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Step 1 - N° 18

Domande su Meditazione - Le prime esperienze (1 parte)


 

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Angel: Benvenuti in Accademia di Coscienza Dimensionale. Sono molto felice di potervi conoscere e di vedere così tante persone online. La lezione di oggi verrà dedicata a risolvere tutti quei dubbi e domande che vi impediscono di svolgere una pratica serena, temendo spesso di sbagliare qualcosa. Essendo la meditazione una tecnica rilassante che vuole farvi provare sensazioni di gran lunga positive, non c’è motivo di aver paura di non riuscirci o provare fastidio per non aver raggiunto subito l’obiettivo, perché è normale che si trovi difficoltà la prima volta che si medita. La maggior parte delle nostre insicurezze deriva semplicemente dalla novità della meditazione nella nostra vita a cui prima non eravamo abituati. Oggi, perciò, ci dedicheremo all’esposizione di tutte queste insicurezze e alla risoluzione dei dubbi che rallentano la nostra evoluzione. Diamoci da fare e avanti con la prima domanda. 

Studente: Ciao Angel, innanzitutto ti ringrazio per tutto quello che fai per noi. Volevo chiederti come faccio a trovare esattamente il mio chakra. C’è chi dice di sentirlo più in basso, c’è chi dice di sentirlo più in alto, il punto è: dov’è il mio? 

Angel: Ciao! I chakra si trovano nella zona che ho rappresentato nel disegno inserito nell’articolo della Meditazione. Se noti, ogni articolo ha una propria immagine e sono tutte realizzate da noi; non sono state prese da internet, ma sono state create dallo staff o dagli studenti di A.C.D. perciò rappresentano le zone esatte dove si trovano i chakra. Puoi dare un’occhiata anche agli altri articoli sulla meditazione e a quelli sui chakra, dove troverai disegni sempre più precisi e chiari riguardo la posizione dei chakra nel nostro corpo. Ognuno di noi li possiede, sono delle zone di energia, perciò non si tratta di un puntino così piccolo che devi riuscire a beccarlo con fatica, ma si tratta di un’area del corpo, che chiamiamo chakra, dove si muove quest’energia. Ad esempio, il chakra del cuore si trova nella zona del cuore, perciò di certo non devi cercarlo nella zona dello stomaco; potresti sentirlo qualche centimetro più in giù o più in su del cuore, rimanendo perciò sempre in quella precisa zona. Non stai sbagliando se ti concentri leggermente più in su o più in giù rimanendo nella stessa area, perché tu potresti percepirlo un poco spostato rispetto ad un’altra persona; di certo però non sarà in un punto completamente diverso del corpo. I chakra si espandono e quanto più mediterai tanto più potrai sentirli grandi e ampi, percependo meglio dove si trovano, perciò si tratta solamente di prendere un po’ di confidenza con il tuo corpo e di riconoscere la sensazione che ti dà il tuo chakra. Con il tempo potresti trovarti meglio a cambiare posizione nonostante all’inizio lo sentissi in un punto diverso, perché facendo pratica ti renderai conto che la posizione corretta del tuo chakra potrebbe essere un’altra rispetto a quella che credevi all’inizio. Questo non deve preoccuparti, tuttavia devi ricordarti che i chakra seguono l’altezza della spina dorsale, perciò non dovrai concentrarti né a destra né a sinistra, ma esattamente sulla linea centrale del tuo corpo: ad esempio il chakra del cuore si trova nel centro del petto e non a sinistra. 

Studente: Durante la meditazione sul cuore tu dici di concentrarci su di esso e sentire i suoi battiti, ma più di una volta mi è capitato di avvertire questi battiti nelle orecchie e quindi in testa, anche se non penso sia la stessa cosa. Devo avvertire i battiti proprio sul chakra del cuore o devo sentirli con le orecchie? 

Angel: Quello del cuore è un chakra che è posto nella zona del petto, vicinissimo al cuore, organo al quale è molto connesso. Ecco il perché di questo nome. Quando dico di concentrarsi sul chakra del cuore è chiaro che bisogna concentrarsi proprio sulla sensazione del cuore e non in quello che sentiamo in altre parti del corpo. 

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Se tu prestassi attenzione a quello che senti con le orecchie staresti prestando attenzione al tuo udito, non di certo al chakra. Quando tocchi qualcosa con le mani stai prestando attenzione a quello che stai tastando con esse, non a quello che stai provando con i piedi, perché sono due parti del corpo che in quel momento non c’entrano nulla l’una con l’altra. Per la stessa ragione, quando indico di concentrarsi sul chakra del cuore e sul battito cardiaco intendo proprio di sentire con il cuore la sensazione che ci dà il suo battito, prestando attenzione al nostro petto che ci fa provare un genere di emozione ovvio e naturale che però da sempre abbiamo ignorato e dato per scontato, ritenendo addirittura inutile doversi concentrare su di esso. In realtà grazie al battito del cuore possiamo velocizzare la nostra connessione al chakra ad esso collegato e renderlo attivo più velocemente, perché concentrandoci sul battito (che è sempre funzionante e non ci abbandona mai) possiamo focalizzarci con più semplicità su quella zona, rispetto alle altre in cui non c’è apparente movimento. Chiaramente sapere che il cuore batte ma ignorarlo e decidere invece di percepirne con coscienza i suoi battiti, uno per uno in totale silenzio nel mentre che si respira prana, sono due cose ben diverse. Ecco cos’è la meditazione: è una breve sessione che può durare anche solo 30 minuti, ma che in quel lasso di tempo ti permette di evolvere ed espandere il tuo chakra grazie alla concentrazione e al riempimento di energia che effettui durante questa pratica. 

Studente: Quando medito sul chakra del cuore mi concentro sui chakra delle dita, sto facendo correttamente? Però devo dire che non sento il chakra del cuore come dici tu. 

Angel: Il chakra del cuore si trova esattamente nella zona del cuore e non di certo nelle dita. Dove hai il tuo cuore? Nel petto, non lo hai nelle dita. Perciò meditare su quel chakra significa concentrarsi sul petto perché è lì che si trova. Le dita servono per indirizzare meglio la tua concentrazione verso il chakra su cui devi meditare, ma non sono le dita in sé ciò su cui dobbiamo focalizzarci. La maggior parte delle persone non ha grande confidenza con il proprio corpo, nonostante lo veda ogni giorno, perché si tratta di un allenamento che quotidianamente non svolgiamo. Infatti, nessuno si concentra sul sentire cosa prova il proprio retro del collo, o cosa provano i propri gomiti; ci accorgiamo di queste zone solo quando proviamo dolore, sbattiamo o proviamo prurito, ma per il resto del giorno ci dimentichiamo di quello che provano, a differenza delle mani che utilizziamo molto per toccare e percepire ciò che ci è vicino. La meditazione ti fa uscire dai soliti schemi e dalle solite abitudini, ti permette di concentrarti su qualcosa che da sempre è lì ma che hai perennemente ignorato. Il motivo per il quale non senti il chakra del cuore è perché non ti stai concentrando sul cuore ma sulle dita. Da oggi, prova a concentrarti sul cuore come ti ho indicato, così facendo sentirai sempre meglio il chakra ad esso collegato. 

Studente: Durante la meditazione consigli di toccare i chakra con le dita, ebbene questo “tocco” deve avvenire davvero o solo nella mia immaginazione? Poiché magari muovendomi potrei perdere la concentrazione. Oltretutto, per toccare il chakra devo utilizzare un dito per mano o 2 dita di una stessa mano? E quale dito dovrei utilizzare? 

Angel: Attraverso quella sensazione che viene creata poggiando le dita sulla pelle della zona del chakra, che chiamiamo tocco, ti focalizzi meglio sul chakra su cui vuoi meditare aiutando la tua mente a concentrarsi sul presente anziché perdersi nei pensieri e nell’immaginazione. Pertanto, il tocco deve essere reale e non soltanto un’immaginazione. Senza toccare il chakra rischi di non concentrarti minimamente su di esso e di non riuscire nel non pensiero, finendo per demoralizzarti e credere di non riuscire semplicemente perché stai sbagliando tecnica. 

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Per questo motivo, anche se può stancare il braccio o essere scomodo i primi tempi, in realtà a lungo andare ti risulterà molto più semplice meditare toccando i chakra perché ti permetterà di concentrarti meglio sulla zona giusta senza perderti in mille fantasie. Per toccarlo utilizzerai due dita della stessa mano, ma se ne vorrai utilizzare tre o anche tutta la mano sarà una tua scelta; sicuramente ti troverai molto meglio meditando con indice e medio, oppure con medio e anulare. Queste dita sono quelle che più muovono energia, perciò sarà più semplice sentire i chakra se verranno toccati da dita più energiche. Qualche volta potrai decidere di variare e utilizzare altre dita per migliorare l’energia delle mani, ma non dimenticarti l’obiettivo della meditazione che è quello di evolvere i 5 chakra principali. I chakra delle dita si possono allenare in altre situazioni, perciò concentrati sui grandi chakra. 

Studente: Mi è capitato, mentre meditavo sui chakra più alti, di non sentire più le dita con cui toccavo il chakra. Era come se si fossero addormentate, come se non fossero più mie. Questo dipende da un problema di circolazione o è una sensazione che può capitare di provare? Se mi deconcentravo risentivo le dita. Ultimamente ho anche il problema che le gambe scattano da sole e si contraggono, quindi non capisco se è collegato o se è una sensazione che può capitare durante la meditazione. 

Angel: Durante la meditazione è normale che le dita con le quali stai toccando i chakra e le gambe si addormentino, perché stai tenendo una posizione a cui non eri abituata. Quando la mano si addormenta o il braccio o le gambe non riescono a stare più nella stessa posizione, cambiala e sistemati come ti senti più comoda senza farti troppi problemi. La posizione ideale per meditare è stare seduto in mezzo loto, ma se non sei abituato è normalissimo che i primi tempi ti potrebbe risultare scomodo e fastidioso; pian piano ti ci abituerai senza farti del male, quindi quando diventa fastidioso sistemati e siediti come meglio credi per concludere serenamente la tua meditazione. 

Studente: Se comincia a formicolarmi tutto, posso togliere le dita e concentrarmi sul chakra della pancia tramite il formicolio? 

Angel: Consiglierei di non togliere le dita dal chakra, bensì, al massimo, di cambiare mano così che quella stanca possa riposare nella posizione più adatta. Almeno per i primi mesi di meditazione consiglio di utilizzare le dita per concentrarvi meglio sul chakra nonostante potreste riuscirci anche senza toccarlo, perché le dita aiuteranno meglio l’indirizzamento dell’energia; almeno per i primi tempi. Dopodiché, quando riuscirete a muovere energia e sentirla molto bene per davvero, potrete scegliere di meditare senza utilizzare le dita, anche se probabilmente vi troverete così bene che deciderete di continuare così come state facendo ora. Le dita vi permettono di rimanere concentrati non solo grazie al tocco ma anche grazie al filo di energia che si crea tra i chakra della mano e quello su cui state meditando perché entrano in sintonia; senza l’utilizzo delle dita, non essendo ancora esperti di meditazione, potreste finire per distrarvi subito; per questo vi consiglio di seguire i passi elencati durante la spiegazione della tecnica di meditazione. 

Studente: E se ipoteticamente io avessi una forte concentrazione, potrei meditare senza l’utilizzo delle dita? 

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Angel: Se tu ritieni di percepire molto bene l’energia sin da subito e di non aver bisogno di seguire questi passaggi puoi certamente decidere di meditare senza toccare il chakra perché ti senti sicura di percepirlo e di rimanerci concentrata senza distrazioni. È importante che tu acquisisca la meditazione come un passaggio che ti permetterà di evolverti: non è una gara a chi sentirà prima i chakra, non è un gioco a chi dirà di sentire meglio l’energia. La tecnica di meditazione che vi ho insegnato ha l’intento di farvi evolvere con il giusto ritmo e con le giuste potenzialità, ma se voi ritenete che alcuni passaggi siano inutili, e così li saltate, rischierete di perdervi il bello della meditazione, finendo poi per giudicarla per quello che non è. Di sicuro se voi non praticate i passaggi giusti e la tecnica finirà per risultare inefficace con voi, non sarà colpa della tecnica ma vostra, che avete preferito ignorare i passaggi più importanti per farla funzionare a modo. Pertanto, tu puoi ovviamente decidere di saltare o modificare i passaggi che ti ho mostrato, ma se la tecnica dovesse risultarti più difficile o addirittura inefficace renditi conto che non è la tecnica a sbagliare ma tu a dover ricominciare da capo riprendendo in mano la situazione e mettendo in pratica i giusti passaggi da me elencati. Non avere fretta di diventare perfetta perché lo diventerai grazie alla pratica tramite i passaggi insegnati e quando sarà il momento potrai scegliere, grazie alla tua esperienza personale quale sia la posizione migliore per sentire l’energia, perché è questo lo scopo della meditazione. 

Studente: Purtroppo io riesco a meditare solo una volta al giorno perché non trovo tempo. Avrei quindi un piccolo dubbio: per caricare i chakra è sufficiente concentrarsi su di loro e basta, oppure dovrei continuare ad attrarre prana bianca in essi per tutta la durata della meditazione? 

Angel: Per caricare i chakra è sufficiente concentrarsi su di loro, ma è importante concentrarsi davvero senza perdersi in fantasie e chiacchiere. Presta attenzione a non decidere spontaneamente di praticare in modo troppo semplificato e riduttivo a causa della pigrizia, finendo per meditare male e non concludere nulla. In pratica, non basterebbe poggiare le dita sul chakra e poi perdersi con la mente in viaggi mentali e pensieri spazzatura, perché così non si caricherebbero. Per meditare bene e quindi caricare i chakra durante la meditazione è necessario svolgere dei passi fondamentali come il rilassamento del corpo e della mente per i primi minuti della sessione; dopodiché si respira prana bianca dal chakra e, dopo qualche respiro profondo e molto cosciente, puoi concentrarti su di esso smettendo di pensare e focalizzandoti solamente sulla percezione tattile che hai sul tuo chakra. Non permettere alla mancanza di tempo di rovinare anche l’unica meditazione del giorno che riesci a compiere con quel programma da sufficienza: proprio perché riesci a meditare solo una volta impegnati affinché sia ottima e non una semplice mezz’ora di pensieri e fantasie che non ti porteranno da nessuna parte. Meditare poco e in più meditare male di tua spontanea volontà, non caricherà i tuoi chakra e non permetterà alla tua coscienza di evolversi. 

Studente: Se durante la meditazione mi si staccano le due dita dal chakra per un attimo, devo ricominciare su di esso da capo o posso passare a quello successivo? 

Angel: Se si staccano le dita non c’è alcun problema, l’importante è non perdere troppa concentrazione finendo per non meditare affatto su quel chakra, perché in tal caso sarebbe meglio ripeterlo poiché non ci hai seriamente meditato. Altrimenti continua pure con il prossimo chakra senza fermarti. 

Studente: Delle volte quando medito non sento il mio chakra chi, delle volte invece lo sento moltissimo. Succede perché non mi concentro bene? Però gli altri li sento bene. 

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Angel: È normale che succeda perché hai appena iniziato a meditare e con ciò i chakra non sono ancora stabili ed equilibrati, ma avranno bisogno di molte sessioni di meditazione per stabilizzarsi e permetterti di sentirli bene sempre; per ora potresti sentirli poco o altalenanti, qualche volta sì e qualche volta no perché sei ancora agli inizi ed è ovvio che avranno bisogno di tempo. Continuando a praticare costantemente li sentirai sempre meglio, dagli un po’ di attenzione e vedrai come miglioreranno. 

Studente: Grazie. Lo hai sicuramente ripetuto tante volte nei vari documenti ma vorrei esserne sicuro. Quando medito sul chakra della mente sembra che le mie dita si attacchino alla testa, come se si stessero fondendo con essa. È normale? 

Angel: Sì, è normale perché mentre meditiamo sul chakra della mente, di solito senza rendercene conto spingiamo troppo le dita sulla pelle finendo per sentirle troppo appiccicate alla fronte o addirittura sentire in esse il battito cardiaco. Questo accade semplicemente perché stai premendo troppo, quindi cerca di premere un po’ di meno con le dita così ti accorgerai che la pressione era dovuta solo ad una disattenzione. 

Studente: Ho iniziato a meditare da qualche giorno. Purtroppo, non riesco a tenere le gambe a mezzo loto e anche tenendole incrociate riscontro qualche problema perché si addormentano; quindi sino ad ora ho meditato da seduto. Tento di seguire i passaggi da te spiegati il più scrupolosamente possibile, provo a concentrarmi sulle sensazioni della “pelle” nella zona dei chakra ma, a differenza di altre persone, non sento niente. Neanche riesco a sentire il contatto con la stoffa (per il chakra chi). È normale? 

Angel: La posizione del mezzo loto può risultare scomoda e difficile per molte persone, specialmente se non si è più giovani o si ha un fisico un po’ ingombrante, perché non è una posizione che si utilizza spesso nella propria routine. Infatti, per i giovani risulta più semplice perché per loro è più tipico sedersi in posizione indiana e non con la tipica posizione da ufficio a cui ci si adatta andando avanti con l’età e con le abitudini lavorative. Perciò l’unica ragione per cui il mezzo loto risulta scomodo è solamente perché non si è abituati a sedersi in quel modo; l’abitudine si può creare e togliere a seconda delle proprie scelte ed esigenze ripetendo la stessa azione più e più volte. La meditazione è per tutti perché si tratta della pratica di caricare i chakra e rendersi coscienti della propria vita. Se non riesci a praticare la meditazione in mezzo loto puoi praticarla da seduto perché l’intento ultimo non è quello di sederti in mezzo loto bensì quello di meditare, perciò bisogna imparare a non perdere di vista il vero obiettivo iniziale. Chiaramente ci sono dei passaggi che possono migliorare la nostra meditazione, ad esempio meditare in mezzo loto piuttosto che con la schiena storta e in una posizione scomodissima. Se attualmente non riesci ad assumere la posizione del mezzo loto perché i tuoi problemi fisici te lo impediscono, puoi praticare stando seduto, essendo questa anche l’unica scelta; se però hai la possibilità di scegliere, ti consiglio di tentare volta per volta di prendere l’abitudine di sederti in posizione indiana, così che prima o poi, a furia di provarci, riuscirai anche a meditare in mezzo loto. Devi capire che la meditazione non richiede un super fisico, tutti quanti compresa me abbiamo trovato difficoltà ad assumere la posizione del mezzo loto per i primi tempi; poco a poco però, con l’allenamento, riuscirai a posizionare le proprie gambe in una certa maniera per più tempo sino a quando riuscirai a completare la meditazione di mezz’ora senza più doverti spostare o cambiare posizione per la fatica delle gambe. 

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Presta attenzione che non stiamo parlando di una posizione difficilissima con le gambe sopra la testa: stiamo parlando semplicemente di incrociarle, quindi si tratta solamente di abitudine. Poiché hai appena iniziato a praticare la meditazione è normalissimo non sentire il chakra chi, essendo di solito anche il più difficile da sentire. Tra l’altro la posizione del mezzo loto aiuta a percepire meglio l’energia del chi perché essa potrà rimanere nella zona del ventre anziché perdere tempo a disperdersi per tutta la lunghezza delle gambe verso il basso come succederebbe se tu meditassi da seduto. Comunque sia non è una grave perdita, perciò non annullerebbe la tua meditazione; consiglio soltanto di meditare in mezzo loto se ne hai la possibilità, per la medesima motivazione. Il fatto che tu non riesca nemmeno a sentire il contatto della stoffa sulla tua pelle non dipende di certo dal chakra. Il fatto è che siamo troppo abituati ad ignorare completamente i segnali del nostro corpo, dimenticandoci addirittura di poter sentire ogni centimetro di esso perché ci appartiene. Un buon esercizio per riprendere confidenza è quello di accorgersi di cosa è poggiato sul nostro corpo. Ad esempio, potresti provare a sentire il tessuto dei tuoi calzini che coprono i tuoi piedi, in questo modo ti concentrerai sulla sensazione che la calza fa provare alla pelle del tuo piede. Non si tratta di esercizi paranormali o difficili, è tutto più che normale e naturale, devi solo prestare attenzione a cosa tocca il tuo corpo. Rendiamoci conto che noi non tocchiamo solamente con le mani, ma tocchiamo continuamente con ogni nostra parte del corpo. Ad esempio, proprio ora le nostre gambe stanno percependo il tessuto dei pantaloni che abbiamo addosso, proprio come le nostre braccia stanno percependo il tessuto del maglione che stiamo indossando. Imparare a riconoscere queste sensazioni ci permetterà di migliorare più velocemente nella percezione dei nostri chakra, perché se non sei interessato a sentire quello che tocca il tuo corpo dall’esterno, come farai a sentire quello che lo compone dall’interno? Perché è di questo che si tratta, ci vuole interesse, poiché non possiamo dire che non ci riusciamo se nel mentre continuiamo ad ignorare le sensazioni del nostro fisico. A prescindere dalla meditazione dovresti imparare a sentire cosa sfiora il tuo corpo perché ti servirà nella vita ad accorgerti meglio di quello che ti accade: ad esempio dell’inizio di un problema, allergia o infiammazione impedendogli di crearsi. Dopodiché questo ti sarà utile anche durante la meditazione perché ti permetterà di concentrarti meglio nella zona del chakra di tuo interesse sentendo la tua pelle senza ignorarla. Da lì a poco sentirai il chakra. 

Studente: E posso meditare anche da sdraiato? 

Angel: Lo scopo della tecnica è quello di meditare, quindi se puoi farlo in posizione del mezzo loto è meglio, ma se a causa della posizione scomoda ti sentissi obbligato a rinunciare alla meditazione soltanto perché non riesci a sederti in quel modo, ovviamente staresti perdendo il vero senso della pratica, che è quello di meditare a prescindere dalla posizione assunta. Il mio consiglio perciò è quello di meditare e basta, perché farlo da sdraiato o da seduto di certo non rovinerà la tua pratica, a maggior ragione ora che hai appena iniziato. Lo scopo principale è quello di meditare, potresti farlo anche a testa in giù per quel che mi riguarda; ci sono dei consigli che potresti seguire a seconda delle tue capacità e intenzioni, ad esempio meditare da seduto con la schiena dritta piuttosto che da sdraiato in posizione fetale, riconoscendo che nell’ultimo caso non muoveresti bene l’energia per tutti i chakra quanto invece riusciresti a fare con la schiena dritta. Tra l’altro, anche io avevo iniziato a meditare da sdraiata per i primi tempi, perché le prime volte lo ritenevo più semplice e comodo; solo dopo mi sono resa conto che sarebbe stato meglio in mezzo loto e così poi ho fatto. Qualche volta, quando mi capitava di non poter meditare da seduta per problemi personali, ad esempio mal di schiena o altri motivi che mi impedivano la posizione del mezzo loto, semplicemente meditavo da sdraiata nel letto, perché il mio obiettivo era quello di meditare, poi la posizione è un fattore che viene dopo. 

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Di sicuro però se ogni volta che tenti di meditare poi finisci per addormentarti a causa della posizione da sdraiato, non andrai avanti per molto tempo, quindi dovrai fare una scelta decisiva sulla posizione da assumere durante la pratica. Purtroppo, meditare da sdraiato ti impedisce di concentrarti bene, principio fondamentale per farlo bene, perché se non sei concentrato e ti addormenti di continuo è ovvio che non raggiungerai affatto gli obiettivi della tecnica. Perciò vedi tu come ti viene meglio, ricordandoti che lo scopo è quello di meditare bene e non quello di stare fermo mezz’ora a perdere tempo e fantasticare su pensieri e impegni vari. 

Studente: Ho provato la tecnica della meditazione che hai insegnato, ma credo di aver sbagliato qualcosa. Non sono riuscito a rilassarmi come si deve perché i rumori dei vicini mi hanno tormentato per tutto il tempo, anche se so che è il Low. Oltretutto ho utilizzato la posizione a mezzo loto, però dopo poco hanno iniziato a farmi male le gambe. 

Angel: I primi ostacoli da superare sono i metodi che il Low utilizza per farci arrendere già dalla prima meditazione. Riconoscere che è il Low è già un ottimo inizio, perché ci aiuterà sempre di più a comprendere i motivi per i quali esso tenta di distrarci e di non farci quindi completare la nostra meditazione in santa pace, proprio perché questa è di estrema importanza. Insistere è l’unica soluzione per sconfiggerlo. Riguardo alla posizione che ti provoca fastidio alle gambe, non è un vero problema: quando ti fanno male distendile e continua senza preoccuparti di nulla. 

Studente: Essendo nuovo, va bene se faccio prima il rilassamento guidato che ci hai insegnato, che dura circa 10 minuti, e subito dopo la meditazione sui chakra? 

Angel: Sì certo, puoi praticare entrambe le tecniche perché la meditazione fondamentale è quella sui chakra, ma per riuscire meglio a concentrarti e imparare a rilassarti puoi praticare prima la tecnica del rilassamento che dura appunto 10 minuti; in questo modo sarai più rilassato e la meditazione seguente sarà migliore. 

Studente: Se durante la meditazione accade di essere arrivati in stato di rilassamento, ma all’improvviso si viene interrotti, si può creare un blocco energetico che ci danneggia e al risveglio ci faccia rimanere molto agitati e nervosi? 

Angel: L’interruzione durante la meditazione può essere molto fastidiosa, ma questo non ci deve cambiare di umore e farci crollare tutto il lavoro fatto sinora. Nonostante le distrazioni non dobbiamo deconcentrarci, perché l’interruzione è chiaramente un avvenimento che accade per impedirci di raggiungere l’obiettivo finale, e più veniamo interrotti più dovremmo comprendere quanto sia importante impegnarsi per raggiungere l’obiettivo proprio oggi non rimandandolo a domani. Comunque, sebbene fastidiosa, l’interruzione non crea nessun blocco energetico o danneggiamenti vari, semplicemente spetta a noi essere capaci di non perdere le staffe sin dal primo ostacolo, ma andare avanti ignorando completamente l’accaduto. L’obiettivo è quello di rilassarci, calmare le nostre maschere, diventando calmi e in pace: se al primo ostacolo ci innervosiamo e ci agitiamo stiamo ottenendo l’opposto di quello che è la meditazione. Qualunque cosa accada non distrarti, continua con la meditazione ignorando chi o cosa vorrebbe impedirtelo: si tratta solamente di mezz’ora, non di una giornata intera isolata e fuori dal mondo! Possibile che chi ti circonda non possa accettare che desideri stare mezz’ora da sola con te stessa? Insegna loro a rispettare il tuo spazio personale, facendo la stessa cosa quando le altre persone desiderano poter stare un po’ di tempo da sole e in pace. 

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Studente: È la prima volta che faccio meditazione e ho trovato diverse difficoltà, ma grazie a questo ho avuto la possibilità di conoscere persone come voi, incredibilmente generose che pur non conoscendomi per niente, hanno sfruttato il loro tempo per aiutarmi! Vi ringrazio tantissimo! Nello stato di non pensiero ho un’autonomia molto breve e non sono mai arrivato a visualizzare i chakra. Leggendo lo step 1 mi sembra di aver capito che bisogna respirare prana: significa focalizzarsi sulla luce e inspirarla? La cosa che più mi ha colpito di questo sito è che sembra davvero un gruppo solido, non è solo un sito dove leggi e poi chi si è visto si è visto, ma ricevi consigli dallo staff, ricevi consigli dagli stessi studenti, è incredibile. Devi andare fiera di quello che hai creato, Angel, perché non ho mai visto nulla del genere altrove. 

Angel: Mi fa davvero molto piacere che tu abbia trovato il nostro sito e che ti abbia fatto subito un’ottima impressione. Durante la meditazione i chakra non andranno visualizzati, bensì toccati per poterli caricare di energia. I chakra infatti non sono delle sfere da immaginare, ma sono delle zone del nostro corpo fisico dove si concentra maggiormente l’energia; perciò è tutto reale. Quando meditiamo possiamo aiutarci visualizzando l’energia bianca che entra in noi per avvicinarla più velocemente grazie al nostro intento di richiamarla. In pratica visualizzare l’energia serve prima di tutto a noi stessi per comprendere cosa vogliamo fare, quindi con l’intento di assorbirla la richiameremo realmente e la faremo entrare in noi. Ti ringrazio tantissimo dei complimenti, ci tengo molto che il sito dell’Accademia venga vissuto come un gruppo solido in cui a ognuno interessa della presenza dell’altro, e non solamente un luogo di lettura dove nessuno conosce l’esistenza dell’altro. L’evoluzione è un passaggio importante che possiamo decidere di condividere e fare assieme, per questo motivo ho creato questo gruppo, questa squadra che collabora, a volte direttamente e a volte indirettamente. Ci sto mettendo tutto il mio impegno e mi fa piacere che abbia ogni giorno i suoi frutti. 

Studente: Purtroppo ho fatto un errore madornale. Non ho immaginato la prana entrare nei chakra soltanto per i primi tre minuti, ma l’ho fatto per tutto il tempo! 

Angel: Questo non è un errore, semplicemente ti sei concentrato di più sul richiamare prana e meno sul non pensiero, ma non è davvero un errore. Immaginare l’energia aiuta ad avvicinarla molto di più a noi, quindi utilizziamo la tecnica della visualizzazione per richiamarla e farla entrare. Il fatto che tu l’abbia richiamata per tutta la durata della meditazione non è un male, perché non hai pensato ai tuoi problemi o a cosa mangiare per cena, ma ti sei concentrato comunque su un passaggio fondamentale della tecnica, quindi non c’è nessun problema. Semplicemente le prossime volte che mediterai proverai a rimanere un po’ di più in non pensiero, ma ripeto che non è stato un errore concentrarsi sull’energia, essendo essa fondamentale per la tecnica. 

Studente: Invece pensare alla musica è una distrazione? 

Angel: Sì, concentrarsi sulla musica è una distrazione, perché perderesti il vero obiettivo che è quello di meditare sui chakra e non quello di ascoltare musica. La meditazione deve basarsi sul prendere energia nei chakra in non pensiero e in completa consapevolezza. La musica non li caricherà. 

Studente: Sentendo il tuo mix mi sono messo ad analizzarlo, diciamo così. 

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Angel: Comprendo e spero ti sia piaciuto, ma non farti distrarre durante la meditazione, perché il mix ha lo scopo di aiutarti a rilassare e quindi meditare meglio, non il contrario. 

Studente: Sono una musicista, il Low conosce il mio punto debole… 

Angel: Essere un musicista non ti impedisce di praticare la meditazione in non pensiero, anzi. Se il tuo problema è la distrazione che ti crea la musica, puoi meditare tranquillamente senza cuffie così da non distrarti. Anche io amo la musica ma quando medito devo concentrarmi solo sui chakra e non sulle note della melodia che sto ascoltando. Durante la meditazione, che dura solamente mezzora, puoi mettere da parte il tuo lavoro e concentrarti meglio sulla sessione di meditazione. 

Studente: Quando inizio a meditare devo immaginare la prana che entra nel mio chakra, oppure che entra dentro di me tramite il respiro? 

Angel: Durante la fase del rilassamento puoi respirare prana attraverso il respiro e far espandere l’energia in tutto il corpo; nel momento in cui ti occuperai di un preciso chakra farai entrare l’energia direttamente da esso, come se il chakra stesso potesse respirare dentro di sé attraverso la pelle. 

Studente: Quando vengo presa dai pensieri, la meditazione perde il suo valore e devo ricominciare da capo? 

Angel: Dipende. Essendo queste le tue primissime sessioni di meditazione puoi tranquillamente andare avanti e passare al prossimo chakra senza dover ricominciare da capo; se però noti che ogni volta che arrivi al chakra della mente come esempio, guarda caso per un motivo o per l’altro finisci sempre per non meditare, per interrompere la meditazione o per addormentarti, a quel punto sarebbe meglio ricominciare dal chakra su cui hai pensato troppo anziché passare al prossimo, proprio per recuperare il chakra perso. In questo modo eviterai di meditare troppo sui primi chakra e non meditare affatto su quelli alti, come può succedere a molte persone i primi tempi. È importante che tutti i chakra vengano considerati con la stessa attenzione. Se durante una sessione di meditazione non hai minimamente meditato perché in realtà hai passato tutto il tempo a pensare, fantasticare o addirittura a muoverti a ritmo di musica, puoi considerare questa sessione come annullata, perché infatti non hai meditato ma solamente ascoltato musica per conto tuo. La meditazione non è una perdita di tempo ma ha un senso e uno scopo, quindi è diverso dal semplice atto di mettersi le cuffie e ascoltare musica, sebbene anche questa possa rilassare. La meditazione però non è solo rilassamento, è uno stato di evoluzione che permette alle tue facoltà psichiche di evolversi e attivarsi. 

Studente: Come si fa a spegnere il cervello durante la meditazione? La sensazione di non pensiero dura poco, a me per lo meno pochissimo, poi di nuovo a combattere contro di lui. 

Angel: Non dobbiamo spegnere il cervello, anzi, dobbiamo accenderlo più di prima. La concentrazione che basiamo sui chakra è una capacità che dobbiamo sviluppare grazie alla meditazione, perciò l’intento è proprio quello di migliorare il nostro cervello e rendere la nostra mente più attiva e svelta. 

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Per farlo devi concentrarti solo ed esclusivamente sul tuo chakra senza pensare a nient’altro. La fase di rilassamento che avviene nella prima parte della meditazione ti permette di focalizzarti meglio senza troppe distrazioni. Infatti, la fase iniziale è molto importante perché la meditazione prosegua bene. Quando sei incosciente, le tue maschere e i tuoi problemi prendono il sopravvento su di te, ma se tu accendi il cervello, diventi presente e cosciente di ogni singolo pensiero che gira nella tua testa e decidi quindi di manovrarlo, puoi prendere la decisione di espellerlo se ti disturba. Tu concentri la tua attenzione su tutto il resto, ecco perché ti è difficile meditare, ma ora prova a concentrarti solo sul tuo chakra, così noterai la differenza. Rilassati, non pensare al Low, al tuo ragazzo, al tuo lavoro o al tempo che passa, altrimenti stai rimanendo radicata a questa dimensione. Meditare ti porta ben oltre, quindi ogni volta che torneranno i pensieri semplicemente fai un respiro profondo e riprendi da dove avevi interrotto; se ci litighi ti stai dando la zappa sui piedi da sola. 

Studente: Quanto influenzano i rumori esterni in una meditazione? La meditazione risente dei rumori e della confusione esterna nonostante si abbia un buon non pensiero interno? 

Angel: La meditazione non risente dei rumori esterni, essendo questi per l’appunto esterni. Ciò che potrebbe risentire dei rumori esterni è solamente la tua concentrazione in caso ti lasciassi distrarre da essi, ad esempio ascoltando le voci dei vicini o concentrandoti sul cane che abbaia anziché concentrarti perfettamente sul tuo chakra. Oltre a questo, nessun rumore o genere di confusione esterna potrebbe influenzare la qualità della tua meditazione. Comunque, per evitare di venire distratto dai rumori esterni, ti consiglio di meditare con un mix meditazione tra quelli proposti dall’Accademia, in tal modo non ti distrarrai sentendo le voci dei vicini di casa perché avrai le cuffie che ti aiuteranno a concentrarti meglio sulla meditazione. 

Studente: Quando arrivo al chakra del cuore mi addormento senza rendermene conto, anche per 20 minuti. Perché succede questo? Che cosa posso fare? 

Angel: La meditazione ci rilassa molto essendo questo il principale effetto che ci fa ottenere, ecco perché ci si potrebbe addormentare grazie al rilassamento molto profondo. Chiaramente il tuo intento è quello di continuare la meditazione sino alla fine senza cadere addormentato, perché il tuo obiettivo è evolverti e non semplicemente dormire; per non addormentarti ci sono vari consigli che potrei darti, ma prima di tutto ti consiglio di meditare in mezzo loto anziché da sdraiato, con la schiena dritta e la testa ben sostenuta dal collo, anziché poggiare la nuca sul muro o lasciare la testa cadere in avanti, perché queste posizioni ti porterebbero più probabilmente ad addormentarti. Impegnandoti a tenere la testa dritta, la schiena pure e la mano che tocca il chakra, manterrai il tuo corpo attivo perché sarà occupato a svolgere delle azioni, così riuscirai a rimanere sveglio. Se invece mediterai senza toccare il chakra, con la testa abbassata o con la testa completamente sorretta dal muro, rischierai di addormentarti e non risolvere questo problema. 

Studente: Quanto tempo bisogna meditare al giorno? 

Angel: Per raggiungere dei risultati concreti bisogna meditare almeno una volta al giorno tutti i giorni, per circa 25/30 minuti di fila. Il mio consiglio però è di meditare anche due volte al giorno per circa mezzora a sessione, perché in questo modo raggiungerai i tuoi obiettivi senza perdere tempo, avendo dei risultati visibili già dai primi giorni. 

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Studente: È normale che dopo aver meditato, sento scorrere l’energia dentro di me anche fuori dalla meditazione? 

Angel: Sì certo, è normalissimo. Quando mediti raccogli energia che ovviamente rimarrà lì dentro di te, non verrà perduta subito dopo aver concluso la meditazione; perciò potresti sentirla muovere anche durante la giornata nonostante in quel momento tu non stia meditando ma facendo altro. Imparerai che le tecniche che ti insegno non servono solo quando mediti, ma serviranno per ogni singolo momento della tua vita. Sentire l’energia fuori dalla meditazione è un ottimo segno, perché stai iniziando a percepirne i primi risultati e a comprendere che la spiritualità è molto più che un semplice passatempo per rilassarsi. 

Studente: È normale sentire brividi durante la meditazione, tipo pelle d’oca? E che cosa significa? 

Angel: Sì è normalissimo, è semplicemente l’energia che si sposta e ti provoca queste sensazioni di brividi. 

Studente: Quindi, durante la meditazione è normale anche sentire vampate di calore ogni tanto? 

Angel: Sì assolutamente. I chakra bassi come il chi e il plesso, essendo molto più terreni e materiali, quando raccolgono energia potrebbero farci sentire calore, che è semplicemente una sensazione dovuta all’energia che sta entrando e che i chakra traducono come aumento di temperatura. I chakra alti invece potrebbero farci provare una certa aria fresca, talvolta anche venticello, nonostante ci troviamo in una stanza chiusa con le finestre serrate e senza possibilità di far entrare il vento da fuori. Questo fenomeno non è niente di preoccupante, si tratta dell’energia che viene assorbita dai chakra e ognuno ce lo fa provare in modo proprio. 

Studente: E quando non sento caldo significa che non sto prendendo energia? 

Angel: No di certo, questo non c’entra. Il calore e la freschezza sono delle caratteristiche dei chakra, ma non sempre fanno provare queste sensazioni perché il più delle volte mediterai senza concentrarti sulla temperatura dell’ambiente perché ti starai concentrando sulla meditazione. Tante volte potresti non sentire il calore eppure completare delle meditazioni bellissime. Quindi puoi stare tranquilla e non preoccuparti. 

Per il momento abbiamo concluso la lezione, ma ci saranno tantissime altre occasioni dove potrete riempirmi di domande e sarò felice di rispondervi. Mi ha fatto piacere poter passare del tempo con voi e vi ringrazio per aver partecipato attivamente alla lezione. Da oggi avete più dettagli per poter svolgere le vostre meditazioni con maggiore sicurezza e serenità. 

Fine pagina 11 su 11. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

1798 commenti
  • jael Medaglia per aver completato lo Step 1 per la 2ª volta Medaglia per aver completato il libro Il Sigillo delle Vite Passate - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Il Sigillo delle Vite Passate - Vol. 2 - 10:23 16/11/23

    Ho riscontrato molte delle problematiche esposte nelle domande, durante le prime Meditazioni, e talvolta anche oggi, a distanza di qualche mese. Le gambe si sono abbastanza "acquietate" e ho acquisito una maggiore resistenza. Il più fastidioso resta ancora il pensiero. Ho notato che se riesco a fare un buon rilassamento preliminare, il pensiero è molto più blando e posso concentrarmi meglio sulle sensazioni dei chakra, se invece non ho dedicato molto tempo al rilassamento, per paura di non visualizzare bene la Prana, allora il pensiero è meno gestibile. La necessità del visualizzare bene la Prana bianca è che spesso, attraverso le palpebre, il colore dominante è il rosso, soprattutto nelle meditazioni diurne, per cui ho il terrore di respirare energia dannosa, se non ho visualizzato bene e perdo il tempo necessario a rilassare meglio corpo e mente, rendendo meno efficace la Meditazione. Quando è svolta bene, le sensazioni sui chakra sono estremamente piacevoli e il più delle volte li sento attivarsi da sé, quindi le dita sono solo un aiuto in più alla concentrazione. Se il corpo non è rilassato, invece, fatico molto ad avvertire le sensazioni, quindi mi rendo conto dell'importanza che riveste il rilassamento per la buona riuscita della Meditazione sui chakra e sul non pensiero. Se non ho Meditato correttamente, ho più difficoltà a mantenere il pensiero focalizzato e positivo nel resto della giornata, e avverto un senso di insoddisfazione generale.

  • barbarella - 13:31 15/11/23

    Grazie dei chiarimenti.Praticando la meditazione mi ritrovo in diverse cose che hai spiegato,devo dire però che ho riscontrato più difficoltà di concentrazione se eseguo la meditazione di primo mattino.

  • wonderantos - 13:25 15/11/23

    L'articolo risulta molto utile perché risponde ad alcune domande che mi ero posta e, comunque chiarisce dei punti che potevano essere interpretati in maniera più personale. La posizione scomoda, per esempio, non deve distrarci dall'obbiettivo primario, che è la meditazione, ma non per questo ci deve impedire di compiere quello "sforzo" in più che ci può portare a risultati migliori e ottimali. Proverò a seguire tutti i consigli come quello di toccare tutti i chakra: durante la meditazione mi ero concentrata sul tocco, solo in quei punti che mi risultava sentire più difficilmente in modo naturale.

  • iumano - 08:39 15/11/23

    Grazie per avermi chiarito molti dubbi. Meditare é la cosa piu naturale del mondo ma se lo si fa nel modo sbagliato purtroppo non porta risultati. Qulo che ho capito dopo un po di tempo é che all inizio é fondamnetale seguire lwntecniche suggerite da angel. Attravwrso queste impariamo a "camminare" in questo mondo. Dopo ognuno travera ila suo modo per proseguire il cammino. Insomma angel ci dice che pee camminare bisogna mettere un passo dopo l altro. Non si scappa. Se non lo facciamo cadiamo. Acquisito questo ognuno personalizzera il suo mpdo e la sua tecnica.

  • Cris - 14:41 13/11/23

    In questa lezione ho trovato molti consigli e indicazioni utilissimi, ho fatto diversi errori e ho maggiori spunti per migliorare! Purtroppo ho dato per scontato di sapere, conoscendo la tecnica da anni nonostante non sia stata affatto costante. Non vedo l'ora di compiere la seconda meditazione della giornata alla luce di questi consigli. Grazie mille ♥️

  • BMauro89 - 10:43 12/11/23

    Grazie per queste delucidazioni le terrò presenti per le prossime sessioni di meditazione ancora grazie mille Angel

  • alessio369 - 05:42 12/11/23

    Grazie, perchè alcuni consigli mi sono serviti per una migliore pratica. Non vedo l'ora di continuare

  • romitoroby - 19:22 11/11/23

    Le meditazioni che sto facendo ora, sono circa di 10/15 minuti, con svariati sbadigli e brividi!!

  • martina-g - 05:27 11/11/23

    Si avere delle informazioni di questo tipo mi ha tranquillizzata sul fatto che ho faticato un pochino durante la meditazione sui chakra ma devo allenarmi a meditare per tempi più lunghi

  • lucia717 - 14:43 09/11/23

    A me capita spesso, che durante la meditazione venga di sbadigliare. Inoltre i brividi lungo la schiena sono ricorrenti, ed un forte calore alle mani ed ai piedi.

  • Piciu - 19:20 08/11/23

    Io meditavo in maniera molto semplice da un anno circa. Questa tecnica è x me completamente nuova. Ho fatto un po’ fatica quando veniva chiesto di respirare prana con i vari chakra. Ma immagino sia solo questione d allenamento

  • Salvuccio Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 7 - 20:42 07/11/23

    Informazioni molto utili, specialmente per i principianti. Il sistema domande e risposte, credo che sia condivisibile da tutti, perché è facile trovare una risposta alla propria domanda ed evitare inutili perdite di tempo. Grazie!

  • albertocosta - 04:58 06/11/23

    Grazie per gli approfondimenti, hanno risolto alcune cose che non erano chiarissime. Mi aggiungo anche ai ringraziamenti per aver creato questa community, che e' diversa da tante altre e contiene una quantita' di materiale enorme. L'obiettivo e' adesso riuscire a meditare almeno una volta al giorno in maniera consistente. Volevo sapere, se possibile, se sia meglio meditare la mattina o la sera. Altra domanda, riuscendo a usare la posizione del loto, e' da preferire a quella del mezzo loto? Grazie, Alberto

  • futura - 21:55 05/11/23

    È stato davvero interessante questo capitolo! Ha risolto alcuni miei dubbi che sarebbero potuti sorgere in un futuro. Grazie mille ancora una volta !

  • Alessandra Casalini - 13:01 05/11/23

    Questi chiarimenti relativi alla meditazione. Mi sono stati molto utili per avere l’approccio migliore alla pratica. Un ringraziamento speciale ad Angel, allo staff e a tutti gli studenti di questa incredibile Accademia. Continuerò il mio percorso con grande consapevolezza ed entusiasmo. 🙏