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Step 1 - N° 44

Il Pensiero - Pensare Positivo per non pensare negativo (3 parte)

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Il Pensiero è l'ostacolo che ogni uomo dovrà superare se vorrà trovare Se stesso. 

Il pensiero è perlopiù influenzato dall'esterno e dagli altri, infatti pochi sono i pensieri che sono realmente tuoi. Fra questi, i più pericolosi sono quelli negativi o anche detti pessimistici, che ti buttano giù come un peso morto legato ai tuoi fianchi, sempre pronti a farti cadere. Eliminare tutti i pensieri in una sola volta è impossibile, ma si può abituare la propria mente a pensare positivo, anziché lasciarla libera di buttarci giù in qualunque momento come fosse un grande masso pronto a farci crollare nell'abisso più profondo. Il pensiero negativo è il peggior nemico dell'evoluzione spirituale, motivo per il quale bisogna imparare a istruirlo. 

Inizialmente potresti sottovalutare l'idea di pensare positivo, perché ritieni che non faccia per te e che tu abbia delle buone ragioni per essere "realista", al quale ti approcci come se fosse sinonimo di "pessimista". Pensi che, il pensare positivo, sia una di quelle tecniche comportamentali che vanno tanto di moda per sembrare splendidi davanti agli altri, ma che non cambierebbe alcunché nella tua vita reale. Potresti ritenere che pensare positivo sia un modo come un altro per illudersi che qualcosa di bello possa accadere, mentre la vita ti porta sempre brutte notizie. Seguire un percorso spirituale non significa dover cambiare il proprio pensiero per adattarlo a quello che viene insegnato al suo interno; quindi non significa cambiare ciò che sei o ciò che pensi. Seguire un percorso spirituale significa aprire la propria mente alla comprensione di tutto quello che ci circonda, perché possiamo vederlo e comprenderlo con vedute più ampie. Perciò un buon percorso spirituale non ti chiede di cambiare te stesso o ciò che pensi, ma di capire se ciò che pensi è veramente ciò che sei, oppure se hai seguito l'inclinazione pessimistica a cui tutti siamo sottoposti. Di conseguenza un vero percorso spirituale ti cambia, non perché vada contro il tuo volere, ma perché ti offre l'opportunità di decidere chi vuoi essere, anziché subire ciò che sei dovuto diventare per farti accettare dagli altri. 

Iniziare a praticare il pensiero positivo è ben più complesso di quanto sembri, perché non c'è nessuno che possa entrare nella tua mente per consigliarti, dirti cosa stai sbagliando o come migliorare ciò che pensi; ci devi riuscire da solo. Però posso spiegarti le motivazioni per le quali dovresti iniziare il percorso del pensiero positivo, in quanto porterà molti più benefici all'evoluzione delle tue doti sensoriali e alla tua vita di tutti i giorni. La spiritualità non è una vita a sé, ma è un'aggiunta alla tua vita personale che potrà migliorartela verso ogni ambito. Di sicuro hai iniziato questo percorso per evolvere il tuo Sesto senso, per scoprire le verità oltre questa dimensione e provare nuove esperienze, ma quando comincerai a mettere in pratica le tecniche più seriamente, in primo luogo la Meditazione, ti renderai conto che questa porta molti più benefici di quanto inizialmente pensassi. Perché la meditazione non si riduce a farti avere qualche esperienza extra-sensoriale, ma ti migliora la vita quotidiana, la salute fisica, la capacità di relazionarti con gli altri, aumentando dai più piccoli ai più grandi successi personali senza che tu capisca da dove viene tutta questa fortuna. Con il tempo, inizierai a vedere la spiritualità come qualcosa che va ben oltre la semplice attività curiosa aggiunta alla tua routine, ma la vedrai come un gesto necessario per stare bene e iniziare al meglio la giornata; un po' come l'atto di sgranchirsi le ossa appena sveglio. Verrà tutto molto più spontaneo. Per il momento devi metterti a confronto con il Low, con i mille pensieri e ostacoli che ti getta davanti agli occhi per farti distrarre dalla tua evoluzione, ma se sceglierai di ascoltare te stesso, anziché i pensieri che insistono a farti mollare, riuscirai a raggiungere questo livello di appartenenza. La spiritualità non sarà più un hobby, ma una parte di te che da sempre sentivi mancare e che finalmente sei riuscito a trovare. 

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L'atto di pensare positivo è definibile come una tecnica, perché esso va allenato durante il giorno e preso alla lettera. Esso non equivale alla Meditazione, perché durante la pratica meditativa devi imparare a restare in non pensiero; durante il resto del giorno, però, bisogna istruire il proprio pensiero affinché diventi quantomeno positivo, anziché un nemico forte che continua a martellarti e buttarti giù per ogni cosa. Pensare positivo non è facile perché ti ritrovi ad avere sempre buone ragioni per pensare negativo, per credere di non farcela, per avere dubbi su te stesso o sulle tue capacità, o per temere che qualcosa possa andare storto "come sempre"; in qualunque ambito della tua vita. Quindi si tratta di un vero e proprio percorso di pratica, in cui ogni giorno dovresti cercare di direzionare il tuo pensiero verso il lato più positivo, anziché cascare nel tranello e affliggerti del male mentale; come sei abituato a fare e nemmeno più ti rendi conto di ciò, per quanto è impresso nelle tue abitudini. Pensare positivo non è solo un modo per essere più felici durante il giorno – che non è poco – ma aiuta a concretizzare eventi positivi nella tua vita. Anche se ora è tutto nuovo per te, tutto ciò che ci circonda è fatto e messo in moto dall'energia, ciò significa che il tuo pensiero – che è un tipo di energia – può influenzare il mondo che ti circonda. Non si tratta solo delle tue azioni giornaliere, che possono influire sulla vita degli altri, ma anche dei tuoi pensieri. Forse ora provi difficoltà a credere che il tuo pensiero possa essere capace di creare, sostenendo che il pensiero sia soltanto un pensiero. Eppure, probabilmente, sei il primo a credere nel malocchio, temendo che una persona molto invidiosa possa pensarti con malizia e, con il solo pensiero cattivo, possa influenzare negativamente la tua vita e portarti sfortuna; farti capitare un incidente, e così via. Perché ritieni che solo le persone invidiose possano creare attraverso il loro pensiero? Ciò significa che le persone invidiose hanno una marcia in più, tanto da riuscire a materializzare il loro desiderio con un semplicissimo pensiero? No, ovviamente; tutti noi creiamo con la nostra mente, però lo facciamo con incoscienza per cui non siamo capaci di creare a comando e non siamo allenati per controllare le nostre emozioni. Così facendo creiamo sia eventi negativi che positivi, ma soprattutto quelli negativi, perché abbiamo la brutta abitudine di pensare molto più negativo rispetto invece a quanto dovremmo pensare positivo. 

Per mezzo di questo percorso spirituale imparerai a creare gli eventi con il tuo volere, ma prima di insegnarti queste tecniche devi imparare a migliorare il tuo pensiero positivo. Per imparare a creare con il pensiero, devi prima allenarti a capire quali sono i tuoi desideri da quelli che invece ti vengono imposti. Quindi imparerai ad utilizzare l’intento, ovvero un pensiero così veloce che non ha il tempo di associare un’immagine o una parola; io lo definisco un sentimento mentale, perché nasce dal petto ma è più forte del pensiero. Prima di arrivare a ciò bisogna lavorare per migliorare il proprio pensiero, affinché sia sempre più positivo e meno negativo. Le tre tecniche fondamentali per iniziare al meglio il percorso spirituale sono: la Meditazione, la Protezione e il Pensiero Positivo. Naturalmente ci sono molte più tecniche che insegno e sono tutte molto importanti, ma queste tre tecniche formano la base concreta su cui creare il tuo percorso di Risveglio; sono come i pilastri principali che non dovrai mollare mai, altrimenti tutto il resto crollerà. È normale, specie agli inizi, credere che il pensiero positivo non sia poi così importante, ma con l’esperienza pratica, specialmente con la Meditazione, ti renderai conto di quanto invece sia necessario mantenere una mente positiva anche durante il giorno, e non soltanto durante la sessione meditativa. Tutto ciò che influenza la nostra mente tenta di farci pensare negativamente, con un retrogusto continuo di pessimismo. Anziché pensare che andrà tutto bene, penseremo sempre che potrebbe accadere qualcosa per cui la nostra giornata, il nostro progetto o il nostro futuro, possa andare male. Il punto è che non c’è un vero motivo per pensarlo, però noi vogliamo comunque insistere che debba essere così. Quasi ci stupiamo quando un progetto fila liscio senza intoppi, come se fossimo talmente abituati ai problemi che la loro assenza inizia a farceli mancare. 

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Anche in questo caso, sarebbe impossibile combattere contro i pensieri negativi con la forza, perché alla fine troverebbero la parola giusta per metterti a tacere e averla vinta su di te. Invece, puoi abituarli piano piano a prendere una piega sempre più ottimista, finché non avrai raggiunto il controllo. Dopo aver imparato a pensare positivo, capirai quanto sia importante pensare anche di meno durante il giorno, ma ci arriveremo in seguito. Cerca di convertire ogni pensiero in qualcosa di più positivo, che non significa irrazionale, bensì essere razionalmente positivi. Se domani hai un esame e non hai studiato niente e sai già che sarà un esame molto difficile, tanto che sia impossibile superarlo, è inutile passare la giornata a soffrire pur sapendo che un solo giorno non ti basterebbe per studiare tutto; quindi perché decidi di sprecare questo giorno a stare in ansia e ossessionarti sul domani? Sai già che non lo passerai e non è la fine, non è l’ultima occasione, e se lo fosse avresti dovuto pensarci prima; ora non hai motivo di disperare, piuttosto preparati per la prossima data. Piuttosto che passare la giornata a stare male mentalmente, accetta di non essere pronto per domani e pensa che hai l’opportunità di prepararti molto meglio per la prossima data. È una scocciatura, è una rottura, ma ci dovevi pensare prima; ora invece è tardi e non è necessario buttare all’aria anche quest’ultima giornata, perché potresti invece usarla per portarti avanti con altre materie o per la prossima data dello stesso esame. Come vedi pensare positivo non significa essere irrazionali, illudendoti di poter superare l’esame senza aver combinato nulla per farlo e poi, ovviamente, andare lì, venire bocciato, e vederti crollare il mondo addosso. Però attraverso il pensiero positivo puoi dare una ragione alla tua giornata: non passerai l’esame di domani ma sfrutterai la giornata di oggi per fare qualcosa di produttivo, anziché studiare all’ultimo momento per un esame fallito in partenza. Che cosa vorresti dimostrare? Perché studiare per un esame già fallito? Se sei perfettamente consapevole che sia impossibile superarlo con una sola giornata di studio, allora non sprecare tempo e passa al prossimo. 

Invece, se hai studiato ma temi comunque di non essere preparato abbastanza e quindi hai paura di non farcela, converti le tue paure e la tua ansia in un pensiero positivo: provaci. Pensare subito che ci riuscirai per certo e che andrà tutto bene, è sicuramente molto complicato all’inizio; però puoi scegliere di non pensare negativo, ovvero di smettere di martellarti con i pensieri ossessivi e concentrarti a fare altro. Se domani hai l’esame allora continua a prepararti, e se sei stanco di studiare, fai altro, purché non ti fermi a pensare negativo: altrimenti sarà la tua rovina. Piuttosto che stare fermo, sdraiato sul letto a ossessionarti sul risultato di domani, fai qualunque altra cosa ma non pensare negativo: altrimenti creerai l’evento per domani perché vada peggio di quanto sarebbe dovuto andare! Controlla il tuo pensiero, pensa positivo o quantomeno non passare il tempo a pensare negativo. Il pensiero crea, quindi se continui a pensare negativo, stai alimentando gli eventi negativi che potrebbero accadere per farti andare storto l’esame; invece, se smetti di pensare negativo, prima di tutto smetti di alimentare lo stress e tutto ciò che ne segue, dopodiché potrai iniziare a pensare un po' più positivo. Domani avrai l’esame, non è il primo e non è l’ultimo ostacolo che dovrai superare, non durerà un giorno intero ma solamente pochi minuti. Perché stressarti un intero giorno o un’intera settimana per un evento che durerà solo pochi minuti? Perché decidere di stare male, di soffrire, di entrare in panico, per qualcosa che accadrà solo domani e per pochissimo tempo? Silenzia la tua mente, scegli di non cadere nella trappola dell’angoscia, dello stress e dell’ansia, perché sono devastanti per la tua salute fisica e mentale. Hai studiato? Fine, se puoi studiare ancora fallo, se non riesci perché troppo stanco allora è inutile pensarci; se non sei davvero stanco allora studia, se sei troppo stanco e sarebbe inutile studiare ancora allora smetti di pensarci. Libera la tua mente! 

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Siamo troppo abituati a punire noi stessi e credere che se non facciamo il nostro dovere allora dobbiamo sentirci in colpa e trattarci male. Hai studiato per l’esame e temi che questo possa andare male ma non hai più le forze di studiare ancora, ti senti in colpa e ti punisci, pensando che se non puoi studiare allora non devi fare nient’altro, come se fossi in punizione. Non sei più un bambino e non sei il tuo genitore: smettila di punire te stesso come facevano quando eri piccolino. Sei abbastanza grande per capire se hai voglia di studiare oppure no: se proprio non riesci a studiare, che senso ha rimanere a letto a fare niente, pensando e ossessionandoti sull’esame di domani? Non hai motivo di punirti: punisciti solamente se sai di poter studiare ma sei troppo pigro per farlo, perché questo è un altro discorso. Però, se sei perfettamente consapevole che più di così non puoi fare, che hai già fatto tutto il possibile e che non puoi fare oltre, allora fai qualcos’altro; purché non ti fermi a fare un bel niente. Inutile dire che se farai qualcos’altro, come andare in palestra o a fare due passi al parco, non dimenticherai tutto ciò che hai studiato come per magia, ritrovandoti domani a non superare l’esame a causa della passeggiata fatta il giorno prima. Se non lo superi è perché non hai studiato bene in tutto il tempo che avevi a disposizione, non di certo per la passeggiata del giorno prima. Ma cosa credi, che se chiudi il libro e rimani tutto il giorno sdraiato a letto ad ossessionarti, ti manterrà la mente lucida e domani supererai l’esame grazie a questo? I nostri genitori ci hanno abituato a restare in casa per punizione: “Studia altrimenti non esci!”. Questo significa che, se non studi, non puoi uscire. Credere però che, pur avendo studiato, pur essendoti impegnato tanto, ti debba punire ugualmente – come facevano quand’eri piccolo! – solo per paura di non aver fatto abbastanza, possa cambiare qualcosa, ti sbagli di grosso. Se resti a casa ad ossessionarti e senza aprire il libro, o se esci di casa o fai qualcos’altro, non cambia le sorti dell’esame di domani. Anzi, di sicuro ti renderà meno teso e ansioso rispetto a passare la serata ad ossessionarti. 

Con l’esempio dell’esame, voglio farti capire la differenza fra agire e pensare. Se puoi cambiare un evento, per esempio studiando di più per l’esame di domani, allora resta in casa e studia, perché il sacrificio di oggi ti porterà a non doverti sacrificare durante i prossimi mesi; in quanto se domani supererai l’esame non dovrai trascinartelo ad una prossima data. Però, se hai già studiato e sai che non puoi fare più nulla di quanto hai già fatto, e non hai nessuna intenzione di studiare ancora, allora non rimanere fermo a pensarci; ma fai qualcos’altro, qualunque cosa pur di non stare fermo a pensare negativo. Questo vale per ogni singola situazione della nostra vita, e non soltanto per gli esami! Se hai paura di qualcosa, se ti spaventa un evento o sei in ansia per una riunione, fai il possibile per arrivarci preparato. Se hai già fatto tutto quello che potevi, allora smettila di pensarci e occupati di altro. Perché restare fissato a pensare a quell’evento ti fa male mentalmente, fisicamente, e inoltre il tuo pensiero negativo creerà maggiori ostacoli per quella giornata. Ergo smetti di pensare, piuttosto occupati di altro. Il primo passo per imparare a pensare positivo è quello di smettere di pensare negativo; specialmente quando non ce ne sarebbe davvero bisogno ma ti ostini a passare le ore, o peggio ancora, le intere giornate, nel vero senso della parola, ad ossessionarti su un evento che ti spaventa. Diminuisci i tuoi pensieri negativi e gli eventi futuri inizieranno a migliorare, diventando sempre più positivi. Dopodiché passeremo al cambiare l’approccio mentale verso gli eventi, pensando a loro con una consapevolezza molto più positiva. 

Fine pagina 4 su 4. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

1208 commenti
  • Galanasoul - 19:22 30/08/23

    Credo che il mio irriducibile ottimismo mi abbia sempre aiutata e in qualche modo, annientato la mia ansia. In questo momento della mia vita sono circondata di persone che sono piuttosto pessimiste e a volte ne sono stata influenzata, senza esserne cosciente e co-creando così eventi negativi. Adesso la mia consapevolezza è aumentata e quando mi ritrovo a sentire ansia o angoscia per qualcuno a me caro, cerco di cancellare il pensiro e di fare qualcosa che mi tenga concentrata su altro. Dobbiamo essere coscienti dei nostri pensieri, ma anche delle conseguenze delle nostre azioni e prenderci la responsabilità di capire ciò che davvero vogliamo. Meditare, proteggerci e allenarci a pensare positivo.

  • iwona - 12:42 30/08/23

    Ho riletto quest'articolo con grande piacere, trovando sempre i nuovi spunti da integrare nella vita quotidiana. Grazie ancora

  • baldassarre - 23:25 22/08/23

    Pensare positivo è un altro di quegli esercizi giornalieri che dovrebbero essere la quotidianità ed invece ci perdiamo alla ricerca ossessionata di negatività, polemiche e giudizi. Penso che questo sia uno degli esercizi più importanti da perseguire nel proprio percorso spirituale. Grazie per averci illuminato ancora una volta. 😊

  • deb Medaglia per aver completato lo Step 1 - 17:55 21/08/23

    Questo è il mio punto debole o almeno sta iniziando ad essere un "era" ma la strada è ancora lunga. Sono una di quelle persone che si ossessiona ai pensieri ( normali e negativi ) e fa veramente fatica a distaccarsene ma guarda caso quando deve essere un pensiero positivo ecco che dura non più di qualche minuto per poi svanire e ritornare nel solito vortice. Devo dire che da quando ho iniziato questo percorso spirituale la situazione è migliorata molto, riesco a sovrapporre il pensiero positivo o direttamente il non pensiero ma il punto è ricordarsi di farlo. Se questo "attaccamento" riuscissi a metterlo nel non pensiero e nel pensiero positivo diventerebbe una costante nella mia vita. Per ora c'è bisogno di tanto sforzo mentale, pazienza e pratica. Grazie Angel per darmi sempre la motivazione di andare avanti ♥️♥️

  • Alfredo - 23:45 08/08/23

    Diversi anni fa ho attraversato un periodo davvero difficile, duranti il quale i pensieri e gli eventi negativi si alimentavano in un carosello che sembrava inarrestabile. Fu allora che, fortuitamente e fortunatamente, iniziò il mio risveglio e, dopo qualche tempo, capitai su ACD ed iniziai a seguire gli insegnamenti di Angel. Con la Meditazione sui Chakra, il non pensiero (il pensiero positivo), la Protezione ed altre tecniche la situazione cambiò nel giro di qualche mese, facendo tornare in me l'ottimismo e la positività che, sebbene sia ricaduto vittima del Low che mi ha tenuto lontano alcuni anni, non mi hanno piu del tutto abbandonato, ed ancora oggi conservo. Avere un tonale alto ed una mente positiva sono le premesse per una migliore qualità della nostra vita.

  • katiaa - 14:45 07/08/23

    Se penso a quante volte quando ero più giovane mi sono persa in pensieri negativi, ho alimentato paure ed insicurezze ed ho rischiato di esserne vittima (o forse lo sono anche stata). Possiamo scegliere di essere felici, di avere la consapevolezza delle nostre scelte e dei nostri pensieri positivi, di poter cambiare e di poterci soffermare sulle cose belle che abbiamo piuttosto che in quelle brutte. Spogliarci dalla negatività è doveroso verso noi stessi!

  • lau - 21:14 30/07/23

    Il pensiero positivo è stato da sempre il mio cavallo di battaglia e grazie a lui ho potuto cambiare la mia vita. Anche se le situazioni sono avverse, c'è sempre il rovescio della medaglia. Questa è la salvezza per la mia evoluzione.

  • jeji Medaglia per aver completato lo Step 1 - 18:44 29/07/23

    Grazie molto bello questo articolo, per quanto a volte sia difficile amo il pensiero positivo!! Sono completamente d'accordo con te, il pensiero crea, abbiamo una potenzialità inaudita e che ci ostacolano proprio perhce hanno paura di quello che potremmo fare conoscendo e sviluppando tutte le nostre potenzialità!!! Grazie alla meditazione e alla protezione riesco a percepire i pensieri che spesso non sono miei, oppure non avevo proprio idea di ciò, mi sono resa conto che come tutti ho delle "chiavi d'accesso " dove è più facile colpire per buttarmi giu attraverso il mio stesso pensiero negativo. Ultimamente, anche grazie alla letteratura del tuo libro vol.1 sugli alieni, mi sono aperti gli occhi su molte più sfaccettature che orima davo per scontate; in questo periodo due anni fa mi è successa una cosa grave in famiglia che sto tutt'ora curando con amore ed energia, quasi mi fa strano usare la parola violenza, ma è cio che è successo. E loro usano questa porta per farmi sentire sola, umiliata e toccata fisicamente e mentalmente mettendomi ansia e pensieri negativi, come se questa vicenda mi ha e mi porterà allo sfascio, ma partendo dal presupposto logico sbagliato, perché senno non sarei ne qui ne farei ciò che faccio, e quando ti rendi conto di questa falda un po ti viene il nervoso un po da ridere, perche basta poco per comorendere queste manipolazioni nella oresa di coscienza ovviamente, ma nn sempre è cosi facile!! Quindi, cerco di trasformare questi pensieri di merda in oro per me, in una modalità in cui non mi crogiolo oer cio che è successo, ma per la forza che ho e che mi ha donato e come sempre ringrazio l'universo per avermi dato modo di comprendere e voler star bene!! Amo il pensiero positivo, è una grande forza che smuove molto molto molto, e spesso è sottovalutato o dato per scontato o insegnato come una cosa che vien da sé ed invece ci vuole impegno e soprattutto amkre oer sé stessi per trasformare i pensieri negativi, perche vengono ad intoccare sempre le nostre fragilità e nn è sempre così semplice pensare positivo!! Grazie un bacio ❤️

  • andreius - 21:49 26/07/23

    In periodi in cui ero di tonale molto alto riuscivo a essere presente in una maniera che adesso trovo sconcertante. Vivevo sul momento, ero pienamente cosciente di tutta la giornata, la mia testa era naturalmente protesa a non pensare e farlo mi dava quasi fastidio. Poi ci sono state tutta una serie di cose low che mi hanno ributtato giù, tra le quali la mia apatia. Adesso miro di nuovo a essere in quello stato, vista la lucidità mentale con la quale mi ritrovavo a dover fronteggiare qualsiasi situazione. Mi ero sforzato molto di essere cosciente per tutto il giorno, ogni singolo momento, senza pensare, quasi ossessivamente, e dopo tre giorni fui ripagato con uno stato mentale bello e pulito, che però no fui in grado di mantenere a lungo, ma questa è stata solo colpa mia. Nel mio cervello invece meditazione e pensiero positivo vanno quasi di pari passo, sono portato a pensare positiviamente da quando ho iniziato a meditare, e più medito, più dopo sono felice e penso positivo. La meditazione ha risolto, da quando la iniziai, quella tristezza di cui soffrivo già da tempo, quell'apatia incredibile, quella scarsa considerazione delle proprie capacità, quella tristezza giornaliera di cui soffrivo già da anni e che nel mio caso stava sfociando in una forte depressione, in un vuoto totale e in quel sentimento di completa inutilità della propria esistenza, mi sentivo come se nella mia vita non sarei mai riuscito a rendermi utile per nessuno, nemmeno per me stesso e come se tutti in un qualche modo fossero migliori di me, volevo solo che tutta quella sofferenza, quel vuoto orribile (che poi era solo nella mia testa), finisse, in qualsiasi modo. A oggi non ho più questi problemi e sono portato a pensare positivo in quasi tutte le situazioni, anche se in genere cerco di non pensare proprio e anche se quando si presentano certe sfide continuo a pensare e ad'avere ancora un certo timore del fallimento. Un residuo di tutta quella negatività che mi è rimasto è ancora un pò la mia apatia che sto cercando di eliminare. In particolare ho notato che meditare sul chakra Chi per 15 minuti al posto di sette, o per 10 in più dei normali, mi spinge, anche se non me ne accorgo subito, a fare molte più cose durante la giornata, divento quasi inconsciamente più attivo. Se poi in combinazione con questo medito altri minuti sul chakra sel cuore, mi sembra di impazzire di felicità, quasi fino a piangere, sento un euforia quasi incontenibile, mi alza molto di tonale e i pensieri diventano molto positivi, mi viene un euforia di voglia di fare, di programmare e di divertirmi, di fare il caos, mi spinge a essere felice e attivo. Vorrei fare una corsa, oppure uscire a fare baccano con gli amici. Di certo un buon antidoto contro l'apatia nel mio caso. Se poi faccio anche una bella protezione psichica e un bel non pensiero, la mia felicità arriva anche al top. Naturalmente non lo faccio spesso, non voglio trascurare gli altri chakra, lo faccio solo ogni 3 o 4 giorni o anche di più e questa cosa potrebbe non valere per chiunque. Però se sono stanco e demotivato per me è un antidoto che aiuta molto bene con il pensare positivo.

  • Pierpo Medaglia per aver completato lo Step 1 - 19:11 26/07/23

    Il pensiero negativo è difficile da gestire. Purtroppo non è solo questione nostra ma ci sono molti terzi che influiscono sul nostro pensiero e lo portano a pensare negativamente. Entità, alieni, pensieri degli altri, programmi energetici ecc ecc. Influenzano i nostri pensieri. Purtroppo non è semplice distaccarli. Pensare negativamente significa attirare negatività nella tua vita quindi bisogna imparare a gestire il pensiero, piano piano, lavorandoci su.

  • Stella Spica - 14:17 26/07/23

    Il pensiero è un ostacolo all'evoluzione, man mano che proseguo, anche se sono all'inizio di questo percorso, mi rendo conto di quanto tempo io abbia perso un passato a pensare. Certo, i pensieri ci sono anche adesso, ma quantomeno ne sono consapevole e cerco di direzionarli, se proprio non riesco a zittirli, verso il pensare positivo. La meditazione pian piano mi sta trasformando

  • apis - 19:55 24/07/23

    La questione del pensiero positivo come uno dei tre elementi fondamentali della spiritualità l'avevo già dimenticata dall'ultima volta che l'ho letto! È davvero importante interrompere l'insensata spirale di pensieri che, se non stai attento, inizia la mattina a letto. Io lo vedo come un processo di selezione del pensiero: decido di perseguire il pensiero o no? È un esercizio davvero difficile quando non hai fatto altro che assecondare questi pensieri per tutta la vita, senza rendertene conto, sprecando il tuo tempo invece di fare qualcosa. Inoltre, ci vuole energia e forza per orientare i tuoi pensieri in una direzione positiva. Una forza che deriva dalla meditazione. Quando non so "come e perché", al minimo accenno di tristezza, la cosa migliore è sedersi e fare una/due meditazioni. Devo solo attenermi ad essa e ricordarmene, poi tutto andrà bene :)

  • miry_miry - 12:35 21/07/23

    Rileggere questo documento era un po' quello di cui avevo bisogno oggi. Sono migliorata nel controllare il pensiero, non ad alti livelli ma rispetto all'inizio ho fatto dei grandi passi avanti. Però mi rendo conto che x alcune cose sono bloccata mentalmente e non riesco ad essere davvero positiva. Devo riuscire a controllare meglio il mio intento, ma non riesco ancora su alcuni punti. Credo che sia dovuto appunto a pensieri e credenze che mi hanno creato da piccola o che forse mi auto creo. Devo lavorare bene su questo punto per ottenere i risultati che vorrei avere.

  • ☆ Kri ☆ - 18:06 18/07/23

    (La maggior parte dei pensieri provengono dall'esterno e non sono realmente nostri. Bisognerebbe chiedersi se.quello che pensiamo rispetta quello che siamo realmente. Il mio pensiero -> energia influisce sul mondo intorno a me.) Connetto molto il discorso del pensiero positivo al Karma e mi aiuta ad aver un positivo più costante. (Dobbiamo accettare la situazione "problema" e agire con un azione positiva per rimediare se no al problema stesso, a un ipotetico problema futuro simile. - Nel caso dell'esame imparandosi a organizzare meglio)

  • alicef - 10:27 09/07/23

    Questo articolo è veramente molto profondo. Ci fa capire la differenza fra pensiero positivo, pensiero negativo e pensiero "fantasticheria". Sicuramente si tratta di consapevolezza e maturità. Riuscire a vedere con chiarezza la realtà trovando stimoli positivi e propositivi, senza perdere energie nè nell'apatia distruttiva del pessimismo nè nella fantasiosa concezione di una realtà illusoria in quanto non abbiamo posto le basi per creare. Altro concetto interessante è quello di scostarsi dai programmi energetici che sono stati creati nella nostra infanzia e che ci tengono ancora ancorati, rendendoci deboli e passivi. Rifletto su questo concetto poichè sono genitore a mia volta e come tale ho il forte desiderio di creare per mio figlio una realtà di crescita cosciente e non punitiva. Vorrei riuscire ad educarlo con coscienza proprio su queste basi affinché possa diventare un uomo libero capace di creare la sua realtà! Grazie