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Step 1 - N° 44

Il Pensiero - Pensare Positivo per non pensare negativo (3 parte)

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Il Pensiero è l'ostacolo che ogni uomo dovrà superare se vorrà trovare Se stesso. 

Il pensiero è perlopiù influenzato dall'esterno e dagli altri, infatti pochi sono i pensieri che sono realmente tuoi. Fra questi, i più pericolosi sono quelli negativi o anche detti pessimistici, che ti buttano giù come un peso morto legato ai tuoi fianchi, sempre pronti a farti cadere. Eliminare tutti i pensieri in una sola volta è impossibile, ma si può abituare la propria mente a pensare positivo, anziché lasciarla libera di buttarci giù in qualunque momento come fosse un grande masso pronto a farci crollare nell'abisso più profondo. Il pensiero negativo è il peggior nemico dell'evoluzione spirituale, motivo per il quale bisogna imparare a istruirlo. 

Inizialmente potresti sottovalutare l'idea di pensare positivo, perché ritieni che non faccia per te e che tu abbia delle buone ragioni per essere "realista", al quale ti approcci come se fosse sinonimo di "pessimista". Pensi che, il pensare positivo, sia una di quelle tecniche comportamentali che vanno tanto di moda per sembrare splendidi davanti agli altri, ma che non cambierebbe alcunché nella tua vita reale. Potresti ritenere che pensare positivo sia un modo come un altro per illudersi che qualcosa di bello possa accadere, mentre la vita ti porta sempre brutte notizie. Seguire un percorso spirituale non significa dover cambiare il proprio pensiero per adattarlo a quello che viene insegnato al suo interno; quindi non significa cambiare ciò che sei o ciò che pensi. Seguire un percorso spirituale significa aprire la propria mente alla comprensione di tutto quello che ci circonda, perché possiamo vederlo e comprenderlo con vedute più ampie. Perciò un buon percorso spirituale non ti chiede di cambiare te stesso o ciò che pensi, ma di capire se ciò che pensi è veramente ciò che sei, oppure se hai seguito l'inclinazione pessimistica a cui tutti siamo sottoposti. Di conseguenza un vero percorso spirituale ti cambia, non perché vada contro il tuo volere, ma perché ti offre l'opportunità di decidere chi vuoi essere, anziché subire ciò che sei dovuto diventare per farti accettare dagli altri. 

Iniziare a praticare il pensiero positivo è ben più complesso di quanto sembri, perché non c'è nessuno che possa entrare nella tua mente per consigliarti, dirti cosa stai sbagliando o come migliorare ciò che pensi; ci devi riuscire da solo. Però posso spiegarti le motivazioni per le quali dovresti iniziare il percorso del pensiero positivo, in quanto porterà molti più benefici all'evoluzione delle tue doti sensoriali e alla tua vita di tutti i giorni. La spiritualità non è una vita a sé, ma è un'aggiunta alla tua vita personale che potrà migliorartela verso ogni ambito. Di sicuro hai iniziato questo percorso per evolvere il tuo Sesto senso, per scoprire le verità oltre questa dimensione e provare nuove esperienze, ma quando comincerai a mettere in pratica le tecniche più seriamente, in primo luogo la Meditazione, ti renderai conto che questa porta molti più benefici di quanto inizialmente pensassi. Perché la meditazione non si riduce a farti avere qualche esperienza extra-sensoriale, ma ti migliora la vita quotidiana, la salute fisica, la capacità di relazionarti con gli altri, aumentando dai più piccoli ai più grandi successi personali senza che tu capisca da dove viene tutta questa fortuna. Con il tempo, inizierai a vedere la spiritualità come qualcosa che va ben oltre la semplice attività curiosa aggiunta alla tua routine, ma la vedrai come un gesto necessario per stare bene e iniziare al meglio la giornata; un po' come l'atto di sgranchirsi le ossa appena sveglio. Verrà tutto molto più spontaneo. Per il momento devi metterti a confronto con il Low, con i mille pensieri e ostacoli che ti getta davanti agli occhi per farti distrarre dalla tua evoluzione, ma se sceglierai di ascoltare te stesso, anziché i pensieri che insistono a farti mollare, riuscirai a raggiungere questo livello di appartenenza. La spiritualità non sarà più un hobby, ma una parte di te che da sempre sentivi mancare e che finalmente sei riuscito a trovare. 

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L'atto di pensare positivo è definibile come una tecnica, perché esso va allenato durante il giorno e preso alla lettera. Esso non equivale alla Meditazione, perché durante la pratica meditativa devi imparare a restare in non pensiero; durante il resto del giorno, però, bisogna istruire il proprio pensiero affinché diventi quantomeno positivo, anziché un nemico forte che continua a martellarti e buttarti giù per ogni cosa. Pensare positivo non è facile perché ti ritrovi ad avere sempre buone ragioni per pensare negativo, per credere di non farcela, per avere dubbi su te stesso o sulle tue capacità, o per temere che qualcosa possa andare storto "come sempre"; in qualunque ambito della tua vita. Quindi si tratta di un vero e proprio percorso di pratica, in cui ogni giorno dovresti cercare di direzionare il tuo pensiero verso il lato più positivo, anziché cascare nel tranello e affliggerti del male mentale; come sei abituato a fare e nemmeno più ti rendi conto di ciò, per quanto è impresso nelle tue abitudini. Pensare positivo non è solo un modo per essere più felici durante il giorno – che non è poco – ma aiuta a concretizzare eventi positivi nella tua vita. Anche se ora è tutto nuovo per te, tutto ciò che ci circonda è fatto e messo in moto dall'energia, ciò significa che il tuo pensiero – che è un tipo di energia – può influenzare il mondo che ti circonda. Non si tratta solo delle tue azioni giornaliere, che possono influire sulla vita degli altri, ma anche dei tuoi pensieri. Forse ora provi difficoltà a credere che il tuo pensiero possa essere capace di creare, sostenendo che il pensiero sia soltanto un pensiero. Eppure, probabilmente, sei il primo a credere nel malocchio, temendo che una persona molto invidiosa possa pensarti con malizia e, con il solo pensiero cattivo, possa influenzare negativamente la tua vita e portarti sfortuna; farti capitare un incidente, e così via. Perché ritieni che solo le persone invidiose possano creare attraverso il loro pensiero? Ciò significa che le persone invidiose hanno una marcia in più, tanto da riuscire a materializzare il loro desiderio con un semplicissimo pensiero? No, ovviamente; tutti noi creiamo con la nostra mente, però lo facciamo con incoscienza per cui non siamo capaci di creare a comando e non siamo allenati per controllare le nostre emozioni. Così facendo creiamo sia eventi negativi che positivi, ma soprattutto quelli negativi, perché abbiamo la brutta abitudine di pensare molto più negativo rispetto invece a quanto dovremmo pensare positivo. 

Per mezzo di questo percorso spirituale imparerai a creare gli eventi con il tuo volere, ma prima di insegnarti queste tecniche devi imparare a migliorare il tuo pensiero positivo. Per imparare a creare con il pensiero, devi prima allenarti a capire quali sono i tuoi desideri da quelli che invece ti vengono imposti. Quindi imparerai ad utilizzare l’intento, ovvero un pensiero così veloce che non ha il tempo di associare un’immagine o una parola; io lo definisco un sentimento mentale, perché nasce dal petto ma è più forte del pensiero. Prima di arrivare a ciò bisogna lavorare per migliorare il proprio pensiero, affinché sia sempre più positivo e meno negativo. Le tre tecniche fondamentali per iniziare al meglio il percorso spirituale sono: la Meditazione, la Protezione e il Pensiero Positivo. Naturalmente ci sono molte più tecniche che insegno e sono tutte molto importanti, ma queste tre tecniche formano la base concreta su cui creare il tuo percorso di Risveglio; sono come i pilastri principali che non dovrai mollare mai, altrimenti tutto il resto crollerà. È normale, specie agli inizi, credere che il pensiero positivo non sia poi così importante, ma con l’esperienza pratica, specialmente con la Meditazione, ti renderai conto di quanto invece sia necessario mantenere una mente positiva anche durante il giorno, e non soltanto durante la sessione meditativa. Tutto ciò che influenza la nostra mente tenta di farci pensare negativamente, con un retrogusto continuo di pessimismo. Anziché pensare che andrà tutto bene, penseremo sempre che potrebbe accadere qualcosa per cui la nostra giornata, il nostro progetto o il nostro futuro, possa andare male. Il punto è che non c’è un vero motivo per pensarlo, però noi vogliamo comunque insistere che debba essere così. Quasi ci stupiamo quando un progetto fila liscio senza intoppi, come se fossimo talmente abituati ai problemi che la loro assenza inizia a farceli mancare. 

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Anche in questo caso, sarebbe impossibile combattere contro i pensieri negativi con la forza, perché alla fine troverebbero la parola giusta per metterti a tacere e averla vinta su di te. Invece, puoi abituarli piano piano a prendere una piega sempre più ottimista, finché non avrai raggiunto il controllo. Dopo aver imparato a pensare positivo, capirai quanto sia importante pensare anche di meno durante il giorno, ma ci arriveremo in seguito. Cerca di convertire ogni pensiero in qualcosa di più positivo, che non significa irrazionale, bensì essere razionalmente positivi. Se domani hai un esame e non hai studiato niente e sai già che sarà un esame molto difficile, tanto che sia impossibile superarlo, è inutile passare la giornata a soffrire pur sapendo che un solo giorno non ti basterebbe per studiare tutto; quindi perché decidi di sprecare questo giorno a stare in ansia e ossessionarti sul domani? Sai già che non lo passerai e non è la fine, non è l’ultima occasione, e se lo fosse avresti dovuto pensarci prima; ora non hai motivo di disperare, piuttosto preparati per la prossima data. Piuttosto che passare la giornata a stare male mentalmente, accetta di non essere pronto per domani e pensa che hai l’opportunità di prepararti molto meglio per la prossima data. È una scocciatura, è una rottura, ma ci dovevi pensare prima; ora invece è tardi e non è necessario buttare all’aria anche quest’ultima giornata, perché potresti invece usarla per portarti avanti con altre materie o per la prossima data dello stesso esame. Come vedi pensare positivo non significa essere irrazionali, illudendoti di poter superare l’esame senza aver combinato nulla per farlo e poi, ovviamente, andare lì, venire bocciato, e vederti crollare il mondo addosso. Però attraverso il pensiero positivo puoi dare una ragione alla tua giornata: non passerai l’esame di domani ma sfrutterai la giornata di oggi per fare qualcosa di produttivo, anziché studiare all’ultimo momento per un esame fallito in partenza. Che cosa vorresti dimostrare? Perché studiare per un esame già fallito? Se sei perfettamente consapevole che sia impossibile superarlo con una sola giornata di studio, allora non sprecare tempo e passa al prossimo. 

Invece, se hai studiato ma temi comunque di non essere preparato abbastanza e quindi hai paura di non farcela, converti le tue paure e la tua ansia in un pensiero positivo: provaci. Pensare subito che ci riuscirai per certo e che andrà tutto bene, è sicuramente molto complicato all’inizio; però puoi scegliere di non pensare negativo, ovvero di smettere di martellarti con i pensieri ossessivi e concentrarti a fare altro. Se domani hai l’esame allora continua a prepararti, e se sei stanco di studiare, fai altro, purché non ti fermi a pensare negativo: altrimenti sarà la tua rovina. Piuttosto che stare fermo, sdraiato sul letto a ossessionarti sul risultato di domani, fai qualunque altra cosa ma non pensare negativo: altrimenti creerai l’evento per domani perché vada peggio di quanto sarebbe dovuto andare! Controlla il tuo pensiero, pensa positivo o quantomeno non passare il tempo a pensare negativo. Il pensiero crea, quindi se continui a pensare negativo, stai alimentando gli eventi negativi che potrebbero accadere per farti andare storto l’esame; invece, se smetti di pensare negativo, prima di tutto smetti di alimentare lo stress e tutto ciò che ne segue, dopodiché potrai iniziare a pensare un po' più positivo. Domani avrai l’esame, non è il primo e non è l’ultimo ostacolo che dovrai superare, non durerà un giorno intero ma solamente pochi minuti. Perché stressarti un intero giorno o un’intera settimana per un evento che durerà solo pochi minuti? Perché decidere di stare male, di soffrire, di entrare in panico, per qualcosa che accadrà solo domani e per pochissimo tempo? Silenzia la tua mente, scegli di non cadere nella trappola dell’angoscia, dello stress e dell’ansia, perché sono devastanti per la tua salute fisica e mentale. Hai studiato? Fine, se puoi studiare ancora fallo, se non riesci perché troppo stanco allora è inutile pensarci; se non sei davvero stanco allora studia, se sei troppo stanco e sarebbe inutile studiare ancora allora smetti di pensarci. Libera la tua mente! 

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Siamo troppo abituati a punire noi stessi e credere che se non facciamo il nostro dovere allora dobbiamo sentirci in colpa e trattarci male. Hai studiato per l’esame e temi che questo possa andare male ma non hai più le forze di studiare ancora, ti senti in colpa e ti punisci, pensando che se non puoi studiare allora non devi fare nient’altro, come se fossi in punizione. Non sei più un bambino e non sei il tuo genitore: smettila di punire te stesso come facevano quando eri piccolino. Sei abbastanza grande per capire se hai voglia di studiare oppure no: se proprio non riesci a studiare, che senso ha rimanere a letto a fare niente, pensando e ossessionandoti sull’esame di domani? Non hai motivo di punirti: punisciti solamente se sai di poter studiare ma sei troppo pigro per farlo, perché questo è un altro discorso. Però, se sei perfettamente consapevole che più di così non puoi fare, che hai già fatto tutto il possibile e che non puoi fare oltre, allora fai qualcos’altro; purché non ti fermi a fare un bel niente. Inutile dire che se farai qualcos’altro, come andare in palestra o a fare due passi al parco, non dimenticherai tutto ciò che hai studiato come per magia, ritrovandoti domani a non superare l’esame a causa della passeggiata fatta il giorno prima. Se non lo superi è perché non hai studiato bene in tutto il tempo che avevi a disposizione, non di certo per la passeggiata del giorno prima. Ma cosa credi, che se chiudi il libro e rimani tutto il giorno sdraiato a letto ad ossessionarti, ti manterrà la mente lucida e domani supererai l’esame grazie a questo? I nostri genitori ci hanno abituato a restare in casa per punizione: “Studia altrimenti non esci!”. Questo significa che, se non studi, non puoi uscire. Credere però che, pur avendo studiato, pur essendoti impegnato tanto, ti debba punire ugualmente – come facevano quand’eri piccolo! – solo per paura di non aver fatto abbastanza, possa cambiare qualcosa, ti sbagli di grosso. Se resti a casa ad ossessionarti e senza aprire il libro, o se esci di casa o fai qualcos’altro, non cambia le sorti dell’esame di domani. Anzi, di sicuro ti renderà meno teso e ansioso rispetto a passare la serata ad ossessionarti. 

Con l’esempio dell’esame, voglio farti capire la differenza fra agire e pensare. Se puoi cambiare un evento, per esempio studiando di più per l’esame di domani, allora resta in casa e studia, perché il sacrificio di oggi ti porterà a non doverti sacrificare durante i prossimi mesi; in quanto se domani supererai l’esame non dovrai trascinartelo ad una prossima data. Però, se hai già studiato e sai che non puoi fare più nulla di quanto hai già fatto, e non hai nessuna intenzione di studiare ancora, allora non rimanere fermo a pensarci; ma fai qualcos’altro, qualunque cosa pur di non stare fermo a pensare negativo. Questo vale per ogni singola situazione della nostra vita, e non soltanto per gli esami! Se hai paura di qualcosa, se ti spaventa un evento o sei in ansia per una riunione, fai il possibile per arrivarci preparato. Se hai già fatto tutto quello che potevi, allora smettila di pensarci e occupati di altro. Perché restare fissato a pensare a quell’evento ti fa male mentalmente, fisicamente, e inoltre il tuo pensiero negativo creerà maggiori ostacoli per quella giornata. Ergo smetti di pensare, piuttosto occupati di altro. Il primo passo per imparare a pensare positivo è quello di smettere di pensare negativo; specialmente quando non ce ne sarebbe davvero bisogno ma ti ostini a passare le ore, o peggio ancora, le intere giornate, nel vero senso della parola, ad ossessionarti su un evento che ti spaventa. Diminuisci i tuoi pensieri negativi e gli eventi futuri inizieranno a migliorare, diventando sempre più positivi. Dopodiché passeremo al cambiare l’approccio mentale verso gli eventi, pensando a loro con una consapevolezza molto più positiva. 

Fine pagina 4 su 4. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

1351 commenti
  • sole15
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    18:34 04/06/25

    È dura togliersi di dosso il pessimismo, dopo che ha caratterizzato un'intera vita. Ma senza la meditazione sarebbe stato impossibile cambiare modo di pensare, perchè essa fa gran parte del lavoro che la sola forza di volontà non raggiunge. Io per non avere più il minimo sospetto che qualcosa potrebbe andare male, mi sono messa ad aggiungere alle pratiche giornaliere una spinta perchè mi vada tutto bene in futuro. Anche il senso di colpa e punizione verso me stessa, lo trasformo in pratica di pulizia personale. Quando invece nonostante le pratiche, mi sento un po' troppo appesantita e in gabbia, allora esco a fare lunghe camminate.

  • valentinamaria
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    16:11 04/06/25

    In generale avevo iniziato a tenere il non pensiero dopo che accadeva un evento spiacevole (nei periodi in cui praticavo di più), mi veniva in automatico, per evitare i pensieri negativi che mi avrebbero resa ancora più triste. Però mi rendo conto che fosse un non pensiero molto apatico e che il mio umore avesse comunque tendenze pessimistiche. Pensare positivo è più difficile in quelle situazioni perché vengo ferita dall'energia negativa, ma suppongo che farlo durante la giornata sia già un inizio. Non ho mai creduto che il pensiero positivo potesse fare grandi effetti, però paradossalmente pensavo che quello negativo fosse invece pericolosissimo, forse perché mi dicevo "ci sono già le entità negative e gli alieni ad attaccarmi, pensare positivo non mi aiuterà a molto". Ma effettivamente non ci ho mai provato quindi non posso saperlo! Riguardo all'esempio dell'esame citato, io ho vissuto un'esperienza simile che mi ha insegnato che avere ansia non produttiva (quindi quella che non ti sprona ad agire ma ti fa solo stressare) è inutile. Mi era capitato di stressarmi tantissimo perché in terza superiore, facendo il liceo da privatista (andavo a scuola normalmente fino in seconda ma dalla terza in poi ho deciso di continuare da privatista), dovevo fare l'esame di idonietà (quindi per passare l'anno) per la prima volta. Durante l'anno avevo avuto dei prof privati che mi seguivano, ma per molte materie avevo soltanto ascoltato la lezione e il libro non l'avevo mai aperto, specialmente arte (l'avevo studiata per 4 giorni in tutto l'anno da dei powerpoint estremamente semplificati), greco e latino (dovevo studiare alcuni testi in lingua originale e io non l'avevo mai fatto). Inoltre per tutta l'estate non avevo ripassato perché ero "troppo impegnata" a deprimermi per vicende di vita personale (abbastanza insignificanti, anzi si sono pure risolte facilmente). Per tutti i mesi prima dell'esame mi ero stressata tantissimo, ero devastata, sicura che non l'avrei mai passato, in più il preside della scuola mi aveva detto che nessuno riusciva a superarlo perché erano 11 materie (in realtà lui cercava di spaventarmi per farmi rimanere a scuola, perché essendo una privata ci avrebbe guadagnato di più). Ho ripassato le materie, un libro intero per ciascuna, il giorno stesso degli esami (erano stati divisi in 6 giorni), quindi avevo conoscenze molto superficiali. Inutile dire che nessuno dei prof della commissione aveva la minima idea di cosa io avessi fatto durante l'anno, quasi nessuno si era letto il programma delle materie che avevo mandato e io ho mentito dicendo di non aver fatto la maggior parte degli argomenti. Tra l'altro la versione di latino era un testo che avevo già studiato ma loro non lo sapevano. In conclusione l'ho passato, però ho sentito le conseguenze di tutto quello stress nel periodo successivo, infatti ero profondamente depressa. Mai più! Grazie per l'articolo. :)

  • Ramona
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    08:10 23/05/25

    Ci riesco con compasione a transformare un pensiero negativo in positivo, con amore verso di me e verso i altri. Dopo tanti anni di meditazione riesco a accorgermi se un pensiero e mio o viene da esterno, quindi lo capisco e non lo faccio entrare nella mia mente.

  • Eleonora
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    17:39 18/05/25

    Mi potrei definire ottimista di nascita con capacità di lasciare andare le negatività emotive e di pensiero. Non dico che non mi capiti di avere pensieri negativi soprattutto nei momenti in cui la vita si sta impegnando a darti qualche lezione, ma nella mia ormai lunga vita ho imparato a “lasciare andare” e affidare a Dio la soluzione delle varie e problematiche vicende alle quali sono sottoposta. E ho anche imparato ad apprezzare come sono e tutto quello che ho che non è scontato. Così ritrovo la mia centralità.

  • gpaiano
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    14:33 17/05/25

    E da un po che ho cambiato l’ approccio da pensiero negativo a pensiero positivo.. lo ammetto non è facile anzi è davvero difficile.. e tuttora a volte non ci riesco.. una cosa che ho imparato gia prima di seguire l acd é che “i pensieri sono cose”. I pensieri sono un mezzo potentissimo. Ma prima non riuscivo a capirlo bene perche mi mancava un pezzo del puzzle, che ho recepito qui da te Angel.. l” INTENTO”.. penso proprio che sia la chiave anche qui.. il pensiero positivo o il pensiero negativo sono nulli se non c’è l’intento.. il problema è che la maggior parte delle volte nel pensiero negativo l’intento che ci mettiamo è forte a differenza del pensiero positivo.. facendo in modo che il pensiero negativo si avveri prima di quello positivo

  • sdantritt
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    15:30 16/05/25

    Per ora , futte le volte che ho un pensiero negativo , provo a respirare prana ed effettivamente qualcosa si placa nella mente; solo non ho ancora capito quale altra tecnica c'è per pensare positivo

  • Barby74
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    11:22 16/05/25

    il peso che porto addosso è grande! Peso fisico,peso spirituale,peso di pensieri.....praticando ed iniziate a pensare positivo possiamo migliorare tutti!

  • lapatti
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    05:32 16/05/25

    questo articolo merita davvero decine di riletture perché manifesta la stupidità umana finalmente e mi rende così felice che non posso dire

  • Luna
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    21:07 14/05/25

    Stopping to think negative and starting think more positive is something my old me would've rolled her eyes over. Current me thankfully lives the growing comfort of stopping to spiral down and obsess over the tiniest things. It was and still sometimes is surprising how well situations go when you put in effort, practise and stop thinking negative about them. From ending up in front rows of concerts, to making valuable relationships to choosing more and more whats good for me. It is crazy thinking back, but the more you practise, the more you can also rely on yourself, tidying up your selfesteem which then again makes it easier to keep the negativity and insecurity at bay

  • giuls
    Medaglia per aver completato lo Step 1
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    11:54 14/05/25

    Rileggendo questo articolo mi sono accorta di quanto il mio pensiero sia cambiato da quando ho iniziato il percorso in accademia. Prima di iniziare questo percorso pensavo spesso negativo e percepivo già da prima di conoscere ACD che molte delle cose che sono andate storte nella mia vita me le sono tirate addosso da sola con il mio pensiero, perché erano proprio le mie paure, o le immagini di situazioni spiacevoli che immaginavo ad avverarsi. Ad ogni modo il tempo è passato e sono cambiata moltissimo grazie ad ACD e ora mi rendo conto di non pensare più negativo, o comunque capita molto raramente. Giusto qualche giorno fa ci feci caso: sono al verde in un paese straniero e sto facendo fatica a trovare lavoro. In altri periodi della mia vita mi sarei fatta prendere dal panico, ma ora sono stranamente serena e fiduciosa che il lavoro arriverà molto presto 😂. Credo che la meditazione aiuti tantissimo a migliorare il modo di approcciarsi alla vita! Nel mio caso è avvenuto molto naturalmente semplicemente cercando di essere costante con le meditazioni e nel tempo, ho avuto diverse prove del fatto che se penso positivamente a qualcosa e ci metto l’intento, essa di realizza.

  • annalisa
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    11:38 14/05/25

    Per me il pensiero positivo non è mai stato qualcosa di naturale. Fin da piccola ho avuto un’attitudine piuttosto negativa verso il futuro: tendevo a vedere sempre il lato peggiore delle situazioni. Questo modo di pensare mi ha accompagnata fin dall’infanzia, al punto che già a sei anni soffrivo d’ansia. Ricordo che a quell’età avevo una grande passione per la poesia e avevo scritto una poesia intitolata proprio Ansia. Ne scrivevo tante, tutte molto cupe, eppure stilisticamente mature, almeno per una bambina della mia età. Ripensandoci oggi, mi chiedo spesso da dove arrivassero quelle emozioni così intense e negative, visto che nella mia vita non ho mai vissuto traumi o situazioni drammatiche. Ho avuto una famiglia presente, andavo bene a scuola – anche se con tanto stress – e in fondo non mi mancava nulla. Forse, a volte, certe emozioni ci seguono da molto più lontano. Ora so che, oltre alla meditazione, è fondamentale che io impari a coltivare anche il pensiero positivo. La meditazione mi aiuta a centrarmi, ma non basta da sola: per evolvermi davvero, devo fare questo passo in più. questo articolo era proprio quello che mi ci voleva.

  • francysco
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    10:59 14/05/25

    Pensare positivo non è solo una modalità che ci possiamo impostare mentalmente senza agire nell'atto pratico: attraverso la tecnica della meditazione possiamo agire affinchè diventi un vero e proprio stato d'essere, concentrandoci sul presente e rimanendo così coscienti e ancorati al qui e ora durante tutto il resto della giornata. Ci sono persone che riescono a essere positive anche senza meditare, ma non significa che questo mood riescono a tenerlo sempre attivo per tutto il giorno. Meditando invece possiamo effettivamente fare ciò, migliorando il nostro umore anche nelle situazioni più difficili, rimanendo con la testa alta, sentendoci meno abbattuti rispetto a prima, meno apatici e scontrosi. La meditazione di A.C.D. offre tantissimi vantaggi, vanno solo scoperti man mano che si pratica e che si studiano gli articoli, ci vuole anche una certa costanza.

  • nikolay
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    19:18 13/05/25

    Sono d'accordo su tutto, sono stato negativo per tutta la vita, ultimamante, forse grazie agli insegnamenti dell'Accademia o forse per essermi reso conto di quanto migliori l'esistenza abbandonando il pensiero negativo ho iniziato d avere un atteggiamento diverso. Effettivamente non ignoro l'esistenza di negatività o potenziali eventi anche catastrofici, ma nella consapevolezza che non posso farci nulla e che comunque non ne sono responsabile vivo più sereno. Magari posso pensare serenamente ad un piano B, ma non mi cruccio, e questo mi fa stare bene

  • margot94
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    00:27 12/05/25

    Pensare positivo non è semplice. Purtroppo è una mia pecca, non riesco a mantenere un costante pensiero positivo, è come se mentre sto pensando positivo, in un'attimo mi ritrovo a pensare negativo, sarà probabilmente il fatto che in passato sono stata molto pessimista, pensavo tutto negativo. Pero ci metterò l'impegno e costanza nel riuscire a pensare positivo! Già il fatto che mi sto allenando con il non pensiero ,mi sta aiutando tantissimo soprattutto durante le mie sedute meditative e mentre lavoro! Piano piano con costanza e consapevolezza riuscirò a raggiungere a pensare anche io positivo! Grazie Angel❤️

  • Laura
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    21:38 10/05/25

    Facendo attenzione ci si accorge che il pensiero negativo è automatico mentre quello positivo è o diviene tale solo a seguito di presa di coscienza e trasmutazione