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Step 1 - N° 43

Il Pensiero - Pensare Positivo per non pensare negativo (3 parte)

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Il Pensiero è l'ostacolo che ogni uomo dovrà superare se vorrà trovare Se stesso. 

Il pensiero è perlopiù influenzato dall'esterno e dagli altri, infatti pochi sono i pensieri che sono realmente tuoi. Fra questi, i più pericolosi sono quelli negativi o anche detti pessimistici, che ti buttano giù come un peso morto legato ai tuoi fianchi, sempre pronti a farti cadere. Eliminare tutti i pensieri in una sola volta è impossibile, ma si può abituare la propria mente a pensare positivo, anziché lasciarla libera di buttarci giù in qualunque momento come fosse un grande masso pronto a farci crollare nell'abisso più profondo. Il pensiero negativo è il peggior nemico dell'evoluzione spirituale, motivo per il quale bisogna imparare a istruirlo. 

Inizialmente potresti sottovalutare l'idea di pensare positivo, perché ritieni che non faccia per te e che tu abbia delle buone ragioni per essere "realista", al quale ti approcci come se fosse sinonimo di "pessimista". Pensi che, il pensare positivo, sia una di quelle tecniche comportamentali che vanno tanto di moda per sembrare splendidi davanti agli altri, ma che non cambierebbe alcunché nella tua vita reale. Potresti ritenere che pensare positivo sia un modo come un altro per illudersi che qualcosa di bello possa accadere, mentre la vita ti porta sempre brutte notizie. Seguire un percorso spirituale non significa dover cambiare il proprio pensiero per adattarlo a quello che viene insegnato al suo interno; quindi non significa cambiare ciò che sei o ciò che pensi. Seguire un percorso spirituale significa aprire la propria mente alla comprensione di tutto quello che ci circonda, perché possiamo vederlo e comprenderlo con vedute più ampie. Perciò un buon percorso spirituale non ti chiede di cambiare te stesso o ciò che pensi, ma di capire se ciò che pensi è veramente ciò che sei, oppure se hai seguito l'inclinazione pessimistica a cui tutti siamo sottoposti. Di conseguenza un vero percorso spirituale ti cambia, non perché vada contro il tuo volere, ma perché ti offre l'opportunità di decidere chi vuoi essere, anziché subire ciò che sei dovuto diventare per farti accettare dagli altri. 

Iniziare a praticare il pensiero positivo è ben più complesso di quanto sembri, perché non c'è nessuno che possa entrare nella tua mente per consigliarti, dirti cosa stai sbagliando o come migliorare ciò che pensi; ci devi riuscire da solo. Però posso spiegarti le motivazioni per le quali dovresti iniziare il percorso del pensiero positivo, in quanto porterà molti più benefici all'evoluzione delle tue doti sensoriali e alla tua vita di tutti i giorni. La spiritualità non è una vita a sé, ma è un'aggiunta alla tua vita personale che potrà migliorartela verso ogni ambito. Di sicuro hai iniziato questo percorso per evolvere il tuo Sesto senso, per scoprire le verità oltre questa dimensione e provare nuove esperienze, ma quando comincerai a mettere in pratica le tecniche più seriamente, in primo luogo la Meditazione, ti renderai conto che questa porta molti più benefici di quanto inizialmente pensassi. Perché la meditazione non si riduce a farti avere qualche esperienza extra-sensoriale, ma ti migliora la vita quotidiana, la salute fisica, la capacità di relazionarti con gli altri, aumentando dai più piccoli ai più grandi successi personali senza che tu capisca da dove viene tutta questa fortuna. Con il tempo, inizierai a vedere la spiritualità come qualcosa che va ben oltre la semplice attività curiosa aggiunta alla tua routine, ma la vedrai come un gesto necessario per stare bene e iniziare al meglio la giornata; un po' come l'atto di sgranchirsi le ossa appena sveglio. Verrà tutto molto più spontaneo. Per il momento devi metterti a confronto con il Low, con i mille pensieri e ostacoli che ti getta davanti agli occhi per farti distrarre dalla tua evoluzione, ma se sceglierai di ascoltare te stesso, anziché i pensieri che insistono a farti mollare, riuscirai a raggiungere questo livello di appartenenza. La spiritualità non sarà più un hobby, ma una parte di te che da sempre sentivi mancare e che finalmente sei riuscito a trovare. 

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L'atto di pensare positivo è definibile come una tecnica, perché esso va allenato durante il giorno e preso alla lettera. Esso non equivale alla Meditazione, perché durante la pratica meditativa devi imparare a restare in non pensiero; durante il resto del giorno, però, bisogna istruire il proprio pensiero affinché diventi quantomeno positivo, anziché un nemico forte che continua a martellarti e buttarti giù per ogni cosa. Pensare positivo non è facile perché ti ritrovi ad avere sempre buone ragioni per pensare negativo, per credere di non farcela, per avere dubbi su te stesso o sulle tue capacità, o per temere che qualcosa possa andare storto "come sempre"; in qualunque ambito della tua vita. Quindi si tratta di un vero e proprio percorso di pratica, in cui ogni giorno dovresti cercare di direzionare il tuo pensiero verso il lato più positivo, anziché cascare nel tranello e affliggerti del male mentale; come sei abituato a fare e nemmeno più ti rendi conto di ciò, per quanto è impresso nelle tue abitudini. Pensare positivo non è solo un modo per essere più felici durante il giorno – che non è poco – ma aiuta a concretizzare eventi positivi nella tua vita. Anche se ora è tutto nuovo per te, tutto ciò che ci circonda è fatto e messo in moto dall'energia, ciò significa che il tuo pensiero – che è un tipo di energia – può influenzare il mondo che ti circonda. Non si tratta solo delle tue azioni giornaliere, che possono influire sulla vita degli altri, ma anche dei tuoi pensieri. Forse ora provi difficoltà a credere che il tuo pensiero possa essere capace di creare, sostenendo che il pensiero sia soltanto un pensiero. Eppure, probabilmente, sei il primo a credere nel malocchio, temendo che una persona molto invidiosa possa pensarti con malizia e, con il solo pensiero cattivo, possa influenzare negativamente la tua vita e portarti sfortuna; farti capitare un incidente, e così via. Perché ritieni che solo le persone invidiose possano creare attraverso il loro pensiero? Ciò significa che le persone invidiose hanno una marcia in più, tanto da riuscire a materializzare il loro desiderio con un semplicissimo pensiero? No, ovviamente; tutti noi creiamo con la nostra mente, però lo facciamo con incoscienza per cui non siamo capaci di creare a comando e non siamo allenati per controllare le nostre emozioni. Così facendo creiamo sia eventi negativi che positivi, ma soprattutto quelli negativi, perché abbiamo la brutta abitudine di pensare molto più negativo rispetto invece a quanto dovremmo pensare positivo. 

Per mezzo di questo percorso spirituale imparerai a creare gli eventi con il tuo volere, ma prima di insegnarti queste tecniche devi imparare a migliorare il tuo pensiero positivo. Per imparare a creare con il pensiero, devi prima allenarti a capire quali sono i tuoi desideri da quelli che invece ti vengono imposti. Quindi imparerai ad utilizzare l’intento, ovvero un pensiero così veloce che non ha il tempo di associare un’immagine o una parola; io lo definisco un sentimento mentale, perché nasce dal petto ma è più forte del pensiero. Prima di arrivare a ciò bisogna lavorare per migliorare il proprio pensiero, affinché sia sempre più positivo e meno negativo. Le tre tecniche fondamentali per iniziare al meglio il percorso spirituale sono: la Meditazione, la Protezione e il Pensiero Positivo. Naturalmente ci sono molte più tecniche che insegno e sono tutte molto importanti, ma queste tre tecniche formano la base concreta su cui creare il tuo percorso di Risveglio; sono come i pilastri principali che non dovrai mollare mai, altrimenti tutto il resto crollerà. È normale, specie agli inizi, credere che il pensiero positivo non sia poi così importante, ma con l’esperienza pratica, specialmente con la Meditazione, ti renderai conto di quanto invece sia necessario mantenere una mente positiva anche durante il giorno, e non soltanto durante la sessione meditativa. Tutto ciò che influenza la nostra mente tenta di farci pensare negativamente, con un retrogusto continuo di pessimismo. Anziché pensare che andrà tutto bene, penseremo sempre che potrebbe accadere qualcosa per cui la nostra giornata, il nostro progetto o il nostro futuro, possa andare male. Il punto è che non c’è un vero motivo per pensarlo, però noi vogliamo comunque insistere che debba essere così. Quasi ci stupiamo quando un progetto fila liscio senza intoppi, come se fossimo talmente abituati ai problemi che la loro assenza inizia a farceli mancare. 

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Anche in questo caso, sarebbe impossibile combattere contro i pensieri negativi con la forza, perché alla fine troverebbero la parola giusta per metterti a tacere e averla vinta su di te. Invece, puoi abituarli piano piano a prendere una piega sempre più ottimista, finché non avrai raggiunto il controllo. Dopo aver imparato a pensare positivo, capirai quanto sia importante pensare anche di meno durante il giorno, ma ci arriveremo in seguito. Cerca di convertire ogni pensiero in qualcosa di più positivo, che non significa irrazionale, bensì essere razionalmente positivi. Se domani hai un esame e non hai studiato niente e sai già che sarà un esame molto difficile, tanto che sia impossibile superarlo, è inutile passare la giornata a soffrire pur sapendo che un solo giorno non ti basterebbe per studiare tutto; quindi perché decidi di sprecare questo giorno a stare in ansia e ossessionarti sul domani? Sai già che non lo passerai e non è la fine, non è l’ultima occasione, e se lo fosse avresti dovuto pensarci prima; ora non hai motivo di disperare, piuttosto preparati per la prossima data. Piuttosto che passare la giornata a stare male mentalmente, accetta di non essere pronto per domani e pensa che hai l’opportunità di prepararti molto meglio per la prossima data. È una scocciatura, è una rottura, ma ci dovevi pensare prima; ora invece è tardi e non è necessario buttare all’aria anche quest’ultima giornata, perché potresti invece usarla per portarti avanti con altre materie o per la prossima data dello stesso esame. Come vedi pensare positivo non significa essere irrazionali, illudendoti di poter superare l’esame senza aver combinato nulla per farlo e poi, ovviamente, andare lì, venire bocciato, e vederti crollare il mondo addosso. Però attraverso il pensiero positivo puoi dare una ragione alla tua giornata: non passerai l’esame di domani ma sfrutterai la giornata di oggi per fare qualcosa di produttivo, anziché studiare all’ultimo momento per un esame fallito in partenza. Che cosa vorresti dimostrare? Perché studiare per un esame già fallito? Se sei perfettamente consapevole che sia impossibile superarlo con una sola giornata di studio, allora non sprecare tempo e passa al prossimo. 

Invece, se hai studiato ma temi comunque di non essere preparato abbastanza e quindi hai paura di non farcela, converti le tue paure e la tua ansia in un pensiero positivo: provaci. Pensare subito che ci riuscirai per certo e che andrà tutto bene, è sicuramente molto complicato all’inizio; però puoi scegliere di non pensare negativo, ovvero di smettere di martellarti con i pensieri ossessivi e concentrarti a fare altro. Se domani hai l’esame allora continua a prepararti, e se sei stanco di studiare, fai altro, purché non ti fermi a pensare negativo: altrimenti sarà la tua rovina. Piuttosto che stare fermo, sdraiato sul letto a ossessionarti sul risultato di domani, fai qualunque altra cosa ma non pensare negativo: altrimenti creerai l’evento per domani perché vada peggio di quanto sarebbe dovuto andare! Controlla il tuo pensiero, pensa positivo o quantomeno non passare il tempo a pensare negativo. Il pensiero crea, quindi se continui a pensare negativo, stai alimentando gli eventi negativi che potrebbero accadere per farti andare storto l’esame; invece, se smetti di pensare negativo, prima di tutto smetti di alimentare lo stress e tutto ciò che ne segue, dopodiché potrai iniziare a pensare un po' più positivo. Domani avrai l’esame, non è il primo e non è l’ultimo ostacolo che dovrai superare, non durerà un giorno intero ma solamente pochi minuti. Perché stressarti un intero giorno o un’intera settimana per un evento che durerà solo pochi minuti? Perché decidere di stare male, di soffrire, di entrare in panico, per qualcosa che accadrà solo domani e per pochissimo tempo? Silenzia la tua mente, scegli di non cadere nella trappola dell’angoscia, dello stress e dell’ansia, perché sono devastanti per la tua salute fisica e mentale. Hai studiato? Fine, se puoi studiare ancora fallo, se non riesci perché troppo stanco allora è inutile pensarci; se non sei davvero stanco allora studia, se sei troppo stanco e sarebbe inutile studiare ancora allora smetti di pensarci. Libera la tua mente! 

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Siamo troppo abituati a punire noi stessi e credere che se non facciamo il nostro dovere allora dobbiamo sentirci in colpa e trattarci male. Hai studiato per l’esame e temi che questo possa andare male ma non hai più le forze di studiare ancora, ti senti in colpa e ti punisci, pensando che se non puoi studiare allora non devi fare nient’altro, come se fossi in punizione. Non sei più un bambino e non sei il tuo genitore: smettila di punire te stesso come facevano quando eri piccolino. Sei abbastanza grande per capire se hai voglia di studiare oppure no: se proprio non riesci a studiare, che senso ha rimanere a letto a fare niente, pensando e ossessionandoti sull’esame di domani? Non hai motivo di punirti: punisciti solamente se sai di poter studiare ma sei troppo pigro per farlo, perché questo è un altro discorso. Però, se sei perfettamente consapevole che più di così non puoi fare, che hai già fatto tutto il possibile e che non puoi fare oltre, allora fai qualcos’altro; purché non ti fermi a fare un bel niente. Inutile dire che se farai qualcos’altro, come andare in palestra o a fare due passi al parco, non dimenticherai tutto ciò che hai studiato come per magia, ritrovandoti domani a non superare l’esame a causa della passeggiata fatta il giorno prima. Se non lo superi è perché non hai studiato bene in tutto il tempo che avevi a disposizione, non di certo per la passeggiata del giorno prima. Ma cosa credi, che se chiudi il libro e rimani tutto il giorno sdraiato a letto ad ossessionarti, ti manterrà la mente lucida e domani supererai l’esame grazie a questo? I nostri genitori ci hanno abituato a restare in casa per punizione: “Studia altrimenti non esci!”. Questo significa che, se non studi, non puoi uscire. Credere però che, pur avendo studiato, pur essendoti impegnato tanto, ti debba punire ugualmente – come facevano quand’eri piccolo! – solo per paura di non aver fatto abbastanza, possa cambiare qualcosa, ti sbagli di grosso. Se resti a casa ad ossessionarti e senza aprire il libro, o se esci di casa o fai qualcos’altro, non cambia le sorti dell’esame di domani. Anzi, di sicuro ti renderà meno teso e ansioso rispetto a passare la serata ad ossessionarti. 

Con l’esempio dell’esame, voglio farti capire la differenza fra agire e pensare. Se puoi cambiare un evento, per esempio studiando di più per l’esame di domani, allora resta in casa e studia, perché il sacrificio di oggi ti porterà a non doverti sacrificare durante i prossimi mesi; in quanto se domani supererai l’esame non dovrai trascinartelo ad una prossima data. Però, se hai già studiato e sai che non puoi fare più nulla di quanto hai già fatto, e non hai nessuna intenzione di studiare ancora, allora non rimanere fermo a pensarci; ma fai qualcos’altro, qualunque cosa pur di non stare fermo a pensare negativo. Questo vale per ogni singola situazione della nostra vita, e non soltanto per gli esami! Se hai paura di qualcosa, se ti spaventa un evento o sei in ansia per una riunione, fai il possibile per arrivarci preparato. Se hai già fatto tutto quello che potevi, allora smettila di pensarci e occupati di altro. Perché restare fissato a pensare a quell’evento ti fa male mentalmente, fisicamente, e inoltre il tuo pensiero negativo creerà maggiori ostacoli per quella giornata. Ergo smetti di pensare, piuttosto occupati di altro. Il primo passo per imparare a pensare positivo è quello di smettere di pensare negativo; specialmente quando non ce ne sarebbe davvero bisogno ma ti ostini a passare le ore, o peggio ancora, le intere giornate, nel vero senso della parola, ad ossessionarti su un evento che ti spaventa. Diminuisci i tuoi pensieri negativi e gli eventi futuri inizieranno a migliorare, diventando sempre più positivi. Dopodiché passeremo al cambiare l’approccio mentale verso gli eventi, pensando a loro con una consapevolezza molto più positiva. 

Fine pagina 4 su 4. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

1362 commenti
  • Sophy
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    08:02 21/07/25

    Pensare positivo, sono certa aiuta tanto e molto!! Sono cresciuta in una famiglia, che già di suo vedeva sempre tutto in negativo, ed io insieme a loro..Si viveva sempre nell'incertezza di un futuro, che poi ovviamente pensando non positivo, molti eventi si favorivano.Da adolescente, mi è capitato un libro tra le mani, e dato che amavo molto leggere, per evadere un po' da tutto e tutti, mi rimasero impresse le parole, che vi è sempre qualcosa di positivo, per quanto possa essere difficile una situazione. E quello per me è stato l'inizio. Mi sono fatta l'idea, che è una mia responsabilità, il pensare positivo e vedere le varie opportunità, e che sia una mia scelta ..il fatto di pensare positivo o negativo Riconosco, che ci sono influenze di pensieri, che non sono miei,mi è capitato, di rendermi conto, ed ho preso decisione, di non accettare questo. Posso ringraziare il pensiero positivo, perché mi ha permesso di essere più felice di come ero un tempo,. Ultimamente avendo passato un periodo, molto stressante,da l'estate passata, ho avuto qualche difficoltà...fortunatamente ho incontrato Acd, che mi ha fatto ritornare sui passi del pensiero positivo...adesso dopo la meditazione, spesso sento gioia e un profondo senso di sentirmi bene, e questo grazie alla pratica. Grazie Angel💓

  • 8marianeve8
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    02:19 21/07/25

    Ho capito, per pensiero positivo intendi il vedere il bicchiere mezzo pieno in ogni situazione... Generalmente lo faccio, sono così per natura... Ma in amore purtroppo no, mi trasformo, divento vulnerabile e pessimista, insicura, preda dei pensieri sugli scenari più catastrofici... L'amore è il mio tallone d'Achille, purtroppo... Comunque la meditazione mi sta aiutando indirettamente a pensare più positivo durante la giornata, perchè mi sento più "piena"...

  • Lizzy
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    17:15 20/07/25

    Per fortuna almeno sulla pratica del pensiero positivo sono più avanti rispetto alla meditazione in quanto è da diversi anni che lo pratico e devo ammettere che ho avuto e ho tutt’ora degli ottimi risultati! 😊Sicuramente non è stato facile metterlo in pratica e, come per la meditazione, ci vuole costanza e bisogna rimanere coscienti per osservare i ns pensieri e capire quando è il caso di modificarli perché dannosi! Le due frasi dell’inizio articolo sono importantissime: è difficilissimo capire quali sono realmente i ns pensieri visto che veniamo costantemente influenzati dall’esterno! Mi è capitato tante volte e mi capita tutt ora di non sapere esattamente cosa voglio e quindi di cambiare idea spesso. Sicuramente sviluppare il sesto senso è fondamentale per comprenderlo! Meditazione + protezione + intento + pensiero positivo sono la chiave per l’evoluzione! 💪🏼🙏🏻

  • Fabir
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    08:21 17/07/25

    È proprio vero che il pensiero positivo è una pratica a tutti gli effetti che richiede impegno e costanza. Da quando seguo le pratiche di Acd anche il mio umore è i miei pensieri ne hanno risentito positivamente quindi credo che come dice Angel il pensiero positivo sicuramente aiuta le pratiche, ma che anche al contrario le pratiche aiutano il pensare positivo, o almeno questo è quello che credo stia succedendo a me. Ovviamente per raggiungere questo c’è bisogno di rendere il terreno fertile ai buoni pensieri e all’ottimismo, cercando davvero di viverlo come una pratica quotidiana. Io sento che sto migliorando in questo e anche le persone intorno a me lo sentono. Pian piano tutto sta diventando più bello, non solo per come percepisco me stesso e il mondo, ma anche al di fuori della mia percezione, le situazioni intorno a me stanno migliorando, è un dato di fatto, le persone nei miei confronti sono più interessate, hanno voglia di stare con me, hanno voglia di stare bene con me. Ottimo articolo, grazie Angel☀️

  • Sjmm87
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    09:43 14/07/25

    Grazie mille per l'articolo. Se puoi fare azione falla, se non puoi fare azione, non 'mangiarti' il cervello, fai altro che potrebbe essere positivo per te. Cambiare completamente il paradigma.

  • ffederica
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    15:42 07/07/25

    Questo articolo spiega alcuni meccanismi comuni anche a me purtroppo.grazie infinite una presa di coscienza in piena regola. Ogni giorno miglioro, grazie

  • raffffa
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    16:51 05/07/25

    molto interessante quest'articolo sull'importanza di pensare positivo...in riferimento all'esempio dell'esame, posso dire che nell'esperienza personale riguardo a esami molto importanti ( parlo di selezioni per lavorare in aziende pubbliche ), nel mio caso nonostante andassi preparato, tranquillo, senza sbagliare niente, c'era sempre qualcuno raccomandato che nonostante fosse andato molto male all'esame, riusciva a vincere la selezione, col passare del tempo ho imparato ha non farne una tragedia, finchè sono riuscito a superare 2 selezioni andando ben oltre le mie aspettative...

  • merlin
    Medaglia per aver completato lo Step 1
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    22:34 18/06/25

    ottimi consigli su come praticare il pensiero positivo come tecnica e sul perché sia così importante imparare a praticarla il più possibile nella vita quotidiana certo fa tutto parte di un percorso graduale che comincia con l'imparare dapprima a osservare I pensieri poi a controllarli cercando di dare sempre meno spazio ai pensieri indotti ed eliminare i pensieri negativi. I vantaggi del pensiero positivo sono tangibili infatti smetteremo di preoccuparci e ci concentreremo su ciò che possiamo fare. Pensare inoltre è già creare nella nostra mente incrementando in modo sorprendente le possibilità di far accadere le cose che già pensiamo e visualizziamo. Talvolta ciò che ci rallenta sono retaggi culturali e influenze sociali delle quali è difficile liberarsi ma necessario.

  • aceba
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    10:30 09/06/25

    E' incredibile come, senza aver conosciuto prima l'importanza del pensiero positivo, io abbia trascorso finora la mia vita a vedere già realizzati i miei pensieri, abbia pensato sempre positivo perché convinta che il "pessimismo cosmico" in cui molti vivono, attiri solo negatività. Ricordo che nella mia precedente storia sentimentale, durata ben venti anni, abbia sofferto moltissimo nell'avere vicino un uomo che attribuiva ad ogni cosa la negatività: va tutto male, vedrai che succederà qualcosa, ma siamo sicuri che ce la faremo, non credo che questa cosa si possa fare, non succederà nulla di buono con questo modo di fare...e così dicendo! Credo che proprio quel pensiero positivo mi abbia portato a maturare di allontanarmi da una persona così, soffrivo ogni giorno per questo e tale atteggiamento mi ha portato ad allontanarmi sempre di più. Lo sentivo a pelle che il pensiero che aveva costantemente negativo mi dava noia, il mio bicchiere sempre pieno, la visualizzazione delle cose come già fatte mi ha sempre portato al successo ed ora che scopro che la strada è proprio questa non posso che accogliere questo pensiero sempre più convinta. Per me non esiste neanche la parola "SPERIAMO".... Tutto andrà bene e avrà il successo!

  • giogi
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    11:59 08/06/25

    Uno degli aspetti più difficili da cambiare per quanto mi riguarda , sono un pessimista cronico , penso spesso in modo negativo assillandomi e stressandomi su quella cosa che dovrò fare . Il primo passo è non pensare negativo e solo dopo iniziare a pensare positivo , tutto condito da un non pensiere , per avere controllo sul proprio pensiero . È una tecnica da sviluppare durante le gionate ed costituisce la base per il Risveglio Spirituale. In più pensare positivo concretizza eventi positivi e desiderati per modellare la tua realtà.

  • mimmomm
    Medaglia per aver completato lo Step 1
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    10:29 07/06/25

    è fondamentale i pensiero positivo nell'autorganizzazione, infatti hanno dimostrato l'esistenza dell'effetto Pigmalione cioè che pensare negativo a lungo andare, e sopratutto in massa, creerà proprio l'effetto negativo che si voleva evitare. perciò tale principio dovrebbe essere riscontrabile anche i positivo, cioè che una volta che il pensiero positivo viene stabilizzato per tanto tempo condurrà all'effetto desiderato e sperato. sicuramente l'ansia e l'agitazione e le paure infondate non servono a nulla, appunto perché l'esame durerà un tempo limitato e solo con il pensiero positivo sarà possibile superare l'esame e quindi avere successo nelle proprie intenzioni e nei propri desideri, perciò è molto importante passare il tempo a pensare positivo rispetto a farsi prendere dai pensieri negativi altrui.

  • sole15
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    18:34 04/06/25

    È dura togliersi di dosso il pessimismo, dopo che ha caratterizzato un'intera vita. Ma senza la meditazione sarebbe stato impossibile cambiare modo di pensare, perchè essa fa gran parte del lavoro che la sola forza di volontà non raggiunge. Io per non avere più il minimo sospetto che qualcosa potrebbe andare male, mi sono messa ad aggiungere alle pratiche giornaliere una spinta perchè mi vada tutto bene in futuro. Anche il senso di colpa e punizione verso me stessa, lo trasformo in pratica di pulizia personale. Quando invece nonostante le pratiche, mi sento un po' troppo appesantita e in gabbia, allora esco a fare lunghe camminate.

  • valentinamaria
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    16:11 04/06/25

    In generale avevo iniziato a tenere il non pensiero dopo che accadeva un evento spiacevole (nei periodi in cui praticavo di più), mi veniva in automatico, per evitare i pensieri negativi che mi avrebbero resa ancora più triste. Però mi rendo conto che fosse un non pensiero molto apatico e che il mio umore avesse comunque tendenze pessimistiche. Pensare positivo è più difficile in quelle situazioni perché vengo ferita dall'energia negativa, ma suppongo che farlo durante la giornata sia già un inizio. Non ho mai creduto che il pensiero positivo potesse fare grandi effetti, però paradossalmente pensavo che quello negativo fosse invece pericolosissimo, forse perché mi dicevo "ci sono già le entità negative e gli alieni ad attaccarmi, pensare positivo non mi aiuterà a molto". Ma effettivamente non ci ho mai provato quindi non posso saperlo! Riguardo all'esempio dell'esame citato, io ho vissuto un'esperienza simile che mi ha insegnato che avere ansia non produttiva (quindi quella che non ti sprona ad agire ma ti fa solo stressare) è inutile. Mi era capitato di stressarmi tantissimo perché in terza superiore, facendo il liceo da privatista (andavo a scuola normalmente fino in seconda ma dalla terza in poi ho deciso di continuare da privatista), dovevo fare l'esame di idonietà (quindi per passare l'anno) per la prima volta. Durante l'anno avevo avuto dei prof privati che mi seguivano, ma per molte materie avevo soltanto ascoltato la lezione e il libro non l'avevo mai aperto, specialmente arte (l'avevo studiata per 4 giorni in tutto l'anno da dei powerpoint estremamente semplificati), greco e latino (dovevo studiare alcuni testi in lingua originale e io non l'avevo mai fatto). Inoltre per tutta l'estate non avevo ripassato perché ero "troppo impegnata" a deprimermi per vicende di vita personale (abbastanza insignificanti, anzi si sono pure risolte facilmente). Per tutti i mesi prima dell'esame mi ero stressata tantissimo, ero devastata, sicura che non l'avrei mai passato, in più il preside della scuola mi aveva detto che nessuno riusciva a superarlo perché erano 11 materie (in realtà lui cercava di spaventarmi per farmi rimanere a scuola, perché essendo una privata ci avrebbe guadagnato di più). Ho ripassato le materie, un libro intero per ciascuna, il giorno stesso degli esami (erano stati divisi in 6 giorni), quindi avevo conoscenze molto superficiali. Inutile dire che nessuno dei prof della commissione aveva la minima idea di cosa io avessi fatto durante l'anno, quasi nessuno si era letto il programma delle materie che avevo mandato e io ho mentito dicendo di non aver fatto la maggior parte degli argomenti. Tra l'altro la versione di latino era un testo che avevo già studiato ma loro non lo sapevano. In conclusione l'ho passato, però ho sentito le conseguenze di tutto quello stress nel periodo successivo, infatti ero profondamente depressa. Mai più! Grazie per l'articolo. :)

  • Ramona
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    08:10 23/05/25

    Ci riesco con compasione a transformare un pensiero negativo in positivo, con amore verso di me e verso i altri. Dopo tanti anni di meditazione riesco a accorgermi se un pensiero e mio o viene da esterno, quindi lo capisco e non lo faccio entrare nella mia mente.

  • Eleonora
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    17:39 18/05/25

    Mi potrei definire ottimista di nascita con capacità di lasciare andare le negatività emotive e di pensiero. Non dico che non mi capiti di avere pensieri negativi soprattutto nei momenti in cui la vita si sta impegnando a darti qualche lezione, ma nella mia ormai lunga vita ho imparato a “lasciare andare” e affidare a Dio la soluzione delle varie e problematiche vicende alle quali sono sottoposta. E ho anche imparato ad apprezzare come sono e tutto quello che ho che non è scontato. Così ritrovo la mia centralità.