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Step 1 - N° 44

Il Pensiero - Pensare Positivo per non pensare negativo (3 parte)

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Il Pensiero è l'ostacolo che ogni uomo dovrà superare se vorrà trovare Se stesso. 

Il pensiero è perlopiù influenzato dall'esterno e dagli altri, infatti pochi sono i pensieri che sono realmente tuoi. Fra questi, i più pericolosi sono quelli negativi o anche detti pessimistici, che ti buttano giù come un peso morto legato ai tuoi fianchi, sempre pronti a farti cadere. Eliminare tutti i pensieri in una sola volta è impossibile, ma si può abituare la propria mente a pensare positivo, anziché lasciarla libera di buttarci giù in qualunque momento come fosse un grande masso pronto a farci crollare nell'abisso più profondo. Il pensiero negativo è il peggior nemico dell'evoluzione spirituale, motivo per il quale bisogna imparare a istruirlo. 

Inizialmente potresti sottovalutare l'idea di pensare positivo, perché ritieni che non faccia per te e che tu abbia delle buone ragioni per essere "realista", al quale ti approcci come se fosse sinonimo di "pessimista". Pensi che, il pensare positivo, sia una di quelle tecniche comportamentali che vanno tanto di moda per sembrare splendidi davanti agli altri, ma che non cambierebbe alcunché nella tua vita reale. Potresti ritenere che pensare positivo sia un modo come un altro per illudersi che qualcosa di bello possa accadere, mentre la vita ti porta sempre brutte notizie. Seguire un percorso spirituale non significa dover cambiare il proprio pensiero per adattarlo a quello che viene insegnato al suo interno; quindi non significa cambiare ciò che sei o ciò che pensi. Seguire un percorso spirituale significa aprire la propria mente alla comprensione di tutto quello che ci circonda, perché possiamo vederlo e comprenderlo con vedute più ampie. Perciò un buon percorso spirituale non ti chiede di cambiare te stesso o ciò che pensi, ma di capire se ciò che pensi è veramente ciò che sei, oppure se hai seguito l'inclinazione pessimistica a cui tutti siamo sottoposti. Di conseguenza un vero percorso spirituale ti cambia, non perché vada contro il tuo volere, ma perché ti offre l'opportunità di decidere chi vuoi essere, anziché subire ciò che sei dovuto diventare per farti accettare dagli altri. 

Iniziare a praticare il pensiero positivo è ben più complesso di quanto sembri, perché non c'è nessuno che possa entrare nella tua mente per consigliarti, dirti cosa stai sbagliando o come migliorare ciò che pensi; ci devi riuscire da solo. Però posso spiegarti le motivazioni per le quali dovresti iniziare il percorso del pensiero positivo, in quanto porterà molti più benefici all'evoluzione delle tue doti sensoriali e alla tua vita di tutti i giorni. La spiritualità non è una vita a sé, ma è un'aggiunta alla tua vita personale che potrà migliorartela verso ogni ambito. Di sicuro hai iniziato questo percorso per evolvere il tuo Sesto senso, per scoprire le verità oltre questa dimensione e provare nuove esperienze, ma quando comincerai a mettere in pratica le tecniche più seriamente, in primo luogo la Meditazione, ti renderai conto che questa porta molti più benefici di quanto inizialmente pensassi. Perché la meditazione non si riduce a farti avere qualche esperienza extra-sensoriale, ma ti migliora la vita quotidiana, la salute fisica, la capacità di relazionarti con gli altri, aumentando dai più piccoli ai più grandi successi personali senza che tu capisca da dove viene tutta questa fortuna. Con il tempo, inizierai a vedere la spiritualità come qualcosa che va ben oltre la semplice attività curiosa aggiunta alla tua routine, ma la vedrai come un gesto necessario per stare bene e iniziare al meglio la giornata; un po' come l'atto di sgranchirsi le ossa appena sveglio. Verrà tutto molto più spontaneo. Per il momento devi metterti a confronto con il Low, con i mille pensieri e ostacoli che ti getta davanti agli occhi per farti distrarre dalla tua evoluzione, ma se sceglierai di ascoltare te stesso, anziché i pensieri che insistono a farti mollare, riuscirai a raggiungere questo livello di appartenenza. La spiritualità non sarà più un hobby, ma una parte di te che da sempre sentivi mancare e che finalmente sei riuscito a trovare. 

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L'atto di pensare positivo è definibile come una tecnica, perché esso va allenato durante il giorno e preso alla lettera. Esso non equivale alla Meditazione, perché durante la pratica meditativa devi imparare a restare in non pensiero; durante il resto del giorno, però, bisogna istruire il proprio pensiero affinché diventi quantomeno positivo, anziché un nemico forte che continua a martellarti e buttarti giù per ogni cosa. Pensare positivo non è facile perché ti ritrovi ad avere sempre buone ragioni per pensare negativo, per credere di non farcela, per avere dubbi su te stesso o sulle tue capacità, o per temere che qualcosa possa andare storto "come sempre"; in qualunque ambito della tua vita. Quindi si tratta di un vero e proprio percorso di pratica, in cui ogni giorno dovresti cercare di direzionare il tuo pensiero verso il lato più positivo, anziché cascare nel tranello e affliggerti del male mentale; come sei abituato a fare e nemmeno più ti rendi conto di ciò, per quanto è impresso nelle tue abitudini. Pensare positivo non è solo un modo per essere più felici durante il giorno – che non è poco – ma aiuta a concretizzare eventi positivi nella tua vita. Anche se ora è tutto nuovo per te, tutto ciò che ci circonda è fatto e messo in moto dall'energia, ciò significa che il tuo pensiero – che è un tipo di energia – può influenzare il mondo che ti circonda. Non si tratta solo delle tue azioni giornaliere, che possono influire sulla vita degli altri, ma anche dei tuoi pensieri. Forse ora provi difficoltà a credere che il tuo pensiero possa essere capace di creare, sostenendo che il pensiero sia soltanto un pensiero. Eppure, probabilmente, sei il primo a credere nel malocchio, temendo che una persona molto invidiosa possa pensarti con malizia e, con il solo pensiero cattivo, possa influenzare negativamente la tua vita e portarti sfortuna; farti capitare un incidente, e così via. Perché ritieni che solo le persone invidiose possano creare attraverso il loro pensiero? Ciò significa che le persone invidiose hanno una marcia in più, tanto da riuscire a materializzare il loro desiderio con un semplicissimo pensiero? No, ovviamente; tutti noi creiamo con la nostra mente, però lo facciamo con incoscienza per cui non siamo capaci di creare a comando e non siamo allenati per controllare le nostre emozioni. Così facendo creiamo sia eventi negativi che positivi, ma soprattutto quelli negativi, perché abbiamo la brutta abitudine di pensare molto più negativo rispetto invece a quanto dovremmo pensare positivo. 

Per mezzo di questo percorso spirituale imparerai a creare gli eventi con il tuo volere, ma prima di insegnarti queste tecniche devi imparare a migliorare il tuo pensiero positivo. Per imparare a creare con il pensiero, devi prima allenarti a capire quali sono i tuoi desideri da quelli che invece ti vengono imposti. Quindi imparerai ad utilizzare l’intento, ovvero un pensiero così veloce che non ha il tempo di associare un’immagine o una parola; io lo definisco un sentimento mentale, perché nasce dal petto ma è più forte del pensiero. Prima di arrivare a ciò bisogna lavorare per migliorare il proprio pensiero, affinché sia sempre più positivo e meno negativo. Le tre tecniche fondamentali per iniziare al meglio il percorso spirituale sono: la Meditazione, la Protezione e il Pensiero Positivo. Naturalmente ci sono molte più tecniche che insegno e sono tutte molto importanti, ma queste tre tecniche formano la base concreta su cui creare il tuo percorso di Risveglio; sono come i pilastri principali che non dovrai mollare mai, altrimenti tutto il resto crollerà. È normale, specie agli inizi, credere che il pensiero positivo non sia poi così importante, ma con l’esperienza pratica, specialmente con la Meditazione, ti renderai conto di quanto invece sia necessario mantenere una mente positiva anche durante il giorno, e non soltanto durante la sessione meditativa. Tutto ciò che influenza la nostra mente tenta di farci pensare negativamente, con un retrogusto continuo di pessimismo. Anziché pensare che andrà tutto bene, penseremo sempre che potrebbe accadere qualcosa per cui la nostra giornata, il nostro progetto o il nostro futuro, possa andare male. Il punto è che non c’è un vero motivo per pensarlo, però noi vogliamo comunque insistere che debba essere così. Quasi ci stupiamo quando un progetto fila liscio senza intoppi, come se fossimo talmente abituati ai problemi che la loro assenza inizia a farceli mancare. 

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Anche in questo caso, sarebbe impossibile combattere contro i pensieri negativi con la forza, perché alla fine troverebbero la parola giusta per metterti a tacere e averla vinta su di te. Invece, puoi abituarli piano piano a prendere una piega sempre più ottimista, finché non avrai raggiunto il controllo. Dopo aver imparato a pensare positivo, capirai quanto sia importante pensare anche di meno durante il giorno, ma ci arriveremo in seguito. Cerca di convertire ogni pensiero in qualcosa di più positivo, che non significa irrazionale, bensì essere razionalmente positivi. Se domani hai un esame e non hai studiato niente e sai già che sarà un esame molto difficile, tanto che sia impossibile superarlo, è inutile passare la giornata a soffrire pur sapendo che un solo giorno non ti basterebbe per studiare tutto; quindi perché decidi di sprecare questo giorno a stare in ansia e ossessionarti sul domani? Sai già che non lo passerai e non è la fine, non è l’ultima occasione, e se lo fosse avresti dovuto pensarci prima; ora non hai motivo di disperare, piuttosto preparati per la prossima data. Piuttosto che passare la giornata a stare male mentalmente, accetta di non essere pronto per domani e pensa che hai l’opportunità di prepararti molto meglio per la prossima data. È una scocciatura, è una rottura, ma ci dovevi pensare prima; ora invece è tardi e non è necessario buttare all’aria anche quest’ultima giornata, perché potresti invece usarla per portarti avanti con altre materie o per la prossima data dello stesso esame. Come vedi pensare positivo non significa essere irrazionali, illudendoti di poter superare l’esame senza aver combinato nulla per farlo e poi, ovviamente, andare lì, venire bocciato, e vederti crollare il mondo addosso. Però attraverso il pensiero positivo puoi dare una ragione alla tua giornata: non passerai l’esame di domani ma sfrutterai la giornata di oggi per fare qualcosa di produttivo, anziché studiare all’ultimo momento per un esame fallito in partenza. Che cosa vorresti dimostrare? Perché studiare per un esame già fallito? Se sei perfettamente consapevole che sia impossibile superarlo con una sola giornata di studio, allora non sprecare tempo e passa al prossimo. 

Invece, se hai studiato ma temi comunque di non essere preparato abbastanza e quindi hai paura di non farcela, converti le tue paure e la tua ansia in un pensiero positivo: provaci. Pensare subito che ci riuscirai per certo e che andrà tutto bene, è sicuramente molto complicato all’inizio; però puoi scegliere di non pensare negativo, ovvero di smettere di martellarti con i pensieri ossessivi e concentrarti a fare altro. Se domani hai l’esame allora continua a prepararti, e se sei stanco di studiare, fai altro, purché non ti fermi a pensare negativo: altrimenti sarà la tua rovina. Piuttosto che stare fermo, sdraiato sul letto a ossessionarti sul risultato di domani, fai qualunque altra cosa ma non pensare negativo: altrimenti creerai l’evento per domani perché vada peggio di quanto sarebbe dovuto andare! Controlla il tuo pensiero, pensa positivo o quantomeno non passare il tempo a pensare negativo. Il pensiero crea, quindi se continui a pensare negativo, stai alimentando gli eventi negativi che potrebbero accadere per farti andare storto l’esame; invece, se smetti di pensare negativo, prima di tutto smetti di alimentare lo stress e tutto ciò che ne segue, dopodiché potrai iniziare a pensare un po' più positivo. Domani avrai l’esame, non è il primo e non è l’ultimo ostacolo che dovrai superare, non durerà un giorno intero ma solamente pochi minuti. Perché stressarti un intero giorno o un’intera settimana per un evento che durerà solo pochi minuti? Perché decidere di stare male, di soffrire, di entrare in panico, per qualcosa che accadrà solo domani e per pochissimo tempo? Silenzia la tua mente, scegli di non cadere nella trappola dell’angoscia, dello stress e dell’ansia, perché sono devastanti per la tua salute fisica e mentale. Hai studiato? Fine, se puoi studiare ancora fallo, se non riesci perché troppo stanco allora è inutile pensarci; se non sei davvero stanco allora studia, se sei troppo stanco e sarebbe inutile studiare ancora allora smetti di pensarci. Libera la tua mente! 

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Siamo troppo abituati a punire noi stessi e credere che se non facciamo il nostro dovere allora dobbiamo sentirci in colpa e trattarci male. Hai studiato per l’esame e temi che questo possa andare male ma non hai più le forze di studiare ancora, ti senti in colpa e ti punisci, pensando che se non puoi studiare allora non devi fare nient’altro, come se fossi in punizione. Non sei più un bambino e non sei il tuo genitore: smettila di punire te stesso come facevano quando eri piccolino. Sei abbastanza grande per capire se hai voglia di studiare oppure no: se proprio non riesci a studiare, che senso ha rimanere a letto a fare niente, pensando e ossessionandoti sull’esame di domani? Non hai motivo di punirti: punisciti solamente se sai di poter studiare ma sei troppo pigro per farlo, perché questo è un altro discorso. Però, se sei perfettamente consapevole che più di così non puoi fare, che hai già fatto tutto il possibile e che non puoi fare oltre, allora fai qualcos’altro; purché non ti fermi a fare un bel niente. Inutile dire che se farai qualcos’altro, come andare in palestra o a fare due passi al parco, non dimenticherai tutto ciò che hai studiato come per magia, ritrovandoti domani a non superare l’esame a causa della passeggiata fatta il giorno prima. Se non lo superi è perché non hai studiato bene in tutto il tempo che avevi a disposizione, non di certo per la passeggiata del giorno prima. Ma cosa credi, che se chiudi il libro e rimani tutto il giorno sdraiato a letto ad ossessionarti, ti manterrà la mente lucida e domani supererai l’esame grazie a questo? I nostri genitori ci hanno abituato a restare in casa per punizione: “Studia altrimenti non esci!”. Questo significa che, se non studi, non puoi uscire. Credere però che, pur avendo studiato, pur essendoti impegnato tanto, ti debba punire ugualmente – come facevano quand’eri piccolo! – solo per paura di non aver fatto abbastanza, possa cambiare qualcosa, ti sbagli di grosso. Se resti a casa ad ossessionarti e senza aprire il libro, o se esci di casa o fai qualcos’altro, non cambia le sorti dell’esame di domani. Anzi, di sicuro ti renderà meno teso e ansioso rispetto a passare la serata ad ossessionarti. 

Con l’esempio dell’esame, voglio farti capire la differenza fra agire e pensare. Se puoi cambiare un evento, per esempio studiando di più per l’esame di domani, allora resta in casa e studia, perché il sacrificio di oggi ti porterà a non doverti sacrificare durante i prossimi mesi; in quanto se domani supererai l’esame non dovrai trascinartelo ad una prossima data. Però, se hai già studiato e sai che non puoi fare più nulla di quanto hai già fatto, e non hai nessuna intenzione di studiare ancora, allora non rimanere fermo a pensarci; ma fai qualcos’altro, qualunque cosa pur di non stare fermo a pensare negativo. Questo vale per ogni singola situazione della nostra vita, e non soltanto per gli esami! Se hai paura di qualcosa, se ti spaventa un evento o sei in ansia per una riunione, fai il possibile per arrivarci preparato. Se hai già fatto tutto quello che potevi, allora smettila di pensarci e occupati di altro. Perché restare fissato a pensare a quell’evento ti fa male mentalmente, fisicamente, e inoltre il tuo pensiero negativo creerà maggiori ostacoli per quella giornata. Ergo smetti di pensare, piuttosto occupati di altro. Il primo passo per imparare a pensare positivo è quello di smettere di pensare negativo; specialmente quando non ce ne sarebbe davvero bisogno ma ti ostini a passare le ore, o peggio ancora, le intere giornate, nel vero senso della parola, ad ossessionarti su un evento che ti spaventa. Diminuisci i tuoi pensieri negativi e gli eventi futuri inizieranno a migliorare, diventando sempre più positivi. Dopodiché passeremo al cambiare l’approccio mentale verso gli eventi, pensando a loro con una consapevolezza molto più positiva. 

Fine pagina 4 su 4. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

1281 commenti
  • maddalenad Medaglia per aver completato lo Step 1 - 16:04 20/04/24

    Pensare positivo è sempre stato suggerito ma con una grande leggerezza, come fosse una banalità. Certo che qui Angel ne dà una spiegazione molto più profonda e non scontata. Mi rendo conto che le espressioni angosciate oppure le conversazioni pessimistiche abbassano notevolmente ol tonale, come i colleghi che non fanno altro che lamentarsi e via dicendo. Sostituendo questi pensieri con altri positivi o sforzandosi di non cadere nella trappola del pessimismo, la nostra vita migliorerà di certo. Forse si poteva sintetizzare un pochino questo articolo, piuttosto che ripetere decine di volte questo concetto con l'esempio dell'esame, ma sicuramente il messaggio è passato!!! :)

  • Cora - 20:10 17/04/24

    Cercherò di impegnarmi ad avere pensieri più positivi ed eliminare i pensieri negativi, strano ,mi è più facile di praticare il non pensiero e trovo più difficile di pensare positivo.

  • babaji - 12:23 16/04/24

    Ama la vita e vivrai nella positività, alimentando costantemente la tua luce interiore con amore e gratitudine. grazie

  • MASSIMILIANO.OLIVERI - 16:11 09/04/24

    Buon giorno a tutti voi 🙏🤗,riguardo all'articolo sul PENSIERO POSITIVO, è davvero POSITIVO ASSAI riuscire a Pensare in questa maniera,ma è anche Molto DIFFICILE.....ma, NEMMENO IMPOSSIBILE RIUSCIRCI e, già qua scrivo in maniera POSITIVA e non il contrario;ma bisogna ESSERLO SEMPRE, NONOSTANTE LE DIFFICOLTÀ QUOTIDIANE che, prontamente il LOW FREQUENCY mette in atto.Ho seguito DIVERSI METODI sul Pensiero Positivo, lo HOPONOPONO per me è il mantra delle COCCOLE e lo trovo STUPENDO,ho visto anche il metodo della ormai scomparsa LOUISE HAY che ha aiutato MILIONI di persone,le quali sono tutt'oggi molto riconoscenti,i suoi libri sono ancora molto venduti in gran parte del Mondo. LA SCRITTRICE pur troppo aveva subito VIOLENZE SESSUALI da ragazzina e diversi MALTRATTAMENTI di ogni specie e, questo l'aveva portata a VOLER ESSERE UNA PERSONA POSITIVA e così sembrava lo fosse DAVVERO DIVENUTA......LE fu DIAGNOSTICATO un TUMORE ALL'UTERO che fortunatamente riuscirono ad ASPORTARE e salvarle la Vita.MA dopo Diversi anni il TUMORE È RITORNATO PIÙ AGGRESSIVO DI PRIMA e pur troppo questa volta le costo' la Vita.Poco TEMPO prima di MORIRE, ONESTAMENTE lasciò uno scritto che Spiegava:"HO VINTO MOLTE BATTAGLIE,MA LA GUERRA PIÙ IMPORTANTE L'HO PERSA,NON SONO RIUSCITA A PERDONARE IL MIO STUPRATORE E L'ORGANO AMMALATO ME NE HA DATO CONFERMA,MI DISPIACE HO PERSO IO E VINTO LUI".Cosa Significa questo? Che se non c'è CONSAPEVOLEZZA, INTENTO ED ENERGIA,QUESTO TRIO DI POSITIVITÀ sul PERCORSO SPIRITUALE NON SI VINCONO BATTAGLIE E SI PERDE LA NOSTRA GUERRA PERSONALE,QUELL' APPUNTAMENTO INEVITABILE CHE BISOGNA ESSERE MOLTO PREPARATI,PRONTI CHE SI CHIAMA "MORTE".A PRESTO CARISSIMI OM SHANTY 🙏🌹☮️☮️☮️☮️☮️🤗

  • giugliano - 09:01 09/04/24

    Ancora prima di approdare all'accademia, mi ero reso conto di come la mente ed il pensiero influenzano la nostra vita. Da lì ho iniziato a scacciare immediatamente i pensieri negativi, sostituendoli con quelli positivi. Molto calzante l'esempio dello studio e degli esami. Questo vale per ogni questione della giornata. Ho anche imparato ad evitare persone che notoriamente sono ossessionate da pensieri negativi in qualsiasi momento della loro giornata. A poco o nulla valgono i consigli di mutare il pensiero da negativo in positivo se non si fa esperienza personale di questo.

  • caiocaio Medaglia per aver completato lo Step 1 per la 2ª volta Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 9 - 18:15 06/04/24

    ho capito la differenza tra essere positivi e pensare positivo. molte volte si è positivi per farsi piacere dagli altri, tipo quelli con il falso sorriso costante che sono simpatici con tutti, e poi dentro stanno esplodendo. quello si chiama essere positivi per non essere negativi, e fa male. pensare positivo invece è una cosa che esce naturale. io personalmente sono molto pessimistico di mio e con la meditazione mi rendo conto di essere molto piu pimpante e sereno, tranquillo, i pensieri negativi, i ricordi che fanno male, la nostalgia del passato, si affievolisce e automaticamente divento piu positivo, ma non è una cosa che mi impongo, non mi costringo ad essere positivo per attirare cose positive, è proprio automatico. bello come viene spiegato il concetto del pensiero positivo razionale. non serve disperarsi se le cose vanno male, non serve rovinarsi giornate intere se qualcosa non è andato o non sta andando come si vorrebbe, ma facciamo qualcosa per migliorarle.. certo a dirlo sembra che si possa mettere in pratica dall'oggi al domani, ma di sicuro è molto piu difficile di cosi, però il pensiero conta no? gia aver assimilato un concetto simile e averlo capito a fondo aiuta.. ora basta allenarsi

  • Betty - 08:28 06/04/24

    Praticare il nn pensiero è la cosa piu difficile ma con costanza ci riuscirò grazie

  • erianthe - 16:17 05/04/24

    Conoscevo già da molto tempo l'importanza del pensiero, come creazione della propria vita, eppure non riuscivo a controllarlo. Dal momento in cui ho iniziato a meditare sui chakra, il malessere, lo stress e il pensiero negativo, si sono piano piano affievoliti, fino quasi a scomparire e senza grande fatica. Ancora grazie

  • Omni Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 9 - 21:14 01/04/24

    Il pensiero potremmo definirlo "croce e delizia" di ogni essere umano perché innegabilmente è ciò che ci eleva rispetto ad altre forme di vita di questo pianeta come gli animali; essere in grado di strutturare pensieri e di articolarli è oggettivamente una qualità davvero meravigliosa e che permette, con essa, anche per esempio il maggior sviluppo di sentimenti più profondi (come per esempio l'empatia) che, appunto, necessitano di riflessione ed immedesimazione per sbocciare e fiorire nel loro splendore. Allo stesso tempo però può essere (e troppo spesso è) veramente pericoloso in quanto il low ed il "suo" regolatore si agganciano proprio ad esso per sfruttarlo e manipolarlo nelle fondamenta ed assicurarsi dunque di tenerci costantemente ancorati nelle vibrazioni più basse visto che noi lo valuteremo sempre come sincero solo perché nascerà dalla nostra mente. Penso sia innegabile considerare e realizzare come (osservando il proprio pensiero passo dopo passo) esso sia costantemente predisposto a pensare male, a giudicare peggio, ad aspettarsi costantemente che le cose vadano male, ecc, quasi come se fosse impostato sul pilota automatico sul lato della negatività; di conseguenza emerge con altrettanta chiarezza il profondo stato di manipolazione a cui è stato sottoposto dal low stesso (e dall'indottrinamento della società intera che spinge a vivere più come robot piuttosto che a porsi domande evolutive). Il silenzio mentale è, come sempre, la chiave di svolta, ma in attesa che questo venga "costruito e migliorato" diventa letteralmente indispensabile cominciare ad educarsi e proiettarsi verso il pensiero positivo (osservandosi, per l'appunto, in ogni momento e indirizzando l'automatismo negativo verso la positività). Spesso associamo superficialmente la positività all'irrazionalità, associamo la positività a volerci sforzare strenuamente e scioccamente di vedere il bello quando e dove non c'è, ma a quel punto si passerebbe da un estremo (la perenne negatività come mood di vita) all'altro (una positività stralunata e poco collegata alla realtà) ma la verità è sempre al centro: bisogna semplicemente correggere il proprio sguardo portandolo a concentrarsi su motivi sensati e razionali che ci conducono verso l'equilibrio e che spesso sono correlati all'Azione immediata per rimediare/migliorare la cosa che in quel momento sta creando un disagio (piuttosto che continuare a piangersi addosso come si tende a fare quando si persevera nella negatività).

  • selene93 - 16:18 24/03/24

    Hai colto perfettamente quando dici che siamo abituati a pensare in modo negativo considerandolo pensieri realista. Ho passato la vita a guardare alla vita in modo negativo, a credere che se le cose filano lisce qualcosa sta andando sicuramente storto... E a credere che questo è pensiero realistico e obiettivo. Nessuno mi ha mai insegnato che invece questo è solo uno dei modi di guardare alla realtà. Ci sono stati periodi nei quali il pensiero negativo mi trascinava letteralmente sul fondo, pensare negativo è diventata la mia abitudine.

  • talea Medaglia per aver completato lo Step 1 - 21:48 20/03/24

    Pensare positivo non è semplice, soprattutto all'inizio, perché i pensieri che tendono ad affollare la mente si intrecciano spesso in modo da prospettare situazioni complesse e negative. Mano a mano che ci si impegna però nel pensiero positivo o per lo meno nel pensare in modo non negativo, tutto diventa sempre più semplice e leggero. Le persone che mi circondano dicono che porto sempre una ventata di positività, anche se a dire la verità è più facile il sostegno motivazionale rivolto verso gli altri che verso se stessi.

  • sarag Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 7 - 11:01 20/03/24

    L’articolo appena letto rende esplicitamente quello che succede nella mente di ognuno di noi quando ci condanniamo per non aver agito correttamente e ricadiamo in un loop senza uscita. I pensieri negativi sono fondamentalmente basati sulla sfiducia in se stessi e il più delle volte vengono coltivati per evitare le delusioni dell’insuccesso. Ho capito che è tutt’altro che superfluo convertire i propri pensieri da negativi e positivi in quanto un atteggiamento positivo porta anche ad avere emozioni positive, ci si sentirà più leggeri ed ottimisti, e già questo basterebbe come motivazione per cercare di modificarsi. Proprio per il fatto che si è ottimisti si è poi spinti a compiere con fiducia azioni che poco alla volta ci portano al raggiungimento dei nostri obiettivi, generando altra soddisfazione. È un circolo vizioso che si crea sia nel bene che nel male.

  • yole - 07:17 20/03/24

    Il pensiero è davvero potente e anche pericoloso soprattutto per coloro che non conoscono il suo potere. Dico sempre ai miei cari, anche davanti ad una situazione insolita per noi bisogna vedere o trovare anche il lato positivo, il negativo chiama il negativo, legge dell’attrazione. Può essere davvero difficile perché da bambini siamo abituati a pensare di tutto e di più, senza curare i nostri pensieri. Dobbiamo educare la nostra mente e di conseguenza i nostri pensieri. Una volta che entra nella nostra abitudine è come si registrasse nella nostra energia l’essere positivi! Grazie infinite 🫶🏼🌸

  • enricaercolani - 19:04 17/03/24

    Rispetto a anni fa in cui davo sempre ‘la colpa’ all’esterno di ciò che mi accadeva, oggi prendo le mie responsabilità e mi rendo conto che quando penso positivo le cose belle accadono e l’abbondanza è tanta. Al contrario se il pensiero è negativo, sono cosciente che è proprio vero che abbiamo la capacità di attirare cose ancora più pesanti.

  • miky79 - 11:43 15/03/24

    Mi e capitato spesso di ossessionarti tutto il giorno con pensieri negativi non riuscivo proprio a uscirne più mi distraevo e più tornavano anche perché ti bloccano completamente ma in questo percorso ho imparato lautorassicurazione sono migliorata molto ma ancora non abbastanza e un allenamento fostante