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Step 1 - N° 43

Il Pensiero - Pensare Positivo per non pensare negativo (3 parte)

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Il Pensiero è l'ostacolo che ogni uomo dovrà superare se vorrà trovare Se stesso. 

Il pensiero è perlopiù influenzato dall'esterno e dagli altri, infatti pochi sono i pensieri che sono realmente tuoi. Fra questi, i più pericolosi sono quelli negativi o anche detti pessimistici, che ti buttano giù come un peso morto legato ai tuoi fianchi, sempre pronti a farti cadere. Eliminare tutti i pensieri in una sola volta è impossibile, ma si può abituare la propria mente a pensare positivo, anziché lasciarla libera di buttarci giù in qualunque momento come fosse un grande masso pronto a farci crollare nell'abisso più profondo. Il pensiero negativo è il peggior nemico dell'evoluzione spirituale, motivo per il quale bisogna imparare a istruirlo. 

Inizialmente potresti sottovalutare l'idea di pensare positivo, perché ritieni che non faccia per te e che tu abbia delle buone ragioni per essere "realista", al quale ti approcci come se fosse sinonimo di "pessimista". Pensi che, il pensare positivo, sia una di quelle tecniche comportamentali che vanno tanto di moda per sembrare splendidi davanti agli altri, ma che non cambierebbe alcunché nella tua vita reale. Potresti ritenere che pensare positivo sia un modo come un altro per illudersi che qualcosa di bello possa accadere, mentre la vita ti porta sempre brutte notizie. Seguire un percorso spirituale non significa dover cambiare il proprio pensiero per adattarlo a quello che viene insegnato al suo interno; quindi non significa cambiare ciò che sei o ciò che pensi. Seguire un percorso spirituale significa aprire la propria mente alla comprensione di tutto quello che ci circonda, perché possiamo vederlo e comprenderlo con vedute più ampie. Perciò un buon percorso spirituale non ti chiede di cambiare te stesso o ciò che pensi, ma di capire se ciò che pensi è veramente ciò che sei, oppure se hai seguito l'inclinazione pessimistica a cui tutti siamo sottoposti. Di conseguenza un vero percorso spirituale ti cambia, non perché vada contro il tuo volere, ma perché ti offre l'opportunità di decidere chi vuoi essere, anziché subire ciò che sei dovuto diventare per farti accettare dagli altri. 

Iniziare a praticare il pensiero positivo è ben più complesso di quanto sembri, perché non c'è nessuno che possa entrare nella tua mente per consigliarti, dirti cosa stai sbagliando o come migliorare ciò che pensi; ci devi riuscire da solo. Però posso spiegarti le motivazioni per le quali dovresti iniziare il percorso del pensiero positivo, in quanto porterà molti più benefici all'evoluzione delle tue doti sensoriali e alla tua vita di tutti i giorni. La spiritualità non è una vita a sé, ma è un'aggiunta alla tua vita personale che potrà migliorartela verso ogni ambito. Di sicuro hai iniziato questo percorso per evolvere il tuo Sesto senso, per scoprire le verità oltre questa dimensione e provare nuove esperienze, ma quando comincerai a mettere in pratica le tecniche più seriamente, in primo luogo la Meditazione, ti renderai conto che questa porta molti più benefici di quanto inizialmente pensassi. Perché la meditazione non si riduce a farti avere qualche esperienza extra-sensoriale, ma ti migliora la vita quotidiana, la salute fisica, la capacità di relazionarti con gli altri, aumentando dai più piccoli ai più grandi successi personali senza che tu capisca da dove viene tutta questa fortuna. Con il tempo, inizierai a vedere la spiritualità come qualcosa che va ben oltre la semplice attività curiosa aggiunta alla tua routine, ma la vedrai come un gesto necessario per stare bene e iniziare al meglio la giornata; un po' come l'atto di sgranchirsi le ossa appena sveglio. Verrà tutto molto più spontaneo. Per il momento devi metterti a confronto con il Low, con i mille pensieri e ostacoli che ti getta davanti agli occhi per farti distrarre dalla tua evoluzione, ma se sceglierai di ascoltare te stesso, anziché i pensieri che insistono a farti mollare, riuscirai a raggiungere questo livello di appartenenza. La spiritualità non sarà più un hobby, ma una parte di te che da sempre sentivi mancare e che finalmente sei riuscito a trovare. 

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L'atto di pensare positivo è definibile come una tecnica, perché esso va allenato durante il giorno e preso alla lettera. Esso non equivale alla Meditazione, perché durante la pratica meditativa devi imparare a restare in non pensiero; durante il resto del giorno, però, bisogna istruire il proprio pensiero affinché diventi quantomeno positivo, anziché un nemico forte che continua a martellarti e buttarti giù per ogni cosa. Pensare positivo non è facile perché ti ritrovi ad avere sempre buone ragioni per pensare negativo, per credere di non farcela, per avere dubbi su te stesso o sulle tue capacità, o per temere che qualcosa possa andare storto "come sempre"; in qualunque ambito della tua vita. Quindi si tratta di un vero e proprio percorso di pratica, in cui ogni giorno dovresti cercare di direzionare il tuo pensiero verso il lato più positivo, anziché cascare nel tranello e affliggerti del male mentale; come sei abituato a fare e nemmeno più ti rendi conto di ciò, per quanto è impresso nelle tue abitudini. Pensare positivo non è solo un modo per essere più felici durante il giorno – che non è poco – ma aiuta a concretizzare eventi positivi nella tua vita. Anche se ora è tutto nuovo per te, tutto ciò che ci circonda è fatto e messo in moto dall'energia, ciò significa che il tuo pensiero – che è un tipo di energia – può influenzare il mondo che ti circonda. Non si tratta solo delle tue azioni giornaliere, che possono influire sulla vita degli altri, ma anche dei tuoi pensieri. Forse ora provi difficoltà a credere che il tuo pensiero possa essere capace di creare, sostenendo che il pensiero sia soltanto un pensiero. Eppure, probabilmente, sei il primo a credere nel malocchio, temendo che una persona molto invidiosa possa pensarti con malizia e, con il solo pensiero cattivo, possa influenzare negativamente la tua vita e portarti sfortuna; farti capitare un incidente, e così via. Perché ritieni che solo le persone invidiose possano creare attraverso il loro pensiero? Ciò significa che le persone invidiose hanno una marcia in più, tanto da riuscire a materializzare il loro desiderio con un semplicissimo pensiero? No, ovviamente; tutti noi creiamo con la nostra mente, però lo facciamo con incoscienza per cui non siamo capaci di creare a comando e non siamo allenati per controllare le nostre emozioni. Così facendo creiamo sia eventi negativi che positivi, ma soprattutto quelli negativi, perché abbiamo la brutta abitudine di pensare molto più negativo rispetto invece a quanto dovremmo pensare positivo. 

Per mezzo di questo percorso spirituale imparerai a creare gli eventi con il tuo volere, ma prima di insegnarti queste tecniche devi imparare a migliorare il tuo pensiero positivo. Per imparare a creare con il pensiero, devi prima allenarti a capire quali sono i tuoi desideri da quelli che invece ti vengono imposti. Quindi imparerai ad utilizzare l’intento, ovvero un pensiero così veloce che non ha il tempo di associare un’immagine o una parola; io lo definisco un sentimento mentale, perché nasce dal petto ma è più forte del pensiero. Prima di arrivare a ciò bisogna lavorare per migliorare il proprio pensiero, affinché sia sempre più positivo e meno negativo. Le tre tecniche fondamentali per iniziare al meglio il percorso spirituale sono: la Meditazione, la Protezione e il Pensiero Positivo. Naturalmente ci sono molte più tecniche che insegno e sono tutte molto importanti, ma queste tre tecniche formano la base concreta su cui creare il tuo percorso di Risveglio; sono come i pilastri principali che non dovrai mollare mai, altrimenti tutto il resto crollerà. È normale, specie agli inizi, credere che il pensiero positivo non sia poi così importante, ma con l’esperienza pratica, specialmente con la Meditazione, ti renderai conto di quanto invece sia necessario mantenere una mente positiva anche durante il giorno, e non soltanto durante la sessione meditativa. Tutto ciò che influenza la nostra mente tenta di farci pensare negativamente, con un retrogusto continuo di pessimismo. Anziché pensare che andrà tutto bene, penseremo sempre che potrebbe accadere qualcosa per cui la nostra giornata, il nostro progetto o il nostro futuro, possa andare male. Il punto è che non c’è un vero motivo per pensarlo, però noi vogliamo comunque insistere che debba essere così. Quasi ci stupiamo quando un progetto fila liscio senza intoppi, come se fossimo talmente abituati ai problemi che la loro assenza inizia a farceli mancare. 

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Anche in questo caso, sarebbe impossibile combattere contro i pensieri negativi con la forza, perché alla fine troverebbero la parola giusta per metterti a tacere e averla vinta su di te. Invece, puoi abituarli piano piano a prendere una piega sempre più ottimista, finché non avrai raggiunto il controllo. Dopo aver imparato a pensare positivo, capirai quanto sia importante pensare anche di meno durante il giorno, ma ci arriveremo in seguito. Cerca di convertire ogni pensiero in qualcosa di più positivo, che non significa irrazionale, bensì essere razionalmente positivi. Se domani hai un esame e non hai studiato niente e sai già che sarà un esame molto difficile, tanto che sia impossibile superarlo, è inutile passare la giornata a soffrire pur sapendo che un solo giorno non ti basterebbe per studiare tutto; quindi perché decidi di sprecare questo giorno a stare in ansia e ossessionarti sul domani? Sai già che non lo passerai e non è la fine, non è l’ultima occasione, e se lo fosse avresti dovuto pensarci prima; ora non hai motivo di disperare, piuttosto preparati per la prossima data. Piuttosto che passare la giornata a stare male mentalmente, accetta di non essere pronto per domani e pensa che hai l’opportunità di prepararti molto meglio per la prossima data. È una scocciatura, è una rottura, ma ci dovevi pensare prima; ora invece è tardi e non è necessario buttare all’aria anche quest’ultima giornata, perché potresti invece usarla per portarti avanti con altre materie o per la prossima data dello stesso esame. Come vedi pensare positivo non significa essere irrazionali, illudendoti di poter superare l’esame senza aver combinato nulla per farlo e poi, ovviamente, andare lì, venire bocciato, e vederti crollare il mondo addosso. Però attraverso il pensiero positivo puoi dare una ragione alla tua giornata: non passerai l’esame di domani ma sfrutterai la giornata di oggi per fare qualcosa di produttivo, anziché studiare all’ultimo momento per un esame fallito in partenza. Che cosa vorresti dimostrare? Perché studiare per un esame già fallito? Se sei perfettamente consapevole che sia impossibile superarlo con una sola giornata di studio, allora non sprecare tempo e passa al prossimo. 

Invece, se hai studiato ma temi comunque di non essere preparato abbastanza e quindi hai paura di non farcela, converti le tue paure e la tua ansia in un pensiero positivo: provaci. Pensare subito che ci riuscirai per certo e che andrà tutto bene, è sicuramente molto complicato all’inizio; però puoi scegliere di non pensare negativo, ovvero di smettere di martellarti con i pensieri ossessivi e concentrarti a fare altro. Se domani hai l’esame allora continua a prepararti, e se sei stanco di studiare, fai altro, purché non ti fermi a pensare negativo: altrimenti sarà la tua rovina. Piuttosto che stare fermo, sdraiato sul letto a ossessionarti sul risultato di domani, fai qualunque altra cosa ma non pensare negativo: altrimenti creerai l’evento per domani perché vada peggio di quanto sarebbe dovuto andare! Controlla il tuo pensiero, pensa positivo o quantomeno non passare il tempo a pensare negativo. Il pensiero crea, quindi se continui a pensare negativo, stai alimentando gli eventi negativi che potrebbero accadere per farti andare storto l’esame; invece, se smetti di pensare negativo, prima di tutto smetti di alimentare lo stress e tutto ciò che ne segue, dopodiché potrai iniziare a pensare un po' più positivo. Domani avrai l’esame, non è il primo e non è l’ultimo ostacolo che dovrai superare, non durerà un giorno intero ma solamente pochi minuti. Perché stressarti un intero giorno o un’intera settimana per un evento che durerà solo pochi minuti? Perché decidere di stare male, di soffrire, di entrare in panico, per qualcosa che accadrà solo domani e per pochissimo tempo? Silenzia la tua mente, scegli di non cadere nella trappola dell’angoscia, dello stress e dell’ansia, perché sono devastanti per la tua salute fisica e mentale. Hai studiato? Fine, se puoi studiare ancora fallo, se non riesci perché troppo stanco allora è inutile pensarci; se non sei davvero stanco allora studia, se sei troppo stanco e sarebbe inutile studiare ancora allora smetti di pensarci. Libera la tua mente! 

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Siamo troppo abituati a punire noi stessi e credere che se non facciamo il nostro dovere allora dobbiamo sentirci in colpa e trattarci male. Hai studiato per l’esame e temi che questo possa andare male ma non hai più le forze di studiare ancora, ti senti in colpa e ti punisci, pensando che se non puoi studiare allora non devi fare nient’altro, come se fossi in punizione. Non sei più un bambino e non sei il tuo genitore: smettila di punire te stesso come facevano quando eri piccolino. Sei abbastanza grande per capire se hai voglia di studiare oppure no: se proprio non riesci a studiare, che senso ha rimanere a letto a fare niente, pensando e ossessionandoti sull’esame di domani? Non hai motivo di punirti: punisciti solamente se sai di poter studiare ma sei troppo pigro per farlo, perché questo è un altro discorso. Però, se sei perfettamente consapevole che più di così non puoi fare, che hai già fatto tutto il possibile e che non puoi fare oltre, allora fai qualcos’altro; purché non ti fermi a fare un bel niente. Inutile dire che se farai qualcos’altro, come andare in palestra o a fare due passi al parco, non dimenticherai tutto ciò che hai studiato come per magia, ritrovandoti domani a non superare l’esame a causa della passeggiata fatta il giorno prima. Se non lo superi è perché non hai studiato bene in tutto il tempo che avevi a disposizione, non di certo per la passeggiata del giorno prima. Ma cosa credi, che se chiudi il libro e rimani tutto il giorno sdraiato a letto ad ossessionarti, ti manterrà la mente lucida e domani supererai l’esame grazie a questo? I nostri genitori ci hanno abituato a restare in casa per punizione: “Studia altrimenti non esci!”. Questo significa che, se non studi, non puoi uscire. Credere però che, pur avendo studiato, pur essendoti impegnato tanto, ti debba punire ugualmente – come facevano quand’eri piccolo! – solo per paura di non aver fatto abbastanza, possa cambiare qualcosa, ti sbagli di grosso. Se resti a casa ad ossessionarti e senza aprire il libro, o se esci di casa o fai qualcos’altro, non cambia le sorti dell’esame di domani. Anzi, di sicuro ti renderà meno teso e ansioso rispetto a passare la serata ad ossessionarti. 

Con l’esempio dell’esame, voglio farti capire la differenza fra agire e pensare. Se puoi cambiare un evento, per esempio studiando di più per l’esame di domani, allora resta in casa e studia, perché il sacrificio di oggi ti porterà a non doverti sacrificare durante i prossimi mesi; in quanto se domani supererai l’esame non dovrai trascinartelo ad una prossima data. Però, se hai già studiato e sai che non puoi fare più nulla di quanto hai già fatto, e non hai nessuna intenzione di studiare ancora, allora non rimanere fermo a pensarci; ma fai qualcos’altro, qualunque cosa pur di non stare fermo a pensare negativo. Questo vale per ogni singola situazione della nostra vita, e non soltanto per gli esami! Se hai paura di qualcosa, se ti spaventa un evento o sei in ansia per una riunione, fai il possibile per arrivarci preparato. Se hai già fatto tutto quello che potevi, allora smettila di pensarci e occupati di altro. Perché restare fissato a pensare a quell’evento ti fa male mentalmente, fisicamente, e inoltre il tuo pensiero negativo creerà maggiori ostacoli per quella giornata. Ergo smetti di pensare, piuttosto occupati di altro. Il primo passo per imparare a pensare positivo è quello di smettere di pensare negativo; specialmente quando non ce ne sarebbe davvero bisogno ma ti ostini a passare le ore, o peggio ancora, le intere giornate, nel vero senso della parola, ad ossessionarti su un evento che ti spaventa. Diminuisci i tuoi pensieri negativi e gli eventi futuri inizieranno a migliorare, diventando sempre più positivi. Dopodiché passeremo al cambiare l’approccio mentale verso gli eventi, pensando a loro con una consapevolezza molto più positiva. 

Fine pagina 4 su 4. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

1379 commenti
  • Sasha
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 1
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 4
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 5
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 7
    Medaglia per aver completato il libro Buddha secondo Angel Jeanne - Volume 1
    Medaglia per aver completato il libro La trappola del Sushi - Volume 1
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    19:39 03/11/25

    Riascoltando questo documento ho realizzato come anche scoraggiarsi, pensare di non farcela e avere dubbi sulle proprie capacità sia una forma di pensiero negativo usata per rovinare i risultati e lo stato mentale. È sicuramente molto importante riuscire a invertire questi stati d'animo e a distaccare il pensiero angosciante. Ad ogni modo queste emozioni mi colpiscono solamente quando non riesco a Meditare abbastanza o con sufficiente qualità, per cui tengo tanto ad evitare che accada mantenendo il giusto ritmo di Pratica, non voglio sentirmi in quel modo. E la Meditazione così come le altre Tecniche rimangono indispensabili e irrinunciabili per migliorare ogni aspetto della vita, letteralmente, e farne a meno vorrebbe dire rinunciare a tutti i miglioramenti e i benefici immensi che è possibile ottenere. Farò certamente più attenzione a impostare il mio pensiero sempre in direzione positiva, che non significa trovare risposte false e comode per non impegnarsi ma piuttosto usare la ragione e non compromettersi gli eventi con le proprie mani. Avere il controllo del proprio pensiero è essenziale da imparare. Non possiamo dimenticare come questo sia alla base del Percorso insieme alla Meditazione e alla Protezione. Silenziare la mente è fondamentale per stare meglio e non influenzare anche anche la salute. Grazie Angel per Insegnarci la profonda differenza che esiste tra agire e pensare e spiegarci con esempi pratici come comportarci per procedere sulla strada giusta.

  • Fylax
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    16:56 03/11/25

    RIFLESSIONI: A proposito di “convenzioni sociali”…questo articolo ha fatto sorgere in me una riflessione. Solitamente, nella nostra società, tendiamo a dare grande importanza alle azioni che compiamo, sia nel bene che nel male. Premiamo quelle virtuose e puniamo quelle che non lo sono. Allo stesso tempo ci comportiamo in maniera un po’ più moderata nei confronti delle parole che diciamo. Critichiamo e rimproveriamo quelle che ci feriscono e ci rallegriamo per quelle buone. In compenso, non prendiamo minimamente in considerazione i pensieri. Dal momento che essi sono manifestazioni invisibili del nostro essere ci nascondiamo dietro al fatto che nessuno può udirli o vederli; per cui segretamente li legittimiamo, qualsiasi forma essi abbiano. Siano buoni, cattivi, utili, inutili, vivificanti o mortiferi. Eppure ogni azione che compiamo nella nostra sfera del reale ha avuto origine da un pensiero e forse, più a monte, da una pulsione o un’emozione. Nel buddismo si parla sovente di Retta Parola e Retto Pensiero. E questo articolo che traghetta l’intera questione su un piano di manifestazione energetica offre un ulteriore supporto a tale visione. Poiché le azioni che compiamo sono l’ultimo passaggio di una metamorfica elaborazione energetica che parte dal pensiero, passa attraverso la parola (ove si rende manifesta) e a cascata si realizza nella dimensione del reale attraverso un’azione. Sono quindi i nostri pensieri a decretare le nostre azioni. Ne consegue che da pensieri negativi saranno generate parole negative che porteranno ad azioni negative. Al contrario dal seme del Pensiero Positivo germoglieranno soltanto parole fiorite che matureranno in azioni fruttuose.

  • Fylax
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    16:51 03/11/25

    RICAPITOLANDO: Uno dei più grandi nemici dell’evoluzione è il pensiero negativo. Per cui è importante imparare a praticare consapevolmente e quotidianamente il Pensiero Positivo. Esso è parte fondamentale del percorso spirituale così come il percorso spirituale deve essere parte integrante della nostra vita. In quanto tale, esso non rappresenta un obbligo nel dover cambiare il proprio modo di pensare, ma un’opportunità per aprire ed espandere la propria forma mentis. Fino a trasformare tale consuetudine in una ritualità quotidiana. Il Pensiero Positivo è una tecnica vera e propria che va allenata e praticata. Dal momento che il Pensiero è una forma di energia, il pensare positivo genererà eventi positivi nella vostra vita. Per cui le tre basi su cui si fonda il percorso spirituale sono: - Meditazione. - Protezione. - Pensiero Positivo. Il Pensiero Positivo non è un pensiero irrazionale, bensì un pensiero funzionale. Non si prefigge di realizzare l’irrealizzabile, ma di vivere con consapevolezza, responsabilità e gratitudine ogni azione della nostra giornata. All’inizio il pensare positivo può risultare piuttosto difficile, abituati come siamo a pensare negativo. Pertanto sarà importante incominciare ad imparare quantomeno a non pensare negativo. Col tempo si imparerà ad evadere dai pensieri ossessivi, dalle gabbie mentali, dalle auto punizioni o commiserazioni imposte inconsciamente dall’educazione. Fino ad arrivare ad impostare la propria vita sulla base di pensieri positivi. Il Pensiero Negativo genera stasi, assenza di movimento. Una condizione in cui tutte le nostre energie sono orientate (e sprecate) ad alimentare tali pensieri. Un’ottima soluzione è forzarsi ad uscire da quella stasi compiendo un’azione indirizzata allo star bene. Attraverso tale azione si ingenererà un propositivo movimento energetico che ci aiuterà ad uscire da quell’immobilità stagnante.

  • fede91
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    14:08 03/11/25

    Leggendo mano a mano i vari articoli a disposizione sulla piattaforma, mi rendo conto di come siamo tutti legati da schemi e abitudini mentali che ci condizionano nel quotidiano, il più delle volte peggiorandolo. È come se la nostra mente fosse schiava di tutta una serie di meccanismi che la portano a spegnersi poco a poco, a non riflettere più, a cercare futili distrazioni (come stare sui social) ma allo stesso tempo ad essere sommersa da pensieri non costruttivi e perlopiù negativi. Facendo mente locale in questo momento sui miei pensieri giornalieri, mi rendo conto di quanto io sia appesantita dalla negatività. Ho perennemente un senso di stanchezza e pesantezza e credo che questo sia dovuto non solo ai ritmi frenetici che ci impone il Low, ai suoi ostacoli quotidiani alla nostra evoluzione spirituale, ma anche ai suoi condizionamenti mentali che ci spingono a caricarci di negatività. Spero davvero di poter sradicare queste cattive abitudini dalla mia mente e di poter vivere con più leggerezza.

  • Luca
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    21:05 29/10/25

    Ciao. Esistono esercizi pratici per cambiare il modo di guardare gli eventi quotidiani? Grazie per il supporto

  • ascari
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    11:55 24/10/25

    Non è molto facile pensare positivo soprattutto quando sei circondato da eventi spiacevoli come una persona a te cara che é molto grave e mi chiedo però il perché proprio lui... Una persona che ha dedicato la sua vita a far del bene agli altri e ora a 65 anni é tra la vita e la morte!! Faccio fatica ma lavoro su me stessa per dare un senso a questo. Un tempo quando ero più giovane mi dicevo che se una situazione non andava bene ero certa che c era una motivazione... Un po' lo faccio anche adesso ma non come allora soprattutto per la malattia che colpisce chi davvero ha dedicato il suo tempo agli altri. Sono ripetitiva lo do ma al momento è questo su ciò che devo lavorare.

  • noemy
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    13:37 23/10/25

    Rileggere questo articolo a più di un anno di distanza mi fa stranissimo..perchè mi chiedo ancora come sia stato possibile per me riuscire a cambiare in modo così ampio tutte le mie pessime abitudini di pensiero negativo. Diciamo che ci lavoravo da un po' , perchè chiaramente non è un bel vivere avere sempre quel demonietto pessimista sulla spalla che ti mette in testa possibilità del tutto tragiche o malsane o distruttrici di come potrebbero andare le cose in una determinata situazione... ed è vero, noi cresciamo proprio "educati" in questo modo!!! "ma pensa un po' se non trovi lavoro?" "ma sei poi sicuro di andare in quel posto?mi han detto che è pericolosissimo!!" "eh vabbè, tanto nella vita devi faticare..." "ma io non sarei così entusiasta, perchè se poi va male...?" ma ohuuuuuu... eddai, su, tutte frasi fatte...fatte apposta per distruggerti l'entusiasmo, la voglia di fare, tenerti l'umore sotto i piedi e farti vivere pensando che davvero sia tutto angoscia agonia e chi più ne ha più ne metta! Io nel mio piccolo sapevo che doveva esserci un'altra via di vita...ed è andata a finire che l'ho trovata...e da lì ha iniziato a cambiare tutto! Certo, ci sono alcuni giorni ancora in cui magari (vuoi perchè non mi sono protetta abbastanza, o è entrata gente in casa mia che aveva troppe negatività addosso, o anche solo perchè son rimasta delusa da qualcosa che mi è successo) mi vengono dei pensieri "ossessivi" o sto troppo a rimuginare, o magari sento il tonale un po' basso...ma in confronto a prima?!?!? Non c'è paragone!!! La meditazione ti salva e ti migliora la vita in tutti i sensi...e tante volte non te ne rendi nemmeno subito conto....Io in tutta onestà so abbastanza bene quando ho iniziato a vedere tutto diverso e migliore, ma non ricordo come sia avvenuto! Da lì in poi, per quanto non sia sempre facile perchè comunque è un percorso che richiede impegno e assoluta costanza...ma affrontare la quotidianità con il PENSIERO POSITIVO invece che con l'ansia e il nervosismo, è impagabile!!!

  • Laura
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    14:26 21/10/25

    Il pensiero positivo è una pratica molto difficile. Personalmente non ho ben capito come fare ovvero che tipo di tecnica utilizzare per pensare positivo quando si è in un momento di grande tensione, dolore o stress. Per quanto mi riguarda - ma forse sbaglio - per attutire l'impatto dei pensieri negativi e angoscianti al momento cerco di non pensare e di applicare la tecnica del lasciare andare ovvero tengo lontano da me il dolore/lo stress ecc restando cosciente.

  • Nichi
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    20:30 04/10/25

    I pensieri negativi e soprattutto le paure negli ultimi anni mi hanno divorata e mi rendo conto di quante volte la mia energia sia riuscita a smuovere eventi, anche molto improbabili, contro di me. La paura soprattutto, mi sono resa conto che riesce ad essere molto pericolosa, e spesso quando mi ritrovo in questo stato di inquietudine mi ripeto nella mente la litania contro la paura di Dune, che sento molto vicina a ciò che sto imparando: "Non devo avere paura. La paura uccide la mente, la paura è la piccola morte che porta con sè l'annullamento totale. Guarderò in faccia la mia paura, permetterò che passi oltre e mi attraversi. E quando sarà passata, aprirò il mio occhio interiore e ne scruterò il percorso. Là dove andrà la paura non ci sarà nulla, rimarrò soltanto io."

  • ascari
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    12:45 18/09/25

    Questo articolo lo sento molto mio ma anche per mio figlio di 16 anni che vorrei assolutamente far ascoltare. Grazie mille per tutto

  • GiacomoR
    Medaglia per aver completato lo Step 1
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 7
    Medaglia per aver completato il libro Buddha secondo Angel Jeanne - Volume 1
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    21:27 01/09/25

    Ultimamente ho sottovalutato il pensiero positivo, dimenticandomelo quasi come se non fosse una delle cose più fondamentali in questo percorso. Ci si può ricordare che in teoria bisogna pensare positivo, ma se poi in pratica non lo si fa non serve a nulla. Ho notato come ripulirsi bene l'energia aiuti a non pensare negativo e non provare emozioni negative, ci si abitua ad una certa energia negativa e appena quella si comincia a sporcare ci se ne accorge subito. Ci vuole sicuramente tempo ed impegno per raggiungere un livello soddisfacente nel pensiero positivo però ne vale sicuramente la pena, è importante non metterci i bastoni tra le ruote da soli, soprattutto con il nostro stesso pensiero. Mi piace la prima frase perché praticando ci si rende davvero conto del suo significato. Più si diventa bravi nel non pensiero e si prende coscienza più ci si rende conto di quanto la maggior parte dei pensieri nella nostra testa non sono nostri ma derivano da altro.

  • Carmen
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    14:04 30/08/25

    Rileggendo questo articolo mi permette di ritornare su un punto davvero importante che non avevo concretizzato davvero fino in fondo; e' proprio Vero che rileggere spesso gli articoli ti offre maggiore consapevolezza e calma per sentire davvero il senso della trasmissione che Angel offre in ogni singolo articolo Grazie 🪶

  • francescafiore
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    14:48 26/08/25

    Non è facile demolire gli schemi mentali negativi che mi hanno influenzato per gran parte della vita e sostituirli con pensieri positivi. Ci sto provando e mi accorgo di essere migliorata, in quanto adesso, mi accorgo quasi sempre di star cedendo alla negatività; ciononostante ho ancora difficoltà a trasformare alcuni particolari pensieri negativi in pensieri positivi. Penso che sia anche abbastanza normale, per il momento. D'altronde sono appena all' inizio del Percorso, ho ancora tanta strada da fare, anche se sono già molto più consapevole di quando ho iniziato. 🙏

  • Martina
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    14:53 21/08/25

    Tornare sui primi articoli é molto utile, perché ci fa rendere conto di quanta strada abbiamo percorso in tutto questo tempo. Che ‘il pensiero crea’ é verissimo!! Per esempio, quando ci focalizziamo su pensieri negativi e ci facciamo prendere dall’ansia e dall’angoscia, é come se mettessimo l’intento perché si avveri quel pensiero negativo, ergo é meglio mettere tutta la nostra intenzione invece su un pensiero positivo. Io sono sempre stata una persona che pensa molto, e mi é capitato tantissime volte e tutt’ora mi succede che si avveri quello che penso. Imparare ad educare il pensiero é molto importante, perché ci permette di mutare il pensiero negativo in positivo, ci insegna a non rimurginare e quindi a non attrarre negatività di conseguenza (che é veramente tanto importante), ci insegna a silenziare la mente quando ne abbiamo bisogno. Con questo percorso Angel ci dà tutte le risorse per imparare a fare questo e per fare tutto! Grazie ACD

  • sabrinazorz
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    19:30 11/08/25

    Pensare sempre positivo non è proprio semplice, anche perché siamo continuamente circondati da informazioni, eventi e persone negative. Io sono una persona ottimista e quindi mi ritengo abbastanza positiva, ma ciò nonostante mi sento sempre attaccata e la mia positività diventa vulnerabile. Con i vostri insegnamenti sento però che la mia corazza si sta rinforzando. Grazie