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Il grave controllo della Telepatia Artificiale (3 parte)

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Riprendiamo quindi l’argomento dell’anti-privacy a cui il web ci ha abituato rapidamente negli ultimi anni. Siamo passati da un essere spiati riguardo a ciò che ricercavamo nei vari siti web, come l’esempio della bicicletta (ma anche le ricerche svolte per compiere un viaggio, per cui i banner pubblicitari poi ci perseguitavano in qualsiasi sito navigassimo dopo) al punto in cui anche senza fare ricerche – e quindi senza avere la ricerca memorizzata nella cronologia – venissimo spiati anche riguardo a ciò che digitavamo con la tastiera anche durante la scrittura di post sui social e, peggio ancora, in chat private. Sempre più persone infatti iniziarono a rendersi conto della stranezza per cui bastava scrivere qualcosa nei social network, sia come post o sia come messaggio in una chat privata, e sia nelle app messaggistiche che comunque appartengono pur sempre ai Padroni degli stessi social network, che da lì in poi iniziava la persecuzione di banner pubblicitari riguardo a ciò che abbiamo scritto. Per comprendere meglio il concetto, un conto è loggarsi su un sito di acquisti e digitare la parola “bicicletta”, e da lì in poi ritrovarsi nello stesso sito di acquisti il banner fisso che vende biciclette. Un conto è che successivamente entri su fb, su yt, o su qualsiasi altro social, e ti ritrovi un banner che vende biciclette. 

Ma ancora peggio di tutto ciò, è che tu scrivi in chat privata a tua madre o chiunque tu voglia una frase qualsiasi come potrebbe essere “si è rotta la marmitta dell’auto” e da quel momento su fb e su qualsiasi sito ti compariranno banner pubblicitari che vendono marmitte e/o servizi per riparare la marmitta dell’auto. Tu scrivi in chat privata al tuo fidanzato che si è guastato il cellulare di tua madre e che vorresti regalargliene uno andando a comprarlo al negozio fisico vicino a casa vostra, e senza che neanche compi ricerche sul web (in quanto vuoi acquistarlo dal vivo, nel negozio fisico, quindi non lo cerchi su internet!) da quel momento ti compaiono banner pubblicitari su cellulari nuovi, e più precisamente su cellulari che andrebbero bene per l’età e per l’utilizzo che ne farebbe tua madre, solamente perché lo hai scritto in chat privata. Tu scrivi in chat privata, attraverso i social di Regime come possono essere fb, instagram, youtube, o sulle app messaggistiche di Regime come può essere whatsapp o skype, e via discorrendo, che stai pensando di comprarti un pappagallo, ed ecco che con estrema precisione da quel momento in poi ti usciranno banner pubblicitari che vendono gabbie di pappagalli oppure attrezzature per pappagalli. Il tutto, seppure tu abbia scritto quell’intenzione in una chat privata in cui in teoria nessuno dovrebbe avere accesso. Da dove nasce questa casualità

Innanzitutto nessuna chat dei social di Regime è privata, ma sono tutte chat pubbliche, a tua insaputa, dai quali operatori di livello neppure tanto segreto hanno il dovere di leggere tutto ciò che scrivi, come lo scrivi, quando (a che ora) e in che contesto (dove ti trovi, con chi ti trovi, attraverso la localizzazione gps e sapendo con chi ti trovi in quel momento, giacché spiano anche gli altri presenti, e spiano te attraverso di loro, e loro attraverso di te) per studiare molto dettagliatamente il tuo profilo, la tua personalità, le tue abitudini, e il tuo preciso modo di ragionare e di reagire agli eventi. Non si tratta solo di venderti prodotti su misura per te! Magari fosse questo il peggior problema! Si tratta di avere sotto controllo la tua vita ed essere capaci di inserire eventi e persone molto più precise selezionate dal Governo! Ad oggi gli operatori che si occupano di raccogliere info su ogni singolo umano vengono ovviamente aiutati e velocizzati in alcuni processi anche dall’IA, tuttavia non pensare minimamente che tutti gli operatori umani siano sostituiti dall’IA, perché le tue chat e quindi le tue conversazioni private vengono lette e spiate anche da persone fisiche, persone che potrebbero essere pure tuoi conoscenti e che non solo hanno il dovere di mantenere la riservatezza riguardo al lavoro che fanno (non dicendoti che loro possono spiare le tue chat!) ma addirittura ci godono, perché possono spiarti senza che tu sappia niente. 

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Ma oltre a ciò, sui nostri cellulari e sui computer di ultime generazioni (degli ultimi 15 anni almeno) viene installata di fabbrica un’impostazione che memorizza immediatamente ciò che scriviamo sulla tastiera e invia questi dati alle aziende che gestiscono i nostri dati. Quindi tutto ciò che digitiamo sulla tastiera, a prescindere che lo scriviamo su un sito pubblico, su una chat privata, oppure sulle note privatissime del nostro cellulare, viene ugualmente memorizzato dalla nostra tastiera ed inviato continuamente all’azienda che raccoglie i dati. Questo significa che noi, dopo aver scritto un testo, possiamo anche cancellarlo, ma non importa perché ciò che viene inviato non è il testo che noi abbiamo salvato, ma è la digitazione di quei tasti. Per fare un esempio, se noi scrivessimo la nostra password “123” e poi cliccassimo tre volte il pulsante per cancellare, i dati che verrebbero inviati non sarebbero vuoti, bensì risulterebbe “123 delete delete delete” per segnalare che abbiamo tentato di cancellare il testo precedente. Naturalmente il tutto scritto in codici informatici che solo loro possono comprendere, infatti il testo sopra è solamente un esempio per farti capire come funziona. Per cui, se da un lato stiamo parlando di social network di regime che spiano le tue chat, dall’altra parte stiamo parlando anche dello stesso dispositivo che utilizziamo (smartphone, tablet, pc..) che possiede sin dalla creazione una funzione a noi nascosta, che permette di registrare tutti i nostri movimenti sul cellulare o dispositivo che sia, e invia questi dati all’azienda che li raccoglie. Perciò i dati che scriviamo sul nostro cellulare, pure che siano sulle note del telefono e quindi in nessuna chat privata, vengono ugualmente spiati dalle stesse aziende. Ecco perché potresti ugualmente scrivere sulle note del tuo cellulare “devo comprare la bicicletta” ed ecco che ti compariranno i banner pubblicitari, pure senza che tu l’abbia detto a nessuno, sulla bicicletta. A maggior ragione se lo scrivi attraverso un sms, o via chat messaggistiche che sono spiati da maggiori aziende. 

Dopodiché sono passati al livello oltre di anti-privacy. Non c’è mai stato fine al peggio. Il passaggio successivo prevedeva di ascoltare le nostre conversazioni vocali, in primo luogo le conversazioni che avvengono in telefonata, in secondo luogo ovviamente le conversazioni vocali attraverso i social e app messaggistiche, ossia attraverso gli audio che inviamo ai nostri amici. La parte più interessante è che a differenza di come si pensa, le tecnologie che il Governo ha impiegato per spiare le conversazioni vocali e quindi anche i vocali inviati attraverso app sono maggiormente utilizzate e più potenti delle tecnologie usate per le chat messaggistiche e quindi per i testi scritti. In altre parole, è anche peggio rivelare le proprie informazioni via voce, che via scritto, seppure possa apparentemente sembrare il contrario. Questo perché attraverso la voce è estremamente più facile per loro captare le nostre emozioni, le vibrazioni che emaniamo, e quindi anche pressoché cosa pensiamo, o cosa ne pensiamo dell’argomento o della persona di cui stiamo parlando. Diverso dalle chat, in cui è tutto più piatto ed è un poco più difficile raccogliere informazioni sul nostro conto. Anche il fatto che a voce si è più spontanei, mentre nel testo si potrebbe ragionare meglio su cosa e come scriverlo, prima ancora di iniziare a digitare, il che permette agli operatori che ci ascoltano e all’IA che ci registra di captare molte più informazioni sul nostro conto se le diciamo a voce (via telefonata, e via audio lasciati nelle app), invece che attraverso messaggi scritti che possono essere anche molto più sintetici e talvolta confusionari per chi ci legge. Bisogna chiarire da un lato che “scrivere in codici/parole segrete” per noi, come facciamo con i nostri amici, serve a poco, perché anche una persona inesperta che legge 24/24 le nostre chat riuscirebbe facilmente a capire che significato hanno quelle nostre parole in codice. Serve a poco però non è completamente inutile. Invece, non c’è dubbio che attraverso la voce esprimiamo molto di più noi stessi, le emozioni che proviamo.

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Inoltre siamo molto più propensi a “parlare fluidamente” e aggiungere molti più dettagli in quanto parlare a voce si fa prima, quindi non ci poniamo limiti di dettagli, mentre vi è grande differenza durante la scrittura poiché possiamo sintetizzare le parole, scrivendo decisamente ristretto e con lettere sbagliate che possono rendere più difficile la comprensione di chi ci legge, inoltre stringiamo molto i termini giacché non abbiamo voglia di scrivere papiri lunghissimi. A voce invece i papiri volano che è una meraviglia. Per questa ragione, per assurdo, le telefonate e gli audio inviati via app/social, sono ancor più spiati delle chat stesse. Tuttavia, non si pensi minimamente che le chat scritte non vengano spiate o che gli operatori che devono leggere le nostre chat per raccogliere i nostri dati non riescano a decifrare facilmente i nostri modi di dire, le nostre parole in codice che usiamo con gli amici, e via discorrendo. Essi sono esperti a leggere il nostro modo di parlare, e appena diciamo qualcosa di strano se ne accorgono subito e talvolta attiriamo ancora di più l’attenzione. La soluzione non è pensare “beh, tanto mi spiano qualsiasi cosa faccio, quindi tanto vale ‘essere me stesso’ e fregarmene se mi stanno leggendo e raccogliendo info su di me”. Bensì è decidere una buona volta di evitare di fornire proprie personali informazioni attraverso chiamate, audio, chat, social network e via discorrendo. Mi sembra ovvio ma è doveroso ripeterlo che quando scatti una foto oppure giri un video, o registri un audio, tutti questi file salvati sul tuo cellulare sono istantaneamente visibili alle aziende che raccolgono i tuoi dati, di conseguenza qualsiasi video o foto che scatti, anche se subito dopo le cancelli, è già stata salvata nei loro archivi e appartiene già a loro, proprio come se scrivessi dei testi sulle note del tuo cellulare. Tutto ciò che entra all’interno del tuo cellulare/computer/tablet eccetera diventa subito di proprietà delle aziende che raccolgono dati su di te. 

C’è un livello successivo a questo tipo di spionaggio? Certamente Sì. Se ascoltare le tue telefonate e leggere le tue chat private sembrava già tantissimo, in pochissimo tempo hanno aggiornato il passaggio dopo. Senza neppure bisogno che tu scrivi o che telefoni, ma addirittura con il telefono/computer/tablet spenti, purché siano vicini a te nella stessa stanza, registrano tutto ciò che dici e che fai. Quando si dice “il tuo telefono ti ascolta” o “il televisore ti spia” significa esattamente ciò che sembra. All’interno del telefono sono inserite delle funzioni di fabbrica che non puoi cancellare, che servono a tenere il telefono attivo 24/24 anche quando è spento. Quando spegni il cellulare in realtà si spegne la facciata, facendoti credere che sia spento, e impedisce a te di utilizzarne le funzioni. Ma le funzioni che servono alle aziende che raccolgono i dati su di te restano attive, difatti il telefono continua a consumare batteria anche quando è spento. In passato il telefono, una volta spento, non consumava minimamente batteria, oggi invece continua a consumarne, seppure poca percentuale, e se terrai il telefono carico ma spento per settimane, quando lo riaccenderai sarà completamente scarico, e molto probabilmente neppure si accenderà proprio perché la batteria sarà completamente esaurita. I precedenti cellulari non erano assolutamente così e se li accendevi dopo settimane tenevano benissimo la batteria carica. Questa è anche la ragione per cui hanno abolito la possibilità di smontare la batteria dal cellulare (che nei modelli precedenti si poteva fare), in quanto smontarla significa spegnerlo del tutto, e quindi spegnere anche le app nascoste delle aziende che ci spiano. Quindi non possiamo impedirgli di usare il nostro cellulare per spiarci. Inoltre, è bene chiarire che quando la batteria ci segna che è scarica e il cellulare si spegne non è realmente scarico, bensì viene impedito a noi di utilizzarlo, mentre resta un piccolo “serbatoio” di energia che servirà a tenere attive le funzioni delle app che ci spiano anche per le successive settimane. Quindi noi non possiamo più usare il nostro cellulare, ma loro sì, loro potranno continuare ad usare il nostro cellulare. A dimostrazione che non è davvero nostro, ma noi ne paghiamo le spese. 

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Dopodiché, quando quelle app avranno consumato anche le ultime gocce di energia, la batteria sarà davvero scarica e difatti prima di poter accendere il cellulare dovremo rimetterlo in carica. In questo modo si assicurano che potranno spiarci anche nel caso in cui non ricarichiamo subito il cellulare. D’altro canto sono certi che nella grandissima maggioranza dei casi il cellulare verrà ricaricato entro poche ore, e nei peggiori dei casi entro 2-3 giorni, quindi quasi nessuno tiene il cellulare a scaricarsi completamente per settimane di fila. 

Chiarito ciò, lo spionaggio delle nostre vite private è arrivato al punto che tutto ciò che facciamo in casa nostra oppure in luoghi pubblici, in presenza del nostro cellulare o di quello delle persone che ci stanno a fianco, viene registrato ed inviato nella banca-dati che raccoglie le nostre info. Sempre più persone si stanno rendendo conto di quanto stia diventando grave il caso in cui in casa propria, in una situazione privata, si sta parlando magari con il proprio partner, a letto, di compiere un viaggio in Irlanda, o qualsiasi altra cosa, ed ecco che una volta che si prenderà il cellulare si troveranno banner pubblicitari oppure video su youtube che parlano proprio dei viaggi in Irlanda. Questa volta non lo hai scritto a nessuno, non lo hai detto in telefonata, l’Irlanda non l’hai mai nominata con nessuno e in nessuna occasione, se non proprio adesso, mentre ti trovavi fisicamente a fianco al tuo partner (quindi non vi state chattando! Siete fisicamente vicini dal vivo!) e nonostante questo il tuo o i vostri cellulari stanno ascoltando e registrando la vostra conversazione, senza nessun ritegno, al punto di ammetterlo anche ai tuoi occhi: ti mostrano video e pubblicità che riguardano esattamente ciò che hai pronunciato poco prima. Come si fa, arrivati a questo punto, a pensare che quello che sta succedendo non sia andato ben oltre il livello di persecuzione e di spionaggio? 

È bene precisare che loro ci ascoltavano e registravano già prima che ci inviassero pure le pubblicità delle parole tag che pronunciamo. Le due cose non sono sempre connesse, quindi non bisogna pensare che se una singola volta non vedi banner pubblicitari riguardo a ciò che hai pronunciato allora significa che non ti stiano spiando; perché non è così. Ti spiano ugualmente. Loro ci spiano non solo per venderci prodotti mirati, come pensano in tanti, ma ci spiano per avere tutte le informazioni che riguardano la nostra vita e, già che ci sono, utilizzano queste info anche per venderci prodotti; ma non è la ragione primaria, bensì è un’aggiunta. Ci soffermiamo su quella singola volta in cui non ci compare il banner pubblicitario, sostenendo che non sia vero che ci spiano, anziché soffermarci sulle centinaia di volte in cui ci compaiono banner pubblicitari o video su youtube mirati riguardo a ciò che abbiamo detto; e pure davanti alle prove ce ne restiamo con il dubbio. Rendiamoci conto dell’assurdità! I banner pubblicitari, oltre a essere invadenti allo stato puro, sono anche banner sfottò, perché è come se ci stessero dicendo in faccia: “Ti sto spiando, te ne sto dando la prova visiva e scritta, e tu cogl**ne non puoi fare niente per fermarmi”. Non si tratta solo di pubblicità mirate e invasive, si tratta di una provocazione che ogni giorno subiamo davanti ai nostri occhi, nei nostri stessi cellulari, nei dispositivi che paghiamo e che “compriamo” pensando che siano nostri, ma che in realtà sono in affitto, perché i dispositivi che usiamo e tutte le informazioni che ci mettiamo dentro diventano di proprietà delle aziende che ci spiano. Il cellulare non è nostro, è in affitto. È come entrare in affitto in una casa nella quale ogni oggetto e mobile che comprerai e porterai all’interno diventerà di sua proprietà. 

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È fondamentale capire che loro utilizzano il nostro cellulare non solo per ascoltarci, ma anche per vederci, per guardarci ogni giorno milioni di volte attraverso le fotocamere del cellulare interiori ed esteriori, le webcam del computer, e via discorrendo. Ogni istante in cui guardiamo il cellulare la fotocamera anteriore ci sta filmando; ogni volta che qualche passante ci cammina a fianco mentre parla al cellulare, la sua fotocamera esteriore ci sta filmando, all’insaputa nostra e del passante. Ogni volta che qualcuno lascia il telefono sul tavolo esso ti sta filmando. Non deve essere per forza il tuo! Qualsiasi fotocamera di qualsiasi passante può spiarti e ti riconosce, attraverso la tua schedatura fisica, e quindi invia le informazioni sul tuo conto nella banca-dati che raccoglie info su di te. La tua voce viene immediatamente riconosciuta fra miliardi di persone attraverso il tuo timbro, il tuo modo di parlare, il modo in cui pronunci le parole, la tua cadenza, i respiri e sospiri intervallati alle parole, i tic verbali che neppure ti accorgi di avere (ad es. parole che ripeti spesso senza che te ne rendi conto) e tanto altro ancora permettono all’IA di riconoscere la tua voce fra miliardi e inviare istantaneamente la posizione in cui sei stato avvistato (anche dal cellulare di un passante che non conosci e non conoscerai mai!) nella banca-dati che raccoglie info su di te. Questo succede ogni giorno, milioni di volte al giorno. 

Si può andare più avanti di così? Esiste un ulteriore livello successivo? Sì, la Telepatia Artificiale, che permette loro di sapere cosa pensi anche quando sei distante dalle tecnologie, anche senza che dici a voce quello che pensi, e registra ciò che dici a voce anche se intorno a te non vi è alcun dispositivo tecnologico visibile ai tuoi occhi che possa registrarti, eppure accade. Nel prossimo capitolo ti spiegherò che cos’è la Telepatia Artificiale: probabilmente, hai iniziato anche tu a renderti conto di strane “casualità” che non lo sono affatto. Prima, però, devo spiegarti come funzionano le aziende di spionaggio affinché anche tu possa comprendere meglio come comportarti davanti ai dispositivi che utilizzi abitualmente, che siano il tuo cellulare, la tv, il pc, lo smartwatch, e via discorrendo. 

Per capire meglio come funziona bisogna fare una premessa. L’azienda di raccolta dati non è soltanto una in tutto il mondo, ma sono tante, e se alcune aziende che raccolgono dati collaborano fra di loro e si scambiano i tuoi dati privati, molte altre aziende non collaborano e non si scambiano le informazioni; quindi i dati raccolti da una non vengono poi donate/vendute facilmente alle altre. Questo significa che tutto ciò che raccolgono alcune aziende non è detto che vengano immediatamente conosciute “da tutto il mondo” che c’è dietro lo spionaggio, ma potrebbero addirittura essere “chiuse” per molto tempo sino, addirittura, ad essere dimenticate, perdute, e/o cancellate per errore. Tutti i dati raccolti vengono salvati in enormi server digitali, che sono estremamente potenti e capienti… tuttavia, come può succedere alle piccole aziende, anche ai colossi può succedere che si guastino le tecnologie e che molti dati vengano perduti. Non è così facile, non illudiamoci, purtroppo non è così comune che le aziende che raccolgono dati su di noi perdano così facilmente tutta la cronologia dei nostri dati. Tuttavia succede, raramente ma può succedere anche a loro. Pertanto non dovremmo essere noi i primi a rifornirgli subito tutti i nostri dati aggiornati con tanta urgenza. 

Ciò che ti ho spiegato nel capitolo precedente riguardo alla tessera sanitaria, come anche la lista dei movimenti che riguarda i nostri acquisti registrati nella carta/bancomat che usiamo per pagare, vale anche per il cellulare, per ciò che pubblichiamo sui social network, e per ciò che scriviamo nelle chat private, e ancora per ciò che diciamo a voce pensando di essere soli ma avendo invece il telefono dentro la stanza in cui ci troviamo e che sta ascoltando e registrando tutto ciò che pronunciamo. Tutti questi dati vengono raccolti da aziende che si occupano proprio di prendere più dati possibili riguardo alla gente. 

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D’altro canto ogni azienda li raccoglie in modo differente e talvolta non li comunica alle altre, sia perché queste aziende tengono la massima riservatezza sulla propria esistenza e tante volte sono segrete pure alle altre aziende – proprio per evitare spie che rubino dalla propria azienda per fornire i dati raccolti alle altre aziende avversarie – e sia perché i dati valgono tanto, quindi al massimo li venderebbero ma di certo non li regalerebbero. 

Perciò bisogna anche tenere conto che quando un’azienda raccoglie dati su di noi non significa che li comunica a tutte le altre aziende istantaneamente, ma potrebbe comunicarli dopo 1 anno, dopo 5 anni, dopo 20 anni, a seconda di quando arriva la richiesta, se mai arriva, e se la prima azienda intende accettare la proposta della seconda. Per altri dati certamente accade all’istante, e non siamo noi a poter dire o scegliere quali dati vengono trasmessi subito e quali altri no, perché dipende da caso a caso e da persona a persona, e dalla volontà da azienda ad azienda. Ci sono aziende però come quella che sta dietro a youtube che ottengono molti più dati di altre, pertanto sono al corrente di molte più info rispetto ad altre, ciò non significa che le offrono istantaneamente ad altri anche per un discorso di concorrenza (perché loro vogliono essere quelli più “informati” del cliente rispetto agli altri). 

Per comprendere meglio il concetto, se scrivi un testo all’interno di una chat messaggistica, come può essere whatsapp, le informazioni potrebbero essere raccolte dall’azienda che sta dietro quella chat. Se conversi al cellulare durante una chiamata a voce, l’azienda che si occupa di raccogliere info vocali registra le tue telefonate. Tuttavia, non è affatto detto che l’azienda che sta dietro la chat messaggistica stia anche ascoltando la tua chiamata a voce, perché non è detto che ne abbia il potere, proprio come l’azienda che registra le tue chiamate a voce non è detto che abbia accesso alla tua tastiera e quindi possa vedere ciò che digiti in tutte le app messagistiche varie che possiedi installate, o in quella singola app-chat, come per es. whatsapp, poiché essa si occupa solo delle telefonate. È molto importante conoscere queste informazioni, perché ti permette di avere un quadro più completo. Sebbene siamo ugualmente spiati in entrambi i casi, c’è differenza fra le migliaia di persone che lavorano come operatori dietro a whatsapp e che ogni giorno leggono le tue chat, e gli operatori che potrebbero stare dietro ad un’altra app meno famosa che potrebbero essere “solo” qualche centinaio. Quindi c’è differenza se nel primo caso si potrebbe trattare di un’azienda di 10mila operatori, e nel secondo di poche centinaia, che potrebbero anche essere meno professionali e avere più difficoltà a raccogliere i tuoi dati. C’è tanta differenza da azienda ad azienda e anche nell’utilizzo che fa dei dati raccolti. Sappiamo che i peggiori sono whatsapp come fb come youtube come google, tuttavia non dobbiamo sentirci al sicuro neppure nelle app/siti meno famosi perché non sappiamo a quali aziende stiano dando i permessi di spiare le chat o i contenuti dei propri utenti. Difatti bisogna stare attenti al dettaglio che non per forza è il sito stesso a spiare i contenuti degli utenti, ma potrebbe avere invece venduto “gli accessi” ad altre aziende, che spiano i contenuti degli utenti di quel sito. È ben diverso, ed è importante capire questi meccanismi.  

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Alcuni raccolgono i nostri dati e li mandano direttamente nell’archivio in mano al Governo, altri invece, oltre ad inviarli direttamente al Governo che li utilizzerà per i suoi scopi, li utilizzano pure loro per creare pubblicità mirate su di te, come appunto i banner che ti perseguitano. Anche in questo caso la seconda opzione è peggiore, perché tanto entrambe le aziende invieranno i tuoi dati al Governo ma la seconda sfrutta pure i tuoi dati doppiamente contro di te. Ci sono aziende che non danno i propri dati al Governo? Ni, perché anche quelle che credono di non dare i propri dati, comunque il Governo sa come accedere ai loro computer attraverso vie informatiche a molti sconosciute e prendersi ugualmente i dati che gli servono. 

Ad ogni modo, non c’è da confondersi tra il “governo” che possiamo dire sia pubblico, come il governo americano, il governo italiano, etc., e il Governo mondiale, quello nascosto, che sta dietro tutti gli altri governi e li controlla tutti, e al cui interno vi sono più Alieni e ibridati che umani; seppure vi siano anche questi. Il governo americano, per quanto potente sia, ha dei limiti, sebbene questi limiti non tolgano il fatto che molte di queste aziende che raccolgono dati siano “costrette” a fornire i nostri dati pure al “semplice” governo americano, a dimostrazione che comunque comanda parecchio, anche più del governo italiano, tanto che quest’ultimo risponde a lui. Difatti le nostre telefonate vengono registrate e consegnate pure al governo americano, oppure le nostre chat “private”, specialmente quelle su whatsapp, vengono consegnate subito al governo americano, tutto ciò che pubblichiamo sui social – incluse le nostre foto o i post che crediamo essere “privati” – viene raccolto e subito consegnato al governo americano, pure se lo carichiamo per errore e lo cancelliamo immediatamente: è già registrato e viene consegnato al governo americano. In contemporanea tutto viene dato a chi vi sta sopra, e quindi al Governo mondiale a cui pure il governo americano risponde. 

Tutto ciò per comprendere che non bisogna affatto sminuire il fatto che veniamo spiati e registrati tutto il giorno, qualsiasi cosa facciamo, perché i nostri dati non vengono visti solo da un “Governo che sta dietro le quinte e che sa tutto ma non ci fa nulla”; bensì vengono visti anche dai peggiori criminali che stanno dietro o dentro il governo; basti pensare al fatto che il governo italiano è pressoché gestito per la maggior parte dalla mafia italiana, il che potrai immaginare che le info raccolte sugli italiani siano ben visibili dalla mafia italiana e, se volessero prendere di mira un singolo individuo, come sempre hanno fatto con estrema facilità, ad oggi c’è pure la tecnologia dalla loro parte, perché possono sapere cosa sta facendo quella persona, dove si trova, che cosa sta dicendo, e tutto il resto, ascoltando le sue chiamate, leggendo le sue chat, e soprattutto ascoltando e vedendo ciò che fa durante il giorno attraverso il microfono e le fotocamere del suo cellulare seppure l’individuo pensi di averlo spento. 

Chiediti come fa la mafia a sapere sempre tutto sull’individuo che vuole prendere di mira: non sono veggenti (ad oggi non lo sono affatto, sebbene in passato all’interno della mafia ci fossero eccome) ma possiedono la tecnologia dalla loro parte, ossia possono accedere alle informazioni delle vittime attraverso i registri di cui il governo è in possesso, giacché la mafia è ben dentro al governo, e spiare le vittime per quanto tempo desiderano. 

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Tuttavia, per quanto le nostre info vengano raccolte su più fronti, tante volte vengano scambiate fra aziende, o siano comunque visibili a entrambe, non dobbiamo essere noi i primi a cadere nella trappola di pensare “vabbè, tanto loro sanno tutto, quindi non serve che proteggo le mie info perché se vogliono ce le hanno comunque”, perché non è vero, ma è così che loro vogliono che tu pensi, così che ti arrendi e non provi minimamente a proteggerti, affinché sia tu stesso che consegni di buon grado i dati su di te senza la minima opposizione mentale. Invece c’è un’enorme differenza se inizi ad esempio a coprire la fotocamera dei tuoi dispositivi con lo scotch, sia quella davanti che quella dietro, se copri la fotocamera del computer, e se inizi a tenere perennemente le fotocamere di tutti i cellulari/dispositivi dentro casa coperti. Certo, quando esci di casa le aziende potranno raccogliere dati su di te attraverso le fotocamere dei cellulari dei passanti che “per sbaglio” ti inquadrano, ma vi è una grande differenza fra l’inquadratura occasionale a causa dei passanti, e le tue personali fotocamere puntate sulla faccia 24 ore su 24, ogni volta che guardi l’orario del cellulare, ogni volta che rispondi ad una chiamata, ogni volta che rispondi ad una chat, e via discorrendo. 

C’è tanta differenza. Inizia con un primo passo, poi imparerai anche a proteggerti meglio dalle fotocamere dei passanti, ma inizia con un primo passo, che è quello più importante. Dopodiché, c’è enorme differenza se da oggi inizi a prestare attenzione a ciò che scrivi nelle chat, ricordandoti che vengono lette, rispetto a quando scrivevi nelle chat illuso che fossero realmente private. Stai comunque scrivendo nelle chat, ma starai più attento a non dare troppe info personali su di te, ad esempio dove ti trovi in questo preciso momento, con chi e cosa stai facendo. Penserai che tanto loro sappiano già tutto a causa della geolocalizzazione, e in parte è vero, cioè alcune aziende sanno dove ti trovi in questo momento a causa del gps sempre attivo anche quando credi che non lo sia, eppure tutte le altre aziende non hanno il controllo della tua posizione e hanno la necessità che tu lo dica, per esempio che tu lo scriva precisamente via chat. Ecco anche da dove nasce l’impellente bisogno di dire sempre a qualcuno dove ci troviamo… non è la paura di essere rapiti o la precauzione nel caso ci accada qualcosa, salvo rare eccezioni, bensì è l’abitudine che ci è stata infilata in testa per via della necessità delle aziende di sapere dove ti trovi, che ti spinge a dire – e spinge le persone intorno a te a chiederti continuamente – dove ti trovi, in che preciso bar oppure in quale strada, se sei solo o in compagnia, cosa state facendo, e via discorrendo. 

Bisogna che ti rendi conto di quante informazioni private riveli tutti i giorni di te stesso, e peggio ancora, di quante informazioni riveli di altre persone, diventando tu stesso l’Antenna che serve alle aziende per conoscere le informazioni degli altri, come se tu fossi un operatore che lavora gratis per loro, a tua insaputa. Succede che si ha la cattiva abitudine di raccontare i fatti degli altri al telefono, per esempio chiamando un’amica o la propria sorella o il fidanzato e raccontare di aver appena incontrato tizia che a sua volta le avrebbe raccontato quel fatto, poi quell’avvenimento, poi quell’altro evento; il tutto, facendo una cronologia dettagliata di tutto ciò che tizia ti ha raccontato dal vivo, e consegnando queste informazioni alle aziende che registrano le telefonate. Quella tua amica che hai incontrato per strada ti ha raccontato le sue storie dal vivo, non attraverso il cellulare, quindi le aziende che raccolgono dati dalle telefonate potrebbero non avere tutti quei dati riguardo a quella persona, ma tu – operatore che lavora gratis – gli stai consegnando tutte le informazioni sul suo conto! 

Di sicuro penserai che tanto entrambe avevate in borsetta i rispettivi cellulari e quindi entrambe eravate spiate; sì, ma da un’azienda, non da mille. Tu però ci tieni a far sapere anche alle altre mille aziende tutte le informazioni che hai raccolto oggi, raccontando tutta la cronologia dei fatti nei minimi dettagli in chiamata al telefono. 

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Bisogna rendersi conto quando utilizzi le conoscenze per reagire e fare qualcosa per cambiare le cose, o quando utilizzi le conoscenze per screditarle e/o pararti un po' il sedere. Nel primo caso utilizzi le conoscenze riguardo a come le aziende ci spiano, per prestare più attenzione e non rivelare le tue informazioni quando possibile. Nel secondo caso, siccome sei manipolato ad alti livelli e non ti interessa proteggere le tue info ma addirittura vuoi consegnare pure le info degli altri attraverso di te, usi la scusa del “tanto loro sanno già tutto” per essere tu stesso a consegnargli tutti i dati a cui ancora non avevano accesso, raccontandoglieli tu. È importante che ognuno si renda conto che veniamo utilizzati come operatori che lavorano gratis, per consegnare oltre i nostri dati anche le informazioni delle persone che conosciamo, semplicemente raccontando tutti i fatti loro attraverso le telefonate, chat, e via discorrendo. Bisogna smettere di fare gli operatori inconsapevoli che consegnano i dati degli altri! È buona abitudine quindi smettere di parlare di altre persone via telefono, ma di parlarne solamente dal vivo. 

È buona abitudine anche smettere di dover sempre raccontare tutto ciò che succede ad altre persone che non sono lì presenti, perché al di là dello spionaggio, il Low non cessa di esistere: ogni volta che parli di una persona con qualcun altro, in sua assenza, gli stai gettando addosso tantissimo Low, attraverso di te che in quel momento stai facendo da Antenna. Non spetta all’altra persona doversi sempre difendere dal tuo Low, sei tu che devi iniziare a capire che attraverso le tue chiacchiere stai gettando fili e grande pesantezza – che viene potenziata artificialmente attraverso di te! – sull’altra persona, ed è bene che inizi a smettere di fare questo per il Low. 

Quando inizi a comprendere che vieni ogni giorno utilizzato come antenna inconsapevole per costruire il Low Artificiale attorno ad altre persone, sfruttando la tua voce e/o le tue intenzioni di diffondere una chiacchiera, o raccontando tutti i fatti di una persona ad altre, ti rendi conto che la soluzione per avere anche tu minor Low Artificiale è quella di smettere di raccontare sempre tutta la cronologia dei fatti. Facendo così, inizi a vedere miglioramenti. Nel mentre, impari anche a rivelare molte meno informazioni attraverso il cellulare o gli altri dispositivi elettronici. D’altro canto, è bene sapere che i nostri “peggiori nemici” tra coloro che consegnano tutti i nostri dati alle aziende che ci spiano, tante volte sono più i nostri parenti e i nostri amici, anche più delle informazioni che consegniamo noi stessi sul nostro conto. Perciò è bene abituare anche i nostri familiari a non rivelare le nostre informazioni private mentre si trovano in telefonata o quando chattano con altri parenti o amici. Seppure sia impossibile fermare su tutti la volontà di chiacchierare sul nostro conto, una buona soluzione diventa non raccontare sempre tutti i fatti nostri ad amici e parenti, soprattutto quei fatti che non vogliamo si sappiano in giro o che vengano attaccati e rovinati da chi ci “ascolta”, così che non siano proprio i nostri parenti e amici i primi a rivelare le nostre informazioni al nemico e tradirci alle spalle senza neppure saperlo. Non c’è bisogno che si tratti di un evento “grave” o “serio”, per tenere la riservatezza sulle info della tua vita privata, ma anche semplicemente che stai cercando lavoro, e che forse l’hai trovato, e che non vuoi che qualcuno ti rovini questa possibilità, oppure non vuoi che qualcuno rovini la tua storia sentimentale appena iniziata e che hai paura possa finire con un nonnulla, o non vuoi che qualcuno mandi in fumo i tuoi progetti a cui tieni tanto. Poi, se in tutto questo pensi ancora che rivelare tutte le tue info davanti al cellulare non sia poi così grave in quanto “tu non hai nulla da nascondere perché non stai facendo nulla di male” significa, arrivati a questo punto, che non hai davvero capito un cazzo di tutta questa storia e ti consiglio di mangiarti il telefono e ingoiarti le cuffie, perché sei un caso disperato e non posso più fare nient’altro per salvarti. Quindi piuttosto vatti a impiantare un satellite in testa. 

Fine pagina 9 su 9. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

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  • bethelight
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    17:48 29/06/24

    Anche già solo la digitalizzazione automatica, che ti suggerisce le parole da inserire in una frase, fa riflettere sul fatto che ciò che scrivi non sia così privato. Ho notato anche io come i telefoni di una volta non si scaricavano così velocemente, soprattutto non lo facevano da spenti e invece ora più nuovi sono, più sono peggiori, con funzioni sfavorevoli a noi e favorevoli a loro. Il pensiero "tanto ormai sanno tutto" è molto ricorrente ed all'interno della mente viene proprio come riproposto, nonostante sappiamo bene sia peggio dare ulteriori info. Già da più di un annetto pian piano ho iniziato a prendere diversi accorgimenti: condividere sempre meno, non utilizzando più definitivamente i social, che utilizzavo comunque poco, diminuendo la condivisione di informazioni via messaggistica o vocalmente, coprendo le fotocamere del cellulare e via dicendo. È importante anche rendersi conto di tenere privata la vita e le informazioni altrui, per rispetto e per evitare di fare da antenna e recare loro problemi. La lettura di questi ultimi due libri mi sta decisamente dando quella svolta in più! Grazie ancora Angel! ❤️

  • Aron
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    Medaglia per aver completato il libro Il Sigillo delle Vite Passate - Volume 1
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    02:15 27/06/24

    Tutte queste informazioni sono importanti, già da parecchio tempo ho coperto tutte le fotocamere del cellulare. A volte qualcuno nota che ci sono dei bollini rossi sulle fotocamere e mi chiede il motivo, rispondo che il cellulare dà di latto e scatta foto per i fatti suoi. La realtà è che siamo in continuazione spiati ovunque dai nostri dispositivi e da quelli degli altri,il tutto alla faccia della nostra privacy. È massacrante ricevere ogni giorno telefonate da numeri sconosciuti che posseggono i nostri dati sensibili per truffarci il più delle volte. Non se ne può più. Grazie Angel

  • Claudia
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    13:32 25/06/24

    Queste pagine sono importantissime, fanno riflettere, concordo su tutto quello che hai scritto Angel! Fortunatamente mi piace sempre meno stare a parlare al telefono, praticamente faccio telefonate solo strettamente necessarie e brevissime, e odio i messaggi vocali, avevo iniziato a farli, con la scusa del cavolo di risparmiare tempo e arrivando poi a dire più del necessario, ma poi grazie a te, a questi fantastici Insegnamenti che troviamo in questi capolavori di Libri, ho smesso praticamente prestissimo. Purtroppo ci sono persone che pensano ancora che coprire le fotocamere non sia necessario e che non sia grave rivelare informazioni davanti al cellulare proprio per il fatto che dicono che non hanno nulla da nascondere... Io la penso come te Angel! E quello che posso per limitare tutto questo controllo eccessivo e ingiusto ci tengo a farlo. Grazie di cuore per tutto Angel!

  • WolfMoon
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    18:38 22/06/24

    Sono sicura che l'ultima frase non era riferita alla testa ma a una altra parte del corpo ahahaha fantastica . Leggendo questo testo e su come x loro sia facile captare tutto di noi attraverso un vocale piuttosto che un messaggio scritto mi ha fatto subito capire che sono finita nella loro trappola, infatti ricordo che prima non mandavo mai vocali a differenza di adesso che ho cambiato lavoro e che mi trovo particolarmente bene con una collega che purtroppo utilizza molto i vocali e senza rendermene conto x poter comunicare con lei, ho iniziato ad imitarla inconsciamente e quindi a mandare vocali pure io , mentre prima non lo facevo veramente mai, perché per me era inconcepibile il fatto che una persona ,anche mia madre per dire , potesse ascoltare la mia voce tutte le volte che voleva o poteva fare ascoltare anche a persone attorno a lei cio che dicevo. Figuriamoci a persone totalmente sconosciute e che vogliono pure il mio male. D'ora in poi starò molto più attenta. Il fatto che molte aziende non abbiano accesso a tutte le funzioni di spionaggio mi ha fatto riflettere molto, ancora di più mi ha stupito che comunque Tutte inviano Sempre i dati al governo. Sembra che non ci sia scampo, in realtà la pratica può salvarci eccome e anche l'essere più cauti, svegli e attenti fa di gran lunga la sua parte , molte volte ho sentito persone che per pigrizia dicono che "tanto ormai sanno tutto di noi, manco vale la pena provarci" e invece no, vale la pena eccome e si vede un enorme cambiamento e differenza se chi sta attento e chi no. Personalmente conosco una persona che rivela veramente ogni cosa di se parlandone con tutti anche al telefono e puntualmente i suoi piani vanno sempre a rotoli.

  • Simone137
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    16:56 22/06/24

    Quest'intero capitolo, è davvero stupendo, in quanto rinforza in me la consapevolezza nel ridurre la divulgazione dei miei dati personali, che ho già cominciato a fare da un po' di tempo, e cerco dove possibile, di evitare qualsiasi fuga di informazioni, scritte (nei dispositivi tecnologici), parlate, e visive(telecamere a lavoro, telecamere dei dispositivi delle persone, ecc.), e da quando ho messo in atto questo, mi sento molto più al sicuro; conoscere nel dettaglio queste preziosissime informazioni riguardo alle aziende che raccolgono dati, e le differenze sostanziali di come ciò avviene via voce, messaggi, e fotocamere/videocamere varie, è di un'importanza smisurata!! Ed è quello che cerco di far comprendere alle persone a me care ogni singola volta.... Ridurre il più possibile questo delirio macabro e schifoso!! Cosa molto importante, che purtroppo spinto dalle manipolazioni tendo ancora a fare, è proprio parlare con le persone a me care, della vita di altre persone, per cui molto spesso mi dimentico che in quegli istanti sono solo un'Antenna che causa danni alle persone di cui io sto parlando, e ciò è una cosa molto grave, che delle volte non riesco a controllare a causa della forte Telepatia Artificiale che c'è dietro, e tutte le nanotecnologie ed operatori che svolgono questo lavoro oscuro e terribile. Ho ancora moltissimo da imparare, ma le grandi lezioni che ci stai dando, Angel, sono preziosissime per il nostro bene!... Grazie per avermi tolto ogni dubbio, ed avermi fatto comprendere che sto avendo il giusto approccio verso l'importanza della privacy mia ed altrui. Grazie mille di cuore!!!!

  • sarag
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    16:16 21/06/24

    Questo articolo sembra proprio scritto in risposta ai miei dubbi e per sciogliere delle convinzioni errate che avevo. Da tempo sento dire che cellulare ed elettrodomestici ci spiano ma ho sempre sottovalutato la situazione. Ho sempre pensato, che ci dovessero essere troppi messaggi, troppe chat da controllare, troppe abitazioni, troppi telefoni da analizzare ogni giorno e ... “vuoi che controllino proprio me?? Anche perché io non ho nulla da nascondere...” Pensavo che tutto questo nascesse da una leggenda metropolitana, ma leggerlo sul libro di Angel Jeanne, mi porta a rivalutare l’argomento il quale acquisisce un grado di veridicità completamente diverso. È pazzesco che ogni nostra azione sia sotto controllo, che venga registrata ogni digitazione di tastiera, ogni conversazione, ogni ricerca e addirittura che le fotocamere ci riprendano in ogni situazione, anche quando apparentemente sembrano spente. Sembra sempre di più di vivere all’interno del romanzo di George Orwell.

  • Diffratto
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    11:47 16/06/24

    I vari step di aumento dell'anti-privacy spiegati per filo e per segno sono agghiaccianti, nonostante siamo stati abituati ad averli sotto il naso ogni giorno. Se ci fermiamo però a riflettere sui modi e su quanto le aziende ci spiino ogni singolo momento della nostra vita, ci dobbiamo per forza rendere conto che siamo più studiati delle cavie da laboratorio e più manipolati di un drogato ubriaco che ascolta il prete la domenica a messa. Mi è piaciuto moltissimo e condivido in pian anche il discorso della protezione dei nostri dati: così come esistono molti livelli di invasività di anti-privacy, esistono molti livelli di protezione dei nostri dati. Non è questione di tapparsi la bocca con lo scotch e tagliarsi le dita per non scrivere più nulla o passare le ore al telefono raccontando i fatti di tutto il paese. Bisogna acquisire la sensibilità di proteggere i nostri dati al meglio mettendo più possibile i bastoni tra le ruote alle aziende che vogliono avere i nostri dati.

  • Alice
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    02:02 13/06/24

    È allucinante la quantità di informazioni che sono in grado di ottenere attraverso le nostre conversazioni con o senza il cellulare! Non è facile destreggiarsi per evitare di lasciare informazioni ma capisco che sia necessario allenarsi ed eliminare il più possibile ogni fonte di spionaggio, e anche ridurre ogni desiderio, anche fin troppo spinto artificialmente, di parlare seguendo la precisa cronologia dei fatti con cui posso ricostruite le nostre abitudini, emozioni e tanto altro, perché è diventato troppo pericoloso e ogni rivelazione sulla nostra vita privata può essere usata contro di noi.

  • jeji
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    19:22 11/06/24

    Grazie Angel per queste informazioni che in fondo conosciamo, ma diamo sempre per scontate a causa dei vari programmi che ci manipolano, leggerlo nero su bianco fa sempre un grande effetto e venire molta voglia di migliorare. Ovviamente succede spesso che quando si parla poi banner pubblicitari vengono a galla, ma anche quando si fanno discorsi più seri sarebbe opportuno mettere via il cellulare per non essere costantemente ascoltati; durante il percorso in classe abbiamo letto degli articoli riferiti allo spionaggio della tecnologia e dei tuoi consigli nell'oscurare le varie telecamere presenti nei telefono, pc etc e devo ammettere che mi sento meglio, la conoscenza che ogni volta mi filmano mi ha messo davvero molta ansia e inquietudine con le telecamere coperte mi sento davvero meglio. Cercherò di seguire anche i consigli donati qui e di non dare più informazioni di luogo etc.. se non "impellenti"; purtroppo per quello che riguarda il mio ambito familiare o le persone con cui vivo è davvero difficile affrontare un simile argomento, proprio perchè come sostieni la frase è sempre la stessa "tanto hanno già tutto quindi pazienza, mica spaccio o faccio del male a qualcuno, chi me caga a me!" e nonostante con grande volontà mi metta a spiegare, prendendoti da esempio e parlando di quello che leggo e vivo grazie all'accademia non c'è niente da fare, adesso cercherò di praticarci su!!! Ti riporto un esempio spengo i wifi durante la notte e non vado a letto presto dalle 2 all'una di notte e puntualmente c'è qualcuno che non dorme per cui deve essere riacceso e la mattina sembro una pazza che lo spengo!!! Daje piano piano riuscirò anche in questo! Grazie Angel che mi/ci motivi molto <3

  • tammy
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    13:37 11/06/24

    Finalmente riesco a riprendere, momento tanto intenso, in cui faccio molta più fatica a tenere il ritmo. Questo articolo mette in evidenza qualcosa che ho sempre "sentito". Ho sempre pensato di essere paranoica, di avere ossessioni...e in parte è di certo così, e tuttavia trovo conferma di molti miei sospetti. Ciò che voglio evidenziare è che mi è accaduto e tuttora accade che, nonostante io cerchi sempre di limitare le informazioni, fin troppo spesso mi ritrovo a scrivere più di ciò che dovrei, come se un automatismo perverso mi facesse dimenticare ciò che so, sminuendone l'importanza. Oppure quando il nastro che copre le videocamere del telefono si stacca, pur potendolo sostituire subito, lascio passare giorni. Già SOLO questo è molto strano e sospetto. Grazie Angel per condividere tutte queste informazioni, grazie davvero 🙏🤍🤍

  • miry_miry
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    17:55 10/06/24

    È molto importante essere a conoscenza di queste informazioni. Per quanto la situazione sia brutta ed ha superato di gran lunga ciò che può essere definito spionaggio, perché siamo a livelli altissimi é un bene che non tutte le aziende possono avere accesso ad ogni funzione del cellulare! È da un bel po' che tengo le fotocamere coperte, ma devo ancora lavorare molto su questo fronte! Raccoglieranno sempre dati su di noi, ma un conto è che ne raccolgano due un conto mille che gli forniamo noi a gratis! È bene che noi che siamo a conoscenza di tutto questo prestiamo maggiore attenzione e non ci facciamo cullare dal finto pensiero imposto del "vabbè ma tanto li raccolgono comunque"

  • aria
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    04:44 10/06/24

    Ho notato che ultimamente la questione privacy per l'autorizzazione all'accesso dei tuoi dati quando si accede ad internet si é moltiplicata . Ogni volta che si cerca di entrare in un.sito ti viene chiesto di accettare tutti i cooky sennò non.ti fa andare avanti nella lettura e se provi a personalizzare le preferenze alli interno della privacy si legge proprio che i dati saranno concessi a più aziende in contemporanea x alcuni motivi ,ad ulteriore aziende x altri . Poi, ti danno "fintamente" l'opportunità di scegliere anche di rifiutare tutti i cookie ma molto spesso se provi a cliccare sull'opzione rifiuta tutto, non ti permette di rifiutare . Il loro controllo, gestisce la nostra vita come ha spiegato Angel e porre quindi più attenzione a ciò che divulghiamo . Grazie .

  • Giusy
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    07:08 06/06/24

    Urca la parte finale mi piace, diretta e chiara ma rende molto bene la tua idea Angel. Leggendo questo argomento mi è tornato in mente che da piccola davanti alla tv mi sembrava di essere spiata come se qualcuno mi stava guardando. Caspita ero molto avanti gua allora. Effettivamente non ciò mai pensato di coprire le telecamere del telefono nel pc gia fatto ma nel cellulare no. Provvederò presto. Almeno cerco di limitare i danni. Sull'argomento di essere spiata e avere dei banner pubblicitari mi ero resa conto di quante volte specialmente sui social guardo una cosa e poi per mesi contina ad arrivare. Sono anche logorroici e monotoni. Questi argomenti sono molto interessanti e pensare che c'è gente che ignora tutto questo che regala la propria vita privata a chi spia.

  • Alep
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    10:50 03/06/24

    Mi è capitato proprio ieri che parlando in vicinanze del telefono mi è apparsa la pubblicità inerente all'argomento. Poi quando usavo i social cercando un argomento, poi tutte le pubblicità si concentravano su quello e anche usando le app che dovrebbero proteggere le tue info, il sito sapeva comunque la zona in cui abitavo. Farò il possibile per diminuire il flusso di informazioni che ricevono sia mie che altrui.

  • Gianlu idro
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    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 4
    Medaglia per aver completato il libro Mangiare sano - Mese 4
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    15:31 01/06/24

    Sono importantissime tutte queste conoscenze... e sono da mettere in pratica prima di subito. Certo è vero che probabilmente non si riuscirà a "nascondere" tutto quello che si fa ma perlomeno possiamo riuscire a limitarlo. È diverso far conoscere il 100% dal 26%, c'è differenza. Una grandissima differenza! GRAZIE per tutti questi preziosi consigli e per farci capire come tutelarci al meglio!!!! Inoltre è molto importante anche ciò che dici riguardo al non essere utilizzati noi stessi come Antenna per rivelare tutti i fatti dei nostri cari o conoscenti ad altre persone e inevitabilmente alle a moltissime altre aziende e anche come evitare che in moltissimi sappiano tutti i nostri fatti perché siamo noi a parlare troppo della nostra vita! Questo è il modo per farsi agganciare meno filati del Low ma oggi non è più solo il low il problema (che è già un grosso problema!)