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Step 2 - N° 62

Chakra – Coscienza dei Chakra ed Espansione (5 parte)

 

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I nostri chakra sono come dei recipienti che vanno riempiti di energia perché possano funzionare bene. Senza energia, i chakra non riescono a concretizzare i loro intenti, facendo fallire le tecniche importanti che vorresti praticare. Se non hai mai meditato prima, i tuoi chakra saranno molto piccoli e deboli, ma meditando tutti i giorni questi si riempiranno e si allargheranno con il tempo per poter contenere sempre più energia. I chakra non hanno un limite di capienza, perché ogni volta che questi saranno ben pieni, si allargheranno per poter contenere quantità maggiori di prana, sapendo perfettamente che più le tecniche che si vogliono praticare sono potenti più queste necessitano di quantità maggiori di energia, quindi i chakra devono essere pronti ad immagazzinarla. Qualunque tecnica psichica si voglia praticare ha bisogno di una certa quantità di energia a seconda della sua importanza, per questo è normale che se una persona non medita non possa compiere miracoli, dato che non avendo energia le tecniche non gli funzionerebbero. Ogni tecnica necessita di più o meno prana a confronto con le altre, essendo tutte diverse fra loro: è normale che una tecnica come la protezione psichica di primo livello possa funzionare quasi tranquillamente anche senza meditare ogni giorno, essendo una tecnica che consuma pochissima energia e quindi ne richiede altrettanta; tecniche ben più evolute, però, consumano molta più energia rispetto alle tecniche basilari, che deve già essere presente all’interno dei chakra perché queste funzionino. Perciò è importantissimo meditare ogni giorno, perché si possa assicurare di avere abbastanza energia per quando servirà, momento che ovviamente non conosci già da ora perché non prevedi ancora il tuo futuro; tuttavia, meditando ti starai preparando a quando poi userai tecniche ben più forti e soddisfacenti, permettendoti di avere effetto e successo. Se ora non mediti, quando arriverà il tempo di utilizzare tecniche ben più forti non funzioneranno perché non avrai raggiunto la quantità sufficiente di prana necessaria per il raggiungimento dell’obiettivo, che chiaramente si accumula con il tempo e non si può recuperare in un solo giorno di pratica come invece spereresti di fare. I chakra hanno bisogno di tanta energia per poter far funzionare ogni singola tecnica ad alti livelli, perché non bisogna mai accontentarsi del livello base dove si fermano quasi tutti gli spirituali. Rimanendo bloccato ad un livello basso per pura pigrizia, finirai per lamentarti di non essere felice della tua vita, e questo non deve capitare perché evolvendoti e quindi praticando le tecniche per cambiare la tua vita riuscirai a raggiungere gli obiettivi che ti renderanno fiero di te stesso. Senza costanza, però, non c’è verso. Il mio compito è di chiarirti le idee e farti capire che solo praticando ti potrai evolvere, ed è importante che tu comprenda che non succede per semplice attesa. 

Meditando, i chakra si riempiono e quindi si allargano. Noterai da solo, con il tempo, che sentirai i tuoi chakra più larghi e compatti rispetto a quando non meditavi, come se fossero stati riempiti fino all’orlo da un liquido denso a tal punto da allargarli, obbligandoli ad espandersi per contenere più energia. Questo succede più e più volte durante il nostro percorso, perché ogni volta che i chakra raggiungono un certo limite di pienezza si allargano maggiormente per permettere di essere riempiti di nuovo. Quando succederà, sentirai per qualche giorno una sensazione strana, un po’ come se i tuoi chakra fossero vuoti nonostante tu stia meditando tanto (è ovvio che, se non stessi meditando, sarebbero davvero vuoti!) e questo potrebbe renderti perplesso. In realtà quello che succede è molto interessante. Durante ogni meditazione stai riempiendo i tuoi chakra e li stai allargando un po’, però a livelli molto sottili e quindi quasi impercettibili. Ovviamente il tuo percorso non è sempre identico: ci sono periodi in cui potresti cadere nel Low e meditare molto poco e in quei casi i chakra si rimpiccioliranno di nuovo, perdendo molto del loro potere che avevano raggiunto con la pratica. Però poi potresti tornare ad una buona abitudine di almeno 2-3 meditazioni costanti ogni giorno, o perlomeno è quello che ti consiglierei di fare per evolverti equilibratamente senza troppa lentezza, e in questo modo i tuoi chakra si riempiranno e allargheranno poco per volta. 

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Ci saranno occasioni però, in cui tu potresti decidere di meditare molto di più del previsto, ad esempio tenendo il passo di 4-5 meditazioni all’improvviso, sebbene sino a pochi giorni prima meditavi solo 2-3 volte. In questa occasione i chakra si riempiranno molto più velocemente di energia, perché starai meditando molto di più del solito, perciò gli starai dando una forza superiore come se premessi un acceleratore. Questa ovviamente sarà una grande opportunità per i tuoi chakra di prendere più energia possibile, dato che più ne hanno e più ne vogliono, diventando sempre più coscienti di quante cose potrebbero fare se tu li nutrissi di quantità maggiori di energia. I chakra, con un aumento di prana così improvviso, potrebbero decidere di allargarsi notevolmente senza passare per vie di mezzo. In genere infatti si allargano gradualmente, ma ci sono occasioni in cui riescono ad espandersi di punto in bianco ad un livello molto superiore, diventando molto più “grandi” appositamente per contenere maggiori quantità di energia che potrebbero entrare senza preavviso. Loro infatti si aspettano che entri più prana di conseguenza si allargano di tanto per prepararsi a contenerla. 

Poniamo come semplice esempio una persona che, da una meditazione giornaliera, passa improvvisamente a cinque sessioni al giorno, arrivando subito alle 5 meditazioni di colpo: i chakra, non essendosi preparati con un passaggio graduale ma trovandosi tutt’a un tratto a nutrirsi 5 volte al giorno, si espanderanno in fretta ad una circonferenza maggiore per poter contenere tutta l’energia che vuole entrare. In genere questa espansione velocizzata provoca una strana sensazione che può somigliare ad un senso di vuoto, che dura giusto qualche giorno, oltre a un fastidio che potrebbe sembrare dolore al chakra, seppure molto leggero. È molto interessante comprendere questa sensazione perché sarà dovuta proprio ad un maggiore spazio disponibile: poiché i chakra si saranno allargati all’improvviso, l’energia presente si ritroverà a vagare in uno spazio molto più grande, perciò, sebbene sia la stessa quantità di prima, si ritroverà a non riempire completamente il chakra risultando troppo poca rispetto alla grandezza di quest’ultimo. Questo provocherà una sorta di illusione che verrà interpretata come se ci fosse meno energia, sebbene la quantità presente sia sempre la stessa. Giusto il tempo che il chakra riconosca l’illusione e la sensazione di vuoto sparirà, perché comprenderà che non si trattava affatto di questo. I giorni seguenti infatti ti sentirai molto più pieno e stabile. Sarebbe come se improvvisamente il tuo stomaco si allargasse e pur mangiando gli stessi pasti che mangi di solito, questa volta non ti basterebbero per sentirti sazio e ne vorresti ancor di più. Perciò se durante un aumento improvviso di meditazioni dovesse succederti per 2-4 giorni di sentirti improvvisamente vuoto, nonostante tu stia davvero meditando, potrebbe probabilmente trattarsi di questo. Di solito il chakra che lascia maggior segno è il Chi, risultando molto più percettibile anche nel momento in cui si espande, poiché provoca uno strano fastidio fisico che potrebbe somigliare vagamente al dolore del ciclo. 

Oltretutto il Chi, quando sta assorbendo molta energia, potrebbe provocare dei rumori udibili, che somigliano tanto ad un brontolio di stomaco tipico da fame, sebbene questo verso derivi proprio dal chakra e non dallo stomaco. Il rumore sarà udibile anche con le orecchie e la sensazione sarà simile a un vortice che si muove come fosse un vero e proprio brontolio di fame nella zona del Chi. Come ho già premesso le volte scorse i chakra non fanno male quando si stanno nutrendo, ma quando si rendono conto di potersi nutrire molto di più e quindi di essere vuoti rispetto ai loro canoni. È un po’ come quando mangi: più mangi, più il tuo stomaco si allarga e contiene più cibo, così le volte dopo avrai più fame e la porzione di cibo che mangiavi settimane prima non ti basterà più e ti sentirai più affamato come se avessi bisogno di mangiare porzioni più grandi nonostante al tempo andassero benissimo; ma oggi senti il bisogno di mangiarne di più. Certo, quando si tratta di cibo bisogna darsi una regolata e non esagerare ad allargare troppo il proprio stomaco! Ma quando si tratta di chakra, il discorso cambia completamente perché più energia essi contengono e più si allargano, meglio è, altrimenti le tecniche molto evolute non riuscirebbero a funzionarti. 

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L’aumento del numero di meditazioni è sempre un bene, perché permette ai tuoi chakra di passare ad un livello successivo così da rendere più forte ogni tua dote mentale e psichica con uno sforzo minore. Perciò l’esempio del brontolio nel caso del Chi, è un segno molto buono. Anche durante la crescita degli altri chakra sentirai delle sensazioni fisiche particolari. Chiaramente, l’energia che entrerà in te è dimensionale, quindi allargherà il chakra energetico ma ciò non significa che allargherà anche il tuo corpo fisico; che nulla ha a che vedere con l’energia. Con l’aumento delle meditazioni ti renderai conto che le tecniche che prima compivi con fatica, successivamente, risulteranno molto più semplici rispetto ad una volta proprio grazie alla maggiore entrata di energia. In realtà la meditazione è tutto, perché risolve molti dei tuoi problemi derivanti dall’assenza di energia, sebbene credessi che dipendessero da altro. Quando hai dei chakra forti, moltissimi problemi spariscono dalla tua vita perché essi si attivano per proteggerti da ciò che può recarti danno alla salute fisica ma anche mentale, come le situazioni negative che ti porterebbero ad uno stress emotivo che provocherebbe un dolore interno. Più questi si allargano e si espandono per il corpo più la tua forza e la tua resistenza mentale e fisica miglioreranno, perciò è molto importante che vengano nutriti con la prana di maggiore qualità, ovvero quella bianca, anziché far entrare troppe energie spazzatura che finirebbero solamente per confondere i chakra (es. le energie colorate come rossa, verde, gialla, eccetera; da evitare completamente) al di fuori della prana blu di cui riparleremo in seguito, trattandosi infatti di una prana molto positiva. 

Riuscire ad avere una buona costanza durante le proprie giornate e saper dedicare quel tempo che serve alle meditazioni per caricare i propri chakra di energia tutti i giorni, oltre che tenere un buon numero di sessioni quotidiane, è un’ottima abitudine per riuscire ad evolversi equilibratamente senza dover impiegare troppo tempo con quell’inutile lentezza che non porta da nessuna parte. Avere energia in corpo è troppo importante per far progredire la propria evoluzione spirituale e per far funzionare le tecniche psichiche che si stanno imparando per l’utilizzo di tutti i giorni. Le esperienze sono tutte intorno a noi, ma senza energia e senza chakra ben sviluppati non riusciamo a coglierle perché saremo incoscienti e ciechi. Tra l’altro è importante prestare attenzione ai propri chakra anche al di fuori della meditazione, rendendosi conto che loro esistono e che sono presenti anche quando non si medita. Questo ci permette di essere coscienti del loro potenziale e di ricordarci quindi di poterli utilizzare proprio quando ne abbiamo bisogno, cosa che, altrimenti, ci dimentichiamo di fare concludendo le nostre giornate senza averli utilizzati. Perché i chakra funzionino ancora più attivamente, sarebbe bene prestargli attenzioni anche durante la giornata, almeno per dedicargli qualche respiro di prana che gli permetta di essere reattivi quando sarà necessario e non solo quando vengono ricordati durante la meditazione. Un buon allenamento è quello di respirare prana nei chakra anche mentre si lavora, va bene anche solo un respiro ad un chakra soltanto per aumentare la propria consapevolezza. Ci è stato insegnato nella nostra vita che quando si compie un lavoro, bisogna farlo bene altrimenti nemmeno si deve fare. Così, siamo abituati a vivere negli estremi “o tutto o niente”, convinti che questa sia una regola che vale in ogni campo della nostra vita. Ma non è così. Quando inizi uno sport o quando vai in palestra e il maestro ti chiede di fare 10 flessioni, non è detto che ci riuscirai al primo colpo. Il primo giorno infatti potresti fermarti già al primo tentativo e magari solo dopo la terza volta che andrai in palestra riuscirai a fare 2 flessioni di fila. Dato che non sei nato “imparato”, non riuscirai subito a fare 10 flessioni: devi prima allenarti e non puoi stare fermo ad aspettare, perché aspettando senza allenamento le flessioni non si faranno da sole. Perciò non importa quanti giorni passano dalla prima volta che ci provi alla seconda volta in cui vai in palestra, ciò che conta è quanto ti stai allenando nel fare le flessioni. Il maestro desidera il tuo miglioramento per renderti orgoglioso di te stesso e così ti chiederà di fare degli sforzi, come ad esempio arrivare a compiere 3 flessioni nonostante tu, già dalla seconda, ti senta stanco morto. 

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Il suo intento è quello di velocizzare i tuoi miglioramenti perché tu per primo possa vederli ed esserne felice. Il punto è che non riuscirai a fare 10 flessioni già dalla prima volta, dovrai infatti allenarti volta per volta sin quando non ci riuscirai e potrebbero passare anche mesi, a seconda di quante volte andrai in palestra a tentare di riuscire nelle flessioni. La meditazione è uno sport per la mente, per la concentrazione mentale e psichica, quindi non conta quanti mesi passano da quando hai iniziato ad oggi, ma quante volte ti alleni a praticarla. Oltre alla meditazione – che possiamo associare all’esempio delle flessioni – esistono altre tecniche come il respirare prana dai chakra, che potremmo associare all’esempio di fare gli addominali. Non riuscirai sin da subito ad essere cosciente per ore al giorno, magari inizierai con un solo respiro ad un chakra e poi ti sentirai stanco e preferirai pensare solo al lavoro e non essere cosciente delle tecniche. Inizialmente è molto difficile essere coscienti mentre si sta nel Low (ovvero quando sei in ufficio a lavorare). Infatti,  quando ad esempio ti trovi al lavoro, essendo in un luogo immerso nel Low è molto difficile rimanere coscienti dei chakra, respirare prana e quindi praticare bene, ma fai fatica solo perché sei poco allenato. Se provandoci oggi ti stancherai subito, tra 4 o 5 sessioni potresti già trovare più semplice rimanere vigile anche quando stai dentro situazioni Low. Devi capire che non dipende da quanto tempo passa, ma da quante volte ti alleni in questa tecnica, perciò potresti anche meditare da un anno, ma se non hai mai provato questa tecnica stai certo che ti risulterà molto difficile. Anche se fai le flessioni da anni non significa che sarai capace di tenere un buon ritmo anche con gli addominali, perché sono due allenamenti completamente diversi. 

Nel caso della spiritualità non si può pensare “o tutto o niente”, perché bisogna comprendere che esistono dei livelli che non si possono superare se non ci si allena costantemente, proprio come nello sport. Perciò non si può pensare di passare da un eccesso all’altro come “o faccio 5 meditazioni o non ne faccio nemmeno una!” perché non funziona così; è sempre meglio fare quello che si riesce piuttosto che non fare niente. Certo, questa non deve diventare una scusa, infatti bisognerà sempre provare a raggiungere l’obiettivo maggiore usando tutte le proprie forze, ma se già in partenza sai che oggi non potrai raggiungere quell’obiettivo è molto meglio fare poco piuttosto che non fare niente. Se ogni volta che dovessi fare le flessioni decidessi di non farle sapendo di non poterne fare abbastanza, finiresti per perdere l’allenamento e ritrovarti a non riuscire più a raggiungere i livelli a cui sino a poco tempo prima riuscivi ad arrivare, proprio perché senza allenamento costante si perde qualità. Per la stessa ragione sarà complesso inizialmente riuscire a rimanere concentrato sul tuo chakra anche durante le faccende Low, come ad esempio il lavoro, la spesa, la passeggiata, ma provandoci e riprovandoci, andrà sempre meglio. Non passare da un estremo all’altro, non ha valore: se sino a ieri non hai mai praticato non aspettarti di riuscire a stare cosciente per ore su tutti i chakra. Provaci, perché più ti alleni più velocizzerai i tuoi miglioramenti, ma non arrabbiarti se non ci riuscirai subito, renditi invece conto di quanto sei andato avanti rispetto a chi non si allena per nulla perché preferisce “aspettare il momento adatto”, finendo per rimanere indietro per sempre. 

Essere coscienti dei chakra anche in circostanze Low ti permette di prendere più confidenza con la tua energia e di renderla più attiva per risolvere i problemi nell’immediato, anziché doverti scervellare ogni volta per trovare una soluzione. Il mio consiglio è di praticare almeno una volta a settimana un esercizio mentre stai svolgendo faccende Low; ad esempio, mentre sei a lavoro porti la tua concentrazione su un chakra e respiri prana da esso. Poiché ti trovi al lavoro è scontato dire che non devi pretendere un assoluto non pensiero, perché non è fattibile se devi pensare a quello che stai facendo. 

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La tecnica consiste nello svolgere due mansioni contemporaneamente, ovvero essere concentrato nel lavoro o nella mansione Low che stai svolgendo e nel frattempo concentrarti anche nel respirare prana all’interno del tuo chakra. Scegli un chakra per volta e non pretendere di farli sempre tutti finendo per cadere nel tranello “o tutto o niente”; concentrati in un solo chakra per volta, anche solo un chakra al giorno va bene: non stiamo parlando di meditazione, stiamo solo parlando di coscienza sui chakra durante i momenti Low! Perciò le regole sono diverse, essendo questa tecnica un extra alla meditazione e non un sostituto, ovvero è una pratica che si aggiunge per fortificare e velocizzare la tua evoluzione ma che non è dello stesso valore della Meditazione quotidiana, che invece è molto più importante svolgere con determinati passaggi da rispettare. Quindi questa tecnica aiuta la Meditazione ma non la sostituisce. 

Per praticare la tecnica bisogna prima decidere in quale momento svolgerla, possibilmente guardando l’orologio per sapere che ore sono e scegliere così l’inizio e la fine, in modo da calcolare approssimativamente la durata. Più tempo si riesce a rimanere coscienti meglio è. Quando ti senti affaticato e vuoi smettere, non farlo subito, ma resisti un altro minuto per dedicarlo alla “conclusione” in cui decidi di terminare la tecnica in modo lucido e non in modo stanco e sottomesso al Low. Conoscere il tempo di durata ti semplifica la tecnica perché ti permette di resistere alla tentazione di tornare ad essere incosciente, motivandoti ad essere il più cosciente possibile sino alla fine della sessione. Dato che non ti troverai comodamente a casa libero di metterti un timer, ma ti troverai probabilmente a lavoro, con amici, o a fare la spesa, dovrai basarti su un tempo impreciso, stimato guardando ogni tanto l’orologio per comprendere quanto manca alla fine della tecnica. Ti consiglio di iniziare con 10 minuti, così da non partire subito con mezz’ora di tempo e uscirne stanco e annoiato. Se te la senti, conclusi i 10 minuti continua con altri 5, poi altri 5, e così via, sinché non ne puoi più, ma parti sempre da un passo fattibile come 10 minuti, senza azzardare sin da subito con mezz’ora e fallire in partenza. Durante questo arco di tempo concentrati sul respirare prana dentro di te per qualche minuto, poi concentrati su un unico chakra e respira dentro di esso. Se stai svolgendo una mansione che ti permette di concentrarti un po’ di più sulla tecnica, prova ad attrarre alte quantità di prana e visualizzala entrare tutta dentro di te attraverso il tuo respiro. Se stai svolgendo una mansione che ti impedisce di concentrarti bene sulla tecnica perché il lavoro in sé ti richiede già molta concentrazione, allora concentrati solo sul chakra, tentando di respirare prana bianca da esso senza pensarci troppo, quindi ponendo la tua attenzione sulla sensazione fisica piuttosto che nel visualizzare. Le sensazioni fisiche sono molto importanti, quindi concentrati sul chakra e, sebbene tu non possa toccarlo, concentrati sul punto esatto come se lo stessi facendo con una mano energetica. L’esercizio è molto semplice perché non richiede di fare attenzione a eccessivi dettagli: devi solo concentrarti sul chakra e respirare prana da esso. Ovviamente l’azione complicata sarà rimanere cosciente nel chakra mentre starai facendo altro come lavorare, passeggiare o pulire casa. 

Questo è un ottimo esercizio perché ti permette di unire la tua vita Low alla tua Spiritualità e di renderle un tutt’uno, decidendo di essere un po’ più spirituale e dal tonale leggermente più alto anche quando sei immerso nelle faccende Low. Questo è molto importante perché, mentre le altre persone dividono le due vite come se fossero contrastanti in modo schematico e strutturato ed evitando di essere spirituali nella loro quotidianità, tu puoi decidere di unirle e comprendere che non c’è nulla di strano nell’essere Spirituale anche quando sei nel Low, perché entrambe le facce della tua vita fanno parte di te, ed è giusto creare dei legami tra le due che ti permettano di connetterle e viverle serenamente senza rinunce o particolari strutturazioni da seguire. Le persone credono di dover essere spirituali solo quando praticano, per poi comportarsi da persone Low per tutto il resto della giornata. 

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Tu puoi scegliere di vivere la tua spiritualità con molta più coscienza, decidendo di essere spirituale anche durante la tua routine. È una tua scelta e la puoi compiere giorno dopo giorno attraverso le tue azioni quotidiane. L’esercizio, infatti, può sembrare poco importante all’inizio ma ti porterà invece a prendere coscienza di te stesso, del tuo Io evoluto, concedendoti miglioramenti dai più minimi ai più grandi a seconda di quanto pratichi. Respirare prana nei chakra non solo ti aiuterà a diventare molto più cosciente mentre vivi nel Low, ma aumenterà la forza fisica e psichica dei tuoi chakra rendendoti molto più forte e diretto, specialmente quando svolgerai una tecnica che necessita di molta energia. 

Ciò che ti ho insegnato oggi non è la meditazione, perché si tratta di essere coscienti dei chakra e caricarli, quindi possiamo definirla semplicemente una tecnica per “caricare i chakra”. Questa tecnica è molto importante come extra, ma non deve assolutamente sostituire la vera meditazione perché non possiede lo stesso valore. Puoi iniziare a praticarla anche solo una volta alla settimana, ma se lo desideri, puoi praticarla molto più spesso a seconda di quanto interesse hai nel velocizzare i tuoi miglioramenti, perciò ti consiglio anche tutti i giorni. Questo dipende da te, di sicuro nessuno ti impedisce di alternare e decidere per te stesso quando e per quanto tempo praticarla: l’importante è provarci, senza mai cadere nel tranello del “o tutto o niente”. Ricordati quindi i passaggi: 
– decidi il tempo da dedicargli; 
– concentrati sul chakra e respira prana seppure tu stia facendo tutt’altro; 
– cerca di restare cosciente sul chakra per più tempo possibile a prescindere da dove e con chi ti trovi. 
Tutto dipenderà dal tuo impegno e più tempo riuscirai a rimanere cosciente sul chakra, nonostante tu stia lavorando e facendo altro, più evolverai la tua psiche allenandola a rimanere ben salda e concentrata, sopraffacendo le mille distrazioni Low che avrebbero voluto tenerti basso. Questo allenamento ti sarà molto utile e ti renderà capace di svolgere tecniche in futuro che molti altri non riusciranno a compiere perché troppo complesse da reggere mentalmente. Grazie a questo esercizio ti preparerai a saperle mettere in pratica con successo e a sfruttare con fermezza le tue capacità. 

Fine pagina 6 su 6. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

805 commenti
  • ooguway
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    23:40 02/08/25

    Comprendo molto la necessità di dover praticare più volte al giorno. Sono alcuni mesi che ho inserito la terza meditazione ma davvero mi sta capitando di tutto di più! Ho tenuto duro ed ho fatto bene perchè ho capito a mie spese che sono indispensabili più meditazioni per ottenere delle protezioni efficaci. Un'altra lezione che ho imparato (e che è essenziale per me) è quell'autodisciplina che serve per evitare di perdere tempo prezioso. E' un passaggio importante poichè non è nelle mie corde... sono brava ad improvvisare per poter cogliere "l'attimo" ma è giusto fare una selezione e lasciare il tempo delle fascinazioni facili per un obiettivo più alto quale l'evoluzione spirituale da me sempre agognata. Mi capita spesso di respirare prana durante la giornata e di raddrizzare/indirizzare il pensiero rendendolo positivo ma concentrarmi su un chakra mi risulta più facile mentre cammino oppure compio mansioni più semplici...(devo ancora imparare a fissare il tempo... vado ad intuito...). Stasera proprio, in una riunione importante ma non stressante, sono stata capace di verificare tutta la mia bolla protettiva e di rinforzarla (per me grande risultato)... mi rendevo conto che seguivo con attenzione il mio interlocutore mentre parlava e contemporaneamente visualizzavo ed ispezionavo tutta la bolla rinforzandola!!!... ho anche pensato che lui (l'interlocutore che mi guardava dritta in faccia) non intuiva assolutamente cosa stessi facendo in quel momento😅

  • SandraC.
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    13:12 31/07/25

    Mi è capitato qualche volta di camminare e di prendermi qualche momento per essere cosciente e vedere tutto con lucidità ma l’ho fatto troppe poche volte. Questo esercizio mi sembra molto più mirato, proverò da subito a concentrarmi e a non abbandonare questa buona abitudine per staccarci dal low! Grazie 🌼🙏🏻

  • mimmomm
    Medaglia per aver completato lo Step 1
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    02:09 31/07/25

    grazie per questo esercizio, non vedo l'ora di poterlo provare iniziando senza pretese con almeno 10 minuti durante il tempo di lavoro nel low in cui concentrarsi su respirare prana da un chakra e poi gradualmente aumentare il tempo o cambiare chakra per acquisite consapevolezza anche durante l'arco della giornata. mi è capitato di avere dei dolori al chi come fossero da ciclo e sentirmi invece i giorni successivi molto più energizzato. adesso comprendo meglio di cosa si trattava grazie mille

  • Amy291
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 1
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    16:45 29/07/25

    Lo trovo un articolo molto interessante, ci ricorda quanto è importante unire la nostra parte spirituale a quella low che volente o nolente tutti abbiamo. Era già stato accennato questo esercizio in un altro articolo oppure in un libro, non ricordo bene, così ogni tanto al lavoro cerco di esercitarmi a rimanere cosciente su un chakra alla volta e respirare Prana ma mi risulta un po’ difficile. Da un paio di giorni invece ho pensato di provarci mentre sto guidando e per assurdo mi sembra di riuscire a rimanere più concentrata, mantenendo comunque l’attenzione necessaria per la guida. A leggerlo sembra quasi un esercizio da poco invece per quanto mi riguarda ho bisogno di molto più allenamento, ho visto che non mi risulta così scontato ricordarsi dei Chakra al di fuori di quando faccio meditazione.

  • moca
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    08:32 23/07/25

    Mi rendo conto che medito poco, solo due volte al giorno è decisamente troppo poco, quando cerco di aggiungere una meditazione succede di tutto compresi attacchi di indolenza. È chiaro che ci vuole più impegno da parte mia, cercherò di perdere meno tempo in sciocchezze... molto interessante è invece la coscienza dei chakra durate il lavoro quotidiano. Mi ero dimenticata di questa tecnica, sicuramente cercherò un approccio ad essa più concreto tra ľ altro mi piace molto sentire i chakra durante il giorno senza toccarli. Mi concentrerò molto su questo aspetto magari mi aiuterà a perdere meno tempo .

  • Nis
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    04:37 20/07/25

    Tecnica molto interessante, di solito mi concentro a respirare prana in tutto il corpo ma d’ora in poi cercherò di respirare prana nei singoli chakra e cercherò di rafforzarli ogni giorno che passa sempre di più. Soprattutto perché mi capita che non tutte le mattine riesco a praticare la meditazione sui chakra quindi è un ottimo spunto per tenerli caricati. Inoltre questo articolo ha risposto ad uno dei miei dilemmi su come incorporare la spiritualità durante la vita Low e come fare a tenere controllati i pensieri.

  • flory
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    07:26 06/06/25

    Ho sperimentato prima di scrivere il commento, non è affatto come credevo : mi sono dovuta concentrare molto perché la durata della pratica riusciva ad arrivare a qualche secondo! Per raggiungere 2 minuti ho dovuto ritentare molte volte. Ad oggi è molto migliorata la cosa, ma con i chakra mi crea ancora difficoltà. Diverso per l'energia bianca, appena la invoco mi pervade completamente ed è stupendo, mi sento avvolta in questo fascio caldo e soffice che cresce e aumenta e mi da una forte sensazione di conforto e sicurezza.

  • tykest
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    11:23 07/05/25

    Interessante la questione del numero al giorno delle pratiche di meditazione sui chakra da fare, purtroppo al momento, ed è già passato un anno e qualche mese da quando ho iniziato la pratica in ACD, pratico solo al mattino le due protezioni personale e casa, il taglio connessioni, e la meditazione sui chakra, in quanto dovrei almeno fare altre due meditazioni sui chakra che non faccio, perché rinvio tutto il pomeriggio e la sera e poi finisco per non farle, anche perché le trovo molto faticose in quanto per me visualizzare è molto faticoso, e ho tutto sommato poche sensazioni sui chakra per quanto mi sforzi, ma qui si va decisamente oltre organizzando addirittura una meditazione sui chakra facendo altre attività low, devo darmi degli appuntamenti a ore fisse del pomeriggio e sera in cui meditare sperando che anche la visualizzazione e la percezione dei chakra migliorino, e comunque degli effetti positivi significativi li ho già così, sara anche per questo motivo che tendo a rinviare il numero di pratiche sui chakra.

  • melany
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    11:07 07/05/25

    Grazie di questo consiglio, perché al momento quando sono nel low mi capitava di fare la bolla di protezione o richiamare prana nel luogo dove mi trovo se sento è molto low. Adesso sicuramente cercherò di praticare anche questa tecnica durante le mie attività quotidiane perché credo sia molto utile per non abbassare troppo il livello di energia durante i momenti loe della vita quotidiana!

  • mirko-gaeta
    Medaglia per aver completato lo Step 1
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    11:57 28/04/25

    Ritengo che questo articolo sia di grande valore, poiché mi ha fatto comprendere che si può considerare e intendere “la Pratica” senza peraltro dissociarla dall’esercizio. L’allenamento è già una pratica di per se, in forma omogenea, che fa beneficiare la Pratica, con i frutti del proprio impegno. Eseguiamo tanti tipi di esercizi al fine di rinforzare la Pratica, che, quando applicata nel Low (ad di fuori dell’esercizio fine a stesso), nonché nella vita quotidiana, si starà manifestando e concretizzando realmente (e non solo idealmente), realizzando quello che è il suo fine e scopo ancestrale, ossia la sua manifestazione e la condivisione altrui. Evolvendo la qualità delle mie facoltà psichiche, contribuirò, in egual misura, ad evolvere la qualità delle mie vicissitudini quotidiane (e magari quelle di altri), oltre che potenziarle, probabilmente, anche in altre dimensioni. È stato interessante per me notare e riconoscere a che punto si possa risultare scarichi di energie per affrontare anche solo la quotidianità sul piano fisico, e rimanere intontiti e impotenti a causa di questa carenza, che genera incoscienza. In conclusione, con l’assiduo allenamento dei miei chakra, unita alla pratica giornaliera delle tecniche apprese, contribuirò all’ evoluzione del piano fisico e quello metafisico.

  • sole15
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    00:30 25/04/25

    Quando esco a camminare mi porto sempre dietro un timer con la vibrazione per poter praticare nel low le varie tecniche, tra cui anche la meditazione, senza bisogno di guardare l'orologio. Lo trovo utile anche per silenziare i pensieri, visto che bisogna stare concentrati a visualizzare o respirare la prana. Mi piace molto invece praticare mentre leggo questi articoli o libri, si sente che c'è molta più energia da tonale alto!

  • alessandrad'ostuni
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    16:06 18/04/25

    Io li sento muovere e quando entra la prana, sento un benessere incredibile. Grazie mille

  • Antoine
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    12:58 13/04/25

    Articolo molto interessante. Leggendo questo importantissimo documento, mi sono reso conto di quanto sia fondamentale mantenere la costanza nella Pratica per riuscire ad evolversi come si deve. Purtroppo ho notato che, da quando conduco una vita molto stressante e frenetica, faccio molta fatica a rimanere cosciente e costante. Difatti devo assolutamente cambiare alcune cose nella mia vita, altrimenti rischio di rimanere bloccato e fermo al solito punto di partenza. I consigli che sono stati dati in merito alla Pratica nel Low sono molto importanti e utili, dunque farò di tutto per impegnarmi di più anche in questo esercizio. Ogni volta che mi aggrappo alla Frequenza dell'Accademia, mi ricordo del perché scelgo ogni giorno di volermi evolvere psichicamente. Più vado avanti con questo straordinario Percorso e più mi rendo conto di essere nel posto giusto. Mai e poi mai abbandonerei questa opportunità unica e irripetibile che mi è stata data, nonostante spesso sia molto difficile riuscire a far incastrare tutto perfettamente. Grazie mille Angel per averci dato un'altra bella lezione di vita.

  • Davide (Dan)
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    13:19 11/04/25

    Praticare nei momenti Low è qualcosa che cerco sempre di non farmi mancare, perché all'inizio è complicato ma insistendo diventa più facile reggerlo, tuttavia se poi passa un po' di tempo in cui non si fa più ecco che poi ricominciare diventa più difficile, per cui cerco sempre di tenere una certa regolarità, anche perché lavorando al pc, mi stanco davvero molto la mente e ho bisogno di ricaricarmi, specialmente i chakra alti. Con l'allenamento sono diventato più capace a praticare in alcune situazioni low (es. mentre sto guidando, o su un mezzo pubblico, camminando da solo, mentre sto mangiando da solo...), mentre in altre ancora sto trovando difficoltà, ed è il momento di impegnarmi maggiormente su di essi. Ho avuto modo di vedere più volte che anche solo praticando un po' al lavoro, ritorno a casa molto meno stanco, perché nel frattempo mi sono un po' ricaricato, e anche più pulito perché mi si accollano meno pesi, quindi torno più carico a casa e la pratica serale viene meglio, per cui è davvero molto importante la pratica nei momenti low, per non parlare di quando c'è necessità di praticare e non si può aspettare di tornare a casa o di trovare un luogo tranquillo per praticare. Mi sono segnato un po' di obiettivi da migliorare. Grazie mille Angel!!

  • leonella
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    10:14 11/04/25

    Nel primo periodo in Accademia non avevo ancora compreso quanto sia importante meditare più volte durante il giorno. Quindi facevo una meditazione al giorno, al massimo due. Fatte bene. E se non riuscivo a trovare il tempo per farle bene era meglio fermarsi ad una. Grazie a questi insegnamenti e chiarimenti, ora invece ogni occasione è buona per meditare, alcune volte viene bene. Altre ci sono più distrazioni, ma sento comunque il beneficio sia nel quotidiano, diciamo quando sono nel Low, che nello svolgere le pratiche spirituali. Mi piace essere spirituale così come ci insegna Angel, imparare a meditare, praticare, essere concentrati nel nutrire i chakra anche mentre si fa qualcosa che non sembra esserlo. In realtà, scopro così, e Angel stessa ce lo insegna, che anche il cibo ne trae beneficio. Ringrazio sempre per questo incredibile e straordinario percorso in A.C.D., che insegna la spiritualità Vera.