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Il grave controllo della Telepatia Artificiale (2 parte)

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Ti ho raccontato quell’aneddoto che riguardava la connessione a internet per farti capire quanto sia importante che proteggiamo i nostri dati, e che nonostante da oggi inizi a proteggerli, non c’è da stupirsi se “in giro” ci sono ancora tanti dati su di te che possono essere utilizzati da chiunque, sia dal Governo, ma anche da cani e porci che con un semplicissimo computer possono accedere alla banca-dati che ti riguarda e ottenere informazioni sulla tua identità e gli affari che ti riguardano. Tutto ciò non deve minimamente farti cadere nella stupida idea che, siccome oramai hanno già tutti i dati che ti riguardano, non servirebbe che tu da oggi iniziassi a proteggerti in quanto “hanno già tutto” e “sarebbe inutile”. Perché ti sbagli. Loro possiedono tanti dati di te, e questo è da tenere sempre in mente, tuttavia loro hanno estremo bisogno che tu continui ad aggiornare le tue informazioni su di te, che tu continui a fornirgli nuovi dati, nuovo materiale su di te. È ora che tu comprenda che puoi decidere di bloccare questo flusso di dati che fuori dal tuo controllo passa dalla tua vita ai loro computer, e puoi decidere di non fornirgli più alcun dato sul tuo conto. Non sarà un lavoro semplice! Perché senza rendertene conto, pur pensando di non voler dare alcun dato su di te, domani andrai in profumeria e firmerai un contratto con nome cognome, indirizzo vero di casa, numero di cellulare e chi più ne ha più ne metta, solo per ottenere una tessera che ti prometterà degli sconti sui prossimi acquisti. Oppure andrai in banca per prelevare del denaro e senza rendertene conto la ragazza dietro al banco ti farà diverse domande (perché stai prelevando, come spenderai quei soldi, che lavoro fai, che orari hai, se abiti lì vicino, etc.) che apparentemente saranno solo per chiacchierare, ma che subito dopo inserirà nel suo computer per aggiungere dati sul tuo conto, sulla banca-dati che riguarda la tua persona. 

Sei andato lì solo per prelevare i tuoi soldi, (i tuoi!) e non per ricevere il terzo grado, eppure oltre a trattarti come un criminale manco avessi il passamontagna (pur prelevando dal TUO conto in banca), perché a loro non sta bene che utilizzi i tuoi soldi, devono pure interrogarti su altre informazioni che non sei affatto tenuto a riferirgli. Tienilo sempre a mente. Ti fanno credere che tu sia costretto a riferire i tuoi dati privati ma non è vero! Se entri in banca perché vuoi fare un prelievo l’unica cosa che dovrebbero chiederti è la tua carta, il nome a cui essa è intestata e la tua carta d’identità per dimostrare che appartiene davvero a te; ma tutti gli altri dati, dal perché oggi non ti trovi al lavoro, quali sono i tuoi orari, se hai figli, se abiti in zona con la stessa solita scusa del “non ti ho mai visto da queste parti, sei della zona?” per poi spingerti a raccontare tutti i fatti tuoi, sono tutte domande a cui non sei realmente costretto a rispondere. Quindi ci sono occasioni in cui dare i tuoi dati è – per il momento! Sinché non cambieremo noi le cose! – obbligatorio, ma ci sono milioni di altre occasioni in cui non sei assolutamente obbligato, eppure ti fanno sentire come se lo fossi, e raccolgono dati su di te che neppure immagineresti. Per la banca-dati sul tuo conto è importante sapere anche se tieni animali in casa, o se d’estate ospiti la tua nipotina che viene da lontano, o se hai l’abitudine di comprare scarpe nuove ogni anno, e ti spieranno per capire se tutti gli anni porterai avanti queste “abitudini” o se dovessi porre fine a qualcuna di essa, e faranno in modo di scoprire il perché hai deciso o è accaduto che quest’anno non ripeterai il solito programma, in quanto vogliono sapere ogni singola informazione sul tuo conto. 

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A tal proposito, infatti, ti racconto un altro aneddoto ancora più interessante, che riguarda una mia esperienza con la farmacia e la tessera sanitaria. Tanti anni fa, come per tutti, ero stata abituata a mostrare sempre e subito la tessera sanitaria non appena entravo in farmacia per acquistare qualcosa, pensando che fosse cosa giusta. 

“Riceverai degli sconti, pagherai meno tasse, verrai esonerata da alcuni pagamenti” eccetera eccetera, queste erano le ragioni con cui ero stata abituata a mostrare sempre e subito la mia tessera sanitaria al farmacista – chiunque esso fosse – appena entravo a comprare medicine o quel che mi serviva. Poi, ad onor di cronaca, non era affatto vero, perché per ricevere “soldi indietro” o non pagare alcune tasse avrei dovuto fare mille domande, mille passaggi, e attendere mesi per essere accettata, e se all’anno avessi speso centinaia di euro in farmacia secondo i prodotti che acquistavo io e poi avessi portato avanti tutti quei passaggi burocratici, forse avrei ottenuto indietro meno di 4 euro… Diciamo che non ne valeva affatto la pena! Al che mi domandai: se tanto non ricevo nessuno sconto, nessun rientro dopo, se pago le tasse tali e quali a come sarebbe se non avessi la tessera sanitaria e tutto il resto, a che mi serve ogni volta mostrare per forza la tessera al farmacista? E così decisi di non mostrarla più. Mostrare la tessera al farmacista non è assolutamente obbligatorio, eppure mi avevano sempre fatto credere che lo fosse, e così è stato fatto a tante altre persone. Nel mio caso gli acquisti in farmacia erano prevalentemente medicinali per abbassare i dolori del ciclo, medicine che dovrebbero essere un bene primario ma che ogni anno costavano sempre di più, funzionavano sempre di meno, e gli effetti collaterali erano sempre più gravi (anche quelli evidenti all’istante, tanto che assumevo la medicina e subito la rivomitavo). Tuttavia, molte donne lo sanno, i dolori al ciclo erano talmente forti che non conoscendo altri mezzi dovevo piegarmi alla medicina. Così accadeva per anni. Poi le cose cambiarono grazie alla Pratica. Comunque iniziai per prima cosa a non mostrare più la tessera sanitaria. Ricordo che, pur non essendo affatto obbligata a mostrarla, quando decisi di non volerla mostrare al mio successivo acquisto la farmacista quasi mi urlò contro, sostenendo che io dovessi mostrarla! Che dovessi ricevere quegli sconti dalle tasse eccetera eccetera e che tutto serviva per il mio bene e che dovevo mostrarla! Già partendo così prometteva male, molto male. 

Ovviamente quello sbraitare improvviso mi diede ancora più motivazione a perseguire quella via, perché non c’era nessuna ragione nell’urlarmi contro: lei mi chiese la tessera sanitaria, io gentilmente le risposi che non ce l’avevo e di non preoccuparsi, che per me andava bene anche se non la passava (senza dare spiegazioni, e senza fare allusioni alle vere ragioni per cui non volevo darle la tessera) e lei dal nulla mi aggredì. Lei che non era nessuno, soltanto una farmacista, ma che pensava di essere la poliziotta di turno. Quell’aggressione mi fece capire che dietro alla tessera sanitaria c’era molto di più, altro che sconti nelle tasse! E questi eventi riaccaddero i mesi dopo, ogni volta con farmacisti diversi, con cui dovevo insistere a non voler utilizzare la tessera e che loro continuavano a insistere a chiedermi nome e cognome per rintracciare la mia tessera “per il mio bene, per farmi ottenere gli sconti” che non ho mai ottenuto in vita mia! Quindi evidenziava ancora di più quanto fosse tutta una truffa. I farmacisti devono convincere la gente a consegnare i propri dati, quindi devono convincerli ad utilizzare la tessera sanitaria per forza. Con me preferivano perderci 20 minuti a tentare di convincermi di consegnargli i miei dati, nonostante dietro di me ci fosse fila, tutto questo “per il mio bene”, o perché i miei dati servono molto di più a loro e a chi li pretendeva da loro? Compresi che consegnare la mia tessera sanitaria e quindi tutti i miei dati non serviva ad un mio tornaconto, ma al loro!! E smisi quindi di consegnarla, vincendo e abituando tutte quelle marionette che io la mia tessera non l’avrei consegnata neppure se avessero insistito. Se non è obbligatorio consegnarla, giacché devo solo acquistare delle medicine per me, perché devo sentirmi ugualmente costretta? Tutto ciò fa parte del progetto ed io volevo starne fuori. Così ho fatto. Ma la cosa interessante di questa storia deve ancora arrivare. 

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Il fatto era che non sopportavo l’idea di dover acquistare medicinali per superare i dolori del ciclo; praticavo sugli altri e riuscivo a curare disturbi di salute molto gravi, tuttavia su di me non mi impegnavo, mi ero rassegnata da che ero bambina che “è normale che una donna debba avere dolori durante il ciclo” e neppure ci provavo, praticamente, o trovavo scuse per praticare Guarigione su chiunque, tranne che su di me. Per gli altri c’era sempre tempo, per me non c’era mai, non mi davo l’occasione di stare bene. Praticavo per tante cose, tranne per “curare” i dolori del ciclo su di me, il che mi resi conto era un blocco molto strano su cui, quasi all’improvviso, caddi dalle nuvole, e chiesi a me stessa perché non mi stavo impegnando per la mia salute. Potevo passare ore, giorni e veramente mesi dietro alla Guarigione su qualcun altro, praticando ogni giorno ore per lui/lei, sino al raggiungimento dell’obiettivo, ma per me “non c’era tempo”, e così continuavo ogni mese a subire atroci dolori da ciclo, e piegarmi davanti alle medicine chimiche. Al contempo succedeva anche che iniziavo a non voler consegnare la tessera sanitaria quando acquistavo le medicine, e quindi anche questo fattore mi spingeva a riflettere e a pormi delle domande: “Perché sto continuando ad acquistare medicine? Perché sono costretta tutti i mesi a dover discutere con queste teste di fango per poi acquistare medicinali che a lungo andare mi provocheranno gravi malattie?”; non solo stavo consegnando i miei dati, ma lo facevo pure per acquistare medicinali che alla fine mi avrebbero danneggiato gravemente la salute. Era un grande controsenso. Certo, chi non soffre di simili disturbi può pensare che sia facile rinunciare alla medicina e tutto il resto: quando stai bene di sicuro non ti piegheresti davanti a nulla. Ma chi soffre o ha sofferto di dolori simili o di qualsiasi altro dolore atroce sa che quando è il dolore a comandare, la testa si piega facilmente davanti ai medicinali. Ma razionalmente tutto questo non potevo sopportarlo, ed era un periodo di forte evoluzione per me, volevo cambiare su diversi fronti. Il cambiamento non è mai facile e tantomeno rapido, ma certe volte diventa anche una scusa che raccontiamo a noi stessi per perdere tempo e rimandare, rimandare, e rimandare. 

Ciò che accadde dopo fu molto interessante. Ero abituata tutti i mesi ad acquistare una confezione di medicine per il ciclo corrente, pagando e passando la tessera sanitaria, facendo sapere a “tutti” che cosa stavo comprando e quali fossero le mie abitudini da anni. Mi decisi finalmente a praticare per me stessa, praticare con molto più impegno per il mio ciclo e quindi per evitare i dolori del mese successivo. Premesso che non tenevo mai conto delle date e quindi non sapevo quando sarebbe arrivato il prossimo ciclo, essendo piuttosto sregolato (finché prendevo le medicine, non ho mai avuto un ciclo perfettamente regolare, perché esse stesse me lo rendevano irregolare) quindi non sapevo la data precisa dell’arrivo e dunque non ne tenevo segno neppure sul calendario. È doveroso premettere anche che il periodo del pre-ciclo è sempre stato molto doloroso per me, anzi doloroso quasi quanto lo stesso ciclo, e il periodo dopo ciclo era altrettanto doloroso; soffrivo dalle 2 settimane al mese e certe volte arrivavo alle 3 settimane di dolore, su 4; seppure purtroppo molti non mi credessero e neppure le donne, che dovrebbero essere empatiche verso i dolori delle altre donne invece a quanto pare non accadeva. Ad ogni modo, tutti i mesi, da anni e anni, soffrivo minimo 10 giorni, ma anche con strascichi – prima e dopo il ciclo – che facevano diventare 20 giorni di disagio. Detto ciò, era praticamente impossibile non rendermi conto che stesse per arrivarmi il ciclo, giacché almeno per una settimana prima soffrivo già di dolori. Quel mese però accadde qualcosa di diverso. Come già detto praticai psichicamente perché il ciclo dopo fosse meno doloroso, quantomeno era la mia speranza, ma mi impegnai davvero per riuscirci e speravo di ottenere risultati, seppure per assurdo mi sentivo quasi obbligata a dover provare dolore perché “è normale che le donne provino dolore! Le donne devono provare dolore durante il ciclo!”, così mi era sempre stato insegnato e fatto credere. 

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Mi ricordo benissimo quel giorno, in cui sentii qualcuno, un umano, che mi pensava molto forte, una persona che non conoscevo – ma lui conosceva me – e che mi pensava con forti sentimenti di rabbia e quasi di aggressione. Mi concentrai a sentire che cosa stesse pensando di me, che cosa volesse, e sentii nettamente questa persona che diceva: “Perché ancora non ha comprato le medicine??” riferendosi alle medicine per il ciclo, ma sentivo che non si riferiva solamente all’azione di comprarle, ma anche di assumerle. Quel pensiero fu davvero strano, soprattutto perché non capivo da dove fosse uscito fuori, che cosa c’entrasse, che cosa volesse da me. Da lì a poche ore mi venne il ciclo, senza che neppure mi fossi resa conto che era ormai l’ora. Non avevo avuto dolori pre-ciclo e quindi non avevo capito che mi stesse venendo, non avevo avuto nessun segnale, nessun dolore!! E se da un lato neppure ci credevo per quanto fosse bello, perché era assurdo non avere dolori da pre-ciclo, allo stesso tempo mi dovetti rendere conto che qualcuno sapesse che mi stava arrivando il ciclo anche prima che lo sapessi io. Come faceva a saperlo? E come faceva a sapere che non avevo né comprato le medicine, né assunto medicine che potevo benissimo avere magari rimanenti dai mesi prima? 

Innanzitutto mi resi conto che chi mi stava spiando conoscesse molto bene le mie abitudini, e si stava chiedendo – infuriato – perché mai questo mese non avessi comprato e assunto medicinali, partendo dall’assenza di tracce sui miei movimenti di acquisto, giacché non stavo più utilizzando la tessera sanitaria per far conoscere tutti i miei movimenti. Inoltre, come ovvio che sia, quando acquistavo le medicine o qualsiasi altra spesa alimentare e non, pagavo in contanti proprio perché non ero e non sono d’accordo nel far conoscere tutte le mie spese, i miei acquisti, i miei gusti e quindi le mie abitudini a chi analizza attentamente i miei estratti conti, a mia insaputa. Perciò non utilizzavo passare la carta/bancomat ma pagavo in contanti. Sapere che qualcuno si stesse domandando come mai non avessi comprato le medicine quel mese, e che mi pensò talmente forte da permettermi di sentirlo e di rintracciarne la frequenza, mi fece capire quanto per loro (persone comuni, che vengono pagate per controllare i movimenti delle altre persone comuni! E pensano pure di fare cosa giusta!) sia fondamentale che noi lasciamo traccia di qualsiasi cosa facciamo, affinché loro sappiano sempre cosa compriamo, cosa facciamo, come stiamo, quale sia lo stato della nostra salute, quanto spendiamo al mese in medicine e quindi quante ne assumiamo (se le finiamo tutte o se ne avanzano, altrimenti non staremmo a ricomprarle tutti i mesi) e via discorrendo. Qualcuno che non conoscevo si interrogava nervosamente del perché quel mese non avessi acquistato le medicine. Mi fece drizzare le orecchie e mi resi conto che dietro quel gesto abituale che compievo passivamente e arresa alla situazione che pensavo dovessi accettare per tutta la vita, ossia di assumere medicinali per il ciclo tutti i mesi, c’era invece un progetto molto peggiore di quanto immaginassi. Il fatto di sentire qualcuno che sapeva prima di me quando mi dovesse venire il ciclo, che è un’informazione estremamente privata, mi fece provare una rabbia che trasformai ben presto in motivazione per fare di meglio e impegnarmi di più. Il dolore è dolore e non puoi decidere di non assumere medicinali se il dolore ti piega e ti schiaccia a terra. Ma potevo impegnarmi per provarci, e trovare soluzioni. Quel mese non ebbi dolori pre-ciclo e mi fece capire che se volevo ottenere risultati anche su quel fronte che avevo sempre ignorato o sminuito, potevo farcela, e se alla sola prima volta ottenni quei risultati, chissà cosa sarebbe successo se non mi fossi fermata e avessi continuato. Decisi di continuare con le pratiche, impegnandomi sul serio anche se riguardava me, giacché avevo sempre avuto quel blocco di curare tutti, tranne me stessa. Finché si trattava degli altri ne ero felice, ma se si trattava di praticare Guarigione su di me per quegli assurdi blocchi artificiali pensavo quasi che fosse una perdita di tempo e non mi decidevo a fare sul serio. 

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Fui felice perché quell’uomo che mi pensò così forte, arrabbiato che non stessi assumendo medicinali come da copione, mi diede la motivazione per impegnarmi e fare sul serio. A molte donne interesserà sapere che i risultati sono stati ottimali, e seppure ci sia voluto molto impegno, sono anni che non assumo neppure il più minimo medicinale per il ciclo, grazie al fatto che non provo più dolore grazie alla Pratica. Tutto ciò che ho imparato Praticando sulla mia pelle lo insegno in Accademia, ove è possibile imparare le tecniche mirate ad abbassare nel tempo i dolori del ciclo, sino ad ottenere ottimi risultati. Il tutto non è istantaneo e non avviene senza il minimo impegno: ci vuole Pratica, impegno, e soprattutto continuità ogni mese nella Pratica. Tuttavia il risultato è zero medicinali al mese, per anni di fila. Direi che è un buon risultato. 

Ma il concetto non si ferma sul far conoscere le nostre abitudini di acquisti attraverso la tessera sanitaria, e l’eventuale carta/bancomat che utilizziamo per pagare gli acquisti (che ribadisco, bisogna sempre preferire il contante!) per cui c’è gente che di lavoro deve tenere segnati tutti i nostri movimenti da consegnare poi ai loro Capi. Ma si tratta anche di capire come queste persone, questi operatori, siano a conoscenza delle medicine che assumiamo, anche nel caso non lasciamo tracce di acquisti (tenendo comunque conto che nelle farmacie ci sono le telecamere, che registrano cosa compri, quanto spendi, etc.; basti pensare oggi alle novità degli “shop di amazon” che scalano il denaro direttamente dal tuo conto senza che paghi alla cassa grazie alle mille telecamere presenti) ma riescano ad essere istantaneamente al corrente anche di quali e quanti medicinali stiamo assumendo in quel preciso momento. Riferendomi all’uomo che mi pensò, innanzitutto anche sapendo che non avevo acquistato le medicine, perché era infuriato di ciò? Che cosa gli cambiava se compravo e assumevo le medicine per il ciclo oppure no? C’era ovviamente qualcosa di più grande dietro. Come possono, loro, essere al corrente di quali sostanze noi ingeriamo nel nostro corpo, se non ne lasciamo apparente tracciabilità sugli acquisti fatti? E poi, anche se compriamo un medicinale non è per forza detto che sia per noi, e che lo ingeriamo noi, potrebbe essere per un parente di casa… quindi come fanno a sapere tutto e di più sul nostro conto? Al di là degli acquisti segnati attraverso la tessera sanitaria e al di là dei movimenti registrati sulla carta che usi per pagare, c’è qualcun altro, ben più nascosto degli operatori comuni, che oltre ad analizzare i nostri movimenti economici si occupa di analizzare qualcosa di ancor più privato, dentro di noi. 

Attraverso le nanotecnologie dentro al nostro corpo riescono a sapere istantaneamente se stiamo assumendo, oppure no, dei medicinali, antidolorifici o qualsiasi altra sostanza che entra nel nostro corpo. La cosa peggiore è che dentro ai medicinali, anche i più banalissimi medicinali per il ciclo, è inserita una quantità immane di nanotecnologie che noi, ogni volta che buttiamo giù la pasticca o le medicine in polvere o liquide, stiamo ingerendo e facendo entrare in noi tutte quelle nanotecnologie che si diffonderanno immediatamente dentro al cervello e nell’interno degli altri organi; non uscendo più dal nostro corpo. Esse serviranno poi ad avere maggiore effetto sul nostro corpo, sul nostro cervello, sui nostri neuroni, quindi sulle nostre scelte, sui nostri pensieri, ma anche sulla salute del nostro fisico, creando malattie nuove negli organi che ci costringeranno di conseguenza ad assumere ulteriori medicinali, e creando dipendenze ai medicinali affinché non riusciremo a vivere senza di essi. La dipendenza ai medicinali fa in modo che i dolori diventino più forti e si plachino solo in presenza di quelle sostanze; che però anno dopo anno ci costringeranno ad aumentare di dosi, altrimenti il dolore resterà. Tutto questo è voluto dal Governo, non è un caso.  

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Da quando ho smesso di assumere definitivamente medicinali, ribadisco grazie alle Pratiche Psichiche svolte, il mio corpo ha impiegato circa 6 mesi successivi per ripulirsi dalla dipendenza da medicinali, e solo dopo allora mi resi conto che molti fastidi e dolori del corpo, che non sapevo fossero collegati al ciclo e soprattutto che fossero derivati dai medicinali che assumevo, smisero di arrivare, e da allora non ne ho più sofferto. Quei medicinali mi stavano provocando più dolori nascosti e apparentemente non collegati di quanti potessi immaginare. Tutto ciò è dovuto ad un programma a cui il Governo ha lavorato attraverso le sue sottomesse Multinazionali Farmaceutiche per legare l’umanità alla medicina chimica, che è la stessa ragione per cui la gente si ammala e muore precocemente, dai 20 anni prima in poi. Dovremmo seriamente riflettere su tutto questo, e impegnarci ad utilizzare cure naturali, anziché quelle chimiche e artificiali. I primi mesi in cui non assumevo medicinali ero totalmente controllata/spiata dagli operatori che dovevano segnalare le “modifiche” alle mie abitudini, anche perché significava non assumere più nanotecnologie in compresse dentro di me, e per loro quello era un grosso problema. Il tutto senza affatto negare gli innumerevoli tentativi da parte loro di costringermi a riprendere i medicinali, tentando di provocarmi dolori artificiali che servissero a farmi crollare e pensare che dovessi ricominciare ad assumere medicinali. Ma la decisione ormai era presa, e continuai per la mia strada, impegnandomi per fare in modo di non avere più bisogno di medicinali. Molte persone non capiscono questa scelta e neppure che cosa significa. Qui non si tratta di essere orgogliosi e piuttosto morire di dolore anziché assumere un medicinale; qui si tratta di assumere medicinali solo ed esclusivamente se non ci sono altre scelte. Ma se ci sono scelte, perché assumerli ugualmente? 

Se non avessi scelta e fossi costretto ad assumerli, piuttosto che morire, ti consiglierei di assumerli! Ma se avessi scelta, se fossi ancora in tempo per curare quel problema senza correre immediatamente in farmacia, ti consiglierei di provarci. Le cure naturali esistono, anche se sono censurate; e la Pratica può fare ancora di più di esse, se si decide di impegnarsi. Ci sono casi e casi, ci sono casi in cui le persone vogliono soffrire di dolori atroci solo per assecondare il proprio orgoglio, e soffrire ore o giorni agonizzanti quando potrebbero assumere un medicinale e riprendersi molto velocemente. Questo non ha senso! E ci sono casi in cui persone al primo leggerissimo dolore, come un primo accenno di mal di testa, anziché provare a curarlo in maniera semplice e naturale che avrebbe immediato risultato comprovato da loro stessi, e senza nessun effetto secondario successivo, preferiscono correre ad assumere medicinali chimici pesantissimi, senza che ve ne sia la reale ragione, e tante volte senza che neppure faccia cessare realmente il dolore. Ci hanno abituato ad assumere medicinali chimici anche solo per gusto di farlo, e non solo per necessità. Ma questa abitudine ha uno scopo molto più grande, perché all’interno delle medicine inseriscono grandi quantità di nanotecnologie e, ogni volta che andiamo ad assumere medicinali, andiamo a racimolare tutte quelle nanotech dentro il nostro corpo che richiameranno altre nanotech e ci convinceranno, nel pensiero e attraverso i dolori provocati al nostro corpo dalle stesse tecnologie che abbiamo assorbito, ad assumere altri medicinali nel tempo! Ed è così che le Multinazionali Farmaceutiche per conto del Governo continuano a portare avanti i loro progetti sulla popolazione mondiale. Riprenderemo in seguito questo argomento.  

Fine pagina 6 su 6. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

0 commenti
  • Lucioman
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    16:58 23/05/24

    La tessera sanitaria è sempre stata uno strumento di controllo delle nostre più intime condizioni. Credo di averla utilizzata veramente pochissime volte, proprio perché allettato dall' idea di ricevere un rimborso parziale della spesa sostenuta. Leggere di quanto tempo hai dedicato e dedichi tutt'oggi ad aiutare e salvare le persone è decisamente emozionante; un gesto di estrema bontà ed altruismo mai visto prima. Ricordo di quando mi consigliasti qualche anno fa di fare Guarigione ai miei denti; ma il rimando e la scarsa fiducia nelle mie capacità mi hanno portato a pagare l' ultima fattura al dentista proprio una settimana fa... Grazie mille Angel per questi ulteriori consigli e informazioni.

  • tammy
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    20:41 21/05/24

    Non si riflette mai abbastanza su come i nostri dati siano fondamentali. Così come non è affatto scontato rendersi conto di tutti i metodi utilizzati per carpirli i nostri dati! Anni fa mi consigliarono la lettura del libro "La fabbrica dei malati", che non ho ancora letto. Tuttavia è essendomi interessata all'igienismo, ho iniziato a comprendere molto meglio cosa c'è dietro ai farmaci chimici e grazie a questo ho iniziato ad usarli solo quando davvero necessari, riducendo l'assunzione di quei medicinali ritenuti innocui, tanto da essere considerati sicuri anche per le donne incinte e i bambini, assumendoli davvero sporadicamente. Dalla scorsa stagione autunno invernale ho iniziato però a vedere qualcosa che non ho ancora compreso e, in parte, mi inquieta. I medici non ti prescrivono più l'antibiotico al primo starnuto, tendono a prescrivere medicinali più "naturali", temporeggiano, a volte anche troppo. C'è di sicuro qualcosa dietro, e non certo buono per noi. Grazie per la condivisione di queste importantissime informazioni 🙏🤍🤍

  • Assunta
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    14:05 21/05/24

    La tua esperienza di vita è molto interessante, rafforza la mia decisione di non assumere medicinali e anche di usare il denaro in contante. Mesi fa mio figlio e venuto a trovarmi e aveva una forte emicrania, mi chiese dell'oki, io naturalmente ne ero sprovvista, io gli ho detto che gli avrei fatto una tisana all'alloro. Ha bevuto la tisana e si è dimenticato che poco prima aveva mal di testa. Io sono stata contenta del risultato, ho detto a mio figlio, visto che non è necessario prendere medicine per un banale mal di testa

  • Klass
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    13:43 21/05/24

    Grazie Angel, queste esperienze che ci racconti sono importanti e fanno riflettere, come il fatto che un perfetto sconosciuto fosse infastidito del fatto che tu questo mese non avessi assunto medicinali per il ciclo !! Lui sapeva che sarebbe dovuto arrivarti il ciclo, fa rabbrividire il fatto che sappiano davvero ogni cosa di noi e che utilizzino le più svariate scuse per estrapolarci dati, come se fosse davvero per il nostro bene , mentre il realtà è solo per controllare la nostra vita. Da quando medito abitualmente non ho più male nei giorni di ciclo e mi rendo conto che sia grazie alla meditazione perché se nei giorni prima del ciclo medito di meno oppure male il ciclo quel mese sarà doloroso, mentre invece se medito bene non sento alcun fastidio! La prana può aiutarci davvero su tutti gli aspetti! Grazie mille Angel

  • Phoebe
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    12:38 21/05/24

    So di persone che assumono farmaci anche se hanno un decimo di febbre, altri invece che li assumono come forma di "prevenzione". In particolare, di recente sentii dal vivo una dottoressa, che lavora in un ospedale molto importante e ha un ruolo molto importante, dire che assume una volta alla settimana la tachipirina come forma di prevenzione dal covid, che secondo lei si cura pure con la tachipirina. Cosa sbagliatissima in quanto proprio nel periodo della farsa alcuni medici dicevano che la tachipirina era assolutamente sconsigliata e in vista di un infezione abbassava le proprie difese personali. Già nessun tipo di farmaco chimico fa bene, poi perfino i medici si confondono e danno farmaci che pure a livello pubblico chi studia capisce che non sarebbero i farmaci corretti da dare, e allora sì che siamo a posto! E capiamo anche quanto ne sanno gli stessi medici, ovvero nulla! E anzi quello che sanno è dannoso per le persone. Purtroppo, sebbene un tempo possa essere stato diverso, il corso di laurea che dovrebbe formare i "medici" propone come uniche soluzioni alle malattie i farmaci chimici. I medici non sanno la composizione degli stessi, viene solo detto che secondo vari studi clinici quei farmaci sono funzionanti e per tutta la vita saranno convinti di ciò, perché lo dice la "scienzah". I medici attuali non sanno nulla di nulla di rimedi naturali, tanto che se tu dici loro di volerti curare naturalmente ti prendono per un ignorante e ti ridono pure in faccia. Eppure medici migliori c'erano, anni fa. Un pediatra per esempio fece capire a mia madre che la febbre serviva per combattere più rapidamente le infezioni, e che se il corpo reggeva non era utile dare subito farmaci. E così, almeno alcune volte in cui sono stata male, il mio corpo è stato abituato a resistere e a reagire, dandomi il tempo per spurgare. E spesso, se si trattava di febbre, anche se alta già il giorno dopo stavo molto meglio e magari potevo avere solo qualche decimo di febbre. Così, da quando ho iniziato a meditare, le volte in cui ho avuto la febbre manco l'ho fatto notare agli altri, comportandomi in maniera normale, e muovendomi e facendo diversi servizi, e sfebbrandomi il giorno dopo o nei giorni successivi, avendo subito un rapido miglioramento dei sintomi, anche con l'aiuto di spremute d'arancia, tisane, il prendere il sole ecc... Sono grata per il fatto di non essere mai stata abituata a prendere farmaci, anche in caso di dolori sopportavo e prendevo qualcosa solo se proprio non ce la facevo, ma sono state poche volte e l'ultimo farmaco assunto risale davvero a svariati anni fa. Io penso che bisogni essere informati sulle cure naturali, studiare quest'ambito oppure affidarsi a medici alternativi che sanno come curare in maniera alternativa e naturale certe patologie. Concordo con il fatto di pagare in contanti per non tenere il governo informato sulle cose che acquistiamo, e a maggior ragione non dare la tessera sanitaria in farmacia, così come non fare la tessera fedeltà del supermercato, in cui peraltro dovremmo smettere di andare.

  • Cassidy
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    11:11 21/05/24

    Documento interessante. Quando ho letto la dinamica di mostrare sempre la tessera sanitaria non ho capito inizialmente, perché da noi non l’abbiamo mai mostrata quindi non ho mai avuto (per fortuna mi vien da dire alla luce di quanto ho letto) questa abitudine. Tuttavia mi è assolutamente successo che a volte mi chiedevano se volevo mostrarla per detrarre poi…a volte l’ho data, altre volte rispondevo loro di no perché non m’importava e devo dire che per fortuna non mi hanno aggredito, anche perché sarebbe stato pre lettura di queste righe e quindi non avrei capito il motivo di tale accanimento. Ora grazie a questo documento lo so e voglio vedere se qualcuno mi romperà le scatole in futuro, in questi casi mi si biforca la lingua nel senso che probabilmente risponderei male. La cosa allucinante che mi ha lasciato di stucco è quella persona che pensava con astio alla Maestra riguardo al fatto che lei non prendesse più le pillole per i dolori. Ma come si permette questo omuncolo di merda?!…è allucinante, praticamente era arrabbiato perché Angel non prendeva quello schifo di pillole e quindi di conseguenza incazzato del fatto che lei non provasse quei dolori? Ma io glieli farei provare a lui con gli interessi! Fra l’altro capisco bene la Maestra, a volte, rarissime volte (grazie a Dio) e fra l’altro pre Accademia, provavo dei dolori da ciclo atroci, come se avessi due forchette conficcate nelle ovaie che giravano e giravano per ore che sembravano secoli. Mi ricordo infatti che una volta ho preso prima la tachipirina (che non è servita a nulla) e poco dopo il Brufen che poco, pochissimo, dopo 1 ora e mezza ha levato qualcosina. Erano dolori terribili. Mentre da quando sono in Accademia le Meditazioni mi salvano e non ho dovuto più prendere alcun farmaco per il ciclo. A volte quando il dolore è tanto viene fermato da 5 Meditazioni però questi dolori non sono normali. Mi spiace anche infatti per quelle persone che soffrono di endometriosi ed è terribile l’indifferenza delle persone, sia uomini che donne, difronte a questo..come a sminuire! E’ una mancanza di empatia e sensibilità totale e queste persone mi fanno schifo! Pensare che la nostra Maestra addirittura per 2/3 settimane al mese subiva questi dolori è qualcosa di tremendo…e sono estremamente felice che tu, Maestra, abbia praticato per eliminarli e ci sia riuscita al 100%. Questi dolori non dovrebbero nemmeno esistere e soprattutto non dovrebbe provarli la nostra Maestra. Grazie per questo importante documento

  • Gianmarco
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    10:08 21/05/24

    Sapendo queste cose non ho mai fatto nessuna carta fedeltà con nessuno, né farmacie, né altri negozi vari e soprattutto supermercati (ricordiamo che, arrivati alla cassa, la prima cosa che la commessa chiede è la carta fedeltà del supermercato) e ovviamente non ne ho alcuna intenzione. Allo stesso modo finora non ricordo neanche una volta in cui ho acquistato con la carta perché preferisco di gran lunga i contanti e sappiamo anche perché è fondamentale cercare quanto più possibile di non acquistare con la carta, bisogna lottare e non avere questa abitudine che il Governo piano piano sta "imponendo" alle persone. Proprio l'altro giorno ho prelevato alcuni soldi dalla carta e mia mamma ha poi accennato al fatto che avrei anche potuto pagare con la carta direttamente e che ormai ci dovevamo abituare a questa cosa; io ovviamente ho risposto dicendo che invece NON ci dobbiamo assolutamente abituare a ciò e che lei diceva così perché non conosce le vere intenzioni che ci sono dietro al fatto di spingerci a pagare con la carta. Non bisogna mai abituarsi alle cose, a maggior ragione se sono cose spinte dal Governo.

  • Karen
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    09:53 21/05/24

    È davvero importante non fornire più nessun dato, soprattutto quando non è obbligatorio eppure si infuriano se non lo fai, c'è sempre molto altro dietro! Ho subìto i dolori del ciclo alcune volte all'anno, solitamente il primo giorno, ed erano così forti che mi costringevano a letto e potevo a malapena camminare. Posso solo immaginare cosa significhi subirli ogni giorno per 2 settimane, è una vera e propria tortura. Sei stata davvero grandissima e d'esempio per noi, e a tal proposito posso testimoniare quanto siano state incredibili le tecniche sul ciclo praticare con la tua Guida, che mi hanno permesso di avere un ciclo ancora meno doloroso, tanto che adesso è ancora più raro e accade per pochissime volte l'anno! Ti ringrazio davvero di cuore per il tuo immenso altruismo, perché hai davvero a cuore la nostra salute, evoluzione ed ogni cosa, e lo dimostri in ogni occasione con tanta premura!! Riguardo i medicinali avevo notato quell'assuefazione, quando ero piccola e ne assumevo molti per un problema che si presentava ogni anno, ad ogni anno andava sempre peggio e dovevo assurmerne in maggiori quantità e con effetti davvero minimi! Da quando avevo deciso di smettere definitivamente e ricorrere ad alcuni rimedi naturali i dolori e il problema sono andati attenuandosi, fino a scomparire totalmente con la pratica di ACD! Questi capitoli si fanno sempre più interessanti e sono davvero utili per prendere delle scelte più consapevoli sul nostro corpo ma anche sulla nostra persona, imparando a difendere la propria privacy. Grazie infinite Angel!!

  • Sara
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    07:27 21/05/24

    È importante che impariamo a tutelare la nostra privacy il più possibile evitando di fornire informazioni al Governo di nostra spontanea volontà. Ormai ci sono telecamere ovunque che spiano i nostri spostamenti, ogni movimento che compiamo usando tessere e carte viene tracciato, il Governo utilizza ogni misura per ricavare informazioni su di noi... e dobbiamo stare molto attenti a come ci muoviamo per tutelare il più possibile la nostra privacy. Qualche anno fa mi capitò di prelevare dei soldi in banca e mi venne fatto un terzo grado sulla motivazione e su come li avrei spesi per la legge sull'antiriciclaggio, ricordo che diedi false informazioni, perché non ritenevo giusto che queste persone si facessero gli affari miei. Ti ringrazio tantissimo Angel per gli aneddoti e tutte le importantissime informazioni che hai condiviso con noi!

  • Cāru
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    20:58 20/05/24

    Questa tua esperienza ci può essere di aiuto, come tutte del resto, a capire cosa c'è dentro i farmaci, e come ci schedano ad ogni passo se forniamo loro i nostri dati anche quando non ce ne sarebbe l'obbligo. Mi è capitato in passato di stare così male da prendere medicine, nonostante non ne prenda mai e preferisca qualcosa di naturale, ma ci sono malesseri che non sapevo come contrastare e non conoscevo altre alternative. Ricordo di aver letto nei volumi precedenti che riescono a fare un'analisi completa della nostra salute solo con un flash, tecnologie che ovviamente usano contro di noi.

  • Sasha
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    19:57 20/05/24

    E' rincuorante sapere che non sia "troppo tardi, giacché possiedono tutto di noi". Ma che al contrario abbiano necessità di aggiornamenti sui nostri dati. Che è importante non fornirgli più. Anche evitando di rispondere alle domande che possono porci i funzionari facendoci sentire obbligati, quando in realtà non lo siamo. L'esempio della tessera sanitaria è emblematico. Fortunatamente l'ultimo medicinale per il ciclo lo presi forse 10 -12 anni fa. In quelle poche volte in cui non riuscivo a resistere al dolore atroce dopo ore ed ore di sopportazione.. (immagino cosa possa esser stato per te averli per un periodo di due settimane al mese, anche pre e post ciclo..) non usavo farmaci allopatici ma omeopatici al tempo, ma in quelle circostanza non avevano effetto e piuttosto di morire o finire in ospedale appunto prendevo una tachipirina, paracetamolo. Poi cambiando alimentazione iniziarono a bastarmi i rimedi naturali, come tisane di malva e achillea e non presi mai più un medicinale. Iniziando a Meditare in ACD fin dal primo mese mi sparirono completamente! E questo durò per un anno e mezzo, consecutivamente. Poi ripresero in versione gestibile con tisane per altre ragioni artificiali. Anche pagare in contanti è fondamentale per non farsi tracciare! Grazie Angel per farci riflettere e farci notare ogni modalità che usano per controllarci!

  • Tiziana
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    19:28 20/05/24

    Ad oggi bisogna essere attenti a non fornire a chiunque i nostri dati, seppur possa sembrare impossibile in realtà possiamo fare molto per evitare di continuare a dare fornire nostre informazioni! L'esempio della tessera sanitaria in farmacia fa capire molte cose: non siamo assolutamente obbligati eppure ce la fanno credere! Ovvio che le medicine sarebbero da evitare, ma chi ha sofferto di dolori molto forti comprende bene che a volte il dolore è in grado di annebbiarti completamente e quindi a volte ricorri alle medicine chimiche pur di farli cessare. Mi dispiace molto per tutto ciò che hai dovuto affrontare, comprendo bene che i dolori del ciclo possano essere terribili ed io ho iniziato a sentirmi meglio grazie alle soluzioni che tu ci hai offerto! Soluzioni che hai trovato scegliendo di sperimentare e trovare una soluzione alternativa, perciò te ne sono immensamente grata! L'esperienza con quell'uomo che ti pensava in quel modo fa molto riflettere, bisogna essere attenti anche quando facciamo acquisti: se a loro interessa sapere cosa acquistiamo e perché ci deve essere assolutamente un motivo oscuro, perciò a maggior ragione li dobbiamo rallentare! Grazie alla Pratica e alle cure naturali sono riuscita a superare diversi problemi fisici, perciò le altre alternative ci sono e dobbiamo imparare a comprendere che possiamo fare affidamento su di loro. Grazie!

  • rob17
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    17:45 20/05/24

    È veramente importante proteggere i propri dati, anche cominciando ora, almeno per ridurre gli aggiornamenti che ricevono. Si ormai richiedono sempre dati anche se non sono autorizzati a farlo. Il tuo esempio è illuminante, sentire una voce umana preoccuparsi perché tu non avevi ancora acquistato quelle medicine per i dolori del ciclo. Comunque è terribile la capillarità delle informazioni che ottengono oltre che con i nostri dati , grazie alle nanotecnologie che abbiamo in corpo e che purtroppo in parte non possiamo evitare, ma possiamo grazie ai tuoi insegnamenti liberarcene almeno in parte , stando attenti a quello che facciamo e usando le Tue tecniche.

  • Antonella
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    12:42 20/05/24

    E' molto interessante l'aneddoto che hai raccontato in questo articolo, ricco di importanti informazioni e accorgimenti da mettere in pratica per tutelare la nostra privacy. In questo tuo racconto riconosco anche alcune somiglianze con l'attuale situazione che sto affrontando con una persona a me molto cara, costretta sino a poco tempo fa ad assumere il ventolin(broncodilatatore) a causa di problemi respiratori, asma. Premetto che questa persona si cura con l'omeopatia da qualche anno per risolvere questo problema, ottenendo anche vari miglioramenti sulla sua salute. Ma c'era un ostacolo che le impediva di guarire completamente, che avevo individuato in una paura di fondo, diventata per me un ossessione, e poi un programma creato dagli Operatori/ Alieni, che le faceva credere che senza quel medicinale non potesse respirare, anche se di fatto era questo che accadeva, e per non prolungare la sua l'agonia assumeva immediatamente quel farmaco che era diventato oramai la sua stampella, un Falso aiuto, che le impediva però di guardare oltre. Faccio una breve parentesi prima di continuare il mio discorso, per spiegare che questa persona è iscritta in ACD da qualche anno, due mi pare, all'inizio era in una classe, leggeva puntualmente i documenti, meditava,( e andava veramente bene, alla grande) e lo fa tutt'ora almeno due volte al giorno, protezione, protezione agli altri, alla macchina, nei luoghi in cui deve pernottare pulizia enrgetica, taglio fili, e forse dell'altro.. Ciononostante almeno da un anno, ha smesso di leggere i documenti e di seguire le lezioni e quindi il suo''non volere conoscere''( ho fatto una sintesi di tutta la questione per non dilungarmi troppo con il racconto) le chiude la mente a pià ampie vedute, che invece sarebbero fondamentali a farle comprendere la vera realtà che ci circonda, gli inganni a cui siamo esposti, e quant'altro, e agire con più forza e determinazione dove necessario per cambiare le cose. Tutto questo si capisce non ha senso, sappiamo quanto sia importante la conoscenza, quella vera ovviamente, se non fosse per il fatto che dietro a questo suo comportamento si palesa a mio sentire l'intervento alieno, i quali hanno creato in lei un blocco verso la conoscenza della vera realtà che ci circonda. Ciononostante non mi risparmio mai, ne di giorno nè di notte, sfrutto qualsiasi occasione per farle conoscere chi in realtà governa questo mondo e perchè, e chi si cela dietro la sua ''ostinazione'' a non volere vedere, e riconoscere che la Falsa stampella che sta utilizzando, in realtà va a nascondere importanti dettagli, che altri operatori della medicina naturale, ed io, avevamo individuato, più legati all'intestino, quindi nel suo comportamento alimentare che le provocava quella sintomatologia molto invalidante. Ovviamente mi prendo anche tanti nomi e porte in faccia, da cui ne derivano anche dispiaceri, ma chissenefrega se è per il suo bene. Per cui proprio in questi ultimi due tre mesi sono ritornata alla carica, avvalorando le mie tesi, con tutte le argomentazioni appena citate e tutto ciò che ritenevo importante farle conoscere( degli insegnamenti di Angel) pur di convicerla a fare un' altro tentativo. In passato ci sono stati altri tentativi per indurla a farla smettere di utilizzare quel farmaco, non solo inutile, ma anche e soprattutto dannoso, non andati a buon fine, ma questa volta era diverso perchè avevo acquisito, sempre tramite gli insegnamenti di Angel, conoscenze più approfondite per fare leva sul suo convincimento, come quella ad esempio riferita alla presenza delle nanotech inserite all'interno dei farmaci, illustrandole tutte le implicazioni che ciò avrebbe comportato, e ovviamente praticando sull'artificialità che la manipola. E' da un mese che non sta più utilizzando quel farmaco, la sera è il suo momento peggiore, deve mangiare cibi leggeri, ma tossisce sempre meno, e respira sempre meglio, e ho fiducia che riuscirà a superare questo ostacolo e ritornare anche a leggere i documenti e seguire le lezioni di ACD. Non sono mancati e non mancheranno, i momenti in cui gli operatori merdosi, hanno utilizzato le loro manipolazioni per farla crollare, ed una volta ha ceduto, ne ho sofferto tanto anch'io per lei, ma poi mi sono ripresa ovviamente praticando, altrimenti è impensabile sfuggire alle loro trappole e manipolazioni. E così si continua. Grazie infinite Angel, è sempre immensa la mia gratitudine per tutto ciò che fai per il bene nostro, di tutta l'umanità.

  • Foxipy
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    12:02 20/05/24

    Grazie per aver condiviso le tue esperienze, effettivamente con la scusa del poter detrarre piccolissimi importi dalle spese mediche chiedono sempre la tessera sanitaria. Fortunatamente non faccio uso di farmaci di nessun genere e quindi per i piccoli malanni cerco di fornirmi in erboristeria. Solo in casi estremi mi rivolgo alla medicina. Personalmente mi capita di pratiche poco su me stesso la Guarigione, cosa che dovrei iniziare a programmare con più costanza nelle mie pratiche. Anche in questo caso, la tessera sanitaria è uno strumento che il Governo utilizza per venire a conoscenza delle nostre patologie mediche e le tipologie di farmaci che acquistiamo. Grazie mille Angel!