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Il grave controllo della Telepatia Artificiale (2 parte)

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Ti ho raccontato quell’aneddoto che riguardava la connessione a internet per farti capire quanto sia importante che proteggiamo i nostri dati, e che nonostante da oggi inizi a proteggerli, non c’è da stupirsi se “in giro” ci sono ancora tanti dati su di te che possono essere utilizzati da chiunque, sia dal Governo, ma anche da cani e porci che con un semplicissimo computer possono accedere alla banca-dati che ti riguarda e ottenere informazioni sulla tua identità e gli affari che ti riguardano. Tutto ciò non deve minimamente farti cadere nella stupida idea che, siccome oramai hanno già tutti i dati che ti riguardano, non servirebbe che tu da oggi iniziassi a proteggerti in quanto “hanno già tutto” e “sarebbe inutile”. Perché ti sbagli. Loro possiedono tanti dati di te, e questo è da tenere sempre in mente, tuttavia loro hanno estremo bisogno che tu continui ad aggiornare le tue informazioni su di te, che tu continui a fornirgli nuovi dati, nuovo materiale su di te. È ora che tu comprenda che puoi decidere di bloccare questo flusso di dati che fuori dal tuo controllo passa dalla tua vita ai loro computer, e puoi decidere di non fornirgli più alcun dato sul tuo conto. Non sarà un lavoro semplice! Perché senza rendertene conto, pur pensando di non voler dare alcun dato su di te, domani andrai in profumeria e firmerai un contratto con nome cognome, indirizzo vero di casa, numero di cellulare e chi più ne ha più ne metta, solo per ottenere una tessera che ti prometterà degli sconti sui prossimi acquisti. Oppure andrai in banca per prelevare del denaro e senza rendertene conto la ragazza dietro al banco ti farà diverse domande (perché stai prelevando, come spenderai quei soldi, che lavoro fai, che orari hai, se abiti lì vicino, etc.) che apparentemente saranno solo per chiacchierare, ma che subito dopo inserirà nel suo computer per aggiungere dati sul tuo conto, sulla banca-dati che riguarda la tua persona. 

Sei andato lì solo per prelevare i tuoi soldi, (i tuoi!) e non per ricevere il terzo grado, eppure oltre a trattarti come un criminale manco avessi il passamontagna (pur prelevando dal TUO conto in banca), perché a loro non sta bene che utilizzi i tuoi soldi, devono pure interrogarti su altre informazioni che non sei affatto tenuto a riferirgli. Tienilo sempre a mente. Ti fanno credere che tu sia costretto a riferire i tuoi dati privati ma non è vero! Se entri in banca perché vuoi fare un prelievo l’unica cosa che dovrebbero chiederti è la tua carta, il nome a cui essa è intestata e la tua carta d’identità per dimostrare che appartiene davvero a te; ma tutti gli altri dati, dal perché oggi non ti trovi al lavoro, quali sono i tuoi orari, se hai figli, se abiti in zona con la stessa solita scusa del “non ti ho mai visto da queste parti, sei della zona?” per poi spingerti a raccontare tutti i fatti tuoi, sono tutte domande a cui non sei realmente costretto a rispondere. Quindi ci sono occasioni in cui dare i tuoi dati è – per il momento! Sinché non cambieremo noi le cose! – obbligatorio, ma ci sono milioni di altre occasioni in cui non sei assolutamente obbligato, eppure ti fanno sentire come se lo fossi, e raccolgono dati su di te che neppure immagineresti. Per la banca-dati sul tuo conto è importante sapere anche se tieni animali in casa, o se d’estate ospiti la tua nipotina che viene da lontano, o se hai l’abitudine di comprare scarpe nuove ogni anno, e ti spieranno per capire se tutti gli anni porterai avanti queste “abitudini” o se dovessi porre fine a qualcuna di essa, e faranno in modo di scoprire il perché hai deciso o è accaduto che quest’anno non ripeterai il solito programma, in quanto vogliono sapere ogni singola informazione sul tuo conto. 

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A tal proposito, infatti, ti racconto un altro aneddoto ancora più interessante, che riguarda una mia esperienza con la farmacia e la tessera sanitaria. Tanti anni fa, come per tutti, ero stata abituata a mostrare sempre e subito la tessera sanitaria non appena entravo in farmacia per acquistare qualcosa, pensando che fosse cosa giusta. 

“Riceverai degli sconti, pagherai meno tasse, verrai esonerata da alcuni pagamenti” eccetera eccetera, queste erano le ragioni con cui ero stata abituata a mostrare sempre e subito la mia tessera sanitaria al farmacista – chiunque esso fosse – appena entravo a comprare medicine o quel che mi serviva. Poi, ad onor di cronaca, non era affatto vero, perché per ricevere “soldi indietro” o non pagare alcune tasse avrei dovuto fare mille domande, mille passaggi, e attendere mesi per essere accettata, e se all’anno avessi speso centinaia di euro in farmacia secondo i prodotti che acquistavo io e poi avessi portato avanti tutti quei passaggi burocratici, forse avrei ottenuto indietro meno di 4 euro… Diciamo che non ne valeva affatto la pena! Al che mi domandai: se tanto non ricevo nessuno sconto, nessun rientro dopo, se pago le tasse tali e quali a come sarebbe se non avessi la tessera sanitaria e tutto il resto, a che mi serve ogni volta mostrare per forza la tessera al farmacista? E così decisi di non mostrarla più. Mostrare la tessera al farmacista non è assolutamente obbligatorio, eppure mi avevano sempre fatto credere che lo fosse, e così è stato fatto a tante altre persone. Nel mio caso gli acquisti in farmacia erano prevalentemente medicinali per abbassare i dolori del ciclo, medicine che dovrebbero essere un bene primario ma che ogni anno costavano sempre di più, funzionavano sempre di meno, e gli effetti collaterali erano sempre più gravi (anche quelli evidenti all’istante, tanto che assumevo la medicina e subito la rivomitavo). Tuttavia, molte donne lo sanno, i dolori al ciclo erano talmente forti che non conoscendo altri mezzi dovevo piegarmi alla medicina. Così accadeva per anni. Poi le cose cambiarono grazie alla Pratica. Comunque iniziai per prima cosa a non mostrare più la tessera sanitaria. Ricordo che, pur non essendo affatto obbligata a mostrarla, quando decisi di non volerla mostrare al mio successivo acquisto la farmacista quasi mi urlò contro, sostenendo che io dovessi mostrarla! Che dovessi ricevere quegli sconti dalle tasse eccetera eccetera e che tutto serviva per il mio bene e che dovevo mostrarla! Già partendo così prometteva male, molto male. 

Ovviamente quello sbraitare improvviso mi diede ancora più motivazione a perseguire quella via, perché non c’era nessuna ragione nell’urlarmi contro: lei mi chiese la tessera sanitaria, io gentilmente le risposi che non ce l’avevo e di non preoccuparsi, che per me andava bene anche se non la passava (senza dare spiegazioni, e senza fare allusioni alle vere ragioni per cui non volevo darle la tessera) e lei dal nulla mi aggredì. Lei che non era nessuno, soltanto una farmacista, ma che pensava di essere la poliziotta di turno. Quell’aggressione mi fece capire che dietro alla tessera sanitaria c’era molto di più, altro che sconti nelle tasse! E questi eventi riaccaddero i mesi dopo, ogni volta con farmacisti diversi, con cui dovevo insistere a non voler utilizzare la tessera e che loro continuavano a insistere a chiedermi nome e cognome per rintracciare la mia tessera “per il mio bene, per farmi ottenere gli sconti” che non ho mai ottenuto in vita mia! Quindi evidenziava ancora di più quanto fosse tutta una truffa. I farmacisti devono convincere la gente a consegnare i propri dati, quindi devono convincerli ad utilizzare la tessera sanitaria per forza. Con me preferivano perderci 20 minuti a tentare di convincermi di consegnargli i miei dati, nonostante dietro di me ci fosse fila, tutto questo “per il mio bene”, o perché i miei dati servono molto di più a loro e a chi li pretendeva da loro? Compresi che consegnare la mia tessera sanitaria e quindi tutti i miei dati non serviva ad un mio tornaconto, ma al loro!! E smisi quindi di consegnarla, vincendo e abituando tutte quelle marionette che io la mia tessera non l’avrei consegnata neppure se avessero insistito. Se non è obbligatorio consegnarla, giacché devo solo acquistare delle medicine per me, perché devo sentirmi ugualmente costretta? Tutto ciò fa parte del progetto ed io volevo starne fuori. Così ho fatto. Ma la cosa interessante di questa storia deve ancora arrivare. 

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Il fatto era che non sopportavo l’idea di dover acquistare medicinali per superare i dolori del ciclo; praticavo sugli altri e riuscivo a curare disturbi di salute molto gravi, tuttavia su di me non mi impegnavo, mi ero rassegnata da che ero bambina che “è normale che una donna debba avere dolori durante il ciclo” e neppure ci provavo, praticamente, o trovavo scuse per praticare Guarigione su chiunque, tranne che su di me. Per gli altri c’era sempre tempo, per me non c’era mai, non mi davo l’occasione di stare bene. Praticavo per tante cose, tranne per “curare” i dolori del ciclo su di me, il che mi resi conto era un blocco molto strano su cui, quasi all’improvviso, caddi dalle nuvole, e chiesi a me stessa perché non mi stavo impegnando per la mia salute. Potevo passare ore, giorni e veramente mesi dietro alla Guarigione su qualcun altro, praticando ogni giorno ore per lui/lei, sino al raggiungimento dell’obiettivo, ma per me “non c’era tempo”, e così continuavo ogni mese a subire atroci dolori da ciclo, e piegarmi davanti alle medicine chimiche. Al contempo succedeva anche che iniziavo a non voler consegnare la tessera sanitaria quando acquistavo le medicine, e quindi anche questo fattore mi spingeva a riflettere e a pormi delle domande: “Perché sto continuando ad acquistare medicine? Perché sono costretta tutti i mesi a dover discutere con queste teste di fango per poi acquistare medicinali che a lungo andare mi provocheranno gravi malattie?”; non solo stavo consegnando i miei dati, ma lo facevo pure per acquistare medicinali che alla fine mi avrebbero danneggiato gravemente la salute. Era un grande controsenso. Certo, chi non soffre di simili disturbi può pensare che sia facile rinunciare alla medicina e tutto il resto: quando stai bene di sicuro non ti piegheresti davanti a nulla. Ma chi soffre o ha sofferto di dolori simili o di qualsiasi altro dolore atroce sa che quando è il dolore a comandare, la testa si piega facilmente davanti ai medicinali. Ma razionalmente tutto questo non potevo sopportarlo, ed era un periodo di forte evoluzione per me, volevo cambiare su diversi fronti. Il cambiamento non è mai facile e tantomeno rapido, ma certe volte diventa anche una scusa che raccontiamo a noi stessi per perdere tempo e rimandare, rimandare, e rimandare. 

Ciò che accadde dopo fu molto interessante. Ero abituata tutti i mesi ad acquistare una confezione di medicine per il ciclo corrente, pagando e passando la tessera sanitaria, facendo sapere a “tutti” che cosa stavo comprando e quali fossero le mie abitudini da anni. Mi decisi finalmente a praticare per me stessa, praticare con molto più impegno per il mio ciclo e quindi per evitare i dolori del mese successivo. Premesso che non tenevo mai conto delle date e quindi non sapevo quando sarebbe arrivato il prossimo ciclo, essendo piuttosto sregolato (finché prendevo le medicine, non ho mai avuto un ciclo perfettamente regolare, perché esse stesse me lo rendevano irregolare) quindi non sapevo la data precisa dell’arrivo e dunque non ne tenevo segno neppure sul calendario. È doveroso premettere anche che il periodo del pre-ciclo è sempre stato molto doloroso per me, anzi doloroso quasi quanto lo stesso ciclo, e il periodo dopo ciclo era altrettanto doloroso; soffrivo dalle 2 settimane al mese e certe volte arrivavo alle 3 settimane di dolore, su 4; seppure purtroppo molti non mi credessero e neppure le donne, che dovrebbero essere empatiche verso i dolori delle altre donne invece a quanto pare non accadeva. Ad ogni modo, tutti i mesi, da anni e anni, soffrivo minimo 10 giorni, ma anche con strascichi – prima e dopo il ciclo – che facevano diventare 20 giorni di disagio. Detto ciò, era praticamente impossibile non rendermi conto che stesse per arrivarmi il ciclo, giacché almeno per una settimana prima soffrivo già di dolori. Quel mese però accadde qualcosa di diverso. Come già detto praticai psichicamente perché il ciclo dopo fosse meno doloroso, quantomeno era la mia speranza, ma mi impegnai davvero per riuscirci e speravo di ottenere risultati, seppure per assurdo mi sentivo quasi obbligata a dover provare dolore perché “è normale che le donne provino dolore! Le donne devono provare dolore durante il ciclo!”, così mi era sempre stato insegnato e fatto credere. 

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Mi ricordo benissimo quel giorno, in cui sentii qualcuno, un umano, che mi pensava molto forte, una persona che non conoscevo – ma lui conosceva me – e che mi pensava con forti sentimenti di rabbia e quasi di aggressione. Mi concentrai a sentire che cosa stesse pensando di me, che cosa volesse, e sentii nettamente questa persona che diceva: “Perché ancora non ha comprato le medicine??” riferendosi alle medicine per il ciclo, ma sentivo che non si riferiva solamente all’azione di comprarle, ma anche di assumerle. Quel pensiero fu davvero strano, soprattutto perché non capivo da dove fosse uscito fuori, che cosa c’entrasse, che cosa volesse da me. Da lì a poche ore mi venne il ciclo, senza che neppure mi fossi resa conto che era ormai l’ora. Non avevo avuto dolori pre-ciclo e quindi non avevo capito che mi stesse venendo, non avevo avuto nessun segnale, nessun dolore!! E se da un lato neppure ci credevo per quanto fosse bello, perché era assurdo non avere dolori da pre-ciclo, allo stesso tempo mi dovetti rendere conto che qualcuno sapesse che mi stava arrivando il ciclo anche prima che lo sapessi io. Come faceva a saperlo? E come faceva a sapere che non avevo né comprato le medicine, né assunto medicine che potevo benissimo avere magari rimanenti dai mesi prima? 

Innanzitutto mi resi conto che chi mi stava spiando conoscesse molto bene le mie abitudini, e si stava chiedendo – infuriato – perché mai questo mese non avessi comprato e assunto medicinali, partendo dall’assenza di tracce sui miei movimenti di acquisto, giacché non stavo più utilizzando la tessera sanitaria per far conoscere tutti i miei movimenti. Inoltre, come ovvio che sia, quando acquistavo le medicine o qualsiasi altra spesa alimentare e non, pagavo in contanti proprio perché non ero e non sono d’accordo nel far conoscere tutte le mie spese, i miei acquisti, i miei gusti e quindi le mie abitudini a chi analizza attentamente i miei estratti conti, a mia insaputa. Perciò non utilizzavo passare la carta/bancomat ma pagavo in contanti. Sapere che qualcuno si stesse domandando come mai non avessi comprato le medicine quel mese, e che mi pensò talmente forte da permettermi di sentirlo e di rintracciarne la frequenza, mi fece capire quanto per loro (persone comuni, che vengono pagate per controllare i movimenti delle altre persone comuni! E pensano pure di fare cosa giusta!) sia fondamentale che noi lasciamo traccia di qualsiasi cosa facciamo, affinché loro sappiano sempre cosa compriamo, cosa facciamo, come stiamo, quale sia lo stato della nostra salute, quanto spendiamo al mese in medicine e quindi quante ne assumiamo (se le finiamo tutte o se ne avanzano, altrimenti non staremmo a ricomprarle tutti i mesi) e via discorrendo. Qualcuno che non conoscevo si interrogava nervosamente del perché quel mese non avessi acquistato le medicine. Mi fece drizzare le orecchie e mi resi conto che dietro quel gesto abituale che compievo passivamente e arresa alla situazione che pensavo dovessi accettare per tutta la vita, ossia di assumere medicinali per il ciclo tutti i mesi, c’era invece un progetto molto peggiore di quanto immaginassi. Il fatto di sentire qualcuno che sapeva prima di me quando mi dovesse venire il ciclo, che è un’informazione estremamente privata, mi fece provare una rabbia che trasformai ben presto in motivazione per fare di meglio e impegnarmi di più. Il dolore è dolore e non puoi decidere di non assumere medicinali se il dolore ti piega e ti schiaccia a terra. Ma potevo impegnarmi per provarci, e trovare soluzioni. Quel mese non ebbi dolori pre-ciclo e mi fece capire che se volevo ottenere risultati anche su quel fronte che avevo sempre ignorato o sminuito, potevo farcela, e se alla sola prima volta ottenni quei risultati, chissà cosa sarebbe successo se non mi fossi fermata e avessi continuato. Decisi di continuare con le pratiche, impegnandomi sul serio anche se riguardava me, giacché avevo sempre avuto quel blocco di curare tutti, tranne me stessa. Finché si trattava degli altri ne ero felice, ma se si trattava di praticare Guarigione su di me per quegli assurdi blocchi artificiali pensavo quasi che fosse una perdita di tempo e non mi decidevo a fare sul serio. 

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Fui felice perché quell’uomo che mi pensò così forte, arrabbiato che non stessi assumendo medicinali come da copione, mi diede la motivazione per impegnarmi e fare sul serio. A molte donne interesserà sapere che i risultati sono stati ottimali, e seppure ci sia voluto molto impegno, sono anni che non assumo neppure il più minimo medicinale per il ciclo, grazie al fatto che non provo più dolore grazie alla Pratica. Tutto ciò che ho imparato Praticando sulla mia pelle lo insegno in Accademia, ove è possibile imparare le tecniche mirate ad abbassare nel tempo i dolori del ciclo, sino ad ottenere ottimi risultati. Il tutto non è istantaneo e non avviene senza il minimo impegno: ci vuole Pratica, impegno, e soprattutto continuità ogni mese nella Pratica. Tuttavia il risultato è zero medicinali al mese, per anni di fila. Direi che è un buon risultato. 

Ma il concetto non si ferma sul far conoscere le nostre abitudini di acquisti attraverso la tessera sanitaria, e l’eventuale carta/bancomat che utilizziamo per pagare gli acquisti (che ribadisco, bisogna sempre preferire il contante!) per cui c’è gente che di lavoro deve tenere segnati tutti i nostri movimenti da consegnare poi ai loro Capi. Ma si tratta anche di capire come queste persone, questi operatori, siano a conoscenza delle medicine che assumiamo, anche nel caso non lasciamo tracce di acquisti (tenendo comunque conto che nelle farmacie ci sono le telecamere, che registrano cosa compri, quanto spendi, etc.; basti pensare oggi alle novità degli “shop di amazon” che scalano il denaro direttamente dal tuo conto senza che paghi alla cassa grazie alle mille telecamere presenti) ma riescano ad essere istantaneamente al corrente anche di quali e quanti medicinali stiamo assumendo in quel preciso momento. Riferendomi all’uomo che mi pensò, innanzitutto anche sapendo che non avevo acquistato le medicine, perché era infuriato di ciò? Che cosa gli cambiava se compravo e assumevo le medicine per il ciclo oppure no? C’era ovviamente qualcosa di più grande dietro. Come possono, loro, essere al corrente di quali sostanze noi ingeriamo nel nostro corpo, se non ne lasciamo apparente tracciabilità sugli acquisti fatti? E poi, anche se compriamo un medicinale non è per forza detto che sia per noi, e che lo ingeriamo noi, potrebbe essere per un parente di casa… quindi come fanno a sapere tutto e di più sul nostro conto? Al di là degli acquisti segnati attraverso la tessera sanitaria e al di là dei movimenti registrati sulla carta che usi per pagare, c’è qualcun altro, ben più nascosto degli operatori comuni, che oltre ad analizzare i nostri movimenti economici si occupa di analizzare qualcosa di ancor più privato, dentro di noi. 

Attraverso le nanotecnologie dentro al nostro corpo riescono a sapere istantaneamente se stiamo assumendo, oppure no, dei medicinali, antidolorifici o qualsiasi altra sostanza che entra nel nostro corpo. La cosa peggiore è che dentro ai medicinali, anche i più banalissimi medicinali per il ciclo, è inserita una quantità immane di nanotecnologie che noi, ogni volta che buttiamo giù la pasticca o le medicine in polvere o liquide, stiamo ingerendo e facendo entrare in noi tutte quelle nanotecnologie che si diffonderanno immediatamente dentro al cervello e nell’interno degli altri organi; non uscendo più dal nostro corpo. Esse serviranno poi ad avere maggiore effetto sul nostro corpo, sul nostro cervello, sui nostri neuroni, quindi sulle nostre scelte, sui nostri pensieri, ma anche sulla salute del nostro fisico, creando malattie nuove negli organi che ci costringeranno di conseguenza ad assumere ulteriori medicinali, e creando dipendenze ai medicinali affinché non riusciremo a vivere senza di essi. La dipendenza ai medicinali fa in modo che i dolori diventino più forti e si plachino solo in presenza di quelle sostanze; che però anno dopo anno ci costringeranno ad aumentare di dosi, altrimenti il dolore resterà. Tutto questo è voluto dal Governo, non è un caso.  

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Da quando ho smesso di assumere definitivamente medicinali, ribadisco grazie alle Pratiche Psichiche svolte, il mio corpo ha impiegato circa 6 mesi successivi per ripulirsi dalla dipendenza da medicinali, e solo dopo allora mi resi conto che molti fastidi e dolori del corpo, che non sapevo fossero collegati al ciclo e soprattutto che fossero derivati dai medicinali che assumevo, smisero di arrivare, e da allora non ne ho più sofferto. Quei medicinali mi stavano provocando più dolori nascosti e apparentemente non collegati di quanti potessi immaginare. Tutto ciò è dovuto ad un programma a cui il Governo ha lavorato attraverso le sue sottomesse Multinazionali Farmaceutiche per legare l’umanità alla medicina chimica, che è la stessa ragione per cui la gente si ammala e muore precocemente, dai 20 anni prima in poi. Dovremmo seriamente riflettere su tutto questo, e impegnarci ad utilizzare cure naturali, anziché quelle chimiche e artificiali. I primi mesi in cui non assumevo medicinali ero totalmente controllata/spiata dagli operatori che dovevano segnalare le “modifiche” alle mie abitudini, anche perché significava non assumere più nanotecnologie in compresse dentro di me, e per loro quello era un grosso problema. Il tutto senza affatto negare gli innumerevoli tentativi da parte loro di costringermi a riprendere i medicinali, tentando di provocarmi dolori artificiali che servissero a farmi crollare e pensare che dovessi ricominciare ad assumere medicinali. Ma la decisione ormai era presa, e continuai per la mia strada, impegnandomi per fare in modo di non avere più bisogno di medicinali. Molte persone non capiscono questa scelta e neppure che cosa significa. Qui non si tratta di essere orgogliosi e piuttosto morire di dolore anziché assumere un medicinale; qui si tratta di assumere medicinali solo ed esclusivamente se non ci sono altre scelte. Ma se ci sono scelte, perché assumerli ugualmente? 

Se non avessi scelta e fossi costretto ad assumerli, piuttosto che morire, ti consiglierei di assumerli! Ma se avessi scelta, se fossi ancora in tempo per curare quel problema senza correre immediatamente in farmacia, ti consiglierei di provarci. Le cure naturali esistono, anche se sono censurate; e la Pratica può fare ancora di più di esse, se si decide di impegnarsi. Ci sono casi e casi, ci sono casi in cui le persone vogliono soffrire di dolori atroci solo per assecondare il proprio orgoglio, e soffrire ore o giorni agonizzanti quando potrebbero assumere un medicinale e riprendersi molto velocemente. Questo non ha senso! E ci sono casi in cui persone al primo leggerissimo dolore, come un primo accenno di mal di testa, anziché provare a curarlo in maniera semplice e naturale che avrebbe immediato risultato comprovato da loro stessi, e senza nessun effetto secondario successivo, preferiscono correre ad assumere medicinali chimici pesantissimi, senza che ve ne sia la reale ragione, e tante volte senza che neppure faccia cessare realmente il dolore. Ci hanno abituato ad assumere medicinali chimici anche solo per gusto di farlo, e non solo per necessità. Ma questa abitudine ha uno scopo molto più grande, perché all’interno delle medicine inseriscono grandi quantità di nanotecnologie e, ogni volta che andiamo ad assumere medicinali, andiamo a racimolare tutte quelle nanotech dentro il nostro corpo che richiameranno altre nanotech e ci convinceranno, nel pensiero e attraverso i dolori provocati al nostro corpo dalle stesse tecnologie che abbiamo assorbito, ad assumere altri medicinali nel tempo! Ed è così che le Multinazionali Farmaceutiche per conto del Governo continuano a portare avanti i loro progetti sulla popolazione mondiale. Riprenderemo in seguito questo argomento.  

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0 commenti
  • Lava
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    21:15 17/05/24

    Mi ricordo di aver letto tempo fa un documento dove spiegavi l'esperienza con la carta sanitaria e da lì non l'ho mai più mostrata, tra che molte volte acquistando medicine naturali non te la richiedono, perché loro scalano solo se sono medicine che ti causeranno qualche disturbo. Io prima di frequentare l'accademia assumevo un medicinale al mese per colpa dei dolori molto forti del ciclo (mai confrontando a te che ne soffrivi tantissimi giorni) ma poi leggendo i tuoi documenti ho compreso che non fanno solo male ma malissimo e così da lì ho evitato tutto, tra che da quando sto praticando sta andando molto meglio e mi sto aiutando bevendo delle tisane che aiutano a contrastare i dolori. tutto questo è grazie ai tuoi consigli. anche il fatto della privacy sono migliorata molto anche se devo stare attenta, perché certe volte senza pensare do troppe informazioni di me.

  • fiamma
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    17:36 17/05/24

    Grazie. Questo è molto vero perché con la scusa che i farmaci sono detraibili ti chiedono sempre la tessera. Ultimamente ho scelto anche io di non darla. Per le medicine sono ormai moltissimi anni che non ne assumo.Ultimamente sono stata da un omeopata, ma mi ha un po' deluso perché mi ha detto chiaro e tondo che per curare la mia problematica servono solo le medicine ( che poi essendo la pressione alta ho scoperto leggendo questi libri da dove arriva) . Ovviamente non ci penso minimamente, ma mi ha deluso moltissimo. Adesso ho accumulato diversi acciacchi, per cui andrò da un altro omeopata e speriamo. Quello di farsi guarigione è un blocco incredibile, anche se durante il percorso me la facevo ogni giorno poi ho smesso dimenticandomene, e oltretutto dimenticando che la prima medicina è la prana!

  • Alep
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    16:34 17/05/24

    Di solito non ho l'abitudine di assumere medicinali e neanche ne ho bisogno, perché non ho gravi problemi di salute. Non vado in farmacia, ma neanche se ho il raffreddore o mal di gola, perché prima o poi passano. Non sapevo esistesse la medicina naturale, ma pensandoci prima delle medicine dovevano sopravvivere in qualche modo. Mi impegnerò di più per praticare su me stesso ed imparare la Guarigione Energetica.

  • Manu 80
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    00:30 17/05/24

    È vero Angel quando vai in banca sembra sempre che rubi se prelevi soldi. Cazzarola sono i miei soldi col cavolo che dico il motivo. Non ho mai risposto alle loro domande. Uma volta mi hanno detto che per prelevare più di duemila euro dovevo far richiesta perché loro non possono dare tanto contante insieme allo sportello. Già non hanno contanti in banca hanno frutta e verdura. Come se avvertono che tu vuoi tanti contanti e si chiedono il motivo. Sulla tessera sanitaria è vero ti dicono per scaricare gli scontrini e darti il rimborso al 730. Se insistono nelle cose hai ragione c'è sempre il marcio sotto. Vogliono scannerizzarti per sapere che disturbi hai per agire contro di noi. Sul ciclo hai ragione certe donne sono piegate in quei giorni e prendono antidolorifici. Le tue esperienze sono fantastiche denotano sempre la tua capacita di agire contro gli eventi imposti.b

  • France
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    23:48 16/05/24

    Grazie anche per questa altra esperienza, non vado in farmacia da molti anni ma se ricapitasse sicuramente seguirò il tuo esempio e comunque lo consiglierò ad altri. Nella mente di alcune persone prendere medicinali è una scelta estremamente normale tanto che se gli dici che tu preferisci evitare rimangono straniti, come dici tu però un conto è usarli per cose davvero gravi un altro per la qualunque cosa senza riflettere minimamente sui danni che queste sostanze possono crearci (anche quelli noti dato che il foglietto li indica). Purtroppo ci sono casi, soprattutto di persone anziane, che prendono medicine "obbligate" da moltissimi anni e farle tornare indietro su questa scelta è davvero difficile tanto è un'abitudine radicata. C'è molta diffidenza anche nel provare cure naturali come se fossero di seconda categoria e non funzionassero, questo è sicuramente uno di quei meccanismi che vanno cambiati.

  • saray
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    22:57 16/05/24

    C’è molto altro oltre la violazione della privacy nello spiare ogni nostro movimento. Gli operatori al servizio del governo oscuro raccolgono tutti i dati dei nostri movimenti e non è facile fare in modo che non lo facciano ma ci sono delle accortezze che se ci abituiamo ad avere fanno sì che loro abbiano meno materiale sul nostro conto. Una cosa semplice è non usare più bancomat e tessere varie, non mettere ogni movimento che facciamo sui social. Sono cose fattibili che dobbiamo abituarci a fare se vogliamo essere meno manipolabili. Il fatto per esempio che tu Angel abbia sentito qualcuno che si arrabbiava perché non acquistavi più i farmaci per i dolori del ciclo la dice davvero lunga sia sul fatto che controllano ciò che facciamo e anche sul fatto che dentro i farmaci ci sono i microchip che una volta introdotti nel nostro corpo controllano persino i nostri pensieri e questo è terribile. Io ce la sto mettendo tutta per curarmi con le cose naturali e farmaci omeopatici e non uso più la tessera sanitaria. Sono piccoli passi e cercherò di fare sempre di più grazie soprattutto a ciò che ci stai facendo conoscere e per cui ti ringrazio tantissimo Angel perché ci stai facendo aprire veramente gli occhi. Grazie 💕

  • RiccardoB
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    19:19 16/05/24

    Adoro leggere le Tue Esperienze Angel, e quelle dove entra in gioco la Telepatia sono tra le mie preferite, poichè si comprende perfettamente come sia una facoltà incredibilmente salvifica se praticata ad alti livelli! Alla faccia della loro putrida Telepatia Artificiale! Sentire come quell'uomo miserabile si fosse imbestialito che non avessi preso quelle medicine ha fatto capire a Te e poi a noi (e di questo Te ne saremo sempre grati!) come il Governo sappia davvero tutto di noi, ma questo perchè troppo spesso siamo noi stessi (escludendo quelle volte in cui purtroppo è obbligatorio, ma che sta a noi cambiare con la Pratica, e quando l'hai detto mi hai gasato tantissimo!!) a fornire i nostri dati in maniera totalmente inutile e senza che neanche loro si sforzino. Da quando ce lo dicesti nei precedenti libri sono stato sempre attento a non dare mai la tessera in farmacia (che non frequento per me ma può capitare che ci vada per prendere cose che servono ad altri) e devo dire che comunque o non me l'hanno mai chiesta oppure sì ma io dopo aver detto di no non hanno mai insistito. Sicuramente le cose stanno già cambiando in questo senso, oppure la farmacia dove vado di solito ha persone più normali XD apparte gli scherzi, trovo veramente fastidiosissimo che il Governo faccia di tutto per sapere tutto di noi con la scusa di rendere tutto più comodo, e mi dà ancora più sui nervi quando vedo persone che pagano tutto con la carta, ancor più quando queste persone poi a parole in teoria dicono di sapere perfettamente come funzioni lo spionaggio sui nostri dati. Ma si sa, purtroppo tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare e la coerenza è spesso sconosciuta... Ho apprezzato ancora una volta moltissimo la spiegazione di come funzionino davvero i me(r)dicinali chimici e di come si crei quel circolo vizioso per il quale, tramite le nanotech dentro di essi che andranno ancor più a potenziare le nanotech già dentro di noi, avremo sempre bisogno di ulteriori medicinali fino allo sfinimento dell'organismo, quindi la morte. Per fortuna sono nato in una famiglia in cui, soprattutto mia madre, si sono sempre preferite le cure naturali. Ma ovviamente ci sono stati vari casi in cui le ho prese, e ricordo ci fu un periodo in cui ad ogni minimo accenno di mal di testa prendevo subito l'Oki, anche due volte al giorno. Devastante!! Sono stato molto felice di sapere come hai superato i terribili dolori da ciclo, sei una Forza Incredibile, Inaudita oltre ogni misura!!! Sono fiero di apprendere da una Maestra e Donna come Te, che non si piega mai davanti a niente e un po' alla volta abbatte inesorabilmente ogni ostacolo!!! Grazie Angel!!

  • Diamante
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    19:14 16/05/24

    Per mia fortuna non sono mai stata una che al primo dolore si imbottiva di farmaci, forse un po’ perché riuscivo a resistere, forse perché ho sempre cercato di utilizzare meno farmaci possibili, ma se necessari li prendevo. Una tipologia di farmaco che utilizzavo di più erano gli integratori, che credevo mi aiutassero senza avere controindicazioni. Ora da quando ho iniziato le meditazioni insegnate da Angel non ne ho più bisogno. Incredibile leggere che Angel aveva un blocco artificiale a causa del quale non riusciva a mettere il giusto impegno per fare pratiche di guarigione per lei, ma solo per gli altri. E’ stata una sua fortuna riuscire a sentire “la voce/pensiero” perché gli ha dato la forza e determinazione che gli servivano per abbattere il blocco e trovare la soluzione ai suoi problemi di salute con le pratiche psichiche.

  • Victoria8
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    18:35 16/05/24

    Anche io sono caduta nella trappola delle tessere nei negozi x ottenere sconti e regali, le fanno ovunque anche nelle farmacie e proprio come dici tu Angel è molto comune pensare:; ormai ce li hanno già i dati personali,oramai..... E invece no , xfortuna ci sei tu che ci apri la mente e ci dai tanti consigli utili x sfuggire ai controlli di sti bastardi . Come hanno preso in giro tanta gente con il cash back. Ovviamente in periodi duri come il post farsa in cui la gente era davvero stressata e con pochi soldi, visto l ulteriore crisi creata dal COVID, le persone hanno creduto davvero che il governo volesse aiutare la popolazione , ricordiamoci bene invece che tt ciò che fa lo Stato x " il ns bene" è esattamente x il contrario. La storia della tessera sanitaria che hai raccontato è allucinante. La tessera sanitaria è il loro occhio costante su di noi xchè ormai te lo chiedono ovunque. A parte ciò il consumo delle medicine è molto spinto anche dai medici di famiglia, anni fa dagli esami mi risultò un po' di colesterolo alto e il medico mi diede da prendere degli integratori. Dopo 2 giorni di assunzione mi venne l orticaria e li buttai. Dopo qualche giorno mi resi conte che tale prodotto era pubblicizzato in tt le farmacie! E dire che con una buona alimentazione si abbassa il colesterolo senza assumere medicine piene di nanotech

  • Niki
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    18:17 16/05/24

    Queste lezioni aprono tantissimo la mente e ci portano a stare molto più attenti nel proteggere i nostri dati personali. Mi è successo di andare in banca ed essere sottoposta a un terzo grado mentre chiedevo di prelevare i miei soldi, ho cercato di non rispondere e sfuggire ma è stato tutto molto fastidioso. Voglio impegnarmi maggiormente correggendo alcuni miei atteggiamenti e comportamenti che mi portano ancora a rilevare i miei dati o la mia privacy molto ingenuamente. Non deve più accedere. Sto evitando di presentare le carte nei supermercati e la tessera sanitaria in farmacia. Pago quasi sempre in contanti e devo evitare anche quei rari casi in cui uso il bancomat.Mi sorprende sempre cosa riesci a scoprire tramite la pratica. Sei riuscita a sentire un operatore arrabbiato perché non compravi e non assumevi medicine e hai capito che riusciva a capire tutto questo dai nanobot all'interno del tuo corpo Questa rilevazione ci fa riflettere e capire tante cose. Ci hai spiegato quanto siano dannosi I farmaci pieni di nanotech che creano dipendenza. Posso confermare che in Accademia insegni tecniche strepitose per i dolori del ciclo. Adesso non assumo più farmaci e il mio ciclo è diventa molto regolare e senza disturbi. Grazie Angel ci cambia la vita in meglio e ci permetti di prendere coscienza della Verità in modo da poter reagire sia nella vita Low sia con la pratica.

  • Notte
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    17:57 16/05/24

    Ci si può sentire facilmente scoraggiati nel sapere che ci sono tantissimi nostri dati in giro, più di quanti crediamo o conosciamo noi stessi, perciò è importante sapere anche che loro hanno bisogno che li aggiorniamo, così che comprendiamo finalmente l'importanza di cominciare a proteggerli, almeno per interrompere questo flusso. Io da quando sono in ACD sono molto più attenta ai dati che lascio in giro e a rispondere alle domande che mi vengono fatte, ma vedo come la società è stata studiata dal Governo proprio per renderci impossibile avere una privacy. Inoltre, anche dove non ci sono obblighi imposti dalla legge, ti vogliono comunque far credere che ci siano, e così ti ritrovi per esempio ad uscire di casa con i documenti dietro perché credi di doverlo fare, ma non è affatto così, a presentare la tessera sanitaria in farmacia e tanto altro... Bisogna documentarsi bene su quali siano effettivamente i nostri obblighi (per ora) e quali i finti obblighi a cui ci dobbiamo ribellare. Perfino per passare una notte in hotel chiedono i documenti di chiunque soggiornerà e non solo di chi prenota e paga la stanza, ed è obbligatorio fornirli perché la legge impone agli albergatori di inviare tutti i dati in questura, ma non è normale e non va bene. Noi crediamo sia normale perché la legge ce lo impone, ma in realtà questo non sarebbe affatto necessario, infatti ci sono tante nazioni in cui questo passaggio non è previsto ed è semmai solo la persona che prenota la stanza a dover fornire i propri documenti ma non gli altri. Vorrei poi aprire una parentesi e ringraziarti Angel, perché io sono una di quelle studentesse che, solo grazie a te, ha smesso di soffrire dei dolori del ciclo. Ti ringrazio perché ogni volta che fai una scoperta e capisci come risolvere qualcosa, è sempre tua premura condividerlo con gli altri per aiutare più persone possibile. Grazie.

  • Roby
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    14:22 16/05/24

    Questo argomento sul ciclo mestruale riguarda anche mia figlia che ha dei dolori fortissimi, spero che con le pratiche come hai detto tu riesca a curarsi. Io personalmente sono restia a prendere le medicine nemmeno per il mal di testa,ho preso farmaci solo quando è stato necessario. Purtroppo soffro di reflusso gastroesofageo non avendo più la colicisti i succhi gastrici sono aumentati e devo prendere la pasticca per la protezione, perché se non la prendo oltre ad avere bruciori fortissimi una volta ho resistito e mi è venuta l'ulcera quindi non voglio rischiare di andare in ospedale in questo periodo. Però da quando medito prima prendevo la protezione da 40 adesso sono potuta riscendere a 20 e al mattino mi aiuto bevendo un misurino di aloe pura. Spero in futuro di poter fare a meno di questa medicina perché so che fa male per altre cose. Sul fatto della voce che hai sentito di quel signore è spaventoso perché praticamente ci tengono sotto controllo su tutto.

  • Melissa
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    14:08 16/05/24

    Ho smesso di assumere medicinali ormai da tempo e quindi evito le farmacie di conseguenza! C'è stato un episodio di qualche mese fa in cui ero fuori regione con il ciclo e avevo dolori lancinanti e per stare meglio, una mia amica mi diede un oki task dopo anni. E' vero, il dolore passò ma avevo molti sensi di colpa mentre ingoiavo quello schifo, piegata dal dolore. Il problema stava nel fatto che meditavo senza richiamare abbastanza energia nei chakra per i motivi che ci stai spiegando in questo volume, di conseguenza l'assenza di energia nel Chi mi aveva nuovamente provocato ciò, contrariamente a quando sono arrivata in ACD ove appunto la scomparsa del dolore da ciclo è stato uno dei primi benefici della Pratica! L'ultimo ciclo sono stata a casa il primo giorno, in quanto so che è proprio quello in cui mi fa male e mi sono decisa di concentrarmi seriamente sul Chi e tutti i chakra nonostante i colpi di sonno e i chiacchiericci mentali! Risultato? Il dolore era nuovamente cessato! Ennesima prova degli effetti miracolosi della Pratica, l'unica che davvero può curarci senza effetti collaterali! Quando parlo con le persone ed esce l'argomento medicine, io dico di non assumerle ormai da tempo e vedo come tutti invidiano questa cosa in quanto loro ne sono dipendenti. Mi fa dispiacere moltissimo sentire loro e pensare contemporaneamente ai motivi di ciò spinti dal Governo. Ad alcuni ho provato a parlarne e di come seguire metodi alternativi, con altri è davvero inutile in quanto difendono le medicine manco fossero le loro viscere! Mi dispiace per il fatto che stavi male praticamente quasi tutto il mese per il ciclo e nonostante questo, ti prodigavi sempre per gli altri.. è ammirevole Maestra, però sono felice che hai deciso poi di pensare finalmente a te stessa!! Aiutare gli altri è il nostro compito certo ma dobbiamo stare in primis bene noi se vogliamo farlo per bene! Grazie per ver ribadito il discorso sulla privacy, di evitare registrazioni inutili nei negozi e quant'altro, starò molto attenta a queste cose e alle reazioni dei commessi! Anche pagare in contanti al giorno d'oggi è importantissimo, cerco di parlarne anche con chi vivo ma non è semplice in quanto per loro la carta è comoda e ritirare i soldi è uno spreco di tempo.. Cambieremo le cose!

  • mandarino71
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    12:48 16/05/24

    Mi hai fatto riflettere su come nelle farmacie ci fanno davvero molte domande su di noi e poi il fatto che quando ormai si parla di Multinazionali ci si riferisce prima di tutto al settore farmaceutico; settore in mano ai militari e agli Alieni oscuri. Anche io mi sto allontanando sempre di più dai medicinali e dalla medicina tradizionale in genere. Recentemente ho avuto dei calcoli renali, mi hanno proposto di operarmi, ma io ho praticato a lungo e per adesso ho risolto il problema.

  • Barniy
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    12:18 16/05/24

    Grazie Angel! Non è mia abitudine prendere medicine già da prima che trovassi ACD, però mi ricordo di un documento dove parlavi già della tessera sanitaria e mi è venuto in mente che andai a prendere delle medicine per mia madre e la farmacista mi chiese questa tessera che avevo anche dietro ma gli dissi di no e come al solito mi rispose che serviva per scaricare poi le tasse ma io imperterrito mi rifiutai! Comunque è davvero preoccupante come controllano tutti i nostri movimenti!