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La musica che ipnotizza (1 parte)

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Nel volume 7 di Apatìa ho menzionato ciò che collega l’ipnosi alla musica, accennando al fatto che non sia affatto un caso se la maggior parte delle fantasie inizino proprio mentre si sta ascoltando musica, e seppure sembri scontato, la vera ragione per cui accade non lo è. La musica dovrebbe calmare i pensieri, non aumentarli a dismisura. Tuttavia è un mezzo che è stato utilizzato come arma governativa appositamente per ipnotizzare le menti. Partiamo dal fatto che chi crede che “la musica di un tempo” non fosse ipnotica e sfruttata dal Governo per manipolarci, e che solo la musica di oggi venga utilizzata per manipolare i giovani, si sbaglia di grosso. Se partiamo dalla semplicissima canzone sulla “coca-cola” intitolata “Bollicine” del 1983 che, oltre a pubblicizzare la stessa bevanda delle Multinazionali, faceva forti riferimenti alle droghe, mentre la maggior parte della gente credeva che in quelle canzoni non ci fosse nulla di male, comprendiamo subito che tutta la musica commerciale – inclusi i dischi considerati “non commerciali” ma che lo sono – servivano ad uno scopo più grande. È chiaro ed evidente agli occhi di tutti che la “musica” degli anni 2000, soprattutto quella prodotta negli ultimi 15 anni non si può neppure più considerare musica, ma suoni elettronici o “rumorosi”, come semplici e fastidiosi rumori a percussione, che servono appositamente per abituarci ai suoni metallici delle tecnologie aliene. Anche la moda della musica attuale delle voci elettroniche modificate serve per abituarci ai suoni e voci metalliche che si odono in presenza Aliena e di umani che per conto loro usano la loro stessa tecnologia. La moda dei suoni “asmr” funge allo stesso modo, anzi oserei dire peggio, per abituare i rapiti da esperimenti alieni ad apprezzare suoni “sussurrati” che generalmente si odono in presenza di Operatori e durante gli esperimenti che vengono compiuti durante i rapimenti. Le voci “sussurrate” attecchiscono nella mente di chi è divenuto talmente sottomesso ai rapimenti alieni da apprezzare come familiari i suoni asmr; chi invece Pratica notevolmente contro l’Artificialità prova un enorme disgusto verso i suoni asmr e voci sussurrate proprio perché gli ricordano esperienze di rapimenti alieni/voci di Operatori e pertanto si tengono alla larga da simili suoni fastidiosi. 

Trovare rilassamento e piacere nell’addormentarsi ascoltando i suoni asmr rievoca le oscure esperienze vissute durante i rapimenti, in cui si viene sedati e addormentati con sostanze, mentre medici e scienziati presenti sussurrano per non farsi sentire/capire dal soggetto; tuttavia queste esperienze vengono catalogate nel proprio cervello come “piacevoli, rilassanti” a causa dei sedativi e psicofarmaci che i medici somministrano alle vittime di rapimenti per tenerle calme e mansuete, durante gli esperimenti che attuano su di loro. Parliamo sempre di esperimenti terribili, mai piacevoli, a prescindere da come il cervello li memorizzi essendo succube alle manipolazioni artificiali. Bisogna riconoscere che enorme lavaggio del cervello e ipnosi vengono messi in pratica nelle vittime di rapimento e quanto sia fondamentale “uscire” da quel senso di familiarità e piacere nell’udire simili suoni. Chi invece ricorda più lucidamente le esperienze di rapimenti alieni/governativi avuti e subiti, ricorda anche il “sussurrare” dei medici e degli operatori presenti durante gli esperimenti subiti e quante sofferenze abbia vissuto in quei momenti. Pertanto questi suoni provocano nel soggetto un forte senso di fastidio, proprio perché li associa più correttamente ad eventi molto negativi e sofferenti; niente di piacevole, seppure i sedativi facciano apparire simili esperienze calme e pacifiche. Al di là dei gusti personali che in questo contesto non contano veramente nulla, ciò che dobbiamo capire è che cosa il Governo inserisce dentro la musica per ipnotizzare le nostre menti. Nel volume precedente ti ho spiegato come il Governo utilizzi dei flash di luce per attivare o spegnere alcune aree del nostro cervello, il che significa anche inserire dei dati all’interno della mente del soggetto per poi attivarli quando il Governo vuole, a distanza, in qualsiasi momento. 

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Lo stesso può fare attraverso i suoni, anzi, a dover di cronaca le tecnologie che utilizzano il suono sono anche più antiche e utilizzate delle tecnologie che sfruttano i flash/lampi di luce. Infatti il governo nazista utilizzò delle tecnologie che sparavano dei suoni molto fastidiosi e invasivi all’interno delle reti neuronali, già durante la Seconda Guerra Mondiale, sia verso i nemici che verso i cittadini indifesi, tanto da ucciderli sul colpo. Queste armi sonore erano pericolose ma non esclusivamente per l’alto volume con cui venivano emessi i suoni, tanto da provocare danni fisici auricolari, bensì erano pericolosi soprattutto per via delle onde/frequenze che emanavano e che riuscivano a ipnotizzare il cervello, al punto da farlo impazzire quasi istantaneamente. Chi udiva quel suono moriva sul colpo o addirittura correva a suicidarsi, senza apparente ragione. Non si trattava solo di dolore fisico ma di qualcosa che scattava all’interno della mente, dovuto ai suoni studiati dal governo nazista e poi americano e poi utilizzati per sottomettere i loro nemici, inclusi cittadini. 

(Leggi anche http://www.rolandofustos.it/?p=828https://thevision.com/scienza/microonde-arma-guerra/https://it.topwar.ru/14746-akusticheskaya-pushka-richarda-vallausheka-chudo-oruzhie-tretego-reyha.html , vedi anche il “LRAD”, tecnologia utilizzata oggi dalle forze del disordine che deriva dal “Schallkanone”). Il governo nazista scoprì di poter utilizzare delle armi psicotroniche che colpivano direttamente il cervello e quindi i neuroni passando per il suono, portando vibrazioni all’orecchio che provocavano squilibri immediati nel cervello. Queste armi furono ben presto rese “illegali”, proprio come il gas nervino (che, cito “Chimicamente simile ai pesticidi, il Vx è il più potente di tutti gli agenti nervini ed è considerato un'arma di distruzione di massa e per questo vietato da una serie di accordi internazionali tra cui il Protocollo di Ginevra del 1925 e la Convenzione sulle armi chimiche del 1993”), giacché si trattava di armi eccessivamente “potenti”. Ma come si può pensare che il Governo si privi di armi estremamente funzionanti, potenti e capaci di fargli ottenere ciò che desidera, a maggior ragione se provoca reazioni tanto violente all’interno del corpo umano? Ovviamente rendere illegali quelle armi serviva più a far illudere il popolo che il governo non le avrebbe più utilizzate, piuttosto che smettere realmente di utilizzarle. Le bombe forse non sono abbastanza violente? Non offrono abbastanza potere? Certo che sì, ma che siano “illegali” è solo una parola per ingannare il popolo che non verranno più lanciate, ma la verità è che il Governo fa quello che vuole e se un domani decide di lanciarle, la gente che credeva fossero “illegali” continuerà a sostenere siano illegali anche dopo che la bomba è stata lanciata. In altre parole chi ancora oggi crede che il Governo rispetti le regole che lui stesso ha imposto sull’umanità significa che sta dormendo un sonno molto profondo, che neppure una bomba, letteralmente, potrebbe svegliarlo. 

Le tecnologie utilizzate per produrre suoni talmente invadenti da manipolare il cervello delle vittime costrette ad ascoltare/sorbire quelle vibrazioni sono state poi portate avanti attraverso scienziati nazisti sotto il comando del governo americano, sviluppando così le tecnologie che subiamo noi umani di oggi. È impensabile che le tecnologie che venivano utilizzate decenni fa – addirittura più di un secolo fa – non siano state aggiornate per sfruttarle nei tempi moderni. L’utilizzo di quelle armi tecnologiche e psicotroniche non è mai stato fermato sul serio, ma il governo doveva far credere al popolo che avrebbe sospeso tutti gli studi e gli avanzamenti tecnologici che riguardassero quelle armi e la gente ci credette. Ma se quei risultati potevano averli ormai un secolo fa, possiamo solo immaginare che razza di aggiornamenti sono riusciti a dare alle medesime tecnologie. Oggi quelle stesse tecnologie vengono utilizzate per ipnotizzare completamente l’umanità, attraverso dei suoni molto precisi nascosti all’interno di tutte le canzoni che passano in radio, a prescindere che siano cantanti famosi o emergenti, che siano canzoni italiane o americane, che siano pop o trap. 

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Purtroppo ad oggi non conta nulla il gusto personale, perciò non basta tenersi lontani dalle canzoni o stili musicali che più sentiamo “rumorosi e fastidiosi”, perché tutte le canzoni, tutte, nascondono delle vibrazioni inudibili che neppure gli stessi cantanti e musicisti sanno che chi sta sopra le case discografiche ha aggiunto prima di pubblicarle a livello mondiale. Difatti è bene chiarire che il cantante o il musicista non è affatto al corrente di ciò che di nascosto viene inserito all’interno delle sue canzoni, o per la maggior parte di loro quantomeno non ne sono consapevoli. Il tutto avviene durante gli ultimissimi passaggi, mentre la canzone sta per essere registrata in cd e poi mandata in radio (e quindi inviata attraverso segnali/frequenze che colpiranno le Antenne e i ripetitori, che di conseguenza colpiranno le nostre teste più e più volte al giorno) viene inserito ormai in maniera automatica dall’impostazione gestita dall’IA un determinato filo di suoni impercettibili all’udito, che non fa parte della melodia, e che servirà proprio a colpire il nostro cervello. 

Poi, con alcune canzoni è più evidente di altre. Ti accorgi che quando ascolti alcune canzoni subito dopo ti senti irragionevolmente nervoso, stressato, come se avessi passato una brutta giornata o ti fossi affaticato molto, seppure non sia così, ma è derivato dall’ascolto di quelle canzoni. Con altre, ti accorgi come il tuo stato emotivo diventa subito depresso/pessimista, e solo ascoltando quelle melodie “tristi” inizi a trovare ragioni, ricordi e pensieri, anche fantasiosi ma che scambi per reali, per essere triste anche tu. Tutti sappiamo che funziona così, che la musica ha una forte influenza sul nostro campo emotivo e psicologico, eppure lo diamo per scontato come se nulla fosse. Siccome lo sanno tutti, pensiamo di dover ignorare ciò che sta succedendo nella realtà dei fatti di ogni giorno. Ma non è così, e non dovremmo affatto ignorare ciò che si nasconde dietro a tutto questo grosso progetto sul collettivo. D’altro canto te ne accorgi solo quando le canzoni che stai ascoltando si presentano subito come rumorose oppure tristi/depressive, così pensi che siano esse ad essere l’unico problema, e che le altre non provochino affatto danni. Diversamente da ciò che si pensa, quelle vibrazioni dannose per il cervello vengono inserite in qualsiasi genere di canzone che potresti ascoltare oggi, perché oltre ad aver inserito quei suoni invisibili nelle stesse canzoni, sono anche le tecnologie che utilizziamo per riprodurle ad essere progettate in modo da produrre altri suoni invisibili dannosi per il nostro cervello; così se non ci colpiscono da un lato ci colpiscono dall’altro, ma il problema è che per lo più ci colpiscono in contemporanea da entrambi i lati. 

Su certe canzoni puoi udire dei suoni veramente fastidiosi che ti provocano nervosismo e stress emotivo; ti permette di capire che effetto hanno su tutte quelle persone che le ascoltano quotidianamente anche più e più volte al giorno. Ma il peggio non è udibile, perciò anche quei suoni che riconosci come nascosti e fastidiosi (perché sono infilati fra le varie melodie con un tono più basso come per essere quasi nascosti) non sono gravi quanto quei suoni inudibili dall’umano ma che colpiscono ugualmente il nostro cervello. Si tratta di vibrazioni che vengono nascoste all’interno e che neppure si possono considerare melodie, perché si tratta di mix di brevi suoni ritmici e altri brevi suoni fissi, lineari, alcuni dei quali sembrano fruscii, e altri suoni che se potessi udirli riconosceresti come molto fastidiosi. Tutti questi suoni nascosti servono a tenere la nostra vibrazione mentale perennemente bassa, a nostra insaputa e anche contro le nostre forze, perché per quanto ci sforziamo di essere alti di tonale se poi mettiamo in cuffia quelle canzoni (o anche in radio, per esempio quando ci troviamo in macchina) veniamo colpiti da tutte quelle vibrazioni che penetrano nel nostro cervello. 

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Il Governo non ci lascia possibilità di scegliere, per questo non importa se non ascolti mai musica, ti capiterà di certo di entrare al supermercato e sentire la musica lasciata in cassa, oppure fermarti in un bar e sentire la radio accesa, o ancora andare in palestra e trovarti la musica a palla. Non importa se provi ad ignorare la musica o se neppure ti eri accorto che fosse accesa per quant’era bassa: il fatto è che ti colpisce ugualmente, ci colpisce costantemente. Certo è che non possiamo fingere di non capire che essere colpiti da certi suoni invisibili di tanto in tanto, per esempio quei 20 minuti in cui stiamo facendo la spesa, è diverso dall’ascoltare ore e ore di fila quelle stesse melodie direttamente in cuffia, per giunta con delle cuffie bluetooth e wi-fi come se non ci bastasse essere colpiti dalle onde radio giorno e notte ma ne vogliamo anche di più! Quindi innanzitutto è bene ritornare alle care e vecchie cuffie a filo, evitando così le cuffie wi-fi, quantomeno per ridimensionare i danni causati al nostro cervello. Ciò che possiamo evitare dovremmo evitarlo: già che ci sono pochi elementi su cui possiamo scegliere, laddove ancora abbiamo possibilità di scelta dovremmo perlomeno prendere la scelta giusta ossia la meno dannosa per noi! Evitiamo di seguire le mode, che ci porteranno solo a danneggiarci più velocemente. 

Possiamo osservare come negli anni lo stile musicale stia andando verso lo sfracello, sia per quanto riguarda i testi e le melodie, sia per quanto riguarda l’assenza di umanità verso la musica, in quanto ad oggi la maggior parte dei testi e delle melodie vengono scritte dall’IA e di conseguenza si ripetono sia le melodie che le parole. In passato i testi venivano scritti dai cantautori o dai Ghostwriter, ossia gli scrittori fantasma, un termine che sta ad indicare gli scrittori non conosciuti che stanno dietro le canzoni più famose; all’incirca tutti i cantanti si sono sempre serviti di altri scrittori che scrivessero e poi definissero il ritmo musicale delle loro future canzoni, e i cantanti così avrebbero solo dovuto prestare la loro bella voce e… prendersi tutti i meriti. Ai Ghostwriter infatti non va nessun merito pubblico, però a molte persone sta bene lavorare come Ghostwriter poiché la paga è accettabile secondo la situazione economica attuale che è a dir poco ridicola. In altre parole, la paga è poca ma come si suol dire meglio poco che niente. Fin qui tutto bene, sinché scrivevano apparentemente buoni testi e progettavano buone melodie. A rovinarle ci ha sempre pensato il Governo, che durante la pubblicazione ufficiale di ogni canzone uscita in radio ha sfruttato l’arte e quindi la musica per inserire all'interno le vibrazioni dannose per il cervello, affinché queste penetrassero all’interno delle menti umane durante i momenti ludici, ricreativi, o di svago con gli amici. Dobbiamo purtroppo ricordarci che se il Governo ci permette di utilizzare una tecnologia per attività ludiche e piacevoli per noi, significa che dietro ci ha già inserito uno dei suoi progetti di controllo, come anche in questo caso ha fatto: ci ha permesso di sfruttare tecnologie militari avanzate come la radio, per divertirci e ascoltare musica, per diffondere attraverso le stesse melodie dei suoni da esso inseriti che avremmo ascoltato volentieri, seppure a nostra insaputa, perché nascosti all’interno delle canzoni che ci piace ascoltare. 

Qualcuno ora potrebbe pensare che non ascolta mai la radio bensì che sente la musica solo attraverso youtube oppure spotify o altri motori per ascoltare musica e si convince di conseguenza di non essere colpito dalle onde radio oppure dalle vibrazioni dannose inserite dal Governo all’interno delle canzoni. Ovviamente non è così, perché sia youtube che spotify appartengono e vengono sfruttati ai massimi livelli dal Governo, perciò si è colpiti dalle medesime vibrazioni e anche ben peggiori, giacché questi ultimi utilizzano tecnologie anche molto più invasive della semplice radio. Quindi è meglio non sottovalutare la situazione.

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Ciononostante è importante rendersi conto di come la musica si sia “evoluta” sino ad arrivare ad oggi, che ha raggiunto l’apice della vergogna, in cui i testi parlano esclusivamente di orge, droghe, sesso, violenza, orge di nuovo, e altra droga. In passato tentavano di nascondere i termini dietro a frasi segrete o modi di dire che pochi conoscevano, ma il fatto che oggi chiunque possa e debba cantare pubblicamente solo canzoni che parlano di droghe e di sesso ci deve far capire che non sono i giovani a voler cantare questo, ma è il Governo che vuole spingere i giovani a credere che quelle siano le vie giuste, sfruttando la faccia di altri giovani – tossici ai limiti dell’assurdo – per attrarli e far credere che siano quelli gli idoli da seguire. Così i ragazzini crederanno che per diventare uomini dovranno imitare i loro idoli e interessarsi sin da piccolissimi alle droghe (s’intende già dai 10 anni, addirittura prima) e le ragazzine crederanno che per diventare donne, belle e famose dovranno imitare i loro idoli e interessarsi sin da piccolissime a diventare delle piccolissime prostitute, tutto questo non perché i bambini e le bambine abbiano colpa o vogliano far questo, ma perché il Governo sta imponendo questa realtà sui giovani e i genitori sono ben felici di abbandonare i propri figli davanti ad un cellulare anziché crescerli ed educarli con le loro forze, pazienza, e impegno. 

La “libertà di parola” per cui sempre il Governo ci spinge a litigare gli uni contro gli altri, mentre lo stesso Governo ci toglie ogni giorno di più – anche se in certi periodi storici grazie a personaggi potenti il popolo è riuscito a riprendersi un poco quel diritto – ad oggi sta venendo censurata sempre di più, come avviene pure sulla musica. Infatti se le canzoni di oggi parlano esclusivamente di sesso e droghe non è perché la gente oggi non ha più fantasia e non sa scrivere buona musica, ma perché le case discografiche non le accettano, non accettano canzoni che parlino di testi positivi o privi di parole-tag di Propaganda, ma pubblicano esclusivamente cantanti/gruppi che fanno musica che ne parla subito, o cantanti/gruppi che fingeranno per qualche tempo di essere “puliti” ma che serviranno esclusivamente per catturare i pochi giovani rimasti che non sono stati convertiti a quelle idee e condurranno pian piano anch’essi verso gli stessi argomenti: sesso e droghe. La falsa “evoluzione” della cantante che da pura e casta diventa una sgualdrina è sempre stato un progetto di chi sta sopra le case discografiche e che comanda davvero. Non accade per caso, non è la cantante a cambiare gusti o a crescere, ma è l’agenzia discografica (che segue i comandi del Governo) che aveva deciso il suo destino sin da piccolissima, decidendo ogni singolo passo che avrebbe dovuto compiere per farsi seguire da più bambini e giovani possibili.

La musica è lo strumento di Propaganda più utilizzato nell’ultimo secolo, a partire dai cantanti americani che divennero famosi per canzoni d’amore o canzoni di pace, che erano poi i “frontman” per attrarre la gente verso le droghe spinte dal Governo e verso precise Sette veramente pericolose, fra cui la più conosciuta Massoneria. Basti pensare come in America le cantanti e attrici famose attuali – specialmente quelle seguite dai giovani – quando vi è stata la truffa delle votazioni falsate su quale Presidente dovesse salire in carica fra Biden e Trump - votazioni che erano favorevoli a quest’ultimo ma che sono state modificate illegalmente per far apparire Biden il più votato (truffa riconosciuta pubblicamente da tutti, anche da moltissimi giornalisti tv, tuttavia non è cambiato nulla), a prescindere dal fatto che non ci si possa fidare di nessuno dei due e che si va sempre a parlare del male minore e non del buono e del cattivo - le cantanti hanno iniziato a pubblicare istantaneamente canzoni pro-Biden e le attrici a filmarsi mentre sfottevano la caduta di Trump. Il tutto a dimostrazione di come esse appartenessero al governo per cui Biden aveva un ruolo molto utile, specie verso il traffico di pedofilia, prostituzione, droghe, e via discorrendo. 

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Tutto questo doveva apparire molto strano poiché l’istantanea pubblicazione di canzoni che parlavano del Presidente, senza quasi avere il tempo di sapere chi avrebbe vinto le elezioni, avrebbe dovuto far comprendere a molta gente quanta menzogna vi era dietro le elezioni e anche dietro quelle cantanti e attrici divenute famose proprio perché il loro ruolo era ed è di enorme utilità al governo.

Dunque ci dovrebbe far riflettere su come la musica venga utilizzata per pubblicizzare eventi, percorsi di vita, addirittura politica, che il Governo vuole che seguiamo, e non di certo per ciò che servirebbe realmente. La musica, soprattutto le canzoni cantate, aveva lo scopo di informare la gente di eventi che venivano messi a tacere e serviva a diffondere punti di vista e libertà di parola che in altro modo la stampa censurava, ma ben presto è diventata a solo scopo pubblicitario, censurando la vera notizia e sfruttando la musica per diffondere esclusivamente la volontà del Governo. Ecco perché non ci si può minimamente affidare ai testi della musica anche quando sembrano parlare di qualcosa di molto giusto, ma bisogna guardare chi è che li canta e dove quel “frontman” ci condurrebbe se lo seguissimo. Il testo “positivo” spesse volte è buttato lì come l’amo proprio per agganciare più pesci possibili (ossia persone che dissentono al volere del Governo) e poi accompagnarli proprio dove il Governo vuole, attraverso i testi successivi, rendendo il pubblico sempre più accondiscendente verso il volere del Governo. 

Oggi sempre più canzoni stanno venendo scritte dall’IA, ma la cosa ancor peggiore è che stanno venendo cantate dall’IA, mentre la gente si convince di stare ascoltando la vera voce del/la cantante. Ogni giorno stanno uscendo fuori sempre più notizie scottanti per quanto riguarda la musica, ossia sempre più nomi di cantanti che in realtà non vanno più da tempo a registrare le canzoni in studio, poiché loro non cantano affatto. Ai cantanti è stato fatto firmare un contratto nel quale l’agenzia prenderà uso della voce e del volto del cantante, al fine di utilizzarla per le prossime pubblicazioni; ma questo nel privato sta succedendo da ben oltre 10 anni. Basti pensare ai cantanti morti e sostituiti con sosia, la cui voce però non si poteva comparare, ed è stata sfruttata così l’IA per ricostruire la voce e “farle cantare” i nuovi testi. Tuttavia questa tecnologia per molti anni è stata utilizzata più nel privato, ossia senza che tutti i cantanti conoscessero la stessa, affinché neanche loro sapessero come fosse possibile rimpiazzare un cantante morto (spesso ucciso dalla stessa agenzia e/o dal Governo) con una voce artificiale che fosse addirittura migliore della reale, perché la voce artificiale non stona, non ha bisogno di essere riscaldata, e può essere modificata istantaneamente per farle raggiungere qualsiasi tipo di nota senza dover compiere alcun allenamento. Negli ultimi anni poi la tecnologia IA è diventata di comune utilizzo anche verso i cantanti vivi, al fine di associare alla loro voce dei testi che tanti si sarebbero rifiutati di cantare o che non sarebbero riusciti a cantare per questioni di tonalità. D’altro canto è normale che cantanti sempre più tossici (per via di droghe, fumo e alcol) non riescano ad avere una voce limpida. Le agenzie hanno trovato il modo per ingannare i cantanti e gli ascoltatori, e associare ai loro volti delle canzoni che loro non avrebbero voluto cantare, ma l’IA sì giacché non ha pensiero proprio e non ha scelta, e che i fan non avrebbero ascoltato se avessero conosciuto la verità sin da subito; ma non sapendolo, ascoltano e comprano i cd o la musica da scaricare. Quindi il cantante firma il contratto per prestare la propria voce all’agenzia che ne farà ciò che vuole, e si ritrova a suo nome canzoni anche ridicole o squallide che mai avrebbe voluto cantare o che mai sarebbe riuscito a cantare con la propria vera voce, ma che dovrà portarsi nella “carriera” per sempre, in quanto da contratto non può rivelare quali canzoni siano cantate realmente da lui/lei o quali invece le ha cantate l’IA. 

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Il cantante presta la voce una sola volta, poi per il resto del tempo non dovrà cantare né altro, se non le rare volte in cui la stessa agenzia glielo ordinerà. Tuttavia per il resto vivrà di rendita, cioè guadagnerà il denaro delle canzoni che non ha cantato lui, e vivrà la sua vita secondo ciò che vuole il Governo. Il guadagno per i cantanti sarà sempre inferiore, sempre di più, proprio perché le canzoni non le canteranno più loro e, dato che la voce IA potrà cantare meglio di chiunque al mondo, la gente preferirebbe di gran lunga ascoltare quella voce perfetta (pur non sapendo che appartiene all’IA) piuttosto che quella voce che di tanto in tanto può stonare, o che richiede troppo tempo per essere allenata. Vedi bene di non farti ingannare dalle app IA che ultimamente stanno andando di moda per far “cantare” all’IA testi scelti dal pubblico (e che potrebbe selezionare chiunque per giocare con queste app), perché quelle app sono programmate volutamente per apparire “stonate” o dalle voci “elettroniche” per far credere che il massimo livello di IA raggiunto sia quello un po'… di basso livello. Il tutto perché la gente non si renda conto che in realtà la vera musica IA la stiamo già ascoltando da parecchi anni, a nostra insaputa, convinti di ascoltare la voce del/la vero/a cantante. 

Fine pagina 7 su 7. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

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