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Step 1 - N° 44

Il Pensiero - Pensare Positivo per non pensare negativo (3 parte)

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Il Pensiero è l'ostacolo che ogni uomo dovrà superare se vorrà trovare Se stesso. 

Il pensiero è perlopiù influenzato dall'esterno e dagli altri, infatti pochi sono i pensieri che sono realmente tuoi. Fra questi, i più pericolosi sono quelli negativi o anche detti pessimistici, che ti buttano giù come un peso morto legato ai tuoi fianchi, sempre pronti a farti cadere. Eliminare tutti i pensieri in una sola volta è impossibile, ma si può abituare la propria mente a pensare positivo, anziché lasciarla libera di buttarci giù in qualunque momento come fosse un grande masso pronto a farci crollare nell'abisso più profondo. Il pensiero negativo è il peggior nemico dell'evoluzione spirituale, motivo per il quale bisogna imparare a istruirlo. 

Inizialmente potresti sottovalutare l'idea di pensare positivo, perché ritieni che non faccia per te e che tu abbia delle buone ragioni per essere "realista", al quale ti approcci come se fosse sinonimo di "pessimista". Pensi che, il pensare positivo, sia una di quelle tecniche comportamentali che vanno tanto di moda per sembrare splendidi davanti agli altri, ma che non cambierebbe alcunché nella tua vita reale. Potresti ritenere che pensare positivo sia un modo come un altro per illudersi che qualcosa di bello possa accadere, mentre la vita ti porta sempre brutte notizie. Seguire un percorso spirituale non significa dover cambiare il proprio pensiero per adattarlo a quello che viene insegnato al suo interno; quindi non significa cambiare ciò che sei o ciò che pensi. Seguire un percorso spirituale significa aprire la propria mente alla comprensione di tutto quello che ci circonda, perché possiamo vederlo e comprenderlo con vedute più ampie. Perciò un buon percorso spirituale non ti chiede di cambiare te stesso o ciò che pensi, ma di capire se ciò che pensi è veramente ciò che sei, oppure se hai seguito l'inclinazione pessimistica a cui tutti siamo sottoposti. Di conseguenza un vero percorso spirituale ti cambia, non perché vada contro il tuo volere, ma perché ti offre l'opportunità di decidere chi vuoi essere, anziché subire ciò che sei dovuto diventare per farti accettare dagli altri. 

Iniziare a praticare il pensiero positivo è ben più complesso di quanto sembri, perché non c'è nessuno che possa entrare nella tua mente per consigliarti, dirti cosa stai sbagliando o come migliorare ciò che pensi; ci devi riuscire da solo. Però posso spiegarti le motivazioni per le quali dovresti iniziare il percorso del pensiero positivo, in quanto porterà molti più benefici all'evoluzione delle tue doti sensoriali e alla tua vita di tutti i giorni. La spiritualità non è una vita a sé, ma è un'aggiunta alla tua vita personale che potrà migliorartela verso ogni ambito. Di sicuro hai iniziato questo percorso per evolvere il tuo Sesto senso, per scoprire le verità oltre questa dimensione e provare nuove esperienze, ma quando comincerai a mettere in pratica le tecniche più seriamente, in primo luogo la Meditazione, ti renderai conto che questa porta molti più benefici di quanto inizialmente pensassi. Perché la meditazione non si riduce a farti avere qualche esperienza extra-sensoriale, ma ti migliora la vita quotidiana, la salute fisica, la capacità di relazionarti con gli altri, aumentando dai più piccoli ai più grandi successi personali senza che tu capisca da dove viene tutta questa fortuna. Con il tempo, inizierai a vedere la spiritualità come qualcosa che va ben oltre la semplice attività curiosa aggiunta alla tua routine, ma la vedrai come un gesto necessario per stare bene e iniziare al meglio la giornata; un po' come l'atto di sgranchirsi le ossa appena sveglio. Verrà tutto molto più spontaneo. Per il momento devi metterti a confronto con il Low, con i mille pensieri e ostacoli che ti getta davanti agli occhi per farti distrarre dalla tua evoluzione, ma se sceglierai di ascoltare te stesso, anziché i pensieri che insistono a farti mollare, riuscirai a raggiungere questo livello di appartenenza. La spiritualità non sarà più un hobby, ma una parte di te che da sempre sentivi mancare e che finalmente sei riuscito a trovare. 

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L'atto di pensare positivo è definibile come una tecnica, perché esso va allenato durante il giorno e preso alla lettera. Esso non equivale alla Meditazione, perché durante la pratica meditativa devi imparare a restare in non pensiero; durante il resto del giorno, però, bisogna istruire il proprio pensiero affinché diventi quantomeno positivo, anziché un nemico forte che continua a martellarti e buttarti giù per ogni cosa. Pensare positivo non è facile perché ti ritrovi ad avere sempre buone ragioni per pensare negativo, per credere di non farcela, per avere dubbi su te stesso o sulle tue capacità, o per temere che qualcosa possa andare storto "come sempre"; in qualunque ambito della tua vita. Quindi si tratta di un vero e proprio percorso di pratica, in cui ogni giorno dovresti cercare di direzionare il tuo pensiero verso il lato più positivo, anziché cascare nel tranello e affliggerti del male mentale; come sei abituato a fare e nemmeno più ti rendi conto di ciò, per quanto è impresso nelle tue abitudini. Pensare positivo non è solo un modo per essere più felici durante il giorno – che non è poco – ma aiuta a concretizzare eventi positivi nella tua vita. Anche se ora è tutto nuovo per te, tutto ciò che ci circonda è fatto e messo in moto dall'energia, ciò significa che il tuo pensiero – che è un tipo di energia – può influenzare il mondo che ti circonda. Non si tratta solo delle tue azioni giornaliere, che possono influire sulla vita degli altri, ma anche dei tuoi pensieri. Forse ora provi difficoltà a credere che il tuo pensiero possa essere capace di creare, sostenendo che il pensiero sia soltanto un pensiero. Eppure, probabilmente, sei il primo a credere nel malocchio, temendo che una persona molto invidiosa possa pensarti con malizia e, con il solo pensiero cattivo, possa influenzare negativamente la tua vita e portarti sfortuna; farti capitare un incidente, e così via. Perché ritieni che solo le persone invidiose possano creare attraverso il loro pensiero? Ciò significa che le persone invidiose hanno una marcia in più, tanto da riuscire a materializzare il loro desiderio con un semplicissimo pensiero? No, ovviamente; tutti noi creiamo con la nostra mente, però lo facciamo con incoscienza per cui non siamo capaci di creare a comando e non siamo allenati per controllare le nostre emozioni. Così facendo creiamo sia eventi negativi che positivi, ma soprattutto quelli negativi, perché abbiamo la brutta abitudine di pensare molto più negativo rispetto invece a quanto dovremmo pensare positivo. 

Per mezzo di questo percorso spirituale imparerai a creare gli eventi con il tuo volere, ma prima di insegnarti queste tecniche devi imparare a migliorare il tuo pensiero positivo. Per imparare a creare con il pensiero, devi prima allenarti a capire quali sono i tuoi desideri da quelli che invece ti vengono imposti. Quindi imparerai ad utilizzare l’intento, ovvero un pensiero così veloce che non ha il tempo di associare un’immagine o una parola; io lo definisco un sentimento mentale, perché nasce dal petto ma è più forte del pensiero. Prima di arrivare a ciò bisogna lavorare per migliorare il proprio pensiero, affinché sia sempre più positivo e meno negativo. Le tre tecniche fondamentali per iniziare al meglio il percorso spirituale sono: la Meditazione, la Protezione e il Pensiero Positivo. Naturalmente ci sono molte più tecniche che insegno e sono tutte molto importanti, ma queste tre tecniche formano la base concreta su cui creare il tuo percorso di Risveglio; sono come i pilastri principali che non dovrai mollare mai, altrimenti tutto il resto crollerà. È normale, specie agli inizi, credere che il pensiero positivo non sia poi così importante, ma con l’esperienza pratica, specialmente con la Meditazione, ti renderai conto di quanto invece sia necessario mantenere una mente positiva anche durante il giorno, e non soltanto durante la sessione meditativa. Tutto ciò che influenza la nostra mente tenta di farci pensare negativamente, con un retrogusto continuo di pessimismo. Anziché pensare che andrà tutto bene, penseremo sempre che potrebbe accadere qualcosa per cui la nostra giornata, il nostro progetto o il nostro futuro, possa andare male. Il punto è che non c’è un vero motivo per pensarlo, però noi vogliamo comunque insistere che debba essere così. Quasi ci stupiamo quando un progetto fila liscio senza intoppi, come se fossimo talmente abituati ai problemi che la loro assenza inizia a farceli mancare. 

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Anche in questo caso, sarebbe impossibile combattere contro i pensieri negativi con la forza, perché alla fine troverebbero la parola giusta per metterti a tacere e averla vinta su di te. Invece, puoi abituarli piano piano a prendere una piega sempre più ottimista, finché non avrai raggiunto il controllo. Dopo aver imparato a pensare positivo, capirai quanto sia importante pensare anche di meno durante il giorno, ma ci arriveremo in seguito. Cerca di convertire ogni pensiero in qualcosa di più positivo, che non significa irrazionale, bensì essere razionalmente positivi. Se domani hai un esame e non hai studiato niente e sai già che sarà un esame molto difficile, tanto che sia impossibile superarlo, è inutile passare la giornata a soffrire pur sapendo che un solo giorno non ti basterebbe per studiare tutto; quindi perché decidi di sprecare questo giorno a stare in ansia e ossessionarti sul domani? Sai già che non lo passerai e non è la fine, non è l’ultima occasione, e se lo fosse avresti dovuto pensarci prima; ora non hai motivo di disperare, piuttosto preparati per la prossima data. Piuttosto che passare la giornata a stare male mentalmente, accetta di non essere pronto per domani e pensa che hai l’opportunità di prepararti molto meglio per la prossima data. È una scocciatura, è una rottura, ma ci dovevi pensare prima; ora invece è tardi e non è necessario buttare all’aria anche quest’ultima giornata, perché potresti invece usarla per portarti avanti con altre materie o per la prossima data dello stesso esame. Come vedi pensare positivo non significa essere irrazionali, illudendoti di poter superare l’esame senza aver combinato nulla per farlo e poi, ovviamente, andare lì, venire bocciato, e vederti crollare il mondo addosso. Però attraverso il pensiero positivo puoi dare una ragione alla tua giornata: non passerai l’esame di domani ma sfrutterai la giornata di oggi per fare qualcosa di produttivo, anziché studiare all’ultimo momento per un esame fallito in partenza. Che cosa vorresti dimostrare? Perché studiare per un esame già fallito? Se sei perfettamente consapevole che sia impossibile superarlo con una sola giornata di studio, allora non sprecare tempo e passa al prossimo. 

Invece, se hai studiato ma temi comunque di non essere preparato abbastanza e quindi hai paura di non farcela, converti le tue paure e la tua ansia in un pensiero positivo: provaci. Pensare subito che ci riuscirai per certo e che andrà tutto bene, è sicuramente molto complicato all’inizio; però puoi scegliere di non pensare negativo, ovvero di smettere di martellarti con i pensieri ossessivi e concentrarti a fare altro. Se domani hai l’esame allora continua a prepararti, e se sei stanco di studiare, fai altro, purché non ti fermi a pensare negativo: altrimenti sarà la tua rovina. Piuttosto che stare fermo, sdraiato sul letto a ossessionarti sul risultato di domani, fai qualunque altra cosa ma non pensare negativo: altrimenti creerai l’evento per domani perché vada peggio di quanto sarebbe dovuto andare! Controlla il tuo pensiero, pensa positivo o quantomeno non passare il tempo a pensare negativo. Il pensiero crea, quindi se continui a pensare negativo, stai alimentando gli eventi negativi che potrebbero accadere per farti andare storto l’esame; invece, se smetti di pensare negativo, prima di tutto smetti di alimentare lo stress e tutto ciò che ne segue, dopodiché potrai iniziare a pensare un po' più positivo. Domani avrai l’esame, non è il primo e non è l’ultimo ostacolo che dovrai superare, non durerà un giorno intero ma solamente pochi minuti. Perché stressarti un intero giorno o un’intera settimana per un evento che durerà solo pochi minuti? Perché decidere di stare male, di soffrire, di entrare in panico, per qualcosa che accadrà solo domani e per pochissimo tempo? Silenzia la tua mente, scegli di non cadere nella trappola dell’angoscia, dello stress e dell’ansia, perché sono devastanti per la tua salute fisica e mentale. Hai studiato? Fine, se puoi studiare ancora fallo, se non riesci perché troppo stanco allora è inutile pensarci; se non sei davvero stanco allora studia, se sei troppo stanco e sarebbe inutile studiare ancora allora smetti di pensarci. Libera la tua mente! 

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Siamo troppo abituati a punire noi stessi e credere che se non facciamo il nostro dovere allora dobbiamo sentirci in colpa e trattarci male. Hai studiato per l’esame e temi che questo possa andare male ma non hai più le forze di studiare ancora, ti senti in colpa e ti punisci, pensando che se non puoi studiare allora non devi fare nient’altro, come se fossi in punizione. Non sei più un bambino e non sei il tuo genitore: smettila di punire te stesso come facevano quando eri piccolino. Sei abbastanza grande per capire se hai voglia di studiare oppure no: se proprio non riesci a studiare, che senso ha rimanere a letto a fare niente, pensando e ossessionandoti sull’esame di domani? Non hai motivo di punirti: punisciti solamente se sai di poter studiare ma sei troppo pigro per farlo, perché questo è un altro discorso. Però, se sei perfettamente consapevole che più di così non puoi fare, che hai già fatto tutto il possibile e che non puoi fare oltre, allora fai qualcos’altro; purché non ti fermi a fare un bel niente. Inutile dire che se farai qualcos’altro, come andare in palestra o a fare due passi al parco, non dimenticherai tutto ciò che hai studiato come per magia, ritrovandoti domani a non superare l’esame a causa della passeggiata fatta il giorno prima. Se non lo superi è perché non hai studiato bene in tutto il tempo che avevi a disposizione, non di certo per la passeggiata del giorno prima. Ma cosa credi, che se chiudi il libro e rimani tutto il giorno sdraiato a letto ad ossessionarti, ti manterrà la mente lucida e domani supererai l’esame grazie a questo? I nostri genitori ci hanno abituato a restare in casa per punizione: “Studia altrimenti non esci!”. Questo significa che, se non studi, non puoi uscire. Credere però che, pur avendo studiato, pur essendoti impegnato tanto, ti debba punire ugualmente – come facevano quand’eri piccolo! – solo per paura di non aver fatto abbastanza, possa cambiare qualcosa, ti sbagli di grosso. Se resti a casa ad ossessionarti e senza aprire il libro, o se esci di casa o fai qualcos’altro, non cambia le sorti dell’esame di domani. Anzi, di sicuro ti renderà meno teso e ansioso rispetto a passare la serata ad ossessionarti. 

Con l’esempio dell’esame, voglio farti capire la differenza fra agire e pensare. Se puoi cambiare un evento, per esempio studiando di più per l’esame di domani, allora resta in casa e studia, perché il sacrificio di oggi ti porterà a non doverti sacrificare durante i prossimi mesi; in quanto se domani supererai l’esame non dovrai trascinartelo ad una prossima data. Però, se hai già studiato e sai che non puoi fare più nulla di quanto hai già fatto, e non hai nessuna intenzione di studiare ancora, allora non rimanere fermo a pensarci; ma fai qualcos’altro, qualunque cosa pur di non stare fermo a pensare negativo. Questo vale per ogni singola situazione della nostra vita, e non soltanto per gli esami! Se hai paura di qualcosa, se ti spaventa un evento o sei in ansia per una riunione, fai il possibile per arrivarci preparato. Se hai già fatto tutto quello che potevi, allora smettila di pensarci e occupati di altro. Perché restare fissato a pensare a quell’evento ti fa male mentalmente, fisicamente, e inoltre il tuo pensiero negativo creerà maggiori ostacoli per quella giornata. Ergo smetti di pensare, piuttosto occupati di altro. Il primo passo per imparare a pensare positivo è quello di smettere di pensare negativo; specialmente quando non ce ne sarebbe davvero bisogno ma ti ostini a passare le ore, o peggio ancora, le intere giornate, nel vero senso della parola, ad ossessionarti su un evento che ti spaventa. Diminuisci i tuoi pensieri negativi e gli eventi futuri inizieranno a migliorare, diventando sempre più positivi. Dopodiché passeremo al cambiare l’approccio mentale verso gli eventi, pensando a loro con una consapevolezza molto più positiva. 

Fine pagina 4 su 4. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

1281 commenti
  • altomare - 11:26 02/11/23

    A volte mi sembra di non meritare la felicità, nel senso che quando qualcosa di bello mi accade comincio a pensare a cose brutte che ostacolano la riuscita in qualcosa. Mi devo sforzare a fare il contrario.

  • cappuccino - 09:29 01/11/23

    E proprio come dice l’articolo, quando entriamo in un vortice di negatività tendiamo a punirci per restare avvolti da questa sensazione, come se dovessimo espiare chissà quale peccato. Il pensiero positivo crea situazioni di benessere a catena. L’ho provato sulla mia pelle. Purtroppo a volte però ricadiamo nei nostri errori…

  • klaudia - 09:52 26/10/23

    Non sono assolutamente brava a pensare positivo rispetto a questa vita materiale, perché anche quando sei positiva, o anche solo più tranquilla in un periodo buono, arrivano grosse batoste, anche improvvise, che ti fanno barcollare. Mi trasformo, però, quando parlo di spiritualità e quando faccio cose più "elevate", mi sento felice e serena, so che lì non può succedere niente di brutto!

  • Sara Medaglia per aver completato lo Step 1 - 15:23 24/10/23

    Pensare negativo è quasi naturale purtroppo, spesso ci si ritrova a farlo come una sorta di preparazione, per essere pronti quando poi effettivamente ci va male qualcosa, ottenendo estremo stupore se al contrario finisce per andare tutto liscio, senza alcun problema. Contrariamente il pensiero positivo siamo soliti a metterlo da parte un po’ per lo stesso motivo, abbiamo paura di false speranze, di illuderci e di rimanere delusi. Effettivamente però l’esempio del malocchio ha colpito in pieno, proprio io che credo in quei mal di testa di cui soffro dovuti a pensieri e commenti di altre persone, come può non essermi venuto in mente che se un pensiero negativo può arrivare a far tanto , un pensiero positiva non possa invece agire nel bene! Fa riflettere sempre. Grazie Angel

  • atavica - 08:38 22/10/23

    La frustrazione e i sensi di colpa sono solo scuse della mente per non intervenire concretamente sul cambiamento

  • joy14 - 16:00 19/10/23

    Il messaggio che mi porterò da questo articolo è che se si può fare qualcosa per far andare una situazione come si desidera, la si fa, con la consapevolezza che la propria parte è compiuta e non serve rimuginarci su o preoccuparsene. È meglio vedere il bicchiere mezzo pieno pensando "in qualunque modo vada, io ho dato il mio meglio, e va bene così"

  • daenerys31 - 06:09 15/10/23

    Avendo scoperto la manifestazione posso affermare che sì, il pensiero crea, decisamente. E non crea solo una scia di fortuna generica, o uno generico stare bene, ma crea proprio gli eventi e le situazioni che vogliamo se ci pensiamo abbastanza, sia nel bene che nel male. Perché crea semplicemente, non ha volontà, siamo noi che dobbiamo avere consapevolezza e controllo su di esso.

  • rob78londra - 09:21 14/10/23

    Molto interessante questo articolo, mi sono accorto qualche anno fa quanto i pensieri negativi fossero nella mia testa,ho fatto un grande lavoro su di questo e oggi vivo decisamente meglio,a volte ho pensato positivo consapevole che non fosse davvero vero ma questo mi e servito a farmi entrare in un modo diverso di pensare,piu positivo.Grato del lavoro che ho fatto

  • Roberto - 09:17 14/10/23

    Molto bello questo articolo,mi sto accorgendo da circa un paio di anni da quanto i pensieri negativi erano nella mia testa,ho fatto un grande lavoro su questo e ho cercato di pensare positivo e la mia vita e decisamente cambiata,a volte ho pensato positivo consapevole del fatto che non fosse vero ma alla lunga questo lavoro e servito

  • Moreno - 13:14 05/10/23

    Sono cresciuto in un ambiente in cui la mentalità negativa era predominante, e questo atteggiamento mi ha influenzato per molti anni. Successivamente, un amico mi ha introdotto alla legge di attrazione, e da quel momento ho iniziato a pormi delle domande profonde. Ho notato che esiste una grande confusione quando si tratta del pensiero positivo; alcuni pseudo guru lo pongono al centro, mentre altri lo ignorano completamente. Solo ora comprendo l'importanza di mantenere un atteggiamento positivo verso la vita. Ho realizzato che se non siamo positivi in ciò che pensiamo, manchiamo di fiducia nei confronti di Dio e dell'esistenza stessa. Pertanto, mi chiedo: ha senso vivere costantemente pensando che tutto vada male?

  • Mery - 03:03 05/10/23

    Sono sempre stata una persona ottimista, ho raggiunto dei traguardi molto altri da ragazza nonostante la poca esperienza in alcuni settori nuovi, mi buttavo, affrontavo l, ignoto con grande coraggio e positività, ero veramente combattiva, ottimista e credevo nelle mie capacità. Nonostante provenissi da una famiglia allo sbando, padre violento e madre distante e apatica. Nonostante la mia infelice infanzia e terribile adoloscenza, ero sempre ottimista dicendomi: Mery ne uscirai forte e combattiva da questa vita di c.... Poi ci sono riuscita, ero dinamica, ottimista e fortunata. Gli eventi cambiarono, sposando un uomo di m...., che mi maltratta a, mi picchiava, mi distrugge a ogni ora della mia vita, era terribilmente uguale a mio padre. Non riuscivo a difendermi, a superare il lutto di un amore mai esistito, superare il lutto di un imbroglio. Mi faceva sentire una inutile, una che non vale a nulla, mi dava della tr..., perderti completamente la mia dignità. Cercavo Dio, disperatamente, e lo trovai!

    • Mery - 03:05 05/10/23

      Dopo averlo lasciato, i miei sensi di colpa mi divorato o, non riuscivo a perdonarmi, ero ormai diventata una pessimista, vedevo la mia vita triste e sventurosa. Dopo sette anni ho avuto la fortuna di entrare in ACD. Posso dire che sono una donna forte, e anche ottimista

  • introspezione - 12:56 27/09/23

    Fortunatamente questa è una cosa che già mi riesce abbastanza senza troppa fatica, ed è davvero utile specialmente per non disperarsi e per non sprecare tempo ✨

  • Lisarahma 🌺 - 19:35 26/09/23

    In realtà mi chiedo sempre se quello che penso sia tutto frutto della mia testa o frutto di tutti gli input ed i condizionamenti che ho intorno..del mio sono una persona molto positiva anche se ultimamente sempre molto spesso mi butto giù e mi faccio vincere da cosa e chi mi sta intorno, ed è proprio vero spesso cado nel tranello ed inizio a pensare che non valgo niente,che non sono capace a fare nulla,che non c'è la posso fare e mi colpevolizzo sempre per tutto quello che ho passato nella vita, pensi sempre che sono sola, perché apparte i miei amorosi figli che ami , non ho nessuna famiglia,non c'è l'ho quasi mai avuta dato che sono sempre stata la "Pecora Nera" e tutti si sono allontanati da me credendo che sono pazza soltanto perché non la penso come loro.pero ho qualche amico/a che amo con tutta me stessa , Nel corso degli anni mi sono dovuta aggrappare solo sulle mie forze, e se non fossi stata una persona dal pensiero positivo sarei già stata morta 😅 anche se in realtà potevo fare molto di più con una giusta tecnica e praticando costantemente la meditazione,cosa che non ho fatto ! O comunque ho fatto in maniera molto discontinua, Sono molto grata ad Angel che ci insegna tante cose molto importanti per vivere.. l'averi voluta trovare molti anni fa', ora devo recuperare il tempo perso.. grazie di cuore Angel 🙏🏼🤍🍃🫂

  • Lion Medaglia per aver completato lo Step 1 - 12:33 26/09/23

    Il pensiero positivo è proprio una Vera tecnica, solo che sin da piccoli e crescendo ci riempiono di pensieri negativi e inutili che non fanno altro che rovinarci la vita. Parlando con amici mi dicono spesso che preferiscono pensare negativo, perché così se una cosa gli va male già lo sapevano ed erano rassegnati, invece se gli va bene sono stupiti e contenti che gli è andata bene, ma ovviamente per la maggior parte gli va tutto male questo perché il loro pensiero è principalmente negativo. Leggendo questo documento mi sono risaliti dei vecchi ricordi di quanto andavo a scuola e avevo esami, ho sempre studiato poco ma ho sempre pensato positivo ed è stato ciò che mi aiutava ad essere sempre promosso in qualsiasi esame dovevo affrontare, per esempio ricordo che per un esame di guida, non volevano farmi partecipare perché non studiavo e facevo troppi errori, ma dopo poco tempo iscritto e alla prima opportunità d'esame gli ho detto di inserirmi, ma per loro non ero pronto venivo bocciato sicuro, mentre io ero sicuro che venivo promosso il mio pensiero era solo positivo,fermo, è deciso, non avevo dubbi venivo promosso sicuro, insistevo nel farmi partecipare, mi hanno detto dopo che non ne potevano più "io ti faccio partecipare ma appena vieni bocciato il prossimo esame te lo faccio fare tra 6 mesi o 1 anno", gli ho detto ok tranquilli tanto sarò promosso. Dopo qualche giorno partecipai e ovviamente sono stato promosso, appena me lo dissero leggevo dalle loro facce che erano increduli di come io ci sia riuscito. Ho avuto tantissime altre esperienze sia d'esami o esperienze in generale, il pensiero positivo e l'intento mi hanno sempre aiutato durante la mia vita ma solo grazie a questo percorso sto avendo le conferme che siano delle vere e proprie tecniche, questo percorso più si va avanti e più voglia ho di approfondirlo e praticare. Grazie mille Angel!

  • jael Medaglia per aver completato lo Step 1 per la 2ª volta Medaglia per aver completato il libro Il Sigillo delle Vite Passate - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Il Sigillo delle Vite Passate - Vol. 2 - 11:00 23/09/23

    È incredibile come, tutte le volte che formulo un dubbio in un mio commento, poi trovi la risposta a ciò che chiedevo o pensavo, nell'argomento seguente. Ora comprendo come fare per ridurre o modificare i pensieri che mi si affollano nella mente. Oltre a dare più energia al chakra Mente quando lo richiede fuori dalla Meditazione, posso agire sulla qualità dei miei pensieri, quando li consapevolizzo. Tendo spesso, purtroppo, ad autoboicottare le mie manifestazioni con pensieri di paura, ansia, ossessività. Provare a riformulare i pensieri ragionandoci su in maniera logica e meno colpevolizzante, è un esercizio che devo iniziare a fare. Comprendere che se ho fatto il massimo non posso temere, o colpevolizzarmi, ed è inutile rimuginare e attirarmi eventi negativi. Per fare un esempio simile a quello dell'articolo, io appartengo alla tipologia che, se pur ha studiato ed è preparata per superare un concorso, si tormenta e rimugina sul fatto che comunque non ce la farà, perché a superarlo sarà qualcuno raccomandato. Provare a razionalizzare e a trasformare i pensieri in positivo, può essere un buon esercizio e un buon modo per attrarre eventi solo possitivi e migliorare anche il mio umore e stato emotivo durante la giornata.