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Il grave controllo della Telepatia Artificiale (3 parte)

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Riprendiamo quindi l’argomento dell’anti-privacy a cui il web ci ha abituato rapidamente negli ultimi anni. Siamo passati da un essere spiati riguardo a ciò che ricercavamo nei vari siti web, come l’esempio della bicicletta (ma anche le ricerche svolte per compiere un viaggio, per cui i banner pubblicitari poi ci perseguitavano in qualsiasi sito navigassimo dopo) al punto in cui anche senza fare ricerche – e quindi senza avere la ricerca memorizzata nella cronologia – venissimo spiati anche riguardo a ciò che digitavamo con la tastiera anche durante la scrittura di post sui social e, peggio ancora, in chat private. Sempre più persone infatti iniziarono a rendersi conto della stranezza per cui bastava scrivere qualcosa nei social network, sia come post o sia come messaggio in una chat privata, e sia nelle app messaggistiche che comunque appartengono pur sempre ai Padroni degli stessi social network, che da lì in poi iniziava la persecuzione di banner pubblicitari riguardo a ciò che abbiamo scritto. Per comprendere meglio il concetto, un conto è loggarsi su un sito di acquisti e digitare la parola “bicicletta”, e da lì in poi ritrovarsi nello stesso sito di acquisti il banner fisso che vende biciclette. Un conto è che successivamente entri su fb, su yt, o su qualsiasi altro social, e ti ritrovi un banner che vende biciclette. 

Ma ancora peggio di tutto ciò, è che tu scrivi in chat privata a tua madre o chiunque tu voglia una frase qualsiasi come potrebbe essere “si è rotta la marmitta dell’auto” e da quel momento su fb e su qualsiasi sito ti compariranno banner pubblicitari che vendono marmitte e/o servizi per riparare la marmitta dell’auto. Tu scrivi in chat privata al tuo fidanzato che si è guastato il cellulare di tua madre e che vorresti regalargliene uno andando a comprarlo al negozio fisico vicino a casa vostra, e senza che neanche compi ricerche sul web (in quanto vuoi acquistarlo dal vivo, nel negozio fisico, quindi non lo cerchi su internet!) da quel momento ti compaiono banner pubblicitari su cellulari nuovi, e più precisamente su cellulari che andrebbero bene per l’età e per l’utilizzo che ne farebbe tua madre, solamente perché lo hai scritto in chat privata. Tu scrivi in chat privata, attraverso i social di Regime come possono essere fb, instagram, youtube, o sulle app messaggistiche di Regime come può essere whatsapp o skype, e via discorrendo, che stai pensando di comprarti un pappagallo, ed ecco che con estrema precisione da quel momento in poi ti usciranno banner pubblicitari che vendono gabbie di pappagalli oppure attrezzature per pappagalli. Il tutto, seppure tu abbia scritto quell’intenzione in una chat privata in cui in teoria nessuno dovrebbe avere accesso. Da dove nasce questa casualità

Innanzitutto nessuna chat dei social di Regime è privata, ma sono tutte chat pubbliche, a tua insaputa, dai quali operatori di livello neppure tanto segreto hanno il dovere di leggere tutto ciò che scrivi, come lo scrivi, quando (a che ora) e in che contesto (dove ti trovi, con chi ti trovi, attraverso la localizzazione gps e sapendo con chi ti trovi in quel momento, giacché spiano anche gli altri presenti, e spiano te attraverso di loro, e loro attraverso di te) per studiare molto dettagliatamente il tuo profilo, la tua personalità, le tue abitudini, e il tuo preciso modo di ragionare e di reagire agli eventi. Non si tratta solo di venderti prodotti su misura per te! Magari fosse questo il peggior problema! Si tratta di avere sotto controllo la tua vita ed essere capaci di inserire eventi e persone molto più precise selezionate dal Governo! Ad oggi gli operatori che si occupano di raccogliere info su ogni singolo umano vengono ovviamente aiutati e velocizzati in alcuni processi anche dall’IA, tuttavia non pensare minimamente che tutti gli operatori umani siano sostituiti dall’IA, perché le tue chat e quindi le tue conversazioni private vengono lette e spiate anche da persone fisiche, persone che potrebbero essere pure tuoi conoscenti e che non solo hanno il dovere di mantenere la riservatezza riguardo al lavoro che fanno (non dicendoti che loro possono spiare le tue chat!) ma addirittura ci godono, perché possono spiarti senza che tu sappia niente. 

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Ma oltre a ciò, sui nostri cellulari e sui computer di ultime generazioni (degli ultimi 15 anni almeno) viene installata di fabbrica un’impostazione che memorizza immediatamente ciò che scriviamo sulla tastiera e invia questi dati alle aziende che gestiscono i nostri dati. Quindi tutto ciò che digitiamo sulla tastiera, a prescindere che lo scriviamo su un sito pubblico, su una chat privata, oppure sulle note privatissime del nostro cellulare, viene ugualmente memorizzato dalla nostra tastiera ed inviato continuamente all’azienda che raccoglie i dati. Questo significa che noi, dopo aver scritto un testo, possiamo anche cancellarlo, ma non importa perché ciò che viene inviato non è il testo che noi abbiamo salvato, ma è la digitazione di quei tasti. Per fare un esempio, se noi scrivessimo la nostra password “123” e poi cliccassimo tre volte il pulsante per cancellare, i dati che verrebbero inviati non sarebbero vuoti, bensì risulterebbe “123 delete delete delete” per segnalare che abbiamo tentato di cancellare il testo precedente. Naturalmente il tutto scritto in codici informatici che solo loro possono comprendere, infatti il testo sopra è solamente un esempio per farti capire come funziona. Per cui, se da un lato stiamo parlando di social network di regime che spiano le tue chat, dall’altra parte stiamo parlando anche dello stesso dispositivo che utilizziamo (smartphone, tablet, pc..) che possiede sin dalla creazione una funzione a noi nascosta, che permette di registrare tutti i nostri movimenti sul cellulare o dispositivo che sia, e invia questi dati all’azienda che li raccoglie. Perciò i dati che scriviamo sul nostro cellulare, pure che siano sulle note del telefono e quindi in nessuna chat privata, vengono ugualmente spiati dalle stesse aziende. Ecco perché potresti ugualmente scrivere sulle note del tuo cellulare “devo comprare la bicicletta” ed ecco che ti compariranno i banner pubblicitari, pure senza che tu l’abbia detto a nessuno, sulla bicicletta. A maggior ragione se lo scrivi attraverso un sms, o via chat messaggistiche che sono spiati da maggiori aziende. 

Dopodiché sono passati al livello oltre di anti-privacy. Non c’è mai stato fine al peggio. Il passaggio successivo prevedeva di ascoltare le nostre conversazioni vocali, in primo luogo le conversazioni che avvengono in telefonata, in secondo luogo ovviamente le conversazioni vocali attraverso i social e app messaggistiche, ossia attraverso gli audio che inviamo ai nostri amici. La parte più interessante è che a differenza di come si pensa, le tecnologie che il Governo ha impiegato per spiare le conversazioni vocali e quindi anche i vocali inviati attraverso app sono maggiormente utilizzate e più potenti delle tecnologie usate per le chat messaggistiche e quindi per i testi scritti. In altre parole, è anche peggio rivelare le proprie informazioni via voce, che via scritto, seppure possa apparentemente sembrare il contrario. Questo perché attraverso la voce è estremamente più facile per loro captare le nostre emozioni, le vibrazioni che emaniamo, e quindi anche pressoché cosa pensiamo, o cosa ne pensiamo dell’argomento o della persona di cui stiamo parlando. Diverso dalle chat, in cui è tutto più piatto ed è un poco più difficile raccogliere informazioni sul nostro conto. Anche il fatto che a voce si è più spontanei, mentre nel testo si potrebbe ragionare meglio su cosa e come scriverlo, prima ancora di iniziare a digitare, il che permette agli operatori che ci ascoltano e all’IA che ci registra di captare molte più informazioni sul nostro conto se le diciamo a voce (via telefonata, e via audio lasciati nelle app), invece che attraverso messaggi scritti che possono essere anche molto più sintetici e talvolta confusionari per chi ci legge. Bisogna chiarire da un lato che “scrivere in codici/parole segrete” per noi, come facciamo con i nostri amici, serve a poco, perché anche una persona inesperta che legge 24/24 le nostre chat riuscirebbe facilmente a capire che significato hanno quelle nostre parole in codice. Serve a poco però non è completamente inutile. Invece, non c’è dubbio che attraverso la voce esprimiamo molto di più noi stessi, le emozioni che proviamo.

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Inoltre siamo molto più propensi a “parlare fluidamente” e aggiungere molti più dettagli in quanto parlare a voce si fa prima, quindi non ci poniamo limiti di dettagli, mentre vi è grande differenza durante la scrittura poiché possiamo sintetizzare le parole, scrivendo decisamente ristretto e con lettere sbagliate che possono rendere più difficile la comprensione di chi ci legge, inoltre stringiamo molto i termini giacché non abbiamo voglia di scrivere papiri lunghissimi. A voce invece i papiri volano che è una meraviglia. Per questa ragione, per assurdo, le telefonate e gli audio inviati via app/social, sono ancor più spiati delle chat stesse. Tuttavia, non si pensi minimamente che le chat scritte non vengano spiate o che gli operatori che devono leggere le nostre chat per raccogliere i nostri dati non riescano a decifrare facilmente i nostri modi di dire, le nostre parole in codice che usiamo con gli amici, e via discorrendo. Essi sono esperti a leggere il nostro modo di parlare, e appena diciamo qualcosa di strano se ne accorgono subito e talvolta attiriamo ancora di più l’attenzione. La soluzione non è pensare “beh, tanto mi spiano qualsiasi cosa faccio, quindi tanto vale ‘essere me stesso’ e fregarmene se mi stanno leggendo e raccogliendo info su di me”. Bensì è decidere una buona volta di evitare di fornire proprie personali informazioni attraverso chiamate, audio, chat, social network e via discorrendo. Mi sembra ovvio ma è doveroso ripeterlo che quando scatti una foto oppure giri un video, o registri un audio, tutti questi file salvati sul tuo cellulare sono istantaneamente visibili alle aziende che raccolgono i tuoi dati, di conseguenza qualsiasi video o foto che scatti, anche se subito dopo le cancelli, è già stata salvata nei loro archivi e appartiene già a loro, proprio come se scrivessi dei testi sulle note del tuo cellulare. Tutto ciò che entra all’interno del tuo cellulare/computer/tablet eccetera diventa subito di proprietà delle aziende che raccolgono dati su di te. 

C’è un livello successivo a questo tipo di spionaggio? Certamente Sì. Se ascoltare le tue telefonate e leggere le tue chat private sembrava già tantissimo, in pochissimo tempo hanno aggiornato il passaggio dopo. Senza neppure bisogno che tu scrivi o che telefoni, ma addirittura con il telefono/computer/tablet spenti, purché siano vicini a te nella stessa stanza, registrano tutto ciò che dici e che fai. Quando si dice “il tuo telefono ti ascolta” o “il televisore ti spia” significa esattamente ciò che sembra. All’interno del telefono sono inserite delle funzioni di fabbrica che non puoi cancellare, che servono a tenere il telefono attivo 24/24 anche quando è spento. Quando spegni il cellulare in realtà si spegne la facciata, facendoti credere che sia spento, e impedisce a te di utilizzarne le funzioni. Ma le funzioni che servono alle aziende che raccolgono i dati su di te restano attive, difatti il telefono continua a consumare batteria anche quando è spento. In passato il telefono, una volta spento, non consumava minimamente batteria, oggi invece continua a consumarne, seppure poca percentuale, e se terrai il telefono carico ma spento per settimane, quando lo riaccenderai sarà completamente scarico, e molto probabilmente neppure si accenderà proprio perché la batteria sarà completamente esaurita. I precedenti cellulari non erano assolutamente così e se li accendevi dopo settimane tenevano benissimo la batteria carica. Questa è anche la ragione per cui hanno abolito la possibilità di smontare la batteria dal cellulare (che nei modelli precedenti si poteva fare), in quanto smontarla significa spegnerlo del tutto, e quindi spegnere anche le app nascoste delle aziende che ci spiano. Quindi non possiamo impedirgli di usare il nostro cellulare per spiarci. Inoltre, è bene chiarire che quando la batteria ci segna che è scarica e il cellulare si spegne non è realmente scarico, bensì viene impedito a noi di utilizzarlo, mentre resta un piccolo “serbatoio” di energia che servirà a tenere attive le funzioni delle app che ci spiano anche per le successive settimane. Quindi noi non possiamo più usare il nostro cellulare, ma loro sì, loro potranno continuare ad usare il nostro cellulare. A dimostrazione che non è davvero nostro, ma noi ne paghiamo le spese. 

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Dopodiché, quando quelle app avranno consumato anche le ultime gocce di energia, la batteria sarà davvero scarica e difatti prima di poter accendere il cellulare dovremo rimetterlo in carica. In questo modo si assicurano che potranno spiarci anche nel caso in cui non ricarichiamo subito il cellulare. D’altro canto sono certi che nella grandissima maggioranza dei casi il cellulare verrà ricaricato entro poche ore, e nei peggiori dei casi entro 2-3 giorni, quindi quasi nessuno tiene il cellulare a scaricarsi completamente per settimane di fila. 

Chiarito ciò, lo spionaggio delle nostre vite private è arrivato al punto che tutto ciò che facciamo in casa nostra oppure in luoghi pubblici, in presenza del nostro cellulare o di quello delle persone che ci stanno a fianco, viene registrato ed inviato nella banca-dati che raccoglie le nostre info. Sempre più persone si stanno rendendo conto di quanto stia diventando grave il caso in cui in casa propria, in una situazione privata, si sta parlando magari con il proprio partner, a letto, di compiere un viaggio in Irlanda, o qualsiasi altra cosa, ed ecco che una volta che si prenderà il cellulare si troveranno banner pubblicitari oppure video su youtube che parlano proprio dei viaggi in Irlanda. Questa volta non lo hai scritto a nessuno, non lo hai detto in telefonata, l’Irlanda non l’hai mai nominata con nessuno e in nessuna occasione, se non proprio adesso, mentre ti trovavi fisicamente a fianco al tuo partner (quindi non vi state chattando! Siete fisicamente vicini dal vivo!) e nonostante questo il tuo o i vostri cellulari stanno ascoltando e registrando la vostra conversazione, senza nessun ritegno, al punto di ammetterlo anche ai tuoi occhi: ti mostrano video e pubblicità che riguardano esattamente ciò che hai pronunciato poco prima. Come si fa, arrivati a questo punto, a pensare che quello che sta succedendo non sia andato ben oltre il livello di persecuzione e di spionaggio? 

È bene precisare che loro ci ascoltavano e registravano già prima che ci inviassero pure le pubblicità delle parole tag che pronunciamo. Le due cose non sono sempre connesse, quindi non bisogna pensare che se una singola volta non vedi banner pubblicitari riguardo a ciò che hai pronunciato allora significa che non ti stiano spiando; perché non è così. Ti spiano ugualmente. Loro ci spiano non solo per venderci prodotti mirati, come pensano in tanti, ma ci spiano per avere tutte le informazioni che riguardano la nostra vita e, già che ci sono, utilizzano queste info anche per venderci prodotti; ma non è la ragione primaria, bensì è un’aggiunta. Ci soffermiamo su quella singola volta in cui non ci compare il banner pubblicitario, sostenendo che non sia vero che ci spiano, anziché soffermarci sulle centinaia di volte in cui ci compaiono banner pubblicitari o video su youtube mirati riguardo a ciò che abbiamo detto; e pure davanti alle prove ce ne restiamo con il dubbio. Rendiamoci conto dell’assurdità! I banner pubblicitari, oltre a essere invadenti allo stato puro, sono anche banner sfottò, perché è come se ci stessero dicendo in faccia: “Ti sto spiando, te ne sto dando la prova visiva e scritta, e tu cogl**ne non puoi fare niente per fermarmi”. Non si tratta solo di pubblicità mirate e invasive, si tratta di una provocazione che ogni giorno subiamo davanti ai nostri occhi, nei nostri stessi cellulari, nei dispositivi che paghiamo e che “compriamo” pensando che siano nostri, ma che in realtà sono in affitto, perché i dispositivi che usiamo e tutte le informazioni che ci mettiamo dentro diventano di proprietà delle aziende che ci spiano. Il cellulare non è nostro, è in affitto. È come entrare in affitto in una casa nella quale ogni oggetto e mobile che comprerai e porterai all’interno diventerà di sua proprietà. 

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È fondamentale capire che loro utilizzano il nostro cellulare non solo per ascoltarci, ma anche per vederci, per guardarci ogni giorno milioni di volte attraverso le fotocamere del cellulare interiori ed esteriori, le webcam del computer, e via discorrendo. Ogni istante in cui guardiamo il cellulare la fotocamera anteriore ci sta filmando; ogni volta che qualche passante ci cammina a fianco mentre parla al cellulare, la sua fotocamera esteriore ci sta filmando, all’insaputa nostra e del passante. Ogni volta che qualcuno lascia il telefono sul tavolo esso ti sta filmando. Non deve essere per forza il tuo! Qualsiasi fotocamera di qualsiasi passante può spiarti e ti riconosce, attraverso la tua schedatura fisica, e quindi invia le informazioni sul tuo conto nella banca-dati che raccoglie info su di te. La tua voce viene immediatamente riconosciuta fra miliardi di persone attraverso il tuo timbro, il tuo modo di parlare, il modo in cui pronunci le parole, la tua cadenza, i respiri e sospiri intervallati alle parole, i tic verbali che neppure ti accorgi di avere (ad es. parole che ripeti spesso senza che te ne rendi conto) e tanto altro ancora permettono all’IA di riconoscere la tua voce fra miliardi e inviare istantaneamente la posizione in cui sei stato avvistato (anche dal cellulare di un passante che non conosci e non conoscerai mai!) nella banca-dati che raccoglie info su di te. Questo succede ogni giorno, milioni di volte al giorno. 

Si può andare più avanti di così? Esiste un ulteriore livello successivo? Sì, la Telepatia Artificiale, che permette loro di sapere cosa pensi anche quando sei distante dalle tecnologie, anche senza che dici a voce quello che pensi, e registra ciò che dici a voce anche se intorno a te non vi è alcun dispositivo tecnologico visibile ai tuoi occhi che possa registrarti, eppure accade. Nel prossimo capitolo ti spiegherò che cos’è la Telepatia Artificiale: probabilmente, hai iniziato anche tu a renderti conto di strane “casualità” che non lo sono affatto. Prima, però, devo spiegarti come funzionano le aziende di spionaggio affinché anche tu possa comprendere meglio come comportarti davanti ai dispositivi che utilizzi abitualmente, che siano il tuo cellulare, la tv, il pc, lo smartwatch, e via discorrendo. 

Per capire meglio come funziona bisogna fare una premessa. L’azienda di raccolta dati non è soltanto una in tutto il mondo, ma sono tante, e se alcune aziende che raccolgono dati collaborano fra di loro e si scambiano i tuoi dati privati, molte altre aziende non collaborano e non si scambiano le informazioni; quindi i dati raccolti da una non vengono poi donate/vendute facilmente alle altre. Questo significa che tutto ciò che raccolgono alcune aziende non è detto che vengano immediatamente conosciute “da tutto il mondo” che c’è dietro lo spionaggio, ma potrebbero addirittura essere “chiuse” per molto tempo sino, addirittura, ad essere dimenticate, perdute, e/o cancellate per errore. Tutti i dati raccolti vengono salvati in enormi server digitali, che sono estremamente potenti e capienti… tuttavia, come può succedere alle piccole aziende, anche ai colossi può succedere che si guastino le tecnologie e che molti dati vengano perduti. Non è così facile, non illudiamoci, purtroppo non è così comune che le aziende che raccolgono dati su di noi perdano così facilmente tutta la cronologia dei nostri dati. Tuttavia succede, raramente ma può succedere anche a loro. Pertanto non dovremmo essere noi i primi a rifornirgli subito tutti i nostri dati aggiornati con tanta urgenza. 

Ciò che ti ho spiegato nel capitolo precedente riguardo alla tessera sanitaria, come anche la lista dei movimenti che riguarda i nostri acquisti registrati nella carta/bancomat che usiamo per pagare, vale anche per il cellulare, per ciò che pubblichiamo sui social network, e per ciò che scriviamo nelle chat private, e ancora per ciò che diciamo a voce pensando di essere soli ma avendo invece il telefono dentro la stanza in cui ci troviamo e che sta ascoltando e registrando tutto ciò che pronunciamo. Tutti questi dati vengono raccolti da aziende che si occupano proprio di prendere più dati possibili riguardo alla gente. 

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D’altro canto ogni azienda li raccoglie in modo differente e talvolta non li comunica alle altre, sia perché queste aziende tengono la massima riservatezza sulla propria esistenza e tante volte sono segrete pure alle altre aziende – proprio per evitare spie che rubino dalla propria azienda per fornire i dati raccolti alle altre aziende avversarie – e sia perché i dati valgono tanto, quindi al massimo li venderebbero ma di certo non li regalerebbero. 

Perciò bisogna anche tenere conto che quando un’azienda raccoglie dati su di noi non significa che li comunica a tutte le altre aziende istantaneamente, ma potrebbe comunicarli dopo 1 anno, dopo 5 anni, dopo 20 anni, a seconda di quando arriva la richiesta, se mai arriva, e se la prima azienda intende accettare la proposta della seconda. Per altri dati certamente accade all’istante, e non siamo noi a poter dire o scegliere quali dati vengono trasmessi subito e quali altri no, perché dipende da caso a caso e da persona a persona, e dalla volontà da azienda ad azienda. Ci sono aziende però come quella che sta dietro a youtube che ottengono molti più dati di altre, pertanto sono al corrente di molte più info rispetto ad altre, ciò non significa che le offrono istantaneamente ad altri anche per un discorso di concorrenza (perché loro vogliono essere quelli più “informati” del cliente rispetto agli altri). 

Per comprendere meglio il concetto, se scrivi un testo all’interno di una chat messaggistica, come può essere whatsapp, le informazioni potrebbero essere raccolte dall’azienda che sta dietro quella chat. Se conversi al cellulare durante una chiamata a voce, l’azienda che si occupa di raccogliere info vocali registra le tue telefonate. Tuttavia, non è affatto detto che l’azienda che sta dietro la chat messaggistica stia anche ascoltando la tua chiamata a voce, perché non è detto che ne abbia il potere, proprio come l’azienda che registra le tue chiamate a voce non è detto che abbia accesso alla tua tastiera e quindi possa vedere ciò che digiti in tutte le app messagistiche varie che possiedi installate, o in quella singola app-chat, come per es. whatsapp, poiché essa si occupa solo delle telefonate. È molto importante conoscere queste informazioni, perché ti permette di avere un quadro più completo. Sebbene siamo ugualmente spiati in entrambi i casi, c’è differenza fra le migliaia di persone che lavorano come operatori dietro a whatsapp e che ogni giorno leggono le tue chat, e gli operatori che potrebbero stare dietro ad un’altra app meno famosa che potrebbero essere “solo” qualche centinaio. Quindi c’è differenza se nel primo caso si potrebbe trattare di un’azienda di 10mila operatori, e nel secondo di poche centinaia, che potrebbero anche essere meno professionali e avere più difficoltà a raccogliere i tuoi dati. C’è tanta differenza da azienda ad azienda e anche nell’utilizzo che fa dei dati raccolti. Sappiamo che i peggiori sono whatsapp come fb come youtube come google, tuttavia non dobbiamo sentirci al sicuro neppure nelle app/siti meno famosi perché non sappiamo a quali aziende stiano dando i permessi di spiare le chat o i contenuti dei propri utenti. Difatti bisogna stare attenti al dettaglio che non per forza è il sito stesso a spiare i contenuti degli utenti, ma potrebbe avere invece venduto “gli accessi” ad altre aziende, che spiano i contenuti degli utenti di quel sito. È ben diverso, ed è importante capire questi meccanismi.  

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Alcuni raccolgono i nostri dati e li mandano direttamente nell’archivio in mano al Governo, altri invece, oltre ad inviarli direttamente al Governo che li utilizzerà per i suoi scopi, li utilizzano pure loro per creare pubblicità mirate su di te, come appunto i banner che ti perseguitano. Anche in questo caso la seconda opzione è peggiore, perché tanto entrambe le aziende invieranno i tuoi dati al Governo ma la seconda sfrutta pure i tuoi dati doppiamente contro di te. Ci sono aziende che non danno i propri dati al Governo? Ni, perché anche quelle che credono di non dare i propri dati, comunque il Governo sa come accedere ai loro computer attraverso vie informatiche a molti sconosciute e prendersi ugualmente i dati che gli servono. 

Ad ogni modo, non c’è da confondersi tra il “governo” che possiamo dire sia pubblico, come il governo americano, il governo italiano, etc., e il Governo mondiale, quello nascosto, che sta dietro tutti gli altri governi e li controlla tutti, e al cui interno vi sono più Alieni e ibridati che umani; seppure vi siano anche questi. Il governo americano, per quanto potente sia, ha dei limiti, sebbene questi limiti non tolgano il fatto che molte di queste aziende che raccolgono dati siano “costrette” a fornire i nostri dati pure al “semplice” governo americano, a dimostrazione che comunque comanda parecchio, anche più del governo italiano, tanto che quest’ultimo risponde a lui. Difatti le nostre telefonate vengono registrate e consegnate pure al governo americano, oppure le nostre chat “private”, specialmente quelle su whatsapp, vengono consegnate subito al governo americano, tutto ciò che pubblichiamo sui social – incluse le nostre foto o i post che crediamo essere “privati” – viene raccolto e subito consegnato al governo americano, pure se lo carichiamo per errore e lo cancelliamo immediatamente: è già registrato e viene consegnato al governo americano. In contemporanea tutto viene dato a chi vi sta sopra, e quindi al Governo mondiale a cui pure il governo americano risponde. 

Tutto ciò per comprendere che non bisogna affatto sminuire il fatto che veniamo spiati e registrati tutto il giorno, qualsiasi cosa facciamo, perché i nostri dati non vengono visti solo da un “Governo che sta dietro le quinte e che sa tutto ma non ci fa nulla”; bensì vengono visti anche dai peggiori criminali che stanno dietro o dentro il governo; basti pensare al fatto che il governo italiano è pressoché gestito per la maggior parte dalla mafia italiana, il che potrai immaginare che le info raccolte sugli italiani siano ben visibili dalla mafia italiana e, se volessero prendere di mira un singolo individuo, come sempre hanno fatto con estrema facilità, ad oggi c’è pure la tecnologia dalla loro parte, perché possono sapere cosa sta facendo quella persona, dove si trova, che cosa sta dicendo, e tutto il resto, ascoltando le sue chiamate, leggendo le sue chat, e soprattutto ascoltando e vedendo ciò che fa durante il giorno attraverso il microfono e le fotocamere del suo cellulare seppure l’individuo pensi di averlo spento. 

Chiediti come fa la mafia a sapere sempre tutto sull’individuo che vuole prendere di mira: non sono veggenti (ad oggi non lo sono affatto, sebbene in passato all’interno della mafia ci fossero eccome) ma possiedono la tecnologia dalla loro parte, ossia possono accedere alle informazioni delle vittime attraverso i registri di cui il governo è in possesso, giacché la mafia è ben dentro al governo, e spiare le vittime per quanto tempo desiderano. 

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Tuttavia, per quanto le nostre info vengano raccolte su più fronti, tante volte vengano scambiate fra aziende, o siano comunque visibili a entrambe, non dobbiamo essere noi i primi a cadere nella trappola di pensare “vabbè, tanto loro sanno tutto, quindi non serve che proteggo le mie info perché se vogliono ce le hanno comunque”, perché non è vero, ma è così che loro vogliono che tu pensi, così che ti arrendi e non provi minimamente a proteggerti, affinché sia tu stesso che consegni di buon grado i dati su di te senza la minima opposizione mentale. Invece c’è un’enorme differenza se inizi ad esempio a coprire la fotocamera dei tuoi dispositivi con lo scotch, sia quella davanti che quella dietro, se copri la fotocamera del computer, e se inizi a tenere perennemente le fotocamere di tutti i cellulari/dispositivi dentro casa coperti. Certo, quando esci di casa le aziende potranno raccogliere dati su di te attraverso le fotocamere dei cellulari dei passanti che “per sbaglio” ti inquadrano, ma vi è una grande differenza fra l’inquadratura occasionale a causa dei passanti, e le tue personali fotocamere puntate sulla faccia 24 ore su 24, ogni volta che guardi l’orario del cellulare, ogni volta che rispondi ad una chiamata, ogni volta che rispondi ad una chat, e via discorrendo. 

C’è tanta differenza. Inizia con un primo passo, poi imparerai anche a proteggerti meglio dalle fotocamere dei passanti, ma inizia con un primo passo, che è quello più importante. Dopodiché, c’è enorme differenza se da oggi inizi a prestare attenzione a ciò che scrivi nelle chat, ricordandoti che vengono lette, rispetto a quando scrivevi nelle chat illuso che fossero realmente private. Stai comunque scrivendo nelle chat, ma starai più attento a non dare troppe info personali su di te, ad esempio dove ti trovi in questo preciso momento, con chi e cosa stai facendo. Penserai che tanto loro sappiano già tutto a causa della geolocalizzazione, e in parte è vero, cioè alcune aziende sanno dove ti trovi in questo momento a causa del gps sempre attivo anche quando credi che non lo sia, eppure tutte le altre aziende non hanno il controllo della tua posizione e hanno la necessità che tu lo dica, per esempio che tu lo scriva precisamente via chat. Ecco anche da dove nasce l’impellente bisogno di dire sempre a qualcuno dove ci troviamo… non è la paura di essere rapiti o la precauzione nel caso ci accada qualcosa, salvo rare eccezioni, bensì è l’abitudine che ci è stata infilata in testa per via della necessità delle aziende di sapere dove ti trovi, che ti spinge a dire – e spinge le persone intorno a te a chiederti continuamente – dove ti trovi, in che preciso bar oppure in quale strada, se sei solo o in compagnia, cosa state facendo, e via discorrendo. 

Bisogna che ti rendi conto di quante informazioni private riveli tutti i giorni di te stesso, e peggio ancora, di quante informazioni riveli di altre persone, diventando tu stesso l’Antenna che serve alle aziende per conoscere le informazioni degli altri, come se tu fossi un operatore che lavora gratis per loro, a tua insaputa. Succede che si ha la cattiva abitudine di raccontare i fatti degli altri al telefono, per esempio chiamando un’amica o la propria sorella o il fidanzato e raccontare di aver appena incontrato tizia che a sua volta le avrebbe raccontato quel fatto, poi quell’avvenimento, poi quell’altro evento; il tutto, facendo una cronologia dettagliata di tutto ciò che tizia ti ha raccontato dal vivo, e consegnando queste informazioni alle aziende che registrano le telefonate. Quella tua amica che hai incontrato per strada ti ha raccontato le sue storie dal vivo, non attraverso il cellulare, quindi le aziende che raccolgono dati dalle telefonate potrebbero non avere tutti quei dati riguardo a quella persona, ma tu – operatore che lavora gratis – gli stai consegnando tutte le informazioni sul suo conto! 

Di sicuro penserai che tanto entrambe avevate in borsetta i rispettivi cellulari e quindi entrambe eravate spiate; sì, ma da un’azienda, non da mille. Tu però ci tieni a far sapere anche alle altre mille aziende tutte le informazioni che hai raccolto oggi, raccontando tutta la cronologia dei fatti nei minimi dettagli in chiamata al telefono. 

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Bisogna rendersi conto quando utilizzi le conoscenze per reagire e fare qualcosa per cambiare le cose, o quando utilizzi le conoscenze per screditarle e/o pararti un po' il sedere. Nel primo caso utilizzi le conoscenze riguardo a come le aziende ci spiano, per prestare più attenzione e non rivelare le tue informazioni quando possibile. Nel secondo caso, siccome sei manipolato ad alti livelli e non ti interessa proteggere le tue info ma addirittura vuoi consegnare pure le info degli altri attraverso di te, usi la scusa del “tanto loro sanno già tutto” per essere tu stesso a consegnargli tutti i dati a cui ancora non avevano accesso, raccontandoglieli tu. È importante che ognuno si renda conto che veniamo utilizzati come operatori che lavorano gratis, per consegnare oltre i nostri dati anche le informazioni delle persone che conosciamo, semplicemente raccontando tutti i fatti loro attraverso le telefonate, chat, e via discorrendo. Bisogna smettere di fare gli operatori inconsapevoli che consegnano i dati degli altri! È buona abitudine quindi smettere di parlare di altre persone via telefono, ma di parlarne solamente dal vivo. 

È buona abitudine anche smettere di dover sempre raccontare tutto ciò che succede ad altre persone che non sono lì presenti, perché al di là dello spionaggio, il Low non cessa di esistere: ogni volta che parli di una persona con qualcun altro, in sua assenza, gli stai gettando addosso tantissimo Low, attraverso di te che in quel momento stai facendo da Antenna. Non spetta all’altra persona doversi sempre difendere dal tuo Low, sei tu che devi iniziare a capire che attraverso le tue chiacchiere stai gettando fili e grande pesantezza – che viene potenziata artificialmente attraverso di te! – sull’altra persona, ed è bene che inizi a smettere di fare questo per il Low. 

Quando inizi a comprendere che vieni ogni giorno utilizzato come antenna inconsapevole per costruire il Low Artificiale attorno ad altre persone, sfruttando la tua voce e/o le tue intenzioni di diffondere una chiacchiera, o raccontando tutti i fatti di una persona ad altre, ti rendi conto che la soluzione per avere anche tu minor Low Artificiale è quella di smettere di raccontare sempre tutta la cronologia dei fatti. Facendo così, inizi a vedere miglioramenti. Nel mentre, impari anche a rivelare molte meno informazioni attraverso il cellulare o gli altri dispositivi elettronici. D’altro canto, è bene sapere che i nostri “peggiori nemici” tra coloro che consegnano tutti i nostri dati alle aziende che ci spiano, tante volte sono più i nostri parenti e i nostri amici, anche più delle informazioni che consegniamo noi stessi sul nostro conto. Perciò è bene abituare anche i nostri familiari a non rivelare le nostre informazioni private mentre si trovano in telefonata o quando chattano con altri parenti o amici. Seppure sia impossibile fermare su tutti la volontà di chiacchierare sul nostro conto, una buona soluzione diventa non raccontare sempre tutti i fatti nostri ad amici e parenti, soprattutto quei fatti che non vogliamo si sappiano in giro o che vengano attaccati e rovinati da chi ci “ascolta”, così che non siano proprio i nostri parenti e amici i primi a rivelare le nostre informazioni al nemico e tradirci alle spalle senza neppure saperlo. Non c’è bisogno che si tratti di un evento “grave” o “serio”, per tenere la riservatezza sulle info della tua vita privata, ma anche semplicemente che stai cercando lavoro, e che forse l’hai trovato, e che non vuoi che qualcuno ti rovini questa possibilità, oppure non vuoi che qualcuno rovini la tua storia sentimentale appena iniziata e che hai paura possa finire con un nonnulla, o non vuoi che qualcuno mandi in fumo i tuoi progetti a cui tieni tanto. Poi, se in tutto questo pensi ancora che rivelare tutte le tue info davanti al cellulare non sia poi così grave in quanto “tu non hai nulla da nascondere perché non stai facendo nulla di male” significa, arrivati a questo punto, che non hai davvero capito un cazzo di tutta questa storia e ti consiglio di mangiarti il telefono e ingoiarti le cuffie, perché sei un caso disperato e non posso più fare nient’altro per salvarti. Quindi piuttosto vatti a impiantare un satellite in testa. 

Fine pagina 9 su 9. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

0 commenti
  • Gianlu idro
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    15:31 01/06/24

    Sono importantissime tutte queste conoscenze... e sono da mettere in pratica prima di subito. Certo è vero che probabilmente non si riuscirà a "nascondere" tutto quello che si fa ma perlomeno possiamo riuscire a limitarlo. È diverso far conoscere il 100% dal 26%, c'è differenza. Una grandissima differenza! GRAZIE per tutti questi preziosi consigli e per farci capire come tutelarci al meglio!!!! Inoltre è molto importante anche ciò che dici riguardo al non essere utilizzati noi stessi come Antenna per rivelare tutti i fatti dei nostri cari o conoscenti ad altre persone e inevitabilmente alle a moltissime altre aziende e anche come evitare che in moltissimi sappiano tutti i nostri fatti perché siamo noi a parlare troppo della nostra vita! Questo è il modo per farsi agganciare meno filati del Low ma oggi non è più solo il low il problema (che è già un grosso problema!)

  • paolino
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    16:32 31/05/24

    Grande la tua battuta finale ! mi ha fatto ridere e purtroppo è anche vera ! non amo la tecnologia in generale anche se ne faccio uso; non sopporto neanche tutte quelle persone che continuano incessantemente a guardare il cellulare per cose stupide, senza pensare a tutte le conseguenze, che alcune sono note , altre un pò meno , ma sempre molto pericolose. Addirittura che possa essere qualsiasi persona che se ne intenda di computer, a doverti controllare , è inaccettabile; e non sono solo i giovani che mettono tutta la loro vita sul cellulare ,ma anche adulti che si credono maturi , ma poi cadono in questi tranelli !sono sempre più convinto di tenermi a distanza dalla tecnologia e di usarla solo quando serve , anche se il controllo ci sarà comunque , ma il più limitato possibile !

  • Peace
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    08:00 31/05/24

    L'argomento privacy è molto sottovalutato dalla stragrande maggioranza delle persone, infatti in questi ultimi decenni ci stanno abituando al fatto che non sia qualcosa di realmente importante e che perciò non ci sia bisogno di dargli troppa rilevanza...... infatti è sempre più evidente come ci spiano in tutto e per tutto e come cerchino di farci credere che non ci sia nulla di male nel farlo se non abbiamo nulla da nascondere........ Grazie ad Angel sto comprendendo sempre di più il piano oscuro che c'è dietro a tutto questo che purtroppo è molto più grave del fare pubblicità in qualunque modo possibile per venderci prodotti, infatti per quanto invadente ed ingiusto questo è il male minore.......a differenza di quello che ci fanno credere. Come detto più volte da Angel, il nostro cellulare è completamente in mano agli operatori, al governo e agli oscuri in generale e perciò bisogna davvero impegnarsi al massimo per utilizzarlo nel modo più corretto possibile, evitando di fornire le nostre informazioni più utili ed importanti perché verranno utilizzate contro di noi. È subdolo quanto inaccettabile il fatto che ormai da tempo sono arrivati a leggerci senza tanti problemi nella mente anche mediante la tecnologia che noi stessi acquistiamo, se poi pensiamo che mediante la telepatia artificiale possono spingersi ancora parecchio oltre è evidente che la situazione è davvero gravissima e non c'è di certo più tempo da perdere sottovalutandola, ma è fondamentale reagire concretamente di conseguenza. È capitato anche a me come penso a tutti di rendersi conto di come le aziende di spionaggio ci rubino e utilizzino i nostri dati vendendoli anche a terzi, infatti racconto questa mia "esperienza" dell'anno scorso nella quale avevo chiamato l'azienda che fornisce la corrente elettrica in quanto non ero d'accordo sul fatto che volessero cambiarmi a tutti i costi il contatore con uno di nuova generazione probabilmente funzionante con il 5G..... dicendogli che stavo valutando di cambiare fornitore...... dopo 5 minuti ho ricevuto la chiamata di un altro operatore di energia elettrica che io mai avevo contattato in vita mia, informandomi che c'era una promozione proprio per me....... ma pensa te che fortuna....... Essere coscienti della situazione è davvero importante per poter cambiare le proprie abitudini, comprendendo che se non gli servissero i nostri dati non farebbero di tutto e di più per averli ed aggiornarli costantemente, perciò purtroppo quelli che hanno "in mano" li hanno, anche se non è detto che non possano perderli perché la Pratica Psichica può di certo arrivare anche a distruggere quei grossi e potenti server che li contengono, ma cambiando le proprie abitudini in modo cosciente possiamo fare in modo che non abbiano più aggiornamenti sui nostri dati e perciò allontanarci sempre di più dalla loro trappola purtroppo molto ben studiata. Grazie mille Angel per tutte queste preziosissime informazioni e i tanti consigli che anche in questo documento Ci hai donato, infatti negli ultimi anni grazie a Te reputo di essere migliorato molto su questo tema, ma devo migliorare ancora tanto e so che impegnandomi a seguirti lo posso fare concretamente. Grazie, grazie, grazie di cuore per tutto! GRAZIE!

  • Cassidy
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    16:29 30/05/24

    Proprio giorni fa mia madre aveva un problema ai denti e ne abbiamo parlato a voce, lei ha mandato anche alcune foto a mio fratello senza scrivere nulla nelle app messaggistiche ma solo spiegando tramite telefonata e inviando appunto le foto. E’ stato incredibile quello che ho notato subito dopo…anzitutto la SUA personale mail era intasata di mail spam di dentisti (che prima non c’erano) e inoltre il suo telefono squillava, rispondevo io per lei (perché riconoscevo che erano chiamate spam) ed erano voci preregistrate che sponsorizzavano il loro dentista. Tutto ciò “solo” per averne parlato una volta a cena io e lei e successivamente lei con mio fratello al telefono. Quindi non abbiamo scritto nulla su internet e questo fa capire quanto grave sia la situazione. C’è da dire che mia madre con il suo telefono davvero fa di tutto, nel senso che la privacy zero. Quando le dico di coprire quelle benedette telecamere lei si limita a fare il terzo dito alla telecamera e mi dice “ma che divertimento hanno a spiarci a noi tutto il tempo” non capendo che molte volte è “semplicemente” una intelligenza artificiale quindi non serve qualcuno di umano per spiare e raccogliere i dati. Io personalmente sto ancora imparando a non raccontare più troppe info di me, per esempio grazie all’Accademia ho coperto le telecamere (ambedue) del cellulare, ho coperto quella del mio pc, quella dell’ipad che a volte uso. Coprire quelle di mia madre è complicato perché lei fa tante foto quindi purtroppo mi è molto difficile convincerla a smettere di dare informazioni nostre. Senza contare che qui in casa lei ha fatto mettere le telecamere che funzionano solo se il wi fi è perennemente acceso. La sera lo spengo ma non è semplice con lei che invece vuole che siano attive perché così se succede qualcosa le telecamere registrano tutto. Comunque riflettevo sui vecchissimi cellulari, chissà se funzionino ancora anche solo per le chiamate. Perché in commercio si trovano ancora e forse sono anche meno rintracciati rispetto ai classici cellulari proprio perché non poggiano sulla tecnologia schifosa 2/3/4/5 G. Grazie per questa lezione Maestra

  • Libero
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    14:21 30/05/24

    Ecco, una cosa su cui mi spingono molto è quella in cui parenti ed amici mi chiedono continuamente informazioni, soprattutto sul lavoro. Queste informazioni poi scopro che vengono date attraverso loro ad altre persone, che siano altri parenti o altri persone che solo loro conoscono.. tanto per farsi gli affari nostri. Noto questo Soprattutto con mia madre. Appena sa qualcosa di nuovo deve subito chiamare mia nonna per aggiornarla, ma anche a volte per le cose più stupide e che mia nonna non potrebbe fare niente per davvero! Per qualche assurdo motivo deve raccontare cose che la gran maggioranza delle volte riguarda noi figli. Sono sempre andato contro questa cosa e l'ho detto spesso a mia madre che con me non avrebbe dovuto farlo, ma ho potuto notare che ha continuato sempre ed è per questo che delle mie informazioni personali ne parlo molto poco anche con loro. Ora sto prendendo l'abitudine di mentire su ciò che farò. Di solito non mento davvero mai, ma penso che un questi casi sia più che dovuto. Se devono avere le tue informazioni, che siano sbagliate allora.

  • myzzylove
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    17:46 26/05/24

    Grazie a questo articolo ho compreso tanti punti dove devo migliorare. Mi domando se una persona svolge un lavoro online che necessita l’uso del Pc dovrebbe cambiare lavoro? E se invece gli piacesse il suo lavoro. Quindi torno a riflettere sulle basi. Se Angel, una Dea stupenda scesa sulla terra mi dice qualcosa, anche se non comprendo completamente quello che mi viene detto, lo fa solo ed esclusivamente per aiutarmi ad evolvermi. Se incontro difficoltà nell’accettare alcuni cambiamenti evidentemente non sono tanto evoluta, quindi mediterò ogni volta con una sempre più forte voglia di fare una meditazione migliore della precedente, di evolvermi e riuscire a percepire e comprendere meglio tutte le informazioni che mi regala Angel nei suoi documenti. Grazie mille per ripetere e mettere sempre più a fuoco la realtà per quello che è veramente. ❤️

  • MAYA
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    16:12 26/05/24

    grazie Angel per i preziosi consigli. sono cosciente che oggi giorno la nostra privacy è sistematicamente violata ed i nostri dati sensibili specialmente quelli sanitari sono diventati accessibilissimi e siamo costantemente attaccati e bersagliati di continuo. basti pensare la notizia di ieri ovvero l'approvazione in puglia di una legge regionale che costringerà tutti gli studenti a dichiarare se hanno adempiuto o meno a farsi somministrare il vaccino contro il papilloma virus senza che vi sia un emergenza ma solo con lo scopo di schedarci tutti in pratica una discriminazione bella e buona a prova di legge.

  • 💙Vivi💙
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    14:04 25/05/24

    Devo essere sincera,io sono sempre stata contraria a dire le mie cose a prescindere da tutto,motivo per cui molte persone mi hanno reputata fredda e scostante e si sono allontanate da me, ma io lo facevo semplicementeper una mia difesa personale! Anzi,mi sono allontanata io stessa da quelle persone antenna che ancora,quando chiamano a mia madre, vogliono sapere i fatti miei... incredibile! Hanno una loro vita ma pensano a farsi i fatti degli altri... infatti io mi sono allontanata da tutti i parenti. In genrale non sopporto chi mi domanda le cose personali, chi fa il terzo grado perché mi piace rispettare la privacy degli altri e anch'io voglio che gli altri rispettino la mia, quindi nemmeno se è mio fratello,perché ho sempre sentito una vocina che mi diceva che mi spiano anche attraverso gli altri,e devo stare attenta a quello che penso e che dico. Ovviamente dirlo a parole è un giochetto, ma in realtà non è per niente facile schermarsi da una cosa del genere,soprattutto con i nanochip che ci sono nelle nostre teste, in fin fine ci spiano comunque qualsiasi cosa pensiamo, ecco il perché del non pensiero come arma principale. Ma come ho detto prima,parlare è facile e il non pensiero non è così semplice da raggiungere. Tutti gli accorgimenti che hai descritto sul conto degli apparecchi elettronici quali tablet computer e cellulari me li ricordo bene,e la spiegazione sullo spionaggio delle chat e dei movimenti che facciamo con essi mi sta facendo capire sempre di piùche devo tenermi le mie cose per me. Adesso avevo una domanda che penso che farò a lezione,mi domandavo se ci fosse qualche altro tipo di sistema operativo al di fuori di google che io potessi usare per fare le mie personali ricerche quando voglio stare online a guardare le cose che mi interessano. Sicuramente non vorrei più utilizzare google e chrome che comunque sono quelle più spiate. Domanderò a lezione. La questione delle fotocamere per me è diventata veramente seria, infatti ho obbligato addirittura mia madre a coprire le sue fotocamere perché non volevo la telecamera puntata davanti, stessa cosa con i passanti, mi giro sempre dall'altro lato oppure evito di passare liddove stanno con la telecamera a portata di mano. Ultimamente sono uscita con delle mie vecchie compagne che stavano sempre a farmi foto e mi hanno ripresa senza il mio permesso. Da quel momento non ci sono più uscita,e ho anche dovuto spiegare che non mi piace stare davanti le telecamere. Ovviamente per loro questa è una cosa impossibile dz comprendere,ma a me non interessa cosa pensano. Tempo fa poi mi regalarono un tab che stava per fregarmi, ma per fortuna me ne sono resa conto. In pratica questo tab aveva una classica fotocamera anteriore che coprii,ma poi quando lo usavo in modalità orizzontale,mi accorsi che c'era una seconda videocamera e quindi andai in panico perché per un paio di giorni lo usai senza coprire l'altra telecamera che era pure piuttosto difficile da trovare. Ancora oggi mi domando se ce ne siano altre, per non parlare poi dei microfoni e della batteria. È vero, si scaricano anche da spenti,proprio perché sono attivi anche se sono chiusi. Anche la questione delle app già installate è qualcosa di fastidioso. Prima se avevamo delle app nel cellulare le potevamo eliminare a nostro piacimento, adesso non più perché sono già installate all'interno. Così come la batteria. I telefoni di prima,se senza batteria,ti assicuravano davvero di essere totalmente spenti, ma adesso non si può fare più... Anche il fatto della tastiera ci penso ogni singolo giorno. Infatti spesso mi domando, MA SE IO SCRIVO I COMMENTI DEL DOC DI ACD,LA TASTIERA SI SEGNA TUTTO QUELLO CHE IO SCRIVO? quindi adesso ne ho la conferma, ma non c'era nemmeno bisogno di farsela la domanda, cioè era scontato! Figurati se non prendevano informazioni pure dalla tastiera...

  • Lucioman
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    18:08 24/05/24

    Leggere questo documento mi ha permesso di conoscere alcuni aspetti che non conoscevo riguardo la raccolta dei nostri dati personali. Inoltre, non pensavo che esistessero un così grande numero di aziende specializzate nella raccolta e vendita dei dati. Ero a conoscenza della possibilità di decifrare tutto quello che scriviamo attraverso la testiera e lo stanno facendo già da parecchio tempo. Cerco di limitare al minimo indispensabile l' utilizzo della chat di messaggistica e ho utilizzato la funzione di invio di un vocale solo una volta per risentire la mia voce... ultimamente sto cercando di tenere il cellulare sempre distante da me quando non è strettamente necessario. Grazie mille Angel per avvisarci ed aiutarci ancora una volta.

  • rob17
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    17:23 24/05/24

    Ormai anche solo se nomini bicicletta e sei vicino al telefono arrivano pubblicità di biciclette, senza aver mai digitato biciclette. Quello che fanno e molto grave, la pubblicità diventa il minore dei problemi, spiano tutta la nostra vita, i nostri stati d'animo e la nostra salute. Sto notando anche io che qualcuno inizia a capire quanto siamo spiati, ma appunto tanti pensano che sia solo per venderci qualcosa. Tanti suggerimenti da applicare senza indugi, dobbiamo limitare il più possibile la diffusione dei dati nostri e degli altri.

  • 02nico102020
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    23:11 23/05/24

    🙂🙂🙂Anche questo articolo, come tutti gli altri ci fa capire di quanto sia importante la nostra PRivacy. Non dobbiamo dare per scontato alcune basilari informazioni . Il cellulare, la TV , il pc e quanto altro di elettrico, può essere usato da qualunque bot a nostro discapito, il tutto attraverso lo spionaggio inconscio che ci viene imposto da chi ci controlla a livelli molto alti senza che noi lo sappiamo attraverso microcamere e registratori inseriti all'interno dei cellulari, pc, video, ecc. direttamente dalla casa madre..🙃🙃🙃

  • Gianmarco
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    17:48 23/05/24

    Grazie mille Angel, queste informazioni mi sono di grandissimo aiuto non solo per avere un quadro più completo della situazione, ma per comprendere ancor di più perché devo assolutamente evitare di dare ulteriori informazioni al Governo attraverso i dispositivi elettronici ma a questo punto, anche a voce quando mi trovo nella loro prossimità. Non sapevo il fatto che un'azienda potesse accedere ad alcuni dei nostri dati come le chat private, ma che la stessa azienda non potesse accedere per esempio alle nostre fotocamere, credevo invece che i nostri dati venissero raccolti da diverse aziende, che però potessero accedere contemporaneamente a tutti questi dati. È brutto sapere di avere tra le mani un oggetto tecnologico come uno smartphone che abbiamo pagato di tasca nostra con in più tutte le varie spese aggiunte e alla fine non è neanche nostro e che per giunta, anche se spento, continua a rimanere attivo e a spiare a nostra insaputa. Per questo che l'unica cosa che si può fare è venire a conoscenza di tutto questo e impegnarsi al massimo per evitare di regalare troppi dati e fare in modo di aggiornarli continuamente.

  • alimare
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    23:15 22/05/24

    Il finale dell’articolo mi ha fatto ridere un sacco. Sto male all’idea di quante informazioni ho regalato alle aziende e all’IA. Già da quest’estate, con la lettura delle lezioni che hai pubblicato fasulla tecnologia avevo smesso di inviare almeno i vocali. Ma adesso sto accettando molto velocemente l’idea di smettere di usare lo smartphone e quindi eliminare almeno le app di messaggistica dalla mia vita. Prima lo consideravo abbastanza impossibile invece ora magicamente non mi sembra più così complicato…sarà che forse un po’ della manipolazione mentale si è abbassata, grazie alla potenza di questo libro è alla pratica contro gli operatori e alieni? Una cosa che ancora non avevo bene compreso , sebbene ne avessi il sospetto, era che anche mentre scrivo questo commento sono spiata, e a anche quando scrivo su Hathor, non ostante mi trovi su Hathor, ciò che scrivo viene comunque spiato..quindi cercherò di utilizzare il più possibile il computer anche per queste azioni. Apprezzo tanto e ritengo davvero ineccepibile la precisione e l’ordine con cui riporti ogni singolo passaggio e livello con il quale siamo stati gradualmente abituati allo spionaggio, tanto per per tantissimi si tratta di una cosa normalissima è quasi si offendono se glie lo fai notare che non è normale. Grazie per aiutare la nostra memoria a funzionare meglio mettendovi ordine.

  • Assunta
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    21:05 22/05/24

    Siamo spiati attraverso i dispositivi che abbiamo attorno, non solo quelli personali ma anche dai dispositivi dei nostri familiari e dalle telecamere dei cellulari dei passanti quando siamo fuori casa. Siamo impotenti difronte a questo problema? Non dobbiamo esserlo, ma ragionarci sopra:i messaggi scritti sono meno pericolosi rispetto ai messaggi vocali, non dobbiamo aggiornare le notizie su di noi perché può darsi che le aziende che le hanno raccolte le abbiano perse, anche se succede di rado è comunque una possibilità.. Coprire le telecamere del nostro cellulare e computer, sono tutte azioni che in parte salvaguardano la nostra privacy

  • Salvuccio
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    15:56 22/05/24

    Consigli sempre utili, per cui la prima cosa che ho svolto a fine lettura è stata quella di mettere il nastro adesivo colorato sia nella telecamera anteriore che in quella posteriore del cellulare. Al più presto coprirò anche quella del PC. Purtroppo non dobbiamo mai abbassare la guardia perché la violazione della privacy è sempre presente e in agguato, perciò dobbiamo in tutti i modi cercare di rendere la vita più difficile alle aziende che svolgono questa attività di spionaggio e di persecuzione di noi tutti. Tra l'altro si rischia di diventare Antenna e collaboratori del Governo e Alieni, e massima attenzione soprattutto perché loro provano ad abituarci a rendere questo stato di spionaggio e persegutivo come se fosse la normalità, e quindi cadere nella loro trappola in modo da far niente per difendersi, almeno noi che abbiamo le giuste informazioni di quello che veramente succede nella realtà. Sempre grazie