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Libri di Angel Jeanne
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Step 1 - N° 8

Cos'è un Percorso Spirituale - La Luce nel buio (1 parte)

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Ti presento l’Accademia con una piccola analogia, che ti aiuterà a comprendere se questo è il percorso che fa per te. 

Da tutta la vita sei abituato a vivere dentro a ciò che io definisco Low Frequency, che potremmo immaginare come una stanza buia che ti impedisce di vedere cosa c’è intorno a te. Da sempre sei abituato a vivere nel buio, un buio totale che non ti permette di conoscere le caratteristiche di questa stanza, i colori, l’arredamento, mobili o porte; non vedi nulla. In un certo senso però ti senti quasi rassicurato dal non vedere, perché sei abituato così da tutta la vita, quindi ti senti al sicuro e in qualche modo ti piace. Vivere rinchiuso in quella stanza buia è tutto ciò che conosci e che da sempre hai fatto, perciò non ti passa per la mente di voler uscire e scoprire dell’altro. 

Dentro di te, molto nel profondo, sai bene che quella stanza buia ti sta impedendo di vivere la tua reale vita perché ti senti chiuso e ovattato in una realtà troppo stretta per te. Però la routine, ogni giorno uguale, senza che accada mai nulla che scuota la tua vita, ti fa sentire al sicuro. Poi, ad un certo punto, mentre da seduto stai toccando il pavimento completamente al buio, trovi un fiammifero che probabilmente confondi per uno di quei giocattolini o passatempo con i quali ti diverti a distrarti in quella stanza. Giochi con questo bastoncino e ci perdi un po' di tempo appresso, sinché un giorno per istinto e senza quasi sapere come, lo sfreghi e questo prende fuoco. Si accende una grande luce, poi si attenua, ma nella tua vita è come uno scoppio di adrenalina. Improvvisamente scopri che c'è qualcosa di più del solito buio: c'è la luce! Questo fiammifero potrebbe simboleggiare la meditazione. 

Il fiammifero però dura poco, quindi lo guardi un attimo senza capire bene come, perché la stanza è completamente buia e tu stai tenendo in mano un bastoncino che fa una reazione strana, emette luce alla quale non sei abituato! E questo ti eccita ma ti scombussola nel frattempo, quasi come se la temessi. La luce accecante seppure piccola derivata dalla fiammella di quel fiammifero, ti stranisce perché è qualcosa del tutto nuova per te e, non appena si spegne, quasi rimani imbambolato a fissare il vuoto. Cerchi di capire il perché, cerchi di capire come potrebbe essere accaduto, cerchi di dare una spiegazione logica sino a che preferisci pensare di essertelo completamente immaginato. "È tutto buio qui intorno, lo è sempre stato, non c’è nulla di diverso” pensi, provando a ricordare la sensazione provata mentre osservavi quella fiammella; “Nessuno mi ha parlato della luce, ciò significa che la luce non esiste! Se esistesse tutto il mondo lo saprebbe..." continui nella tua mente, nel tentativo di dare una spiegazione a ciò che hai vissuto. Così, per qualche tempo scegli di ritornare a vivere la tua vita nel buio, dimenticando quanto accaduto con quel fiammifero. Ritorni nella tua routine, nella tua zona comfort, nella quale usi il tuo tempo a fingere di fare qualcosa, mentre ti muovi lento al buio per paura di farti male. Tante volte scegli di restare seduto, fermo immobile per molto tempo, anche per periodi molto lunghi della tua vita, per timore che muovendoti possa calpestare qualcosa o sbattere contro un muro e farti male per via del buio. Così scegli di stare fermo, dalla paura di farti male a causa della tua vista che ti impedisce di vedere nel buio dell'oscurità, anziché riconoscere che il vero problema, il vero ostacolo che ti impedisce di andare avanti, è proprio il buio, non la tua vista. 

Per caso, un giorno, mentre strisci le mani a terra per cercare di trovare qualcosa, trovi qualcos'altro: un altro fiammifero. Lo sai che è di nuovo lui: è ciò che illumina, che fa una luce immensa in quel buio oscuro. 

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Lo sai che se lo sfregassi a terra lui si accenderebbe e ti permetterebbe di provare di nuovo quella sensazione fuori dalla routine: una strana eccitazione che quasi ti spaventa, ma dentro di te la desideri perché senti che quei pochi minuti di luce ti fanno sentire un'emozione dentro che sembrerebbe quasi una rinascita. Lo prendi, lo sfreghi ed eccola… Quella luce ti illumina il volto! I tuoi occhi s’illuminano con lei e, nonostante la paura iniziale, scegli di volerla guardare ancora, di volerla osservare per molto più tempo. I primi tempi ti concentri unicamente sul benessere che ti fa provare il guardare quella luce. Quindi di tanto in tanto vai alla ricerca di nuovi fiammiferi per accenderli e guardare la loro luce, sino a che non si spengono e tu ritorni nel buio totale che ti impedisce di vedere la stanza. La ricerca dei fiammiferi è paragonabile alla ricerca di trovare quello spazio, durante la giornata, in cui puoi concederti di praticare. Tutta la giornata è trascorsa fra impegni, lavoro, mille pensieri che ti fanno vivere nell'incoscienza, quindi nel buio, ma di tanto in tanto cerchi uno spazio per te nel quale puoi dedicarti alla tua meditazione giornaliera. 

La ricerca dei fiammiferi diventa ormai una routine alla quale non vuoi rinunciare perché lo senti che ti fa stare bene, quindi trascorri la tua giornata al buio ma ogni tanto tocchi in giro con le mani per cercare di trovare un fiammifero da utilizzare, ma non sempre li trovi, infatti ci sono dei giorni in cui non trovi il modo di meditare. Ognuno vive il proprio percorso diversamente perciò c'è chi si è fermato già prima, stranito dalla forte luce del primo fiammifero, c'è chi invece si stuferà di cercare fiammiferi perché ritiene che accenderli sia troppo faticoso, e chi invece ha sempre avuto fra le mani dei fiammiferi ma non ha mai compreso come utilizzarli, perché li ha sempre usati come semplici bastoncini senza mai pensare di accenderli. Altri ancora, si rendono conto quasi subito della fortuna che hanno avuto nel trovare quel fiammifero ma, nonostante ciò, lo accendono e osservano la sua luce senza però andare oltre. Non fanno altro che restare fermi a fissare la luce nell’attesa che si consumi e poi si spenga. Ci sono alcuni, invece, che dopo un periodo più o meno lungo di osservazione e benessere provato grazie alla luce del piccolo fiammifero, inizieranno a riflettere su quanto sarebbe utile e astuto utilizzare la luce di quel fiammifero per cercarne degli altri, facendo così meno fatica a trovarli nella stanza, perché l'illuminazione del fiammifero gli permetterebbe di vedere meglio dove sono poggiati tutti gli altri. Ecco da dove nasce il vero percorso spirituale: dal momento in cui non ti fermi più a guardare la bellezza della luce ma decidi di utilizzare quell’energia per raggiungere degli obiettivi più grandi. 

Pensare di farlo non equivale a farlo perciò ci sono giorni in cui perdi la voglia, giorni in cui preferisci cercare domani, giorni in cui anche volendo non riesci a trovare fiammiferi intorno a te, ovvero non riesci a trovare del tempo libero per meditare; quindi trascorre del tempo. Con insistenza, però, riesci a mettere in atto il tuo piano e, appena trovato un nuovo fiammifero da accendere, anziché aspettare che l'effetto svanisca e che quindi la luce si spenga, sfrutti ogni secondo della sua durata per cercare nella stanza altri fiammiferi. Ai tuoi occhi la luce del fiammifero sembra enorme perché è la prima luce che hai visto in tutta la tua vita, ma nella realtà dei fatti quella lucina è davvero piccola, infatti dura poco e illumina solo a pochi centimetri dalla tua faccia, quindi è troppo piccola per mostrarti tutto ciò che c'è da vedere. Ma per te sembrerà abbastanza, infatti crederai di conoscere il mondo intero ora che hai visto quella lucina, quindi potresti sentirti già soddisfatto così. 

Passa il tempo e giorno dopo giorno usi i fiammiferi che hai raccolto per trovarne degli altri ma a causa di impegni vari e perdite di tempo ne accendi solo uno per volta, senza pensare che se li accendessi tutti assieme formeresti una luce molto più grande. Ogni tanto ci pensi, finché un giorno ne accendi prima uno, ma nel frattempo che provi ad accenderne un altro, quello prima si sta già spegnendo. Così finisci per pensare che sia soltanto una perdita inutile di tempo e di energia. Ma ci vuole tempo prima che tu comprenda che con un fiammifero potresti accendere anche tutti gli altri e che, insieme, formerebbero una grande luce. Un giorno però ci rifletti e... Wow, che idea grandiosa! Prendi un fiammifero, lo sfreghi e velocemente con la sua fiamma accendi tutti gli altri contemporaneamente, facendo brillare una grande e immensa luce! 

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La loro luce è così grande che tu ne rimani affascinato, rimani lì a fissarla imbambolato senza muovere un dito, e senza rendertene conto, i fiammiferi si spengono uno dopo l'altro e tu ritorni nel buio. Nonostante questo, ti senti ancora immerso nella piacevolissima sensazione che quella enorme luce ti ha dato, al punto che quasi non ti accorgi che sei tornato al buio da diversi secondi, poi da diversi minuti. Ancora pensi di essere nella luce perché il suo bagliore ti ha conquistato, però non fai caso di essere tornato al buio da un po'. Di sicuro accendere tutti i fiammiferi assieme ne è valsa la pena perché ti ha mostrato quella grande luce che ti ha emozionato, d'altro canto non hai saputo sfruttare il momento e sei restato fermo a fissare la luce aspettando che il tempo scadesse. Inoltre, hai consumato tutti i fiammiferi della tua scorta, quindi non ne hai altri da usare e devi riprendere la tua ricerca da capo, al buio. Naturalmente però la ricerca non ricomincerà davvero da capo, perché stavolta sai molto meglio che cosa stai cercando e che cosa vuoi trovare, a differenza di quando trovasti il fiammifero per la prima volta e non sapevi nemmeno come andasse acceso, né tantomeno perché avresti dovuto accenderlo. 

Tante persone si fermano qui, nel ricordo del bagliore della luce vissuto in un momento, lasciandosi cullare da quel bel ricordo, senza pensare che potrebbero di nuovo cercare fiammiferi (ovvero tempo per meditare) e rivivere nuovamente quella bellissima esperienza, tutte le volte che lo desiderano. Altri, però, nonostante il buio e nonostante le mille ragioni da cui vengono pervasi come tutte le altre persone, possiedono un occhio che vede più lontano e decidono di rimettersi alla ricerca di nuovi fiammiferi, accenderli per trovarne degli altri, per accenderli tutti insieme e creare una grande e forte luce, stavolta però con l'intento di sfruttarla e non solo di stare fermi impalati a fissarla. Alcune persone poi diventano strateghe: si rendono conto dell'importanza di quella luce e vogliono trovare il modo di vivere in quella vibrazione per più tempo possibile, perché vivere al buio non è più l'unica cosa che conta per loro: non hanno più paura della luce, ecco perché non sentono più il bisogno di rintanarsi nel buio. Così, alcune persone decidono di ingegnarsi, trovare più tempo durante il giorno in qualunque modo, per praticare un po' di più di quanto facessero in precedenza ed evolversi ogni giorno un passo più avanti. Ecco come, alcune persone, cercando nuovi fiammiferi, riescono a trovare delle intere scorte di candele. Le candele, si sa, hanno una durata molto più lunga di quanto potrebbe durare la piccola fiammella di un fiammifero, ecco che la candela in questa storia rappresenta la meditazione più profonda. Non parliamo più di una meditazione basata solo sul rilassamento, ma di una che vada oltre il semplice rilassamento e ti permetta di evolverti spiritualmente. 

Alcune persone si spingono oltre perché vogliono sapere quanto è forte la luce emanata da più candele accese assieme che, unite, possono illuminare un'area molto più vasta rispetto a quella a cui erano abituate quando accendevano più fiammiferi per volta. La luce di più candele accese risulterebbe più forte, più luminosa, più vasta, ma soprattutto più duratura rispetto al fiammifero che avevano conosciuto prima. Questo è solo l'inizio del tuo percorso spirituale. Hai acceso un fiammifero e ti trovi ancora alle primissime fasi, in cui sei ancora un po' spaventato da quella forte luce che ha sconvolto la tua vista abituata a vivere nel buio totale: l'incoscienza. Nel frattempo però, con la visione di quella luce ti sembrerà quasi di essere arrivato a destinazione, ovvero di aver già scoperto tutto ciò che c'era da scoprire, solo perché hai avuto la prima esperienza con una piccola fiammella di fiammifero. Eppure, il percorso non è neppure iniziato, perché questo è solo il primo assaggio di conoscenza che hai potuto assaporare. 

Ecco com'è il percorso spirituale dell'Accademia di Coscienza Dimensionale: all'inizio puoi sentire la scossa della routine che crolla, ma più assaggerai la luce della conoscenza, più ne vorrai apprendere dell’altra, perciò vorrai usare questa luce per raggiungere obiettivi più grandi. Un percorso spirituale non è soltanto la ricerca della luce per restare fermi ad osservarla sinché non si consuma. Il percorso spirituale ti insegna a sfruttare quella luce per crearne dell’altra, affinché non abbia fine, ma anzi si espanda. Attraverso l’Accademia avrai accesso a nuove conoscenze che come luci nel buio ti spiazzeranno e poi ti conquisteranno, perché ti renderai conto di non voler più fare a meno del sapere. Dopo che avrai assaporato la conoscenza non vorrai più fermarti nel buio dell’incoscienza. 

Questo non è solo un percorso di lettura, questa è l’Accademia di Coscienza Dimensionale. 

Fine pagina 3 su 3. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta. 

2340 commenti
  • Anto Medaglia per aver completato lo Step 1 - 12:13 27/10/22

    Per esperienza personale ricordo bene i primi fiammiferi, accesi una volta e poi ignorati con il tempo. Crescendo, pian piano, ho iniziato ad interessarmi ed accederli uno dopo l'altro, sempre con voglia maggiore, o momenti di pausa via via diversi. Effettivamente ho presente anche il passaggio dai fiammiferi alle candele, anche se immagino che quello che nel presente sembra una grande luce, probabilmente nasconde l'esistenza di altre luci ancora più grandi. è un percorso a gradini, via via sempre più in alto, e che presenza la possibilità di cadere e fermarsi (o ricominciare).

  • mauro1004 - 13:55 25/10/22

    E' proprio così! E poi, più la luce è forte e più riesci a vedere, scoprire e conoscere quello che al buio è quasi impossibile percepire

  • paolas77 - 22:29 24/10/22

    Quest' analogia rende molto bene l' idea. Siamo noi, o meglio qualcosa che sta dentro di noi, che ci spinge a voler trovare e sperimentare la luce, a voler intraprendere il percorso verso il sapere, verso la verità

  • sssnoop Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 6 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 7 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 9 Medaglia per aver completato il libro Il Sigillo delle Vite Passate - Vol. 1 - 08:16 23/10/22

    Bisogna svincolarsi dal buio della routine e avere il coraggio di uscire dall'ombra: frasi che sono tutt'altro che retoriche

  • barby74 - 00:40 22/10/22

    Grazie!!! Vedo spesso fiammiferi a terra ma non li raccolgo....per paura di vedere la luce ..

  • João Medaglia per aver completato lo Step 1 - 16:17 13/10/22

    Adoro la tua voce é Dolce pero decisa, gentile ma forte, mi vieni voglia d'ascoltarti tutta la giornata. Ti ringrazio ancora una volta per questo contenuto richissimo. Anche se non sono ancora riuscita a acendere piu di un fiammifero, e non ho mai assagiato altro che il buio, riesgo mentalmente a capire il concetto... spero di un giorno riuscire a capire con l'esperienza.

  • Vittorio10 Medaglia per aver completato lo Step 1 - 11:34 12/10/22

    Trovo che questo documento sia in gran parte collegato a quello precedente, perché il grigiore di una vita immersa nel Low priva di sussulti porta alla convinzione che quel buio totale a cui accenni sia la "normalità" (visto che nel frattempo intorno a te tutti vivono questa presunta normalità con immensa devozione) e che il non vedere nulla possa diventare ad un certo punto, per assurdo, persino rassicurante e piacevole visto che in fondo si sa sempre perfettamente cosa aspettarsi da dinamiche sempre uguali (vista la routine ripetitiva ed esente da colpi di scena). Trovare il primo fiammifero (che già di per sé, di questi tempi, è un autentico Miracolo) porta una calda ed innegabile luce in quella stanza fredda e buia, perchè le sensazioni di calore provate per la prima volta nella vita sono indiscutibilmente più forti e soprattutto più vere di quelle noiose ed apatiche della passiva quotidianità. Non sbagli quando dici che questa sensazione è così nuova da poter spaventare proprio perché ci si era comodamente addormentati nella banalità e nella ripetitivita di prima; ci si è così atrofizzati che interfacciarsi a qualcosa di così grosso può intimorire (specie chi ha smesso di mettersi in gioco da un'infinità di tempo) ed ecco che il Low si aggancia per fomentare questi dubbi e spingere a tornare nel suo buio tanto confortevole quanto piatto. Però quel fiammifero rimane inevitabilmente impresso in tutti quelli che lo hanno acceso anche solo una singola volta, perché è riuscito a donare una sensazione di rilassamento che a me personalmente ha levato 39398204 chili di peso dalle spalle; la mia iniziale ricerca dei fiammiferi mi spingeva a questo, tutte le volte che il peso aumentava ne accendevo uno per stare meglio perché è veramente fantastico ogni tanto non doversi sempre difendere da tutto e tutti, a poter vivere un attimino con un peso un pochino più leggero. Concettualmente poi è possibile che scatti quel meccanismo fantastico dettato dalla Coscienza che dice "ma perchè cercarli solo quando stai male? Cerchiamoli continuamente così stiamo sempre bene, no?" ed è quello il grande e difficile passo da compiere, entrare nell'ottica di vivere (e dunque praticare costantemente per ciò) nella luce perenne, e non solo di cercarne uno sprazzo per sopravvivere al buio di una vita legata esclusivamente ed ossessivamente al Matrix, che può diventare estremamente soffocante e schiacciante (con il peso di alcuni eventi che possono abbattere senza potersi più rialzare). Credo inizi così la ricerca delle candele: aumentare sempre più il numero e la qualità delle Meditazioni, aggiungere le tecniche (che solo qui è possibile scoprirne l'esistenza), leggere le Verità (che solo qui è possibile reperire), navigare con Coscienza. Il miracoloso fiammifero iniziale non è più sufficiente perché ad un certo punto hai bisogno sempre di più luce per scaldarti, e il fatto è che senti di averne un bisogno quasi fisico visto che tornare nel buio dopo aver visto la luce è potenzialmente distruttivo e definitivo perché è impossibile reggerne nuovamente il peso. Approcciare la Spiritualità e poi lasciarla significa veramente morire, non ho più nessun dubbio su questo. Le sensazioni che mi provocano questa lettura mi fanno pensare che possa rappresentare proprio questo il percorso spirituale da intraprendere: iniziare da una piccola luce fino ad illuminare completamente se stessi, il contesto e piano piano l'intero mondo. Ed è commovente pensare a quelle che oggi sono riconosciute come le Anime più Potenti dell'intero Universo, Esseri Meravigliosi che un tempo lontano hanno magari cominciato il loro percorso Animico proprio trovando il primo fiammifero e chiedendosi come usarlo; a furia di accenderli e a furia di trovare candele oggi sono diventate Loro stessi la Luce che illumina il cammino, sono diventati Loro stessi dei Fari che illuminano ovunque passino. Grazie di cuore Angel, un documento veramente meraviglioso.

    • kalomira - 18:37 17/11/22

      Non vedo l'ora di trovare sul mio cammino quante più candele possibili, così da ampliare sempre più le mie conoscenze! grazie.

  • lorenara Medaglia per aver completato lo Step 1 - 18:09 11/10/22

    Sono contenta di aver trovato l'accademia qualche mese fa. Mi ha aiutato a cambiare vita, abitudini e ad avere una routine diversa riuscendo a cercare fiammiferi ogni giorno. Adesso è arrivato il momento di cercare e accendere le candele. :)

  • stregone - 15:19 06/10/22

    Effettivamente è vero quando ho letto e applicato gli articoli fino allo step 4 già capivo la differenza tra quando praticavo e quando no ero più concentrato grazie al taglio dei fili la mia mente era meno affollata da immagini e suoni inutili ,con allenamento della vista energetica vedere la aria che si muove e quasi uno stato perenne ero più positivo gli avvenimenti nella mia vita miglioravano

  • marco-petrini - 20:53 05/10/22

    Questa metafora dei fiammiferi e delle candele fa capire benissimo l'importanza della meditazione nel proseguimento di un percorso spirituale. E' il momento di uscire dalla stanza buia e di accendere più candele possibile. Grazie

  • giovanni77 - 09:01 05/10/22

    Penso che esempio piú facile da comprendere non poteva essere usato. Mi rendo conto che anche io ho sempre vissuto in una routine quotidiana che non mi ha mai permesso di guardare lontano e di illuminare la stanza buia dove sono cresciuto, pensando che si trattasse della normalità. Per quanto concerne le mie prime meditazioni fatte sin qui ammetto che le ho vissute come un mezzo di assoluto rilassamento ma sono entusiasta di proseguire questo percorso al fine di eseguire meditazioni più profonde che permettano di illuminare in maniera perpetua la mia esistenza.

  • robertvsb - 07:33 01/10/22

    Il mio percorso formativo di risveglio il mio percorso consapevole parte proprio da questo. Avere la piena Luce, raggiungere lo scopo del disegno dell'Anima, capire che cosa può essere utile iniziare a fare. Perché ognuno di noi è diverso pur essendo Uno. Ed ogni anima sceglie come risvegliarsi e come riaccendere la propria Luce. Grazie Accademia!

  • aris - 04:08 27/09/22

    Il percorso viene presentato bene, sicuramente meditare da sempre dei benefici, poi ovviamente più lo si fa più si ha la possibilità di accedere a quello stato di benessere e di scoperta.

  • Onda blu - 15:19 23/09/22

    Rileggere l'articolo dopo aver introdotto la meditazione nella routine quotidiana rende più chiaro il significato di ciò che dice. Ci si accorge di quanto sia cambiato il proprio punto di vista. Nei primi tempi mi imponevo di meditare almeno una volta al giorno, sembrava un sacrificio, un'imposizione. La vivevo un po' come una dieta..."Se devo meditare per evolvere mediterò"...questo pensavo. Ora tutto è cambiato. La meditazione è diventato un momento di pura gioia, di pace profonda e di grande emozione. Mi accorgo di calcolare ogni giorno i tempi in modo da riuscire a ricavare lo spazio per almeno tre meditazioni giornaliere. Il sabato e la domenica arrivo a quattro/ cinque meditazioni, accorgendomi di quanta energia e quanto benessere abbia portato questa pratica nella mia vita.

  • Orietta Boccalini - 17:27 18/09/22

    Questo capitolo mi ha entusiasmato. Ho capito che noi vivi al buio e stiamo bene in questa stanza al buio perché in qualche modo ci sentiamo protetti e qualsiasi luce ci infastidisce e ci mette paura. Poi poggiand9 le mani a terra troviamo un bastoncino e sfregandolo a terra ci rendiamo conto che si accende e emette una luce che illumina un po la stanza dove siamo. Ci fermiamo a vedere quella luce che ci trasmette sensazioni nuove che ci spaventano ma ci piacciono. Però poi si spegne e torniamo al buio. Poi ognuno con i suoi tempi si rimette a cercare un altro bastoncino quando lo trova lo accende però non si riincanta davanti alla luce ma sfrutta quella luce per cercare altri bastoncini li trova li accende tutti insieme e ottiene una luce più grande che gli permette di trovare nella stanza delle candele che rendono la stanza ancora più luminosa...e per maggior tempo. Tanto che quando la luce si dpegne rimarrà dentro di noi per un po'di tempo anche se 8n realtà stiamo di nuovo al buio. Però poi torneremo nel buio più totale finché non ricominceremo la ricerca dei fiammiferi e poi delle candele per tornsre alla luce. Quedto per dire che le pratiche e la meditazione devono diventare parte integrante della nostra vita quotidiana e non azioni sporadiche se vogliamo veramente vivere nella luce