seppure leggermente meno aggressivi perché io e Alexander avevamo già iniziato ad attaccare gli Scienziati e gli Operatori sotterranei. Quest’uomo si mostrò sin da subito troppo puntuale nelle “coincidenze” che cadevano sempre a pennello. Per esempio si trovava davanti alla mia porta di casa proprio quando io stavo uscendo per andare al lavoro, seppure ogni giorno avessi orari differenti e perciò non era assolutamente possibile incontrarci, per casualità, ogni giorno con estrema precisione proprio davanti alla mia porta. Sembrava che dormisse davanti all’ingresso di casa mia pur di catturare il momento preciso in cui sarei uscita di casa. Accadeva così tanto spesso che era impossibile non notarlo. C’erano giorni che per il turno diurno dovevo uscire di casa alle 5:12 per andare a prendere il bus e lui, con estrema precisione, passava davanti alla mia porta esattamente in quel preciso istante. Fosse passato un solo minuto prima, o un solo minuto dopo, non ci saremmo incontrati, perché io dovevo correre per andare a prendere il bus; ma lui passava in quell’istante spaccato al fine di incontrarmi e anche intrattenermi, pur di farmi perdere il bus e crearmi problemi al lavoro. Più di una volta mentre correvo per andare a prendere il bus lui mi rincorse per chiacchierare e farmi domande, il tutto mentre stavamo letteralmente correndo, e lui non doveva di certo andare a prendere il bus bensì avrebbe dovuto, in teoria, iniziare a lavorare dal vicino e tagliargli le siepi. Era surreale ma accadeva davvero. 

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Altri giorni dovevo andare al lavoro nel pomeriggio e quindi il mio turno lavorativo era completamente diverso, eppure appena aprivo la porta di casa ecco che passava lui, proprio ad un passo dalla mia porta, ed era impossibile non farmi vedere in quanto era esattamente davanti alla mia porta nel preciso istante in cui l’aprivo: sembrava che lui venisse proiettato fisicamente davanti a me. Accadeva continuamente, a prescindere dall’orario in cui uscissi di casa anche per andare a fare la spesa, che appena aprivo la porta ecco che lui era esattamente davanti a me, come se la sua immagine venisse proiettata da una telecamera che percepiva i movimenti dell’apertura della mia porta e scattava con la proiezione di quell’uomo davanti alla mia porta. Era incredibile. Ci furono volte in cui aprendo la porta lui non era davanti a me, il che mi faceva rilassare con un sospiro di sollievo, poi però accadeva che senza compiere alcun rumore e senza che ci fosse nessuno intorno a me sino ad un istante prima, appena giravo lo sguardo ecco che lui si trovava accanto a me, come se comparisse all’improvviso, come se venisse materializzato improvvisamente accanto a me. Non sentivo la sua auto arrivare, né lo sportello aprirsi e richiudersi, lui non aveva il tempo di correre per arrivare a me (e l’udito mi funziona bene e anzi, colgo sin troppo bene tutti questi dettagli uditivi senza alcun problema) eppure con lui non sentivo nulla: mi giravo e non c’era nessuno, mi rigiravo e in un mezzo secondo lui era lì, la sua macchina era parcheggiata lontana e lui era materializzato lì vicinissimo a me. Quando aprivo la porta non c’era nessuno fuori da lì, non c’erano auto e non c’era veramente nessuno che passava; mi giravo un attimo per chiudere la porta e appena mi voltavo di nuovo lui era lì davanti a me, la sua auto parcheggiata accanto e altre volte distante ma senza fare alcun rumore e in un singolo mezzo secondo lui aveva parcheggiato, aperto e chiuso lo sportello e corso dinnanzi a me. Era veramente strano, e anche un po' troppo veloce per essere accaduto in un solo istante. Sembrava un Grigio che correva, per quanto era veloce, e non perché fosse atletico ma per la velocizzazione dei suoi passi in maniera Artificiale come accade con i Grigi. La sua estrema puntualità non si fermava soltanto nella precisione di incontrarmi davanti alla mia porta mentre uscivo di casa a prescindere dall’orario in cui uscissi, o proiettarsi fisicamente davanti a me nel caso non fosse riuscito ad essere puntuale nell’istante in cui aprivo la porta. Lui era calcolato nel millimetro dagli Operatori, era utilizzato come Antenna di ultima generazione per avere un’estrema precisione su di me. Gli esempi più palesi riguardavano i giorni in cui dovevo partire per andare a dirigere dei Tour in altre città lontane dalla mia. Nessuno a parte me e gli studenti invitati sapevano niente, non ho mai detto a nessun vicino che dovevo partire, e quindi lasciare “la casa da sola”, conoscendo bene come i propri vicini possano essere o diventare i primi ladri e i primi malintenzionati se li avvisi della tua assenza; quindi di sicuro non sono io a consegnargli in mano con tutta quella leggerezza le informazioni che riguardano i miei orari e i miei ritmi, o fargli sapere quando non mi troverò in casa e quanto tempo libero gli lascerò a disposizione per fare quello che vogliono. L’esperienza insegna, se si ha cervello per cogliere gli eventi accaduti a sé o agli altri, e correlarli. Seppure nessuno sapesse niente riguardo ai miei impegni, lui sapeva perfettamente quando avevo dei Tour, in quanto veniva programmato dagli Operatori e Alieni per presentarsi a casa mia anche nei momenti più impensabili. Sembrava veramente che la porta di casa mia fosse collegata ad un portale che aprisse la porta di casa sua, perché non appena aprivo la mia porta ecco che sbucava lui, prontamente presente dietro di essa ad aspettarmi. 

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Oppure mi veniva a suonare al campanello, nei momenti meno opportuni, e se tenevo la finestra aperta per far entrare la luce lui non suonava, ma si affacciava alla finestra a guardare cosa facevo, e solo se vedeva che lo notavo iniziava a chiamarmi, altrimenti restava a fissarmi in silenzio, sino a che non ero io ad accorgermi della sua presenza e solo a quel punto parlava e mi poneva domande. Inquietante è un termine che poteva essere utilizzato solamente il primo giorno; dopodiché bisogna utilizzare il termine malattia mentale, perché di questo si tratta. Mi ricordo che di solito le sue “visite” accadevano di mattina e di pomeriggio, ossia negli orari in cui in teoria andava a lavorare a casa del mio vicino, ma non accadeva comunemente la sera. Arrivò il momento in cui organizzai un Tour per cui il giorno dopo sarei dovuta partire molto presto perché la città in cui sarei andata a svolgere il Tour ai miei studenti si trovava a diverse ore di macchina distante dalla mia. Proprio la sera prima del viaggio, senza nessuna ragione, lui si trattenne a casa del vicino fingendo di dover lavorare al suo giardino, sino a sera tarda (i giardinieri non lavorano al buio, senza illuminazione, tagliando l’erba e le siepi “alla cieca”) per poi riuscire a beccarmi nel momento preciso in cui aprii la porta per andare a buttare la spazzatura inconsapevole che lui fosse lì ad aspettarmi al buio; mi fermò invadente e alla sprovvista per “chiacchierare” con me che gli dicevo di dover rientrare in casa, e appesantirmi con le sue assurde richieste e monologhi di basso livello. Chiusi la porta e lui rimase a bussare sino a che, esausta, andai di nuovo alla porta per chiedergli cosa volesse e lui tentò di farmi sentire in colpa perché era tardi e anziché parlare con lui preferivo restare sola. Il tutto era progettato dagli Operatori per tentare di abbassarmi e innervosirmi la sera prima del Tour. Questo era il metodo degli Operatori: agganciarmi un’Antenna umana proprio la sera prima del viaggio, con l’obiettivo di causarmi problemi ben più gravi durante le ore di viaggio che però non sono avvenuti, essendo prontamente preparata e avendoci Praticato prima e dopo. Lui di solito si presentava solamente di mattina e di pomeriggio, ma quelle volte in cui dovevo viaggiare per dirigermi in altre città appositamente per condurre dei Tour, lui lo sapeva, non si sa come ma lo sapeva, e la sera si presentava alla mia finestra per tentare di spiarmi e, se era chiusa (perché mi costringeva a chiudere l’unica finestra da cui entrava la luce di giorno, e l’aria pulita la sera, esasperata dalle sue attenzioni) mi bussava/suonava alla porta con insistenza. Lo sapevano gli Operatori, che cosa dovessi fare il giorno dopo, quindi spingevano lui alla mia porta per tentare di riorganizzare il mio evento Spirituale dal giorno precedente nel tentativo di rovinarlo. Tutto ciò ancora non lo rendeva un’Haarp, bensì un’Antenna umana comune, molto fastidiosa e invadente. Quando parlo di Antenne umane sto parlando di questo, non di semplici persone che qualche volta possono sembrare pesanti oppure invadenti, ma di persone che vengono letteralmente programmate per vivere le loro vite in funzione della tua. Quell’uomo viveva la sua vita in funzione della mia: se io uscivo di casa alle 5 del mattino lui doveva trovarsi lì in quel momento; se io uscivo di casa alle 18 del pomeriggio lui doveva trovarsi davanti alla mia porta in quel momento; se io uscivo per andare a mangiare fuori lui doveva trovarsi lì, se io uscivo per buttare la spazzatura lui era lì. Non si trattava solo di una persona invadente, ma di un’Antenna programmata per perseguitarmi. Lui era la videocamera puntatami addosso da parte degli Operatori per tenere monitorati tutti i miei movimenti. Agli occhi del Governo e quindi degli Operatori siamo tutti dei carcerati da tenere perennemente sotto controllo con le telecamere puntate addosso. Mi sorprese che non rimaneva a dormire davanti al marciapiede di casa mia giusto per tenermi sotto controllo nel caso fossi uscita di notte o rientrata tardi, magari per farmi la ramanzina già che c’era. Quando si parla di Antenne umane non si tratta di un termine da dare alla leggera alle persone che ci stanno antipatiche, bensì si tratta di un’identificazione di persone che non sono viventi e coscienti dentro, ma che sono degli oggetti biologici utilizzati dagli Operatori per spiare e causare danni al luogo o alla vita di precise persone vittime delle loro persecuzioni Aliene e Governative. 

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Quando riconosci delle Antenne che ti circondano c’è poco da fare i compassionevoli e pensare che prima o poi capiranno i loro errori oppure che prima o poi cambieranno e smetteranno di fare ciò che fanno lasciandoci in pace; perché loro non possono cambiare, loro non sono coscienti, non sono loro a decidere cosa fare, non possono smettere neppure sotto minaccia. Bisogna prendere seriamente l’evento e impegnarsi in ogni modo per allontanare le Antenne umane dalle nostre vite. È necessario capire che non bisogna additare chiunque con il termine di Antenna con eccessiva leggerezza, per poi dimenticarsene il momento dopo e trascorrere del tempo spensierato e felice con la stessa persona che poco prima si aveva additato, ridendo e scherzando come se nulla fosse. Se è una persona che causa problemi seri e gravi nella nostra vita non c’è ragione di fingere che non sia così e prenderla alla leggera, ma va allontanata il più velocemente possibile. Se è una persona che non causa problemi seri e gravi nella nostra vita non deve essere accusata di essere un’Antenna solamente per qualche piccola disputa che può sempre capitare nella vita di chiunque. Da qui si evince che riconoscere le vere Antenne umane intorno a noi non è facile, ma dal momento in cui le riconosci non ha nessun senso accettarle nella propria vita e sperare che con il tempo possano cambiare e migliorarsi, perché con il tempo può solo accadere che portino a fine le loro missioni: quelle di rovinarci completamente la vita. Il problema con quell’uomo iniziò a nascere ben prima di sapere che si trattasse di un’Antenna umana progettata su misura per controllarmi, spiarmi e abbassarmi. Sin dai primi giorni in cui mi trasferii nella nuova casa iniziai, all’incirca 1-2 ore prima del risveglio mattutino, a sognare – riconoscendolo subito come sogno programmato perché avevo già esperienza con questo tipo di sogni – che lui entrava in casa mia e faceva dei danni, come ad esempio rompere pareti della casa, abbattere muri oppure incendiare una stanza della casa, attraverso la sua sola presenza. In pratica sognavo che entrava in casa mia e poi accadevano gravissime “sfortune” senza che lui ne apparisse la causa vera e propria, in quanto non era lui ad appiccare il fuoco o a distruggere il muro bensì accadeva da solo, a causa della sfortuna che lui portava dentro casa, ma di cui non potevo direttamente accusarlo non avendo “prove materiali” che fosse lui a causare di sua volontà quei gravissimi danni. Poi qualcosa mi svegliava dal sonno: il campanello che suonava. Era lui alla mia porta. Quelli erano soltanto sogni, certamente, però dietro quei sogni c’era qualcosa che voleva presagire cosa sarebbe successo, a lungo andare, in casa mia se non avessi fatto qualcosa per fermare gli eventi artificiali che mi stavano colpendo. 

 

 

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    11:21 26/08/25

    Le antenne umane sono vuote dentro e telecomandate per rovinarci la vita. Le azioni del giardiniere erano veramente esasperanti, invadenti è dir poco, ma a quanto ho capito non finisce lì, potrebbe anche andare peggio. È facile dire che una persona a noi antipatica sia un antenna, ma non è così scontato. Sono umani puntati addosso per creare danni. Sapere con chi abbiamo a che fare è utile per capire come comportarci e come agire, informazioni che solo qui possiamo trovare

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    02:00 14/06/25

    Come può essere chiamato malato mentale un essere telecomandato completamente da altri? Mi sembra più indicato su chi possiede almeno una coscienza e un minimo si rende conto di quello cosa sta facendo. Dalla descrizione che compariva all'improvviso, mi sembra chiaro che si tratta invece di un 'oggetto' creato nel Matrix dagli operatori in quel preciso momento. Non aiuta che agli occhi degli altri, queste sono normali persone e quindi risulta più difficile allontanarli senza venire additato come il cattivo della situazione. Questi eventi hanno messo a dura prova la pazienza di Angel, ma non sono riusciti ad abbatterla.

  • andrea-giga
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    19:13 27/03/25

    Queste situazioni sono veramente assurde e paradossali e Angel è stata fin troppo buona fino a qui con quell' individuo. Ogni cosa descritta pare realmente surreale, qualcosa che se non la vivi può davvero non sembrare manco vera e a tratti sfocia pure nell' ilarità ( la parte della corsa mi ha strappato un sorriso anche se in fondo c' è ben poco da ridere) ma al tempo stesso non mi fanno storcere il naso e anzi, vista la persona che è Angel, comprendo come tutte a lei possano capitare cose così paradossali. Non potendole fare molto con altri mezzi, è anche chiaro che si ritrovi davanti questi tentativi incredibili da parte degli oscuri di avere accesso alle sue informazioni, spiarla e poter accedere sempre più alla sua sfera personale. Quando parla delle situazioni dove quell' uomo si materializzava dal nulla ho pensato veramente che questo è un qualcosa che capisco molti non potranno comprendere eppure sapendo come la realtà funziona e può funzionare non mi lascia interdetto ma solo più incuriosito. Quello che mi viene da chiedermi sempre, come per il ragazzo tag dell' ottavo volume, è cosa passasse per la mente di quell' uomo quando egli si trovava con se stesso, anche in altri momenti o addirittura prima di essere usato come antenna. Come viene detto da Angel queste antenne umane possono essere spente e accese e questo spiega già molte cose ma deve trattarsi veramente di vite molto bot per farsi carico di simili pesi tecnologici che sono armi a tutti gli effetti. In questo frangente in particolare quell' uomo pensava praticamente solo Angel in ogni momento, per recarle disturbo continuamente, anche quando distante da lei ma immedesimarsi nella vita di una persona come quella è veramente complicato. Questi racconti vanno letti con attenzione e non bisogna sminuirli o sottovalutarli. Personalmente mi tengono incollato a tutto l' argomento e non si finisce mai di apprendere nuovi contesti, scenari e situazioni che nella nostra vita ci potrebbero capitare, essere già capitati o star capitando che però, senza queste conoscenze sembreranno altro rispetto a quello che celano dietro. Comunque nonostante i tanti errori e cazzate che ho fatto anche contro me stesso come fumare canne pensando fosse addirittura positivo, ringrazio di non essere mai arrivato a simili livelli, di non essere mai stato usato fino a questo punto da chi controlla le nostre vite e di aver trovato questo percorso per poter contestualizzare finalmente il tutto. Simili livelli di vuotismo sono agghiaccianti e quest' uomo rappresenta appieno il concetto di bot, oltre che di antenna e nel suo caso è veramente tutto molto triste.

  • freddy
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    15:05 29/12/24

    E' una riflessione importante quella sulle antenne umane, sopratutto quelle di nuova generazione, perchè sono un arma a tutti gli effetti, e non è rimasto un briciolo di conscienza in quei corpi, che vengono usati dai segnali degli operatori ed alieni per rovinare la vita di chi ne è target, ed aumentare il segnale delle loro tecnologie in prossimità, cosi' che il danno ne risulti enorme e sproporzionato, annullare la loro presenza e frequenze nella nostra vita è da mettere negli obiettivi di pratica, cosicchè esse non riescano ad essere agganciate o aumentare il danno che gli operatori e le altre tecnologie ci stanno già causando. Le testimonianze sembrano assurde, poi quando ci si ritrova in mezzo ad eventi simili, o con altre facce/scuse (però con la medesima energia dietro) , si capisce quanto le antenne umane possano essere invadenti e distruttive.

  • -oscar-
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    12:17 22/11/24

    non sono in grado di dire se nella mia vita sia stato a contatto con le antenne perché effettivamente non sapendo dell'argomento non mi ponevo domande ma se devo pensare a certe situazioni mi storce il naso, e leggendo questo capitolo entrerò a conoscenza di cosa siano davvero tutte queste situazioni strane e manipolazioni che sono avvenute.

  • Libero
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    14:53 03/11/24

    Queste pagine fanno comprendere quanto grave sia accettare nella propria vita le antenne, perché se al posto Tuo Angel ci fosse stato qualcun altro ed avesse accettato questa "amicizia" con l'uomo Haarp, le cose sarebbero andate davvero molto mooolto male. Invece tu che sei Cosciente hai subito capito, avendo anche avuto lo stesso evento dei bigotti, e quindi già sapevi che ci fossero gli operatori dietro quell'uomo. Inoltre da fuori può sembrare un po' di sminuire questi eventi, come se fossero "normali", ma se ci vediamo in prima persona le cose cambiano notevolmente. Ad ogni modo è incredibile il modo in cui si comportava, come lo facevano comportare, ed è importante ciò che hai detto e cioè che queste persone non essendo Coscienti non possono cambiare. Quindi non servirebbe a nulla avere pietà con loro!

  • Universe
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    16:25 08/09/24

    Leggendo questo capitolo mi sono ricordata varie scene dove pensavo anche io che la persona che compiva le azioni fosse manipolata, invece riflettendo su quello che c’è scritto in questa volume e anche in quelli precedenti ho capito che si tratta di un’antenna vera e propria e vedo che si fa fatica a staccare e trova sempre motivo per tornare nelle vicinanze della famiglia. È incredibile e assurdo quello che racconti e mi meraviglio della tua pazienza e immagino anche quanto fastidio poteva dare questo qui. Come se non bastassero tutti i nemici, l’accademia da tenere in piedi, le lezioni, i tour e pure lui a rompere. Grazie per condividere con noi queste esperienze perché attraverso di esse possiamo anche noi riconoscere le antenne che abbiamo nella nostra vita e di conseguenza provare ad allontanarle. Sei un esempio per tutti noi e senza di te non saremmo mai riusciti ad avere queste informazioni

  • Massimo
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    19:45 02/09/24

    L'assurdità di tutti questi eventi descritti e vissuti a causa di questa Antenna è disarmante però è stato molto interessante leggere del suo comportamento e soprattutto del modo in cui veniva attivato con precisione estrema per comparire davanti a te nell'esatto momento in cui uscivi di casa. Ciò che hai spiegato è utilissimo per capire come funziona un'Antenna umana ed è chiaro anche il piano oscuro di volerti spingere a stare sempre rinchiusa in casa, che per di più hai detto che era piccola, quindi a maggior ragione è evidente la trappola creata dagli alieni, e che hai descritto molto bene nei precedenti volumi. Giustissimo quello che dici sul non poter accettare nella propria vita qualcuno in grado di recare simili problemi perché l'unica cosa che può accadere è appunto che compiano il loro scopo, assegnatogli senza che nemmeno se ne rendano conto. Mi ha colpito quando hai detto che lui viveva la sua vita in funzione della tua, che era stato programmato per comportarsi così, perché è proprio quello che stavo pensando leggendo questo capitolo!

  • Gianmarco
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    11:34 02/09/24

    È assurdo quante cose hai dovuto sopportare a causa di quell'uomo HAARP messo appositamente lì proprio per recarti fastidio e vari danni. È fondamentale comprendere però, come hai spiegato chiaramente in questo documento Angel, che per accadere ciò ci deve sempre essere un terreno favorevole, quindi devono essere già persone che sono tendenzialmente negative nelle azioni o comunque nei pensieri così che gli Alieni e gli Operatori possano agire con molta più facilità rispetto a come farebbero invece con una persona più centrata e positiva e questo non è assolutamente da sottovalutare. È molto importante anche capire che non bisogna subito additare chiunque come un'antenna umana o peggio un'antenna HAARP, perché non è una cosa così immediata e semplice, ma bisogna comprendere con la pratica e con il giusto tempo se lo è o meno. Certo, può capitare di litigare con qualcuno o semplicemente che una persona, a causa di determinati atteggiamenti, ci stia un po' antipatica, ma questa non è di certo la prova immediata che sia un'antenna; dobbiamo imparare a non andare mai a conclusioni affrettate ma darci invece il tempo di comprendere per bene la situazione attraverso la pratica e l'osservazione degli eventi.

  • Lince
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    08:53 31/08/24

    Ci sono varie tipologie di antenne ma quello che è certo che tutti noi ne abbiamo alcune a fianco e bisogna capire come allontanarle. Io mi rendo conto che un alcune c'è davvero qualcosa di poco normale. Mi rendo conto come in loro presenza tutto diventa più difficile o addirittura impossibile. Se dormo a casa mia mi sveglio sicuramente inchippata e con forti ossessioni tecnologiche come se in presenza dei miei le tecnologie che usano su di me avessero un potere decisamente aumentato. Stava diventando davvero tutto invivibile. Ora non voglio dire che tutto sia facile perché è un attimo che ricaschi nel tranello ma se persisto a tenerli sempre più lontani da me so che qualcosa cambierà ed è cosa buona e giusta. Grazie Angel!

  • ile376
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    17:50 27/08/24

    Una situazione molto fastidiosa in cui se ci penso mi sono trovata qualche volta, e per allontanare queste persone noiose e appiccicose (all'epoca non sapevo niente di tutto questo) ho dovuto usare le maniere forti e aggredirle verbalmente, altrimenti non mi avrebbero lasciato in pace. Ora comprendo che è un pò diverso dal tuo caso perchè le mie si sono allontanate dopo la mia chiara spiegazione ed il mio chiaro diniego nei loro confronti, però riesco ad intravedere qualcosa di molto simile. Aggiungo che erano persone con problemi mentali non indifferenti, chi di alcool e chi dalla nascita, quindi riesco a capire molto bene il meccanismo con cui gli Operatori si impossessano di tali soggetti dal cervello bruciato. Ciò non toglie che anche persone che reputiamo normalissime possano venire usate da Antenne e quindi mai sottovalutare nulla, e mai dare nulla per scontato.

  • Claudia
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    14:22 26/08/24

    Da brividi tutto questo! Veramente terribile il comportamento di questo uomo Antenna, che invadenza! Bruttissimo il fatto che non potevi stare tranquilla a casa tua e che lui, spinto dagli Operatori, conosceva sempre i tuoi orari. Te sei grandissima Angel, nonostante tutto gli operatori non sono riusciti nel loro piano di crearti problemi durante il viaggio per arrivare al luogo del Tour. I vicini possono essere terribili, ora inizio a comprendere già tantissimi comportamenti, grazie a te Angel e a queste incredibile Rivelazioni. Ci tengo tantissimo a capire meglio, saperne di più e reagire. Grazie infinite Angel, grazie per questi Insegnamenti e per tutta la motivazione!

  • aria
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    00:54 19/08/24

    Direi una persecuzione bella e buona trovarsi in ogni dove questa persona "il giardiniere " sempre presente, pronta ad intavolare discorsi o discussioni pur di intrattenere Angel e studiare tutte le sue mosse . Il giardiniere é un malato di mente attraverso il quale gli Operatori influenzano e manipolano chi mirano,e in questo caso la vittima é Angel. Ad incrementare il tutto é stata la installazione delle antenne 5G attraverso le quali, se accese, vengono pilotate le antenne umane

  • Peace
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    07:45 14/08/24

    È stato molto importante leggere la descrizione dell'avvento delle antenne 5G, di come queste abbiano pure un effetto molto forte sulle antenne umane ed è stato sicuramente fondamentale comprenderne meglio la correlazione. In effetti la parola inquietante è davvero riduttiva messa a confronto a tutta questa situazione..... È stato molto utile conoscere l'esperienza con il giardiniere, infatti fa riflettere veramente tantissimo su come si possa essere utilizzati in maniera assurda se non decidiamo di essere dei Veri Praticanti. Mentre leggevo l'esperienza col giardiniere, mi sono proprio venuti in mente i bigotti e comprendere che si trattava più o meno dello stesso periodo è stato sicuramente utile per capire meglio la situazione. Ho trovato molto importante la puntualizzazione sulle antenne umane, sul fatto di utilizzare questo termine correttamente e non di certo verso persone che ci stanno antipatiche o per situazioni di poco conto, infatti questo termine va utilizzato con coscienza perché le antenne umane sono davvero pericolose ed in nessun modo bisogna sottovalutarle, ma come spiegato benissimo nel documento bisogna fare di tutto e di più per allontanarle il più possibile da noi. Grazie di cuore Angel per queste preziosissime informazioni e i relativi importantissimi consigli che come sempre ci aiutano tantissimo ad essere maggiormente preparati a tali situazioni, sicuramente senza le Tue rivelazioni e il Tuo aiuto tutto questo ci metterebbe in grossissima difficoltà portandoci tantissime problematiche difficilissime da risolvere, ma che grazie a Te possiamo conoscere e affrontare nel migliore dei modi. Grazie di cuore Angel!

  • Diffratto
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    14:39 08/08/24

    E' agghiacciante l'esperienza che hai dovuto vivere con il giardiniere, che definire malato mentale è un complimento! Con te gli operatori devono dare fondo alle loro conoscenze e tecnologie, nel vano tentativo di sottometterti a loro. Così si creano queste situazioni così assurde, al limite della realtà. Per loro "forzare gli eventi" in questo modo è l'unica maniera per provare ad abbassarti, arrivando a programmare questa antenna con una precisione millimetrica. Non oso immaginare quanto possa essere stato stressante e provante per te vivere tutte queste situazioni, dove poteva rivoltarsi tutto in una situazione di reale pericolo. Per fortuna Tu sei Tu, e nessuno può anche solamente pensare di poterti uguagliare, ma questo non toglie che ti vengano poste davanti delle sfide e delle situazioni che sono oggettivamente pesanti e pericolose. La realtà in cui viviamo è davvero un videogioco programmato e portato avanti dalle tecnologie governativo-aliene, e con questi immensi volumi ci stai dando ad ogni capitolo un'importante prova.