arrow-up-circle
Seleziona la porzione di testo da chiarire (max 80 parole)

Il grave controllo della Telepatia Artificiale (2 parte)

Pagina 1 su 6

Ti ho raccontato quell’aneddoto che riguardava la connessione a internet per farti capire quanto sia importante che proteggiamo i nostri dati, e che nonostante da oggi inizi a proteggerli, non c’è da stupirsi se “in giro” ci sono ancora tanti dati su di te che possono essere utilizzati da chiunque, sia dal Governo, ma anche da cani e porci che con un semplicissimo computer possono accedere alla banca-dati che ti riguarda e ottenere informazioni sulla tua identità e gli affari che ti riguardano. Tutto ciò non deve minimamente farti cadere nella stupida idea che, siccome oramai hanno già tutti i dati che ti riguardano, non servirebbe che tu da oggi iniziassi a proteggerti in quanto “hanno già tutto” e “sarebbe inutile”. Perché ti sbagli. Loro possiedono tanti dati di te, e questo è da tenere sempre in mente, tuttavia loro hanno estremo bisogno che tu continui ad aggiornare le tue informazioni su di te, che tu continui a fornirgli nuovi dati, nuovo materiale su di te. È ora che tu comprenda che puoi decidere di bloccare questo flusso di dati che fuori dal tuo controllo passa dalla tua vita ai loro computer, e puoi decidere di non fornirgli più alcun dato sul tuo conto. Non sarà un lavoro semplice! Perché senza rendertene conto, pur pensando di non voler dare alcun dato su di te, domani andrai in profumeria e firmerai un contratto con nome cognome, indirizzo vero di casa, numero di cellulare e chi più ne ha più ne metta, solo per ottenere una tessera che ti prometterà degli sconti sui prossimi acquisti. Oppure andrai in banca per prelevare del denaro e senza rendertene conto la ragazza dietro al banco ti farà diverse domande (perché stai prelevando, come spenderai quei soldi, che lavoro fai, che orari hai, se abiti lì vicino, etc.) che apparentemente saranno solo per chiacchierare, ma che subito dopo inserirà nel suo computer per aggiungere dati sul tuo conto, sulla banca-dati che riguarda la tua persona. 

Sei andato lì solo per prelevare i tuoi soldi, (i tuoi!) e non per ricevere il terzo grado, eppure oltre a trattarti come un criminale manco avessi il passamontagna (pur prelevando dal TUO conto in banca), perché a loro non sta bene che utilizzi i tuoi soldi, devono pure interrogarti su altre informazioni che non sei affatto tenuto a riferirgli. Tienilo sempre a mente. Ti fanno credere che tu sia costretto a riferire i tuoi dati privati ma non è vero! Se entri in banca perché vuoi fare un prelievo l’unica cosa che dovrebbero chiederti è la tua carta, il nome a cui essa è intestata e la tua carta d’identità per dimostrare che appartiene davvero a te; ma tutti gli altri dati, dal perché oggi non ti trovi al lavoro, quali sono i tuoi orari, se hai figli, se abiti in zona con la stessa solita scusa del “non ti ho mai visto da queste parti, sei della zona?” per poi spingerti a raccontare tutti i fatti tuoi, sono tutte domande a cui non sei realmente costretto a rispondere. Quindi ci sono occasioni in cui dare i tuoi dati è – per il momento! Sinché non cambieremo noi le cose! – obbligatorio, ma ci sono milioni di altre occasioni in cui non sei assolutamente obbligato, eppure ti fanno sentire come se lo fossi, e raccolgono dati su di te che neppure immagineresti. Per la banca-dati sul tuo conto è importante sapere anche se tieni animali in casa, o se d’estate ospiti la tua nipotina che viene da lontano, o se hai l’abitudine di comprare scarpe nuove ogni anno, e ti spieranno per capire se tutti gli anni porterai avanti queste “abitudini” o se dovessi porre fine a qualcuna di essa, e faranno in modo di scoprire il perché hai deciso o è accaduto che quest’anno non ripeterai il solito programma, in quanto vogliono sapere ogni singola informazione sul tuo conto. 

Pagina 2 su 6

A tal proposito, infatti, ti racconto un altro aneddoto ancora più interessante, che riguarda una mia esperienza con la farmacia e la tessera sanitaria. Tanti anni fa, come per tutti, ero stata abituata a mostrare sempre e subito la tessera sanitaria non appena entravo in farmacia per acquistare qualcosa, pensando che fosse cosa giusta. 

“Riceverai degli sconti, pagherai meno tasse, verrai esonerata da alcuni pagamenti” eccetera eccetera, queste erano le ragioni con cui ero stata abituata a mostrare sempre e subito la mia tessera sanitaria al farmacista – chiunque esso fosse – appena entravo a comprare medicine o quel che mi serviva. Poi, ad onor di cronaca, non era affatto vero, perché per ricevere “soldi indietro” o non pagare alcune tasse avrei dovuto fare mille domande, mille passaggi, e attendere mesi per essere accettata, e se all’anno avessi speso centinaia di euro in farmacia secondo i prodotti che acquistavo io e poi avessi portato avanti tutti quei passaggi burocratici, forse avrei ottenuto indietro meno di 4 euro… Diciamo che non ne valeva affatto la pena! Al che mi domandai: se tanto non ricevo nessuno sconto, nessun rientro dopo, se pago le tasse tali e quali a come sarebbe se non avessi la tessera sanitaria e tutto il resto, a che mi serve ogni volta mostrare per forza la tessera al farmacista? E così decisi di non mostrarla più. Mostrare la tessera al farmacista non è assolutamente obbligatorio, eppure mi avevano sempre fatto credere che lo fosse, e così è stato fatto a tante altre persone. Nel mio caso gli acquisti in farmacia erano prevalentemente medicinali per abbassare i dolori del ciclo, medicine che dovrebbero essere un bene primario ma che ogni anno costavano sempre di più, funzionavano sempre di meno, e gli effetti collaterali erano sempre più gravi (anche quelli evidenti all’istante, tanto che assumevo la medicina e subito la rivomitavo). Tuttavia, molte donne lo sanno, i dolori al ciclo erano talmente forti che non conoscendo altri mezzi dovevo piegarmi alla medicina. Così accadeva per anni. Poi le cose cambiarono grazie alla Pratica. Comunque iniziai per prima cosa a non mostrare più la tessera sanitaria. Ricordo che, pur non essendo affatto obbligata a mostrarla, quando decisi di non volerla mostrare al mio successivo acquisto la farmacista quasi mi urlò contro, sostenendo che io dovessi mostrarla! Che dovessi ricevere quegli sconti dalle tasse eccetera eccetera e che tutto serviva per il mio bene e che dovevo mostrarla! Già partendo così prometteva male, molto male. 

Ovviamente quello sbraitare improvviso mi diede ancora più motivazione a perseguire quella via, perché non c’era nessuna ragione nell’urlarmi contro: lei mi chiese la tessera sanitaria, io gentilmente le risposi che non ce l’avevo e di non preoccuparsi, che per me andava bene anche se non la passava (senza dare spiegazioni, e senza fare allusioni alle vere ragioni per cui non volevo darle la tessera) e lei dal nulla mi aggredì. Lei che non era nessuno, soltanto una farmacista, ma che pensava di essere la poliziotta di turno. Quell’aggressione mi fece capire che dietro alla tessera sanitaria c’era molto di più, altro che sconti nelle tasse! E questi eventi riaccaddero i mesi dopo, ogni volta con farmacisti diversi, con cui dovevo insistere a non voler utilizzare la tessera e che loro continuavano a insistere a chiedermi nome e cognome per rintracciare la mia tessera “per il mio bene, per farmi ottenere gli sconti” che non ho mai ottenuto in vita mia! Quindi evidenziava ancora di più quanto fosse tutta una truffa. I farmacisti devono convincere la gente a consegnare i propri dati, quindi devono convincerli ad utilizzare la tessera sanitaria per forza. Con me preferivano perderci 20 minuti a tentare di convincermi di consegnargli i miei dati, nonostante dietro di me ci fosse fila, tutto questo “per il mio bene”, o perché i miei dati servono molto di più a loro e a chi li pretendeva da loro? Compresi che consegnare la mia tessera sanitaria e quindi tutti i miei dati non serviva ad un mio tornaconto, ma al loro!! E smisi quindi di consegnarla, vincendo e abituando tutte quelle marionette che io la mia tessera non l’avrei consegnata neppure se avessero insistito. Se non è obbligatorio consegnarla, giacché devo solo acquistare delle medicine per me, perché devo sentirmi ugualmente costretta? Tutto ciò fa parte del progetto ed io volevo starne fuori. Così ho fatto. Ma la cosa interessante di questa storia deve ancora arrivare. 

Pagina 3 su 6

Il fatto era che non sopportavo l’idea di dover acquistare medicinali per superare i dolori del ciclo; praticavo sugli altri e riuscivo a curare disturbi di salute molto gravi, tuttavia su di me non mi impegnavo, mi ero rassegnata da che ero bambina che “è normale che una donna debba avere dolori durante il ciclo” e neppure ci provavo, praticamente, o trovavo scuse per praticare Guarigione su chiunque, tranne che su di me. Per gli altri c’era sempre tempo, per me non c’era mai, non mi davo l’occasione di stare bene. Praticavo per tante cose, tranne per “curare” i dolori del ciclo su di me, il che mi resi conto era un blocco molto strano su cui, quasi all’improvviso, caddi dalle nuvole, e chiesi a me stessa perché non mi stavo impegnando per la mia salute. Potevo passare ore, giorni e veramente mesi dietro alla Guarigione su qualcun altro, praticando ogni giorno ore per lui/lei, sino al raggiungimento dell’obiettivo, ma per me “non c’era tempo”, e così continuavo ogni mese a subire atroci dolori da ciclo, e piegarmi davanti alle medicine chimiche. Al contempo succedeva anche che iniziavo a non voler consegnare la tessera sanitaria quando acquistavo le medicine, e quindi anche questo fattore mi spingeva a riflettere e a pormi delle domande: “Perché sto continuando ad acquistare medicine? Perché sono costretta tutti i mesi a dover discutere con queste teste di fango per poi acquistare medicinali che a lungo andare mi provocheranno gravi malattie?”; non solo stavo consegnando i miei dati, ma lo facevo pure per acquistare medicinali che alla fine mi avrebbero danneggiato gravemente la salute. Era un grande controsenso. Certo, chi non soffre di simili disturbi può pensare che sia facile rinunciare alla medicina e tutto il resto: quando stai bene di sicuro non ti piegheresti davanti a nulla. Ma chi soffre o ha sofferto di dolori simili o di qualsiasi altro dolore atroce sa che quando è il dolore a comandare, la testa si piega facilmente davanti ai medicinali. Ma razionalmente tutto questo non potevo sopportarlo, ed era un periodo di forte evoluzione per me, volevo cambiare su diversi fronti. Il cambiamento non è mai facile e tantomeno rapido, ma certe volte diventa anche una scusa che raccontiamo a noi stessi per perdere tempo e rimandare, rimandare, e rimandare. 

Ciò che accadde dopo fu molto interessante. Ero abituata tutti i mesi ad acquistare una confezione di medicine per il ciclo corrente, pagando e passando la tessera sanitaria, facendo sapere a “tutti” che cosa stavo comprando e quali fossero le mie abitudini da anni. Mi decisi finalmente a praticare per me stessa, praticare con molto più impegno per il mio ciclo e quindi per evitare i dolori del mese successivo. Premesso che non tenevo mai conto delle date e quindi non sapevo quando sarebbe arrivato il prossimo ciclo, essendo piuttosto sregolato (finché prendevo le medicine, non ho mai avuto un ciclo perfettamente regolare, perché esse stesse me lo rendevano irregolare) quindi non sapevo la data precisa dell’arrivo e dunque non ne tenevo segno neppure sul calendario. È doveroso premettere anche che il periodo del pre-ciclo è sempre stato molto doloroso per me, anzi doloroso quasi quanto lo stesso ciclo, e il periodo dopo ciclo era altrettanto doloroso; soffrivo dalle 2 settimane al mese e certe volte arrivavo alle 3 settimane di dolore, su 4; seppure purtroppo molti non mi credessero e neppure le donne, che dovrebbero essere empatiche verso i dolori delle altre donne invece a quanto pare non accadeva. Ad ogni modo, tutti i mesi, da anni e anni, soffrivo minimo 10 giorni, ma anche con strascichi – prima e dopo il ciclo – che facevano diventare 20 giorni di disagio. Detto ciò, era praticamente impossibile non rendermi conto che stesse per arrivarmi il ciclo, giacché almeno per una settimana prima soffrivo già di dolori. Quel mese però accadde qualcosa di diverso. Come già detto praticai psichicamente perché il ciclo dopo fosse meno doloroso, quantomeno era la mia speranza, ma mi impegnai davvero per riuscirci e speravo di ottenere risultati, seppure per assurdo mi sentivo quasi obbligata a dover provare dolore perché “è normale che le donne provino dolore! Le donne devono provare dolore durante il ciclo!”, così mi era sempre stato insegnato e fatto credere. 

Pagina 4 su 6

Mi ricordo benissimo quel giorno, in cui sentii qualcuno, un umano, che mi pensava molto forte, una persona che non conoscevo – ma lui conosceva me – e che mi pensava con forti sentimenti di rabbia e quasi di aggressione. Mi concentrai a sentire che cosa stesse pensando di me, che cosa volesse, e sentii nettamente questa persona che diceva: “Perché ancora non ha comprato le medicine??” riferendosi alle medicine per il ciclo, ma sentivo che non si riferiva solamente all’azione di comprarle, ma anche di assumerle. Quel pensiero fu davvero strano, soprattutto perché non capivo da dove fosse uscito fuori, che cosa c’entrasse, che cosa volesse da me. Da lì a poche ore mi venne il ciclo, senza che neppure mi fossi resa conto che era ormai l’ora. Non avevo avuto dolori pre-ciclo e quindi non avevo capito che mi stesse venendo, non avevo avuto nessun segnale, nessun dolore!! E se da un lato neppure ci credevo per quanto fosse bello, perché era assurdo non avere dolori da pre-ciclo, allo stesso tempo mi dovetti rendere conto che qualcuno sapesse che mi stava arrivando il ciclo anche prima che lo sapessi io. Come faceva a saperlo? E come faceva a sapere che non avevo né comprato le medicine, né assunto medicine che potevo benissimo avere magari rimanenti dai mesi prima? 

Innanzitutto mi resi conto che chi mi stava spiando conoscesse molto bene le mie abitudini, e si stava chiedendo – infuriato – perché mai questo mese non avessi comprato e assunto medicinali, partendo dall’assenza di tracce sui miei movimenti di acquisto, giacché non stavo più utilizzando la tessera sanitaria per far conoscere tutti i miei movimenti. Inoltre, come ovvio che sia, quando acquistavo le medicine o qualsiasi altra spesa alimentare e non, pagavo in contanti proprio perché non ero e non sono d’accordo nel far conoscere tutte le mie spese, i miei acquisti, i miei gusti e quindi le mie abitudini a chi analizza attentamente i miei estratti conti, a mia insaputa. Perciò non utilizzavo passare la carta/bancomat ma pagavo in contanti. Sapere che qualcuno si stesse domandando come mai non avessi comprato le medicine quel mese, e che mi pensò talmente forte da permettermi di sentirlo e di rintracciarne la frequenza, mi fece capire quanto per loro (persone comuni, che vengono pagate per controllare i movimenti delle altre persone comuni! E pensano pure di fare cosa giusta!) sia fondamentale che noi lasciamo traccia di qualsiasi cosa facciamo, affinché loro sappiano sempre cosa compriamo, cosa facciamo, come stiamo, quale sia lo stato della nostra salute, quanto spendiamo al mese in medicine e quindi quante ne assumiamo (se le finiamo tutte o se ne avanzano, altrimenti non staremmo a ricomprarle tutti i mesi) e via discorrendo. Qualcuno che non conoscevo si interrogava nervosamente del perché quel mese non avessi acquistato le medicine. Mi fece drizzare le orecchie e mi resi conto che dietro quel gesto abituale che compievo passivamente e arresa alla situazione che pensavo dovessi accettare per tutta la vita, ossia di assumere medicinali per il ciclo tutti i mesi, c’era invece un progetto molto peggiore di quanto immaginassi. Il fatto di sentire qualcuno che sapeva prima di me quando mi dovesse venire il ciclo, che è un’informazione estremamente privata, mi fece provare una rabbia che trasformai ben presto in motivazione per fare di meglio e impegnarmi di più. Il dolore è dolore e non puoi decidere di non assumere medicinali se il dolore ti piega e ti schiaccia a terra. Ma potevo impegnarmi per provarci, e trovare soluzioni. Quel mese non ebbi dolori pre-ciclo e mi fece capire che se volevo ottenere risultati anche su quel fronte che avevo sempre ignorato o sminuito, potevo farcela, e se alla sola prima volta ottenni quei risultati, chissà cosa sarebbe successo se non mi fossi fermata e avessi continuato. Decisi di continuare con le pratiche, impegnandomi sul serio anche se riguardava me, giacché avevo sempre avuto quel blocco di curare tutti, tranne me stessa. Finché si trattava degli altri ne ero felice, ma se si trattava di praticare Guarigione su di me per quegli assurdi blocchi artificiali pensavo quasi che fosse una perdita di tempo e non mi decidevo a fare sul serio. 

Pagina 5 su 6

Fui felice perché quell’uomo che mi pensò così forte, arrabbiato che non stessi assumendo medicinali come da copione, mi diede la motivazione per impegnarmi e fare sul serio. A molte donne interesserà sapere che i risultati sono stati ottimali, e seppure ci sia voluto molto impegno, sono anni che non assumo neppure il più minimo medicinale per il ciclo, grazie al fatto che non provo più dolore grazie alla Pratica. Tutto ciò che ho imparato Praticando sulla mia pelle lo insegno in Accademia, ove è possibile imparare le tecniche mirate ad abbassare nel tempo i dolori del ciclo, sino ad ottenere ottimi risultati. Il tutto non è istantaneo e non avviene senza il minimo impegno: ci vuole Pratica, impegno, e soprattutto continuità ogni mese nella Pratica. Tuttavia il risultato è zero medicinali al mese, per anni di fila. Direi che è un buon risultato. 

Ma il concetto non si ferma sul far conoscere le nostre abitudini di acquisti attraverso la tessera sanitaria, e l’eventuale carta/bancomat che utilizziamo per pagare gli acquisti (che ribadisco, bisogna sempre preferire il contante!) per cui c’è gente che di lavoro deve tenere segnati tutti i nostri movimenti da consegnare poi ai loro Capi. Ma si tratta anche di capire come queste persone, questi operatori, siano a conoscenza delle medicine che assumiamo, anche nel caso non lasciamo tracce di acquisti (tenendo comunque conto che nelle farmacie ci sono le telecamere, che registrano cosa compri, quanto spendi, etc.; basti pensare oggi alle novità degli “shop di amazon” che scalano il denaro direttamente dal tuo conto senza che paghi alla cassa grazie alle mille telecamere presenti) ma riescano ad essere istantaneamente al corrente anche di quali e quanti medicinali stiamo assumendo in quel preciso momento. Riferendomi all’uomo che mi pensò, innanzitutto anche sapendo che non avevo acquistato le medicine, perché era infuriato di ciò? Che cosa gli cambiava se compravo e assumevo le medicine per il ciclo oppure no? C’era ovviamente qualcosa di più grande dietro. Come possono, loro, essere al corrente di quali sostanze noi ingeriamo nel nostro corpo, se non ne lasciamo apparente tracciabilità sugli acquisti fatti? E poi, anche se compriamo un medicinale non è per forza detto che sia per noi, e che lo ingeriamo noi, potrebbe essere per un parente di casa… quindi come fanno a sapere tutto e di più sul nostro conto? Al di là degli acquisti segnati attraverso la tessera sanitaria e al di là dei movimenti registrati sulla carta che usi per pagare, c’è qualcun altro, ben più nascosto degli operatori comuni, che oltre ad analizzare i nostri movimenti economici si occupa di analizzare qualcosa di ancor più privato, dentro di noi. 

Attraverso le nanotecnologie dentro al nostro corpo riescono a sapere istantaneamente se stiamo assumendo, oppure no, dei medicinali, antidolorifici o qualsiasi altra sostanza che entra nel nostro corpo. La cosa peggiore è che dentro ai medicinali, anche i più banalissimi medicinali per il ciclo, è inserita una quantità immane di nanotecnologie che noi, ogni volta che buttiamo giù la pasticca o le medicine in polvere o liquide, stiamo ingerendo e facendo entrare in noi tutte quelle nanotecnologie che si diffonderanno immediatamente dentro al cervello e nell’interno degli altri organi; non uscendo più dal nostro corpo. Esse serviranno poi ad avere maggiore effetto sul nostro corpo, sul nostro cervello, sui nostri neuroni, quindi sulle nostre scelte, sui nostri pensieri, ma anche sulla salute del nostro fisico, creando malattie nuove negli organi che ci costringeranno di conseguenza ad assumere ulteriori medicinali, e creando dipendenze ai medicinali affinché non riusciremo a vivere senza di essi. La dipendenza ai medicinali fa in modo che i dolori diventino più forti e si plachino solo in presenza di quelle sostanze; che però anno dopo anno ci costringeranno ad aumentare di dosi, altrimenti il dolore resterà. Tutto questo è voluto dal Governo, non è un caso.  

Pagina 6 su 6

Da quando ho smesso di assumere definitivamente medicinali, ribadisco grazie alle Pratiche Psichiche svolte, il mio corpo ha impiegato circa 6 mesi successivi per ripulirsi dalla dipendenza da medicinali, e solo dopo allora mi resi conto che molti fastidi e dolori del corpo, che non sapevo fossero collegati al ciclo e soprattutto che fossero derivati dai medicinali che assumevo, smisero di arrivare, e da allora non ne ho più sofferto. Quei medicinali mi stavano provocando più dolori nascosti e apparentemente non collegati di quanti potessi immaginare. Tutto ciò è dovuto ad un programma a cui il Governo ha lavorato attraverso le sue sottomesse Multinazionali Farmaceutiche per legare l’umanità alla medicina chimica, che è la stessa ragione per cui la gente si ammala e muore precocemente, dai 20 anni prima in poi. Dovremmo seriamente riflettere su tutto questo, e impegnarci ad utilizzare cure naturali, anziché quelle chimiche e artificiali. I primi mesi in cui non assumevo medicinali ero totalmente controllata/spiata dagli operatori che dovevano segnalare le “modifiche” alle mie abitudini, anche perché significava non assumere più nanotecnologie in compresse dentro di me, e per loro quello era un grosso problema. Il tutto senza affatto negare gli innumerevoli tentativi da parte loro di costringermi a riprendere i medicinali, tentando di provocarmi dolori artificiali che servissero a farmi crollare e pensare che dovessi ricominciare ad assumere medicinali. Ma la decisione ormai era presa, e continuai per la mia strada, impegnandomi per fare in modo di non avere più bisogno di medicinali. Molte persone non capiscono questa scelta e neppure che cosa significa. Qui non si tratta di essere orgogliosi e piuttosto morire di dolore anziché assumere un medicinale; qui si tratta di assumere medicinali solo ed esclusivamente se non ci sono altre scelte. Ma se ci sono scelte, perché assumerli ugualmente? 

Se non avessi scelta e fossi costretto ad assumerli, piuttosto che morire, ti consiglierei di assumerli! Ma se avessi scelta, se fossi ancora in tempo per curare quel problema senza correre immediatamente in farmacia, ti consiglierei di provarci. Le cure naturali esistono, anche se sono censurate; e la Pratica può fare ancora di più di esse, se si decide di impegnarsi. Ci sono casi e casi, ci sono casi in cui le persone vogliono soffrire di dolori atroci solo per assecondare il proprio orgoglio, e soffrire ore o giorni agonizzanti quando potrebbero assumere un medicinale e riprendersi molto velocemente. Questo non ha senso! E ci sono casi in cui persone al primo leggerissimo dolore, come un primo accenno di mal di testa, anziché provare a curarlo in maniera semplice e naturale che avrebbe immediato risultato comprovato da loro stessi, e senza nessun effetto secondario successivo, preferiscono correre ad assumere medicinali chimici pesantissimi, senza che ve ne sia la reale ragione, e tante volte senza che neppure faccia cessare realmente il dolore. Ci hanno abituato ad assumere medicinali chimici anche solo per gusto di farlo, e non solo per necessità. Ma questa abitudine ha uno scopo molto più grande, perché all’interno delle medicine inseriscono grandi quantità di nanotecnologie e, ogni volta che andiamo ad assumere medicinali, andiamo a racimolare tutte quelle nanotech dentro il nostro corpo che richiameranno altre nanotech e ci convinceranno, nel pensiero e attraverso i dolori provocati al nostro corpo dalle stesse tecnologie che abbiamo assorbito, ad assumere altri medicinali nel tempo! Ed è così che le Multinazionali Farmaceutiche per conto del Governo continuano a portare avanti i loro progetti sulla popolazione mondiale. Riprenderemo in seguito questo argomento.  

Fine pagina 6 su 6. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

0 commenti
  • SuelGi
    Medaglia per aver completato lo Step 1
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 4
    warning-solid

    Sei sicuro?

    Il commento verrà eliminato

    Conferma
    00:35 22/06/24

    Ammetto di aver sottovalutato varie volte il fatto che i miei dati venissero usati perché il mio pensiero era quello che se anche do il mio nome e il mio indirizzo in giro non succede niente di male per me ed è come se mi fossi arreso al fatto che i miei dati non sono più protetti e quindi non abbiano neanche senso impegnarsi a non proteggerli. Mi rendo conto leggendo questo articolo che è molto importante proteggere i dati più che Possiamo visto che meno dati hanno su di noi E più difficile sarà per loro conoscerci sapere le nostre mosse e manipolarci. D’ora in poi pagherò sempre coi contanti e non darò più i miei dati come se niente fosse a chiunque. Non prendo medicinali da vari anni e non ne sento il minimo bisogno.

  • Simone137
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 4
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 5
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 7
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 9
    warning-solid

    Sei sicuro?

    Il commento verrà eliminato

    Conferma
    15:29 21/06/24

    È un argomento di vitale importanza quello di evitare il più possibile di fornire dati personali di qualsiasi tipo a chiunque! Ed ho imparato a ridurre il più possibile, dove mi è possibile. Lo stesso esempio della farmacia da te citato, capita a me, come a tutti, anche per acquisti di qualsiasi genere, quando al momento del pagamento, richiedono l'indirizzo e-mail per mandare la copia della ricevuta del pagamento, ed inoltre spingono continuamente all'acquisizione della classica "carta fedeltà", per sconti e quant'altro; cosa che ho imparato ad evitare ovunque io faccia acquisti. Da tutto ciò, è quindi comprensibile che attraverso i nostri dati, gli Operatori abbiano un quadro completo delle nostre abitudini e stili di vita, e ciò è anche rinforzato dal lavoro portato avanti dalle nanotecnologie che abbiamo in corpo, che continuano comunque a raccogliere dati sensibili e personali, che verranno utilizzati ovviamente contro di noi. Si evince che la situazione di quella persona che hai percepito che ti ha mandato quei pensieri di rabbia, è dovuta anche e soprattutto dalla Telepatia Artificiale, sempre e comunque a causa delle nanotecnologie presenti nel nostro organismo, e ciò è gravissimo, perché al di fuori di ciò, anche il solo pensiero di voler Guarire gli altri fuorché te stessa, sia stato spinto proprio da queste Tecnologie. Per quanto mi riguarda, è da qualche anno che non assumo nessun rimedio farmaceutico per i classici dolori da mal di testa, febbre, eccetera, sostituendo la risoluzione del problema con la Pratica, che come ci insegni ogni giorno, è la vera ed unica cura per tutto!!

  • Diffratto
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 1
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 4
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 5 per la 2ª volta
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 6
    Medaglia per aver completato il libro Buddha secondo Angel Jeanne - Volume 1
    warning-solid

    Sei sicuro?

    Il commento verrà eliminato

    Conferma
    18:59 15/06/24

    Un altra enorme esca che il governo usa per estorcere i dati personali sono proprio le medicine, che usa per controllare a sua volta la nostra salute! Ormai anche i muri sanno che le medicine moderne fanno "bene" da una parte e male da molte altre, eppure tutti ingurgitano medicinali senza pensare minimamente all'alternativa. E' ovvio, grazie alle illuminanti informazioni che hai raccolto ed esposto nei Volumi Alieni, che c'è una spinta artificiale volta a far accettare tutto questo sulle persone, e questa spinta possiamo fermarla solamente con la pratica. E' illuminante poter apprendere anche tramite le tue esperienze dirette, e ti ringrazio profondamente per aver scelto di condividere ancora una volta un fatto accaduto a te personalmente. Dobbiamo essere gelosi delle nostre informazioni personali e pensare due volte prima di sbandierarle ai quattro venti per la prima truffetta che ci viene proposta!

  • Alice
    Medaglia per aver completato lo Step 1
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 1
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 4
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 5
    warning-solid

    Sei sicuro?

    Il commento verrà eliminato

    Conferma
    01:17 13/06/24

    È un lavoro impegnativo quello di mantenere privata la nostra vita, anche con banalissime conversazioni ci possiamo esporre troppo, e capita molto spesso, più di quanto crediamo purtroppo, sembra che proteggere la propria privacy sia diventata una azione contro natura, sia perché ci sì sente spinti a parlare anche solo per fare 2 chiacchiere, e sia perché dall'altra parte c'è anche la sensazione morbosa che l'interlocutore butta addosso nel voler scoprire tutto su di me ed è molto fastidioso, direi anche umiliante perché mettono proprio in condizioni che mi fanno sentire "nuda".. Sono meccanismi pericolosi che riconosco devo superare in modo "disinibito" dall'ingenuità della circostanza. queste esperienze mi aiuteranno in futuro a non esitare nel difendere la mia privacy, anche perché ho capito che le informazioniche ci rubano, vanno date in mano a gentaglia che si impegna ogni giorno a sabotarci il benessere nella nostra vita.

  • sarag
    Medaglia per aver completato lo Step 1
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 7
    warning-solid

    Sei sicuro?

    Il commento verrà eliminato

    Conferma
    21:04 11/06/24

    Dopo aver letto queste informazioni ho iniziato a “fare pulizia in giro” ma mi rendo conto che è un lavoro estremamente complesso: non conto le tessere o i contratti che ho sottoscritto, non li ricordo nemmeno tutti…un’infinità! Mi rendo conto che il più delle volte ho fornito i miei dati personali con estrema ingenuità e non per una reale necessità. A cominciare dalla tessera sanitaria, ovviamente. Quando ero giovane assumevo piuttosto spesso degli antinfiammatori ma già da diversi anni ho preso l’abitudine di sopportare il dolore, perché ho capito che tutti i medicinali che assumo, a lungo andare creano problemi a volte maggiori dei mali che percepisco. Non ho ancora sviluppato la sensibilità necessaria per percepire ma… sono sicura che qualcuno sarà arrabbiato per il fatto che da anni non assumo medicinali.

  • jeji
    Medaglia per aver completato lo Step 1
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 7
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 9
    warning-solid

    Sei sicuro?

    Il commento verrà eliminato

    Conferma
    18:31 11/06/24

    Comprendo anche io molto bene quando parli di dolori allucinanti del ciclo, non avendo mai avuto il ciclo regolare la mia ginecologa orai quasi 10 anni fa mi consigliò la pillola per regolarizzare il ciclo, ovviamente essendo ignara di tutto ho accettato, ma già da subito sono venute fuori le problematiche, indurimento ed ingrossamento delle mammelle, che finchè fosse solo quello chi non vorrebbe un seno più grande? peccato dovuto dagli ormoni non naturali inseriti nel mio corpo, successivamente sono stata al mare ed il sole mi ha letteralmente fatto uscire una grande irritazione, non so perchè, ma il buon senso mi disse che la causa poteva essere quella pillola che assumevo da poco più di 5 mesi, dato che prima non avevo avuto mai nessun problema.. Quindi eliminare i dolori del ciclo ne vale la pena se ne arrivano altri? Ovviamente no, ho smesso all'istante con la pillola e la ginecologa aveva riportato altri metodi come la spirale etc, ma ormai questi metodi avevano perso la mia fiducia e quindi rifiutai. I dolori tornarono e anche io era il principale motivo per cui la farmacia mi vedeva, sinceramente non ho mai avuto grandi problemi a non presentare la tessera sanitaria, forse perchè me la sono dimenticata davvero e non per boicottare il loro piano (non so se mi spiego); successivamente iniziando a meditare e farmi diversi trattamenti questi dolori hanno iniziato a placarsi, ma solo attraverso la costanza con la tua meditazione capitano mesi in cui mi arriva il ciclo e nemmeno me ne accorgo, potrei sporcarmi in giro perchè veramente sto bene ed è una cosa straordinaria quanto incredibile, ma vera!! Purtroppo, la donna nella nostra società ha inculcato che il ciclo deve far male, che è un problema e se possibile non dovrebbe lamentarsi di ciò, quindi sono tutti schemi mentali derivati da questa società malata che ci imprimono già dall'età infantile e ci portiamo dietro finchè i dolori hanno un eccesso incredibile! Bellissimo articolo e riflessione, spero non mi capita come non succede da un pò, ma semmai capito in farmacia terrò a mente il tuo consiglio sulla tessera sanitaria, che effettivamente non da niente in cambio figuriamoci i soldi!!! Grazie <3

  • Giusy
    warning-solid

    Sei sicuro?

    Il commento verrà eliminato

    Conferma
    07:05 05/06/24

    Ti capisco bene Angel da donna so cos'hai provato per anni anch'io ho sofferto di forti dolori legati al ciclo alcuni mesi ero costra chiamare la guardia medica di notte dai forti dolori arrivavo anche a svenire dal male. Da quando ho iniziato a praticare la meditazione tutti i giorni il dolore è diminuito tantissimo e solo in qualche caso prendo medicine ma praticamente sono scesa parecchio dal prenderle da due la giorno che ne prendevo per tre giorni di fila adesso a volte una solamente una omeopatica. Ma il tuo esempio mi da motivazione per iniziare praticare sulla guarigione. In quanto alla tessera sanitaria sono anni che evito di usarla e anche le tessere raccolte punti ed è vero che sia il farmacista che la cassiera mi guarda male pensando ma perché non la usi??? Oppure il pagamento con il bancomat mi guardano come se fossi strana. Ma si vive benissimo così. Grazie Angel

  • aria
    Medaglia per aver completato lo Step 1
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 4
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 5
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 7
    warning-solid

    Sei sicuro?

    Il commento verrà eliminato

    Conferma
    06:44 05/06/24

    Io non prendevo medicine da anni ed ero molto contenta di ciò purtroppo ultimamente avendo avuto problemi che mi hanno portato quattro volto al pronto soccorso nel giro di pochi mesi sono stata costretta ad assumerli. Sono medicinali "salvavita" che con molto dispiacere non posso farne a meno al momento , avevo provato a chiedere al medico di ridurre la posologia giornaliera ma la risposta è stata ne parleremo dopo l'estate . Riguardo al discorso del pagamento in contanti x evitare di far conoscere tutte le tue abitudini, avevo notato più volte che l'estratto conto mensile evidenzia i tuoi precisi consumi e cioè quanti sdi ho utilizzato in quel mese x il cibo o per abbigliamento , quanto per le bollette e quanto per le medicine e questo mi ha dato molto fastidio . Infatti se non in casi estremi pago prevalentemente in contanti ed ogni volta che si verifica l'evento dico poi a me stessa, anche oggi non ti ho fatto sapere i fatti miei.

  • Gianlu idro
    Medaglia per aver completato lo Step 1
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 4
    Medaglia per aver completato il libro Mangiare sano - Mese 4
    warning-solid

    Sei sicuro?

    Il commento verrà eliminato

    Conferma
    08:59 01/06/24

    Essendo un uomo posso solo immaginare cosa significhi avere i dolori da ciclo che so che per alcune donne sono davvero molto forti tanto addirittura da causare svenimenti. Non so neanche come si possano sopportare i dolori da ciclo per addirittura 20 giorni praticamente al mese, è come soffrire tutto il tempo della proprio vita e nel frattempo dover anche vivere e svolgere le proprie mansioni. Sei riuscita a farti passare questo problema e ad aiutare moltissime donne con lo stesso problema con il percorso sul ciclo!! Ciò che hai scoperto inoltre riguardo alla tessera sanitaria e alla persona che ti pensava e tutto quello quindi che ci stava dietro ha dell'incredibile. Grazie per queste informazioni che ci avevi già ribadito e che continuerò a tenere sempre bene a mente. Grazie di darci una svegliata, come sempre!

  • paolino
    warning-solid

    Sei sicuro?

    Il commento verrà eliminato

    Conferma
    20:25 30/05/24

    E si ,trovo il tutto abbastanza sconvolgente ! per mia fortuna non frequento farmacie da anni ! questo non significa che io non abbia dolori , ma sono abbastanza contenuti ed inoltre mi affido alle cure naturali e semplici. Di sicuro adesso sto provando con le tecniche psichiche e sto avendo miglioramenti ! sicuramente sono le più profonde ed efficaci , che non solo curano ma portano anche a un'innal zamento evolutivo e di sicuro non hanno controindicazioni !

  • miry_miry
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 1
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 4
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 6
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 7
    warning-solid

    Sei sicuro?

    Il commento verrà eliminato

    Conferma
    14:42 30/05/24

    Questo blocco dell' aiutare gli altri ma non noi stessi lo capisco ed infatti non ho mai praticato in anticipo su di me per i dolori del ciclo. Ho smesso di utilizzare medicinali x il ciclo da quando sono in ACD, per fortuna mi dura poco il dolore, qualche oretta ma è molto forte. Credo che proverò anche io a farmi guarigione. Comunque tendo a stare molto più attenta a fornire i miei dati. In farmacia non passo mai la tessera sanitaria e comunque tutte le volte che sono andata non era x me. È assurdo che siamo controllati perfino dall' interno del nostro corpo, forse li abbiamo ancora meno privacy che all'esterno. Spero riusciremo presto a cambiare le cose

  • Libero
    Medaglia per aver completato lo Step 1
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 1
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 4
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 5
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 9
    Medaglia per aver completato il libro Il Sigillo delle Vite Passate - Volume 1
    warning-solid

    Sei sicuro?

    Il commento verrà eliminato

    Conferma
    13:36 30/05/24

    Riuscire a non dare tutti i tuoi dati è davvero complicato, sia perché tanti non sanno dove effettivamente possono evitare di darli, pensando che sia obbligatorio, e sia perché a volte non è nemmeno a causa nostra. Fino a pochi mesi fa pensavo che la parte più importante fosse solo non fare foto, video di se stessi e non dare troppe informazioni nelle chiamate. Invece mi rendo conto che questo è solo una piccolissima parte della privacy, ci sono tantissimi punti su cui lavorare che altrimenti manderebbero tutto in fumo comunque. Ho potuto comprendere come i dati che raccolgono su noi siano molti più di ciò che crediamo ed anche attraverso altre persone e non proprio direttamente da noi. Ad ogni modo è da ricordare sempre di non pagare mai con la carta ma in contanti, e di evitare dove si può, di dare la tessera o carta d'identità o qualsiasi altra cosa. Inoltre molto interessante l'esperienza di quell'uomo che ti pensava chiedendoti perché non avessi comprato ed ingerito quelle compresse.

  • Peace
    Medaglia per aver completato lo Step 1
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 1
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 4
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 5 per la 2ª volta
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 6
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 9
    warning-solid

    Sei sicuro?

    Il commento verrà eliminato

    Conferma
    12:34 30/05/24

    La privacy è davvero troppo importante e personalmente l'ho compreso davvero concretamente solo grazie agli insegnamenti di Angel, perché prima non davo troppa importanza ad essa ma solo in determinate situazioni, facendo perciò sempre troppo il gioco del governo, infatti per esempio anch'io davo la tessera sanitaria in farmacia, cosa che negli ultimi anni non sto più facendo, però posso assolutamente confermare il fatto che ogni volta che ci vado, per fortuna poche volte, mi chiedono se voglio passare la tessera sanitaria e al mio rifiuto vedo che tutti i farmacisti con cui ho avuto a che fare sono rimasti comunque tutti un po' straniti da questa mia risposta, visto che praticamente la totalità delle persone che conosco invece la fornisce. Personalmente reputo di stare ascoltando il più possibile i vari consigli che Angel ci ha dato su questi argomenti, infatti per esempio ormai da tempo ho eliminato le mie informazioni dai social e non posto più nulla, non faccio tessere "vantaggi" nei vari supermercati, pago il più possibile in contanti per i vari motivi che Angel ci ripete spesso, cerco di prendere medicinali solamente quando mi è davvero indispensabile e il dolore è fuori controllo, ecc., inoltre quando qualcuno mi chiede delle informazioni personali che non gli interessano gli dico una bugia o sto molto vago..... Grazie ad Angel reputo di aver preso molta più coscienza di questo argomento e perciò sono azioni che ormai sono entrate nella mia quotidianità e mi vengono spontanee da fare, perciò se vogliono i miei dati me li devono rubare in maniera più furba e di certo non grazie al mio aiuto. Grazie mille Angel per averci raccontato gli aneddoti della tessera sanitaria e delle medicine, è stato davvero importantissimo per comprendere che bisogna dubitare davvero di tutto, anche e soprattutto quando sembra che qualcuno come il governo voglia fare qualcosa per aiutarci, infatti quanto capita vuol dire che c'è sempre dietro la fregatura o più di una e questa Tua testimonianza ne è l'ennesima prova. Fa davvero riflettere parecchio anche l'aneddoto relativo al ciclo, infatti ci fa comprendere come molte cose che subiamo come il dolore, il più delle volte non siano completamente naturali, ma siano amplificate dagli oscuri per farci del male, così da spingerci a prendere medicinali o a fare azioni manipolate per controllarci ancora di più. Sono davvero felice che Angel abbia dato una bella lezione a chi le stava facendo tutto questo, dimostrandoci per l'ennesima volta quanto sia indispensabile reagire a chi ci fa del male ma anche a Praticare su se stessi per stare meglio. Grazie, grazie, grazie!!!

  • Universe
    Medaglia per aver completato lo Step 1
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 4
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 5
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 8
    warning-solid

    Sei sicuro?

    Il commento verrà eliminato

    Conferma
    01:10 28/05/24

    Mi sono accorta anche io varie volte che praticare sulla propria salute mi dava impressione che non ci fosse tempo da perdere e che non fosse importante, invece per poi poter praticare bene e fare più effetto c’è proprio bisogno di stare bene. Un caso simile era capitato anche a me in farmacia che quando il farmacista mi aveva chiesto la tessera sanitaria avevo detto che non scaricavo le spese e che quindi non c’era bisogno al che l’ho visto molto infastidito. Poi ovviamente cerco di prendere meno medicine possibili almeno che il dolore non sia troppo forte. Un altro caso strano che ho sperimentato ultimamente avevo un forte mal di testa e ci penso ora mi alzo a prendere un’aspirina, mi alzo la vedo ma non la prendo e magicamente il dolore mi passa. Quindi qui ho capito che il dolore non era naturale ma dovuto alle tecnologie interne alla testa che ci tenevano che io assumessi medicine. Grazie per questo documento e per tutto quello che ci riveli perché attraverso le tue esperienze anche noi possiamo accorgerci delle cose strane che ci capitano

  • MAYA
    warning-solid

    Sei sicuro?

    Il commento verrà eliminato

    Conferma
    19:05 23/05/24

    E' verissimo quello che racconti in questo capitolo. La tessera sanitaria la chiedono dappertutto anche in Posta dove mesi fà per chiudere una carta prepagata me l'hanno chiesta con insistenza mentre io le avevo consegnato il vecchio codice fiscale e non ci fù verso per chiudere quel conto era necessaria. Quindi i capò di turno oramai li trovi dappertutto e il periodo coviddi è stato un assaggio dove chiunque si arrogava il diritto di pretendere qualcosa dagli altri. Purtroppo i tuoi dati sono alla mercè di tutti la privacy è sistematicamente violata ed è complicato difenderti perchè passi per il piantagrane di turno e vedi tutti gli altri pronti ad obbedire come marionette