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Step 1 - N° 43

Chakra - I tre Passi per l'Evoluzione (3 parte)


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L’evoluzione dei chakra è fondamentale per la nostra evoluzione personale, perciò impegniamoci a comprendere di cosa si tratta esattamente. 

Il nostro corpo fisico e quello energetico hanno continuo bisogno di energia: se non gliela offriamo attraverso la meditazione questi si ritrovano ad essere molto deboli, come quelli della maggior parte delle persone. Quando i chakra sono denutriti si ritrovano a consumare quella piccola percentuale di energia quotidiana che da soli riescono a racimolare semplicemente respirando (senza meditazione) per provare a sopravvivere, però non riescono a stare molto meglio, dato che soltanto la meditazione può riempire i nostri chakra a tal punto da darci la vera forza. Non a caso, tutti ci sentiamo pressappoco stanchi molto spesso durante la giornata, anziché essere attivi e pimpanti come dovremmo essere. Tutte le persone possiedono i chakra e tutte le persone li utilizzano, facendone però un uso così minimo e inconsapevole che risulta davvero invisibile. Infatti, avendo dei chakra decisamente scarichi, l’utilizzo che se ne fa è proprio basilare: prendiamo l’energia dai chakra inconsciamente per provare ad essere più attivi, svegli, concentrati, agili durante la giornata, ma non riusciamo facilmente in questo intento perché richiede uno sforzo notevole. Basti pensare a quando si prova sul serio a studiare, leggendo e rileggendo le stesse frasi con impegno e serietà, eppure non si riesce a memorizzare nulla nonostante si stia provando da ore; questa poca concentrazione deriva da una scarsa energia al chakra della Mente. Non sapendo di avere i chakra, non ne facciamo un uso consapevole, perciò non li sfruttiamo per il loro grande valore che potrebbe servirci per molteplici attività quotidiane. In pratica è come se non li usassimo, perché, data la bassissima energia che possiedono, è quasi come se non li avessimo. Questo è normale dato che, non sapendo di avere i chakra, non si conosce nemmeno come utilizzarli. A volte può succedere che per caso si utilizzino per scopi leggeri, perché in fondo è la loro funzione naturale e vorrebbero collaborare per farci stare bene, ma se noi diventiamo consapevoli dei nostri chakra e li nutriamo per renderli più forti possiamo utilizzarli per ottenere il massimo del benessere fisico. I chakra sono di vitale importanza nella nostra quotidianità, molto più di quanto attualmente si possa immaginare non avendo esperienza pratica per comprendere questi concetti. 

Senza meditazione i chakra risultano molto scarichi, perciò anche provando ad utilizzarli non si ottiene un grande effetto perché non hanno l’energia sufficiente per poter funzionare: l’intento in questo caso non basta. L’evoluzione personale è basata su tre punti fondamentali: consapevolezza di sé (in questo caso, dei chakra), intento (decisione di utilizzare i chakra) ed energia (la forza che fa muovere il motore, ovvero il chakra), che si accumula meditando. Quel minimo di energia che tutti possiedono senza meditazione non basta affatto per evolvere la nostra mente ed elevare la nostra vita, altrimenti saremmo già tutti risvegliati, ma a quanto pare non funziona così. Evoluzione significa prima di tutto uscire dai tipici programmi per liberarsi da quelle catene che sottomettono tutti. In poche parole è decidere di essere “diversi” dalla solita massa che segue qualunque cosa le venga messa davanti senza ragionare con la propria testa. Il punto è che il nostro corpo è identico a quello di tutti gli altri, quindi si stanca come gli altri, si destabilizza, si ammala, perché se non decidiamo di avere quel cambiamento interno – detto anche Evoluzione – non possiamo differenziarci dagli altri. Il tuo corpo fisico, come quello energetico – e quindi anche la tua mente – ha bisogno di chakra evoluti per poter ragionare, fortificarsi, realizzare e concretizzare ciò che tu ritieni il miglior cambiamento per la tua vita. Senza energia i chakra possono fare ben poco, sia perché non riconosci il loro vero potere e perciò non impari a utilizzarlo, sia perché, anche se lo conoscessi, senza energia non avrebbero la forza per riuscire a muoversi e tutto rimarrebbe bloccato. Conoscere il potere dei propri chakra non è assolutamente da sottovalutare, perché sapendo di cosa sono capaci, comprendi quali e come utilizzarli nel momento del bisogno, che tra l’altro capita molto più spesso di quanto immagini. 

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È certo che senza pratica non comprenderai mai le vere capacità dei tuoi chakra, perché rimarranno per sempre parole e “teorie” a cui potresti non credere, ma se scoprire la loro forza ti spinge a mettere in pratica la meditazione è certo che otterrai esperienze sulla tua pelle che ti confermeranno la veridicità del tuo potere interno. 

Non ci saranno più teorie o idee, ci sarai solo tu e l’esperienza nei fatti reali che ti dimostreranno che i chakra funzionano davvero. Essendo abituati a vivere senza il loro utilizzo specifico crediamo che l’assenza dei chakra non sia poi così problematica, anzi, che non faccia alcuna differenza, proprio perché non sappiamo di cosa si tratta e che cosa ci stiamo perdendo. Sebbene possa sembrare un paragone un po’ crudo, noi siamo paragonabili ad un uomo nato cieco, che non sapendo quanto sia meraviglioso e utile poter vedere non si pone troppi problemi sui colori e le sfumature dei mobili di casa propria; certo, soffre per il suo problema, vorrebbe poter vedere e conoscere il volto delle persone che lo circondano, ma non avendo la vista non potrà mai comprendere cosa significa guardare il tramonto o poter definire un mare pulito grazie al fatto di potersi vedere i piedi sott’acqua. Anche se volesse davvero comprenderlo, non potrà mai capire cosa sono i colori, le ombre e i giochi di luce, perché non ha quello strumento per poterli identificare. Chi sceglie di ignorare i propri chakra decide di diventare cieco e vivere toccando la vita proprio come farebbe un cieco, senza poterla vedere, quindi senza poterla comprendere davvero.  È comprensibile che non si riconosca la loro importanza non conoscendone il valore, ma dato che abbiamo la fortuna di poter decidere di non rimanere “ciechi” è bene provare ad aprire gli occhi verso la realtà che ci circonda, attraverso il riempimento e l’allenamento dei propri chakra. 

All’inizio, quando mediti per le prime volte sui chakra, questi potrebbero crearti dei fastidi che potresti scambiare con la sensazione di dolore, perché non sono mai stati caricati in tutta la tua vita, perciò è come se le tue gambe iniziassero a camminare dopo un lungo tempo in cui sei stato fermo: ovviamente ti farebbero male perché non possiedono più quella forza per sorreggerti. I chakra non sono mai stati riempiti, dato che non hai mai meditato prima d’ora, perciò durante le tue prime meditazioni dovranno allargarsi e iniziare ad attivarsi; questo potrebbe provocarti un leggero fastidio per i primi giorni. Probabilmente quando hai meditato sul chakra della Mente per la prima volta ti ha provocato un fastidio alla fronte che hai confuso con il mal di testa, pensando appunto che fosse un dolore. Poco a poco ti renderai conto che il fastidio al chakra della Mente è un mal di testa molto diverso, è come una ramificazione che si crea dentro la tua testa; inoltre, quel fastidio non sarà più così negativo, ma lo definirai quasi piacevole. Ti farà capire che sta succedendo qualcosa di buono nella tua testa, infatti ti sentirai più “leggero” e anche emotivamente più felice. Non ti renderai conto subito di cosa si tratti con esattezza, perché il corpo non è abituato a questa novità, ma poco a poco se continuerai a meditare lo scoprirai sempre di più, capendo che è qualcosa di molto buono. Difatti, ogni volta che smetti di meditare per un lungo tempo, i chakra ritornano al punto d’inizio e dovrai quasi ricominciare da capo. Poiché sei agli inizi di questo percorso, e con ciò non hai assimilato chissà quanta energia nemmeno se hai meditato per due o tre settimane di fila (anche se potresti sentirti molto più forte di prima), rimane il fatto che i tuoi chakra non sono ancora addestrati e non sanno bene come muoversi, perciò se smettessi nuovamente di praticare ritornerebbero com’erano prima in pochissimo tempo. Di conseguenza ogni volta che ricomincerai a praticare potresti ritornare ad avere quei fastidi, perché i chakra riprenderanno da capo ad allargarsi. Meditare tanto e non meditare per nulla all’improvviso non fa molto bene ai tuoi chakra, perché sarebbe come dimagrire e ingrassare troppo velocemente, creandoti le smagliature che, in termini energetici, diventerebbero delle piccole crepe. In poche parole se mangiassi tanto e all’improvviso ti mettessi a patire la fame per tanti giorni di fila e senza ragione, questo non farebbe bene al tuo corpo proprio come succede con i chakra quando smetti di nutrirli. 

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Niente di preoccupante per i chakra se riprendessi a meditare, perché quelle crepe si risolverebbero in pochissimo tempo, essendo energetiche e non di certo fisiche. Se smettessi di meditare del tutto però ritorneresti come prima che iniziassi questo percorso, e probabilmente se il tuo interesse è quello di evolverti spiritualmente è l’ultima cosa che vuoi. Il peggio che potrebbe succedere se decidessi di smettere di meditare è quello di tornare come eri prima, cosa che, personalmente, reputo sia la cosa peggiore, perché quando conosci il tuo vero potere e lo tieni in mano, tutto vorresti tranne che tornare come prima, a quando eri incapace di comprendere e reagire alle situazioni create intorno a te per portarti via energie. 

Ogni chakra è diverso dall’altro e ognuno crea delle sensazioni diverse quando vuole indicare che ha bisogno di energia e che, in altre parole, è scarico. Devi comprendere che sino ad ora non avevi mai meditato sui chakra, quindi non conoscevi le motivazioni dei tuoi dolori fisici. Infatti se di giorno ti viene mal di testa pensi che sia una cosa normalissima, perché certo “è normalissimo” che all’improvviso ti venga un dolore alla testa atroce che ti faccia provare le pene dell’inferno, o un mal di stomaco perenne che qualunque cosa mangi ecco che arrivano le fitte che sembrano più forti di pugnalate. Noi crediamo che sia normale perché “tutti li hanno”, “tutti” provano questi dolori, ma non è affatto normale; quelli sono dolori da mancanza di energia che porta l’impedimento ai tuoi chakra di proteggerti dai mali, così arrivano i dolori e le malattie. Senza forze, come puoi aspettarti il contrario? “Tutti” provano questi dolori perché “tutti” non meditano. Prova a chiedere, ai veri praticanti di meditazione, da quanti anni non hanno il mal di testa, mal di stomaco, e non si beccano gravi influenze. Non è un caso se risulterà lo stesso tempo da quando hanno iniziato a meditare con serietà e costanza. Con l’esperienza pratica scoprirai un’interessantissima informazione sui chakra, quella che riguarda i loro dolori. Per essere esatti, quel leggero fastidio che si potrebbe provare durante o dopo le meditazioni – che nulla ha a che vedere con i dolori veri e tipici giornalieri – non viene provocato perché i chakra si stanno riempiendo, ma succede quando si rendono conto di essere vuoti. I dolori che durante i giorni provavi alla testa, allo stomaco, al ventre, prima che incontrassi questa via spirituale (pensa a tutte le volte che hai avuto mal di testa negli anni scorsi!) erano dovuti all’assenza di energia che impediva al tuo corpo di funzionare e proteggersi da qualunque negatività potesse entrare o crearsi a causa dell’eccessivo stress, stanchezza, e così via. 

I fastidi che scopri le prime volte che mediti non sono paragonabili ai veri dolori, ma sono un genere di fastidio che è tutto opposto al dolore: senti qualcosa che succede dentro il tuo corpo e non sai riconoscere di cosa si tratta perché non ci sei abituato, eppure, con un po’ più di pratica, riconoscerai da solo che quel fastidio non è assolutamente uguale al dolore che provi a causa dell’assenza di energia. Il fastidio delle prime meditazioni è derivato dal fatto che i chakra devono scoprire se stessi, devono capire che cosa sta succedendo e a cosa serve tutta quell’energia. Impiegheranno pochissimi giorni ad abituarsi e già dopo una settimana di costante pratica non dovresti più provare nessun fastidio. A seconda del caso però, ci sono persone che hanno i chakra molto intasati di negatività a causa dello stress accumulato negli anni precedenti; niente di anormale o pericoloso, semplicemente attraverso la meditazione costante dovranno ripulirsi un po’, quindi il fastidio potrebbe prolungarsi anche a qualche settimana rispetto ad altre persone che dopo 2-3 giorni non lo sentiranno più. Comunque sarà un fastidio che diventerà sempre più leggero proprio perché starà ripulendo dalla negatività, non il contrario. Qualora però si smettesse di meditare per mancanza di tempo o per qualunque altro motivo, i chakra – ormai abituati a “vivere nel lusso” dell’energia – potrebbero provare alcuni dolori proprio per la carenza di energia, perché non vorrebbero ritornare come “erano prima” ma desiderano rimanere forti come stavano venendo abituati meditando. Smettendo di meditare si interrompe il nutrimento ai chakra che iniziano a scaricarsi e a “spaventarsi”, temendo di tornare deboli com’erano una volta. 

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Per questo proveranno a dare segnali come i dolori nelle zone del corpo in cui si trovano, per avvisare in un certo modo della loro sofferenza causata dalla assenza di energia. Questo è il loro modo di comunicarti il disagio che sta avvenendo all’interno. 

Il chakra della Mente in genere è quello più “incrostato”, essendo il chakra dove si accumulano più pensieri negativi (noi pensiamo con la mente! E capita spesso che pensiamo negativo e in modo pessimista durante le nostre giornate!) quindi è quello che impiegherà più tempo a ripulirsi rispetto agli altri; è anche probabile che provocherà fastidi più volte durante il primo mese di pratica anche al di fuori della meditazione, mentre gli altri potrebbero non provocare mai fastidi o farlo solo i primi giorni. In pratica il chakra della Mente è quello più “fastidioso”, ma forse anche quello più utile e soddisfacente per iniziare un sano percorso spirituale; è grazie al chakra della Mente che si fa sentire spesso che possiamo ricordarci della sua presenza. È molto utile. 

Tutti i chakra poi, meditando con costanza, si equilibrano e non provocano più fastidio. È importantissimo sapere che se si medita un giorno sì e due no, poi due giorni sì e tre no, non si può definire questa come una pratica costante, perché la costanza equivale a praticare tutti i giorni senza saltare nemmeno un giorno. Se il chakra non si nutrisse con costanza, avrebbe bisogno di molto più tempo per abituarsi e/o ripulirsi, e non soltanto una settimana. È ovvio che un solo giorno di assenza non rovinerebbe i nostri chakra facendoli crollare a zero, però se partiamo con il pensiero che un solo giorno non guasti, finiremo per credere che nemmeno due giorni di digiuno facciano male, e poi nemmeno tre, concludendo per azzerare i nostri chakra facendoli tornare denutriti come tempo fa. L’evoluzione dipende molto dalla costanza che si ha nella pratica. Agli inizi è comprensibile se non riesci a tenere subito costanza precisa e lineare, perché non sei abituato e devi ancora prenderci la mano, quindi non c’è alcun motivo di sentirti da meno; devi però essere a conoscenza che, se non sei costante nella pratica, ti servirà più tempo per arrivare a livelli più alti. È normale, ti sto rendendo informato perché tu possa saperlo. Bisogna essere consapevoli della verità, è essenziale. 

Nelle donne anche il chakra Chi potrebbe risultare abbastanza fastidioso, anzi addirittura doloroso, perché a causa del ciclo la sua energia viene spesso consumata e buttata fuori una volta al mese per diversi giorni – anche prima e dopo il ciclo – perciò moltissime donne si ritrovano ad essere carenti di energia sul Chi pur meditando, il che può provocare dolori simili, ma molto più leggeri, al periodo mestruale nonostante non siano contemporanei. In pratica l’assenza di energia del Chi provoca una sensazione simile a quella durante il ciclo; questo significa che il chakra ha assoluto bisogno di più energia e che la persona dovrebbe dedicarsi di più alla propria meditazione. Molte volte le donne non sanno che i dolori al ventre sono derivanti dal Chi scarico, ma a causa della similitudine con il ciclo daranno a lui tutte le colpe. Se invece meditassero di più sul Chi, noterebbero come anche durante i giorni mestruali proverebbero meno dolore alla pancia, strano ma vero. Le donne scaricano il loro Chi molto prima rispetto agli uomini, perché una volta al mese una percentuale della propria energia viene consumata dalle mestruazioni; inoltre coloro che hanno avuto figli ce l’hanno molto più scarico di chi non ne ha avuti, così noteranno di avere un Chi a cui dover prestare maggiore attenzione perché più striminzito. Poiché hai appena iniziato a scoprire la funzione dei chakra, bisogna che impari a riconoscere sulla tua pelle il fastidio dato dalla prima meditazione dal dolore ai chakra dovuto all’assenza di energia. Durante la mia esperienza mi sono resa conto che i chakra si accorgono di desiderare energia molto di più da quando ne diventano consapevoli, perché in un certo senso, prima che tu iniziassi a meditare, anche loro erano ciechi e non sapevano di potersi nutrire con l’energia pranica. 

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Prima di iniziare un percorso meditativo i tuoi chakra non lavoravano per proteggerti dai mali e dolori fisici, perciò facevano ricadere direttamente tutto il dolore sul tuo corpo fisico, non sapendo come difenderti; questo perché stavano dormendo. Ciò causava danni alle parti del corpo che non venivano protette, e da lì i dolori. Ad esempio, le donne che non hanno mai meditato sui chakra con la tecnica giusta, soffrono molto più di dolori del ciclo rispetto alle donne che invece meditano bene sul Chi. La stessa cosa accade alla testa: moltissime donne che non meditano, soffrono di forti mal di testa sia durante il ciclo che durante la normalissima routine a prescindere che abbiano motivazioni o meno per provarlo, perché in pratica ogni scusa verrà riportata alla solita frase “sono stanca, è normale che io abbia mal di testa”, come se questo bastasse per accettare il mal di testa perenne nella nostra vita. Questo in realtà non è affatto dovuto alla semplice stanchezza, che certo può capitare in periodi particolarmente stressanti, ma non per tutta la vita! Questi dolori sono dovuti alla carenza di energia. Di certo l’uomo non è estraneo ai dolori da carenza di energia del Chi solo perché non ha il ciclo, infatti la mancanza di energia Chi in modo eccessivo porta anche l’uomo ad avere mal di schiena molto forti. Talvolta anche mal di reni, perché il Chi è connesso in particolar modo alle ossa e alle muscolature, essendo il chakra più connesso al fisico rispetto a quelli alti che sono più sentimentali/emotivi e mentali. 

Proprio perché si tratta di un chakra molto fisico, il Chi è anche quello che si scarica prima, perché consumiamo la sua energia durante la nostra routine che ne richiede molta per riuscire a superare la giornata lavorativa. Così, se il Chi si scarica troppo, non riesce più a proteggere il nostro corpo dai dolori del quale si sarebbe dovuto occupare se fosse stato carico, per ciò arrivano i mal di schiena. Questi dolori vengono reputati come normalissimi nella nostra vita, perché ce li hanno “tutti”, ed è ovvio che li hanno tutti, perché la maggior parte delle persone non medita. Quando inizi a meditare seriamente ti rendi conto che questi dolori non sono affatto normali, infatti ti toccano sempre di meno e, se pratichi davvero con costanza (e non tanto per dire, a parole ma niente fatti) possono completamente sparire dalla tua routine. Mi pare ovvio che se oggi decidi di spaccarti la schiena con azioni che andrebbero contro la tua natura, te la spacchi anche se stai meditando sul Chi! Ma tutti quei strani mal di testa, mal di pancia, mal di schiena, mal di reni, mal di gambe, che “senza motivo” ti arrivavano prima che meditassi, “stranamente” grazie alla meditazione andranno gradualmente ad abbassarsi, sino a che non proverai più mal di testa se non in rarissime occasioni. Chi conosce il vero mal di testa, quello perenne ed allucinante come lo conosco io, noterà molto più in fretta il cambiamento del proprio corpo rispetto magari a chi già di suo non lo provava quasi mai e ovviamente non può riscontrare la differenza; questo dipende da persona a persona, non tutti infatti hanno il mal di testa forte durante la giornata, ma tutti, quando inizieranno il percorso meditativo, avranno benefici nel loro corpo dal primo all’ultimo, e se ne renderanno conto. 

Il fastidio da inizio meditazione diventerà poi una sorta di piacere, perché il corpo riconoscerà quel sintomo come qualcosa di amichevole e non di negativo. Quello strano “fastidio” diventerà qualcosa che ti piacerà e in un certo senso sarai tu stesso a cercarlo. Attenzione, non sto dicendo che inizierà a piacerti il fastidio diventando masochista, al contrario sarà il fastidio a mutare, venendo riconosciuto dal corpo che si renderà conto che si tratta di qualcosa di molto piacevole. Ricordati che la meditazione è prima di tutto rilassamento, quindi non può in alcun modo essere spiacevole: se lo fosse, mi chiedo che genere di meditazione staresti facendo. I primi tempi i chakra devono allargarsi, perciò è possibile che li sentirai in azione anche dopo aver concluso le sessioni e non solo durante la pratica meditativa. Quindi non ti preoccupare se durante la giornata senti il chakra della Mente, o il Chi, che si attivano da soli anche senza che tu li abbia considerati; è tutto perfettamente normale, devono semplicemente capire come devono comportarsi durante la giornata, perché non sono abituati ad essere così “svegli” e pieni di energia. Lasciagli il tempo di ambientarsi. Ti dirò di più: se ne hai voglia non ignorarli, ma respira prana su quel chakra che si vuole far notare così da velocizzare la sua evoluzione. 

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Tra le persone ignoranti gira voce che i chakra si aprano e si chiudano, come se fossero portali cattivissimi che all’improvviso potrebbero succhiare dentro di loro oggetti o chiunque gli passi accanto, come nei cartoni animati. I chakra non sono buchi neri, non sono buchi nel tuo corpo, essi sono semplici punti d’incontro di nervi, sono aree di energia. I chakra non si aprono e non si chiudono: essi rimangono parti del corpo atrofizzate se le ignori, o diventano attive se gli presti attenzione e diventi cosciente di loro. Più mediti nei chakra più questi si rendono consapevoli delle loro innumerevoli capacità e desiderano sempre più energia per poter svolgere i loro processi interni e velocizzare e migliorare la tua soddisfazione; lo capirai grazie al miglioramento della salute, alle prestazioni fisiche, al disinteresse verso persone o situazioni che ti fanno stare male. Inoltre si allontanerà lo stress rendendoti più vigile e attivo, ma soprattutto riuscirai a realizzare i tuoi progetti senza troppi intoppi. I chakra sono qualcosa che appartiene al tuo corpo fisico e che si connettono alla mente per evolvere in te nuove doti: non sottovalutare le tue capacità mentali e fisiche. I chakra carichi ti permettono di affrontare meglio la tua giornata perché più ci mediti, più loro scoprono nuove possibilità per aiutarti nelle situazioni che richiederebbero un eccessivo sforzo, facendoti lavorare di meno e rendendo più positive le situazioni che sarebbero dovute essere disastrose. 

Ora non lo capisci perché non hai esperienza, quindi datti il tempo di scoprire sulla tua pelle se questa è la realtà oppure no. Ogni chakra ha funzioni ben precise, anche se poi tutti collaborano per farti stare meglio. Se esagerassimo a meditare solo ed esclusivamente su un unico chakra e basta anziché su tutti e cinque, si finirebbe per squilibrarci sia mentalmente che fisicamente, andando a creare problemi che non dovremmo avere; questo accadrebbe se noi decidessimo di meditare 4 ore al giorno sul Chi, e nemmeno un minuto sugli altri chakra; oppure 15 minuti sul Corona, 2 minuti sul Mente, facendolo però per mesi e mesi, senza minimamente meditare sugli altri tre chakra rimanenti, spingendoli quindi allo squilibrio. Ripeto, si parla di mesi e mesi e non di qualche giorno. Non c’è da preoccuparsi se non si medita nel minuto precisissimo per ogni chakra: la tecnica dice di meditare 7 minuti sul Chi, 3 minuti sul Plesso, 7 minuti sul Cuore, 7 minuti sul Mente e 3 minuti sul Corona, in ordine dal basso verso l’alto; se qualche volta tu meditassi con 7 minuti sul Chi, 4 sul Plesso, 7 sul Cuore, 8 sul Mente e 3 sul Corona, non succederebbe nulla di male; se però decidessi di meditare ogni giorno per settimane con 15 minuti sul Chi, 2 minuti sul Plesso, 3 sul Cuore, 2 sul Mente e 1 minuto sul Corona, allora ovviamente entreresti in squilibrio, perché staresti meditando 15 minuti sul Chi e finendo per non considerare quasi per niente i chakra alti dimenticandoti completamente della Corona. Cerca di seguire quello che sto dicendo, non leggere di fretta senza capire. 

Se segui la tecnica quasi alla lettera non riscontrerai nessun genere di problema. Ovviamente per tutto ci sono eccezioni, ad esempio se parliamo di una donna che ha avuto figli dovrebbe meditare qualche minuto in più sul Chi per qualche tempo, giusto per recuperare un po’ (ma non dovrebbe farlo per sempre! Solo per un po’ di tempo), ma analizzeremo queste situazioni più avanti perché andremo a toccare esempi molto più mirati e obiettivi. Se manteniamo un equilibrio nelle nostre meditazioni i chakra saranno molto più facilitati a collaborare, creando un’unione perfetta che permetterà loro di diventare molto più forti anche nella realtà fisica. È bene analizzare chakra per chakra, capendo quali sono le loro doti positive se allenati a dovere, o quali sono i problemi che potrebbe creare se decidessimo di andare a squilibrarlo eccessivamente per nostra decisione. Nelle prossime lezioni sui chakra infatti analizzeremo tutti questi punti; intanto oggi ne abbiamo approfittato per affrontare il discorso dell’evoluzione basato sui tre punti principali: consapevolezza del chakra, intento, ed energia. 

Per prima cosa devi essere consapevole dei tuoi chakra così da poterli svegliare, attivare e rendere utili. Per seconda cosa devi avere l’intento di allenarli, quindi devi essere deciso in ciò che fai, consapevole che lo stai facendo per te stesso e questo non deve essere poco motivante come siamo abituati a ragionare. Come terza cosa di fondamentale importanza devi prendere energia per poterli fare funzionare altrimenti, senza nutrimento, non potranno riuscire a farti ottenere i risultati da te sperati. Meditando potrai comprendere quanto i chakra siano interessanti e utili per ottenere i tuoi primi risultati da questo percorso evolutivo. Ti auguro una splendida meditazione! 

Fine pagina 6 su 6. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

1541 commenti
  • falcon_1691 Medaglia per aver completato lo Step 1 - 22:49 20/06/24

    La meraviglia dei Chakra! Io soffrivo di mal di testa non tutti i giorni ma quasi. Fin dai primi giorni che ho iniziato a meditare sono quasi due mesi che non ho più avuto mal di testa. Per non parlare dei dolori alla pancia e/o allo stomaco che quasi puntualmente ogni sera quando mi mettevo a letto, sicuramente causati dalle mie mille preoccupazioni ed ansie, mi facevano alzare e chiaramente perdere sonno. Mai più successo. Quindi parole sante quelle di Angel: la meditazione mi ha liberato la mente dai pensieri ed ansie, i chakra carichi mi hanno fatto passare i malesseri, praticamente mi sento un’altra persona e tutto questo in neanche due mesi di pratica! E pensare che dei chakra conoscevo solo il nome, per sentito dire, ma non sapevo nemmeno cosa fossero. Conclusione: siamo molto di più di quello che pensiamo di essere. Non vedo l’ora di andare avanti con il percorso in ACD e vedere cos’altro c’è da scoprire di noi stessi, perché sicuramente questa è solamente un’introduzione e il bello ancora deve venire.

  • Tali Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 per la 2ª volta - 16:03 20/06/24

    Questa lezione è molto affascinante, sapere cosa fanno i chakra al nostro corpo e alla nostra vita motiva tantissimo a nutrirli di energia attraverso la meditazione, tutto questo aiuta tantissimo, sia a chi inizia per le prime volte, sia a chi ha iniziato da un pò! E' davvero brutto pensare che oggi quasi nessuno sa di avere dei chakra, e sono tutti vuoti e "sofferenti" e che si cerca di utilizzare quel poco di energia che c'è che entra da sola per essere più attivi. Per le prime volte sono importantissimi anche tutti i consigli su ciò che si potrebbe sentire, come fastidi al mente, e quindi non spaventarsi. Infatti io le prime volte leggendo poi questa lezione mi sono sentita rassicurata e sono andata avanti felice che stavo facendo effetto, perché stava accadendo proprio ciò che c'era scritto! Da quando pratico come hai spiegato tu non provo dolori durante il giorno a meno che non abbiano un preciso motivo che in un secondo momento capisco, mentre mi sono capitati dei periodi in cui per fattori esterni ho diminuito di colpo la pratica (come un lavoro pesante) ed ecco che ho ricominciato a sentire fitte devastanti al chi, plesso e mente! Erano i chakra che si sono ritrovati di colpo vuoti! E' interessante e importante sapere come la maggior parte dei dolori giornalieri che si hanno dipendono dalla carenza di energia nei chakra. Un effetto pazzesco che ho potuto avere a livello fisico grazie alla meditazione, è che in momenti in cui mi sono impegnata con la quantità e la qualità delle meditazioni, sono totalmente scomparsi i dolori e la stanchezza tipica da lavoro, è un miracolo! Riguardo i tre passi evolutivi, mi ha colpito maggiormente il secondo, cioè di avere sempre l'intento forte e deciso verso quello che stiamo facendo perché ovviamente non è scontato e dobbiamo sempre esserlo. Grazie infinite!

  • paolino - 11:04 18/06/24

    Le tre parole chiave della meditazione sono consapevolezza, intento ed energia. Con la consapevolezza ci si rende conto di avere questi chakra che sono dei punti di nervi, e con l' intento di caricarli, per poter avere più energia anche a livello fisico. Così che un corpo possa , con maggior carica , usarla per la quotidianità e piano piano arrivare a livelli sempre più alti , che il chakra stesso richiederà qualora smettessimo di riempirli, ovvero attraverso la meditazione .Ed è vero che all'inizio , il mio chakra chi , lo sentivo gonfiare , quasi come un palloncino, ma poi si è stabilizzato e il chakra mente mi dava una sensazione di rilassamento, come se tutti i problemi fossero scomparsi o allontanati e alleggeriti. Decisamente ci si accorge ,che man mano che si pratica, di avere sempre più una forza maggiore e di un benessere in tutte le dimensioni ! perchè rinunciarvi ?

  • Leonella - 16:57 09/06/24

    Trovo estremamente interessante la connessione tra chakra privi di energia, vuoti, e malattie fisiche. Certo che se tutti avessimo queste conoscenze e facessimo lo sforzo positivo di meditare non esisterebbero più i farmaci. Grazie, sto comprendendo molte cose.

  • lararock - 11:53 01/06/24

    Quanto tempo sprecato in questi anni conoscendo i chakra e non meditandoci sopra.... Ma non è troppo tardi, evidentemente questo è il momento giusto per me. In ogni caso ho sempre sentito parlare di chakra che si aprono e si chiudono ma con ACD è tutto molto più chiaro, semplice ma soprattutto non sembra un cartone animato. Le mie sensazioni più particolare le ho provate sul chakra mente, dei bei giramenti di testa che però con l'ultima meditazione non si sono presentati. Sulla corona percepisco una specie di risucchio ma sugli altri non ho percepito nulla oltre a delle pulsazioni. Immagino che siano molto piccoli per poter sentire davvero qualcosa.

  • caiocaio Medaglia per aver completato lo Step 1 per la 2ª volta Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 9 - 11:12 01/06/24

    Ricordo a quando ho smesso di praticare quest'anno, quasi non me ne sono reso conto e ho dovuto ricominciare quasi da capo. Dico quasi perché non è stato un reset totale, conoscevo già le varie informazioni e la veridicità di queste e le sensazioni che dava la meditazione, non era un approccio a una cosa che non conoscevo quindi è stato più facile. Ho pensato per un attimo, leggendo un pezzo dell'articolo, di smettere di nuovo un giorno e tornare alla vita di tutti i giorni, senza meditazioni e senza praticare. No! Mi sento strano solo a pensarci, e che faccio tutto il giorno se non meditare che ormai pratico almeno 3 sessioni di svariate ore al giorno? Impossibile, non è ciò che voglio. Ho pensato quindi a qualcuno di molto potente spiritualmente che pratica da anni e anni e anni, se smettesse di praticare, per ipotesi, ricomincerebbe praticamente da capo e tutti quegli anni andrebbero persi nel nulla! Ma non funziona così per fortuna, chi è da anni dietro a queste cose di certo non si fa fermare da nulla e voglio arrivare anche io a quel livello. - Immagino i chakra, che all'inizio sono deboli, piccoli, e senza alcuna luce che li alimenti, e non riescono a proteggere il corpo fisico a causa della loro "stanchezza", si sentono fiacchi. Immagino poi la prima volta che accumulano Prana attraverso una meditazione, ma come si sentiranno bene? Anche loro si chiederanno "ma da dove arriva tutta questa energia? Mi sento fortissimo!" Insomma io li vedo così come se fossero davvero vivi, da una parte lo sono però quindi è carino immaginarmeli così

  • maria-paola Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 7 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 8 Medaglia per aver completato il libro Il Sigillo delle Vite Passate - Vol. 1 - 16:57 28/05/24

    Quando ho iniziato la Meditazione di ACD non sentivo assolutamente il Chakra Chi, ma non sapevo neanche della sua esistenza, ma soprattutto non sapevo che meditandoci sopra mi avrebbe aiutato con i dolori del ciclo. Le meditazioni che ho fatto in passato non contemplavano questo Chakra e men che meno davano i tempi. Da quando ho iniziato la Meditazione di ACD mi sono sentita meglio, la confusione mentale è sparita, sono più lucida, meno stanca e ci è voluto un pò ma sono riuscita a sentire anche il Chakra Chi su cui non avevo mai meditato. L'importanza di avere i Chakra carichi è fondamentale sia per aiutare il nostro corpo e soprattutto per la nostra evoluzione.

  • Francesca67 - 00:31 23/05/24

    Leggendo questo articolo mi sono resa conto che sbagliavo le tempistiche di meditazione sui chakra, o meglio, non avevo capito l'importanza dei tempi da dedicare a ogni chakra. Inoltre ho capito che devo prestare molta attenzione per capire quando essi richiedono di essere caricati...purtroppo ancora non riesco a sentire sensazioni fisiche legate ad essi, nè dolori nè fastidi...essendo una persona molto sana e generalmente non ho dolori mi viene più difficile percepire quando i chakra sono scarichi e richiedono più concentrazione nè quando questi si stanno caricando. Ho già un pò di cose nuove sulle quali lavorare per migliorare le mie meditazioni :)

  • jedi70 Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 7 - 01:42 21/05/24

    Proprio come viene scritto in questo articolo, la base, il punto di partenza è la consapevolezza, in questo caso dei Chakra e delle loro funzioni e necessità: esserne a conoscenza è il primo passo per il cammino verso la loro attivazione e nutrimento. Da qui ne consegue la volontà di meditare con questo intento e infine la pratica attraverso la meditazione e la prana. I Chakra infatti non funzionano semplicemente perché ne disponiamo e se non per funzioni basilari, e il cui adempimento, in assenza di nutrimento pranico, crea problemi e fastidi in base al Chakra di riferimento: l'esempio migliore è il mal di testa da imputare a una Chakra della mente scarico, a cui ci si abitua, considerandolo come fisiologico, fintanto che non si medita costantemente e solo allora ci si può rendere conto della differenza tra il prima e il dopo la pratica: specie agli inizi o in periodi in cui si smette di meditare, ci si può accorgere di questo fastidio, davvero immancabile e che denota o un Chakra scarico o un Chakra che si espande, ricordando quel fastidio che si prova dopo i primi allenamenti. Per quanto mi riguarda sono d'accordo su tutto, specialmente sul mal di testa di cui ho sofferto all'inizio e poi il mese scorso, quando ho avuto diversi impedimenti e non sono stato tanto costante: la prima sera che ho ripreso, con un mal di testa incipiente, mi sono trovato in uno stato di dormiveglia in cui sentivo il Chakra spingere verso l'esterno, come se fosse stato un palloncino. Non mi sono spaventato, anzi, ho sorriso e mi sono addormentato. Non sapevo assolutamente nulla dell'importanza dei chakra fintanto che non mi sono iscritto qui, ne conoscevo l'esistenza, ma non pensavo in alcun modo che fossero praticamente la base per il nostro risveglio e per lo sviluppo delle nostre capacità psichiche: da quando medito su di essi mi sento molto meglio, più sereno, più stabile, oltretutto perché con le tecniche di protezione ora nessuno può fregarmi la mia energia e col taglio fili, ne disperdo indubbiamente di meno rispetto a prima, con pensieri e preoccupazioni del tutto inutili. Ho avuto qualche difficoltà all'inizio col chi, non sentivo le stesse emozioni che sentivo specie dal cuore in sù, ma poi con qualche attenzione in più e soprattutto dando più spazio al rilassamento iniziale, ho risolto anche con questo Chakra e infatti mi è passato un mal di schiena che sempre attribuivo al mio allenamento sportivo, insieme ai vari dolori muscolari: addirittura mi sembra di essere migliorato in forza e resistenza. All'inizio quando mi rendevo conto di non sentire nulla, mi ero preoccupato pensando di avere un Chakra del Chi bloccato, o di averlo rovinato con qualche altra meditazione presa chissà dove, quelle in cui abbondano colori e altre cose nocive, e chissà, non mi tengo il dubbio perché ormai ho risolto e tra pensare al problema o alla soluzione, scelgo indubbiamente questa: io sto bene, quando medito sento i Chakra connessi, specie il cuore e il Corona, e questo è quanto di più importante mi debba interessare. Meditare fa bene, questa è la via.

  • Spica - 08:05 17/05/24

    Infatti quando ho il ciclo devo meditare soprattutto sul chi, proprio questa settimana è stato necessario meditare di più sul chi per questo motivo, mi stavo accorgendo di quanto il ciclo lo stesse scaricando. Inoltre non ho più i soliti mal di testa e neanche un minimo raffreddore, mi sento molto più forte. Grazie!

  • tykest - 23:21 13/05/24

    Molto interessante questo approfondimento, che mostra l'importanza di una pratica continuativa senza la quale non si va lontani, io personalmente provo un senso di pressione sul chi, mente, corona, mentre plesso, cuore sento poco o nulla, e mi piacerebbe sapere se dove non sento nulla è perché in quel chakra va tutto bene, mentre in quelli dove sento questa pressione invece evidenziano uno stato di scarica, inoltre mi piacerebbe capire da quali segni posso capire di avere i chakra carichi e quanto carichi, mi auguro che con la pratica e gli incontri di dare risposta a questi interrogativi

  • reina - 12:13 13/05/24

    Ho sempre pensato che i chakra fossero dei campi energetici o, meglio, delle sfere energetiche che si aprissero o chiudessero a seconda di quanto venissero allenati. Invece comprendo che sono dei punti energetici di interazione fra i nervi e che vengono attivati grazie alla pratica. Purtroppo non sono costante nella meditazione, e dovrei migliorare in questo. Ci sono infatti giornate in cui medito un'ora, altre in cui non medito. Sicuramente colgo i benefici della meditazione, il respirare prana; mi fanno sentire meglio. Non ho, per ora, riscontrato dolori, ma quando ho il ciclo, ultimamente, sento che si muove un'energia intorno a me che mi rende vulnerabile.

  • Iris - 14:41 12/05/24

    Grazie Angel per questo ripasso e spiegazione, ha fatto tanta chiarezza. Lo avevo già letto ma adesso alcune cose le ho comprese più profondamente

  • Galanasoul Medaglia per aver completato lo Step 1 - 23:25 10/05/24

    Trovo questo argomento molto interessante. I Chakra sono punti di energia e diventano attivi dandogli energia. Non ho provato fastidi particolari nel meditare sui Chakra, forse sul Chi, ma credo sia dovuto al fatto che ero già abituata a meditare sui Chakra, ma su uno alla volta. La meraviglia della meditazione su 5 Chakra è il fatto che si sente con il tempo quanto essi siano connessi, ma anche diversi. Inoltre, la consapevolezza che un Chakra sia scarico l´ho acquisita grazie ad ACD. Il mo Chi si fa sentire molto bene quando è scarico. Sento la pancia vuota, una forte sensazione di vuoto e fame, non dolore. E succede in particolare quando salto la meditazione di un giorno. Il mal di testa no, quello non lo subisco. La meditazione nutre il mio Chi e lui mi chiede quello. Vuole essere nutrito, vuole darmi la forza di realizzare ciò che desidero. O forse me lo chiede? :)

  • FeBo Medaglia per aver completato lo Step 1 - 15:02 10/05/24

    Più si procede nella lettura degli articoli più si comprende quanto tutti gli argomenti siano collegati, la pratica di meditazione sui chakra è connessa a quella del rinforzo dell'aura, in quanto se non si rinforza quest'ultima, anche se riempissimo i chakra di energia quotidianmente, essa risulterebbe indebolita e magari lacerata dalle vecchie esperienze e dalle ansie pregresse e quindi le energie negative entrerebbero comunque, a prescindere da quanto avessimo rinforzato i chakra. Il tutto è collegato anche alla protezione psichica, perchè se l'aura è debole, perchè non ne abbiamo mai percepito la presenza, dobbiamo far in modo di schermarci dalle energie negative che risulterebbero molto pericolose a maggior ragione se avessimo l'aura "compromessa". Dovremmo sempre nutrire sia la nostra aura che i nostri chakra, perchè basta veramente poco per indebolirci in quanto viviamo in realtà in un enorme campo energetico.