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Il grave controllo della Telepatia Artificiale (1 parte)

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Nel volume precedente ti ho spiegato che cos’è la Telepatia Artificiale e come essa funzioni, ponendo l’esempio di youtube. La Telepatia Artificiale può unire il pensiero di due persone, ma può condurre la comunicazione anche da tecnologie a menti di persone. In altre parole, un computer può comunicare telepaticamente con una persona, e viceversa, attraverso tutte le nanotech inserite nel cervello umano che hanno lo scopo di rendere le nostre menti sempre più controllabili dal Governo, privandoci completamente della privacy (non potendo neppure pensare senza essere ascoltati e guardati dall’interno) e ricostruendo le nostre reti neurali attraverso le stesse nanotech. Loro possono guardare dai nostri occhi e ascoltare dalle nostre orecchie, se vogliono. Quando ero piccola mi capitava spesso che mi tornassero alla mente dei ricordi in cui alcuni uomini mi posizionavano davanti una macchina, che proiettava i miei pensieri e i miei sogni attraverso filmati-video su uno schermo. Per tanti anni ho pensato che fossero semplicemente ricordi di sogni, speravo che non fossero ricordi di eventi realmente accaduti. Col senno di poi mi resi conto dopo che quelli non erano sogni, poiché è esattamente ciò che stanno facendo oggi: proiettare i nostri pensieri e i nostri sogni su uno schermo, ricreandoli attraverso le immagini IA. D’altra parte si tratta di tecnologie utilizzate da molto più di un secolo, ma che oggi agli occhi della gente pare ancora strano. Quindi nei decenni quelle tecnologie sono state decisamente aggiornate. 

Eppure tutti, oramai, si stanno accorgendo delle “casualità” che stanno accadendo nelle proprie giornate, sempre più ripetute, tanto da diventare molto fastidiose. Mi riferisco a quelle casualità in cui dici qualcosa a voce, magari mentre stai parlando in confidenza con il tuo compagno di vita, e poco dopo sul tuo cellulare compare la pubblicità di quel prodotto che hai nominato, di quella città in cui vorresti viaggiare, o video di quell’argomento che hai appena citato. Succede una volta, succede due volte, succede ogni singolo giorno, per forza di cose inizia a darti fastidio. Siamo passati ad un livello di anti-privacy così folle, e così rapidamente invasivo, che non abbiamo avuto neppure il tempo di lamentarci di essere spiati riguardo a ciò che scrivevamo sul cellulare, che ora veniamo spiati riguardo a ciò che pensiamo nella nostra mente, che ormai parlare di come ci spiano sul cellulare sembra quasi il minore dei problemi e come se non fosse più tanto grave. Invece rimane eccome grave, solo che i livelli successivi a cui si sono spinti rapidamente sono talmente folli che rendono difficile alla maggior parte della gente capire come reagire, o cosa fare per farli smettere. Ricapitoliamo un attimo i livelli che sono stati toccati, anche se molto rapidamente, dall’anti-privacy attraverso le tecnologie sino ad arrivare ai progetti che stanno portando avanti oggi, dal Governo contro di noi. 

Prima sono passati dallo spiare le nostre cronologie di ricerche su internet. Per esempio, se sul tuo browser cercavi “bicicletta in offerta”, guardavi le varie opzioni e poi ad un certo punto chiudevi tutte le pagine, essendo tu solamente curioso della bicicletta (ma che magari non volevi neppure acquistare, era soltanto per curiosare i prezzi) ecco che i giorni seguenti, qualsiasi sito avessi visitato, avresti trovato come banner pubblicitario quello sulla bicicletta che avevi guardato in precedenza. E ovviamente succede tutt’oggi. All’inizio si trattava di tecnologie poco conosciute, quindi non pensavi che quella pubblicità ti stesse perseguitando, ma pensavi invece che quei siti avessero impostato dei banner pubblicitari sulle biciclette! E che tutto fosse solamente un caso. Invece, quei siti impostano dei “banner a specchio”, ossia dei banner che però neppure i siti in questione sanno di che banner si tratti (in quanto le pubblicità non le scelgono loro, ma le aziende proprietarie dei banner).

Questi banner a specchio riflettono ciò che il singolo utente, entrando su quel sito, ha già cercato in precedenza su altri siti e dunque gli ri-mostra le sue ricerche nel tentativo di convincerlo ad acquistarle. Della serie “ti sei dimenticato di volere la bicicletta? Te lo ricordiamo noi, ripetendotelo più e più volte, così sarai convinto ad acquistarla!” e quindi a spendere soldi e tutto il resto. Si tratta di un metodo di vendita molto invasivo, è come un Promoter che ti vuole vendere una macchinetta del caffè e, anche se non la vuoi, lui ti rincorre in ogni negozio del centro commerciale che visiti (pur non essendo i suoi negozi) per tentare di convincerti a comprare quella maledetta macchinetta del caffè. È talmente invasivo che anche quando esci dal centro commerciale, e ti fermi ad un bar là vicino, ecco che il Promoter entra nel bar e tenta ancora di convincerti ad acquistare quella macchinetta. Questo è ciò che fanno i banner pubblicitari: si tratta di pubblicità molto invasiva, perché quando esci dal sito di acquisti, e ti dirigi verso un sito di ricette, oppure un sito di animali, e quindi tutt’altro sito, troverai ancora quel banner pubblicitario che tenterà di venderti la bicicletta che stavi guardando tanti giorni fa. È una pubblicità eccessivamente invadente. Poi l’anti-privacy si è alzata di livello. Prima spiava “solo” le tue ricerche, le tue cronologie, tuttavia potevi pensare che fosse “poco invadente” dal momento in cui ti riproponeva mille volte il prodotto che tu per primo avevi cercato la prima volta. Si tende quindi a giustificare l’anti-privacy dei banner pubblicitari invasivi sostenendo che comunque la prima ricerca l’abbiamo fatta noi, dal nostro pc o dal nostro cellulare, quindi “non è poi così grave”. Il problema non è che il sito di biciclette ci ripropone la bicicletta che abbiamo già guardato; il problema è che se chiudi la finestra di quel sito di biciclette, e ti dirigi verso tutt’altro sito, come ad esempio quello sugli animali, o quello sui viaggi in aereo, ti riproporrà di nuovo la bicicletta. 

Ciò che sta succedendo concretamente è che il tuo computer non è il tuo, perché ciò che scrivi sul tuo computer o suo tuo cellulare non lo stai leggendo solamente tu, ma lo stanno leggendo anche “altri”. E chi sono questi altri??? E perché hanno il diritto di leggere ciò che noi scriviamo sul nostro cellulare privato se, in teoria, esso è solo nostro, giacché lo paghiamo con i nostri soldi e costa pure tanto? Quindi noi compriamo un cellulare, compriamo una sim intestata a nostro nome, paghiamo ogni mese le ricariche telefoniche o gli abbonamenti per usare le telefonate oppure la connessione wi-fi, e nonostante tutte queste spese il nostro cellulare non è davvero nostro ma può essere spiato e controllato da chiunque voglia, a nostre spese? Quindi noi paghiamo uno strumento che serve a qualcun altro per avere il totale controllo degli affari nostri. Spiare le nostre cronologie significa di base spiare i nostri pensieri, perché ogni volta che svolgi una ricerca sul web, per esempio su una bicicletta, significa che stai pensando che potresti comprarne una; poi che la voglia comprare subito o per il futuro, che la voglia comprare per te o per la tua nipotina, non importa, comunque di base significa che probabilmente ne vorresti comprare una. Quindi stai esponendo il tuo pensiero direttamente sul web. Se su internet svolgi delle ricerche su delle case in affitto, significa che stai pensando di cambiare casa, ora o in futuro, ma ci stai pensando, e quindi stai esponendo il tuo pensiero direttamente sul web. Se su internet svolgi delle ricerche su come dimagrire, significa che pensi di essere ingrassato/a e che avresti bisogno di perdere peso; non importa poi se davvero ti metterai a dieta o se sono quelle attività che dici di voler fare ma poi butterai nel dimenticatoio… perché intanto significa che pensi di essere ingrassato e che avresti bisogno di una dieta, esponendo i tuoi pensieri sul web, dove possono essere letti da qualcun altro a tua insaputa. Quel qualcun altro sapendo che pensi di essere fuori forma (e magari neppure è vero, però tu lo pensi ed è ciò che conta) potrebbe approfittare di quei pensieri negativi su te stesso e potenziarli artificialmente, come potrebbe aumentare artificialmente il tuo disturbo fisico e farti ingrassare ulteriormente per farti entrare in un limbo difficile da uscire. 

Nel mentre ti proporrà soluzioni “magiche” come pasticche dimagranti (che sono piene di sostanze che vanno a bloccare le sensorie e la psichicità, oltre che piene di nanotech sintetiche) attraverso banner pubblicitari che ti compariranno sino allo sfinimento, ma che ingenuamente penserai che sia “una bella casualità” che siano comparse proprio quando stavi cercando una soluzione per dimagrire. 

Ma cosa ti spinge a pensare che la soluzione giusta siano quelle pasticche dimagranti? Gli stessi che leggendo i tuoi pensieri (giusti o sbagliati che siano) riguardo alla convinzione che tu sia ingrassato ti potenzieranno quell’ossessione artificialmente affinché tu creda di essere molto, molto più sovrappeso di quanto sia realmente, e ti sentirai costretto ad una soluzione rapida e forzata come appunto le pasticche dimagranti. Tutti sanno che non funzionano e che ottengono risultati ben peggiori, però penserai, chissà come mai, che con te funzioneranno e che anche se costano tantissimo vale la pena provarle. Questi pensieri non saranno tuoi ma ti sono stati imposti da chi vuole che acquisti e che ti nutri di “alimenti” sintetici, che contengono nanotecnologie all’interno e ti rendono ancora più adatto alla comunicazione artificiale fra umano-computer. Ed ecco che il cerchio si completa perché tutto questo permetterebbe al Governo di entrare molto di più nella tua mente e spiare i tuoi pensieri e quindi conoscere meglio ciò che vuoi fare o comprare, ancor prima che tu lo scriva sul web. 

Arrivati a questo punto, spiare la nostra cronologia privata non bastava più, c’era bisogno di alzare l’asticella. È bene chiarire che Oggi molti dei ruoli di spionaggio virtuale vengono effettuati dall’IA, ma è bene chiarire che l’IA non può fare tutto da sola ma viene costantemente controllata da operatori che lavorano per le agenzie proprio per controllare che i dati della gente vengano raccolti correttamente. Tuttavia, sino a pochi anni fa era un lavoro ricoperto quasi totalmente dagli operatori (gli stessi, per intenderci, di call center che ti chiamano mille volte per raccogliere dati su di te, ponendoti mille domande mentre tentano di venderti qualcosa; intanto raccolgono info su di te senza che te ne accorgi!), il che è anche più grave, quindi non sottovalutiamolo. Troppi si dimenticano che gli operatori di call center come gli operatori che vendono o promuovono altre attività, come i milioni di operatori che lavorano dentro a fb, o dentro youtube, o dentro google, sono persone fisiche che hanno il dovere – da contratto firmato! – di tenere la massima riservatezza riguardo il proprio lavoro, non potendo raccontare in giro di lavorare all’interno di fb o all’interno di youtube (non mi sto riferendo agli youtuber, che è un’altra cosa! Bensì a chi lavora dentro il pannello amministrativo e gestisce le funzioni nascoste di youtube!), proprio per evitare che trapelino notizie. Tuttavia, comprenderai bene che tutti coloro che lavorano su fb, o su youtube, noti per le loro violazioni alla privacy e per leggere le chat private e per vendere i dati privati a terzi (tra cui, ovviamente, il Governo per cui lavorano) sono anche molto facilitati a spiare il tuo profilo personale nel caso volessero. Se il tuo vicino di casa o il tuo ex fidanzato o chiunque si voglia oggi lavora all’interno su fb, egli può – solamente conoscendo il tuo nome e cognome, oppure il tuo nick sui social, oppure soltanto il tuo ip – risalire al tuo profilo e non solo accedere a tutte le tue informazioni private (che tu credi di aver messo “private” o “visibili solo agli amici” da te scelti) ma anche accedere alle tue chat private, e via discorrendo. Il tutto serve al Governo per poterti spiare costantemente, ma nel frattempo anche un semplice individuo ossessionato da te, o curioso, o che ti invidia, come l’ex del tuo fidanzato attuale o quella persona che hai visto una sola volta nella vita ma che si ricorda il tuo nome, o che sa come rintracciarti (per esempio guardando gli amici degli amici del suo amico, trovando così il tuo profilo riconoscendoti dalle foto che posti!) può accedere al tuo profilo e spiarti. 

Per farti comprendere quanto la nostra “privacy” non esista più, ti racconterò un aneddoto della mia vita che ti permetterà di chiarirti le idee riguardo al fatto che chiunque può realmente fare ciò che vuole con i tuoi dati. 

Un bel po' di anni fa, quando stavo ancora in una vecchia casa, per un certo periodo mi ritrovai ad avere problemi di connessione con il vecchio gestore internet con cui avevo il contratto. Tieni conto che io stavo nel nord Italia anche se apparentemente potrebbe sembrare che non c’entri nulla. Continuavo ad avere problemi alla connessione internet, così iniziai a chiamare gli operatori dell’assistenza per farmi risolvere il problema, ma loro continuavano a dire che non c’era nessun errore, che andava tutto bene, che non vi era alcun problema di connessione. Gli ripetevo di avere problemi di connessione, non me lo stavo di certo immaginando! Ma loro continuavano, tutti quelli con cui parlavo, diverse persone ogni volta, a sostenere che nei loro computer risultava che non ci fosse nessun problema di connessione e quindi che mi stavo sbagliando. Ma come fa una persona a sbagliarsi o ad immaginarsi di avere problemi di connessione? La loro soluzione era connettermi a internet e visitare il loro sito web, ma dovevo spiegare loro – decerebrati – che non potevo connettermi al loro sito giacché non mi connetteva internet! Chiedevo loro quantomeno di controllare il mio modem, magari mandandolo in assistenza avrebbero scoperto che era rotto, oppure che c’era qualcosa che non andava nelle antenne vicino a casa mia (periodo in cui ancora non sapevo che i problemi delle antenne dopo che ci praticavo.. erano eventi buoni; parliamo ancora di tanti anni fa) e loro alla fine mi rispondevano tutti che secondo il loro computer la connessione e il modem andava benissimo (mai controllato dal vivo! Lo controllavano da remoto e secondo loro funzionava bene..) e che io, in poche parole, me lo stessi immaginando. 

Alla fine, dopo tante, tantissime telefonate, mi arresi, e mi tenni un modem non funzionante; così lo spensi e via, utilizzai il telefono come modem, seppure l’abbonamento annuale era già pagato e loro non volevano saperne di assistermi, restituirmi il denaro speso, o aggiustarmi il modem. Avevo quel modem a casa, che non funzionava o quantomeno non mi permetteva di connettermi a internet, quindi era completamente inutile. Un giorno, parecchi mesi dopo, non ricordo neanche quanto tempo passò, parlando con una studentessa praticamente appena conosciuta, mi rivelò di lavorare proprio per quell’azienda con cui avevo il contratto della connessione a internet. Così, chiacchierando, le raccontai l’aneddoto, tanto per parlare, naturalmente pensando che lei non avrebbe di certo potuto fare nulla per cambiare la situazione, gliene parlai soltanto per fare due chiacchiere. Al che lei mi chiese se volessi una mano per ristabilire la mia connessione internet. Per assurdo, pensando che oramai ci avevo già provato mille volte con mille operatori diversi, quasi stavo per rifiutare, dicendole che tanto non serviva a niente dato che nessuno era riuscito a risolvermi il problema, quindi non c’era bisogno che ci provasse. Inoltre non sapevo quali dati avrei dovuto fornire a quella persona che comunque avevo appena conosciuto, per tentare di ristabilirmi internet, e che magari poteva essere solo una scusa – quella di aiutarmi – per farsi gli affari miei. Per quanto sia brutto da dire, tantissime persone ogni giorno cercano di approfittare di me con le scuse più assurde, anche fingendo di volermi aiutare o voler farmi del bene, quindi devo sempre prestare attenzione e non essere ingenua. Tuttavia mi rincuorò sapere che non dovevo fornirle praticamente nessun dato, perché lei sosteneva di poter rintracciare la mia connessione internet (quindi la mia abitazione, il mio indirizzo, e la precisa connessione che utilizzavo io) attraverso solamente il mio nome che già aveva. Naturalmente sapevo che l’anti-privacy esisteva già allora, ma fu interessante avere questa ennesima prova.

Prima che lei facesse qualcosa io riprovai ad accedere alla connessione internet ma ovviamente ancora una volta non andava, seppure avessi pagato l’abbonamento per tutto l’anno (che gli operatori non volevano risarcirmi!), quindi ovviamente non era un problema di pagamento in rosso, ma era la linea che non andava. Questa studentessa tornò nella sua città nel sud Italia e il giorno dopo andò al lavoro, appunto nell’azienda di telefonia e internet per cui lavorava da operatrice. Mi chiamò al telefono chiedendomi di accendere il modem in quanto le risultava dal suo computer che ce lo avevo staccato; ovviamente era vero, neppure il tempo di andare a lavoro che già si era connessa al mio indirizzo e poteva vedere dal suo computer la situazione della mia connessione ad internet, senza che neanche io le dessi il mio indirizzo di casa o altre info. 

Quindi sotto sue direttive attaccai alla corrente il modem, e lei mi disse che ora le segnava che il modem era acceso. Mi disse di attendere qualche minuto e che la mia connessione a internet avrebbe ripreso a funzionare. Ci voleva solo qualche minuto? Mesi e mesi a chiamare mille operatori per “aggiustarmi” la connessione, e lei ci avrebbe messo solo qualche minuto? Era assurdo e quasi non ci credevo, oramai ci avevano provato in mille! O meglio, gli operatori mi avevano detto di averci provato, ma compresi poi che non era affatto vero. Ebbene, pochi minuti dopo la connessione andò a buon fine e potei riutilizzare, da quel giorno, tutti i giorni la connessione ad una velocità perfetta, addirittura migliore rispetto alla velocità con cui andavo in passato! Le chiesi cosa avesse fatto, e lei semplicemente mi rispose che “qualcuno” mi aveva volontariamente bloccato la connessione a internet, al fine di impedirmi di utilizzarla, e che lei semplicemente tolse quel blocco e cliccò su un aggiornamento per potenziarmi la velocità, in quanto la velocità poteva essere potenziata o diminuita solamente cliccando dei bottoni. Il tutto lo fece dalla sua città, dal sud Italia, mentre io mi trovavo al nord, e teoricamente lei non avrebbe dovuto sapere dove abitavo o cosa facevo, eppure lei poteva “spiare” queste informazioni su di me solamente avendo una minima info su di me. 

Quella donna nonché mia studentessa mi spiegò che dietro agli aggiornamenti di internet vi sono soltanto un mucchio di truffe, cioè gli operatori ti dicono che se paghi di più possono aggiornare la tua connessione e renderla migliore, ma in realtà sono gli stessi operatori che prima di telefonarti, per qualche giorno abbassano la velocità della tua connessione e quindi riducono la velocità per cui tu stai già pagando l’abbonamento, e poi qualche giorno dopo ti chiamano chiedendoti di pagare di più per avere una connessione maggiorata, ma che in realtà è la stessa identica connessione che avevi già pagato per anni! Qualcuno bloccò la mia connessione ad internet per dispetto o per altre ragioni, e lei semplicemente tolse quel blocco, e tolse anche i “rallentatori” di velocità che qualcuno aveva messo nella mia linea, restituendomi la velocità di connessione per cui io già stavo pagando da tempo. 

Questo aneddoto ti permette di capire innanzitutto che non c’è bisogno di dare tutti i tuoi dati a chiunque perché possano fare qualcosa: è talmente facile per gli operatori rintracciare i tuoi dati (che tu hai dato o messo in giro anche moltissimi anni prima!) andandoli a pescare anche da altre aziende (per esempio dall’azienda con cui hai firmato il contratto delle utenze luce e gas, oppure con la compagnia telefonica, oppure con il nome con cui hai intestato la tua casa, e via discorrendo) e da quei dati che tu credi di non aver dato all’operatore – ma che troverà facilmente da altre fonti – lui o essi potranno a tua insaputa fare ciò che vogliono. Difatti inizialmente non sapevo chi mi avesse bloccato la connessione internet e da quanto tempo (sebbene poi sia andata ad attaccarlo psichicamente così forte per ricordargli bene che se lui voleva giocare a farmi dispetti, anche io potevo diventare molto dispettosa, facendo sì che se lo ricordasse a vita.) o per quale ragione, ma lo aveva fatto sicuramente rintracciando i miei dati senza che io mi fossi resa conto di averli dati, non a lui, ma ad altre aziende da cui poi lui ha attinto le mie info private. 

La fortuna ha voluto che successivamente conoscessi quella persona che divenne mia studentessa e che si offrì di aiutarmi, scoprendo tutto ciò che c’era dietro quell’apparente guasto alla mia connessione internet che invece nascondeva molto di più. Anche lei, una persona appena conosciuta, a cui apparentemente non diedi altre informazioni sul mio conto se non il mio nome che già conosceva presentandoci, riuscì invece a risalire alla mia abitazione, quindi scoprire dove abitavo, quale fosse la mia casa, scrivendomi il mio indirizzo (e ovviamente prendendoci al volo, alla perfezione) e scegliendo di risolvere un problema “tecnico” sulla mia connessione seppure io non fossi sua cliente e lei non guadagnasse nulla nel risolvere quel problema. In altre parole, non era un’operatrice dell’assistenza che chiamai io per risolvermi il problema, ma era una persona esterna che scelse di sua volontà di ricercare sulla banca-dati le mie info private e accedere alla mia connessione per risolvermi il problema. Questo evento ormai accaduto più di dieci anni fa mi aprì tanto gli occhi e mi permise di rendermi conto che veramente chiunque potrebbe accedere alle nostre info e, per esempio, far guastare gli oggetti tecnologici dentro casa nostra, oppure aggiustarli se volesse… ma di solito queste sono conoscenze che vengono utilizzate più per danneggiarci, che per aiutarci. 

Così, è molto più probabile che un ex o una persona invidiosa si connetta alla nostra rete per guastare le nostre tecnologie per dispetto, e non il contrario. Queste “idee geniali” arrivano più per invidia, che per altruismo. Ad ogni modo, fui molto felice che la mia connessione ad internet fu ristabilita, e mi impegnai molto di più a tenere riservati i miei dati personali. Nonché ciò che insegno a tutti i miei studenti di fare, e che ribadisco più e più volte. Non bisogna essere ingenui, e bisogna capire invece che i nostri dati hanno un immenso valore e possono essere costantemente utilizzati contro di noi anche da chi meno ci aspettiamo. Ci sono occasioni in cui è diventato molto difficile non rivelare i propri dati sensibili, per esempio quando firmi il contratto con le utenze stai dando molti dei tuoi dati che poi non resteranno alla sola azienda di fornitura gas o elettricità o acqua, ma verranno ovviamente resi pubblici a tutti coloro che sapranno un minimo ricercare e ottenere quelle info su di te. Ciononostante ci sono tantissime altre situazioni in cui non è davvero necessario che tu dia i tuoi dati personali, anche se gli operatori, i promoter, o chiunque tu abbia davanti, ti spingeranno a credere che tu sia costretto. Non è così! E quando puoi, è fondamentale che tu scelga sempre di non dare i tuoi dati sensibili. Molte persone, giustamente, intestano le bollette tutte a nome di un singolo di casa, così da evitare di dare i nomi e dati personali di tutti i presenti. Come per esempio tante persone utilizzano la stessa “carta fedeltà” dei supermercati o negozi, intestandole tutte ad un solo componente di famiglia e poi passandosela per utilizzarla in più persone quando ne hanno bisogno. Anche questo è un modo furbo per evitare di dare tutti i dati privati di tutti i familiari. Ancora, molte persone intestano i numeri di cellulare ad una sola persona di casa, sebbene tutte quelle sim non apparterranno a lui ma verranno utilizzate da altri componenti della famiglia. Tutte queste persone ovviamente fanno bene! Tutto ciò vorrebbe essere bloccato dal Governo (e ci sta già provando da tempo!), e ci riuscirebbe definitivamente con il chip sottocutaneo, per far sì di bloccare tutti questi “passaggi” e far sì che ognuno possa utilizzare solo ciò che è a proprio nome; il che significa che arriveremo al punto che un figlio non potrà andare a fare la spesa con i soldi di sua madre, ma prima ci dovrà essere un passaggio di denaro dal chip della madre al chip del figlio, con tanto di causale ben spiegata nel dettaglio, per poi permettere al figlio di andare a fare la spesa per sua madre. 

Questo è soltanto un esempio per comprendere dove il Governo vorrebbe farci arrivare, e che dobbiamo ovviamente evitare. 

Fine pagina 6 su 6. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

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    09:51 16/05/24

    È proprio vero! Nel giro di pochissimi anni è talmente aumentata l'anti privacy che ai nostri occhi improvvisamente non sembrano più tanto gravi alcune cose che in realtà lo sono eccome, e anche molto! Praticamente chiunque, e con estrema facilità, può sapere tutto di noi, mentre a noi non danno neppure il diritto di conoscere quello che ci riguarda, come che fine fanno i nostri dati, tanto per dirne una... Circa una decina di anni fa conoscevo una coppia, lui poliziotto, che non nascondeva affatto di farsi i fatti di tutti poiché aveva possibilità di entrare nei loro account Facebook e WhatsApp con estrema facilità. Non stiamo parlando di chissà quale super poliziotto di qualche ufficio speciale, ma di un normale poliziotto come lo sono tanti. Questo a dimostrazione che praticamente chiunque, e con estrema facilità, può farsi i fatti nostri... e lo farà, se ne ha l'occasione. Questo mi rese attenta all'uso delle chat, ma era ancora poco, perché ignoravo i fatti ben più gravi e dannosi che si nascondevano dietro e di cui, solo grazie ad Angel, stiamo scoprendo l'esistenza. La gente ficcanaso come quel poliziotto, commette una violazione grave della nostra privacy, ma è solo la punta dell'iceberg di una realtà ben più complessa e grave!

  • RiccardoB
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    01:06 16/05/24

    Un articolo profondamente necessario e bellissimo!! Adoro il modo essenziale e profondamente diretto che hai sempre per aprirci gli occhi! Da questo capitolo ho tratto molte riflessioni, in primis mi ha fatto molto piacere leggere di come gli operatori delle compagnie di utenze o telefoniche facciano questi trucchetti truffa per rubarci soldi. Non mi ha fatto piacere perchè è una cosa bella, ovviamente, mi ha fatto piacere perchè siccome mi stanno profondamente sul c... ora ho un motivo ancor più valido e solido, una vera certezza, per continuare ad essere ogni volta molto aggressivo con loro, anzi per esserlo sempre di più. Si vede che sono troppo abituati a fare quello che gli pare, sfruttando il buonismo della gente, e hanno bisogno di prendere il loro avere in ogni senso, sia Low che Psichico. Le altre riflessioni riguardano il modo in cui il Governo continua ad usare le tecnologie per imitare la natura umana e ancor di più la Psichicità umana. L'esempio esemplificativo l'ho riscontrato nel fatto che il Governo può vedere dai nostri occhi e ascoltare dalle nostre orecchie tramite i nanochip, che l'ho interpretato come un'imitazione del Tramutare, e poi il fatto dei banner a specchio, che mi è venuto da associare ai neuroni a specchio. I neuroni a specchio sono neuroni che, cito da wikipedia: "si attivano involontariamente sia quando un individuo esegue un'azione finalizzata, sia quando lo stesso individuo osserva la medesima azione finalizzata compiuta da un altro soggetto". In pratica replicano la stessa azione compiuta da sè stessi e dagli altri, e si crede (ma non è che penda dalle labbra delle ricerche ufficiali) siano alla base ad esempio dell'empatia. Ecco, in questo modo mi ha fatto riflettere come i banner a specchio cerchino forzatamente di instaurare un legame per così dire empatico con la vittima, che penserà si tratti appunto delle cosiddette sincronie, o i messaggi dell'Universo che tanto vanno di moda tra gli Operatori, come hai spiegato nel precedente Magnifico Volume. E queste false sincronie perseguiteranno il soggetto, come hai sottolineato, allo stesso modo in cui gli Operatori perseguitano le vittime con le voci, le ossessioni, allucinazioni e ogni E.T. di sorta, tramite i chip dentro di esse. Mi ha aiutato molto riflettere su questo progetto organico e globale, per comprendere come miri sempre tutto allo stesso obiettivo molto oscuro. Tutto ciò mi ha fatto poi riflettere su una cosa che mi succedeva in passato, molto privata ma che voglio comunque condividere sia perchè sono passati tanti anni, e sia perchè ogni condivisione, nei limiti dell'accettabile, può essere utile senza vergognarsi. Anni fa appunto ero solito guardare molti porno, e quando li guardavo trasmettevo costantemente un pensiero e un sentimento di inferiorità, di forte desiderio ossessivo di avere rapporti sessuali che non riuscivo ad avere. E ogni volta (da notare come le interpretassi esattamente come sincronie positive), per anni, mi sono comparsi a periodi alterni banner che rimandavano a siti di seduzione (tutti di stampo prettamente Rettiliano). Non ci sono mai caduto con tutte le scarpe, nel senso che non ho mai fatto quei corsi dal vivo a migliaia di euro, ma qualche soldo l'ho speso, e questo mi ha sempre più invischiato in maschere molto dure e pesanti che peraltro già all'epoca mi mettevano molto in crisi poichè totalmente lontane da me, provocandomi vari squilibri emotivi molto pesanti. Solamente grazie a Te sto ripulendo tutto questo e prendendo Coscienza di ciò che mi è accaduto in passato. Grazie infinite Angel!! Peraltro pochi giorni fa una mia parente che purtroppo sta cadendo nella trappola Pleiadiana degli angelimerda (io a suo tempo le regalai il primo del Sigillo, e lo ha quasi finito e in questi giorni in cui ne era da me ne abbiamo parlato) mi raccontò che le comparve un banner di un concerto che si sarebbe svolto praticamente sotto ipnosi, in cui ha detto di aver fatto un viaggio mentale incredibile che l'ha commossa profondamente. Il giorno stesso in cui me l'ha raccontato ho letto il primo capitolo di questo Capolavoro, sull'ipnosi, e tutto ha trovato conferma a ciò che già avevo pensato. La particolarità è che mi ha detto che nel momento in cui comparve il banner lei stava pensando ai concerti, in generale, ed è apparso. Ha voluto specificarmi che non ne aveva parlato con nessuno quindi il computer non poteva aver ascoltato un suo desiderio, e quindi l'ha preso come segnale positivo. Io già avevo compreso, perchè anche in altre occasioni ci ha parlato di come i banner funzionino anche attraverso il pensiero, attraverso ciò che poi in questi ultimi Capolavori stai definendo perfettamente come Telepatia Artificiale. È incredibile come il Governo possa fottere chiunque, ed è ancor più incredibile però come Tu sia riuscita a fotterlo scoprendo informazioni così nascoste e difficilissime da percepire e studiare. Sei Divina Angel, sono sempre più profondamente onorato di apprendere da Te!! C'è davvero bisogno che tutti conoscano ACD!! Concludo dicendo che da quel che so la tecnologia per registrare in filmato i pensieri e i sogni fu ideata da Tesla, e non mi sorprenderebbe che gli abbiano rubato il brevetto per usarlo a fini oscuri, come già hanno del resto fatto con tante altre Sue invenzioni Geniali e profondamente positive. Presto sono certo che la Verità e la Giustizia illumineranno il Suo Nome per ciò che fu davvero, e per ciò che merita. E il Governo tremerà sempre di più. Grazie infinite Angel, anche questo Volume 8 è semplicemente un Capolavoro Immenso!!!!

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    00:56 16/05/24

    La privacy nel giorno d’oggi penso non esista perché più si parla e più viene violata, la stessa cosa con la libertà, la salute…un po’ di tempo fa è capitata anche a me un caso assurdo che mi fece riflettere molto. Mia mamma era andata a farsi lavare la macchina in un distributore e fin qui dici cosa può capitare di strano. Ad uno dei ragazzi che lavavano la macchina gli è caduto il telefono nella macchina e si è accorto solo dopo che lei era andata via. Mia mamma non si era accorta di avere il telefono di questo nella sua macchina e dopo un’ora che lei era andata via questi sono venuti a suonare il campanello di casa mia per chiedermi il telefono. E qui uno si domanda come hanno fatto a trovarmi dato che non ero andata io e non avevo lasciato il mio indirizzo a nessuno dato che grazie agli insegnamenti di Angel cerco di essere abbastanza attenta a non divulgare in giro le mie cose. Ho chiesto a loro come hanno fatto a trovare dove abito e mi hanno detto che hanno guardato la targa dalla telecamera, la targa era registrata a nome mio e c’era anche il mio indirizzo e loro in qualche minuto erano a casa mia. Da qui ho capito ancora di più che non basta solo non dire ma che serve praticare e agire per far in modo che ciò che è riservato rimanga riservato e che gli affari miei siano miei.

  • clanni
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    22:38 15/05/24

    Ormai oggi tutti quanti si riempino la bocca di privacy, protezione dei dati, trasparenza ecc.... Ma poi oggettivamente secondo me sono solo parole per far stare buoni e calme le persone per non farle protestare. Ma poi oggettivamente in pochi se non pochissimo lo fanno e nella maggior arte invece di quelli che la violano e se ne fragano ci sono le multinazionali e i governi. Sopratutto questi ultimi con la scusa di dover proteggerci e altre cose possono accedere a qualsiasi informazione tua personale. Quindi tutti questi obblighi, leggi, norme e via discorrendo sono solo per noi!!

  • Energy
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    21:56 15/05/24

    Hai perfettamente ragione Angel, il termine "privacy" è diventato un modo di fare bella figura, ma la realtà è che ogni volta che una società acquisisce dei dati, li vende a mezzo mondo! È davvero sconvolgente quello che ci hai raccontato, e ti ringrazio per avercene parlato, fa proprio capire quanto è grave la situazione, e quanto sia semplice mettere le mani nella vita delle persone. Che quella studentessa, dal nulla, sia riuscita a risolverti quel problema, sapendo solo il tuo nome, è impressionante.. ed è altrettanto assurdo quanto tutti gli operatori telefonici prendano in giro il cliente, dicendo cavolate su cavolate o per mancanza di voglia di lavorare, o per molto peggio! Anche io ogni volta che ho avuto problemi col telefono o per altri servizi, ho sempre dovuto arrabbiarmi prima di riuscire ad ottenere qualcosa.. e anche le tecniche di marketing per le quali prima ti abbassano la connessione e poi ti contattano per farti avere più velocità, fa veramente ridere.. è proprio una presa di giro continua! Grazie Angel che ci hai raccontato, dalle tue esperienze si impara davvero molto!

  • Niki
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    21:31 15/05/24

    Siamo arrivati a un livello di antiprivacy davvero pazzesco ed è impossibile che la gente non si renda conto ma non sapendo come reagire le persone hanno iniziato ad accettare la situazione e pensare che non ci sia niente di male, che sia solo una questione di marketing. Invece la situazione è gravissima,stanno avendo su tutti un controllo totale, riescono fino a sapere i pensieri della gente tramite le nanotech inserite nel nostro cervello che permette la telepatia artificiale collegandosi con i computer. Mi sono capitate tantissime occasioni in cui o nominavo un prodotto o lo pensavo che mi compariva sul cellulare. L'aneddoto che hai raccontato è stato molto significativo si capisce bene come tutti possano accedere ai nostri dati personali e possono attuare modifiche che purtroppo è sempre per il nostro male. Dobbiamo stare attentissimi a rilevare i nostri dati. Mi viene spesso il pensiero che ormai avranno già tutto su di me ma come scrivi in questi scritti hanno sempre bisogno di aggiornare i dati per avere sempre più controllo quindi bisogna impegnarsi nella riservatezza e proteggere i nostri dati personali. Può essere un'idea quella di intestare tutto a un'unica persona. Se arrivassimo al chip sottocutaneo sarebbe la fine....... C'è da agire da una parte con la riservatezza e dall'altra con pratica perché questi progetti devono essere distrutti.... Grazie Angel questi capitoli ci permettono di approfondire i temi del volume 7 portando a riflessioni importanti.

  • Deb Spiritual
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    21:29 15/05/24

    Mamma mia Angel che schifezza il chip sottocutaneo eh a pensare che molta gente se è andata a farselo impiantare di propria volontà.. mi chiedo se questa gente è davvero normale... di sicuro nn è gente che ha un briciolo di Coscienza.. è molto assirdo e schifoso dove vogliono farci arrivare... tutto questo nn dobbiamo permetterlo assolutamente... grazie delle informazioni so perfettamente che i nostri dati possono essere cisti da cani e porci se vogliono... pultroppo il controllo totale ce l hanno ma possiamo evitare di fare certe azioni x non agevolare il lavoro su di noi... la tua esperienza mi ha colpito molto.. sapevo già che gli operatori sono dei truffatori infatti ogni volta che ricevevo chiamate da loro gli chiudevo sempre il cell in faccia... ahahahah nell ultimo periodo mi chiamava un numero strano dove partiva una voce artificiale robotica dell I.A io chiudevo subito oppure avvolte rimanevano al cell senza dire niente anche se io avevo risposto pronto... ho bloccato quel numero e mi chiamavano da numeri simili al che bloccai tutti.. fu una cosa molto strana scrissi il numero su google e mi usciva che erano numero dove facevano truffe di stare attenti di non risponderli eccetera... robe da pazze non so se c era lo zampino di qualche operatore di chissa quale azienda ma fatto sta che la situazione era molto strana.. x la tua esperienza è assurdo che gli Operatori t bloccavano la connessione e che poi la tua studente ti ha risolto il problema costatando il problema fasullo creato dagli operatori... è vero che qst esperienze fanno capire di come funziona davvero quel mondo e che la nostra privacy nn esiste piu... molti hanno costatato che anche pensando qualcosa appariva poi al cell e questo fa capire come le nano tech permettono di far sapere i nostri pensieri... questa è la cosa che trovo molto atroce .... mi sento proprio violentata nella mia mente nemmeno i nostri pensieri piu intimi ci appartengono a noi stessii.. grazie mille Angel

  • ile376
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    20:48 15/05/24

    Lo scenario che si prospetta è agghiacciante.. l'idea di seguire ogni nostro singolo movimento o piccola transazione è nei loro piani, così che possano bloccarci sul nascere qualsiasi pensiero fuori dal sistema. Riconosco tutto ciò che hai scritto, dai banner pubblicitari a tutto il resto.. tempo fa feci anche delle prove per vedere fino a che punto si potevano spingere, ebbene, mi sono messa davanti al pc e al cellulare a dichiarare che volevo comprare un'automobile nuova e anche modello e marca (ovviamente non avevo questa intenzione) e di lì a poco sono usciti banner pubblicitari ovunque e continuavano ad arrivarmi mail di pubblicità di quella precisa autovettura.. e fino qua lo sappiamo tutti come funziona, ma la cosa più sconcertante è che per una settimana mi sono ritrovata questa auto anche nel mondo reale, o meglio nel matrix, perchè ad ogni parcheggio o per strada avevo sempre vicino un'automobile di quel modello, in più le pubblicità sul retro degli autobus e per strada guarda caso sponsorizzavano proprio quello.. li per li sono rimasta un pò basita ma facendo tesoro di tutti gli insegnamenti di Angel ho collegato i puntini e non mi sono stupita più del dovuto visto che la nostra vita, i nostri pensieri e i nostri desideri sono completamente manipolati da qualcun'altro.

  • Barniy
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    20:00 15/05/24

    Grazie Angel! Credo di aver capito da un po' che la privacy c'è l' hanno tolta e non è facile neanche tutelarla! Sicuramente oggi abbiamo conoscenze grazie ad ACD che in pochi hanno, quindi con attenzione e pratica possiamo fare tanto! Sapere come la telepatia artificiale possa entrare in noi con tanta semplicità è davvero assurdo ma comprendo dalle prove avute, con appunto banner pubblicitari che spesso erano solo pensati e ritrovavi i tuoi pensieri in rete pronti come al solito!

  • Sabrina9
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    17:48 15/05/24

    E' da brividi l'obiettivo del Governo, il punto a cui vorrebbero portarci! Grazie alla presa di coscienza sempre più ampia che ogni giorno ci porti ad avere e ovviamente alle tue tecniche possiamo impedire tutto questo ed è importante farlo! Ci sono già testimonianze di persone che hanno accettato di farsi impiantare il chip sottocutaneo e ogni tipo di operazione come pagare online, aprire la porta di casa, mettere una password su proprio un profilo social ecc. la fa attraverso questo chip impiantato nella mano. E' una cosa assurda, fa rabbrividire perché è l'anti-privacy assoluto, in completo controllo del Governo! Ora come ora siamo veramente controllati su tutto e da per tutto e dobbiamo davvero stare attenti ma seguendo tutte le tue precauzioni riusciamo davvero a salvare gran parte della nostra privacy, anche se c'è tanto su cui lavorare. L'aneddoto che hai scritto fa davvero riflettere, è impressionante come ci prendano in giro e quanto poco ci mettano a crearci problemi e risolverli, se vogliono. Tutti i consigli che hai dato sono di estrema importanza e da quando ce ne parli, da sempre praticamente, cerco di seguirli. Non potevi spiegare meglio il livello di spionaggio a cui siamo soggetti ogni giorno, super dettagliato ma allo stesso tempo semplice e diretto. Grazie infinite per tutto Maestra!!!

  • mandarino71
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    15:52 15/05/24

    Anche a me è successo che solo pensando a determinati specifici argomenti, con mia meraviglia me li sono ritrovati il giorno dopo esposti su siti internet del mio cellulare, sebbene erano argomenti molto particolari che non potevo casualmente ritrovarmeli nel telefonino. Ormai sono assolutamente consapevole che tutti i dati che inseriamo tramite internet, verranno sfruttati da terzi, anzi quì ormai non solo i dati che diamo noi stessi volontariamente, ma ci leggono anche i pensieri tramite i chip e le antenne che trasmettono il tutto.

  • saray
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    15:23 15/05/24

    È veramente assurdo come oggi più che mai il governo nei modi più svariati violi la nostra privacy senza nemmeno chiederci il permesso e ciò che hai raccontato del tuo modem bloccato da terzi solo per dispetto ne è la dimostrazione e il fatto che la studente ha potuto sistemare ogni cosa solo conoscendo il tuo nome attraverso il quale ha potuto praticamente conoscere indirizzo e dati la dice lunga sulla privacy. Tutto ormai è raccolto a catalogato sanno veramente ogni cosa riguardante la nostra vita e la cosa peggiore è che ne fanno un uso assolutamente improprio. Di sicuro c’è solo che la nostra privacy non è assolutamente tutelata anzi con i nostri dati ci fanno di tutto soprattutto per danneggiarci ( vedi Farsa). Bisogna essere molto cauti nel dare i nostri dati anche se oggi non è facile visto che per qualsiasi banalità ci chiedono il mondo di dati. Bisogna comunque agire contro il governo che sta solo andando contro ciò che per noi umani sarebbe il bene. Grazie Angel per ciò che hai scritto e perché solo tu ci apri gli occhi. 💕

  • Assunta
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    15:15 15/05/24

    La privacy non esiste più, ci rendiamo conto benissimo , anche se non possiamo eliminare completamente quasto problema, perlomeno dobbiamo adottare delle misure per conntenerlo. Gli ettrodomestici che si guastano all'improvviso e che ci fanno innervosire, non sono una casualità, ma qualcuno ci ha messo lo zampino. Io ho problemi di connessione con internet, quando mi devo collegare al sito di ACD, poi questo problema scompare se mi devono arrivare delle pubblicità.Comprensibile che qualcuno esterno mi blocca la connessione per farmi un dispetto.

  • Tamara
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    12:30 15/05/24

    E pure non puoi fare le contratti sulle forniture e non dare le tuoi dati è vero che privasi non c’è più poi per qualsiasi registrazione tu dai le tuoi dati e si da decina di anni noi non abbiamo più privasi.Poi a me è successo che dovevo prendere il volo ma dopo che guardato le giorni senza prenotare volevo mettermi d’accordo con miei che mi vengono prendere e che avevo in disposizione solo 3 giorni andata e ritorno.Ma come noi entrati 2 ho 3 volte su sito poi prezzi in poco tempo erano cresciuti.Adesso lo so che era lavoro di operaio.E affine io stata accompagnata in aeroporto è stato ritardi arrivò del volo ma poi per la nebbia non potuto atterrare e andito in altro aeroporto. A fine della storia io non solo non andata ma non sono stata rimborsata .Con tutto lungo preparazione non andando stata tanto male, perché viaggio era none per divertimento era per trovarsi con miei cari dopo di uno anno della mancanza della mamma.Adesso posso dire che questo era fatto a posto per farmi stare male. Grazie Angel perché adesso lo so cosa ducessi.

  • laurora
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    11:52 15/05/24

    Sono sempre stata una persona riservata, non mi è mai piaciuto dare i miei dati personali, tanto più pubblicare informazioni o foto sui social come fb di cui non ho mai aperto un profilo, ero praticamente l'unica dei miei amici a non averlo e mi ricordo che quando ero un'adolescente chiedevo addirittura ai miei amici di non pubblicare sui loro profili foto in cui io ero presente. Certo è che ad esempio qualsiasi acquisto online richiede dati propri e risulta difficile evitare di fornirli, a meno che non ci si privi completamente di questa modalità di acquisto. Mi è venuto da sorridere quando Angel racconta l'aneddoto sulla connessione internet perché io mi ritrovo in questo momento nella stessa situazione, da giorni non mi funziona più la connessione di casa... chissà se può essermi successa una cosa simile, qualcuno che volutamente l'ha interrotta.