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Step 1 - N° 49

Meditazione - Meditare con Coscienza (6 parte)


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Quando si medita, non solo ci si dimentica dei problemi, ma spesso questi ultimi si risolvono direttamente. Accade senza che ce ne rendiamo conto, perché siamo troppo abituati a subire la nostra vita anziché viverla e vedere con attenzione cosa succede. Attraverso questo percorso vorrei aiutarti a diventare più cosciente di quello che accade all’interno della tua vita e per quali ragioni avvengono tali situazioni. Non sarò io la risposta alle tue domande, ma ti insegnerò come sviluppare le capacità mentali che permettono ad ognuno di ottenere le risposte ai propri interrogativi. 
Il modo migliore per approcciarti alla meditazione e inserirla nella tua routine è sentire dentro di te il motivo per il quale vuoi meditare. Ovviamente agli inizi non è facile perché potresti non comprenderlo subito, sapendo dentro di te che vorresti meditare ma senza riuscire a spiegare la ragione a parole, quindi finiresti per credere che sia una perdita di tempo. Perciò, inizialmente, dovresti prenderla come un’abitudine, come qualcosa che decidi di fare anche controvoglia, un po’ come quando decidi di praticare sport per stare bene: agli inizi non è un tuo desiderio, non ti alzi la mattina felicissimo di andare a correre o di recarti in palestra anzi ti scoccia un po’; in un certo senso te lo devi imporre, perché sai che se vuoi perdere peso o se vuoi vivere la vita con più salute e fortificare il tuo corpo fisico devi fare quello sforzo. Sai che non vorresti essere debole e pieno di malattie in giovane età quindi ti imponi una regola, ad esempio di andare a correre o di andare in palestra due volte a settimana anche se non ne hai voglia, perché vuoi raggiungere degli obiettivi che ti sei prefissato. 

A volte la meditazione può sembrare noiosa e stancante, proprio come le prime volte in cui decidi di andare a correre o fare sport ti peserà, facendoti venire voglia di mollare. Ogni giorno cercherai mille motivi per non andare in palestra fingendo che non ti interessi davvero farlo e mollando solo per pigrizia. In realtà sei stato tu a scegliere di iscriverti, sei stato tu a prendere questa decisione e nessuno ti ha obbligato. Dentro di te sai che fare sport gioverà al tuo corpo e ti farà ottenere dei risultati nel tempo, ad esempio evitandoti malattie fisiche che la maggior parte delle persone si ritrova a subire già in giovane età, per poi soffrire per il resto della loro vita. Per questo, anche se un po’ seccato, alla fine vai a correre o vai in palestra, sapendo che lo stai facendo per il tuo bene. Praticare sport non è semplice e non perché sia difficile la disciplina in sé, ma perché è difficile mantenere costantemente la motivazione che ti spinge a praticarla. Moltissime persone iniziano a praticare per poi mollare dopo qualche mese, o addirittura il giorno seguente, sebbene quello sport gli piaccia molto; questo accade per pigrizia, perché non hanno voglia di svolgere quelle azioni che, seppur noiose agli inizi, porteranno grandissimi risultati. Questa pigrizia deriva dall’assenza di motivazione, o meglio dall’aver dimenticato i motivi che hanno spinto a iniziare il percorso sportivo. 

Dire a sé stessi “Voglio fare sport per non ingrassare e per non prendermi malattie” è inutile perché risulta essere una frase senza sentimento; sono solo parole al vento senza alcun significato. La chiave sta nel prendere queste parole e decidere di sentirle vere dentro di te. Tutti noi sappiamo che sono vere però decidiamo di pensare a questi termini in modo astratto, senza sentimento, quasi come se non fossero davvero reali. La maggior parte delle persone si aspetta che la motivazione debba venire spontanea sin da subito, come se fosse lo sport a doverti motivare a praticarlo. Non è così. La motivazione deve venire da una propria decisione: tu decidi di fare sport e decidi di motivarti perché vuoi raggiungere determinati obiettivi. Infatti, la mattina non ti alzerai presto pensando spontaneamente: “Che bello, sono strafelice di alzarmi presto per andare a correre!” ma penserai invece: “Che scatole, anche oggi? Dai, su, devo farcela, devo andare a correre, devo farlo per essere forte e in salute anche tra qualche anno, quando il corpo inizierà a cedere!”. 

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Perciò, inizialmente, scordiamoci che la motivazione venga automatica, perché non sarà assolutamente così. Siamo noi a doverci motivare e a dover spingere noi stessi a compiere certe azioni per il nostro benessere. Non deve essere qualcun altro a svegliarci presto la mattina per spronarci a fare esercizio fisico, ma siamo noi a doverci dire: “Su, alzati, devi farlo, non sprecare tempo a letto, è meglio farlo ora che vivere una vita sofferente per non averlo fatto!”. 

Solo dopo aver preso un’ottima abitudine con la pratica dello sport, a seconda della persona, ci vorrà più o meno tempo affinché quest’ultima si renda conto di quanto stia bene effettivamente da quando ha iniziato, così avrà trovato la propria motivazione che la spingerà ogni giorno a non mollare. 

Se prima doveva obbligarsi a iniziare, dopo sarà motivata a non smettere più, perché avrà raggiunto precisi livelli di benessere che non conosceva giacché non praticava, che la motiveranno a continuare senza lo stress iniziale che provava ogni giorno prima di iniziare. Il punto è che il benessere arriva dopo la pratica, non prima; i buoni motivi per praticare arriveranno dopo aver già iniziato a farlo, perché seguiranno i miglioramenti. Credere che essi debbano arrivare ancor prima di iniziare, per invogliarci a fare il primo passo, è da illusi oltre che da sciocchi, perché nessuna pratica ti regala i benefici ancor prima di cominciare a metterla in atto, solo per aiutarti a scegliere se iniziare o meno. Sarebbe come credere che al lavoro il capo possa pagare i propri dipendenti prima che inizino a lavorare, per stimolarli a dare il massimo; sappiamo tutti che lo stipendio arriva a fine mese per pagare il nostro lavoro già compiuto e non prima di iniziare per indurci a lavorare il mese dopo. Allo stesso modo, anche nello sport, come in ogni altra pratica, i miglioramenti arrivano dopo un lungo allenamento e non prima, perciò anche la motivazione arriverà dopo. All’inizio bisogna imporsi di fare sport, se si è decisi a raggiungere degli obiettivi, altrimenti non si riesce. Per ogni scelta entra in gioco lo stato mentale con cui la persona decide di fare attività fisica: se ogni singola volta decidesse di lamentarsi nonostante sappia dentro di sé che lo sta facendo per se stesso e continuasse a fare sport come se dovesse fare un favore a qualcun altro, allora non imparerebbe nulla, e anche se potesse perdere peso o migliorare la sua salute fisica, continuerebbe a lamentarsi di non avere voglia di farlo. Spetta a lui decidere come approcciarsi allo sport. Questo non dipende da quanto esso faccia bene al corpo, o da quanto sia utile, ma dipende dal modo con cui si inizia a praticarlo, perché nonostante quello sport possa essere il più bello, il più utile e il più funzionale di tutti, se una persona decide di praticarlo con svogliatezza per lei rimarrà per sempre noioso. 

Tu devi ricordarti che, se hai deciso di iscriverti in palestra, non lo hai fatto per fare un favore all’allenatore che si sentiva solo e aveva bisogno del tuo sostegno, ma lo hai fatto per te stesso, quindi non stai facendo un favore a nessuno se non a te stesso. Dato che hai deciso di iniziare un percorso sportivo, cerca di non mollare tutte le tue buone intenzioni come sempre, ma portale avanti con la stessa motivazione che avevi il primo giorno. Lo stato mentale con cui inizi una pratica è molto importante, perché se decidi di studiare musica, scegliendo uno strumento complicato, puoi anche andare ogni giorno in sede a impiegare il tuo tempo con il maestro, ma se ti rechi in aula con svogliatezza continuerai a non imparare niente nonostante le lezioni vadano avanti, mentre tutti gli altri compagni diventeranno sempre più bravi a suonare quello strumento. Questo non sarà dovuto al fatto che essi abbiano una capacità di apprendimento superiore alla tua, né tantomeno al fatto che la musica che suoni non funziona, ma sei tu che devi imparare ad approcciarti meglio ai progetti che hai deciso di iniziare. Se invece continuerai a seguire quel percorso con la voglia di imparare, ti renderai conto che, anche se il maestro ti chiede di praticare ripetutamente gli stessi esercizi musicali in apparenza noiosi, in realtà quelli ti stanno formando e ti permettono di conoscere gli strumenti che ti porteranno un giorno a diventare un buon musicista. 

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È importantissimo l’approccio che decidi di avere con il percorso che stai iniziando. La meditazione è uno sport per la mente, pertanto non è facile sin da subito sedersi ogni giorno a mezzo loto e meditare con totale voglia e convinzione, ma se tu decidi di iniziare bene questo percorso esso ti porterà con assoluta certezza ad ottenere ottimi frutti per la tua mente e per la tua vita. 

Quando ti siedi per iniziare la tua sessione di meditazione, prova a farlo con il desiderio di raggiungere il rilassamento e quindi il benessere. Non sederti pensando che devi farlo e basta, senza una vera motivazione, perché sarebbe come andare in palestra pensando di fare un favore al tuo allenatore: concentrati sulla meditazione per quello che è davvero, cioè uno strumento che ti permetterà di stare bene mentalmente e spiritualmente. Il tuo approccio iniziale è molto importante, perché da esso dipenderà se sarai in grado di ottenere buoni risultati dalla pratica o se rimarrai sempre allo stesso livello. È un po’ come quando dicono che per ottenere qualcosa devi crederci; certo, se tu per primo non credi di poterti rilassare, di certo la meditazione non ti obbligherà a farlo. Sei tu a dover decidere di approcciarti positivamente al rilassamento, convincendoti di potercela fare. Non devi spostare le montagne con il pensiero, non devi svolgere un’azione impossibile e talmente complicata che solo in pochi al mondo riescono a fare: devi solamente rilassarti, è semplice. Iniziando la meditazione con il primo passo essenziale, ovvero il rilassamento, permetterai alla tua mente di arrivare a livelli superiori che senza di esso purtroppo non potresti raggiungere. Sebbene molti credano che rilassarsi durante la pratica sia un passaggio poco importante e sorvolabile, in realtà si tratta di un momento importantissimo, perché senza di esso non si potrebbero ottenere molte delle esperienze evolutive che stiamo cercando. 

Quando inizi a meditare, prova a richiamare dentro di te il desiderio di sentirti finalmente in pace. Distacca tutto quello che è successo durante la giornata, lo stress che hai accumulato, il dolore che hai provato mentre qualcuno ti diceva o faceva qualcosa di male. Lascia andare tutto ciò e inizia la tua meditazione deciso a volerti sentire bene. Lo scopo è proprio quello di provare pace, perciò devi permettere a te stesso di aprirti a questa vibrazione senza girarci troppo intorno. Dentro di te puoi sentire una connessione così forte a qualcosa che non subito sai distinguere, ma sai che è qualcosa di molto buono, di molto luminoso e che ti fa stare bene. Non voglio chiamarlo sé superiore o Dio, perché in entrambi i casi scatenerei le tue aspettative, ovvero l’idea che ti sei fatto su Dio, che potrebbe non essere quella corretta. Quindi non ti chiedo di pensare a quello che dovresti provare; ti chiedo invece di sperimentare quella pace che la meditazione ti offre e di concentrarti solo su quella, perché non importa come la vuoi chiamare, importa il benessere che ti fa sentire. Percepisci quella sensazione di pace interna, che ti permette di distaccarti dalla giornata e di rilassarti, in un certo senso fregatene da tutto quello che è successo per sentirti di nuovo sereno. È il tuo rifugio personale, dove nessuno può farti stare male, perché tu decidi di stare bene. Tieni questo sentimento anche fuori dalla meditazione quando la sessione finisce; non permettere che la sensazione finisca con essa, perché l’obiettivo è sentirti bene sempre. Porta con te quel senso di sicurezza, di pace che hai creato durante la meditazione. Sentiti amato profondamente, perché durante la meditazione ti connetti alle vibrazioni più pure, a quelle energie così alte che davvero ti amano; poco importa quello che è successo prima: ora ci sei solo tu e la tua profonda connessione. Ricorda questo importantissimo sentimento, perché sarà la tua salvezza quando sarai triste e quando non saprai come risolvere i tuoi problemi. Prendi del tempo per te e rilassati, respira e connettiti a quest’energia luminosissima, bellissima e di pace, sentiti libero dai problemi; solo così potrai approcciarti a loro con più libertà e serenità per risolverli. 

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Ciò che conta è il tuo stato mentale e la meditazione ti aiuta a migliorarlo, a diventare più lucido, più sereno, senza farti affogare dai problemi che ti sottomettono e che ti fanno perdere coscienza impedendoti di prendere una decisione giusta. Non leggere le mie parole di fretta, comprendile prima di tutto, provale sulla tua pelle, perché hai bisogno di sentirti bene. Sei qui per questo, vuoi sentirti pieno dentro, vuoi sentirti capace di decidere della tua vita senza dolore e senza sofferenza. Hai bisogno di sentirti vivo e di comprendere che la tua vita è davvero tua e non di qualcun altro che la sta vivendo al posto tuo. In fondo siamo abituati a non stare bene, pensiamo che stare bene sia chiedere troppo e che sia una fortuna di pochi. 

Siamo noi a decidere se stare bene oppure no. Di continuo scegliamo di lasciarci soffocare dagli impegni, dai problemi e dalle sofferenze che le altre persone o gli eventi intorno a noi ci creano e ci provocano, ma noi possiamo decidere di distaccare tutto questo. Tutti cercano di farci dimenticare che noi abbiamo la scelta perché nemmeno loro sanno di averla, però noi ce l’abbiamo: possiamo decidere di sentirci felici e distaccati da quello che succede, per vivere la nostra vita al di fuori di ciò che gli altri e la società intorno a noi vogliono farci vivere e provare. Noi possiamo sentirci coscienti nella nostra vita e viverla davvero, non solo come macchine che compiono azioni di routine. Possiamo realizzarci, modificare la nostra prospettiva e cambiare vita, perché siamo umani e abbiamo la capacità di cambiare: è nella nostra natura e non dobbiamo sotterrare la nostra più grande facoltà. Anche se i primi tempi potrebbe sembrare difficoltoso mantenere la costanza nell’esercizio della meditazione – a causa del Low che troverà qualunque scusa pur di non farti sedere a meditare – con una pratica continua ti renderai conto che i miglioramenti nella tua vita saranno tanti e questi ti motiveranno ad avere sempre più voglia di continuare. 

Sarà un’ottima catena, ma sei tu a dover decidere di darle inizio. Tutto dipenderà da te, a seconda che tu voglia vedere questi miglioramenti o che, nonostante essi ci siano, tu decida di essere comunque pigro nella pratica e dimenticarti chi sei veramente. Ciò che conta per ogni meditazione non è la tua bravura nel meditare ma è l’intento, ovvero il desiderio che metti in ogni singola sessione. Molte persone credono di meditare ma non è così, perché si siedono a mezzo loto e provano a imporre qualcosa che non può essere forzato. L’evoluzione è prima di tutto mentale e la si ottiene meditando con consapevolezza. Sedersi a mezzo loto, diventando coscienti di quello che si sta per fare, aiuterà l’evoluzione che stai cercando ad arrivare molto più velocemente. Se sei concentrato su quello che stai facendo e sai motivare te stesso a raggiungere certi risultati, tutto sarà più semplice. Il mio consiglio è questo: prima di mettersi a meditare e alla fine di ogni sessione, si dovrebbero occupare almeno uno o due minuti a prendere consapevolezza di quello che si sta decidendo di fare. Concludere la meditazione, aprire gli occhi e andare subito a compiere azioni Low, porterà la nostra coscienza ad abbassarsi di nuovo e troppo velocemente, perché incoscientemente decideremo di ritornare subito nella bassa frequenza. Se permetti alla tua mente di capire che hai concluso la meditazione e che tra un attimo dovrai andare a compiere le tue mansioni Low, sarà molto più semplice per te rimanere cosciente anche quando svolgerai le solite azioni di routine. Concludere la meditazione e alzarsi di fretta per iniziare mansioni Low senza nemmeno capire quello che sta accadendo è un programma che dobbiamo eliminare dalla nostra abitudine, perché è molto importante agire con coscienza compiendo qualunque azione con la consapevolezza di ciò che stiamo facendo. 

Il punto è sapere che quello che stai facendo potrebbe abbassare la tua coscienza: non puoi pretendere da te stesso di rimanere cosciente 24 ore su 24, ma puoi iniziare a decidere di tenerti almeno un poco più alto rispetto alla media. 

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È inevitabile che, dopo aver finito di meditare, tu debba andare a lavorare, a pulire, a fare la spesa, a compiere le azioni che la routine quotidiana ti chiede di fare. Hai però la scelta di svolgere quelle azioni rimanendo cosciente che devi andare a farle, anziché passare dalla meditazione alla mansione Low senza nemmeno esserti accorto che tra le due c’è stato un lasso di tempo in cui hai perso quasi completamente coscienza. Il segreto sta nel decidere di andare a fare la spesa o qualunque altra azione, riempiendo quel momento tra la meditazione e la faccenda con la consapevolezza di quello che stai per andare a fare. In questo modo è normale che in breve tempo perderai nuovamente coscienza e ti ritroverai a svolgere le mansioni Low dimenticandoti quasi di aver meditato, ma non è così grave quanto perdere coscienza nell’immediato senza un minimo di preavviso. Si tratta di un allenamento mentale che ti permetterà di essere molto più cosciente nella vita di tutti i giorni, perché è proprio questo l’obiettivo di ogni tecnica: farti rimanere consapevole e lucido anche al di fuori della pratica. 

Quindi ti consiglio di prendere un minuto subito dopo la conclusione della tecnica, per realizzare con la mente che hai finito la meditazione e che dovresti alzarti per andare a svolgere altre azioni. In questo modo, anziché perdere coscienza all’improvviso, permetterai alla tua energia di stabilizzarsi e di capire che sta per diminuire, ma proprio grazie a questa consapevolezza essa calerà molto meno. In un certo senso è come se tu venissi avvisato da qualcuno che riceverai un pugno, quindi ti preparerai indurendo la pancia, in modo che l’impatto del pugno non ti faccia del male; non ti avevano detto che sarebbe arrivato nella pancia, quindi non hai potuto parare il pugno, ma sapendo che sarebbe arrivato hai potuto prepararti per incassarlo senza provare troppo dolore. Se invece non ti fossi accorto di quel pugno e fosse arrivato all’improvviso, il dolore sarebbe stato molto più forte, ti saresti piegato in due per la botta presa e saresti caduto a terra. Questa metafora vuole farti comprendere l’arrivo del Low, o meglio l’abbassamento della tua coscienza. Se tu permetti alla tua mente di sapere che stai per abbassarti, la caduta sarà molto meno “dolorosa” per la tua coscienza, ma se tu crollassi improvvisamente nella bassa frequenza, la mente – non essendo stata avvisata – subirebbe un brutto calo nell’incoscienza e rallenterebbe la tua evoluzione. Questa piccola azione potrebbe velocizzare di tanto e per più tempo la tua capacità di rimanere cosciente. Ovviamente esistono moltissimi livelli di coscienza, perciò ci sarà sempre modo di migliorare e questo è un ottimo passo da cui iniziare. 

Come è utile essere coscienti della fine della sessione lo è anche essere coscienti dell’inizio di ogni singola meditazione. Sapere quello che stai facendo ti permetterà di eseguirlo meglio e di diminuire il pensiero continuo che si ha solitamente durante la pratica. Questo non è facile, specie perché decidiamo di meditare soprattutto quando siamo stanchi o tristi, per darci un po’ di carica, e in queste occasioni è difficile essere coscienti; ma non è un problema, perché la meditazione ci porterà coscienza ed è proprio per questo che decidiamo di praticarla. Per fortuna, però, non decidiamo di meditare solo quando siamo tristi, ma anche quando siamo felici e in salute perché conosciamo i buoni effetti che la meditazione offre, avendo avuto già i primi risultati che hanno stimolato il nostro desiderio di proseguire con la pratica. 

Per questo motivo dovremmo provare più spesso ad iniziare la meditazione con la consapevolezza di quello che stiamo per fare. Quando stabiliamo di voler andare a meditare, infatti, lo decidiamo in un attimo e il secondo dopo siamo già seduti a mezzo loto con le dita sul chakra: tra la decisione di meditare e la meditazione in sé c’è un istante che noi possiamo riempire con la coscienza di quello che stiamo per fare. In questo breve tempo, abbiamo la possibilità di prepararci mentalmente e comprendere che stiamo per sederci e rilassarci, per provare il benessere fisico e mentale che la meditazione ci garantisce. 

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Prima di metterci comodi, dobbiamo realizzare e quindi comprendere perfettamente che non ci stiamo per sedere e basta, ma che stiamo per meditare, quindi desideriamo raggiungere un obiettivo ben più alto. 

Ti renderai conto che, a furia di prepararti mentalmente in questo modo, prima di meditare starai già entrando in uno stato meditativo che sarà utilissimo per ottenere il rilassamento in un tempo decisamente più breve rispetto a quando ti siedi senza la convinzione di voler meditare. Ancora una volta, possiamo notare quant’è importante l’intento che mettiamo nelle azioni che stiamo svolgendo. Infatti, meditare con l’intento di raggiungere livelli più alti, ci farà sentire una consapevolezza maggiore a confronto di chi si siede senza svolgere questo importante passaggio. Questa consapevolezza sarà utile per tutta la giornata perché rimarrà dentro di noi, e più la nutriremo e le chiederemo di stare vigile durante il giorno, più riusciremo ad essere lucidi durante ogni decisione, in particolare per quelle che riteniamo più banali ma che invece ci cambiano la vita. Questo esercizio non richiede un eccessivo sforzo, perché non si tratta di sedersi e meditare per più tempo, si tratta semplicemente di riempire il momento tra la decisione di meditare e la meditazione vera e propria con la consapevolezza e la preparazione. È un po’ come prevedere che si sta per meditare e decidere che si debba svolgere al meglio. 

Non aspettarti che sia facile compiere tutto ciò che ho detto sinora, ma provaci qualche volta, poi sempre più spesso, sino a che non diventerà un’abitudine; non renderla però un’azione senza sentimento altrimenti si tornerebbe punto e a capo. Ciò che conta è l’emozione, è l’intento che provi, proprio come quando decidi di praticare sport: se vai a correre pensando già a quando tornerai a casa, perché non ne hai voglia, di sicuro correrai meno e sarai meno resistente e meno veloce. Se invece decidi di metterci tutto l’impegno pur non avendo voglia, superando il tuo ostacolo e dando a te stesso la giusta motivazione per partire, tornerai a casa che non sarai affatto dispiaciuto, anzi, ti sembrerà che il tempo sia passato più velocemente del previsto. La stessa situazione la ritroviamo nella meditazione: quando decidi di meditare pur non avendo tanta voglia di sederti, prova a motivare te stesso dandoti la giusta spinta a praticare ugualmente, così alla fine della sessione ti renderai conto che sarà durata meno del previsto e che non è stata poi tanto male, anzi, che potevi meditare anche senza preoccuparti troppo. Al contrario, se mediti senza motivarti, ogni sessione sembrerà sempre troppo lunga e questo potrebbe annoiarti. Perciò la chiave non sta nella tecnica in sé, ma in come decidi di approcciarti ad essa. Se vuoi praticarla, sai che devi farlo perché ti porterà ad un benessere interno di cui hai bisogno e quando non ne senti voglia, datti la spinta giusta per non arrenderti, motivati, trova quel sentimento e fallo riaffiorare affinché ti spinga a meditare bene, nonostante tutto voglia non farti avere questa esperienza. Oltretutto ricordati che un buon rilassamento si ottiene respirando in profondo l’energia luminosa dentro di sé: questo passaggio è fondamentale, perché senza energia bianca è molto più complesso rilassarsi e quindi raggiungere un buon stato mentale per praticare qualunque tecnica spirituale. 

Dato che il benessere deriva dall’energia, tralasciando questo passaggio sarà ben più arduo trovare la pace interna e la connessione alle dimensioni di luce. Impara quindi a motivare te stesso a migliorare, decidendo e stimolandoti ad andare avanti, salendo un gradino più alto volta per volta, anziché camminare sempre dritto sullo stesso piano convinto che vada bene comunque. La crescita è una tua scelta, non darla per scontata. Scegliendo di migliorare e di raggiungere livelli sempre più alti della meditazione noterai come, guarda caso, molte situazioni nella tua vita si risolveranno contemporaneamente alla tua buona pratica. Tieni gli occhi aperti e ti renderai conto di tutto ciò. Buona meditazione! 

Fine pagina 6 su 6. Se hai gradito l'articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

1329 commenti
  • Gianlu idro Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 - 10:05 30/06/23

    La motivazione in qualsiasi ambito è importantissima. Se si fa qualcosa con la voglia di farlo o perlomeno si disciplina la propria mente a fare una cosa fatta per bene allora questa verrà davvero fatta bene. Ma la vera motivazione può nascere solo da noi stessi, non stiamo facendo un favore a qualcun altro quindi bisogna decidere noi di impegnarci per poi vedere i risultati. Lo stato mentale con cui affrontiamo la vita è tutto. Grazie per tutti i preziosi consigli da mettere in atto per una buona meditazione, fa sempre bene rileggere tutte queste informazioni preziose!

  • Lucia Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 per la 2ª volta Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 9 - 12:58 15/06/23

    Ogni singola parola di questa lezione e fondamentale, se si potesse scolpire nella mente lo farei, perché davvero e sono certa gli insegnamenti di oggi di Angel ci cambiano il modo di praticare in modo profondo! Credo che alcuni di noi non sappiano nemmeno cosa vuol dire motivarsi, non sappiano come si fa, lo facciamo spontaneamente per alcune cose ma non osserviamo come accade e quindi non sappiamo replicarlo. Penso che davvero tanta gente smette di meditare perché non ha saputo tenere il giusto stato mentale e la motivazione per continuare, nella nostra vita non alleniamo mai la nostra mente, pensiamo di saperla usare ma non è così e un esempio sono i pensieri incontrollati che abbiamo, per questo vedo molto questo percorso come anche una palestra per la nostra mente, per imparare ad averne controllo e saperla usare per il nostro bene. Grazie Angel perché ci hai spiegato un primo esercizio per essere coscienti durante il giorno per non addornentarci troppo, nella lezione precedente ci hai spiegato in risposta ad una domanda che molti dopo la pratica diventano ciechi, ritornano di nuovo ad un livello Low senza il volere di osservare e ascoltare la realtà attorno a noi, e ora ci insegni un primo passaggio per imparare a non cadere di botto e di essere coscienti delle nostre azioni! Grazie Angel di tutto grazie di ogni lezione!

  • Klaren Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 6 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 7 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 9 - 08:24 13/06/23

    E' proprio vero, la meditazione dà un grosso aiuto nel farci dimenticare dei problemi e logicamente anche nel risolverli, perché nel momento che ci distacchiamo dai nostri problemi ci rendiamo anche conto del fatto che non sono grossi problemi e le soluzioni iniziano ad arrivarci. Più si medita, più viene voglia di farlo perché riusciamo a capire bene anche fisicamente le ragioni che ci portano a meditare, iniziamo ad avere dei risultati come ad esempio il non pensiero che migliora, la serenità mentale, la facilità con cui riusciamo ad avere intuizioni su come risolvere i nostri problemi. Quello della meditazione è un atto così semplice e oserei dire anche istintivo per cui deve sempre venire il dubbio sul perché non riusciamo a meditare e sul perché non abbiamo voglia, ma più meditiamo più la voglia viene e incorporiamo quest'atto anche nella nostra routine.

  • mariagrazia Medaglia per aver completato lo Step 1 - 12:37 11/06/23

    Il percorso della meditazione come letto nell’articolo è molto importante, io me lo dico sola, sono molto pigra tendo ad iniziare una determinata cosa e ci metto un po’ a finirla con molta calma. Purtroppo le giornate guarda caso diventano super impegnative, oppure non hai voglia di praticare la meditazione perché ad esempio ti fa male la testa o vuoi riposare. Il Matrix ci influenza molto, io notai subito i benefici arrivati con la meditazione e questo mi spingeva a farla sempre perché sin da subito stai bene. Ora devo ammettere che non merito tutti i giorni, ma appena posso la faccio con piacere, voglio dedicare più tempo però alla meditazione e non farmi condizionare dal Matrix. Devo crearmi la routine solo così posso introdurla nella mia vita, ormai conosco alcuni dei benefici e averne altri non fa che spronarmi di più.

  • Bix Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 per la 2ª volta Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 7 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 9 - 20:22 03/06/23

    Rileggere questo documento è stato un gran bene, dato che anche a distanza di anni, come per tutte le situazioni della vita, si può incorrere in cali anche piccoli di motivazione o voglia, anche verso quelle cose che sappiamo già che ci piacciono molto, in quanto già ampiamente sperimentate. Essendo ormai alcuni anni che medito ininterrottamente tutti i giorni più volte al giorno, so per certo che non voglio e non posso fare a meno della meditazione, avendone sperimentato gli enormi benefici che ne ho ricevuto e avendo preso coscienza dei molteplici miglioramenti che sono accaduti nella mia vita. Nonostante ciò mi è capitato che in dei periodi mi sia ritrovato a praticare con eccessiva ruotine senza rendermi conto di non stare più praticando con la dovuta consapevolezza e il forte intento di voler migliorare, appiattendo così le sessioni meditative. Mantenere alta la coscienza e la voglia di migliorare è fondamentale, così come lo sono sono i passaggi pre e post meditazione descritti alla perfezione in questo documento. Per per quanto possano sembrare apparentemente semplici, in realtà non lo sono, in quanto non basta compierli solamente, ma è importante che tali passaggi siano compiuti con la dovuta coscienza nel momento preciso in cui si attuano, per renderli efficaci come vogliamo che siano. Progredire e migliorarmi per me è importantissimo ai fini del mantenimento della motivazione sempre alta e comprendere a fondo che tutto dipende da quanto siamo convinti e capaci a sceglierlo ogni volta, è un passaggio che se acquisito nel profondo, migliora decisamente ogni pratica. Grazie infinite Angel, sempre.

  • Nykole Medaglia per aver completato lo Step 1 - 17:28 30/05/23

    Quello che hai scritto in questo documento riesce a trasmettermi quella forte motivazione che ultimamente mi viene a mancare,capisco quanto è importante leggere i tuoi insegnamenti, rileggere sempre i documenti per non dimenticare ,perché molto spesso si tende a fare questo, lo si da per scontato, si pensa di ricordarsi e di sapere tutto! Ma non è così, questo è un Percorso importantissimo, lo stato mentale è molto importante e tu ci insegni sempre come bisogna tenerlo sia nella Meditazione che nel Low. Mi hai ricordato che non è solo la tecnica in se ad essere importante ma l'approccio con cui si decide di svolgere ogni sessione, siamo noi a decidere se vogliamo rendere la meditazione una pratica evoluta, se dobbiamo rilassarci, se vogliamo portare il benessere dentro di noi, o semplicemente svolgerla senza alcun tipo di sentimento, di motivazione. Capisco ché la mancanza di voglia deriva da una mancanza di motivazione e meditando si arriva a dei risultati che faranno si che tutto diventa più fluido, più facile, ci si rende conto come tutto fuori e dentro di noi cambia, ci si rende conto che la stessa motivazione che veniva a mancare diventerà più forte,perché la meditazione fa questo e tanto altro! Bisogna essere coscienti come dici te, svolgere qualsiasi azione con Coscienza, lasciando da parte ogni manipolazione indotta dalla società in cui viviamo e non solo. Capire che quella mezz'ora di tempo in cui ci sediamo la dobbiamo rendere speciale, capire il perché ci siamo seduti e quello che vogliamo ottenere secondo me è molto importante, direi che è la base di una buona riuscita, la base di un grosso cambiamento! Purtroppo non è sempre facile ricordarselo;una cosa ché ho imparato in questo Percorso meraviglioso e solo grazie a te, è quella di fare un passo alla volta, capire perché lo sto facendo, e passo dopo passo motivare me stessa a migliorare, anziché, come dici te:"Camminare sempre dritto sullo stesso piano convinto che vada bene comunque "! Grazie infinite Angel!

  • alex2406 Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 9 - 18:06 22/05/23

    Articolo bellissimo in cui mi ritrovo molto. Con il passare del tempo (fermo restando che ho comunque iniziato a praticare da poco) ho proprio notato come se all'inizio quasi trovavo lunga per certi versi "noiosa" la meditazione, ora aspetto con ansia il momento in cui praticare per potermi rilassare e caricarmi di energia, i 30 minuti sembrano ora volare in uno schiocco di dita

  • Martina Medaglia per aver completato lo Step 1 - 03:42 20/05/23

    Penso spesso alle parole di questo articolo, o meglio mi ricordo delle parole non in quale articolo sono, infatti sono molto contenta di aver scelto questo e di averlo letto. Lo dico perché prima di meditare penso alle parole scritte, infatti mi viene più facile prima delle med mettermi con lo stato mentale che ora andrò a meditare e mi motivo con ciò che mi più desidero con la pratica, quando faccio med che mi sembrano più belle, rilassanti, più complete al livello di sentimento e connessione, mi viene spontaneo poi prendere coscienza del fatto che la med è finita e tornerò nel low e piano piano respiro prendendo con calma la cosa. Ovviamente non in tutte e devo migliorare soprattutto quando finisco a prendermi qualche minuto prima. Grazie per questo articolo trasmette molta serenità,proverò a migliorare in queste due azioni, non voglio rallentare ancora di più la mia evoluzione,grazie!!!!

  • SONIA Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 per la 2ª volta Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 7 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 9 - 17:58 17/05/23

    I risultati si vedono sempre dopo aver compiuto qualcosa, mai prima di iniziare e sono i risultati che danno la motivazione forte a proseguire e a continuare a fare del proprio meglio in qualsiasi ambito. Ho trovato molto utile il concetto che siamo noi a decidere come reagire agli eventi che ci capitano. Una volta capito questo è più facile approcciarsi meglio al percorso di meditazione. La meditazione è prima di tutto uno stato mentale di rilassamento che ci permette di essere sereni. È un allenamento che ci permette di capire che siamo vivi e che bisogna reagire sempre a tutto ciò che ci capita con un atteggiamento ottimistico perché non serve a nulla disperarsi e rattristarsi come ci hanno da sempre insegnato a fare. Ho amato questo passaggio perché ti fa capire che sei tu a decidere che stato mentale tenere, sei tu che decidi se essere felice o meno, nonostante tutto ciò che può capitare nella vita, sei tu che hai il potere della tua vita. Scegli sempre tu come reagire e grazie alla meditazione riesci a tenere quello stato di benessere anche al di fuori della pratica. "Bisogna imparare a ballare anche sotto la pioggia". Grazie per questo percorso, per tutti gli insegnamenti e per tutto il tempo che ci dedichi 🙏

  • Energy Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 7 - 13:01 16/05/23

    Quanto è importante quello che c'è scritto in questo articolo.. a volte, quando siamo di fretta, si tende ad automatizzare quello che facciamo, quindi magari la mattina ci alziamo, iniziamo una meditazione e poi ci mettiamo a fare il nostro lavoro low.. andrebbe tutto bene, se non fosse che prima di iniziare la meditazione non si prende consapevolezza di quello che stiamo per fare e, subito dopo, non si rimane un attimo coscienti di ciò che abbiamo fatto e di ciò che dovremo fare dopo. È davvero importante anche saper distaccare, durante la meditazione, i pensieri su cosa abbiamo fatto durante il giorno o di cosa dovremo fare dopo la meditazione. La meditazione dev'essere un momento di stacco totale dal low e dai pensieri, con l'obiettivo di evolverci e spingerci sempre oltre. Quindi è importantissimo lo stato mentale con cui si inizia la sessione e lo stato mentale che teniamo durante la meditazione. Questo articolo mi ha ricordato questi concetti fondamentali, che se non vengono compresi a fondo rallentano notevolmente la nostra evoluzione. Grazie Maestra, sul primo step ci stanno le basi di tutto il percorso. È davvero fondamentale rileggerlo anche mentre procediamo negli altri step.

  • Fedina Medaglia per aver completato lo Step 1 - 12:01 14/05/23

    Una volta, ammetto che avrei preferito ci fosse qualcuno, nella mia vita, in grado di invogliarmi a fare sport e altre cose che reputavo noiose. Col tempo, ho capito che solo io posso essere la motivatrice più valida di me stessa. Nessun'altro mi convincerà abbastanza e con costanza a essere cosciente e, soprattutto, a sentire le "prove" sulla mia pelle, durante e dopo le meditazioni. Già soltanto per questo motivo sono stimolata a continuare e non smettere mai.

  • simobg Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 - 15:04 11/05/23

    Terro' presente i consigli di aumentare la consapevolezza prima e dopo le meditazioni, col fine di migliorare le pratiche e di mantenere una maggiore coscienza durante le attività Law. Lo trovo molto importante perchè spesso sento di meditare in modo automatico , come un robot, dimenticandomi dei benefici che desidero sviluppare e dei traguardi da raggiungere... spesso dedico poco tempo a richiamare la prana per rilassare il corpo. Mi sforzero' di svolgere le varie tappe senza sottrarre tempo.

  • Tali Medaglia per aver completato lo Step 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 1 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 4 Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Vol. 5 per la 2ª volta - 13:01 11/05/23

    Quello della motivazione personale è un argomento davvero utile e molto importante. Non serve solo per motivarsi a praticare per evolversi, ma c'è bisogno in tutti gli ambiti della vita, come per il caso dello sport. E' verissimo che la motivazione dobbiamo darcela soprattutto all'inizio senza mollare, perchè una volta che si è entrati nel meccanismo e si vedono i risultati, non si vuole smettere e la motivazione arriverà anche grazie ad essi. Ad esempio in un periodo in cui avevo iniziato a correre, i primi giorni è stata dura, poi ho visto che come mi sentivo meglio ero ancora più motivata e aumentavo sempre di più. E la stessa cosa accade con la meditazione, finiti i primi giorni della novità, subentra fatica e quasi noia e bisogna darsi un pò la carica, poi andando avanti i miglioramenti nella vita e nel corpo sono talmente tanti che la meditazione diventa parte integrante della routine senza discussione. Ho trovato davvero utile anche il consiglio sullo stato mentale che bisogna avere prima di meditare, cioè che si deve pensare a voler ottenere benessere e rilassamento, non deve essere una pratica forzata. Mi ha emozionata molto quella parte in cui spieghi di lasciar andare tutto appena iniziamo la sessione, perchè deve essere il nostro rifugio personale dove possiamo trovare energie che ti fanno sentire amato profondamente! Quando si medita bene è proprio così, mentre se rimaniamo con lo stress, i pensieri portandoceli anche nella sessione, rimaniamo nelle vibrazioni basse e magari terminiamo anche più stressati di prima visto che abbiamo anche perso tempo. Da quando ho letto questo documento ho sempre preso l'abitudine di rimanere 2 minuti dopo la pratica per assestarmi, non ho mai smesso di farlo perchè quelle volte in cui ho dovuto finire di fretta era come uno stacco improvviso che mi ributtava nel low. Mentre devo ricominciare a farlo anche all'inizio prima di cominciare, per dare tempo alla mente di comprendere con coscienza quello che sto per fare." La crescita è una tua scelta, non darla per scontata" Questa frase mi ha colpita molto, essa non avviene da sola o continuando ad agire come facciamo sempre, ma dobbiamo ricercarla appunto motivandoci. Grazie infinite!

  • Spartacus Medaglia per aver completato lo Step 1 - 09:37 10/05/23

    Io credo che le parole chiavi siano passione ed intento, perché questo percorso può essere affrontato solo se ci sono questi sentimenti sinceri e motivanti alla radice, può essere affrontato solo se c'è tra virgolette un amore profondo verso quello che si fa. La Spiritualità è chiaramente un percorso molto complicato, è impossibile da seguire se gli scopi che ci portano ad imboccarlo non sono autentici e veritieri e che partono da un sentimento reale personale; quando viene riportato l'esempio di come si faccia palestra per il proprio benessere e non per "fare un favore all'allenatore" penso alle tante volte in cui mi sono detto "non faccio palestra perché mi scoccia andarci da solo, se avessi compagnia ci andrei" (vale lo stesso per esempio anche per andare a correre per strada) ed è chiaro che a quel punto l'intento che c'è dietro non è più il miglioramento fisico ma la socializzazione. Non si migliorerebbe mai in modo serio se, appunto, si perde di vista la reale funzione della palestra e dell'esercizio fisico sostituendola con un qualcosa di secondario, un qualcosa di bello se c'è ma non che deve frenare se non c'è. Quindi si, occorre chiedersi cos'è che voglio davvero da questa sessione, cos'è che voglio davvero in questa fase della mia vita? Bisogna poi predisporsi a quello, fare il possibile per raggiungerlo. Se facciamo le cose tanto per, senza sentimento e non vedendo l'ora di concluderle, allora non ha senso perché è troppo importante invece affrontare questa grande svogliatezza artificiale che precede ogni cosa non tanto costringendosi con la forza ma piuttosto ricordare cosa si vuole per davvero e l'importanza delle cose da fare per averle; solo riscoprendo ogni giorno i propri desideri di benessere può permetterci di andare avanti.

  • Ramona - 14:58 06/05/23

    Mi ha motivato tantissimo queste parole ne avevo bisogno, alzarmi di livello è quello che voglio. La meditazione mi riempie sempre, però è vero sto uscendo troppo velocemente da essa. Ma durante la giornata riesco a percepire l'energia che scorre nel mio corpo, o il chakra che si sta scaricando, o una presenza che si sta avvicinando. Sicuramente non potrei più vivere senza.