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Il grave controllo della Telepatia Artificiale (2 parte)

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Ti ho raccontato quell’aneddoto che riguardava la connessione a internet per farti capire quanto sia importante che proteggiamo i nostri dati, e che nonostante da oggi inizi a proteggerli, non c’è da stupirsi se “in giro” ci sono ancora tanti dati su di te che possono essere utilizzati da chiunque, sia dal Governo, ma anche da cani e porci che con un semplicissimo computer possono accedere alla banca-dati che ti riguarda e ottenere informazioni sulla tua identità e gli affari che ti riguardano. Tutto ciò non deve minimamente farti cadere nella stupida idea che, siccome oramai hanno già tutti i dati che ti riguardano, non servirebbe che tu da oggi iniziassi a proteggerti in quanto “hanno già tutto” e “sarebbe inutile”. Perché ti sbagli. Loro possiedono tanti dati di te, e questo è da tenere sempre in mente, tuttavia loro hanno estremo bisogno che tu continui ad aggiornare le tue informazioni su di te, che tu continui a fornirgli nuovi dati, nuovo materiale su di te. È ora che tu comprenda che puoi decidere di bloccare questo flusso di dati che fuori dal tuo controllo passa dalla tua vita ai loro computer, e puoi decidere di non fornirgli più alcun dato sul tuo conto. Non sarà un lavoro semplice! Perché senza rendertene conto, pur pensando di non voler dare alcun dato su di te, domani andrai in profumeria e firmerai un contratto con nome cognome, indirizzo vero di casa, numero di cellulare e chi più ne ha più ne metta, solo per ottenere una tessera che ti prometterà degli sconti sui prossimi acquisti. Oppure andrai in banca per prelevare del denaro e senza rendertene conto la ragazza dietro al banco ti farà diverse domande (perché stai prelevando, come spenderai quei soldi, che lavoro fai, che orari hai, se abiti lì vicino, etc.) che apparentemente saranno solo per chiacchierare, ma che subito dopo inserirà nel suo computer per aggiungere dati sul tuo conto, sulla banca-dati che riguarda la tua persona. 

Sei andato lì solo per prelevare i tuoi soldi, (i tuoi!) e non per ricevere il terzo grado, eppure oltre a trattarti come un criminale manco avessi il passamontagna (pur prelevando dal TUO conto in banca), perché a loro non sta bene che utilizzi i tuoi soldi, devono pure interrogarti su altre informazioni che non sei affatto tenuto a riferirgli. Tienilo sempre a mente. Ti fanno credere che tu sia costretto a riferire i tuoi dati privati ma non è vero! Se entri in banca perché vuoi fare un prelievo l’unica cosa che dovrebbero chiederti è la tua carta, il nome a cui essa è intestata e la tua carta d’identità per dimostrare che appartiene davvero a te; ma tutti gli altri dati, dal perché oggi non ti trovi al lavoro, quali sono i tuoi orari, se hai figli, se abiti in zona con la stessa solita scusa del “non ti ho mai visto da queste parti, sei della zona?” per poi spingerti a raccontare tutti i fatti tuoi, sono tutte domande a cui non sei realmente costretto a rispondere. Quindi ci sono occasioni in cui dare i tuoi dati è – per il momento! Sinché non cambieremo noi le cose! – obbligatorio, ma ci sono milioni di altre occasioni in cui non sei assolutamente obbligato, eppure ti fanno sentire come se lo fossi, e raccolgono dati su di te che neppure immagineresti. Per la banca-dati sul tuo conto è importante sapere anche se tieni animali in casa, o se d’estate ospiti la tua nipotina che viene da lontano, o se hai l’abitudine di comprare scarpe nuove ogni anno, e ti spieranno per capire se tutti gli anni porterai avanti queste “abitudini” o se dovessi porre fine a qualcuna di essa, e faranno in modo di scoprire il perché hai deciso o è accaduto che quest’anno non ripeterai il solito programma, in quanto vogliono sapere ogni singola informazione sul tuo conto. 

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A tal proposito, infatti, ti racconto un altro aneddoto ancora più interessante, che riguarda una mia esperienza con la farmacia e la tessera sanitaria. Tanti anni fa, come per tutti, ero stata abituata a mostrare sempre e subito la tessera sanitaria non appena entravo in farmacia per acquistare qualcosa, pensando che fosse cosa giusta. 

“Riceverai degli sconti, pagherai meno tasse, verrai esonerata da alcuni pagamenti” eccetera eccetera, queste erano le ragioni con cui ero stata abituata a mostrare sempre e subito la mia tessera sanitaria al farmacista – chiunque esso fosse – appena entravo a comprare medicine o quel che mi serviva. Poi, ad onor di cronaca, non era affatto vero, perché per ricevere “soldi indietro” o non pagare alcune tasse avrei dovuto fare mille domande, mille passaggi, e attendere mesi per essere accettata, e se all’anno avessi speso centinaia di euro in farmacia secondo i prodotti che acquistavo io e poi avessi portato avanti tutti quei passaggi burocratici, forse avrei ottenuto indietro meno di 4 euro… Diciamo che non ne valeva affatto la pena! Al che mi domandai: se tanto non ricevo nessuno sconto, nessun rientro dopo, se pago le tasse tali e quali a come sarebbe se non avessi la tessera sanitaria e tutto il resto, a che mi serve ogni volta mostrare per forza la tessera al farmacista? E così decisi di non mostrarla più. Mostrare la tessera al farmacista non è assolutamente obbligatorio, eppure mi avevano sempre fatto credere che lo fosse, e così è stato fatto a tante altre persone. Nel mio caso gli acquisti in farmacia erano prevalentemente medicinali per abbassare i dolori del ciclo, medicine che dovrebbero essere un bene primario ma che ogni anno costavano sempre di più, funzionavano sempre di meno, e gli effetti collaterali erano sempre più gravi (anche quelli evidenti all’istante, tanto che assumevo la medicina e subito la rivomitavo). Tuttavia, molte donne lo sanno, i dolori al ciclo erano talmente forti che non conoscendo altri mezzi dovevo piegarmi alla medicina. Così accadeva per anni. Poi le cose cambiarono grazie alla Pratica. Comunque iniziai per prima cosa a non mostrare più la tessera sanitaria. Ricordo che, pur non essendo affatto obbligata a mostrarla, quando decisi di non volerla mostrare al mio successivo acquisto la farmacista quasi mi urlò contro, sostenendo che io dovessi mostrarla! Che dovessi ricevere quegli sconti dalle tasse eccetera eccetera e che tutto serviva per il mio bene e che dovevo mostrarla! Già partendo così prometteva male, molto male. 

Ovviamente quello sbraitare improvviso mi diede ancora più motivazione a perseguire quella via, perché non c’era nessuna ragione nell’urlarmi contro: lei mi chiese la tessera sanitaria, io gentilmente le risposi che non ce l’avevo e di non preoccuparsi, che per me andava bene anche se non la passava (senza dare spiegazioni, e senza fare allusioni alle vere ragioni per cui non volevo darle la tessera) e lei dal nulla mi aggredì. Lei che non era nessuno, soltanto una farmacista, ma che pensava di essere la poliziotta di turno. Quell’aggressione mi fece capire che dietro alla tessera sanitaria c’era molto di più, altro che sconti nelle tasse! E questi eventi riaccaddero i mesi dopo, ogni volta con farmacisti diversi, con cui dovevo insistere a non voler utilizzare la tessera e che loro continuavano a insistere a chiedermi nome e cognome per rintracciare la mia tessera “per il mio bene, per farmi ottenere gli sconti” che non ho mai ottenuto in vita mia! Quindi evidenziava ancora di più quanto fosse tutta una truffa. I farmacisti devono convincere la gente a consegnare i propri dati, quindi devono convincerli ad utilizzare la tessera sanitaria per forza. Con me preferivano perderci 20 minuti a tentare di convincermi di consegnargli i miei dati, nonostante dietro di me ci fosse fila, tutto questo “per il mio bene”, o perché i miei dati servono molto di più a loro e a chi li pretendeva da loro? Compresi che consegnare la mia tessera sanitaria e quindi tutti i miei dati non serviva ad un mio tornaconto, ma al loro!! E smisi quindi di consegnarla, vincendo e abituando tutte quelle marionette che io la mia tessera non l’avrei consegnata neppure se avessero insistito. Se non è obbligatorio consegnarla, giacché devo solo acquistare delle medicine per me, perché devo sentirmi ugualmente costretta? Tutto ciò fa parte del progetto ed io volevo starne fuori. Così ho fatto. Ma la cosa interessante di questa storia deve ancora arrivare. 

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Il fatto era che non sopportavo l’idea di dover acquistare medicinali per superare i dolori del ciclo; praticavo sugli altri e riuscivo a curare disturbi di salute molto gravi, tuttavia su di me non mi impegnavo, mi ero rassegnata da che ero bambina che “è normale che una donna debba avere dolori durante il ciclo” e neppure ci provavo, praticamente, o trovavo scuse per praticare Guarigione su chiunque, tranne che su di me. Per gli altri c’era sempre tempo, per me non c’era mai, non mi davo l’occasione di stare bene. Praticavo per tante cose, tranne per “curare” i dolori del ciclo su di me, il che mi resi conto era un blocco molto strano su cui, quasi all’improvviso, caddi dalle nuvole, e chiesi a me stessa perché non mi stavo impegnando per la mia salute. Potevo passare ore, giorni e veramente mesi dietro alla Guarigione su qualcun altro, praticando ogni giorno ore per lui/lei, sino al raggiungimento dell’obiettivo, ma per me “non c’era tempo”, e così continuavo ogni mese a subire atroci dolori da ciclo, e piegarmi davanti alle medicine chimiche. Al contempo succedeva anche che iniziavo a non voler consegnare la tessera sanitaria quando acquistavo le medicine, e quindi anche questo fattore mi spingeva a riflettere e a pormi delle domande: “Perché sto continuando ad acquistare medicine? Perché sono costretta tutti i mesi a dover discutere con queste teste di fango per poi acquistare medicinali che a lungo andare mi provocheranno gravi malattie?”; non solo stavo consegnando i miei dati, ma lo facevo pure per acquistare medicinali che alla fine mi avrebbero danneggiato gravemente la salute. Era un grande controsenso. Certo, chi non soffre di simili disturbi può pensare che sia facile rinunciare alla medicina e tutto il resto: quando stai bene di sicuro non ti piegheresti davanti a nulla. Ma chi soffre o ha sofferto di dolori simili o di qualsiasi altro dolore atroce sa che quando è il dolore a comandare, la testa si piega facilmente davanti ai medicinali. Ma razionalmente tutto questo non potevo sopportarlo, ed era un periodo di forte evoluzione per me, volevo cambiare su diversi fronti. Il cambiamento non è mai facile e tantomeno rapido, ma certe volte diventa anche una scusa che raccontiamo a noi stessi per perdere tempo e rimandare, rimandare, e rimandare. 

Ciò che accadde dopo fu molto interessante. Ero abituata tutti i mesi ad acquistare una confezione di medicine per il ciclo corrente, pagando e passando la tessera sanitaria, facendo sapere a “tutti” che cosa stavo comprando e quali fossero le mie abitudini da anni. Mi decisi finalmente a praticare per me stessa, praticare con molto più impegno per il mio ciclo e quindi per evitare i dolori del mese successivo. Premesso che non tenevo mai conto delle date e quindi non sapevo quando sarebbe arrivato il prossimo ciclo, essendo piuttosto sregolato (finché prendevo le medicine, non ho mai avuto un ciclo perfettamente regolare, perché esse stesse me lo rendevano irregolare) quindi non sapevo la data precisa dell’arrivo e dunque non ne tenevo segno neppure sul calendario. È doveroso premettere anche che il periodo del pre-ciclo è sempre stato molto doloroso per me, anzi doloroso quasi quanto lo stesso ciclo, e il periodo dopo ciclo era altrettanto doloroso; soffrivo dalle 2 settimane al mese e certe volte arrivavo alle 3 settimane di dolore, su 4; seppure purtroppo molti non mi credessero e neppure le donne, che dovrebbero essere empatiche verso i dolori delle altre donne invece a quanto pare non accadeva. Ad ogni modo, tutti i mesi, da anni e anni, soffrivo minimo 10 giorni, ma anche con strascichi – prima e dopo il ciclo – che facevano diventare 20 giorni di disagio. Detto ciò, era praticamente impossibile non rendermi conto che stesse per arrivarmi il ciclo, giacché almeno per una settimana prima soffrivo già di dolori. Quel mese però accadde qualcosa di diverso. Come già detto praticai psichicamente perché il ciclo dopo fosse meno doloroso, quantomeno era la mia speranza, ma mi impegnai davvero per riuscirci e speravo di ottenere risultati, seppure per assurdo mi sentivo quasi obbligata a dover provare dolore perché “è normale che le donne provino dolore! Le donne devono provare dolore durante il ciclo!”, così mi era sempre stato insegnato e fatto credere. 

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Mi ricordo benissimo quel giorno, in cui sentii qualcuno, un umano, che mi pensava molto forte, una persona che non conoscevo – ma lui conosceva me – e che mi pensava con forti sentimenti di rabbia e quasi di aggressione. Mi concentrai a sentire che cosa stesse pensando di me, che cosa volesse, e sentii nettamente questa persona che diceva: “Perché ancora non ha comprato le medicine??” riferendosi alle medicine per il ciclo, ma sentivo che non si riferiva solamente all’azione di comprarle, ma anche di assumerle. Quel pensiero fu davvero strano, soprattutto perché non capivo da dove fosse uscito fuori, che cosa c’entrasse, che cosa volesse da me. Da lì a poche ore mi venne il ciclo, senza che neppure mi fossi resa conto che era ormai l’ora. Non avevo avuto dolori pre-ciclo e quindi non avevo capito che mi stesse venendo, non avevo avuto nessun segnale, nessun dolore!! E se da un lato neppure ci credevo per quanto fosse bello, perché era assurdo non avere dolori da pre-ciclo, allo stesso tempo mi dovetti rendere conto che qualcuno sapesse che mi stava arrivando il ciclo anche prima che lo sapessi io. Come faceva a saperlo? E come faceva a sapere che non avevo né comprato le medicine, né assunto medicine che potevo benissimo avere magari rimanenti dai mesi prima? 

Innanzitutto mi resi conto che chi mi stava spiando conoscesse molto bene le mie abitudini, e si stava chiedendo – infuriato – perché mai questo mese non avessi comprato e assunto medicinali, partendo dall’assenza di tracce sui miei movimenti di acquisto, giacché non stavo più utilizzando la tessera sanitaria per far conoscere tutti i miei movimenti. Inoltre, come ovvio che sia, quando acquistavo le medicine o qualsiasi altra spesa alimentare e non, pagavo in contanti proprio perché non ero e non sono d’accordo nel far conoscere tutte le mie spese, i miei acquisti, i miei gusti e quindi le mie abitudini a chi analizza attentamente i miei estratti conti, a mia insaputa. Perciò non utilizzavo passare la carta/bancomat ma pagavo in contanti. Sapere che qualcuno si stesse domandando come mai non avessi comprato le medicine quel mese, e che mi pensò talmente forte da permettermi di sentirlo e di rintracciarne la frequenza, mi fece capire quanto per loro (persone comuni, che vengono pagate per controllare i movimenti delle altre persone comuni! E pensano pure di fare cosa giusta!) sia fondamentale che noi lasciamo traccia di qualsiasi cosa facciamo, affinché loro sappiano sempre cosa compriamo, cosa facciamo, come stiamo, quale sia lo stato della nostra salute, quanto spendiamo al mese in medicine e quindi quante ne assumiamo (se le finiamo tutte o se ne avanzano, altrimenti non staremmo a ricomprarle tutti i mesi) e via discorrendo. Qualcuno che non conoscevo si interrogava nervosamente del perché quel mese non avessi acquistato le medicine. Mi fece drizzare le orecchie e mi resi conto che dietro quel gesto abituale che compievo passivamente e arresa alla situazione che pensavo dovessi accettare per tutta la vita, ossia di assumere medicinali per il ciclo tutti i mesi, c’era invece un progetto molto peggiore di quanto immaginassi. Il fatto di sentire qualcuno che sapeva prima di me quando mi dovesse venire il ciclo, che è un’informazione estremamente privata, mi fece provare una rabbia che trasformai ben presto in motivazione per fare di meglio e impegnarmi di più. Il dolore è dolore e non puoi decidere di non assumere medicinali se il dolore ti piega e ti schiaccia a terra. Ma potevo impegnarmi per provarci, e trovare soluzioni. Quel mese non ebbi dolori pre-ciclo e mi fece capire che se volevo ottenere risultati anche su quel fronte che avevo sempre ignorato o sminuito, potevo farcela, e se alla sola prima volta ottenni quei risultati, chissà cosa sarebbe successo se non mi fossi fermata e avessi continuato. Decisi di continuare con le pratiche, impegnandomi sul serio anche se riguardava me, giacché avevo sempre avuto quel blocco di curare tutti, tranne me stessa. Finché si trattava degli altri ne ero felice, ma se si trattava di praticare Guarigione su di me per quegli assurdi blocchi artificiali pensavo quasi che fosse una perdita di tempo e non mi decidevo a fare sul serio. 

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Fui felice perché quell’uomo che mi pensò così forte, arrabbiato che non stessi assumendo medicinali come da copione, mi diede la motivazione per impegnarmi e fare sul serio. A molte donne interesserà sapere che i risultati sono stati ottimali, e seppure ci sia voluto molto impegno, sono anni che non assumo neppure il più minimo medicinale per il ciclo, grazie al fatto che non provo più dolore grazie alla Pratica. Tutto ciò che ho imparato Praticando sulla mia pelle lo insegno in Accademia, ove è possibile imparare le tecniche mirate ad abbassare nel tempo i dolori del ciclo, sino ad ottenere ottimi risultati. Il tutto non è istantaneo e non avviene senza il minimo impegno: ci vuole Pratica, impegno, e soprattutto continuità ogni mese nella Pratica. Tuttavia il risultato è zero medicinali al mese, per anni di fila. Direi che è un buon risultato. 

Ma il concetto non si ferma sul far conoscere le nostre abitudini di acquisti attraverso la tessera sanitaria, e l’eventuale carta/bancomat che utilizziamo per pagare gli acquisti (che ribadisco, bisogna sempre preferire il contante!) per cui c’è gente che di lavoro deve tenere segnati tutti i nostri movimenti da consegnare poi ai loro Capi. Ma si tratta anche di capire come queste persone, questi operatori, siano a conoscenza delle medicine che assumiamo, anche nel caso non lasciamo tracce di acquisti (tenendo comunque conto che nelle farmacie ci sono le telecamere, che registrano cosa compri, quanto spendi, etc.; basti pensare oggi alle novità degli “shop di amazon” che scalano il denaro direttamente dal tuo conto senza che paghi alla cassa grazie alle mille telecamere presenti) ma riescano ad essere istantaneamente al corrente anche di quali e quanti medicinali stiamo assumendo in quel preciso momento. Riferendomi all’uomo che mi pensò, innanzitutto anche sapendo che non avevo acquistato le medicine, perché era infuriato di ciò? Che cosa gli cambiava se compravo e assumevo le medicine per il ciclo oppure no? C’era ovviamente qualcosa di più grande dietro. Come possono, loro, essere al corrente di quali sostanze noi ingeriamo nel nostro corpo, se non ne lasciamo apparente tracciabilità sugli acquisti fatti? E poi, anche se compriamo un medicinale non è per forza detto che sia per noi, e che lo ingeriamo noi, potrebbe essere per un parente di casa… quindi come fanno a sapere tutto e di più sul nostro conto? Al di là degli acquisti segnati attraverso la tessera sanitaria e al di là dei movimenti registrati sulla carta che usi per pagare, c’è qualcun altro, ben più nascosto degli operatori comuni, che oltre ad analizzare i nostri movimenti economici si occupa di analizzare qualcosa di ancor più privato, dentro di noi. 

Attraverso le nanotecnologie dentro al nostro corpo riescono a sapere istantaneamente se stiamo assumendo, oppure no, dei medicinali, antidolorifici o qualsiasi altra sostanza che entra nel nostro corpo. La cosa peggiore è che dentro ai medicinali, anche i più banalissimi medicinali per il ciclo, è inserita una quantità immane di nanotecnologie che noi, ogni volta che buttiamo giù la pasticca o le medicine in polvere o liquide, stiamo ingerendo e facendo entrare in noi tutte quelle nanotecnologie che si diffonderanno immediatamente dentro al cervello e nell’interno degli altri organi; non uscendo più dal nostro corpo. Esse serviranno poi ad avere maggiore effetto sul nostro corpo, sul nostro cervello, sui nostri neuroni, quindi sulle nostre scelte, sui nostri pensieri, ma anche sulla salute del nostro fisico, creando malattie nuove negli organi che ci costringeranno di conseguenza ad assumere ulteriori medicinali, e creando dipendenze ai medicinali affinché non riusciremo a vivere senza di essi. La dipendenza ai medicinali fa in modo che i dolori diventino più forti e si plachino solo in presenza di quelle sostanze; che però anno dopo anno ci costringeranno ad aumentare di dosi, altrimenti il dolore resterà. Tutto questo è voluto dal Governo, non è un caso.  

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Da quando ho smesso di assumere definitivamente medicinali, ribadisco grazie alle Pratiche Psichiche svolte, il mio corpo ha impiegato circa 6 mesi successivi per ripulirsi dalla dipendenza da medicinali, e solo dopo allora mi resi conto che molti fastidi e dolori del corpo, che non sapevo fossero collegati al ciclo e soprattutto che fossero derivati dai medicinali che assumevo, smisero di arrivare, e da allora non ne ho più sofferto. Quei medicinali mi stavano provocando più dolori nascosti e apparentemente non collegati di quanti potessi immaginare. Tutto ciò è dovuto ad un programma a cui il Governo ha lavorato attraverso le sue sottomesse Multinazionali Farmaceutiche per legare l’umanità alla medicina chimica, che è la stessa ragione per cui la gente si ammala e muore precocemente, dai 20 anni prima in poi. Dovremmo seriamente riflettere su tutto questo, e impegnarci ad utilizzare cure naturali, anziché quelle chimiche e artificiali. I primi mesi in cui non assumevo medicinali ero totalmente controllata/spiata dagli operatori che dovevano segnalare le “modifiche” alle mie abitudini, anche perché significava non assumere più nanotecnologie in compresse dentro di me, e per loro quello era un grosso problema. Il tutto senza affatto negare gli innumerevoli tentativi da parte loro di costringermi a riprendere i medicinali, tentando di provocarmi dolori artificiali che servissero a farmi crollare e pensare che dovessi ricominciare ad assumere medicinali. Ma la decisione ormai era presa, e continuai per la mia strada, impegnandomi per fare in modo di non avere più bisogno di medicinali. Molte persone non capiscono questa scelta e neppure che cosa significa. Qui non si tratta di essere orgogliosi e piuttosto morire di dolore anziché assumere un medicinale; qui si tratta di assumere medicinali solo ed esclusivamente se non ci sono altre scelte. Ma se ci sono scelte, perché assumerli ugualmente? 

Se non avessi scelta e fossi costretto ad assumerli, piuttosto che morire, ti consiglierei di assumerli! Ma se avessi scelta, se fossi ancora in tempo per curare quel problema senza correre immediatamente in farmacia, ti consiglierei di provarci. Le cure naturali esistono, anche se sono censurate; e la Pratica può fare ancora di più di esse, se si decide di impegnarsi. Ci sono casi e casi, ci sono casi in cui le persone vogliono soffrire di dolori atroci solo per assecondare il proprio orgoglio, e soffrire ore o giorni agonizzanti quando potrebbero assumere un medicinale e riprendersi molto velocemente. Questo non ha senso! E ci sono casi in cui persone al primo leggerissimo dolore, come un primo accenno di mal di testa, anziché provare a curarlo in maniera semplice e naturale che avrebbe immediato risultato comprovato da loro stessi, e senza nessun effetto secondario successivo, preferiscono correre ad assumere medicinali chimici pesantissimi, senza che ve ne sia la reale ragione, e tante volte senza che neppure faccia cessare realmente il dolore. Ci hanno abituato ad assumere medicinali chimici anche solo per gusto di farlo, e non solo per necessità. Ma questa abitudine ha uno scopo molto più grande, perché all’interno delle medicine inseriscono grandi quantità di nanotecnologie e, ogni volta che andiamo ad assumere medicinali, andiamo a racimolare tutte quelle nanotech dentro il nostro corpo che richiameranno altre nanotech e ci convinceranno, nel pensiero e attraverso i dolori provocati al nostro corpo dalle stesse tecnologie che abbiamo assorbito, ad assumere altri medicinali nel tempo! Ed è così che le Multinazionali Farmaceutiche per conto del Governo continuano a portare avanti i loro progetti sulla popolazione mondiale. Riprenderemo in seguito questo argomento.  

Fine pagina 6 su 6. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

0 commenti
  • Babi999
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    05:46 20/05/24

    Io non utilizzo più la tessera sanitaria da moltissimo, ho avuto la febbre alta e ho preso l’ultima volta medicinali circa un anno prima di trovare ACD, ho avuto quasi sempre la fortuna di non prendere tanti medicinali e di non avere mai grossi problemi come fratture o interventi chirurgici come molte mie amiche, abbiamo la stessa età ma prendono medicinali al minimo sintomo e un paio di loro si vaccinano anche per l’ unghia incarnita. Non avendo tantissimi motivi per usare la tessera sanitaria non mi veniva chiesta particolarmente, ma ricordo alcune mie colleghe che anni fa si facevano fare ricevute e fatture dai dottori dove andavano a farsi visitare per scaricarle sulle tasse, io di scontrini ne avevo pochissimi e di visite dai dottori ne ho fatte pochissime in confronto alle mie amiche però quel poco che davo al commercialista io non l’ho mai visto tornare indietro.. chiederò alle mie amiche se hanno avuto qualcosa! Io per fortuna non ho mai avuto il ciclo doloroso però avevo periodi che mi snervavo facilmente, grazie alle pratiche ho risolto molti problemi e va sempre meglio.. il mio problema era che nel periodo prima del ciclo ero molto poco paziente e molto aggressiva, mi venivano sempre brutti pensieri e minimo litigavo con qualcuno e facevo qualche disastro. Ora non succede più ma quando inizio a sentire pensieri molto pesanti capisco che sta per arrivare il ciclo anche perché io non ho nessun disturbo.. starò attenta a guardare per il prossimo ciclo, se sto tranquilla tutto il mese perché devo avere pensieri molto negativi prima del ciclo?? Da dove provengono questi pensieri?? Penso di avere già la risposta!! Penso che devo pensare anche io a chi mi manda questi pensieri negativi!! Grazie Angel ❤️❤️❤️❤️

  • Francis
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    02:23 20/05/24

    L'ultimo impiego fisso che ho avuto, i pazienti stavano un'ora in prima visita che trattava di problemi alla bocca, e un'assistente compilava un diario , che poi veniva aggiornato ogni appuntamento , scrivendoci sopra qualsiasi minima abitudine, Ma la cosa peggiore è che per dare un servizio completo veniva fatto riferimento , ai problemi mentali detti psicologici che venivano annotati, fino al consumo di quali farmaci e abitudini alimentari. Tutto ciò oltre a non contribuire a risolvere problemi più tenaci metteva in rete un profilo accurato , e questo accade anche in tutte le visite sanitarie pubbliche e private. Una vera violazione della privacy, di cui poi il paziente capisce da certi segnali che qualsiasi dipendente va a leggersi tutto oltre a tutti gli operatori sotterranei. Come ci venne spiegato negli altri volumi gli scienziati del governo utilizzano il bloc notes cartaceo , proprio per evitare la fuga di notizie. Be è una grande cosa riuscire a risolvere dei dolori cronici , come accaduto per il ciclo. Questi dolori , che ho provato poche volte sono come una serie di lame paralizzanti che colpiscono le reni , la schiena oltre che il ventre, e poi fanno venire un blocco di stomaco e nausea. Quindi uno deve riflettere su come prevenire , ossia lavorarci prima che vengano , naturalmente anche con le pratiche. Al momento non assumo farmaci di alcun genere e riesco ad evitarli anche per la febbre, però siccome l'ultima febbre avuta mi aveva reso inerte e senza riuscire a praticare , avevo acquistato dell'antinfiammatorio che avrei usato nell'eventualità. Avevo delle compresse di quello vecchio. Quando l'ho acquistato ho notato che, hanno cambiato la composizione, perchè in quel momento era molto richiesto. aggiungendo all'indicazione di febbre anche mal di gola e tosse. E quindi non ho preso nulla, in quanto li aggiornano di continuo , aggiungendo qualcosa, e con scadenze ridotte, in quanto compri sempre quelli nuovi. Infatti è da vent'anni a questa parte che davano antibiotico per qualsiasi cosa , a tutti , anche gli animali. Ed ora parlano di continuo di antibiotico resistenza. Ma forse questa resistenza e' dovuta anche al farmaco che viene aggiornato e riempito di schifezze tranne che della molecola utile. E soprattutto l'antibiotico è uno dei rari farmaci che possono salvare da specifiche malattie , quindi dev'essere anche quello più manipolato. Grazie di questi importanti chiarimenti.

  • Aron
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    00:49 20/05/24

    Non ho mai preso medicine per ogni fastidio, sono sempre stato a sfavore nell'usare qualsiasi medicina, ricordo solo per il mal di denti che avevo preso qualcosa,ma era un dolore lancinante da farmi piangere. Ci sono persone che vanno in farmacia a comprare medicine con la stessa naturalezza di andare dal fruttivendolo, hanno una sfilza di pastiglie da prendere ogni giorno e i problemi non si risolvono anzi peggiorano col passare degli anni. È da un bel po' di tempo che ho preso l'abitudine di pagare quasi tutto con la carta, per un discorso di comodità,ma ora che so cosa comporta tornerò ad usare i contanti

  • 02nico102020
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    00:02 20/05/24

    🙂🙂🙂I medicinali sono alla base degli introiti delle case farmaceutiche che prima ti creano la malattia e poi ci avvelenano Senza la vendita degli stessi medicinali le case farmaceutiche non potrebbero rimanere in piedi. Solo l'obbligo alle persone ad acquistarli e poi ad adoperarli su se stesse, sarebbe un modo per tranquillizzare gli operatori che agiscono su di noi a nostra insaputa! Siamo tutti tracciati, se paghiamo con Bancomat o Carte di Credito la nostra Privacy va a farsi friggere!.🙃🙃🙃

  • myzzylove
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    19:49 19/05/24

    Quando ho dei dolori, cerco sempre da quando conosco ACD di farli passare con la Prana. Se non riesco del tutto, non essendo io in possesso della tecnica di guarigione, prendo medicine omeopatiche, se nemmeno queste mi fanno passare i dolori, non riuscendo a sopportare il dolore fisico, prendo dei medicinali chimici. La mia soglia del dolore è molto bassa. Vorrei imparare una tecnica che mi permettesse di alzarla. Credo che molti dei dolori che sento mi vengano provocati, a volte passano direttamente grazie alle meditazioni, a volte mandando Prana bianca nel punto specifico. Non credo più al fatto che se una persona sta bene d’improvviso possa avere dolori solo perché è normale a quell’età o perché ha svolto quel lavoro. Credo che siamo perfettamente in grado di guarire noi stessi, che il nostro corpo cerchi sempre di riportarci alla piena salute. Purtroppo siamo molto ostacolati dagli attacchi e torture che subiamo quotidianamente, per cui molta energia che accumuliamo serve per curarci. Ho notato che più attacchiamo l’ artificialità meno dolori estranei avremo. Però anche facendo così appena si accorgono che siamo un po’ giù per qualcosa la ingigantiscono per poter rompere le nostre protezioni e attaccarci più pesantemente. Grazie mille Angel❤️ per risvegliarci!

  • clanni
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    18:05 19/05/24

    Le lobby farmaceutiche ormai hanno preso una posizione altissima e ogni hanno fanno miliardi su miliardi. È difficile fermare questo movimento in quanto ormai in primis i nonni e i genitori spingono i figli per ogni volta che lamentano un dolore a prendere una medicina così passa subito il dolore e questo lo sento ovunque. Sono ocntento di essere nato in una famiglia che per fortuna ancora non è vaduta in questa schifosa trappola. Basti pensare che ormai i testi universitari delle facoltà di medicina vengono scritti da casa farmaceutiche che spingono a curare ogni singolo male con le medicine. Senza spiegare bene a livello sottile come funziona il corpo e che tantissimi mali potrebbero guarire con un po di'mpegno e voglia di cambiare certe abitudini. Angel ha descritto bene in un articolo come certi mal di testa possono guarire in maniera molto semplice. Le conoscenze le stiamo acquisend. Dobbiamo avere la tenacia e la forza di applicare gli insegnamenti dati. Ad esempio un mal di testa molte volte può essere curato bevendo di più oppure praticando bene la protezione e svolgendo la meditazione. Invece vedo tante persone che per ogni mal di testa si prendono oki e similari, finendo per silenziare il sintomo e non ascoltandolo finisce con il tempo solo per peggiorare... Per quanto riguarda il discorso del contate ormai cerco di pagare quante più cose con i contanti anche se il problema che in ogni luogo ci sono tantissime telecamere che ti filmano da ogni angolazione.

  • alimare
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    17:39 19/05/24

    Anche questo aneddoto che riporti della tua vita è incredibilmente prezioso per capire il funzionamento di questi meccanismi di controllo sui nostri dati, che vogliono che sia costantemente aggiornato. Ho sofferto di dolori del ciclo forti per tanti anni fin da piccola, per mia fortuna soffrivo solo i primi due giorni di ciclo ma ero sempre costretta a prendere una pastiglia perché altrimenti era un’inferno. Quando mi stufai e decisi che non volevo più essere costretta a ciò, circa a 20 anni cominciai a fare yoga, danza, diverse forme di attività che pensavo potessero aiutarmi e in buona parte lo fecero però si trattava di soffrire un dolore che mi faceva vomitare per qualche ora e che però poi passava se facevo qualche forma di sport nel frattempo (ricordo la difficoltà nel costringermi a danzare o andare in bicicletta con i dolori del ciclo ahah). Non prendevo più le medicine ma significava dedicare la giornata a quello e basta e comunque avere dolore. Ricordo perfettamente che pochi anni fa ebbi un anno molto negativo, durante il quale fumai erba e vissi varie situazioni pesanti psicologicamente e in cui sicuramente subii molti esperimenti e rapimenti. Dopo quel periodo, non durante ma dopo, ricominciai ad avere forti dolori che mi costringevano di nuovo si medicinali e inoltre ho ricordato un particolare che mi sembra interessante. Durante quel periodo “brutto” ero magrissima, quasi scheletrica ma a un certo punto, di punto in bianco mi accorsi che ero ossessionata dalle persone grasse, obese. Non so spiegare in che modo ma venivo colta da pensieri martellanti ogni volta che ne vedevo una, solo che non capivo che pensieri fossero, sapevo solo che quella cosa aveva a che fare con me! Successivamente, passato quel periodo, ma svariati mesi dopo se non un anno, ingrassai molto, improvvisamente senza motivo apparente. La mia salute stava peggiorando a vista d’occhio e grazie a Dio (e forse a qualcun altro:) trovai ACD poco tempo dopo e grazie alla pratica ripresi in fretta la mia forma normale e smisi di avere dolori troppo forti, quindi smisi di nuovo i farmaci.

  • dolores
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    15:10 19/05/24

    A me e' successo che avevo preso l' abitudine di non poter fare a meno di assumere Vitamine in compresse e altri prodotti giornalieri perché non facevo una alimentazione equilibrata a questo punto dopo aver letto i vari consigli di Angel sono andata da una nutrizionista che mi ha suggerito l approccio piu indicato alla mia persona senza prendere più extra prodotti pure abbastanza costosi la verita e che sto anche meglio e dimagrita certo anche grazie alla pratica un altra cosa che mi stava schiavizzando era andare al supermercato senza vera esigenza sicuro per spendere soldi potendo evitare meno male me ne sono resa conto e tante altre cose man mano verranno alla luce quindi come sempre lotteremo contro le manipolazioni

  • dolores
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    14:57 19/05/24

    A me e' successo che avevo preso l' abitudine di non poter fare a meno di assumere Vitamine in compresse e altri prodotti giornalieri dopo av

  • Ric.
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    14:56 19/05/24

    Il tema del ciclo e dei dolori mestruali, pur non riguardandomi mi tocca indirettamente a causa della quasi totalità di donne che ho intorno. Praticamente tutte, a partire da mia moglie soffrono di atroci dolori invalidanti per alcuni giorni ogni mese. Questa cosa infatti è tremenda e capisco ora perchè la cosa sia così diffusa, poichè il nostro corpo di per sè non sarebbe così messo male ma tuttavia questa scusa è ottima per spingere milioni di persone a passare per le vie brevi e molto più nocive di quelle naturali. Io non sono contro le medicine, anche se più leggo i contenuti proposti da Angel, più temo la necessità di doverne assumere, tuttavia da alcuni anni (anche prima di conoscere Angel ed ACD) ho iniziato a lasciare la scelta della "chimica" all'ultima spiaggia. E' anche vero però che tante volte me le vado a cercare, quindi i miglioramenti da fare ancora sono molti!! Ancora di più riguardo ai dati: uso quasi sempre bancomat o carta, compro tantissimo online, quindi credo che i miei dati siano un po' dappertutto. Ora sto iniziando a cercare di farci caso ma come scrive Angel, bisogna diventare molto più coscienti anche su questo campo! Grazie Angel per i tuoi grandissimi insegnamenti!!!

  • Salvuccio
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    12:30 19/05/24

    Ringrazio Angel per averci raccontato la sua personale testimonianza sui programmi di dolore che ci infliggono attraverso l'assunzione dei farmaci, che alla fine non è altro che un ulteriore modo di somministrazione di nano tecnologie nascoste all'interno dei pseudo farmaci per cercare di avere il controllo totale del nostro corpo e della nostra mente. Personalmente cerco di evitare l'assunzione di farmaci, soprattutto dopo aver vissuto una esperienza di dermatite causata subito dopo che mi hanno iniettato una semplice anestesia locale per un piccolo intervento, per cui ricorro spesso a dei rimedi naturali. Per esempio ho trovato molto efficace e più veloce di qualsiasi farmaco il semplice scioglimento di un chiodo di garofano che è un potente antinfiammatorio naturale nella zona interessata quando si ha mal di denti. Sempre grazie per le utili informazioni

  • Milly
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    08:31 19/05/24

    Ci hanno imbrogliato per bene con il fatto che le carte bancomat fossero per la nostra sicurezza riguardo a non perdere i nostri soldi così potevamo dormire sogni sereni, invece il loro scopo è quello di spiare ogni nostro acquisto. Riguardo la tessera sanitaria e da molto che mi rifiuto di esibirla proprio grazie a un articolo letto in acd, in passato mi capitava anche a me che la farmacista si arrabbiasse se non portavo con me la tessera sanitaria, diceva che non poteva dare i farmaci in senza , assurdo. I miei dolori da ciclo sono sempre stati abbastanza sopportabili questo mi ha permesso di non ricorrere fortunatamente a farmaci, conoscono però molte donne che soffrono moltissimo e sono costrette a farne uso. Sto sostituendo quasi del tutto i farmaci con quelli naturali ,sporadicamente ancora gli uso in caso di forti mal di testa cerco però sempre di evitarli, anche perché mi sono accorta che si al momento sono efficaci per il motivo mirato per cui si assumono ma poi creano altri disturbi. Grazie mille

  • Prendiluna
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    22:23 18/05/24

    Mamma mia, immagino la scena dei farmacisti infuriati solo perché non volessi cacciare fuori quella tessera sanitaria, la scena doveva avere dell'assurdo agli occhi tuoi. Hai fatto bene a quel punto ad impuntarti, anche perché questo ti ha dato modo di scoprire cosa realmente ci stesse dietro a tutto questo e come sempre cose molto più grandi, piani di controllo eccessivi che grazie alle tue sensorie sviluppate hai potuto scoprire. Ed è incredibile il pieno controllo che hanno anche su quello che ingeriamo, attraverso i milioni di nanotecnologie assorbite attraverso quei medicinali, loro monitorano tutto di noi. Da adolescente anche io soffrivo in modo disumano per i dolori del ciclo tanto da accasciarmi per terra per i dolori diffusi, ma non so perché portavo questo dolore allo sfinimento senza voler assumere medicinali. Poi col passare degli anni ho iniziato a prenderne una il primo giorno di ciclo per poi arrivare al Punto di non voler nemmeno più sentire il minimo dolore per la paura, e appena mi arrivava ingerivo la pasticca, da un eccesso all'altro. Le tue esperienze sono sempre incredibili e super assurde, è chiaro che su di te c'era un bel programma che tu ribellandoti mandavi sempre all'aria.

  • Jupiter
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    17:56 18/05/24

    E proprio vero quando vai in Banca Posta ecc ti fanno il terzo grado solo per sapere gli affari tuoi nonostante tu debba solo prelevare soldi tuoi dal tuo conto. Anche nelle farmacie con la scusa che poi quando farai il modello 730 ecc potrai detrarre una percentuale sui farmaci che avrai acquistato ecc Da quando frequento l'accademia già solo con la pratica della meditazione alcuni problemi che avevo sono spariti senza bisogno di assumere antidolorifici ecc e questo grazie alle pratiche quotidiane poi anche ripulendo l'energia e facendomi guarigione le cose sono notevolmente migliorate.

  • Deb Spiritual
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    07:39 18/05/24

    È vero Angel io abito in Germania e nell ultimo periodo addirittura se si va dal dottore il dottore non ti fa piu la ricetta ma ti orescrive il medicinale direttamente sulla tessera sanitaria in modo tale che in farmacia gli mostri solo quella e da li vedono sul computer che medicina devi comprare quindi proprio il controllo al.massimo dei livelli... una schifezza.. x quanto riguarda il ciclo anche io prima di Acd mi prendevo solo una pillola il primo giorno di ciclo poi per fortuna non ho mai avuto dolori pesanti solo il primo giorno... sono sempre stata contraria alle medicine quindi le evitavo da allora.. ma il ciclo era l unica pecca una volta al mese ne prendevo una... poi solo con la meditazione la pulizia dell energia eccetera si è risolto da solo il problema xk i dolori sono spariti anke il primo giorno quindi sono un paio di anni gia in Acd e gia un paio di anni che non prendo medicine x il ciclo... quindi confermo appieno che la pratica ti salva letteralmente dai dolori da ciclo e non solo.. leggendo qst articolo ho riflettuto molto sui dati che do al Governo tra acquisti vari eccetera... anke io pago senpre con il contante non mi piace pagare con la carta apparte che non si ha piu il controllo di quanto si spende e quanti soldi sono ankora sulla carta e apparte che il Governo viene a conoscenza di ogni acquisto che facciamo... quindi la carta non la uso... ovunque si va ti chiedono dati personali che non siamo tenuti x niente a dare.... questo dobbiamo tenerlo bene a mente.. xk il Governo ci tiene molto ai nostri aggiornamenti x vedere se si ripetono gli stessi programmi e quali programmi possono rinforzare rispetto ad altri... x i conti in banca prelevo sempre dallo sportello automatico cosi nessuno mi fa domande che non sono tenuta a dare risposte... grazie mille Angel