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Step 1 - N° 44

Il Pensiero - Pensare Positivo per non pensare negativo (3 parte)

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Il Pensiero è l'ostacolo che ogni uomo dovrà superare se vorrà trovare Se stesso. 

Il pensiero è perlopiù influenzato dall'esterno e dagli altri, infatti pochi sono i pensieri che sono realmente tuoi. Fra questi, i più pericolosi sono quelli negativi o anche detti pessimistici, che ti buttano giù come un peso morto legato ai tuoi fianchi, sempre pronti a farti cadere. Eliminare tutti i pensieri in una sola volta è impossibile, ma si può abituare la propria mente a pensare positivo, anziché lasciarla libera di buttarci giù in qualunque momento come fosse un grande masso pronto a farci crollare nell'abisso più profondo. Il pensiero negativo è il peggior nemico dell'evoluzione spirituale, motivo per il quale bisogna imparare a istruirlo. 

Inizialmente potresti sottovalutare l'idea di pensare positivo, perché ritieni che non faccia per te e che tu abbia delle buone ragioni per essere "realista", al quale ti approcci come se fosse sinonimo di "pessimista". Pensi che, il pensare positivo, sia una di quelle tecniche comportamentali che vanno tanto di moda per sembrare splendidi davanti agli altri, ma che non cambierebbe alcunché nella tua vita reale. Potresti ritenere che pensare positivo sia un modo come un altro per illudersi che qualcosa di bello possa accadere, mentre la vita ti porta sempre brutte notizie. Seguire un percorso spirituale non significa dover cambiare il proprio pensiero per adattarlo a quello che viene insegnato al suo interno; quindi non significa cambiare ciò che sei o ciò che pensi. Seguire un percorso spirituale significa aprire la propria mente alla comprensione di tutto quello che ci circonda, perché possiamo vederlo e comprenderlo con vedute più ampie. Perciò un buon percorso spirituale non ti chiede di cambiare te stesso o ciò che pensi, ma di capire se ciò che pensi è veramente ciò che sei, oppure se hai seguito l'inclinazione pessimistica a cui tutti siamo sottoposti. Di conseguenza un vero percorso spirituale ti cambia, non perché vada contro il tuo volere, ma perché ti offre l'opportunità di decidere chi vuoi essere, anziché subire ciò che sei dovuto diventare per farti accettare dagli altri. 

Iniziare a praticare il pensiero positivo è ben più complesso di quanto sembri, perché non c'è nessuno che possa entrare nella tua mente per consigliarti, dirti cosa stai sbagliando o come migliorare ciò che pensi; ci devi riuscire da solo. Però posso spiegarti le motivazioni per le quali dovresti iniziare il percorso del pensiero positivo, in quanto porterà molti più benefici all'evoluzione delle tue doti sensoriali e alla tua vita di tutti i giorni. La spiritualità non è una vita a sé, ma è un'aggiunta alla tua vita personale che potrà migliorartela verso ogni ambito. Di sicuro hai iniziato questo percorso per evolvere il tuo Sesto senso, per scoprire le verità oltre questa dimensione e provare nuove esperienze, ma quando comincerai a mettere in pratica le tecniche più seriamente, in primo luogo la Meditazione, ti renderai conto che questa porta molti più benefici di quanto inizialmente pensassi. Perché la meditazione non si riduce a farti avere qualche esperienza extra-sensoriale, ma ti migliora la vita quotidiana, la salute fisica, la capacità di relazionarti con gli altri, aumentando dai più piccoli ai più grandi successi personali senza che tu capisca da dove viene tutta questa fortuna. Con il tempo, inizierai a vedere la spiritualità come qualcosa che va ben oltre la semplice attività curiosa aggiunta alla tua routine, ma la vedrai come un gesto necessario per stare bene e iniziare al meglio la giornata; un po' come l'atto di sgranchirsi le ossa appena sveglio. Verrà tutto molto più spontaneo. Per il momento devi metterti a confronto con il Low, con i mille pensieri e ostacoli che ti getta davanti agli occhi per farti distrarre dalla tua evoluzione, ma se sceglierai di ascoltare te stesso, anziché i pensieri che insistono a farti mollare, riuscirai a raggiungere questo livello di appartenenza. La spiritualità non sarà più un hobby, ma una parte di te che da sempre sentivi mancare e che finalmente sei riuscito a trovare. 

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L'atto di pensare positivo è definibile come una tecnica, perché esso va allenato durante il giorno e preso alla lettera. Esso non equivale alla Meditazione, perché durante la pratica meditativa devi imparare a restare in non pensiero; durante il resto del giorno, però, bisogna istruire il proprio pensiero affinché diventi quantomeno positivo, anziché un nemico forte che continua a martellarti e buttarti giù per ogni cosa. Pensare positivo non è facile perché ti ritrovi ad avere sempre buone ragioni per pensare negativo, per credere di non farcela, per avere dubbi su te stesso o sulle tue capacità, o per temere che qualcosa possa andare storto "come sempre"; in qualunque ambito della tua vita. Quindi si tratta di un vero e proprio percorso di pratica, in cui ogni giorno dovresti cercare di direzionare il tuo pensiero verso il lato più positivo, anziché cascare nel tranello e affliggerti del male mentale; come sei abituato a fare e nemmeno più ti rendi conto di ciò, per quanto è impresso nelle tue abitudini. Pensare positivo non è solo un modo per essere più felici durante il giorno – che non è poco – ma aiuta a concretizzare eventi positivi nella tua vita. Anche se ora è tutto nuovo per te, tutto ciò che ci circonda è fatto e messo in moto dall'energia, ciò significa che il tuo pensiero – che è un tipo di energia – può influenzare il mondo che ti circonda. Non si tratta solo delle tue azioni giornaliere, che possono influire sulla vita degli altri, ma anche dei tuoi pensieri. Forse ora provi difficoltà a credere che il tuo pensiero possa essere capace di creare, sostenendo che il pensiero sia soltanto un pensiero. Eppure, probabilmente, sei il primo a credere nel malocchio, temendo che una persona molto invidiosa possa pensarti con malizia e, con il solo pensiero cattivo, possa influenzare negativamente la tua vita e portarti sfortuna; farti capitare un incidente, e così via. Perché ritieni che solo le persone invidiose possano creare attraverso il loro pensiero? Ciò significa che le persone invidiose hanno una marcia in più, tanto da riuscire a materializzare il loro desiderio con un semplicissimo pensiero? No, ovviamente; tutti noi creiamo con la nostra mente, però lo facciamo con incoscienza per cui non siamo capaci di creare a comando e non siamo allenati per controllare le nostre emozioni. Così facendo creiamo sia eventi negativi che positivi, ma soprattutto quelli negativi, perché abbiamo la brutta abitudine di pensare molto più negativo rispetto invece a quanto dovremmo pensare positivo. 

Per mezzo di questo percorso spirituale imparerai a creare gli eventi con il tuo volere, ma prima di insegnarti queste tecniche devi imparare a migliorare il tuo pensiero positivo. Per imparare a creare con il pensiero, devi prima allenarti a capire quali sono i tuoi desideri da quelli che invece ti vengono imposti. Quindi imparerai ad utilizzare l’intento, ovvero un pensiero così veloce che non ha il tempo di associare un’immagine o una parola; io lo definisco un sentimento mentale, perché nasce dal petto ma è più forte del pensiero. Prima di arrivare a ciò bisogna lavorare per migliorare il proprio pensiero, affinché sia sempre più positivo e meno negativo. Le tre tecniche fondamentali per iniziare al meglio il percorso spirituale sono: la Meditazione, la Protezione e il Pensiero Positivo. Naturalmente ci sono molte più tecniche che insegno e sono tutte molto importanti, ma queste tre tecniche formano la base concreta su cui creare il tuo percorso di Risveglio; sono come i pilastri principali che non dovrai mollare mai, altrimenti tutto il resto crollerà. È normale, specie agli inizi, credere che il pensiero positivo non sia poi così importante, ma con l’esperienza pratica, specialmente con la Meditazione, ti renderai conto di quanto invece sia necessario mantenere una mente positiva anche durante il giorno, e non soltanto durante la sessione meditativa. Tutto ciò che influenza la nostra mente tenta di farci pensare negativamente, con un retrogusto continuo di pessimismo. Anziché pensare che andrà tutto bene, penseremo sempre che potrebbe accadere qualcosa per cui la nostra giornata, il nostro progetto o il nostro futuro, possa andare male. Il punto è che non c’è un vero motivo per pensarlo, però noi vogliamo comunque insistere che debba essere così. Quasi ci stupiamo quando un progetto fila liscio senza intoppi, come se fossimo talmente abituati ai problemi che la loro assenza inizia a farceli mancare. 

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Anche in questo caso, sarebbe impossibile combattere contro i pensieri negativi con la forza, perché alla fine troverebbero la parola giusta per metterti a tacere e averla vinta su di te. Invece, puoi abituarli piano piano a prendere una piega sempre più ottimista, finché non avrai raggiunto il controllo. Dopo aver imparato a pensare positivo, capirai quanto sia importante pensare anche di meno durante il giorno, ma ci arriveremo in seguito. Cerca di convertire ogni pensiero in qualcosa di più positivo, che non significa irrazionale, bensì essere razionalmente positivi. Se domani hai un esame e non hai studiato niente e sai già che sarà un esame molto difficile, tanto che sia impossibile superarlo, è inutile passare la giornata a soffrire pur sapendo che un solo giorno non ti basterebbe per studiare tutto; quindi perché decidi di sprecare questo giorno a stare in ansia e ossessionarti sul domani? Sai già che non lo passerai e non è la fine, non è l’ultima occasione, e se lo fosse avresti dovuto pensarci prima; ora non hai motivo di disperare, piuttosto preparati per la prossima data. Piuttosto che passare la giornata a stare male mentalmente, accetta di non essere pronto per domani e pensa che hai l’opportunità di prepararti molto meglio per la prossima data. È una scocciatura, è una rottura, ma ci dovevi pensare prima; ora invece è tardi e non è necessario buttare all’aria anche quest’ultima giornata, perché potresti invece usarla per portarti avanti con altre materie o per la prossima data dello stesso esame. Come vedi pensare positivo non significa essere irrazionali, illudendoti di poter superare l’esame senza aver combinato nulla per farlo e poi, ovviamente, andare lì, venire bocciato, e vederti crollare il mondo addosso. Però attraverso il pensiero positivo puoi dare una ragione alla tua giornata: non passerai l’esame di domani ma sfrutterai la giornata di oggi per fare qualcosa di produttivo, anziché studiare all’ultimo momento per un esame fallito in partenza. Che cosa vorresti dimostrare? Perché studiare per un esame già fallito? Se sei perfettamente consapevole che sia impossibile superarlo con una sola giornata di studio, allora non sprecare tempo e passa al prossimo. 

Invece, se hai studiato ma temi comunque di non essere preparato abbastanza e quindi hai paura di non farcela, converti le tue paure e la tua ansia in un pensiero positivo: provaci. Pensare subito che ci riuscirai per certo e che andrà tutto bene, è sicuramente molto complicato all’inizio; però puoi scegliere di non pensare negativo, ovvero di smettere di martellarti con i pensieri ossessivi e concentrarti a fare altro. Se domani hai l’esame allora continua a prepararti, e se sei stanco di studiare, fai altro, purché non ti fermi a pensare negativo: altrimenti sarà la tua rovina. Piuttosto che stare fermo, sdraiato sul letto a ossessionarti sul risultato di domani, fai qualunque altra cosa ma non pensare negativo: altrimenti creerai l’evento per domani perché vada peggio di quanto sarebbe dovuto andare! Controlla il tuo pensiero, pensa positivo o quantomeno non passare il tempo a pensare negativo. Il pensiero crea, quindi se continui a pensare negativo, stai alimentando gli eventi negativi che potrebbero accadere per farti andare storto l’esame; invece, se smetti di pensare negativo, prima di tutto smetti di alimentare lo stress e tutto ciò che ne segue, dopodiché potrai iniziare a pensare un po' più positivo. Domani avrai l’esame, non è il primo e non è l’ultimo ostacolo che dovrai superare, non durerà un giorno intero ma solamente pochi minuti. Perché stressarti un intero giorno o un’intera settimana per un evento che durerà solo pochi minuti? Perché decidere di stare male, di soffrire, di entrare in panico, per qualcosa che accadrà solo domani e per pochissimo tempo? Silenzia la tua mente, scegli di non cadere nella trappola dell’angoscia, dello stress e dell’ansia, perché sono devastanti per la tua salute fisica e mentale. Hai studiato? Fine, se puoi studiare ancora fallo, se non riesci perché troppo stanco allora è inutile pensarci; se non sei davvero stanco allora studia, se sei troppo stanco e sarebbe inutile studiare ancora allora smetti di pensarci. Libera la tua mente! 

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Siamo troppo abituati a punire noi stessi e credere che se non facciamo il nostro dovere allora dobbiamo sentirci in colpa e trattarci male. Hai studiato per l’esame e temi che questo possa andare male ma non hai più le forze di studiare ancora, ti senti in colpa e ti punisci, pensando che se non puoi studiare allora non devi fare nient’altro, come se fossi in punizione. Non sei più un bambino e non sei il tuo genitore: smettila di punire te stesso come facevano quando eri piccolino. Sei abbastanza grande per capire se hai voglia di studiare oppure no: se proprio non riesci a studiare, che senso ha rimanere a letto a fare niente, pensando e ossessionandoti sull’esame di domani? Non hai motivo di punirti: punisciti solamente se sai di poter studiare ma sei troppo pigro per farlo, perché questo è un altro discorso. Però, se sei perfettamente consapevole che più di così non puoi fare, che hai già fatto tutto il possibile e che non puoi fare oltre, allora fai qualcos’altro; purché non ti fermi a fare un bel niente. Inutile dire che se farai qualcos’altro, come andare in palestra o a fare due passi al parco, non dimenticherai tutto ciò che hai studiato come per magia, ritrovandoti domani a non superare l’esame a causa della passeggiata fatta il giorno prima. Se non lo superi è perché non hai studiato bene in tutto il tempo che avevi a disposizione, non di certo per la passeggiata del giorno prima. Ma cosa credi, che se chiudi il libro e rimani tutto il giorno sdraiato a letto ad ossessionarti, ti manterrà la mente lucida e domani supererai l’esame grazie a questo? I nostri genitori ci hanno abituato a restare in casa per punizione: “Studia altrimenti non esci!”. Questo significa che, se non studi, non puoi uscire. Credere però che, pur avendo studiato, pur essendoti impegnato tanto, ti debba punire ugualmente – come facevano quand’eri piccolo! – solo per paura di non aver fatto abbastanza, possa cambiare qualcosa, ti sbagli di grosso. Se resti a casa ad ossessionarti e senza aprire il libro, o se esci di casa o fai qualcos’altro, non cambia le sorti dell’esame di domani. Anzi, di sicuro ti renderà meno teso e ansioso rispetto a passare la serata ad ossessionarti. 

Con l’esempio dell’esame, voglio farti capire la differenza fra agire e pensare. Se puoi cambiare un evento, per esempio studiando di più per l’esame di domani, allora resta in casa e studia, perché il sacrificio di oggi ti porterà a non doverti sacrificare durante i prossimi mesi; in quanto se domani supererai l’esame non dovrai trascinartelo ad una prossima data. Però, se hai già studiato e sai che non puoi fare più nulla di quanto hai già fatto, e non hai nessuna intenzione di studiare ancora, allora non rimanere fermo a pensarci; ma fai qualcos’altro, qualunque cosa pur di non stare fermo a pensare negativo. Questo vale per ogni singola situazione della nostra vita, e non soltanto per gli esami! Se hai paura di qualcosa, se ti spaventa un evento o sei in ansia per una riunione, fai il possibile per arrivarci preparato. Se hai già fatto tutto quello che potevi, allora smettila di pensarci e occupati di altro. Perché restare fissato a pensare a quell’evento ti fa male mentalmente, fisicamente, e inoltre il tuo pensiero negativo creerà maggiori ostacoli per quella giornata. Ergo smetti di pensare, piuttosto occupati di altro. Il primo passo per imparare a pensare positivo è quello di smettere di pensare negativo; specialmente quando non ce ne sarebbe davvero bisogno ma ti ostini a passare le ore, o peggio ancora, le intere giornate, nel vero senso della parola, ad ossessionarti su un evento che ti spaventa. Diminuisci i tuoi pensieri negativi e gli eventi futuri inizieranno a migliorare, diventando sempre più positivi. Dopodiché passeremo al cambiare l’approccio mentale verso gli eventi, pensando a loro con una consapevolezza molto più positiva. 

Fine pagina 4 su 4. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

1206 commenti
  • sole. - 15:44 13/01/24

    È difficile rendersi conto che la maggior parte di volte il pensiero negativo è indotto,magari dal low o da altre presenze . È davvero un attimo il passaggio fra coscienza e incoscienza ma se il pensiero si può davvero domare,basta cominciare

  • Susanna - 10:54 11/01/24

    Mi sembrano utili suggerimenti psicologici per sbloccare delle situazioni nocive e statiche. Grazie! Purtroppo il senso di colpa purtroppo ci divora e ci complica molto la vita...

  • Oroboro - 18:52 10/01/24

    Tutto ci porta a separarci da noi stessi e credere sempre che non possiamo raggiungere x perché non siamo in grado. Oppure che quella situazione sia impossibile per noi. Che non la meritiamo e affini. Tutta separazione costante da noi stessi. Se osservassimo realmente i nostri pensieri ci accorderemo che dietro l'ansia e la paura in realtà non ci siamo noi, non è un nostro stato. Noi siamo qui nel momento attuale, qui e ora, e imparare ad ascoltare i e non dare seguito ai pensieri nefasti controproducenti, è un meraviglioso primo step.

  • francescaq Medaglia per aver completato lo Step 1 per la 2ª volta Medaglia per aver completato il libro Il Sigillo delle Vite Passate - Vol. 1 - 14:59 07/01/24

    Da quando ho sentito profondamente dentro di me che io sono il se e non l'io pensante derivante dall'ambiente di questa e di altre vite, di altre persone, questo esercizio del pensiero positivo mi viene molto più facilmente. Sicuramente con tutte le tecniche energetiche fatte + la meditazione, il pensiero è molto più indirizzato e gestibile eccetto alcune volte, ma ho le tecniche per aiutarmi a farlo tornare in rotta. Sicuramente è una Consapevolezza quella del pensiero positivo che va coltivata quotidianamente. Il primo gennaio ero molto negativa sia emotivamente che a livello mentale, rispetto ad altri momenti nei quali sarebbe durato per settimane o addirittura mesi, è durato meno di mezza giornata...c'è questa forza che dà la meditazione che fa sentire nel profondo chi si è davvero... e questo concretizza una percezione di me stessa diversa dal percepito passato...

  • francescaq Medaglia per aver completato lo Step 1 per la 2ª volta Medaglia per aver completato il libro Il Sigillo delle Vite Passate - Vol. 1 - 23:49 06/01/24

    In questi anni ho lavorato molto sul mio pensiero, ero davvero abituata a pensare negativo la mia emozione di default era di frustrazione senso di colpa ed impotenza, l'emozione base era tristezza rabbia mista a vergogna. Lavorando sui pensieri con le tecniche energetiche tantissimo si è modificato ed ora che ho ripreso la meditazione si sta tutto potenziando. Non riuscivo a pensare positivo neanche sforzandomi, quindi ho deciso di usare tecniche che andassero a lavorare sulla causa. Da quando nel profondo ho realizzato che io sono il mio vero Sé e non l'io pensante ho capito che 'l'oca è già davvero fuori dalla bottiglia' come diceva un motto zen. Quindi lo pensante va semplicemente gestito per non intralciare il se, l'anima, deve riuscire agire allineato il più possibile e questo ho capito che si può fare senza forzature.

  • unmanny 🐾 Medaglia per aver completato lo Step 1 - 09:21 05/01/24

    Meditazione, Protezione, Pensiero positivo: i 3 cardini base per portare avanti un percorso di crescita spirituale. Sono i principali aspetti su cui concentrarsi per evolvere e andare oltre il mondo tridimensionale.

  • Wanderer Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato lo Step 2 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 per la 2ª volta Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 6 Medaglia per aver completato il libro Il Sigillo delle Vite Passate - Vol. 1 - 11:27 04/01/24

    Ultimamente mi sto rendendo conto che ci sono periodi in cui non riesco sempre bene a tenere il pensiero positivo e questo va di pari passo con la quantità di pratica che faccio quotidianamente. Il pensiero positivo va allenato come qualsiasi tecnica, prestando attenzione al modo in cui pensiamo ogni giorno e sforzandoci ad essere appunto razionali e coscienti che il nostro pensiero crea. Quando si è abituati da tutta la vita a pensare negativamente è difficile cambiare completamente abitudini, soprattutto senza meditazione e protezione, perché senza l'energia pranica al nostro fianco siamo totalmente alla mercé delle energie negative e dei pensieri negativi nella nostra testa. Dopo aver letto questo articolo presterò più attenzione ai miei pensieri durante il giorno cercando di eliminare i pattern negativi. Grazie!

  • semussin - 14:25 31/12/23

    Sto iniziando a capire cosa significa pensare positivo , riuscire a capire i pensieri utili da quelli sbagliati, ma soprattutto non essere influenzato da qualsiasi pensiero esterno. La tecnica del non pensiero ci porta non a pensare ma a RIFLETTERE, questa deve essere la chiave per creare una realtà positiva.

  • dafnead - 22:31 29/12/23

    Quanta verità!! Ho cominciato a mettere in pratica questa tecnica dalla prima volta che ho letto questo articolo e posso dire che mi ha migliorato notevolmente la vita! Quando ho degli eventi importanti, una volta mi innervosivo tanto e non riuscivo a smettere di pensarci con la paura di arrivare impreparata e questo mi faceva soltanto perdere tempo prezioso che avrei potuto impiegare a prepararmi di più o comunque fare altro di più soddisfacente. Ora invece riesco a non ossessionarmi o pensarci fino al momento dell'evento. Con il tempo capisci sempre meglio quanto non abbia senso pensare inutilmente a eventi futuri che non sono ancora accaduti.. Domani si occuperà di domani. Ora pensare al presente e lasciare il resto al domani. Ora pensare a quello che abbiamo effettivamente di fronte o attorno, e domani faremo lo stesso per quello che ci aspetta!

  • tiziana80 - 01:01 22/12/23

    Meditazione, protezione e pensiero positivo sono i tre pilastri attraverso cui si sostiene la nostra evoluzione. Il pensiero è spesso influenzato dall'esterno, pertanto bisogna allenarsi a non soffermarsi sugli aspetti negativi, indugiando in sentimenti tristi. Non è un atteggiamento irrazionale bensì è una questione di resilienza che comporta il saper trasformare la tristezza, la rabbia e sentimenti simili in atteggiamenti più concreti, equilibrati e propositivi, considerando che non ha senso preoccuparsi per ciò che non si può cambiare ma è ben più intelligente darsi da fare per migliorare una situazione. Il pensiero ha una sua forza creativa, così come con gli attacchi energetici dati dall'invidia ma anche su se stessi, attirando gli stessi eventi per cui si prova paura e timore: bisogna silenziare la propria mente e attivarla solo per cercare soluzioni e sentirci sereni, così da attrarre situazioni di pari valore enrgetico. Bisogna uscire dal concetto di punizione e optare per un atteggiamento più costruttivo e amorevole verso se stessi, specie se non si possono cambiare determinati eventi. Con questo approccio mentale anche gli eventi futuri miglioreranno. Grazie come sempre per queste importantissime lezioni!

  • carla-bartolozzi - 06:21 20/12/23

    Spesso il male ce lo costruiamo da soli con il nostro pessimismo. Non è una condizione che nasce spontanea bensì è indotta da ciò che avviene ogni giorno intorno a noi e nel mondo. Se si ascolta un telegiornale si capisce da dove viene la maggior parte dell'influenza negativa. È un contagio psicologico che ci condiziona l'esistenza. Ancora una volta penso che la meditazione sia efficace per estraniarsi da tutto questo.

  • jael Medaglia per aver completato lo Step 1 per la 2ª volta - 15:54 19/12/23

    Purtroppo, tra i tre pilastri questo è per me ancora il più debole. Ma è un pilastro così importante che rischia di inficiare anche gli altri, togliendomi la fiducia nella Meditazione. Per fortuna non sono mai arrivata ad ascoltare del tutto il pensiero negativo, almeno non fino al punto di rinunciare alla Meditazione. Tuttavia, ci sono giorni in cui esso condiziona il resto della mia vita. Finché medito sto bene (anche se in certi giorni il Low Frequency ne approfitta molto, proprio grazie al pensiero negativo), ma appena terminata la Meditazione, specie se è stata disturbata da pensieri che cercavano di insinuarsi, il pessimismo torna. Da ciò comprendo come la manifestazione di determinati eventi tardi, o perché essi non si verifichino esattamente come avrei voluto, ma sempre con qualcosa di meno, quasi per convincermi che non potrei aspettarmi di più, né di meritarlo. So che dipende tutto dal pensiero negativo, ma sebbene in alcuni casi io riesca a bloccarlo, in altri non ce la faccio. Avrei certamente bisogno di una tecnica apposita e più mirata rispetto al distogliermi dall'ossessività facendo altro. Mi servirebbe trovare un modo per ristrutturare il pensiero in positivo, destrutturando quello negativo. L'esempio dello studio è chiaro, ma non riesco ad applicarlo a tutto. Per esempio non riesco ad applicarlo per eventi che non dipendono solo da me. Posso impegnarmi al massimo per manifestare, mantenere l'Intento, ma il pensiero negativo si insinua per quelle parti dell'evento che non sono sotto il controllo delle mie azioni e dipendono, invece, da altre persone. Benché mi dica di aver fatto tutto il possibile per manifestare un qualcosa, non riesco a distrarmi o a pensare positivo, dicendo che la cosa dovrà accadere necessariamente perché dal mio canto ho fatto il massimo. Sento che questo mi blocca, continuo a Meditare nella speranza che il tonale più alto possa dirigere il mio pensiero verso la positività, ma mi rendo conto che mi manca qualcosa. Provo a focalizzarmi su tutte le volte in cui, invece, sono riuscita a manifestare esattamente ciò che volevo, o ad avere successo nelle tecniche in generale, ma al momento non è sufficiente.

  • trix - 13:28 19/12/23

    Ho sempre pensato che L ed persone che pensano positivamente sempre e comunque siano un po’.. come dire.. false e anche stupire. Che senso ha forzare sempre un pensiero? Non sarebbe meglio mettersi lì e vedere la realtà delle cose e affrontarla esattamente com è? Non sarebbe più saggio e sensato anziché fare quelli che a tutti i costi sono positivi? Poi ho pensato , nel corso del tempo e leggendo anche in questo articolo che se vanno male le cose è in realtà per “colpa mia”. Perché dovrebbe andar male? Perché per forza di cose dentro ne ci deve essere del vittimismo? Eppure noto che una gran parte di me è depressa e stanca e non comprende perché la ruota non gira mai per lei. Sono tentata di lasciarmi andare, di andare alla deriva dentro e fuori di me, na non me lo posso permettere e francamente nemmeno lo voglio. Vorrei essere una persona intelligentemente positiva, smettere di torturarmi con dei pensieri stupidi d inutili, vorrei guardare quello che c è e dove posso arrivare e vorrei avere L energia e le risorse per farlo.

  • emonisa - 15:12 14/12/23

    Il pensiero crea e sono convinta che tutta l'energia che abbiamo per soffrire o pensare il peggio puo' essere convertita in energia positiva. Sempre consapevoli della realtà ma essendo propositivi senza negare nulla ma con una visione ottimista e costruttiva della vita. Tanto è tutto un'illusione e siamo qui per comprenderlo.

  • harkhan Medaglia per aver completato lo Step 1 - 11:21 11/12/23

    Sempre stato abituato a pensare in un certo modo che non definirei proprio positivo, in quanto mi dicevano di non avere troppe aspettative, che la vita è dura, che la felicità dura un attimo; la realtà è ciò che conta, che non viviamo in una favola dove arriva l'eroe di turno, il principe azzurro, e vissero felici e contenti. No, non funziona così, la vita è difficile, eccetera. Ecco questi sono gli insegnamenti che ho avuto fin da piccolo, e si può immaginare a cosa abbiano portato. Quando ho iniziato a comprendere che dovevo pensare positivo, ho provato ogni giorno a farlo, ma ero molto ben allenato a pensare negativo, che nemmeno mi accorgevo che stavo pensando negativo, credendo di pensare positivo. Sì, forse pensavo positivo per qualche secondo, e ore, negativo. Ho parlato al passato, ma pure adesso, alla mia tenera età, a volte mi accorgo di stare pensando negativo, comvinto di pensare positivo... una gran confusione! Ora per lo meno, mi impongo di pensare positivo, e quando mi accorgo di non farlo, cerco di rettificare il mio pensiero. Ci sono giornate che mi riesce difficile, però ci provo. Grazie!