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Step 1 - N° 44

Il Pensiero - Pensare Positivo per non pensare negativo (3 parte)

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Il Pensiero è l'ostacolo che ogni uomo dovrà superare se vorrà trovare Se stesso. 

Il pensiero è perlopiù influenzato dall'esterno e dagli altri, infatti pochi sono i pensieri che sono realmente tuoi. Fra questi, i più pericolosi sono quelli negativi o anche detti pessimistici, che ti buttano giù come un peso morto legato ai tuoi fianchi, sempre pronti a farti cadere. Eliminare tutti i pensieri in una sola volta è impossibile, ma si può abituare la propria mente a pensare positivo, anziché lasciarla libera di buttarci giù in qualunque momento come fosse un grande masso pronto a farci crollare nell'abisso più profondo. Il pensiero negativo è il peggior nemico dell'evoluzione spirituale, motivo per il quale bisogna imparare a istruirlo. 

Inizialmente potresti sottovalutare l'idea di pensare positivo, perché ritieni che non faccia per te e che tu abbia delle buone ragioni per essere "realista", al quale ti approcci come se fosse sinonimo di "pessimista". Pensi che, il pensare positivo, sia una di quelle tecniche comportamentali che vanno tanto di moda per sembrare splendidi davanti agli altri, ma che non cambierebbe alcunché nella tua vita reale. Potresti ritenere che pensare positivo sia un modo come un altro per illudersi che qualcosa di bello possa accadere, mentre la vita ti porta sempre brutte notizie. Seguire un percorso spirituale non significa dover cambiare il proprio pensiero per adattarlo a quello che viene insegnato al suo interno; quindi non significa cambiare ciò che sei o ciò che pensi. Seguire un percorso spirituale significa aprire la propria mente alla comprensione di tutto quello che ci circonda, perché possiamo vederlo e comprenderlo con vedute più ampie. Perciò un buon percorso spirituale non ti chiede di cambiare te stesso o ciò che pensi, ma di capire se ciò che pensi è veramente ciò che sei, oppure se hai seguito l'inclinazione pessimistica a cui tutti siamo sottoposti. Di conseguenza un vero percorso spirituale ti cambia, non perché vada contro il tuo volere, ma perché ti offre l'opportunità di decidere chi vuoi essere, anziché subire ciò che sei dovuto diventare per farti accettare dagli altri. 

Iniziare a praticare il pensiero positivo è ben più complesso di quanto sembri, perché non c'è nessuno che possa entrare nella tua mente per consigliarti, dirti cosa stai sbagliando o come migliorare ciò che pensi; ci devi riuscire da solo. Però posso spiegarti le motivazioni per le quali dovresti iniziare il percorso del pensiero positivo, in quanto porterà molti più benefici all'evoluzione delle tue doti sensoriali e alla tua vita di tutti i giorni. La spiritualità non è una vita a sé, ma è un'aggiunta alla tua vita personale che potrà migliorartela verso ogni ambito. Di sicuro hai iniziato questo percorso per evolvere il tuo Sesto senso, per scoprire le verità oltre questa dimensione e provare nuove esperienze, ma quando comincerai a mettere in pratica le tecniche più seriamente, in primo luogo la Meditazione, ti renderai conto che questa porta molti più benefici di quanto inizialmente pensassi. Perché la meditazione non si riduce a farti avere qualche esperienza extra-sensoriale, ma ti migliora la vita quotidiana, la salute fisica, la capacità di relazionarti con gli altri, aumentando dai più piccoli ai più grandi successi personali senza che tu capisca da dove viene tutta questa fortuna. Con il tempo, inizierai a vedere la spiritualità come qualcosa che va ben oltre la semplice attività curiosa aggiunta alla tua routine, ma la vedrai come un gesto necessario per stare bene e iniziare al meglio la giornata; un po' come l'atto di sgranchirsi le ossa appena sveglio. Verrà tutto molto più spontaneo. Per il momento devi metterti a confronto con il Low, con i mille pensieri e ostacoli che ti getta davanti agli occhi per farti distrarre dalla tua evoluzione, ma se sceglierai di ascoltare te stesso, anziché i pensieri che insistono a farti mollare, riuscirai a raggiungere questo livello di appartenenza. La spiritualità non sarà più un hobby, ma una parte di te che da sempre sentivi mancare e che finalmente sei riuscito a trovare. 

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L'atto di pensare positivo è definibile come una tecnica, perché esso va allenato durante il giorno e preso alla lettera. Esso non equivale alla Meditazione, perché durante la pratica meditativa devi imparare a restare in non pensiero; durante il resto del giorno, però, bisogna istruire il proprio pensiero affinché diventi quantomeno positivo, anziché un nemico forte che continua a martellarti e buttarti giù per ogni cosa. Pensare positivo non è facile perché ti ritrovi ad avere sempre buone ragioni per pensare negativo, per credere di non farcela, per avere dubbi su te stesso o sulle tue capacità, o per temere che qualcosa possa andare storto "come sempre"; in qualunque ambito della tua vita. Quindi si tratta di un vero e proprio percorso di pratica, in cui ogni giorno dovresti cercare di direzionare il tuo pensiero verso il lato più positivo, anziché cascare nel tranello e affliggerti del male mentale; come sei abituato a fare e nemmeno più ti rendi conto di ciò, per quanto è impresso nelle tue abitudini. Pensare positivo non è solo un modo per essere più felici durante il giorno – che non è poco – ma aiuta a concretizzare eventi positivi nella tua vita. Anche se ora è tutto nuovo per te, tutto ciò che ci circonda è fatto e messo in moto dall'energia, ciò significa che il tuo pensiero – che è un tipo di energia – può influenzare il mondo che ti circonda. Non si tratta solo delle tue azioni giornaliere, che possono influire sulla vita degli altri, ma anche dei tuoi pensieri. Forse ora provi difficoltà a credere che il tuo pensiero possa essere capace di creare, sostenendo che il pensiero sia soltanto un pensiero. Eppure, probabilmente, sei il primo a credere nel malocchio, temendo che una persona molto invidiosa possa pensarti con malizia e, con il solo pensiero cattivo, possa influenzare negativamente la tua vita e portarti sfortuna; farti capitare un incidente, e così via. Perché ritieni che solo le persone invidiose possano creare attraverso il loro pensiero? Ciò significa che le persone invidiose hanno una marcia in più, tanto da riuscire a materializzare il loro desiderio con un semplicissimo pensiero? No, ovviamente; tutti noi creiamo con la nostra mente, però lo facciamo con incoscienza per cui non siamo capaci di creare a comando e non siamo allenati per controllare le nostre emozioni. Così facendo creiamo sia eventi negativi che positivi, ma soprattutto quelli negativi, perché abbiamo la brutta abitudine di pensare molto più negativo rispetto invece a quanto dovremmo pensare positivo. 

Per mezzo di questo percorso spirituale imparerai a creare gli eventi con il tuo volere, ma prima di insegnarti queste tecniche devi imparare a migliorare il tuo pensiero positivo. Per imparare a creare con il pensiero, devi prima allenarti a capire quali sono i tuoi desideri da quelli che invece ti vengono imposti. Quindi imparerai ad utilizzare l’intento, ovvero un pensiero così veloce che non ha il tempo di associare un’immagine o una parola; io lo definisco un sentimento mentale, perché nasce dal petto ma è più forte del pensiero. Prima di arrivare a ciò bisogna lavorare per migliorare il proprio pensiero, affinché sia sempre più positivo e meno negativo. Le tre tecniche fondamentali per iniziare al meglio il percorso spirituale sono: la Meditazione, la Protezione e il Pensiero Positivo. Naturalmente ci sono molte più tecniche che insegno e sono tutte molto importanti, ma queste tre tecniche formano la base concreta su cui creare il tuo percorso di Risveglio; sono come i pilastri principali che non dovrai mollare mai, altrimenti tutto il resto crollerà. È normale, specie agli inizi, credere che il pensiero positivo non sia poi così importante, ma con l’esperienza pratica, specialmente con la Meditazione, ti renderai conto di quanto invece sia necessario mantenere una mente positiva anche durante il giorno, e non soltanto durante la sessione meditativa. Tutto ciò che influenza la nostra mente tenta di farci pensare negativamente, con un retrogusto continuo di pessimismo. Anziché pensare che andrà tutto bene, penseremo sempre che potrebbe accadere qualcosa per cui la nostra giornata, il nostro progetto o il nostro futuro, possa andare male. Il punto è che non c’è un vero motivo per pensarlo, però noi vogliamo comunque insistere che debba essere così. Quasi ci stupiamo quando un progetto fila liscio senza intoppi, come se fossimo talmente abituati ai problemi che la loro assenza inizia a farceli mancare. 

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Anche in questo caso, sarebbe impossibile combattere contro i pensieri negativi con la forza, perché alla fine troverebbero la parola giusta per metterti a tacere e averla vinta su di te. Invece, puoi abituarli piano piano a prendere una piega sempre più ottimista, finché non avrai raggiunto il controllo. Dopo aver imparato a pensare positivo, capirai quanto sia importante pensare anche di meno durante il giorno, ma ci arriveremo in seguito. Cerca di convertire ogni pensiero in qualcosa di più positivo, che non significa irrazionale, bensì essere razionalmente positivi. Se domani hai un esame e non hai studiato niente e sai già che sarà un esame molto difficile, tanto che sia impossibile superarlo, è inutile passare la giornata a soffrire pur sapendo che un solo giorno non ti basterebbe per studiare tutto; quindi perché decidi di sprecare questo giorno a stare in ansia e ossessionarti sul domani? Sai già che non lo passerai e non è la fine, non è l’ultima occasione, e se lo fosse avresti dovuto pensarci prima; ora non hai motivo di disperare, piuttosto preparati per la prossima data. Piuttosto che passare la giornata a stare male mentalmente, accetta di non essere pronto per domani e pensa che hai l’opportunità di prepararti molto meglio per la prossima data. È una scocciatura, è una rottura, ma ci dovevi pensare prima; ora invece è tardi e non è necessario buttare all’aria anche quest’ultima giornata, perché potresti invece usarla per portarti avanti con altre materie o per la prossima data dello stesso esame. Come vedi pensare positivo non significa essere irrazionali, illudendoti di poter superare l’esame senza aver combinato nulla per farlo e poi, ovviamente, andare lì, venire bocciato, e vederti crollare il mondo addosso. Però attraverso il pensiero positivo puoi dare una ragione alla tua giornata: non passerai l’esame di domani ma sfrutterai la giornata di oggi per fare qualcosa di produttivo, anziché studiare all’ultimo momento per un esame fallito in partenza. Che cosa vorresti dimostrare? Perché studiare per un esame già fallito? Se sei perfettamente consapevole che sia impossibile superarlo con una sola giornata di studio, allora non sprecare tempo e passa al prossimo. 

Invece, se hai studiato ma temi comunque di non essere preparato abbastanza e quindi hai paura di non farcela, converti le tue paure e la tua ansia in un pensiero positivo: provaci. Pensare subito che ci riuscirai per certo e che andrà tutto bene, è sicuramente molto complicato all’inizio; però puoi scegliere di non pensare negativo, ovvero di smettere di martellarti con i pensieri ossessivi e concentrarti a fare altro. Se domani hai l’esame allora continua a prepararti, e se sei stanco di studiare, fai altro, purché non ti fermi a pensare negativo: altrimenti sarà la tua rovina. Piuttosto che stare fermo, sdraiato sul letto a ossessionarti sul risultato di domani, fai qualunque altra cosa ma non pensare negativo: altrimenti creerai l’evento per domani perché vada peggio di quanto sarebbe dovuto andare! Controlla il tuo pensiero, pensa positivo o quantomeno non passare il tempo a pensare negativo. Il pensiero crea, quindi se continui a pensare negativo, stai alimentando gli eventi negativi che potrebbero accadere per farti andare storto l’esame; invece, se smetti di pensare negativo, prima di tutto smetti di alimentare lo stress e tutto ciò che ne segue, dopodiché potrai iniziare a pensare un po' più positivo. Domani avrai l’esame, non è il primo e non è l’ultimo ostacolo che dovrai superare, non durerà un giorno intero ma solamente pochi minuti. Perché stressarti un intero giorno o un’intera settimana per un evento che durerà solo pochi minuti? Perché decidere di stare male, di soffrire, di entrare in panico, per qualcosa che accadrà solo domani e per pochissimo tempo? Silenzia la tua mente, scegli di non cadere nella trappola dell’angoscia, dello stress e dell’ansia, perché sono devastanti per la tua salute fisica e mentale. Hai studiato? Fine, se puoi studiare ancora fallo, se non riesci perché troppo stanco allora è inutile pensarci; se non sei davvero stanco allora studia, se sei troppo stanco e sarebbe inutile studiare ancora allora smetti di pensarci. Libera la tua mente! 

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Siamo troppo abituati a punire noi stessi e credere che se non facciamo il nostro dovere allora dobbiamo sentirci in colpa e trattarci male. Hai studiato per l’esame e temi che questo possa andare male ma non hai più le forze di studiare ancora, ti senti in colpa e ti punisci, pensando che se non puoi studiare allora non devi fare nient’altro, come se fossi in punizione. Non sei più un bambino e non sei il tuo genitore: smettila di punire te stesso come facevano quando eri piccolino. Sei abbastanza grande per capire se hai voglia di studiare oppure no: se proprio non riesci a studiare, che senso ha rimanere a letto a fare niente, pensando e ossessionandoti sull’esame di domani? Non hai motivo di punirti: punisciti solamente se sai di poter studiare ma sei troppo pigro per farlo, perché questo è un altro discorso. Però, se sei perfettamente consapevole che più di così non puoi fare, che hai già fatto tutto il possibile e che non puoi fare oltre, allora fai qualcos’altro; purché non ti fermi a fare un bel niente. Inutile dire che se farai qualcos’altro, come andare in palestra o a fare due passi al parco, non dimenticherai tutto ciò che hai studiato come per magia, ritrovandoti domani a non superare l’esame a causa della passeggiata fatta il giorno prima. Se non lo superi è perché non hai studiato bene in tutto il tempo che avevi a disposizione, non di certo per la passeggiata del giorno prima. Ma cosa credi, che se chiudi il libro e rimani tutto il giorno sdraiato a letto ad ossessionarti, ti manterrà la mente lucida e domani supererai l’esame grazie a questo? I nostri genitori ci hanno abituato a restare in casa per punizione: “Studia altrimenti non esci!”. Questo significa che, se non studi, non puoi uscire. Credere però che, pur avendo studiato, pur essendoti impegnato tanto, ti debba punire ugualmente – come facevano quand’eri piccolo! – solo per paura di non aver fatto abbastanza, possa cambiare qualcosa, ti sbagli di grosso. Se resti a casa ad ossessionarti e senza aprire il libro, o se esci di casa o fai qualcos’altro, non cambia le sorti dell’esame di domani. Anzi, di sicuro ti renderà meno teso e ansioso rispetto a passare la serata ad ossessionarti. 

Con l’esempio dell’esame, voglio farti capire la differenza fra agire e pensare. Se puoi cambiare un evento, per esempio studiando di più per l’esame di domani, allora resta in casa e studia, perché il sacrificio di oggi ti porterà a non doverti sacrificare durante i prossimi mesi; in quanto se domani supererai l’esame non dovrai trascinartelo ad una prossima data. Però, se hai già studiato e sai che non puoi fare più nulla di quanto hai già fatto, e non hai nessuna intenzione di studiare ancora, allora non rimanere fermo a pensarci; ma fai qualcos’altro, qualunque cosa pur di non stare fermo a pensare negativo. Questo vale per ogni singola situazione della nostra vita, e non soltanto per gli esami! Se hai paura di qualcosa, se ti spaventa un evento o sei in ansia per una riunione, fai il possibile per arrivarci preparato. Se hai già fatto tutto quello che potevi, allora smettila di pensarci e occupati di altro. Perché restare fissato a pensare a quell’evento ti fa male mentalmente, fisicamente, e inoltre il tuo pensiero negativo creerà maggiori ostacoli per quella giornata. Ergo smetti di pensare, piuttosto occupati di altro. Il primo passo per imparare a pensare positivo è quello di smettere di pensare negativo; specialmente quando non ce ne sarebbe davvero bisogno ma ti ostini a passare le ore, o peggio ancora, le intere giornate, nel vero senso della parola, ad ossessionarti su un evento che ti spaventa. Diminuisci i tuoi pensieri negativi e gli eventi futuri inizieranno a migliorare, diventando sempre più positivi. Dopodiché passeremo al cambiare l’approccio mentale verso gli eventi, pensando a loro con una consapevolezza molto più positiva. 

Fine pagina 4 su 4. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

1281 commenti
  • dondy - 17:14 17/08/24

    Cerco di controllare i miei pensieri o, meglio, di avere piena coscienza e consapevolezza dei mie meccanismi mentali. Se i pensieri sono troppi, se sono negaivi o non mi portano a niente di buono, smetto di tenere questi pensieri e cerco di cambiarli, anche con qualche strategia pratica tipo fare una passeggiata nel verde, cucinare, cantare, leggere...tutto pur di non farmi intrappolare dai pensieri pessimistici o negativi. Sono una persona ottimista, non illusa, ma realista, a volte triste per ciò che vedo intorno a me, ma pur sempre ottimista e questo credo proprio sia un dono.

  • liliana12 - 18:38 04/08/24

    Ho provato in passato ad utilizzare la legge di attrazione ma non ci sono riuscita ad attrarre cosa che desideravo nonostante il pensiero positivo. Non capisco come mai

  • Etoile - 16:49 02/08/24

    È da più o meno tre anni che uso il pensiero positivo per ottenere ciò che desidero... La legge dell'attrazione sembra una magia!

  • mirador Medaglia per aver completato lo Step 1 per la 3ª volta Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 - 12:46 01/08/24

    Questo percorso mi ha fatto innanzitutto capire, tramite la pratica del non pensiero, che i pensieri che arrivano e/o ci colpiscono sono tendenzialmente negativi, quindi non adatti allo scopo evolutivo. Il non pensiero ha migliorato e sta continuando a migliorare la mia vita, così come il pensiero positivo che, come viene spiegato benissimo in questo articolo, è un qualcosa che va messo in pratica per capirlo realmente e per far sì che le cose cambino in positivo, altrimenti rimane solo un'idea in testa che qualche ora dopo ci dimentichiamo. Ho notato che quando si pensa negativo e ci si ossessiona troppo su qualcosa il tempo passa anche più velocemente, rendendo le giornate apatiche, e ci si accorge troppo tardi di averle sprecate a non fare nulla di costruttivo, mentre pensando positivo e ovviamente continuando a meditare e a svolgere le tecniche, si riescono a fare molte cose durante una giornata e mi accorgo anche che il tempo passa regolarmente o anche più lentamente a volte. Questo dà soddisfazione in quanto, pensando positivo, ci si accorge anche di essere realmente coscienti di ciò che si fa durante la giornata, e questo cambia davvero tutto, nonché rafforza anche la qualità del percorso spirituale

  • sole. Medaglia per aver completato lo Step 1 - 07:06 01/08/24

    Praticamente ne colgo il senso della prima all ultima parola. Pensare negativo appartiene di più a questa dimensione ma questo non vuole dire che ognuno di non non possa interrompere questo ciclo. Di base non sono affatto una persona pessimista ma credo sia il modo del low per agganciarmi e preciso anche sulle cose più futili del mondo .so che non è oscuro ma molto furbo..ma adesso mi sento più forte . Ho imparato a cacciare via un pensiero che non mi piace e a ripulire di prana per dare spazio ad un pensiero più fresco e pulito e sinceramente...si vive meglio ! Anche se le insidie del low sono infinite

  • deb Medaglia per aver completato lo Step 1 - 18:16 30/07/24

    Quanto è facile dimenticarsi delle cose più semplici? Il pensiero negativo è il blocco che penso abbiano tutti, non ci permette di lasciare andare e ci riempie la testa per non lasciare spazio a nient altro. Probabilmente l ho già detto ma il Low utilizza proprio questo mezzo contro di me. Ma parlando appunto di pensiero positivo ho avuto un concreto miglioramento! Da chè passavo giornate intere immersa nelle ossessioni e nei pensieri negativi immaginando situazioni disastrose ora avviene solo per pochi minuti e in automatico respiro Prana. Sono diventata consapevole che essi siano pensieri estranei a me, lo sono sempre stati, ed è molto molto più facile sostituirli o praticare il non pensiero. Purtroppo però per quei pochi minuti avviene ancora ma ho una consapevolezza molto diversa dall inizio e anche la mia reazione è cambiata e cioè distacco subito. (prima mi immergevo dentro). Penso che sia proprio lo scopo di un percorso spirituale e cioè non di cambiare identità ma cambiare il modo di reagire acquisendo appunto più consapevolezza man mano che si va avanti. grazie🩵

  • stefania10 - 17:38 24/07/24

    Sto cercando già da un po’ di essere ottimista e di scacciare i pensieri dannosi, anche se non è sempre facile perché chi ci circonda fa del massimo per riportarmi nel low, ma devo dire che piano piano vedo miglioramenti e li sento

  • bethelight - 20:00 23/07/24

    All'inizio il percorso spirituale è un lanciarsi nell'ignoto, guidati dalla curiosità, per scoprire un nuovo mondo davvero interessante, poi piano piano, con la pratica e la costanza, si comprende realmente ciò che si è letto nel teorico e si inizia a prenderlo più seriamente, a ricavare sempre più benefici e ad introdurlo sempre più nella vita di tutti i giorni. Col fatto che praticamente ovunque, intorno a noi, ogni persona si lascia trascinare dal low e dagli eventi low come se fossero la cosa più importante, iniziano a lamentarsi ed avere uno stato negativo, per forza di cose siamo abituati a farci buttare giù e seguire anche noi queste brutte influenze. Quando invece uno stato mentale positivo ti fa vivere nel giusto modo, senza ansie o paranoie inutili, ti aiuta e migliora ogni cosa! Ho avuto varie esperienze dove il pensiero diventava realtà, infatti anche per questo capisco l'importanza di mantenere sempre il pensiero positivo.

  • danyp - 20:01 16/07/24

    Da quando ho iniziato il mio percorso evolutivo, sono cambiata molto. È difficile ma con i tempi necessari, riesco a non arrabbiarmi più come una volta e cerco di vedere cosa c'è dietro un evento che destabilizza. Un amico pessimista nato che ho cercato di ragionare al positivo mi ha chiesto "da quando sei cosi zen?" Non è facile, per niente, le influenze negative sono ovunque, io mi allontano se non posso mitigare quelle persone.

  • graziano.g - 01:13 16/07/24

    Un reale percorso di crescita spirituale o psichica richiede quasi certamente una modifica della qualità dei pensieri. E' vero che il pensare negativamente in modo quasi abitudinario innesca un circolo vizioso autolesionistico; al contrario l'abitudine coltivata per il pensiero positivo innesca un circolo virtuoso perchè sia le modificazioni gradualmente prodotte in profondità nella mente, sia le energie messe in gioco sono ora indirizzate verso obiettivi costruttivi ed è molto probabile che questi trovino realizzazione in un modo o nell'altro, proprio per una sinergia di fattori. Purtroppo per natura si è piuttosto predisposti al pensiero negativo, essenzialmente per l'eredità biologica di comportamenti atavici: la componente 'animale', quindi puramente istintiva, dell'umanità è segnata dai milioni di anni di esistenza esposta continuamente a minacce naturali ed attacchi di predatori (la lotta per la sopravvivenza). Anche l'uomo 'moderno ' deve fare i conti con questi meccanismi di attacco, di difesa o di fuga che agiscono al di sotto della coscienza. Tuttavia riflettere sull'origine della coscienza e sulle cause dell'evoluzione estremamente accelerata del genere Homo Sapiens è già un fondamento al pensare positivo.

  • noemy Medaglia per aver completato lo Step 1 - 18:55 15/07/24

    Siamo, secondo me, cresciuti in un mondo che ci ha sempre fatto credere che le cose brutte accadono spesso e volentieri. Il fatto che da piccolo ti inculchino in testa la negatività legata ad ogni ambito...che sia la fatica del lavoro che non sarà mai retribuito abbastanza, piuttosto che il fatto che non potrai mai realizzare i tuoi sogni perchè non vivi in un film, oppure che dovrai tirarti su le maniche e faticare, soffrire, lavorare, abbassare la testa... Se ne sentono talmente tante di "frasi fatte" del genere, che probabilmente ti rimangono dentro come un mantra. E anche quando cresci, continuano a risuonarti. Anni fa ero di un pessimismo spaventoso, ma in questi ultimi anni, avvicinandomi a questo nuovo mondo ho iniziato a cambiare un po' e sono ormai sicura che con i tuoi insegnamenti riuscirò a migliorare molto! GRAZIE!!

  • frances - 14:58 09/07/24

    IN EFFETTI SIAMO NOI STESSI CON I NOSTRI PENSIERI A ROVINARCI L'ESISTENZA. BASTEREBBE RILASSARSI E PENSARE CHE A TUTTO C'E' RIMEDIO E CHE PER OGNI PROBLEMA SI PUO' TROVARE LA SOLUZIONE PERTANTO E' INUTILE PREOCCUPARSI PRIME CHE UNA COSA ACCADA, NON SERVE A NULLA SE NON A FARCI STARE MALE! SICURAMENTE NON E' FACILE AVERE SEMPRE PENSIERI POSITIVI MA QUANDO SIAMO ASSALITI DALL'ANSIA O DALLA PAURA CONVIENE FARE UNA PAUSA MAGARI FACENDO UNA PASSEGGIATA O ASCOLTANDO UN PO' DI BUONA MUSICA E TUTTO SARA' RIDIMENSIONATO!

  • vincens - 11:13 09/07/24

    Quanta risonanza in questo articolo! Molti di noi hanno praticamente trascorso la propria gioventù con questi pensieri negativi, con vari sensi di colpa ecc., soprattutto inerenti all'esperienza scolastica. Non è semplice sradicare questo tipo di atteggiamenti, poiché spesso sono retaggio culturale e familiare, ma con tanta pratica e consapevolezza si possono superare. Riconoscerli è già un primo passo. Grazie

  • nike Medaglia per aver completato lo Step 1 - 16:17 07/07/24

    Pensare positivo è stato difficile per certi momenti nella mia vita, ovviamente, non allenandomici ed essendo i balia del mondo, quando si sente, senza esserne consapevoli, quella sensazione di essere alla deriva, senza uno scopo o un appiglio saldo, è molto difficile. In un certo concordo con i teologi che dicono che si è più infelici tanto più ci si allontana da dio. Sacro santo. La presenza della prana ha cambiato tanto nella mia vita, anche se il mio pensiero non è il più pulito, mi ritrovo ancora a pensare cosa serebbe successo se le cose fossero andate diversamente, al fatyo che magari potro uscirne vincitore da questa vita, ma ho gia perso tanto e troppo per essere accettabile come soddisfazione. Io non ascolto troppo tutto ciò nonostante me le senta vibrare dentro visto che colpiscono ovviamente più forte quando sei stanco e con le difese basse, perché proprio li possono entrare. Ho notato come il modo di vedere le cose cambiasse il proprio mondo interiore e poi esteriore già tempo addietro e per fortuna, questo mi ha riportato in ACD, un percorso dove avevo già fallito, ma che è il luogo dove si trova ciò che desidero, e in cui io lo vedo. Ora ho una maturità diversa spero e comunque ancora non riesco nonostante tutta questa pratica ad avere un pensiero profondamente positivo. Devo molto a questa tecnica e spero che sarà la prima che inconsapevolmente porterò ai più alti livelli. Grazie. Buonagiornata

  • sole15 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 9 - 13:21 05/07/24

    Anche io mi ritenevo 'realista' quando avevo pensieri pessimistici sulle cose. Mi serviva conoscere la realtà per come è davvero per capire che non c'è bisogno di tenere perennamente l'umore basso e, anzi, è controproducente. Infatti se solo mi fermavo alla lettura di libri o articoli dove spiegano l'importanza del pensiero positivo, non sarei mai riuscita a cambiare prospettiva. Quando hai le prove e le vedi, le senti, le percepisci, ti viene quasi naturale cambiare atteggiamento, perchè capisci che in realtà tu non sei così, né hai bisogno di esserlo. Mai restare rimuginare su qualcosa per troppo tempo! Se non si passa ad altro si verrà risucchiati come una voragine.